Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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16. DEVOZIONE A MARIA1



Considero questa casa come un giardino o come un’oasi nel deserto. Un giardino dove fioriscono le rose e i gigli e le viole, ma rose e gigli e viole sempre più numerose. Rose più belle, e viole che vivono sempre più nell’umiltà e nel nascondimento, e gigli sempre più bianchi, come indica il velo che voi aspiranti portate. Tuttavia perché questo giardino sia sempre più bello e il Maestro divino si compiaccia e goda il profumo delle rose, delle viole e dei gigli, occorre chiamare la celeste giardiniera. La celeste giardiniera, chi è? Maria. Che siate divote di Maria! Sempre, e anche sempre di più, e che si zeli l’onore di Maria, la conoscenza e la divozione a Maria.
Bisogna fare secondo l’esempio di Gesù. La redenzione del mondo fu compita da Gesù con Maria. Così piacque al Signore. E la redenzione delle anime, cioè l’applicazione della redenzione, continua a compiersi per mezzo di Maria, perché tutti partecipino ai frutti della redenzione. Maria! Gesù ci ha dato l’esempio e alla fine della vita ha detto: «Exemplum dedi vobis, perché facciate come io ho fatto»2, come avete veduto fare da me. Come ha fatto Gesù? Gesù ci ha dato innumerevoli, santissimi esempi di ogni virtù. Ma c’è una cosa generale di cui ci ha lasciato l’esempio ed è questo: si fece figlio di Maria, si lasciò guidare da lei, operò sotto l’occhio di Maria, compì l’apostolato suo per mezzo di Maria e chiuse la sua vita sotto lo sguardo di Maria, e lassù in paradiso Gesù è con Maria: in cielo vi sono soltanto due corpi, il corpo di Gesù Maestro e il corpo di Maria santissima.
Egli tutto volle ricevere da Maria e volle in tutto essere accompagnato da lei, anche in cielo vuole stare con Maria. E voi, adesso, trovate un’altra maniera di farvi sante? Più bella di
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quella che Gesù ha seguito? Trovate un’altra maniera più bella di quella seguita da Gesù di compiere l’apostolato? Impossibile, impossibile! Gesù si fece figlio di Maria, anche voi scegliete un bel giorno in cui consecrarvi a lei, per esempio per la festa della Immacolata Concezione. Noi non possiamo essere figli di Maria come Gesù, perché egli fu figlio anche naturale, ricevette da Maria l’essere corporeo, ma possiamo essere figli di Maria per adozione: «Giovanni, ecco tua madre!»3.

Gesù nacque da Maria, ebbe le prime cure da lei. Maria lo avvolse in bianchi pannolini e lo portò nella prima culla, quella che poteva avere, una greppia, sopra un po’ di paglia, ma con che delicatezza, con che amore! Questo amore dovrebbe essere imitato nelle Comunioni. Maria lo allattò, lo crebbe, gli preparava sempre i vestitini, il cibo, gli faceva il lettino e gli diceva tante belle cose, quelle che le mamme buone, sante sanno dire ai loro figliuoli.
A Lima mi hanno fatto vedere una raccolta di immagini che rappresentano la vita del Maestro divino. Fra le altre, una con Maria che nella cucina piccola piccola sta seduta sbucciando le patate. E Gesù, rappresentato sui cinque anni d’età, è seduto su uno sgabellino, e vuole anche lui sbucciare le patate. Maria gli dà il coltellino, e lui ci prova, ma Maria sta attenta che non si tagli il ditino. Questo, in quella intimità familiare, indica la cura tenera che Maria aveva di Gesù. E gli insegnava a leggere la Scrittura, i salmi, e quando fu più grandicello lo conduceva alla sinagoga, e al tempio quando raggiunse l’età. Gesù lavorava al banco di falegname e Maria stava al fondo di questo filando.
Quando Gesù volle cominciare la vita pubblica secondo il volere del Padre celeste, Maria iniziò, o meglio gli fece iniziare il suo ministero, alle nozze di Cana, anche se Gesù aveva detto che non era ancora suonata la sua ora. E Maria la fece suonare. Anche se vi mandano in propaganda, e non vi pare ancora giunta l’ora, e la si fa per Maria, sotto la sua protezione, l’apostolato riesce bene, ma senza Maria, niente. Dubito sempre di chi non è divoto di Maria e spero sempre in chi la ama.
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Gesù venne alle nozze di Cana e con il miracolo «manifestavit se ipsum», cominciò la sua manifestazione, cioè si fece conoscere per colui che era, Dio, il Messia, Dio fatto uomo mandato a salvare l’umanità. «Crediderunt in eo discipuli eius: Allora credettero in lui i suoi discepoli»4.

Maria poi abitualmente accompagnava Gesù ed era la più attenta alle prediche, la più diligente a praticare i consigli di Gesù. Nessuna suora metterà mai in pratica i tre consigli: povertà, castità e obbedienza nel grado, nella perfezione di Maria, la suora più perfetta, modello di ogni suora, protettrice e amante di ogni anima consecrata a Dio. Distaccarsi da Maria vuol dire distaccarsi da Gesù, e distaccarsi da Gesù significa [prendere] la via della perdizione, perché lui è la via per il cielo, e uscire dalla via giusta... Preghiamo per gli erranti.
Maria poi accompagnò Gesù nel viaggio al Calvario, assistette alla sua crocifissione, alle sue agonie, alla sua morte. E prima che Gesù morisse, accettò l’incarico di custodire le anime, [i discepoli]. Sembra che Gesù volesse dire: Adesso tu,

o donna, hai compiuto verso di me l’ufficio di madre, ora ti do altri figli rappresentati in Giovanni: «Donna, ecco tuo figlio». Noi siamo stati messi nelle mani di Maria, e la Chiesa nascente fu portata e cresciuta nei suoi primi tempi sulle sue braccia. Beati quelli che si fanno veri figli di Maria! Recitate spesso [la preghiera]: Ricevimi, o Madre…5 riportata nell’ultima edizione delle nostre preghiere, però mi hanno detto che non è ancora stata tradotta in lingua portoghese. Ma non potendo recitare quella, che direte in seguito, recitate il Patto o Segreto di riuscita6. [Pregare] rosari, molti rosari, buoni rosari. [Vivere] la consecrazione a Maria e la divozione a Maria per tutto il tempo della nostra vita e sempre dire ogni giorno: Prega per noi adesso , cioè in questo giorno, e nell’ora della nostra morte, allora: … possa chiamarti e poi morir 7. Maria vi farà crescere, vi darà
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fedeltà alla vocazione che vuol dire fare la volontà di Dio per tutta la vita. Vi darà intelligenza per capire le cose che vi insegnano, vi darà la grazia di credere a quello che vi insegnano, di prenderlo volentieri come suggerito da lei. Maria avrebbe sempre detto: sì, «Ecce, ancilla Domini»8.

Oh, il sì, il sì a tutto, quanti meriti guadagna! Il sì costante, ogni giorno, per ogni cosa, anche quando vi viene insegnato come fare le cose: sì. Maria vi darà l’amore all’apostolato, l’intelligenza dell’apostolato, perché non sembri soltanto un lavoro materiale, ma preparazione dei Vangeli, dei libri che contengono l’istruzione religiosa, la preparazione della Famiglia Cristiana9 che aiuta a santificare i membri delle famiglie. Trattare il Vangelo con venerazione, il libro di cultura religiosa, la Famiglia Cristiana con riguardo. Ricordiamo che un Concilio della Chiesa dice che delle parole del Vangelo bisogna tener conto come delle briciole, dei frammenti delle ostie. Che cura si richiede [per il Vangelo]!
Maria inoltre vi darà la grazia di seguire la vera vocazione paolina, capire le Costituzioni, essere buone aspiranti, buone postulanti, buone suorine, buone novizie, buone professe temporanee e soprattutto buone professe perpetue, che è allora la cosa più importante. La vocazione si corrisponde dal giorno della professione, ma specialmente della professione perpetua, perché prima ci si mette nella via della vocazione, ma la strada si fa dopo la professione, prima temporanea e poi perpetua. Capire bene queste cose. Che Maria ci tenga la mano sul capo! Una persona si è fatta benedire la testa e mi diceva: Ma, prema!. Maria vi prenda la testa e vi faccia entrare le cose che vengono dette. Quando fate il segno di croce, premete [con la mano la testa], che entri il Vangelo, entri Gesù Via, Verità e Vita. Maria vi farà queste grazie, vi assisterà in vita perché la vocazione più tardi può anche non essere corrisposta, il che è il peggio. [E capita] quando una crede di saperne abbastanza, di poter essere libera e fare come vuole. Se non crescete nella
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delicatezza della povertà, nella delicatezza sulla bella virtù, e delicatezza nell’obbedienza, che è il più, non si corrisponde, perché si crede di esser libere, di saperne già [abbastanza]. Il voto principale è quello dell’obbedienza, e questo rende sicura l’osservanza della castità e della povertà. E l’obbedienza è ciò che rende sicuro il frutto dell’apostolato. Allora, se si cresce nell’obbedienza, nella perfezione, si corrisponde alla vocazione. Ma io voglio fare, io so già.... Gesù ne sapeva più di voi e più di noi tutti, eppure cosa dice il Vangelo? Ne sapeva più di Giuseppe e di Maria, tanto che ha detto loro: «Non sapevate...?»10. E voleva dire: Non avete [ancora] capito? Però «erat subditus illis»11, era soggetto, obbediente a Maria. Ecco, Maria darà pure a voi questa speranza, come lei ebbe sempre questa disposizione: «Sia fatta la volontà di Dio, ecco l’ancella del Signore», anche quando, arrivata sotto la croce, tutto sembrava contrario e che le forze dell’inferno prevalessero contro Gesù. Gesù infatti aveva detto ai nemici suoi: «Haec est hora vestra et potestas tenebrarum: Questa è l’ora del vostro trionfo, e della potestà delle tenebre»12, cioè del diavolo. Anche ai piedi della croce [Maria], perfettamente unita al volere di Dio e alle intenzioni con cui Gesù si immolava, [disse]: «Fiat voluntas tua». [E noi ripetiamo]: Vi offro le mie orazioni, azioni e patimenti con le intenzioni con cui Gesù si immola sugli altari.

Maria sana tutto: anche se una ha poca salute, ha poca intelligenza, non si spaventi, sia divota di Maria, farà del bene, lo farà nella sua maniera, secondo il grado della salute e dell’intelligenza, ma può farsi santa più di un’altra che abbia maggior salute e maggior intelligenza. Non volevano ordinare sacerdote S. Giovanni Battista Vianney13 perché dicevano: Capisce poco, è poco intelligente. Tutti erano contrari: Cosa farà nella Chiesa di Dio? Se riuscirà a fare un buon catechismo, sarà
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gran che.... Allora si alzò il vicario generale che presiedeva l’adunanza: Ma io vi dico che questo chierico sa dire bene il rosario, e ne dice tanti. Per me è garantito che certo farà un gran bene. E fu così. E andò parroco ad Ars, piccola città, anzi piccolo borgo di Francia, e là [ci fu] un pellegrinare da tutte le parti del mondo. Quando era vivente, stava fino a sedici ore in confessionale a sentire i pellegrini. E molti parroci vicini lo chiamavano a predicare e a confessare. Quando in Francia si trattava di fare una certa ferrovia, alla Camera dei deputati vi fu uno che, discutendo sui tracciati della ferrovia, disse: Fatela passare più vicino ad Ars, guadagneremo di più, perché vi sono tanti pellegrini che vanno là; ecco, prendono il biglietto e il governo ne avrà un grande utile. E ne ebbero utile specialmente le anime.

Maria, Maria, dice tutto! Se vieni con me, io abbraccio questa vocazione [e sarò] buona aspirante, buona postulante, buona novizia, buona professa temporanea, per essere poi una buona professa perpetua. Se vieni con me, entro, se non vieni con me, non mi fido di accettare.
Ecco, tutto con Maria! Lo sentite che questo è amore a Maria? Quando si abbandona Maria, che cosa rimane? E quando invece si è divoti di Maria, che cosa mancherà? Non mancherà niente. Sarete ottime paoline e porterete tanto bene, tanta luce a questo Brasile che è così grande. Pio XII ricevette un vescovo del Brasile in udienza nell’Anno santo, e il vescovo gli disse: Facciamo a voi, Santità, omaggio della nostra nazione che è cattolica; nessun’altra nazione cattolica vi può presentare un numero così grande di fedeli come il Brasile, che conta oltre cinquanta milioni di abitanti. E l’omaggio fu gradito.
Allora istruire questi cattolici: che siano cattolici fino alla Comunione frequente, fino al catechismo, all’istruzione religiosa; cattolici nella vita individuale, nell’osservanza dei comandamenti, nella vita familiare e nella vita sociale. Con Maria!14.
Adesso fate la promessa di amare filialmente Maria. E che cosa farete per Maria? Direte dei rosari, le tre Ave Maria, farete
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qualche ossequio a Maria il sabato? E celebrerete bene le feste di Maria? Io però voglio consigliarvi anche un altro ossequio che fu l’ossequio perpetuo di Maria, la sua disposizione abituale, fruttuosa per cui corrispose a tutta la sua missione di corredentrice insieme a Gesù redentore. Adesso qualcuna la indovinerà. L’obbedienza! Conservarsi in questa disposizione: «Ecco l’ancella di Dio, sia fatto di me secondo che hai detto». Entrate qui, e dite spesso: Ecco l’ancella di Dio, sia fatto di me come mi insegnate. Quelle che seguono questa via, [saranno] felici, sante, [avranno un bel] paradiso. E chi non prende questa via sarà infelice, porterà alla rovina altri, disturberà la comunità. Avrà poi un forte timore per la sua sorte.
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1 Meditazione tenuta in Brasile il 18.11.1955 durante un corso di Esercizi spirituali. Trascrizione da registrazione su nastro magnetico: A6/an 17b ac 30b.

2 Cf Gv 13,15: «Vi ho dato l’esempio… ».

3 Cf Gv 19,27.

4 Cf Gv 2,1-5.11.

5 Cf Consacrazione di se stesso a Maria , ora in Le preghiere della Famiglia Paolina , ed.1996, p. 204.

6 Cf Le preghiere della Famiglia Paolina , ed. 1996, p. 193.

7 Conclusione del canto popolare mariano: Maria, che dolci affetti… Cf Libro delle preghiere, ed. 1957, p. 326.

8 Cf Lc 1,38: «Eccomi, sono la serva del Signore».

9 In Brasile, già dal 1934, si pubblicava Família Cristã, il cui primo numerouscì per l’Immacolata del 1934. Cf Martini C. A., Le Figlie di San Paolo Note per una storia , Roma 1994, p. 177.

10 Cf Lc 2,49.

11 Cf Lc 2,51: «E stava loro sottomesso».

12 Cf Lc 22,53.

13 Giovanni Maria Battista Vianney (1786-1859), sacerdote francese, parroco per oltre quarant’anni di Ars, che trasformò con la preghiera, la penitenza, la predicazione e il ministero della confessione.

14 A questo punto termina la meditazione vera e propria e inizia un dialogo con la comunità.