Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Ricerca delle vocazioni14
Abbiamo sempre da modellarci sugli esempi che ci ha lasciato il divin Maestro Gesù. Tutta la santità consiste nell'essere unite a Lui con la mente, con la volontà e con il cuore. Quello che Lui ha fatto molte volte è un comando, altre volte è un consiglio. Gesù si è fatto Maestro e cercatore delle vocazioni. Prima ha fatto e poi ha insegnato. Gesù cercò le vocazioni all'inizio del Suo Ministero, andò lungo il lago e trovò due fratelli e disse loro: «Venite con me», poi chiamò gli altri i quali li aveva destinati a continuare la sua opera. Un giorno davanti alle turbe li chiamò Apostoli, che vuol dire testimoni. E perché? Perché dovevano andare nel mondo a riferire quello che avevano visto e sentito. Avevano visto la sua povertà, avrebbero visto la sua passione e morte, la Risurrezione, avevano sentito ciò che Gesù aveva insegnato. E come Gesù ha operato così vuole che operiamo anche noi ogni volta che si ha da fare un'opera di qualche valore e se deve continuare, scegliere chi la continuerà. Dobbiamo scomparire dalla terra, ciascuno deve pensare che ha un breve spazio di tempo da vivere, occorre che le opere siano compiute da altri che saranno continuatori.
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Se da una parte Gesù ci diede l'esempio, dall'altra ci ordinò di pregare per le vocazioni. Se Gesù ci rivolgesse la sua parola che cosa direbbe? «Vi ho dato l'esempio affinché come ho fatto io facciate anche voi». Bisogna procurare alla Chiesa molte vocazioni, sacerdoti, missionari, suore. Il Signore vuole salvare gli uomini per mezzo degli uomini. Le vocazioni femminili hanno la vocazione di dare il sacerdote al mondo come Maria ha dato al mondo il primo sacerdote, non è uguale il modo, ma la sostanza è così. Occorre che tutte le suore sentano il bisogno di vocazioni. Forse non si riflette abbastanza e forse si riflette in un grado minimo. Quando si tratta di vocazioni si pensa alle madri, ma la suora ha la parte principale, s'intende nella giusta proporzione. Che cosa sono le vocazioni? Dai frutti si conosce la pianta e cioè dal carattere, dalle parole, dalle azioni si conosce quali disegni ha Dio su di loro. Che cosa sono le vocazioni? Le vocazioni sono segno di predilezione di Dio. Il Padre Celeste destinando molte persone sulla via della vocazione dona loro le attitudini, intelligenza sufficiente, infonde un cuore sensibile alle necessità dell'umanità, spirito di socievolezza, fede più viva.
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I segni di chiamata divina in primo luogo riguardano il corpo: occorre che ci sia salute sufficiente, che la persona sia adatta a lavorare in quel determinato istituto, che ci sia esenzione da malattie ereditarie, da certi difetti. In generale le buone vocazioni nascono da buone famiglie, ma ci può essere un giglio anche tra le spine. Ci siano condizioni di intelligenza, ci siano le capacità per svolgere l'apostolato, ci sia buon carattere, giusto giudizio, socievolezza, che ci sia soprattutto pietà, inclinazione allo studio del catechismo, a ricevere bene la comunione alle varie devozioni specialmente all'Eucarestia e a Maria. Alle volte bisogna dire: tu hai vocazione mentre la giovane dice di no, ed invece ad un'altra dire di no mentre ella dice di sì. Bisogna però avere la mente serena. Alle volte avviene che una giovane ha preso una vita non buona e poi per qualche fatto la persona si riprende e si mette a far bene, come san Ignazio, san Girolamo Emiliani e molti altri.
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Tutti siamo tenuti a curare le vocazioni. Nella Chiesa vi sono tante mansioni, avere il cuore grande.

2 agosto 1956

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14 2 agosto 1956.