ripeterli più minutamente al popolo e, al momento opportuno poterono,
con lo scritto, in modo chiaro e permanente, esporli a tutti gli uomini» (Sermone 5 dell'Assunzione).
In mondo simile si spiega S. Beda Venerabile. Commentando i testi di S. Luca (2, 19 e 51): «Maria conservava tutte le parole udite, meditandole nel suo cuore», dice: «La Vergine Madre conosceva bene tutto quello che disse e fece il Salvatore, tutto ricordava e meditava nel suo cuore allo scopo di poter tutto riferire agli Apostoli e dai fedeli quando venisse interrogata a suo tempo perché tutto fosse predicato e scritto per il mondo intero» (Omelia I Dom. d. Epif.).
MERITO DI MARIA
S. Tommaso d'Aquino con precisione teologica scrive: «Maria habuit meritum Apostolorum et Evangelistarum,
docendo (Sermone su l'Epistola dell'Assunzione); Maria si acquistò, per mezzo del
suo insegnamento, i meriti degli Apostoli e degli Evangelisti; poiché in questo modo «molte cose essi non avrebbero potuto
predicare nè scrivere senza speciale rivelazione, come ad esempio: «l'Annunciazione, l'Incarnazione, la Visita a S. Elisabetta.
Negli scritti di S. Ambrogio troviamo questa preziosa sentenza: «Non mi stupisco che San Giovanni, più degli altri Apostoli, ci abbia rivelati i divini Misteri, poiché stava con Maria, che meglio conosceva i disegni di Dio».
L'Abate Ruperto de Deutz chiama la Madre di Dio «Maestra dei Maestri»; ed aggiunge con