Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno 7 — N. 1 — 20 Gennaio 1925 — Bollettino mensile — Conto corrente colla Posta


UNIONE COOPERATORI BUONA STAMPA


OPUS FAC EVANGELISTAE
(II Tim. IV 5)



Statuto Unione Cooperatori B. Stampa


1. È costituita in Alba, sotto la protezione di San Paolo una UNIONE COOPERATORI BUONA STAMPA.
2. Suo scopo è il favorire la Buona Stampa.
3. Mezzi: a) Preghiere; b) Offerte; c) Opere (scrivere, diffondere la Buona Stampa, combattere la cattiva).
4. L'Unione ha per organo il Bollettino: UNIONE COOP. Buona Stampa
5. L'Unione ha la sua Sede presso la Pia Società S. Paolo - Alba.
6. La festa patronale si celebra la festa successiva al 29 giugno.

Norme


1. Possono aderire all'Unione tanto gli Individui che le Associazioni (Casse Rurali, Circoli, Parrocchie, ecc.)
2. Inscrivendosi sarà utile dichiarare con quale mezzo si intende cooperare alla Buona Stampa.
3. Il giorno della festa tutti i Soci si accosteranno alla Comunione. Nelle parrocchie sarà molto bene che venga promossa una Comunione generale, predica o conferenza sulla Buona Stampa. Se i Parroci lo credessero utile potrebbero stabilire la festa in dicembre per favorire maggiormente gli abbonamenti alla stampa cattolica. Gli ascritti partecipano al frutto di 2000 Messe che ogni anno si celebrano nella Chiesa della Pia Società S. Paolo: e alle indulgenze concesse dal Sommo Pontefice al sodalizio.
4. Nella Cappella della Pia Società S. Paolo si celebra ogni 1.o lunedì del mese una funzione per tutti gli ascritti.
5. Per i soci defunti si fanno speciali preghiere.
6. Data la possibilità, saranno promosse conferenze, riunioni, convegni, aiutate pubblicazioni, fatti abbonamenti, biblioteche popolari ecc.
7. Agli ascritti si consegnerà l'immagine di S. Paolo con la preghiera da recitarsi spesso per la Buona Stampa.

Tenuto conto dell'urgenza di favorire la Buona Stampa, approvarono la proposta Unione, augurando che essa trovi molti aderenti:
+ GIUSEPPE, Vescovo di Alba - + GIOVANNI, Arciv. di Vercelli -+ AGOSTINO, Cardinal Richelmi, Arciv. di Torino - + PIETRO Cardinal Maffi, Arcivescovo di Pisa - + EUGENIO, Card. Tosi, Arciv. di Milano - + GIOVANNI, Vescovo di Biella - + UMBERTO, Vescovo di Susa - + GIUSEPPE, Vescovo di Cuneo - + CELESTINO, Vescovo di Trento - + ANGELO, Vescovo di Pinerolo - - + TRIFONE, Vescovo di Parenzo - + IGNAZIO, Arcivescovo di Salisburgo - ENRIQUEZ, Arcivescovo di Puebla - + FRANCESCO BORGIA, Vescovo di Gorizia - + ERNESTO MARIA, Arc. di Cagliari - + ALBINO PELLA. Vescovo di Casale - + MATTEO, Vescovo di Ivrea - + ANGELO G. CALABRESE, Vescovo di Aosta.


ALBA — Scuola Tipografica Editrice — ALBA
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OPERA DELLE DUEMILA MESSE

per i Benefattori e Cooperatori B. Stampa


Finché la Scuola Tipografica (Pia Società S. Paolo) esisterà, saranno celebrate ogni anno duemila Sante Messe: per tutte le persone ascritte fra i Cooperatori della Buona Stampa e per tutti i benefattori della Scuola Tipografica (Pia Società San Paolo) che avranno offerto almeno L. 10.
Ascrivetevi, o fedeli:
l.o Per cooperare al sublime ideale di diffondere nel mondo il regno di N. S. Gesù Cristo e salvare anime coll'apostolato della Buona Stampa.
2.o Per avere parte a tante Messe: ricordando che la Messa è la più perfetta adorazione a Dio; il più vero ringraziamento al Signore; il prezzo infinito a soddisfare per i nostri tanti peccati; la più bella preghiera per ottenere ogni sorta di grazie.
3.o Per suffragare tante anime del Purgatorio.
4.o Per concorrere a raccogliere, istituire, educare tanti giovani bisognosi, tante vocazioni religiose ed ecclesiastiche.
Ascrivetevi! Voi, i vostri cari defunti, i bambini appena nati, i parenti lontani o vicini, gli amici, i peccatori, quanti potete.
N.B. — Nella Scuola Tipografica di Alba vi sono moduli per raccogliere le offerte e le iscrizioni. Chi desidera farsene zelatore o zelatrice li chieda.
Le zelatrici e gli zelatori avranno un merito speciale per il Paradiso e per loro si faranno speciali preghiere.
Inoltre; chi raccoglie 25 iscrizioni riceverà un Diploma di Benemerenza; chi 10 riceverà in dono un libro o una corona.

Sac. Alberione Giacomo.


Non solo approviamo la santa e salutare opera, ma la raccomandiamo caldamente ai fedeli.

Ab. Molino, Vic. Gen.



Una nuova forma di beneficenza per la B. Stampa e Casa S. Paolo


L'hanno trovata i Cooperatori della Buona Stampa e benefattori della Scuola Tipografica di Alba, nel loro zelo e nel loro amore a quest'opera. Fanno così: essendo per lo più persone di sante intenzioni e di gran cuore, ma di mezzi limitati, depositano presso la Direzione della Scuola Tipografica qualche somma, o cartella, o azione con il patto di riceverne gli interessi o meno secondo il loro bisogno ogni anno: e poi, alla loro morte, lasciare interamente all'Opera il capitale stesso, se pure per qualche straordinaria sventura, non avranno dovuto ritirarlo. Questa santa astuzia, per molti riguardi encomiabile, è la forma preferita di vari fra i benefattori che amano fare il bene por tempo e senza rumore, sotto i soli occhi di Dio. Il Signore li benedica e li salvi tutti.

Intenzioni speciali di preghiere


Tutti i membri della Pia Società San Paolo e gli Alunni della Scuola Tipografica hanno sempre due intenzioni nelle preghiere comuni e nelle Duemila Messe:
1) Che nessuno dei Cooperatori e benefattori della Casa si danni: tutti si salvino.
2) Che sia loro abbreviato e possibilmente rimesso il purgatorio.
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UNIONE COOPERATORI BUONA STAMPA


Opus fac Evangelistae (II Tim. IV - 5)



A TUTTI I CARI E BUONI COOPERATORI
DELLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO


Alba, 31 Dicembre 1924.



In questa sera ci siamo raccolti tutti innanzi al Divin Maestro, alla Regina degli Apostoli, a San Paolo: e abbiamo pensato, pregato, benedetto il Signore. Voi ci eravate tutti presenti nel pensiero e nel cuore; perché il vincolo che stringe Voi a noi è Gesù Cristo stesso.
Vi trascrivo qui quanto ho pensato innanzi al S. Tabernacolo nel chiudersi di quest'anno e al vicino spuntare dell'alba di un anno nuovo.


Deo gratias!

Deo gratias! per tutti i beni che ci sono pervenuti, come da unica, inesausta, purissima sorgente, dal Divin Maestro. Lo spirito degli esercizi di S. Ignazio è stato meglio penetrato e la meditazione del fine per cui siamo creati ha gettati sprazzi di viva luce su tutto il cammino della nostra vita. Ho pregato il Signore che vi conceda a tutti la grazia di fare i Ss. esercizii completi, bene, almeno una volta in vita. Che grazia è questa!! Molti di noi l'hanno già ricevuta.

Deo gratias!

L'Apostolato della stampa ha fatti passi notevoli nello spinto e nella forma.
Poiché: l'unità sana dei pensieri ebbe una provvidenziale occasione per maturarsi, con esperienza utile, verso lo scopo della casa di essere: «la istruzione popolare, gratuita, del popolo a mezzo della stampa», si è assai camminato, escludendo ogni ombra di commercio o speculazione industriale: venne assai meglio intesa la posizione pastorale e di apostolato della stampa che deve accompagnare la Divina parola predicata.
Tutte le edizioni hanno avuto uno sviluppo nuovo: in modo specialissimo è da ricordarsi quello ammirabile del Vangelo, avendo il Divin Maestro e plasmato il Cuore umano e destato il libro Divino. Voi tutti conoscete già le due nuove iniziative: quella che cura i cuori dei bimbi nella loro innocenza, cioè il
Giornalino; e quella che assiste il giovane nella lotta decisa della vita cioè, l'Aspirante.

Deo gratias!

Oltre ai già noti corsi di studio, si è dovuto della 1.a Ginnasiale fare tre sezioni per il numero sempre in aumento dei giovanetti; due sezioni della quinta elementare; due sezioni della quarta elementare.
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I Sacerdoti e alcuni Chierici della Pia Società S. Paolo sono realmente oberati di un lavoro continuo, che nello spirito apostolico, di cui S. Paolo è il gran maestro, sostengono ininterrotto per dodici, fin quattordici ore del giorno.
E vogliano i nostri Cari Benefattori benedire il Signore con noi perché anche quest'anno il Divin Maestro con una grazia speciale venuta per intercessione della dolcissima Regina e Mamma degli Apostoli ha gettato un seme nuovo nella terra che il calore del sangue divino svilupperà in una grande pianta.


Deo gratias!

«Io sono la vite, voi i tralci, e il Padre mio è l'agricoltore...»
Abbiamo il cuore commosso sino alle lacrime pensando che è venuta su, ultimata una nuova casa intitolata alla
Divina Provvidenza perché sempre le figlie che l'abitano sentano viva la riconoscenza al Padre Celeste.
Fu costruita tutta nell'anno 1924; capace di contenere 200 persone.
Nuovi terreni si sono aggiunti: per cortili, orti, altre costruzioni che il Signore saprà innalzare, servendosi degli uomini, ma con la stessa facilità con cui ha pronunciati i «Fiat», salvo gli impedimenti di questi poveri uomini di creta.


* * *


Ora et labora

È l'Anno Santo che incomincia: e sia tale per Voi tutti, cari Cooperatori. Ve lo preghiamo con quello stesso affetto con cui vi diciamo il grazie della vostra preziosa collaborazione.
L'Opera delle
Mille Messe è diventata l'Opera delle Due Mila Messe. Prova della misericordia divina e della vostra cooperazione; ma nello stesso tempo dolce invito ad arricchirvi di nuovo merito: fare di più, più ancora, sempre più; finché dura il giorno della vita. Le Messe raddoppiate; raddoppiate lo zelo; raddoppiate gli ascritti. Sono quattordici mila: divengano presto ventotto mila.

Ora et labora

Anche speciali bisogni ci porta il 1925. Una nuova casa è uscita dalla terra; cresce; ha bisogno di alimento come un bambino di qualche giorno. Le macchine per la stampa del S. Vangelo specialmente sono insufficienti; il pane è aumentato di prezzo e vuol dire per la nostra casa circa 50 mila lire in più per quest'anno.
La stereotipia, sta entrando in funzione; un'altra grave spesa si dovrà fare per le nuove esigenze della casa.


Ora et labora

In modo particolare occorre la diffusione:
1.o Del Vangelo nelle famiglie cristiane. In nessuna dovrebbe mancare.
2.o Del Giornalino: particolarmente le Maestre ed i Sacerdoti sono nella buona occasione di una larga diffusione.
3.o Dell'Aspirante: esso deve essere in mano ad ogni giovanetto. Quanti potrebbero ancora occuparsi delle biblioteche, dei depositi-rivendite, dell'Italia antiblasfema, del periodico la Domenica ecc!!

Ora et labora

Ogni giorno che passa segna la necessità di vere vocazioni.
Le
Pie Discepole sono cresciute di numero e la loro continua adorazione (notte e giorno) è così necessaria in questo meschino mondo, carico di tante colpe. Quante buone e semplici figliuole potrebbero
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trovare qui una vita adatta, trovare il loro posto ed esercitare davvero l'ufficio che già le Pie Donne verso il Divin Maestro e gli Apostoli!
Per Agosto la nuova casa sarà aperta piacendo al Signore; potrà accogliere 200-300 ragazzi.
Le
Figlie di S. Paolo non riescono ad esaurire i loro compiti; e chiedono al Signore sempre nuove vocazioni; si tratti di studentesse o di operaie!

Ora et labora

La iniziativa delle pensioni è stata più volte spiegata: ed in numero relativamente buono vengono costantemente pagate. Maggior corrispondenza ancora hanno incontrato le borse di studio. Varie sono già complete, qualcuna sulla via di diventarlo, qualcuna fu anche già promessa. Tuttavia assai più rimane a fare: se si considera la bellezza dell'opera e ancora il numero di giovanetti che tendono al Sacerdozio.
Sia l'anno nuovo un risveglio pari al bisogno.


Ora et labora

La nostra casa è bambina ed ha bisogno di tutto e di tutti; crescerà colla Divina Grazia e darà aiuto ancora a tanti e a tante cose.
Perciò; la nostra casa come bambina stende le mani a tutti e chiede cooperazione di preghiera, di appoggi, di offerte in denaro e natura, di propaganda.
Però tutti i buoni nostri Cooperatori lo sappiano: i piccoli sono potenti presso il Signore: e si assicurino quindi che questi cari figlioli e queste care figliole molte grazie otterranno loro.
Racchiudo tutti i miei auguri e le mie preghiere tutte su questo voto caldo e affettuoso per Voi: questo anno sia per Voi e per noi realmente l'Anno Santo.

Sac. Alberione Giacomo.



AI COOPERATORI
CHE FANNO PROPAGANDA


Una parola di confidenza alle biblioteche associate, ai parroci che fanno il bollettino, ai titolari dei depositi, a quanti acquistano le nostre edizioni.
La Società San Paolo è seminata e cresciuta da Dio per popolarizzare il Vangelo.
E per trovare il popolo, e per poter dare al minimo prezzo essa si lavora il libro, il giornale, il bollettino: come la mamma mastica il pane al suo bambino, o meglio gli digerisce prima il latte: come il parroco si lavora la predica che deve dire alla domenica ai suoi parrocchiani, che sono i suoi figli spirituali.
Ma la mamma non è la nutrice di mestiere: ma il parroco non è un conferenziere assoldato.
E la Società San Paolo non è una libreria di commercio, né è una casa editrice di lucro.
Vi è chi capisce di più: e a questi diciamo ancora: i cibi che fanno più bene sono quelli preparati in casa: ecco perché prepariamo colle nostre mani il cibo al popolo: come il parroco si fa lui la predica. Di più: sicuro, per dare cibo bisogna spendere; ed ecco perché facciamo anche pagare; sia pure col massimo sconto, e al minimo prezzo.
V'è di meglio da considerare: il Divin Maestro, che sta in mezzo alla Società San Paolo esposto continuamente in Chiesa, nei laboratori, e dice: Io sono con voi: di
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qui io voglio illuminare: illumina, e quelli che ricevono le edizioni che partono da lui ricevono la sua luce, la sua parola, il suo Vangelo: luce che si chiama libro, bollettino, ma luce divina che dissipa le tenebre, che illumina gli uomini, che indirizza alla vita eterna. Luce penetrata di misericordia.
I Parroci dei bollettini, le biblioteche associate, i titolari dei depositi che formano con altri la famiglia dei Cooperatori B. S. partecipano e guadagnano le indulgenze che il S. Padre ha concesso ai Cooperatori.
Si stringano quindi sempre meglio; il loro lavoro è già innaffiato, e il seme già atto alla produzione.
Si stringano sempre meglio, e sempre migliori e più popolari anche per il prezzo saranno pure le edizioni.
Il campo è magnifico di messe; ma, sicuro, è fatica e sacrificio incominciare.

La Buona Stampa

Non è questione di interessi ma della gloria di Dio. Non è questione di commercio ma di salvezza delle anime. Non il bene di un sol paese che cerca ma della Chiesa. Nemmeno la Pia Società San Paolo lavora nel campo della stampa per un sol paese: ma lavora accanto al Papa, accanto ai Vescovi, accanto ai Parroci, accanto ai Vicari apostolici.
La missione della buona stampa abbraccia tutto il campo della Chiesa, tutto, il mondo.
La missione della buona stampa è come l'opera della propagazione della fede: evangelizza i popoli civili e i popoli infedeli.
Dare aiuto alla missione della buona stampa, è dare aiuto al vangelo è dare aiuto alla Chiesa, ai fratelli di tutto il mondo.

LA STAMPA NELLE MISSIONI


Oggi è specialmente la stampa ministra del comando del Divin Maestro Andate in tutto il mondo, siate i maestri di tutte le genti e predicate il Vangelo ad ogni creatura.
La stampa è ministra nei popoli civili, per formare l'ambiente missionario, i cuori e le menti, per reclutare le vocazioni missionarie, per chiedere denaro e offerte per le missioni.
La stampa è ministra nei popoli da evangelizzare, nei popoli infedeli, e nei popoli staccati dalla Chiesa, per formare l'ambiente al missionario.
La stampa è ministra del missionario: per visitare chi non può il missionario, per fermarsi dove non può il missionario, per ripetere a figure il catechismo del missionario, per preparare gli alfabeti, e i testi indigeni, per educare i popoli nella civiltà cristiana, e gettare le basi delle legislazioni cristiane, e preparare gli uomini che ne saranno i ministri.
Il valore, la potenza, l'efficacia, il tempo, la necessità della stampa missionaria non sappiamo capire: siamo troppo comodi noi ci crediamo troppo illuminati noi, abbiamo troppo disprezzo e niente carità noi per le povere anime lontane dalla fede cattolica!
S. Bartolomeo in India tradusse il Vangelo e lo lasciò ai nuovi figli della fede.
San Paolo il primo grande missionario dei popoli gentili, San Paolo si sentiva debitore della fede a tutti questi popoli. Che non è stata la penna e l'inchiostro in mano a S. Paolo! le sue lettere sono documenti e fonti della civiltà cristiana ancor oggi: drizzarono il giudizio tra gli uomini di legge a Roma, illuminarono i sapienti di Atene, orientarono a Dio i commercianti lussuriosi di Corinto, richiamarono i cristiani aberranti della Galazia.
L'inchiostro degli scrittori della fede è spirito divino: la loro penna non scrive nella carta ma nei cuori.
La Pia Società San Paolo non avrà
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perciò in missione, un campo determinato dal luogo; e sarà ministra e aiuto al missionario e al Vicario apostolico, come qui lavora accanto ai parroci e ai Vescovi; sarà aiuto per l'evangelizzazione del popolo; il popolo è il punto di leva, dal popolo sorgono i maestri e i legislatori e i sacerdoti.
Vi sono che aspettano popoli nuovi: popoli che saranno i semenzai dei nuovi santi, le forze di domani della fede e della civiltà: bisogna darli per tempo alla Chiesa! coi mezzi più efficaci: perciò già diceva il profeta:
«La mia lingua è la penna che scrive, in mano di uno scrittore veloce».
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L'uomo diviene più saggio con la lotta interiore pel dominio delle proprie passioni che non con lunghi studi e molte esperienze esteriori.


DATE ALLA CHIESA
UN MISSIONARIO DELLA B. STAMPA


Si fa con una lira al giorno, con lire 30 al mese: con questa somma si provvede alla pensione per un alunno della Pia Società San Paolo avviato al sacerdozio.
Un sacerdote è una preghiera vivente: è un suffragio vivente! è una fonte viva di bene e di benedizione: è sulla bilancia di Dio l'argomento della massima fiducia per il giorno del giudizio.
Una delle madrine preparò per il capo d'anno un prezioso regalo al suo protetto.
Un'altra madrina fa lei la spesa per i l suo chierico, che riceverà alla Conversione di San Paolo l'abito talare da Mons. Vescovo.

Sezioni Cooperatori


Le società Buona stampa costituite non sono poche di numero.
Il Divin Maestro le benedica e le fecondi.
La Pia Società S. Paolo non dirà mai abbastanza ai Parroci di dar vita in Parrocchia ad una Sezione di Cooperatori Buona stampa, legati colla nostra Unione.
La Pia Società S. Paolo si pone accanto ai Parroci e ai Vescovi per l'evangelizzazione popolare.
La Sezione Cooperatori sarà il sostegno del bollettino parrocchiale, diffonderà nelle famiglie il settimanale cattolico, sarà l'anima della biblioteca, terrà il deposito rivendita ancora: sarà un centro di preghiere per il bene spirituale del paese: mentre darà aiuto, perché la Pia Società S. Paolo possa come vuole il Divin Maestro, educare le vocazioni, erigere il tempio a San Paolo, continuare l'adorazione perpetua, celebrare con sempre miglior crescendo Ss. Messe per i cari cooperatori.
Quanta messe di bene si intravede!! Il Sacerdote è per il sacrificio!
Si legge in copertina quanti Vescovi hanno manifestato il desiderio che nella loro Diocesi sorgessero queste sezioni di Cooperatori.
Vorremmo noi essere molti e venire accanto ai parroci ed essere la loro mano e il loro piede per quanto si deve fare colla buona stampa: e si fa dove si può e in quanto si può.
Ma anche il popolo deve essere salute il fratello al fratello.
E vi sono tanti cooperatori che pregano: tanti che offrono: vari che scrivono, e la cooperazione di quelli che scrivono è molto pregiata.
Vedano i parroci quale leva segreta e possente possono posare nelle Parrocchie!
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BORSE DI STUDIO


Che cos'è una borsa di studio?
È una somma di denaro il cui interesse serve a mantenere fino a studi compiuti un alunno della Pia Società San Paolo, che aspira a divenir Sacerdote. E questo in perpetuo: perché il capitale rimarrà sempre; e quando un chierico finisce gli studi, la borsa si passa ad un altro che sta incominciandoli.
Che somma si richiede per fondare una borsa di studio?
La somma necessaria di capitale è di L. 10.000 (diecimila) che dà un interesse annuo di L 500 (cinquecento).
È necessario versare tutta la somma in una volta sola?
No: si può versare a rate annuali o mensili: L. 100 - 500 - 1000.
È necessario sia una persona sola a fondare una borsa?
No: possono accordarsi anche più persone; e si può anche dare una qualsiasi offerta per la borsa di studio, lasciando che altri la completino. Chi versa intera somma è il fondatore della borsa di studio.
Quali sono i vantaggi del fondatore?
1. Il fondatore potrà dare il nome alla borsa di studio: per esempio intitolarla al suo santo protettore.
2. Il fondatore godrà in vita ed in morte del frutto di duemila Messe annuali, delle preghiere e del bene che si farà nella Pia Società San Paolo.
3. Avrà in modo specialissimo il merito del bene che farà il sacerdote, che egli avrà, con il suo denaro, concorso a formare.
Chi può aprire una borsa di studio?
Chiunque può aprirla: cioè iniziare la sottoscrizione per una nuova borsa di studio, offrendo non meno di lire mille: e una volta aperta qualunque benefattore potrà unirsi con qualsiasi offerta. Raggiunte le lire diecimila la borsa si chiuderà e se ne darà l'avviso in questo periodico.
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NELLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO


Cenni storici della Pia Società S. Paolo

Dio è la sede della sapienza, è la sapienza stessa; da Dio deriva ogni sapienza non si sa solo quanto si studia; S. Alfonso, il B. Curato d'Ars insegnano.
In casa sono limitate le ore di studio: la formazione esige pure di lavorare: eppure si deve sapere, e sapere per essere apostoli della stampa buona, sapere interpretare bene il pensiero del Papa: e comunicarlo con semplicità.
Il giorno dell'Epifania 1919 il Signor Teol. ci ha invitati a fare un patto col Signore. «Studiare uno e imparare quattro» ossia in un'ora di studio o di scuola imparare come in quattro ore di studio.
Questo patto, che sembra strano, è fondato sulla fiducia in Dio, che ha promesso la sapienza a chi la domanda: su gradimento di Dio che si confidi in Lui, sul volere di Dio che questa Casa esista e prosperi e sull'impossibilità nostra di studiare quanto ordinariamente è necessario per imparare.
«Uno vale quattro e chi non è disposto a fare così, chi non ha questa fede, vada a studiare altrove».
«La fiducia, è quella che manca nel mondo; e noi che confidiamo su tutto e su tutti, meno che su Dio siamo stupidi e matti; con questa fede noi riusciamo, con questa fede impariamo in un'ora quanto in quattro.
«La sapienza viene da Dio: Dio in un istante può infonderci più sapienza che con lo studio di tanti anni: Egli è indipendente dal tempo e dai libri: vuole la fiducia».
Fiducia, però a queste condizioni: che il tempo di studio si occupi bene; che quanto s'impara unicamente poi ci serva per la B. Stampa; e si cerchi solo la gloria di Dio; ma promesse da mantenersi a costo di sacrifizi.
Dio sarebbe fedele se non si viene meno da parte nostra a nessuna condizione.
Durante la Messa si recitarono le Litanie della B. V., il Veni Creator; tre Pater, Ave, Gloria: prima delle Ave, Maria il Sig. Teol. recitò la formula del patto che ciascuno ripeté col cuore.

NOTIZIETTE MENSILI


I primi incensi del M. Tito

La nostra Casa sarà sempre riconoscente alla mano pontificale di Mons. Vescovo di Alba, che ha consacrato sacerdote il nostro Tito.
Egli con D. Costa sono le primizie degli alunni che entrarono in Casa nel 1914.
La sua vita era già sacerdotale, il suo cuore era già sacerdotale: egli è l'assistente: è sempre stato l'assistente.
Ebbe cura dei nuovi fin da principio e poi i nuovi piccoli sono cresciuti ed egli ne ebbe ancor sempre cura.
È stato soldato nella guerra; il Padre Celeste lo ricondusse ai fratellini in S. Paolo, e i fratellini erano molto cresciuti di numero: ed egli riprese il suo ufficio e li abbracciò tutti.
Mons. Vescovo volle perciò anticipare la consacrazione: e invitarono i superiori anche i sacerdoti della Casa a imporgli le mani: e il giorno della sua prima messa solenne è stata una festa di cuori in Casa.
I giovani hanno offerto all'assistente, al neo sacerdote un ricco servizio di nuovi candelieri per l'altare: e il M. Tito celebrò a Natale due messe solenni.
Anche a Benevello, dove imparò la prima educazione, e a Sinio dove ora abitano i suoi, si festeggiò la sua prima Messa.
Trascriviamo le relazioni, perché un sacerdote nuovo è qualcosa di grande per la Chiesa e per il popolo di Dio.
Il sacerdozio non è solo una laurea.
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La consacrazione trasforma l'uomo, lo fa un altro G. Cristo.
Un sacerdote è un giovane che ha rinunciato al mondo, e ha drizzato a Dio tutta la vita.
Benevello — Fu un gaudio, una approvazione e un giubilo per il Paese, quando il sig. Arciprete annunciò che il Chierico Armani Torquato aveva preso Messa!
E sabato sera 21 dic. D. Carlo accompagnava Torquato alla Parrocchia e al Parroco dei suoi anni d'infanzia e di fanciullezza; e Torquato veniva per celebrarvi la Prima Messa.
E fu solenne la Prima Messa per il rito e per 1a cordiale, commossa, universale partecipazione della popolazione, per cui Torquato offrì il Sacrificio santissimo e su cui invoca con onnipotenza sacerdotale le misericordie di Dio.
A Benevello ricordano gli adulti il piccolo Torquato! l'allievo della Maestra Pierina, il piccolo ometto dei Montrucchi, che per la via, nella scuola ed in chiesa portava una gravità eccezionale.
L'Arciprete D. Brovia accompagnò all'Harmonium il canto della Messa, eseguita dalla cantoria maschile e femminile della Parrocchia. All'altare lo assisteva nella mistica offerta il Teol. Alberione, che dai dodici anni coltiva al Ministero sacro il novello Sacerdote, e di cui Torquato è primizia degli alunni: ed erano Ministri all'Altare suoi compagni della Pia Società S. Paolo. E D. Torquato, commosso e tremante, offrì il primo Sacrificio divino, fra le preghiere ed i canti di tutta la popolazione, cui distribuì la immagine ricordo.
D. Carlo Destefanis dal pergamo disse con fervore dell'Apostolato della Buona Stampa, ed espresse al festeggiato i sentimenti comuni.
A mezzodì il sig. Arciprete volle il suo neo-Sacerdote, col sig. Teologo, cogli altri Sacerdoti e chierici, e quel cuore di padre che allevò Torquato, tutti in intima agape nella casa Canonica! e fu augurio e compiacimento.
A sera ancora Vespro solenne, e di nuovo discorso di D. Carlo.
Fu questa una bella e meritata consolazione per il Rev. Cav. D. Brovia, che nel suo lungo e fecondo ministero ha già avviato e condotto all'altare cinque Sacerdoti. Ed è pure sacro vanto del nostro minuscolo paese per aver donato alla Società S. Paolo un buon Sacerdote, come il nostro umile D. Torquato.
Sinio — Giornata veramente indimenticabile per tutti i buoni Siniesi fu quella di domenica scorsa, 28 dicembre in cui il novello Sacerdote, Armani Torquato, della Pia Società S. Paolo, celebrava nel nostro Paese la prima S. Messa.
Al mattano il nuovo Sacerdote dispensava la S. Comunione a grande numero di parrocchiani: la S. Messa, accompagnata magistralmente all'organo dallo zelatissimo Parroco D. Olindo Marchisio, e dalla locale Schola Cantorum, una folla immensa gremiva la Chiesa Parrocchiale. E dopo il S. Vangelo tenne un forbitissimo discorso lo stesso R.mo Parroco, esaltando la sublime dignità del Sacerdote della Buona Stampa, e proponendo ad imitazione di tutta la gioventù siniese, le virtù del nuovo Levita del Signore.
La gentile ospitalità di D. Olindo poi, raccoglieva a pranzo in Canonica il Festeggiato con papà e mamma e con una rappresentanza della Società S. Paolo.
L'affollamento alla funzione dei Vespri alla sera ed il nuovo discorso di D. Olindo, testimoniarono di quanta venerazione e stima sia circondato nel Paese il Sacerdote novello, non ostante l'ancor breve permanenza della sua famiglia in Sinio.
Né vogliamo omettere di ricordale i ricchissimi doni offerti dalla Parrocchia di Sinio e, specialmente una pianeta bianca ed una rossa nuovissima con tutto il paramento del Sacerdote all'altare.

Esami

Alla vigilia di Natale tutte le scuole terminarono gli esami. L'esito fu consolante. Anche i più piccoli, gli ultimi arrivati dimostrarono di aver fatto un bel passo avanti. Furono inviate le pagelle ai parenti i quali potranno constatare il progresso dei loro cari figliuoli.

Natale e Capo d'anno

Tutta la casa passò queste due feste riunita attorno al comun padre. Furono due giornate di intimità e di amor famigliare che non lasciò ai ragazzi, anche ai più piccoli, sentire il distacco dai loro parenti.
Alla messa di mezzanotte si fece la comunione con divozione tutta singolare. Alla messa seguì la tradizionale polenta e il panettone consumati tra chiassosa allegria. Al mattino, a tarda ora, si ebbero tre messe solenni celebrate dal Rev.do D. Tito ordinato sacerdote da pochi giorni: al pranzo tutti ebbero dolci ed aranci che la Divina Provvidenza ci aveva inviato. A sera vespri solenni, cena quindi riposo più presto del solito perché si sentiva il bisogno di riposo. I ragazzi ne furono contenti e qualcuno ebbe così ad esprimersi «Vorrei che tutti i Natali della mia vita fossero simili a questo».

Gennaio

Il gennaio in Casa è consacrato al Divin Maestro, centro della nostra vita è Gesù che santifica, è Gesù che ci ammaestra, è Gesù che feconda l'opera dei suoi apostoli ed a Gesù maestro si consacra tutto un mese di meditazioni e preghiere. Voglia Gesù formarci secondo il suo cuore, riempirci del suo spirito.

Conversione di S. Paolo

Il 25 gennaio ricorda la conversione di S. Paolo: da acerrimo nemico di Gesù in ardente apostolo. Questa festa in casa si celebra con
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solennità. È la festa del padre, del protettore nostro del nostro rappresentante in cielo del rappresentante di tutti i cooperatori. Tutti in Casa, anche i più piccoli vengono avviati a questa divozione, e la prendono volentieri, e si affezionano con amore. In quel giorno ricordiamo con particolar intenzione gli Amici ed i Cooperatori nostri all'apostolo delle Genti.
La festa della conversione è caratterizzata dalla vestizione chiericale dei nuovi chierici, come l'altra festa di S Paolo dai voti religiosi.
Gli amici e i Cooperatori sentano in questo giorno la S. Messa, e facciano la S. Comunione. Questo scambio di preghiere quanto ci deve aiutare.

TRE LIBRI


Saranno spirito e vita per i Cooperatori che se ne faranno pascolo spirituale.
Per la Pia Società San Paolo sono i tre libri diciamoli, fondamentali della formazione.
Ciascuno ne faccia uso secondo la sua capacità. Eccoli: Il S. Vangelo, le lettere di S. Paolo, gli Esercizi di S. Ignazio di Lojola.
Il Divin Maestro è «via, verità e vita» esempio, luce e grazia. Il Vangelo è il libro del Divin Maestro.
Le verità del Vangelo non sono dottrine di uomini.
Gli insegnamenti del Vangelo sono insegnamenti vissuti, sono la vita di Dio, ed hanno la più forte efficacia.
Le parole del Vangelo contengono le grazie per farsi capire, e per farsi praticare.
Chi legge il Vangelo cammina come piace a Dio.
Le lettere di S. Paolo, formano le anime e i cuori all'apostolato: formano gli apostoli secondo il cuore di Gesù, gli apostoli sodi, gli apostoli santi, gli apostoli fecondi, gli apostoli del tempo: insegnano il segreto della coltivazione, forniscono il seme, insegnano il segreto di far produrre il campo seminato.
Gli esercizi di S. Ignazio hanno una potenza spirituale portentosa.
Pongono la vita nell'uomo sulla vera base, e orientano a Dio, danno il senso alla vita. Organizzano la vita spirituale ed educano a viverla con frutto.

San Paolo convertito


Saulo devastava la Chiesa, costringeva i fedeli a bestemmiare, trascinava in prigione i cristiani.
La grazia di Dio trionfò di lui.
La grazia di Dio lo aveva eletto all'apostolato e segregato fin dal seno di sua madre. Quando Saulo conobbe chi era Gesù, orientò a lui tutta la sua vita, tutto se stesso. Ruppe tutti i legami col passato: non considerò più i suggerimenti della parentela e della nazione; crocifisse la sua carne coi suoi desideri; fece simile il suo corpo a quello di Gesù appassionato: non volle più piacere agli uomini; entrò in lotta col demonio: si consumò per le anime.
La conversione di S. Paolo è modello e sprone alla nostra conversione.
In molte cose non si piace a Dio: in molte cose si serve ai capricci; si segue il gusto degli uomini; si ascoltano le movenze del demonio.
Possiamo convertirci!
Ecco quello che fa scrivere lo Spirito Santo a S. Paolo: «Parola degna di fede» per questo Gesù Cristo mi fece misericordia per mostrare in me la sua pazienza!
Ma la nostra conversione sia come la sua: e se prima abbiamo lasciato che le nostre membra servissero all'iniquità, ora debbono servire a Dio. I nostri pensieri e i nostri affetti siano diretti a Dio, e il nostro modo di vivere, sia un modo di vivere celeste.
Una riflessione commuoveva S. Paolo, e deve tornare utile a noi: Iddio ha pensato a noi e ci ha predestinati a somigliare al suo Figliuolo: ha chiamato noi: e ci ha dato la sua grazia, e la gloria che ci aspetta in cielo...
Chi adunque ci potrà ancora separare dall'amore di Gesù Cristo? la tribolazione? la fame? la strettezza? Per me il vivere è Gesù Cristo: e dico con certezza, che né la morte, né la viti, né le cose presenti né quelle future, né le cose sublimi né quelle profonde, né alcuna creatura mi potrà separare dall'amor di Dio, che ho per mezzo di Gesù Cristo.
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LA CONVERSIONE DI SAN PAOLO


È l'unica conversione che la Chiesa celebri con festa speciale.
Perché: essa fu ammirabile: accompagnata da miracolo, pronta nella corrispondenza, generosa nel sacrifizio; importò una totale mutazione di pensieri, di sentimenti, di opere; alla Chiesa tolse il più feroce dei persecutori ebrei, diede l'Apostolo che lavorò più di tutti, creò il discepolo fedelissimo nello spirito, nella vita, nella Dottrina, a Nostro Signor Gesù Cristo.
Paolo, prima Saulo, fariseo ardente, aveva appreso alla scuola di Gamaliele una larga cognizione della legge ebraica, ma non ne aveva preso lo spirito. Con gli anni era in lui cresciuto l'odio ai cristiani.
E S. Luca ce lo fa comprendere al capo VII degli Atti, quando scrive: «Saulo intanto devastava la Chiesa di Cristo; entrava nelle case, ne traeva fuori gli uomini e le donne e senza pietà le imprigionava».
Ma Stefano aveva pregato per i suoi persecutori e certo anche per il giovane
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Saulo, e la sua preghiera era accolta ed esaudita presso il trono di Dio.
Il giorno della grazia era giunto.
Saulo, spirante minaccia e persecuzione contro i discepoli di Cristo, un giorno si era presentato al principe dei Sacerdoti, chiedendo a loro nome di recarsi a Damasco per imprigionare e condurre a Gerusalemme tutti i Cristiani, uomini e donne che avesse trovato in quella città.
Ottenne facilmente quanto chiedeva: ed eccolo sul focoso destriero galoppare alla volta di Damasco.
Ma mentre già godeva in cuor suo, vedendo ormai vicina la città, una luce improvvisa lo circonda. È sbattuto a terra, ed ode una voce misteriosa che gli dice: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti ? Risponde Saulo: E chi sei tu, o Signore? E la voce: Io sono quel Gesù che tu perseguiti; bada però che è dura cosa per te ricalcitrare contro il pungolo...
— Cosa vuoi dunque ch'io faccia, o Signore? — risponde prontamente Saulo.
— Alzati, entra in Damasco, e quivi ti sarà detto quello che devi fare.
Saulo è convertito, obbedisce alla voce di Dio; va a Damasco; Anania gli ridà la vista perduta e lo battezza.
Saulo è trasformato in Apostolo. Son passati pochi giorni e colui che fu il più terribile nemico dei cristiani ora è là, impavido, nelle sinagoghe e nelle piazze a predicare che G. C. è il vero Messia; e confonde i Giudei e trascina i buoni alla conversione.
L'ardore che ha impiegato a perseguitare i cristiani, Paolo lo moltiplicherà a predicare il Vangelo. E diventerà il vaso di elezione. Non si contenterà di predicare, ma impugnerà lo stilo e scriverà quelle Lettere che sfideranno i secoli, monumento immortale di sapienza divina e umana.
E sulla piazza di Efeso, Egli infuocato d'amor di Dio, darà alle fiamme i libri osceni, che a Dio rubano tante anime.
E diverrà l'Apostolo, il grande Protettore della Buona Stampa.
La moltitudine delle sue opere ci sembrerebbe quasi incredibile: il suo cuore era il Cuore di Cristo; Roma è la testa del mondo, e vedrà sempre con questi due occhi: Pietro e Paolo.
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Sezione Società Biblica


È quasi ultimata la stampa della 5.a edizione (300. migliaio) dei Ss. Vangeli. La presente edizione ben curata, porta nuovi disegni; è corredata di due cartine geografiche: e porta aggiunto un indice analitico.
Raccomandiamo ai RR. Delegati Diocesani di far conoscere coi mezzi loro possibili che solo presso di essi si possono acquistare Ss. Vangeli, poiché sovente arrivano commissioni da Diocesi, ove già da vari mesi esiste l'Incaricato. Noi insisteremo su Vita Pastorale.
Ricordiamo finalmente, e preghiamo vivamente tutti i nostri Delegati Diocesani, che da oltre tre mesi hanno ricevuto i nostri Ss. vangeli a volercene inviare con sollecitudine il saldo. La Società Biblica fa tutto il possibile; ma certo, ha pure i suoi impegni, e gravi verso le Cartiere, le fabbriche inchiostri, ecc., tanto più cogli aumenti degli ultimi mesi.
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Mezzi pratici


Mezzi pratici di diffusione

l.o Preghiera, e penitenza e propaganda nutrita e intensa quanto è possibile con la stampa, gli amici, gli istituti
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di Suore, dove tanti sacerdoti si forniscono di ostie, di qualche Maestra o brava persona che scriva.
2.o Scrivere personalmente ai Parroci migliori che facciano i primi; e poi pubblicarli come esempio. Insistere che non c'è nulla da spendere: quanto si spende rientra.
3.o Dopo le Quarantore o gli Esercizi, o anche in una domenica qualsiasi o nella Festa del s. Vangelo invito del Parroco a procurarselo e un tavolino alla porta della chiesa, anche per varie domeniche, finché ogni famiglia ne abbia una copia.
4.o Tra le Figlie di Maria o i Giovani e le Giovani del circolo dividere il paese; ognuno si impegni a passare casa per casa nella sua frazione.
5.o Un venditore ambulante che passa ad ogni famiglia. La massima diffusione i protestanti la compiono con questo mezzo; e pensare che ne diffusero l'anno scorso 293.000 copie.
6.o Collocarne presso qualche rivendita o libreria.
7.o Proporlo come dono agli operai nelle fabbriche, strenna agli ospedali, ai carcerati, ecc.
8.o 0 Premio di catechismo — Dono ai parrocchiani in occasione di qualche festa o data memoranda del Parroco.
9.o Adottarlo come testo nelle scuole di religione ai Giovani dei Circoli.
Ed altri mezzi da consigliare per aiutare sempre più, li attendiamo da coloro che già han fatto la festa del S. di Vangelo.
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Stampa Antiblasfema


Italia Antiblasfema


La campagna contro la bestemmia e il turpiloquio prosegue ovunque alacre e promettente.
Gli amici, antiblasfemi nelle varie regioni mettono in rilievo le iniziative, e i molteplici mezzi per combattere la bestemmia e snidare i bestemmiatori. Sempre abbondante è la corrispondenza che viene indirizzata alla direzione d'Italia Antiblasfema recante le notizie di tutto il movimento. Questa santa crociata va iniziata in tutti i luoghi, nelle città e nelle campagne. In nome della Fede e della Patria devono prendervi parte tutti i buoni, adoperarsi per la formazione di attivi Comitati. Far manifestazioni, giornate, tridui, novene antiblasfeme e riparatrici, distribuire largamente in quell'occasione il giornale Italia Antiblasfema che tanto bene incoraggia tutti all'incruenta battaglia, procurare all'amministrazione del medesimo molti abbonati, e cercare una persona zelante che si presti alla rivendita.
Molti parroci vollero servirsi della stampa per formare l'ambiente antiblasfemo nella parrocchia e chi per tre, chi per sei mesi curò la diffusione di Italia: la prova diede buoni risultati, la spedizione del giornale fu continuata, con aumento di copie.
Non si potrebbe far ciò in tutte le parrocchie? Ogni mese possiamo spedire quante copie si desiderano a centesimi 16 la copia, senza resa, pagamento trimestrale.
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ASSOCIAZIONE GENERALE BIBLIOTECHE
Pia Società San Paolo - Alba (Piemonte)


Il Catalogo

Abbiamo avuto reclami di alcuni soci che non hanno ricevuto il catalogo. Se ancora altri ce ne sono, lo dicano e spediremo.
Alcuni dei volumi pubblicati nel medesimo (numero di novembre) sono già esauriti, mentre ne abbiamo provveduto diversi altri.
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Tassa 1925

Molti hanno adempiuto il loro dovere puntualmente e li ringraziamo. Preghiamo tutti quelli che ancora lo devono fare a volere essere solleciti, senza attendere sollecitazioni che a noi importeranno una spesa notevole di stampa e di posta. I benefizi che i soci ricevono dalla loro Associazione son notevoli, e confidiamo che tutti vorranno riconoscere i sacrifizi che si fanno e aiutare col mantenersi in regola presso l'A. G. B.

Franchigia Postale

Abbiamo trasmesso al Ministero un memoriale perché ci venisse concesso il benefizio della Franchigia postale per i libri da inviarsi alle Biblioteche Associate, ma ci venne risposto che è impossibile. Ma, impossibile non fu per la Federazione laica, la quale diffonde a migliaia libri che sono la rovina di tante coscienze.
Non cesseremo di insistere perché la nostra Associazione venga messa al pari delle altre istituzioni che furono largamente sovvenzionate dal Governo e favorite di notevoli privilegi, i quali naturalmente, andranno tutti a favore dei Soci.

Propaganda

Tutti i Soci dell'A. G. B. dovrebbero farsi un dovere di far conoscere la loro Associazione a quanti potrebbero interessarsene, a quanti potrebbero costituire piccole o grandi Biblioteche Circolari Cattoliche. E questo per due motivi:
1.o Perché i libri cattivi si diffondono a milioni, mentre i libri buoni nessuno li vuole. Si stampa un lurido romanzo, pieno del fango più immondo, a prezzo altissimo proporzionatamente alla mole del volume, e in pochi mesi se ne diffondono 30, 40 mila copie! Si stampano libri sani, istruttivi, divertenti, che potrebbero formare uno dei più graditi passatempi per una persona onesta, si offrono a prezzi miseri, e rimangono per anni nei magazzini di quelle librerie che hanno fatto l'errore, come dicono gli editori arricchiti dalla sete del male che vi è nel popolo, l'errore di stampare roba onesta!...
2.o Perché quanto più grande sarà il numero dei Soci dell'A. G. B. tanto maggiori saranno i favori che essa potrà concedere a ognuno di essi.
E vi sono dei Soci modello che fanno molto, uno dei quali vogliamo segnalare ad esempio di tutti: il Rev. P. Clementino Ceol, dei Minori F., il quale nel suo Trentino ha fatto un lavoro di propaganda notevolissimo. Parecchie nuove floridissime Biblioteche vennero costituite dietro suo interessamento.
Se tutti cooperassero con buona volontà, si potrebbe fare molto bene.

Esempio da imitare

BIBLIOTECA POPOLARE EDUCATIVA (A). Cuneo — Due zelatrici degne di questo nome si incaricano di portare alle case, alle amiche operaie, a tutti coloro che amano la lettura, i libri di questa Biblioteca Cattolica. In città vi sono altre 3 Biblioteche Circolanti laiche le quali offrono alla popolazione avida di leggere un pascolo di fango e di veleno micidialissimo alle coscienze ad alle anime. Il lavoro compiuto dalle zelatrici è degno di ogni encomio.
Il primo giorno dell'anno, alla presenza di un gruppo di 20 giovani che hanno formato un comitato di preghiera e che ogni giorno offrono al Signore 25 piccoli sacrifizi e atti di virtù per la diffusione delle buone letture, si fece un falò, riproduzione in miniatura di quanto ad Efeso aveva fatto il grande apostolo S. Paolo.
Le due zelatrici avevano dato una caccia spietata a tutti i libri cattivi che accadeva loro di trovare nelle case, fra le amiche e negli Uffici.
Ne radunarono una discreta quantità.
Di tutti questi libri si fece una piccola catasta a cui si appiccò il fuoco, ed in breve tempo tra i battimani festosi dei piccoli apostoli delle Buone letture, tutti quei volumi immondi che certo han fatto tanto male, vennero divorati dalle fiamme.
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OPERA BOLLETTINI PARROCCHIALI


I Bollettini

1.o Sono il mezzo moderno di evangelizzazione. Non vengono più in Chiesa alla istruzione? E allora col Bollettino il Parroco porta la sua predica in ogni casa.
2.o Giungono al popolo, a cui spezzano il pane della divina parola sotto forma di fatti, di esempi, di brevi insegnamenti, proprio come faceva il Divin Maestro attraverso i Borghi della Palestina.
3.o Entrano in casa di tutti, sono amici di tutti; non conoscono partiti, non fanno politica: a tutti dicono una buona parola, danno un buon consiglio, fanno un dolce rimprovero. Alla parola scritta non si resiste.
4.o Promuovono l'unione tra Parroco e parrocchiani.
5.o Sono una calamita che attira offerte e simpatia su tutte le opere parrocchiali. Le offerte si pubblicano e l'esempio è di una forza irresistibile.

R. R. Parroci! esaminate i nostri Bollettini!

Tipo A — con 4 pagine proprie (tutto proprio)
1.o centinaio L. 50, ogni centinaio di copie in più L. 5: per es. per 500 copie L. 70.
Ottimo per Parroci che ne possono almeno esitare 400-500 copie, adattissimo ai bisogni della parrocchia, perché compilato interamente dal Parroco.

Tipo B. con 3 pagine comuni testata propria e quarta pagina.
1.o centinaio L. 20, ogni centinaio in più L. 5: per es. per 500 copie L. 40
È adottato in oltre 150 Parrocchie.
I prezzi si intendono non all'anno, ma per ogni tiratura.
Le spese postali per tirature superiori a 300 copie sono a carico dei Rev.mi Parroci.

La Domenica
Settimanale per le famiglie


È il periodico parrocchiale modello: pratico ed economico. In questo mese ha raddoppiato la sua tiratura.
Prezzi d'abbonamento:
Una copia L. 3,00; 10 copie L. 25,00; 25 copie L. 55,00; 50 copie L. 100; 100 copie L. 185. Oltre 100 copie L. 1,80 per copia.
Non si accettano abbonamenti quindicinali o mensili.
Arriva prima del sabato in ogni parte d'Italia.


Una Buona Parola

Porta il Vangelo la spiegazione della Messa di ogni domenica — fatti edificanti, ecc. Ha incontrato il favore generale dei R.mi Parroci. Non si concedono abbonamenti individuali.
Da 15 copie a 50 L. 1,50 per copia all'anno.
Oltre 50 copie L. 1, 25 per copia all'anno.
Oltre 100 copie L. 1,00 per copia all'anno.

L'Aspirante
Periodico per le Sezioni Aspiranti della G.C.I.


È il giornaletto provvidenziale che viene a colmare una lacuna nel movimento giovanile cattolico.
È grande: redatto in forma vivace riccamente illustrato.
Consigliato e approvato dall'Assemblea Generale della G.C. e dal Consiglio Superiore.
Ottimo per tutte le Associazioni pregiovanili: Luigini, Esploratori, Paggetti Aspiranti a cui il S. Padre vuole si dia grande incremento.
È giornale di formazione giovanile, religiosa e sociale.
Costa lire 2 all'anno.
Chiedete saggi, esaminatelo e lo adotterete.
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DEPOSITI E RIVENDITE
DI LIBRI BUONI E OGGETTI RELIGIOSI


Frutti di esperimento

Constatiamo con compiacimento come le nuove richieste di Depositi vadano a poco a poco delineandosi secondo i nostri ultimi suggerimenti. Per questo insistiamo ancora: È utile non ordinare molti e svariati libri od oggetti, ma fermarsi sopra pochi ben scelti e attorno a questi insistere sempre nella pazienza fino a che abbiamo raggiunto lo scopo che ci eravamo prefissi: di voler provveduti tutti i fanciulli e le fanciulle di Catechismo;
di ottenere che tutti i giovani e le figlie venendo a Messa od a Vespro, abbiano il loro libro di pietà per pregare e cantare, e possibilmente tutti lo stesso libro;
di presentare alle giovani e persone pie della parrocchia un libro di meditazione e lettura spirituale;
di contrapporre ad un libraio, che forse nella parrocchia smercia libri irreligiosi e immorali, un centro di diffusione di letture sane, amene educative;
di provvedere a che in ogni famiglia vi sia un Crocifisso, un quadro, la corona del Rosario, una medaglia ecc.

Condizioni di favore

Per favorire maggiormente i R.R. Parroci e coadiutori e nell'intento di diffondere maggiormente il bene che è desinato a portare questa iniziativa, la Pia Società S. Paolo, fa le seguenti condizioni di favore.
1. La scuola Tipografica di Alba accetta di ritorno i libri invenduti (purché del tutto conservati in perfetto stato dì vendita, non sciupati), restituendo il denaro versato all'ordinazione.
2. Sconto progressivo secondo a quantità che sarà venduta: più sotto notiamo ad ogni libro ed oggetto il prezzo di favore che facciamo ai nostri Depositi:
3. Pagamento anticipato di tutta l'ordinazione; o per vaglia o contro assegno; notando che sono a carico del committente l'imballaggio e il porto di andata e ritorno. Si nota però che dove il Sacerdote fa le cose bene, nell'esaminare i libri occorrenti, ordinare il semplice necessario, zelarne l'esito ecc. la resa è pochissima o nulla.
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Le Ss. Messe annuali diventano ora duemila: si spera però di poterle aumentare gradatamente.
Le prime furono così stabilite; una persona lasciava alla Pia Società S. Paolo L. 1000 coll'obbligo di una messa mensile, cioè 12 messe per anno, con facoltà che altri, cioè i nostri Benefattori e Cooperatori vi partecipassero nel frutto.
Chi volesse lasciare un simile lascito a vantaggio dell'anima sua darebbe un gran bene a sé, ai nostri Benefattori-Cooperatori, ed alle vocazioni che coltiviamo. Con l'offerta di L. 1000 avranno una Messa ogni mese, cioè 12 Messe ogni anno: con l'offerta di L. 2000 avranno due Messe ogni mese cioè 24 Messe ogni anno.
Vi sono persone che potrebbero destinarvi senza sacrificio e altre con sacrificio, però ben prezioso, mille - due - quattro - dieci - venti - cento mila lire. Questo ad insaputa di tutti: anzi, qualora loro occorressero, potrebbero ritirare gli interessi del denaro fino alla morte. Tutto confidenzialmente.

Sac. Alberione Giacomo.

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OPERA DELLE DUEMILA MESSE
PER I NOSTRI COOPERATORI E BENEFATTORI


Col 1.o gennaio 1925 s'iniziò la celebrazione delle due mila messe per i benefattori e cooperatori nostri. Sono sei sacerdoti della Casa che ogni giorno offrono il sacrifizio divino esclusivamente per loro.
Quanta consolazione deve portare ai nostri cooperatori e benefattori il sapere che sei volte al giorno sono ricordati al Padre Celeste!
Facciamo bene a pregare noi, facciamo bene a raccomandarci alle preghiere degli amici, delle anime buone ma dobbiamo pur fare pregare per noi nostro Signore Gesù Cristo, il che avviene appunto nella S. Messa.
Un Direttore di seminario, uomo di molta pietà, ad un suo chierico che partiva per la guerra diceva:
«Fai bene a raccomandarti alle preghiere degli amici e dei superiori, ma ricordati di far pregare per te anche nostro Signore Gesù Cristo». E al Chierico che lo guardava sorridente e meravigliato il Direttore soggiunse: «Sì, fa' pregare Gesù Cristo ascoltando ogni volta che puoi la S. Messa».
Nella S. Messa il Sacerdote tiene tra le mani quello stesso Crocifisso che sul Calvario spirò l'anima per tutti quanti gli uomini, che col Suo Sangue impetrò grazia e misericordia per tutti gli uomini. E quello stesso Gesù si presenta al Padre Celeste ora nella S. Messa per impetrare tutte le grazie di cui abbisognano quanti partecipano ed assistono alla S. Messa.
Tutti abbiamo bisogno di grazie, facciamo pregare Gesù per noi. Come un re non negherebbe una grazia chiesta dal suo figlio, così il Padre Celeste non può rifiutare le grazie chieste dal suo unico figlio e che si presenta a Lui mostrandogli le ferite del suo costato, dei suoi piedi e delle sue mani.
Un mezzo praticissimo per far pregare molto Gesù per noi è quello di iscriverci all'opera delle due mila messe che vengono celebrate ogni anno e per sempre nella Pia Società S. Paolo.
L'offerta è una sola per tutta la vita di L. 10, non è necessario quindi ripeterla ogni anno.
* * *

Qualche persona trova difficoltà a farsi zelatrice perché non osa portarsi di porta in porta a chiedere offerte. Rispondiamo che non è necessario fare questo basta parlarne colle persone amiche, parenti quando s'incontrano per istrada.
Tutte le zelatrici sono ricordate in maniera speciale ogni mattina nella S. Messa.

Anime zelanti

Tre sole! oh, no! sono molte invece, basta osservare l'elenco delle zelatrici che hanno mandato ascritti ma di queste tre riteniamo opportuno pubblicare lo scritto.
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LE PIE DISCEPOLE


Il Divin Maestro lo sa che sono troppo poche: e perciò tutte le volte che ne parliamo vi è qualche nuova che è venuta ad aumentarne il numero.
Il primo scopo è l'adorazione al Divin Maestro.
Hanno due ore di visita ogni giorno, ne presentiamo un gruppo nel loro turno.
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LE VIE E I MEZZI
DELLA DIVINA PROVVIDENZA


«Domandate e riceverete»

La Comunione dei Santi è la grande consolazione e la grande forza della nostra debolezza e nullità.
E a Dio piace che poniamo in Lui la confidenza: e gli piace più ancora, quando gli facciamo sacrificio di qualcosa, che dimostri il proposito di servirlo bene nella vita.
Diamo brani di lettere.
«Da un po' di tempo soffrivo di malattia nervosa e non trovavo più pace; ora mi sento molto migliorata e ho di nuovo preso la mia vita abituale di lavoro e di preghiera. Offro a S. Paolo questa somma. Spero che S. Paolo mi vorrà ancora fare una grazia, che tanto bramo ricevere».
«Non ho mai chiesto nulla a S. Paolo senza ottenerlo: oggi di nuovo ottengo grazia singolare, e non lascio passare il giorno senza portarle l'offerta di riconoscenza. C. O.».
«Invio il presente a cotesta unione di anime buone perché abbiano a pregare San Paolo, affinché abbia a provvedere per il bene di tutte le cose mie e della mia famiglia».
«Ho promesso lire 5 all'altare di San Paolo perché ho ricevuto grazia; con molto fervore ho fatto otto Comunioni in suo onore; la grazia è venuta e così sono riconoscente».
«La prego della carità di far pregare S. Paolo per ottenere una grazia che mi sta tanto a cuore, promettendo di fare a suo tempo un'offerta in denaro per la Buona Stampa».
«Ci raccomandiamo alle fervide preghiere della Scuola Tipografica, per ottenere la grazia di far bene i SS. Esercizi la nostra famiglia e tutto il paese; ma ci abbisogna ancora un'altra grazia temporale. E speriamo che il Signore, dietro le preghiere della Scuola Tipografica, ci concederà queste due grazie che tanto desideriamo. Appena ricevutele faremo una generosa offerta».
«Invio lire 5 per far vedere che mi ricordo della Pia Società di S. Paolo. Così mi faranno una preghiera per la mia salute».

Per la pensione ai ragazzi

Il Signore disse: «Quanto sono belli i piedi di coloro che evangelizzano la parola di Dio!».
Ed allora continuiamo: Quanto sono belle le mani di coloro che preparano gli evangelizzatori! e i loro cuori quanto sono cari a Dio!
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Il pane

Ci ha riservato, come a tutti, una sorpresa.
Il Padre Celeste lo sa, e sa anche che i suoi figliuolini hanno sempre floridissimo appetito: per farsi buoni, per profittare nello studio, per fare quanto possono nell'apostolato della stampa.
Il pane si continua a cuocere in casa: il grano si continua pure a macinare in casa.
I cari amici, e i genitori degli alunni sanno che il costo è enorme: registriamo perciò con vivi Deo gratias queste offerte.
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L'altarino della Beata Teresa

La Beata Teresa del Bambino Gesù avrà il suo altarino in Cappella.
È la protettrice delle Pie Discepole: e alcune buone signorine, che vogliono bene alla Beata Teresa e alla Casa, si sono divise il lavoro per preparare colle loro mani le tovaglie dell'altare e il velluto e gli ornamenti per il quadro.

La Chiesa nuova

Di là riceveranno i cari Cooperatori benedizioni e grazie: ma bisogna dargliela a San Paolo: in primavera speriamo si potrà far l'altra parte ed aver pronto il presbiterio per il più presto!
Sorgerà innaffiata dalle preghiere, da penitenze: e sarà cresciuta dalle offerte.
I mattoni costano L. 150 al mille.
Le pietre L. 24 il metro cubo.
La sabbia L. 12 il metro cubo.
La calce L. 18 il quintale.

La pianeta bianca

necessaria alla Chiesa è venuta. Deo gratias! anche una rossa con tutti gli indumenti per il sacerdote all'altare.
I fiori sono mantenuti sempre freschi. Occorrono corporali, cingoli, camici. Occorre decorare la cappellina. L'adorazione è perpetua.

Per il raggio al Divin Maestro

Il raggio è il simbolo che il Divin Maestro illumina : ed i primi a ricevere da Lui lume e calore, verità e amore sono i più vicini, quelli che gli costruiscono la casa col sacrificio delle cose care e preziose.

Depositi a fondo perduto

Sono una prova che il Padre Celeste vuol bene a loro e alla Casa. Ogni mese ne registriamo qualcuno. Sono persone che hanno denaro disponibile e lo portano alla Pia Società S. Paolo, affinché se ne serva a diffondere la parola di Gesù.
Una signora, portò la quinta volta una piccola somma.
Un Sacerdote pensa ad altra borsa di studio.
Una signorina portò la dote avuta in eredità dalla mamma. Questo danaro non impoverisce gli eredi, ma è per loro pegno di benedizione e sicurezza al patrimonio di famiglia.

Altro modo facile di cooperare

Un signore a cui il Signore fece comprendere il bene che si fa in Casa ci versa una somma, e ci dice: «Io ne faccio niente voi altri invece avete modo di adoperarli nel fare del bene».
«Vi porto questa somma, qui ricevo due interessi uno per la famiglia e l'altro pel paradiso».

Un amico conduce un suo amico a depositare una somma e dice «Io ho fatto e così sono contento».
Mentre siamo in tempo facciamoci del bene; in punto di morte non le ricchezze, non gli onori, non i piaceri ci consoleranno, ma il ricordo del bene compiuto.
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LE FIGLIE DI S. PAOLO


Un po' di storia

S. Paolo teneva le figlie di Susa sotto la sua protezione, le consolava nelle prove, e visibilmente le difendeva dai pericoli.
Si abitava nuovamente nel locale restaurato.
E venne d'altro. Le figlie lavoravano in tipografia.
Contro il solito quella che preparava la carta per la «Valsusa» dopo un primo taglio invece di rinnovare la squadra per darvi il secondo volle misurare alla macchina stampatrice se era giusta.
Non si era ancora avvicinata alla medesima che s'udì un enorme fracasso.
Le figlie si voltano tutte sbalordite: quella che stava innaffiando fece appena a tempo a schivarsi. La volta si era rotta, e un grosso pezzo era precipitato sul tagliacarte. Accorsero i vicini al rumore; tutte le figlie erano spaventate, ma salve in fondo alla scala, e si ringraziò da tutti di cuore il Padre celeste.
Nel giugno 1920 atterrì la città e la valle di Susa lo scoppio del forte di Pampalon, e molte case atterrò.
Terminata la spedizione della «Valsusa» le figlie più adulte erano solite comporre presso il finestrone da cui riceveva la luce tutta la tipografia.
Quel pomeriggio l'orario subì mutazioni. Si aspettava la carta dalla cartiera e data la penuria la «Valsusa» corse rischio di non poter uscire settimanalmente.
Se ne trovò provvisoriamente della scadente, per la stampa dalla quale occorreva maggior tempo. Si faceva volentieri il sacrificio per accontentare gli abbonati e far del bene. La spedizione invece di terminare alle cinque, fu ritardata e a quell'ora si era tutte occupate presso la macchina e nella spedizione. Nell'accendere il motore si vede un po' di fumo e subito dopo uno scoppio formidabile fa saltare tutte presso la porta d'uscita: i fogli svolazzano, si staccano i quadri, e da ogni parte giunge all'orecchio rumore di vetri frantumati. Tutta Susa fu avvolta come in una nube di fumo: in ogni casa lo scoppio della polveriera aveva recato danno.
Tutti i vetri della tipografia, della casa e del negozio caddero: le figlie andarono esenti da ogni ferita.
S. Paolo le aveva protette come i naviganti di Malta: eran sue quelle figliuole egli ne era il patrono celeste, e le figlie sentivano pure di essere sue, e glielo esprimevano nella riconoscenza della preghiera e della vita.

Natale

Era desiderato dalle piccole e dalle alte. Si passò vegliando ed anche... facendo qualche berta alle compagne durante il tempo che ci separava dalla mezzanotte.
Poi messa, comunione, e la polenta anche per noi.
Il bambino aveva le manine piene di grazie e le distribuì alle figliuole.
Ma fece anche d'altro: passò al capezzale di ciascuna e vi depose sotto il pacchettino di dolci; e lo fece con tutte, non solo con le più piccole e con le più buone. A capo d'anno una signora che aveva fatto pregare ed aveva ottenuto per intercessione di S. Paolo la grazia, portò un bel torrone ciascuna.

Ritiro mensile

Si fece bene, e nessuna più ne dimenticò il tema, la vocazione, poiché continuamente si pregava chi per conoscerla, chi per amarla e conservarla.

Alcune inferme

Nel mese di dicembre si notarono varie indisposizioni.
Le malate raccomandate alla S. Madonna, sono tutte guarite.

Esami

Furono sostenuti nei primi giorni della settimana avanti le feste del S. Natale. Anche le maestre furono esaminate in religione perché sappiano far bene le maestre.
Il Sig. Teologo nel leggere le votazioni esortò ad amare lo studio, a lavorare con ardore in questi mesi che precedono la Pasqua poiché con maggior istruzione potranno far maggior bene alle anime.
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La vocazione religiosa


Una difficoltà

Così diceva una buona figliuola parlando con la Maestra:
— Sento che il Signore mi chiama ad una vita più perfetta, provo invidia per quelle fortunate compagne del paese che son già venute e già passano la loro vita tutta al servizio di Dio, e le invidio per i molti meriti che esse si preparano per l'eternità coi voti.
— Ha davvero ragione d'invidiarle poiché i tre voti rendono assai più meritorie tutte le azioni. S. Bernardo dice che essi sono come un secondo Battesimo: sono un atto perfetto di carità, e se uno morisse appena li ha fatti bene, andrebbe subito in paradiso senza neppur passare in purgatorio.
— Oh! sì che verrei volentieri!
— Perché vuol trascurare la voce del Signore?
— Se dipendesse solo da me come verrei volentieri, tanto più che sarei più conosciuta essendovi già delle amiche.
— Quali ostacoli ha dunque?
— I miei genitori sarebbero contenti di vedermi suora ma temono di mai più vedermi a casa. Il babbo dice che altre figlie sono andate a farsi suore, ma non possono più venire in famiglia se non quando i parenti siano gravemente infermi. Su per giù, egli dice, le case hanno uguali regole, e questo pensiero lo addolora, e lo trattiene dal darmi il permesso, ed anche a me rincresce rinnegare i parenti, e non più vederli.
— Senta: ella non potrà esser di Dio e del mondo ed avere il cuore in famiglia e nella nuova casa.
In religione i parenti non si rinnegano ma l'affetto per loro si purifica. Man mano che il suo cuore si orienterà verso Dio, amerà meglio i suoi parenti.
Per andare a casa qualche volta; a S. Paolo non c'è clausura, e le figlie possono andare anche parecchie volte in un anno, se lo esigono le necessità; non si va però ansiosamente.
— Il mio cuore si dilata, lo comunicherò al babbo, spero poter abbattere tutte le difficoltà, ed entrare anch'io in questo nido.

Per chi sente sete di anime come Gesù

Signore, io vi offro in unione con tutti i Sacerdoti che oggi celebrano la Santa Messa, la Vittima Divina, Gesù Ostia e me stesso, piccola vittima:
1.o In riparazione delle innumerevoli bestemmie, errori ed oscenità che si stampano in tante tipografie da cui ogni giorno esce un fiume di carta che allega il mondo come torrente putrido:
2.o Per invocare la vostra misericordia sugli innumerevoli lettori, perversi o innocenti, che la stampa scandalosa strappa dal vostro Cuore di Padre assetato di anime:
3.o Per la conversione di tanti scrittori e stampatori ciechi, ministri di satana, falsi maestri che hanno alzato cattedra contro il Divin Maestro, avvelenando ogni insegnamento, il pensiero umano e le sorgenti dell'umana attività:
4.o Per onorare, amare, ascoltare unicamente Colui, che Voi, o Padre Celeste, nel Vostro gran Cuore avete dato al mondo, proclamando: «Questo è il mio Figlio diletto: Lui ascoltate»:
5.o Per conoscere che solo Gesù è perfetto Maestro: cioè la Verità che illumina la Via o il modello di ogni santità, la Vita vera dell'anima, cioè grazia santificante:
6.o Per ottenere che si moltiplichino nel mondo i Sacerdoti, i Religiosi, le Religiose, consacrati a diffondere la dottrina di Gesù a mezzo della stampa:
7.o Perché gli scrittori ed operai di questa stampa siano santi, pieni di sapienza e di zelo, per la gloria di Dio e per le anime:
8.o Per domandarvi che la stampa cattolica prosperi, sia diffusa, aiutata e si moltiplichi, innalzando la sua voce, così da coprire l'inebriante e trascinante strepito della stampa perversa:
9.o Perché tutti noi conosciamo la nostra ignoranza e miseria, e il bisogno di starcene sempre coll'occhio supplichevole ed a capo chino innanzi al vostro Santo Tabernacolo, o Signore: invocando luce, pietà, e misericordia.

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Dirett. Respons. Teologo Alberione Giacomo
Scuola Tipografica Editrice - Alba

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PIA SOCIETÀ S. PAOLO
(CUNEO) ALBA – PIEMONTE


È un istituto di persone viventi in comune a modo dei religiosi allo scopo di santificare se stesse e di diffondere il pensiero e la vita cristiana a mezzo della Buona Stampa; giornali, periodici, riviste, biblioteche, libri, bollettini parrocchiali ecc.
In essa possono entrare tanto i Sacerdoti che i laici: prendendo i soliti impegni dei religiosi, cioè castità perfetta, povertà, obbedienza con l'obbligo di condurre vita comune sotto la regola determinata.
Per svolgere l'apostolato della Buona Stampa, ha varie iniziative; mentre che per formare il pensiero o gli apostoli della Buona Stampa ha aperto varie sezioni di aspiranti.

Sezione operai

Si compone di giovanetti che aspirano a dedicarsi alla Stampa Buona, o eseguendo il lavoro tipografico (stampare, comporre, legare) o diffondendola in modo adatto ed efficace. Vi si accolgono giovanetti che abbiano 12 anni, sani di mente e di corpo, pii, che abbiano superato almeno la terza elementare. Ad essi si continua la scuola, si avviano all'arte tipografica, si dà educazione religiosa: passati cinque anni sono ammessi al noviziato, poi possono, volendolo, chiedere di entrare nella Pia Società S. Paolo, che penserà in tutto al loro avvenire.
Basta un'intelligenza comune, ma è indispensabile che diano segni di vocazione religiosa.

Giovani Studenti

Sono i giovanetti che tendono alla carriera ecclesiastica e alla vita religiosa. Essi sono in un vero seminario, con tutti i corsi di studio e tutti i mezzi di formazione secondo la loro speciale vocazione. Nello stesso tempo, essi imparano alquanto l'arte tipografica e si fa loro conoscere la missione della Buona Stampa. Terminati i loro corsi di studio (Ginnasio, liceo, teologia) potranno chiedere di entrare nella Pia Società S. Paolo.
Che se la loro vocazione sarà invece di essere sacerdoti secolari potranno poi in modo particolare valersi della Stampa Buona in vantaggio delle anime.

Stampa per le Missioni

La stampa in favore delle missioni ha un campo vastissimo di bene : per invitare i popoli a pensare agli infedeli, formare gli alfabeti ed i libri per l'istruzione degli infedeli ecc...
Se i giovani vorranno essere Sacerdoti essi seguiranno i corsi ordinari di studio per prepararvisi convenientemente; se invece intendono di rimanere laici essi avranno la formazione normale mentre apprendono l'arte tipografica.
A suo tempo, potranno chiedere di partire per le missioni ove si dedicheranno a salvare gli infedeli.

Le Pie Discepole

Sono una famiglia religiosa di figliuole, in Alba (Piemonte), dai 16 anni in avanti.
Si consacrano ad adorare continuamente per turno, il Divin Maestro, Gesù Sacramentato per effettuare l'«Avvenga il tuo regno» specie col mezzo della Buona Stampa.
Conducono vita comune, a modo delle suore, facendo privatamente i loro voti.
Hanno ciascuna due ore di adorazione per ogni giorno: oltre le altre pratiche comuni di pietà; si occupano poi anche di lavori comuni, (cucire, rammendare ecc.).
Vivono in casa propria, sotto la guida del Superiore della Pia Società S. Paolo.
Devono essere scelte fra le figlie che più inclinano alla pietà specialmente eucaristica. Siano sane di mente e di corpo, e non oltrepassino i 25 anni ; entrando non pagano pensione di sorta, ma devono essere fornite di un corredo sufficiente: e nei primi due anni sono a loro carico le spese di vestire, bucato ecc. ecc.

Figlie di S. Paolo

Sono figliuole divise in due classi: quelle che scrivono e dirigono o diffondono la Stampa Buona; e quelle che la compongono, stampano, legano, spediscono.
Le prime compiono i loro studi ordinari di una giovane che voglia rendersi maestra.
Le altre imparano l'arte tipografica e la esercitano. Tutte hanno una formazione religiosa molto buona.
All'età conveniente possono chiedere di entrare nel noviziato e quindi di essere ammesse come Suore della Buona Stampa. Conducono poi vita comune e la Casa provvede a loro per l'intiera loro vita.

PER DOMANDE, SCHIARIMENTI RIVOLGERSI AL R.MO TEOL. ALBERIONE GIACOMO DIRETTORE DELLA PIA SOCIETÀ S. PAOLO ALBA (Piemonte).
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Padrini, Madrine, Borse, Pensioni


Vi sono anche i Padrini e le Madrine degli alunni della Pia Società San Paolo e delle alunne delle Figlie di S. Paolo.
Essi si adottano un giovanetto o una bambina e ne provvedono il necessario per la pensione, vestiario, libri.
Altri cooperatori preferiscono fare del bene ignorati e lasciano Borse di studio da consegnarsi ai giovani più poveri e di migliori speranze di riuscita nella Pia Società S. Paolo.
UNA BORSA DI STUDIO è costituita con l'offerta capitale di L. 10.000 (diecimila): si possono però unire parecchie persone assieme per compire la cifra: anzi si potrebbe versare la somma in varie rate per es. di L. 1000 ogni anno.
PENSIONI. — La pensione, che si chiede è di L. 30 mensili: si possono anche unire parecchie persone per compire la cifra.
Un apostolo o una missionaria è la più bella eredità che una persona può lasciare dietro a se, è la più sicura promessa di suffragi.

Vantaggi spirituali ai Cooperatori e Benefattori B. Stampa


1. — Partecipazione al frutto di duemila SS. Messe.
2. — Le molte indulgenze plenarie e parziali concesse dal Papa.
3. — Facoltà pei sacerdoti di benedire corone, croci, crocifissi applicando le indulgenze apostoliche, quelle del Rosario dei crucigeri, di S. Brigida, l'altare privilegiato quattro volte per settimana.
4. — Partecipazione speciale a tutto il bene che si compie nell'Istituto.
5. — Chi aiuta una vocazione ecclesiastica per l'apostolato Buona Stampa sarà pure partecipe di tutto il bene che ne seguirà.
6. — I Benefattori possono raccomandare le proprie intenzioni: basta scrivere: si faranno speciali preghiere.
7. — Per chi intendesse beneficare l'istituto in un modo particolare si possono accettare legati di Messe e pensioni speciali.
Abbiamo visto moltissime grazie particolari a chi soccorre la Buon Stampa: il Signore dimostra così di gradire quest'opera così necessaria ai nostri giorni.

Biblioteche fatte


I RR. Sacerdoti che desiderano istituire nella loro Parrocchia un'opera così necessaria, hanno soltanto da indicarci quali libri preferiscano: se romanzi, vite di santi, libri di cultura sociale e religiosa, avventure, racconti. Saranno prontamente soddisfatti e si troveranno contenti.
Raccomandiamo pertanto a tutti i RR. Sacerdoti le nostre Biblioteche fatte: di 35 volumi a L. 65; di 60 volumi a L. 125; di 100 volumi a L. 250.
Questi prezzi sono riservati ai soli Soci dell'Associazione Generale Biblioteche.
Aggiungere per le spese di porto: per 25 volumi L. 9,00, per 50 volumi L. 16, per 100 vol. L. 30.
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