Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

10. POTENZA DEL ROSARIO
E OPERA DELLE VOCAZIONI1



La conversazione è soprattutto su Maria e il suo apostolato per due ragioni: oggi è sabato e, quando la famiglia si raccoglie, è sempre bene che abbia la mamma con sé, quindi chiamiamo la Madonna. Oltre che essere sabato, è il giorno di nostra Signora della Mercede. Che cosa vuol dire mercede? Della mercede significa che Maria è lassù e ci aspetta al premio […]2. Qui dolori e dollari si equivalgono, lassù non c’è nessun dolore né dollaro, ma c’è solo felicità eterna, specialmente se si è delicate, se si è ben docili, se si ama la povertà. Quando ci presenteremo alle porte del paradiso, Gesù ci verrà incontro, e viene incontro sempre, perché egli è lo sposo che incontra la sua sposa. E ci accoglierà con volto sorridente e dirà: «Veni, sponsa Christi»3, e ci condurrà vicino a sé. Siccome la Madonna è alla sua destra, ecco che sarete vicine a Gesù e a Maria.
Adesso, che cosa c’è da considerare? C’è da considerare specialmente che siamo entrati nella novena o preparazione alla festa del rosario. Il mese di settembre ha quattro feste ad onore di Maria: quella di oggi; al 15 del mese c’è stata la Madonna Addolorata; prima ancora il Nome di Maria e, siccome le suore si chiamano tutte Maria, così è stato l’onomastico di tutte; prima ancora [ricorre la festa di] Maria Bambina, e le suore hanno un po’ di simpatia per la Bambina celeste. La sua culla è circondata da angeli, così le suore si uniscono agli angeli e si mettono volentieri attorno a questa culla. Il mese di settembre però prepara al mese di ottobre, il mese del rosario.
Il rosario è utile a tutti i cristiani, a tutte le famiglie, ma soprattutto è utile nei paesi dove ci sono protestanti o pagani.
~
Il rosario fu istituito contro [gli errori] degli eretici. È Maria che ha dato il rosario a S. Domenico4 che aveva già esaurito tutti i mezzi che conosceva per convertire gli eretici albigesi. Questi erano più protestanti dei protestanti di adesso, perché avevano formato un esercito e combattevano i cattolici con le armi. S. Domenico, vedendo che non riusciva a convertirli, si rivolse a Maria, e Maria gli diede la corona. Prima c’era una specie di rosario, non come l’attuale: si contavano le Ave Maria con una cordicella in cui c’erano tanti nodi, ma non si meditavano i misteri che costituiscono proprio il rosario. Le Ave Maria servono per approfondire le verità dei misteri. S. Domenico ha adoperato come sua arma la corona, e con la corona ha trionfato sugli albigesi. Molti si sono arresi, si sono confessati, altri hanno consegnato le armi.

Ora, nelle Peregrinatio Mariae5, avviene che tanti comunisti vengono a portare e a strappare la tessera davanti allaMadonna. Quanti! È una cosa commovente! Il rosario serve a vincere gli eretici, e qui ne avete tanti, e a vincere altri che sono peggiori degli eretici. Gli eretici almeno ammettono Gesù Cristo, ma hanno degli errori contro la Chiesa.
Se sono anche scismatici, come quel padre6, sono ribelli e, se sono ‘scomunicati vitandi’, non sono più neppure scismatici, ma sono messi tra quelli che si trovano sulla via della perdizione.
D’altra parte quel padre ha insegnato che fuori della Chiesa non c’è salvezza; ora egli è stato messo fuori della Chiesa, dunque è sulla via della perdizione, e coloro che lo seguono sono sulla stessa via, però con la differenza che in lui è difficile ammettere la buona fede, negli altri forse ci sarà la buona fede,
~
e se c’è la buona fede possono anche salvarsi, mentre non è così per chi è in mala fede [...]7. La Chiesa insegna che uno può essere ignorante e avere retta intenzione, credere di far bene e osservare la legge naturale, e allora può salvarsi. Non è detto che tutti i protestanti che sono fuori della Chiesa si perdano, no! […]8. Si può appartenere alla Chiesa in due modi: al corpo e all’anima della Chiesa, e chi appartiene al corpo e all’anima sono i cattolici. Chi appartiene solo all’anima e cioè è in buona fede, osserva la legge di Dio e la legge cristiana, e allora può arrivare a salvezza. Perciò dobbiamo avere tanta carità verso costoro, e possiamo dire a tutti: Se siete in buona fede vi salvate. Coloro invece che negano questo, si mettono fuori della salvezza. […]9.

Il rosario quindi è l’arma che dovete adoperare contro i protestanti, contro chi è senza religione. Quanti sono negli Stati Uniti? Quelli dichiarati senza religione sono oltre sessanta milioni. Ma guardate un po’ come va il mondo: siamo creati da Dio, Dio è nostro Padre e non crediamo neppure che esista. Che torto facciamo a Dio, se manca l’istruzione e [ancor più] non vogliamo istruirci! Voi fate un po’ di sforzo per istruirli, portando il libro, il foglietto, e soprattutto dando esempio di vita delicata, santa. La vostra presenza infatti, il passare di casa in casa in maniera modesta e disinvolta, press’a poco come Maria, dà tanto esempio, è una predica viva. Quando Gesù predicava e insegnava le sue massime di santità e di perfezione, dice il Landucci10, i fedeli che seguivano Gesù guardavano Maria [e comprendevano] come si mettevano in pratica quei santi consigli, quelle massime di perfezione che dava Gesù. Maria è il libro vivente, dove si pratica quello che Gesù ha insegnato. Così fate anche voi con il buon esempio, e soprattutto con il rosario. Che grande fortuna avete di portare il rosario
~
visibile11! Ciò vuol dire che sperate nel rosario e invitate a pregarlo. Se si trova Maria, se l’umanità trova Maria, dopo trova Gesù. I pastori e i magi, quando sono andati a cercare il Bambino, l’hanno trovato fra le braccia di Maria. Potessimo far entrare dappertutto la divozione a Maria con il rosario o almeno le tre Ave Maria12! La gente o presto o tardi ci arriva; io ho trovato tanto frutto dalla pratica delle tre Ave Maria . Ai giovani e alle giovinette che erano in dubbio della vocazione e che trovavano difficoltà a seguirla, [suggerivo]: Dì tre Ave Maria finché sarai arrivata ai voti perpetui, o almeno finché sarai entrata nell’Istituto. È stato efficacissimo, e la Madonna si incaricò di prenderli per mano e di accompagnarli. Quindi abbiate grande fiducia in questo.

Nel mese di ottobre poi raccomandate molto il rosario. Ora, vi sono le intenzioni generali che si indicano da Roma per le preghiere e le opere buone che si fanno13, voi però dovreste avere anche qualche intenzione particolare, cioè le intenzioni necessarie per questa nazione, cioè moltiplicare le vocazioni e formare i cooperatori perché vi diano una mano nella propaganda, nell’apostolato, così da invadere tutta la nazione. Dicono che vi allargate troppo, e lo sarete quando arriverete ad essere talmente numerose in una diocesi, in tutte le diocesi degli Stati Uniti che bisognerà mandarvi in Cina, in India, in Giappone.
La Prima Maestra ha un elenco di nazioni dove non ci siete ancora, dappertutto chiedono, ma aspetta di avere personale, e sempre le rincresce che non si abbiano suore da mandare. La Prima Maestra dice: Vedi un po’ se nel guardaroba ce n’è qualcuna… E prendile, perché io non ne ho. Che bello sarebbe un armadio con tante divisioni, tanti piani, una fabbrica di suore. Ma per essere fabbrica di suore, l’Istituto deve essere
~
prima fabbrica di sante.[…]14. S. Paolo chiama negozio il lavoro della vostra santificazione: «Negotium vestrum agatis»15, cioè un affare dove si cerca di guadagnare. Noi cerchiamo di guadagnare meriti, ecco, il nostro negozio è questo.

Ma ci vuole altro: la fabbrica dei santi è trattare le cose come fossero affari. Quali affari? Quando cercate le vocazioni, quando arrivate a casa con una nuova vocazione, è un affare ben riuscito, un affarone. Servitevi molto del rosario. [Siate] anime umili e intime con Dio per ottenere un numero tale di vocazioni da poter invadere tutte le diocesi. E se fate bene, di lìa poco vi chiameranno dappertutto. È vero che c’è ancora tanta diffidenza, e vi sono anche qua e là delle chiacchiere contro [di voi], ma prima di tutto dire così: Le chiacchiere contrarie ce le siamo meritate, non abbiamo fatto abbastanza bene. Questo è nostro; adesso che cosa ci date?. Anche S. Francesco d’Assisi16 qualche volta diceva così, ma soprattutto il beato Felice da Nicosia17; il beato Làconi18, appena canonizzato, quando lo insultavano, diceva: Adesso questo va per me; ora per il convento che cosa mi date?.
Ci sono tanti nemici delle vocazioni. I primi nemici sono i genitori, i quali talvolta educano i figli non così cristianamente che possa fiorire in quell’anima la vocazione. Pensano solo a farli crescere belli e grossi, o a istruirli molto, oppure a far loro imparare a guadagnarsi il pane, ma alle volte non insegnano a guadagnarsi il paradiso. I primi nemici delle vocazioni tante volte sono proprio i genitori, quindi nemici dei loro figli. Vi sono poi tanti nemici nel mondo: quanti divertimenti, quante attrattive, quanti inganni! Le giovani sono lusingate in tutte le maniere, e c’è inoltre la natura nostra guasta, quindi le vocazioni
~
hanno molti nemici. Vincerli con il rosario! Ci vuole però fede, e la fede è difficile. Cominciano a dire: Ma non si può, qui non ci sono vocazioni. Piuttosto diciamo: Ma qui io non so attirare le vocazioni, non me le sono ancora meritate da Dio, perché le più belle vocazioni si prendono in cielo, non è vero? cioè con la preghiera presso il Signore: «Rogate ergo Dominum messis»19.

Voi sapete che da cinque o sei mesi il Papa ha stabilito l’Opus Vocationum, l’Opera delle Vocazioni Religiose20. Dal 1949 al 1950 sempre si è detto in Congregazione che ci voleva quest’opera per tutte le vocazioni religiose, maschili e femminili, per tutti gli istituti, ma perché avesse valore, bisognava che fosse autorizzata, istituita dal Papa. Finalmente dopo tante discussioni e difficoltà, si è arrivati a ottenere dal santo Padre l’approvazione dell’Opus Vocationum Religiosarum. Adesso [questa notizia] uscirà sul San Paolo, non so bene se è già uscita sulla circolare interna21 delle Figlie, e certamente voi vi iscriverete tutte. Il lavoro propriamente comincia a ottobre, il mese del rosario, quindi certamente gli istituti si iscrivono tutti, non è necessario iscriversi individualmente; ogni casa dà l’adesione. [Quest’Opera] è una specie di comitato per promuovere le vocazioni di tutto il mondo. Facilmente si stamperà una rivista. Abbiamo già messo a disposizione un sacerdote, don Fornasari22, ritirandolo dalla parrocchia del Buon Pastore,
~
che dovrebbe specialmente lavorare in questa [rivista] essendo abilissimo nello scrivere.

Così vediamo di fare tre cose con questa rivista: primo, parlare del reclutamento delle vocazioni, cercarle e raccoglierle; secondo, come formarle con formazione buona, solida secondo l’istituto, perché ogni istituto le forma secondo il proprio fine e il proprio apostolato; terzo, come accompagnarle nel lavoro, nell’apostolato con la preghiera e anche con i consigli, con il dare l’indirizzo conveniente. Perché ci sono aspetti che sono propri di ogni istituto, ma ve ne sono altri che sono comuni a tutti gli istituti, per esempio prima ci sia l’orazione, poi l’azione. ‘Ma ci fate solo lavorare e non ci fate pregare’. Questa, quando si sentisse, è un’accusa grave per un istituto, non è vero? Eppure qualche volta si sente: Ci sono tante suore che vogliono solo pregare e contemplare.
Nella Sponsa Christi il Papa quattro volte ha detto che tutte le suore, anche di clausura, anche quelle che devono contemplare e non sono abituate a lavorare, devono lavorare23. Ma contemplerete anche a mezzogiorno, quando è tempo di andare a mangiare?... Bisogna contemplare qualche cosa sulla tavola... perché l’uomo non è fatto di spirito soltanto, e Gesù mangiava. «Ecco, diceva un giorno, è venuto il Battista, non mangiava e non beveva e l’hanno accusato di essere indemoniato. È venuto il Figlio dell’uomo che mangia e beve, e dicono: È un mangione e un bevone»24. Diranno così anche delle suore? Dicono così dei preti. Noi dobbiamo fare le parti giuste: dare all’anima ciò che l’anima deve avere, perché «l’uomo non vive di solo pane, ma della parola di Dio»25, della parola che procede dalla bocca di Dio. Dare al corpo ciò che al corpo conviene, ma non fare come dice il salmo: «Hanno mangiato e hanno bevuto, si sono ingrassati e hanno dato il calcio»26. Sicuro, avendo mangiato ed essendosi ingrassati, le passioni si
~
eccitano e, se non si spendono poi le forze per il Signore, allora può essere che il corpo trascini l’anima al male, non è vero? E se si perde tempo, vengono le chiacchiere, i pettegolezzi, le invidie, le gelosie […]27.

Ma voi non avete tempo per questo, non è vero? Il Signore vi conceda come dice l’Oremus: «Salutem mentis et corporis: Salute, santità di anima e di corpo». Santificare il corpo quanto è necessario: gli occhi, l’udito, la lingua, la fantasia; santificare le forze fisiche, come dice S. Francesco di Sales: Trattare il corpo come un buon figliuolo28, che vuol dire dargli il necessario. Ma il padre e la madre, dopo che hanno dato da mangiare e da bere ai figli, devono insistere che studino e che imparino a vivere, a guadagnarsi il pane e guadagnarsi il paradiso.
Se avrete fede [riguardo alle vocazioni], ne otterrete tante. Io penso sempre che ogni nazione, dove già siamo, deve formarle [in modo] da poterle mandare ad altre, come l’Italia ne ha formate tante e le ha mandate ad altre nazioni. La Chiesa esige questo in sostanza, che prima di costituire una provincia, ci sia già un ordinamento, ci siano almeno quattro case formate, in cui siano presenti almeno cinque professe, abbia vigore, ci sia la formazione regolare delle aspiranti e il noviziato, e per l’apostolato ci siano anche i mezzi sufficienti. Così potrete dare [aiuto] ad altre nazioni come avete fatto con generosità per il Giappone, l’India, l’Italia, il Canada. Tutto questo richiede adesso che vi sia dato aiuto di personale, e questo è più prezioso29. Voi siete tutte d’accordo in questo, perché avete questo ideale, che è vero amor di Dio e delle anime: voler riempire il mondo di Dio e di Gesù Cristo e portare tutte le anime alla salvezza… Quando avete questo [nel cuore], non c’è più tempo per le sciocchezze, qualche volta può passare qualche grillo per la testa, ma i grilli [mandarli via con coraggio].

[Siate] tutte di Dio, tutte della Congregazione e delle anime.
~
Vedete un po’ se potete anche promuovere la propaganda collettiva. L’avete cominciata? Se entrate nell’anima dell’Istituto, della Congregazione, certamente avrete tante vocazioni.

Per fare il bene ci vogliono anche tanti soldi, ma bisogna usarli bene, [come avete fatto voi aiutando nel loro inizio molte nazioni e anche l’Italia,]30 specialmente per [il santuario] della Regina Apostolorum31. [Dovete tuttavia curare le vocazioni]. Allora, prima intenzione: che la Regina Apostolorum vi conduca molte vocazioni; seconda intenzione, che le suore siano sante, poi il paradiso, un paradiso bello. Adesso andiamo a vedere la casa e a vedere la libreria.
~

1 Meditazione tenuta in USA il 24.9.1955. Trascrizione da registrazione su nastro magnetico: A6/an 14a ac 25a. Inedita. Conversazione familiare, dal tono cordiale, con temi ripetuti o non sviluppati. È presente anche la Prima Maestra Tecla, di cui è registrata talvolta la voce.

2 Originale:
Non solamente lavoriamo, ma sappiamo che…

3 «Vieni, sposa di Cristo». Cf ant. al Magnificat, dal Comune delle Vergini.

4 Domenico di Guzman (1170-1221). Nobile spagnolo fondò l’Ordine dei Predicatori (Domenicani). Contrastò l’eresia non solo con il rosario, ma anche con l’arma della predicazione.

5 “Peregrinatio Mariae” significa: pellegrinaggio della Madonna ed è una forma di devozione mariana che riunisce i fideli di una nazione, diocesi, parrocchia in preghiera per un determinato fine.

6 Allusione a Leonard Feeney (1897-1978), sacerdote gesuita americano, condannato dalla Chiesa come sostenitore della posizione rigorista secondo la quale fuori della Chiesa non c’è salvezza. Risulta che prima di morire abbia ritrattato il suo errore.

7 Originale: Possono salvarsi proprio contro la loro dottrina, che chi è fuori della Chiesa anche in buona fede non può salvarsi, secondo lui; e invece…

8 Originale: Questo no. Chi è in cattiva fede, fuori della Chiesa non c’è salute, ma che cosa intende? Intende, che...

9 Originale: Però sempre che siano in buona fede, non è vero, occorre .

10 Cf Landucci Pier Carlo, Maria santissima nel Vangelo, Edizioni Paoline, Roma 1945.

11 La divisa della Figlia di San Paolo, prima del Concilio Vaticano II, includeva la corona del rosario, portata al fianco sinistro.

12 Questa devozione consiste nella recita di Tre Ave Maria , mattina e sera, seguita da una giaculatoria, per ottenere la grazia della perseveranza finale.

13 Probabile allusione alle intenzioni generali del Papa che mensilmente vengono formulate dall’ Apostolato della preghiera .

14 Originale : Come dicono una fabbrica? (dialogo) -Factory. - E il negozio come si dice? - Store. - E gli affari? - Business. Ecco lì! Allora così, proprio dovete negoziare e strappare al diavolo le anime, e quindi è proprio un affare .

15 Cf 1Ts 4,11: «Vi esortiamo a lavorare con le vostre mani».

16 Francesco d’Assisi (1181-1226). Dopo una giovinezza spensierata, visse in radicale e gioiosa povertà. Fondatore di tre ordini religiosi del movimento francescano.

17 S. Felice da Nicosia (1715-1787), nativo della Sicilia. Fratello laico cappuccino, taumaturgo.

18 S. Ignazio da Làconi (1701-1781), nativo di Nuoro (Sardegna), frate cappuccino. A Cagliari, dove venne mandato a questuare, fu chiamato “padre santo”.

19 Cf Lc 10,2: «Pregate dunque il padrone della messe… ».

20 Il Primo Maestro allude al Motu proprio “Cum supremae” dell’11 febbraio 1955 con il quale Pio XII istituisce il Pontificium opus Primarium Religiosarum Vocationum , AAS 47(1955), pp. 266, in Enchiridion della Vita Consacrata, EDB, 2001, nn. 2847-2857. Con questo atto il Papa istituisce la Pontificia Opera delle vocazioni religiose, con sede presso la Sacra Congregazione dei Religiosi. Nella circolare interna Regina Apostolorum è scritto: “La Pontificia Opera delle Vocazioni Religiose fa capo a una commissione di Superiori generali: Presidente di questa commissione è il rev. mo Primo Maestro”. Cf RA 7-8 (1955) 6-7. Già nel dicembre del 1950 Don Alberione aveva tenuto nel I Congresso internazionale per gli Istituti di perfezione una importante relazione presentando la necessità dell’Opus Vocationum. Don Alberione è conquistato da questa urgenza della Chiesa e, come si deduce dal testo, alla luce dello Spirito studia, cerca come risolvere il problema che si concretizzerà, in questi anni, con la fondazione (1958) dell’ Istituto Regina degli Apostoli per le vocazioni (Suore Apostoline).

21 Cf Regina Apostolorum , 7-8 (1955) 6-7.

22 Don Eugenio Fornasari (1915), SSP.

23 Cf Pio XII, Sponsa Christi , Costituzione apostolica per le religiose di vitaclaustrale, 21 novembre 1950, AAS 48(1951), pp. 5-24, in Enchiridion della Vita consacrata, EDB, 2001, nn. 2244-2245; 2279-2281.

24 Cf Lc 7,33-34.

25 Cf Mt 4,4.

26 Cf Sal 41,10.

27 Originale: e allora si comincia a studiare, come diceva don Roatta, l’articolo delle Costituzioni: “Chi precede, chi è prima...”.

28 Cf Barberis Giulio, sacerdote, Vita di San Francesco di Sales , S.E.I., Torino 1944, VIII Edizione, pp. 371-372.

29 Probabilmente il Primo Maestro allude all’aiuto materiale che gli Stati Uniti mandavano in questi anni alle case che avevano particolari necessità, e in cambio ricevevano personale per incrementare l’apostolato nella loro nazione.

30 Originale: e dovrete far come l’Italia che ha mandato... quelle che sono andate le prime erano tutte italiane, dappertutto... e dovrete... Ma questa nazione ha solamente da mandar fuori i dollari e i dolori? E ci manda anche dei dolori... (ilarità). Guardate quanti congressi protestanti han promosso proprio di qui... Ne sa qualche cosa la Prima Maestra (intervento della Prima Maestra che conferma). In Italia soprattutto in questi ultimi mesi... Andiamo a convertire l’Italia. Per qualunque sacerdote che passi a farsi ministro protestante... sono dolori fatti con i dollari... Sì . Questo brano è stato riassunto nella frase messa tra parentesi quadrenel testo.

31 Allusione alla costruzione del santuario/basilica “Regina Apostolorum”. La costruzione del tempio a Roma ebbe inizio dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel maggio 1945 (cf Perego G., Il santuario “Regina Apostolorum”, Roma 1985, p. 57), come adempimento della promessa fatta dal Primo Maestro durante unbombardamento, (cf CISP, p. 596) . La dedicazione del santuario avvenne il 29-30 novembre 1954.