Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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6. MARIA SANTISSIMA E L’APOSTOLATO
DELLE VOCAZIONI1



Devozione estiva alla Madonna. Quand’è che c’è più bisogno della Madonna, d’estate o d’inverno? In estate. Questo, almeno in Italia, è per due motivi: 1) perché in questo tempo molte vocazioni prendono la decisione; 2) perché nell’estate vi sono più pericoli.
La ragione per cui è nell’estate che si decide più facilmente della vocazione è perché [per chi frequenta le scuole, queste] sono finite e si pensa a che cosa fare; oppure perché, in certi lavori, vi è più calma. C’è [tanto] bisogno di vocazioni maschili e femminili. Noi diciamo: Qui non ci sono vocazioni. Il Signore [invece] le ha messe dappertutto; se non si decidono, è perché intervengono altre circostanze, ma le vocazioni ci sono ovunque.
La Madonna è la madre delle buone vocazioni. Il Signore è un grande artista, egli non è solo il vero e il buono, ma anche il bello. Ora, la bellezza di una chiesa dipende non solo dal complesso, ma anche dall’armonia delle singole parti. Il Signore, quando incomincia le cose con uno stile, le termina con quello stesso stile da perfetto artista. Così, ha incominciato mettendo nelle mani di Maria il primo chiamato e continua affidando a lei tutti e i singoli chiamati. E Maria cerca di compiere i disegni di Dio, [quindi] le vocazioni sono nelle sue mani.
Anima che Gesù vuole più vicina a sé: egli ti attrae, ti fa sentire il desiderio di essergli più vicina sulla terra per essergli più vicina in paradiso, e fin dal Battesimo ti affida alla Madonna che prende di te una cura particolare. Forse potrai anche
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deviare per un certo tempo, ma se ti affidi alla Madonna, ella ti salva. Ella ti ha presa in custodia fin dal primo istante, poi un bel giorno ti porta in un’aiuola benedetta, ti accompagna nel postulato, nel noviziato, nei primi anni della professione temporanea che sono i più difficili.

Maria è la madre delle vocazioni, e il tempo di pregarla di più per le vocazioni è l’estate. Nell’estate però vi sono anche più pericoli, e molte vocazioni prendono la decisione [per la vita religiosa] anche per sfuggire il pericolo e per riparare il male. Oh, quanto fa la Madonna per le anime chiamate che vede nel pericolo! Ella come una mamma stringe al seno i suoi figli più cari, fa chiudere loro gli occhi perché non vedano il male, li salva se sono caduti.
La vostra Congregazione ha la bella disposizione di non mandare mai sole [le suore] perché una sia custode dell’altra, ma anche con questa previdenza le occasioni possono venire; e allora occorre che questa santa Creatura preservi e aiuti... questa è Maria!
Il diavolo si era vestito da serpente e ingannò Eva: «Conoscerai il bene e il male»2. Sarebbe stato meglio che Eva non avesse mai conosciuto il male, come sarebbe meglio non avere mal di denti per sapere che cosa sia... Ora il diavolo si è incarnato nei giornali, nelle pellicole, nelle radioaudizioni che sconvolgono lo spirito e sono la rovina specialmente delle vocazioni. I pericoli si sono moltiplicati, i diavoli vecchi sono stati sostituiti dai nuovi che sono più terribili, come i diavoli del mezzogiorno, cioè della metà della vita sono più terribili degli altri.
Maria schiacciò subito il capo al diavolo, Eva lasciò che il diavolo entrasse nella sua mente e nel suo cuore. Maria gli schiaccia ancora il capo e porta lontano dai pericoli.
Devozione mariana estiva, cioè recitare più rosari e meglio; santificare bene i sabati; stare più attaccati a Maria perché in ogni svolta della vita si può trovare un diavoletto; ricorrere a lei in ogni difficoltà.
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Riparare i peccati estivi. Recitare quindi di cuore e spesso il Sub tuum praesidium…3 e dire bene nella Salve Regina : … oculos tuos ad nos converte4. Con Maria si cammina bene.
Appena spirata, Maria prenderà l’anima della sua devota e dirà a Gesù: Questa è una mia figlia, mi ha onorato al sabato, mi ha amato in vita; ammettila ora in paradiso. E Gesù, che fa sempre la volontà della Madonna, vi porterà subito al cielo.
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1 Meditazione, tenuta ad Alba, il 7 luglio 1955, stampata in quartino, formato (8x10,5), con il titolo: “Meditazione del Primo Maestro”. Su una copia dattiloscritta il titolo è: “Maria SS.ma e l’apostolato delle edizioni”, corretto a mano con ‘vocazioni’. Questo titolo è stato assunto nella presente edizione. Inoltre dall’esame del testo risulta che alcuni concetti di questa meditazione sono meglio espressi nell’ultima parte della predica del 14.7.1955 “Studium perfectionis”. Cf ApC, meditazione n. IV.

2 Cf Gen 3,4.

3 Antifona mariana: Sotto la tua protezione…

4 Rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.