Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno IX N. 1 – 20 Gennaio 1927 – Bollettino mensile – Conto Corrente Postale

UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA



Opus fac Evangelistae
(II Tim. IV,5)



Statuto UNIONE COOPERATORI B. STAMPA

1. È costituita in Alba sotto la protezione di San Paolo una UNIONE COOPERATORI BUONA STAMPA.
2. Suo scopo è il favorire la Buona Stampa.
3. Mezzi: a) Preghiere; b) Offerte; c) Opere: scrivere, diffondere la Buona Stampa, combattere la cattiva.
4. L’unione ha per organo il Bollettino Unione Cooperatori Buona Stampa.
5. L’Unione ha la sua Sede presso la Pia Società S. Paolo – Alba.
6. La festa patronale si celebra la domenica successiva al 29 giugno.


NORME


1. Possono aderire all’Unione tanto gli INDIVIDUI che le ASSOCIAZIONI (Casse Rurali, Circoli, Parrocchie, ecc.).
2. Inscrivendosi sarà utile dichiarare con quale mezzo si intende cooperare alla Buona Stampa.
3. Il giorno della festa tutti i Soci si accosteranno alla Comunione. Nelle parrocchie sarà molto bene che venga promossa una Comunione generale, predica e conferenza sulla Buona Stampa. Se i parroci lo credessero utile potrebbero stabilire la festa in dicembre per favorire maggiormente gli abbonamenti alla stampa cattolica. Gli ascritti partecipano al frutto di 2000 Messe che ogni anno si celebrano nella Chiesa della Pia Società S. Paolo; e alle indulgenze concesse dal Sommo Pontefice al sodalizio.
4. Nella cappella della Pia Società S. Paolo si celebra ogni 1.o lunedì del mese una funzione per tutti gli ascritti.
5. Per i soci defunti si fanno speciali preghiere.
6. Data la possibilità, saranno promosse conferenze, riunioni, convegni, aiutate pubblicazioni fatti abbonamenti, Biblioteche popolari, ecc.
7. Agli ascritti si consegnerà l’immagine di San Paolo con la preghiera da recitarsi spesso per la Buona Stampa.

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Tenuto conto dell’urgenza di favorire la Buona Stampa, approvarono la proposta Unione augurando che essa trovi molti aderenti:
+ GIUSEPPE, Vescovo di Alba - + GIOVANNI Arciv. di Vercelli - + Agostino, Card Richelmi, Arciv. di Torino - + PIETRO Cardinal Maffi, Arcivescovo di Pisa - + EUGENIO Card. Tosi, Arciv di Milano - + GIOVANNI, Vescovo di Biella - +UMBERTO, Vescovo di Susa - + GIUSEPPE, Vescovo di Cuneo - + CELESTINO Vescovo di Trento - + ANGELO, Vescovo di Pinerolo - + TRIFONE, Vescovo di Parenzo - + IGNAZIO, Arcivescovo di Salisburgo - + ENRIQUEZ, Arcivescovo di Puebla - + FRANCESCO BORGIA, Vescovo di Gorizia - + ERNESTO MARIA, Arcivescovo di Cagliari - + ALBINO PELLA, Vescovo di Casale - +MATTEO, Vescovo di Ivrea - + ANGELO CALABRESE, Vescovo di Aosta.


Alba – Scuola Tipografica della Pia Società S. Paolo – Alba

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PADRINI, MADRINE, BORSE, PENSIONI

Vi sono anche i Padrini e le Madrine degli alunni della Pia Società San Paolo e delle alunne delle Figlie di San Paolo.
Essi si adottano un giovanetto o una bambina e ne provvedono il necessario per la pensione, vestiario, libri.
Altri Cooperatori preferiscono fare del bene ignorati e lasciano Borse di Studio da consegnarsi ai giovani più poveri e di migliori speranze di riuscita nella Pia Società S. Paolo.
Una Borsa di Studio è costituita con l’offerta di L. 10.000 (diecimila): si possono però unire parecchie persone assieme per compire la cifra; anzi si potrebbe versare la somma in varie rate per es. di L. 1.000 ogni anno.
Pensioni . – La pensione che si chiede è di L. 30 mensili: si possono anche unire parecchie persone per compire la cifra.
Un apostolo o una missionaria è la più bella eredità che una persona può lasciare dietro a sé, è la più sicura promessa di suffragi.

VANTAGGI SPIRITUALI AI COOPERATORI E BENEFATTORI B. STAMPA

1. – Partecipazione al frutto di duemila SS. Messe.
2. – Le molte indulgenze plenarie e parziali concesse dal Papa.
3. – Facoltà per i sacerdoti di benedire corone, croci, crocifissi applicando le indulgenze apostoliche, quelle del Rosario dei crucigeri, di S. Brigida, l’Altare privilegiato quattro volte per settimana.
4. – Partecipazione speciale a tutto il bene che si compie nell’Istituto.
5. – Chi aiuta una vocazione ecclesiastica per l’apostolato Buona Stampa sarà pure partecipe di tutto il bene che ne seguirà.
6. – I benefattori possono raccomandare le proprie intenzioni: basta scrivere: si faranno speciali preghiere.
7. – Per chi intendesse beneficare l’istituto in un modo particolare si possono accettare legati di Messe e pensioni speciali.
Abbiamo visto moltissime grazie particolari a chi soccorre la Buona Stampa: il Signore dimostra così di gradire quest’opera così necessaria ai nostri giorni.

BIBLIOTECHE FATTE

I RR. Sacerdoti che desiderano istituire nella loro Parrocchia un’opera così necessaria, hanno soltanto da indicare quali libri preferiscano: se romanzi, vite di santi, libri di cultura sociale e religiosa, avventure, racconti. Saranno prontamente soddisfatti e si troveranno contenti.
Raccomandiamo pertanto a tutti i RR. Sacerdoti le nostre Biblioteche fatte: di 35 volumi a L. 65; di 60 volumi a L. 125; di 100 volumi a L. 250.
Questi prezzi sono riservati ai soli Soci dell’Associazione Generale Biblioteche.
Aggiungere per le spese di porto: per 25 volumi L. 9,00; per 50 volumi L. 16; per 100 volumi L. 30.
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I COOPERATORI SI COSTRUISCONO LA LORO CHIESA A SAN PAOLO

L’Opera delle Due Mila Messe riprende un nuovo largo sviluppo. Le offerte di adesione saranno quest’anno devolute interamente per la costruzione del Tempio a San Paolo. Si noti infatti quanto sta scritto: «Chiunque farà l’offerta di almeno L. 10 per la Pia Società S. Paolo parteciperà al frutto delle 2000 Messe che si celebrano dai sacerdoti di essa finché la Società esisterà». Ora i nostri Cooperatori, gli Zelatori, le zelatrici dell’Opera delle Duemila SS. Messe sappiano che tutte le loro offerte quest’anno si raccolgono per la Chiesa di S. Paolo in costruzione ad Alba, (Piemonte).
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Una bella iniziativa della nostra Casa

È il nuovo settimanale illustrato per le famiglie: La Domenica Illustrata.
Sognavamo da tanto tempo un giornale popolare, interessante, bello e buono, che costasse poco e potesse entrare dappertutto, e che aiutasse la formazione delle famiglie cristiane.
Ora l’abbiamo: a molti è già piaciuto ed è destinato a fare tanto bene.
Tutti i nostri Cooperatori godranno vedendo allargarsi il campo d’apostolato della loro Pia Società S. Paolo, e ci vorranno aiutare.
Sicuro: lanciando la nuova iniziativa noi contiamo specialmente sull’aiuto dei nostri cooperatori.
Difatti uno dei primi compiti del Cooperatore Buona Stampa è di diffondere la Buona Stampa.
Manderemo una copia del nuovo giornale a tutti i nostri Cooperatori, perché lo vedano e lo facciano vedere.
Nell’interno del nostro Bollettino mettiamo un foglio dei conti correnti postali.
Lo riempiano essi di abbonamenti, o col proprio o con quello di loro conoscenti.
Qui sotto è stampato lo staccando: quelli che possono incaricarsi o incaricare dei loro figlioli o dei loro conoscenti di distribuire il giornale, lo riempiano e ce lo ritornino.
Così tutti, aiutandoci nella diffusione della Domenica Illustrata, faranno un’opera buona, squisitamente apostolica e ci daranno modo di fare presto altre cose ben migliori. Perché nel campo della Buona Stampa non siamo che al principio.
San Paolo dal cielo li ricolmerà delle sue grazie.

La Pia Società S. Paolo.




Staccando da ritornare
e rispedire in busta aperta, con affrancatura di cent. 10

Spett. PIA SOCIETÀ S. PAOLO ALBA (Piemonte)
Vogliate inviarmi ogni settimana copie ... (in lettere) .......
della vostra «LA DOMENICA ILLUSTRATA» per la rivendita.
Accetto le vostre condizioni e cioè: sconto del 25% = saldo di conto
ogni trimestre = resa delle copie invendute non superiore al 10%.

Spedite al seguente indirizzo:
Nome e cognome .......
Altre indicazioni necessarie .......
Città o paese .......
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Un nuovo giornale illustrato a colori
LA DOMENICA ILLUSTRATA

Settimanale illustrato per le
Famiglie cristiane – Pagine 16

Notiziario religioso nazionale ed estero
Notizie settimanali da tutto il mondo
Articoli d’attualità – Romanzi e novelle
Fotografie e quadri d’autore
Articoli di varietà – commercio, agricoltura, cucina, ecc.

L’unico in Italia d’indole cattolica
adatto alle piccole borse
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ABBONAMENTI: Per un anno L. 15. - Per sei mesi L. 8.

Chi raccoglie 10 abbonamenti ha il proprio gratis
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rimandi lo staccando (vedi retro)

PIA SOCIETÀ SAN PAOLO – ALBA (PIEMONTE)

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Anno IX N. 1 - 20 Gennaio 1927 - Bollettino mensile - C. C. Postale


UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA



Opus fac Evangelistae (II Tim. IV,5).




COOPERATORI CARISSIMI
NELL’APOSTOLATO DELLA BUONA STAMPA

Vi abbiamo pregato e Vi auguriamo una ricchissima annata! Una ricchissima e celeste messe di meriti; una abbondantissima semente di opere di zelo; una larghissima copia di grazie su tutte le famiglie!
È degno dello stesso premio l’apostolo e chi aiuta l’apostolo. E noi Vi desideriamo quegli stessi beni che desideriamo per noi medesimi.

***

Nel 1927 una iniziativa speciale e da tanto tempo vagheggiata,
«la domenica illustrata». Essa mira a portare nella famiglia, in succinto, tutte le notizie e gli insegnamenti di cui ha bisogno religiosamente e civilmente. La Chiesa e la Società risultano dal complesso delle famiglie. Le famiglie ben formate, consacrate dai SS. Sacramenti, ordinate, educate, istruite, laboriose, cristiane in tutto il costume, sono le sane cellule della Chiesa e della Società civile. Ora: provvedere, tendere, perseguire questo fine è lo scopo della «domenica illustrata». Essa saprà servirsi dei mezzi educativi che sono le figure, le novelle, le notizie curiose ecc. per rendersi utile e cara nello stesso tempo. Ecco il nuovo compito dei nostri Cooperatori pel 1927, nuovo campo di lavoro.

***

Una cosa poi si spiega sempre più necessaria: la costituzione delle sezioni Parrocchiali dei Cooperatori B. Stampa. Tali sezioni sono: un gruppo di persone, che si dedicano all’Apostolato della Stampa colla preghiera, colle collette, colla diffusione.
È bene che nel gruppo-sezione siano rappresentate tutte le organizzazioni cattoliche: uomini, donne, giovani, figlie, Luigini, Confraternite, istituti professionali ed economici. L’apostolato richiede santità di vita, istruzione, zelo: richiede preghiera, azione, esempio. Tali sezioni saranno l’appoggio pratico del parroco pel bollettino parrocchiale, per le biblioteche, per l’istruzione religiosa, per i settimanali, ecc. ecc. Il Parroco ha bisogno di collaboratori e, nella Chiesa, S. Paolo sempre li cercava.
E la Chiesa a S. Paolo? Presto vi si darà nuovo impulso: fatti i mattoni, rimane ora che si innalzino i muri. Questo sarà lavoro principale e quasi centrale pel 1927. Le preghiere dei Cooperatori, le suppliche a Dio, gli atti di virtù, la S. Messa, l’adorazione al Divin Maestro, la Regina degli Apostoli, S. Paolo sono la nostra costante fiducia, tutta la nostra risorsa, il nostro
solo fondo. Opere di diffusione; la organizzazione sempre più collaterali non mancano: il centro principale conforme ai bisogni degli studi; l’aumento degli alunni per cui si completano i locali; il consolidamento della casa di Roma; la fonderia dei caratteri; la preparazione per la fabbricazione della carta;
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ecc. ecc. Sono anch’esse opere che esigono persone, grazie, denaro, lavoro. Ma centro di tutto sarà la Chiesa.

Quindi per essa stendiamo la mano e chiediamo la collaborazione di tutti i buoni Cooperatori. Nella Chiesa attuale occorre fare tre ed anche quattro volte le funzioni al mattino, alla domenica sera, ecc.; è tanto piccolina! L’opera poi delle Duemila SS. Messe il numero dei sacerdoti, la divozione dei Cooperatori esigono ben questo! Dio ci conceda la grazia di adempire anche in questo il Divino Volere! perché è lavoro così caro, e che vorremmo fosse in tutto e solo conforme alla S. Volontà di Dio! e che Dio, al giudizio, non ci avesse da rimproverare di nulla! Vorremmo poter essere tranquilli di aver speso ogni soldo solo e sempre secondo vuole la Divina Provvidenza. I Cooperatori ci daranno buona mano, raccogliendo le adesioni all’opera delle Ss Messe, secondo la circolare diramata in questa stagione.

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Ricordiamo, Cooperatori amatissimi, e già benemeriti in tante opere! Il gran premio che il Signore prepara a chi lavora per Dio, nell’apostolato. Ricordiamo il gran frutto spirituale che discende a noi tutti attraverso il sangue Preziosissimo di Gesù offerto nelle Duemila SS. Messe annuali. Ricordiamo i larghissimi favori spirituali e le indulgenze concesse dalla S. Sede ai Cooperatori nell’Apostolato B. Stampa.
Con vivo affetto vi benedico

In San Paolo
Teol. Alberione Giacomo.



Correggiamo i costumi ed allora anche gli interessi materiali andranno meglio d’ora. Il mezzo migliore per raggiunger questo scopo è la Buona Stampa. Aiutiamola con l’opera e con le offerte

Mons. Garigliano


DATE ALLA CHIESA
UN MISSIONARIO DELLA B. STAMPA

Qual grazia più grande che avere un figlio Sacerdote! Qual consolazione il poter dire, quel sacerdote che celebra è mio figlio! Chi mi ha comunicato è mio figlio! Solo chi è madre di un Sacerdote può capire quanta consolazione ne apporti tale pensiero.
Tutti possono procurarsi questo contento: tutti anche chi non è madre; anche chi non ha figli: perché tutti possono concorrere a formare un Sacerdote. Lo si può con le preghiere, con piccoli sacrifici, meritando così grazie e favori speciali agli avviati al Sacerdozio. Lo si può con offerte aiutando a sopperire le spese a tanti chiamati che si trovano in misere condizioni.
La Pia Società S. Paolo ne ha parecchi di tali giovani che non possono pagare la già misera pensione: per alcuni di essi si trovano buone madrine, ossia persone che pagano in tutto o in parte la pensione; per altri non si potè trovare alcuno, eppure buone persone non mancano, eppure esistono persone generose, persone zelanti, persone che la Divina Provvidenza fornì di benessere: a queste ci raccomandiamo, a queste raccomandiamo questi poveri ragazzi: non occorrono grandi spese: è sufficiente una lira e mezza al giorno. Il Signore guidi lui, muova lui i cuori di tante buone persone.

Inviarono in questo mese la pensione per il loro Chierico della Buona Stampa:

Monte Procida – Le fioraie L. 60,00
Trieste – A. Cettolo e Seminatrici L. 90,00


Molti amici hanno già inviata la loro offerta per il bollettino e Deo gratias a quelli che non avessero avuto ancora comodità di farla ricordiamo che il prezzo di abbonamento non è fisso: accettiamo con riconoscenza qualunque offerta; se l’offerta è maggiore meglio ancora e più vive grazie. Per questo può benissimo servire il foglio conto corrente che abbiamo incluso nel bollettino.
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LA CONVERSIONE DI S. PAOLO

La festa della conversione di S. Paolo è celebrata il 25 gennaio. È questa la conversione più importante che si abbia avuto perché ci ha dato l’Apostolo più attivo, l’Apostolo più zelante, l’Apostolo che compiè maggior bene. Quante anime devono a lui la loro salvezza, la loro gloria eterna! Quanto bene vanno compiendo gli scritti che ci lasciò, quelle lettere da cui trapela la sua grande carità, il suo zelo eccezionale, il suo vivo e forte amore per Gesù!
S. Paolo avanti la sua conversione, fu persecutore violento, devastatore della Chiesa di Cristo: «egli entrava nelle case, trascinava fuori i cristiani, uomini e donne, li legava, li cacciava in prigione: Saulo devastava la Chiesa come una belva».
Un giorno Saulo spirante minacce e persecuzione contro i cristiani si presentò al Principe dei Sacerdoti, chiese di recarsi a Damasco per legare, imprigionare, quanti cristiani poteva. Ottenuto quanto desiderava cavalcò un focoso cavallo e galoppò alla volta di Damasco.
Già vedeva con la sua immaginazione le carceri zeppe di cristiani, i tormenti a cui erano sottoposti, il suo trionfo entrando in Gerusalemme con numerosa scorta di cristiani, quando una viva ed improvvisa luce lo circonda, lo abbaglia. Saulo cadde a terra. Una voce misteriosa grida: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti ? Saulo risponde: Chi sei tu Signore ? E la voce : Io sono quel Gesù che tu perseguiti, ma è dura cosa ricalcitrare contro lo stimolo. Saulo risponde : cosa vuoi che io faccia, o Signore? E la voce . Alzati, entra in Damasco e ti sarà detto quello che devi fare.
Saulo si alzò, entrò in città: pochi giorni dopo lo vediamo assiso tra i cristiani nelle sinagoghe e sulle piazze a predicare impavido quel Gesù che tanto odiava. Il cuore di Saulo tutto odio per Gesù diventa il cuore di Gesù: la sua energia e violenza che aveva usata a perseguitare la Chiesa ora è tutta spesa nel diffondere la dottrina di Gesù Cristo: il suo vivere è Gesù Cristo.
S. Paolo è il santo delle anime generose, è il protettore delle opere di maggior zelo; S. Paolo è il santo delle conversioni. Impariamo da lui lo zelo, il fervore nel servizio di Dio, a lui raccomandiamo le persone che hanno bisogno di vita migliore.
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LE SEZIONI PARROCCHIALI
DELL’UNIONE COOPERATORI BUONA STAMPA

Un'altra novità?

Un'altra novità; ma che non deve essere guardata con la glaciale diffidenza che generalmente accoglie il sorgere delle cosiddette «iniziative moderne», che nascono con questa specie di peccato originale.
Diciamolo subito . I Parroci hanno interesse personale a questa novità . (E abbiamo voluto premettere questa asserzione, perché sappiamo da personale esperienza quali sono le impressioni che suscita, nei Parroci specialmente, l’idea di dover fare qualcosa di nuovo, oltre a quello che per il Ministero si è obbligati a fare). Le pratiche di pietà private, la Messa e l’Ufficio, le visite agli infermi, la tenuta dei registri parrocchiali, l’amministrazione del beneficio (grande o … piccolo), la Dottrina Cristiana, l’Organizzazione Cattolica nei suoi grandi quadri: Uomini, Giovani Cattolici, Donne, Giovani Cattoliche, le Scuole Serali, la Cassa Rurale, l’Oratorio, le varie Opere Diocesane, le Opere nazionali come l’Università Cattolica e le Missioni da sostenere (e chi più ne ha più ne metta), occupano quasi tutta l’attività di un sacerdote in cura d’anime.
Eppure questo non è tutto: manca una cosa della massima importanza; che mentre è di poca o nulla fatica per il Parroco, è di grande utilità per la parrocchia. Abbiamo detto: Una Sezione dell’Unione Cooperatori Buona Stampa.

Lo scopo?

È vastissimo, e si può ridurre a questo: Essere il braccio destro del Parroco per quello che riguarda la Buona Stampa in Parrocchia. E ci spieghiamo:
Diamo come provato che il problema della stampa è fra i più importanti; che va fatto ogni sforzo: a) per combattere la cattiva, dove malauguratamente questa è riuscita a penetrare; b) per arrivare con la parola stampata dove non si arriva con la voce predicata; c) per educare e istruire il popolo.
Né si dica: nel mio paese non si legge niente! Sarà vero per qualche eccezione. Ma nel novantacinque per cento dei paesi si legge abbastanza e non sempre cose buone. Un Parroco mi diceva: «avrei mai creduto che nelle mie famiglie circolassero certi libri! Per pura combinazione un giorno tolsi di mano a una figliuola che tornava dal pascolo un libro di ***.
Diedi una scorsa a poche pagine. C’era più che da arrossire. Dico francamente che non avrei osato mostrare quel volume neppure al mio Vicecurato Cooperatore. Naturalmente lo bruciai»…
Basti questo episodio scelto fra tanti; e torniamo a noi.
Cosa dovrebbe fare la Sezione Cooperatori Buona Stampa? Diamo esempi:
Esempio 1.o. Ogni Diocesi ha il giornale settimanale proprio. Sappiamo che si fanno tutte le pressioni possibili sul Parroco perché diffonda, perché diffonda. Ora, non rare volte cosa succede? Che un Parroco per contentare (diciamolo francamente) il centro diocesano, s’abbona a più copie di un giornale, e alla fine, non potendo sempre esigere le quote d’abbonamento dei lettori, ci rimette di propria borsa. Ecco qui l’utilità della Sezione Cooperatori Buona Stampa, che provveda al reclutamento dei lettori e riscuota gli abbonamenti.
Esempio 2.o. Molti Parroci hanno già istituito nella loro Parrocchia il Bollettino Parrocchiale. Lode e merito a loro. Molti altri, e chi sa quanti! vorrebbero istituirlo. Ma incontrano gravi difficoltà. L’anno scorso 1926, almeno una cinquantina di Parroci ci diceva pressa a poco così: Il Bollettino Parrocchiale? Da quanto tempo lo vorrei
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fare! Ma come faccio a distribuirlo a tutte le famiglie? E poi la spesa? Sa che per me sono due problemi assai difficili? Devo sempre essere io a rimetterci?
Ed ecco arrivare in buon punto la Sezione dell'Unione Cooperatori Buona Stampa che s’incarica di tutto questo: dalla distribuzione del Bollettino nelle famiglie alla riscossione degli abbonamenti e delle offerte.
E gli esempi si potrebbero moltiplicare.
Non dicevamo perciò bene in principio quando asserivamo che è tutto interesse del Parroco costituire in Parrocchia una Sezione dell’Unione Cooperatori B. Stampa?
Non parliamo poi di tutti gli altri rami dell’Apostolato Stampa: vigilare con prudenza perché non circolino in paese cattive letture; raccogliere offerte per aiutare i buoni giornali; cooperare allo sviluppo delle iniziative della Pia Società S. Paolo.

***

Bergamo insegni. La Diocesi che fu sempre esempio nelle opere cattoliche, lo è anche nella Buona Stampa.
Ogni e singola Parrocchia ha una Sezione di Cooperatori Buona Stampa; e primi a benedire e appoggiare l’iniziativa sono i Parroci. Forse non vi sono altre Diocesi che possano, come quella di Bergamo, vantare così magnifica organizzazione.
E si può essere certi che fino a che in ogni Parrocchia vi è un gruppo di persone pie, zelanti, prudenti, veri Apostoli della B. Stampa, non vi avranno a lamentare i mali che altrove fanno strage di tante anime.
Altro che dire: qui non si legge! –
Proprio che si debba aspettare che il lupo sia entrato nel gregge per chiudere le porte?

Veniamo al concreto
Come si organizza una Sezione dell’Unione Cooperatori B. Stampa?
Due modi:
1.o. Meglio sarebbe, una Domenica, dopo Vespro, adunare quattro o cinque persone, scelte preferibilmente fra i membri delle Organizzazioni Cattoliche: T.I.U.C., D.C., G.C.I. e U.F.C. I. Se questa …composizione non è possibile, sceglierlo fra le figliuole serie e madri cristiane; e poi spiegar loro in breve quello che si vorrebbe fare: costituire in Parrocchia una Sezione dell’Unione Cooperatori Buona Stampa, da aggregare alla grande famiglia di Alba.
2.o. Se non è possibile questa adunanza, il Parroco faccia semplicemente così: Scelga cinque o sei persone pie, zelanti e prudenti e ne mandi l’indirizzo (nome cognome, condizione, via) alla Pia Società S. Paolo per l’Apostolato Stampa di Alba (Piemonte). Indichi senz’altro la persona che potrebbe fare da «capo gruppo» o «capo Sezione». La Pia Società S. Paolo si metterà in relazione con quella persona, e manderà gratuitamente ai componenti la Sezione il periodico Uff. Sociale mensile dell’Unione Cooperatori Buona Stampa, che servirà a formarle all’Apostolato della Stampa. Il resto verrà da sé.
Ed il Parroco ringrazierà il Signore di aver trovato nei Cooperatori, chi lo aiuta in un ramo così importante del ministero Pastorale.

Vi sono vantaggi spirituali?
Vi sono e rilevantissimi. L’Unione Cooperatori B. Stampa con sede in Alba e che conta in Italia e all’estero (specialmente in Svizzera e nelle Americhe) oltre a 30.000 aderenti è stata approvata e arricchita dalla Santa Sede di specialissimi favori spirituali. Notiamo i principali:
Indulgenza plenaria alle solite condizioni (Confessione, Comunione, preghiere secondo le intenzioni del Papa) nelle seguenti feste o in uno dei sette giorni immediatamente successivi.
a) Nelle feste del Signore: Natale, Epifania, Pasqua, Ascensione, Corpus Domini, Giovedì e sabato Santo.
b) Nella festa di Pentecoste.
c) Nelle feste della Madonna: Immacolata Concezione di Maria, Assunzione.
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d) Nel giorno della festa di S. Giuseppe (19 marzo) e nella solennità del suo Patrocinio (3.a dom. dopo Pasqua).
e) Nella festa di Ognissanti.
f) Nella festa della Conversione di S. Paolo (25 gennaio) e nella commemorazione (30 giugno).
g) In tutte le feste degli Apostoli.
h) Nella festa di S. Francesco di Sales.
Una speciale indulgenza plenaria viene concessa ogni volta che i membri o cooperatori faranno un’ora di adorazione davanti al SS. Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società.
Indulgenza plenaria in articulo mortis ai membri o Cooperatori che confessati e comunicati o almeno contriti diranno devotamente il santo nome di Gesù ed accetteranno pazientemente la morte dalle mani del Signore in pena dei propri peccati.
Parziale di cento giorni da lucrarsi dai membri e dai Cooperatori ogni qualvolta diranno col cuore contrito, qualche preghiera, secondo il fine della Pia Società, o presenteranno un qualche aiuto (lavoro, elemosina, offerte).

Privilegi
Tutti i Sacerdoti, membri e Cooperatori potranno benedire con il solo segno della croce, e col permesso del Vescovo Diocesano:
a) fuor di Roma, privatamente sempre, in forma pubblica invece soltanto nell’Avvento e in Quaresima e durante le Missioni o S. Esercizi, corone, rosari, croci, crocifissi, piccole statue e medaglie ed applicare loro le indulgenze apostoliche e ai rosari anche quelle di S. Brigida.
b) Corone del S. Rosario, applicando loro indulgenze di 500 giorni ogni Pater e Ave, anche non recitando il Rosario.
Tutti i Sacerdoti, membri o cooperatori, quattro volte alla settimana hanno il privilegio dell’altare privilegiato.

Per comodità dei Parroci uniamo il seguente staccando: i Parroci lo riempiano e lo spediscano alla Pia Società S. Paolo per l’Apostolato della Stampa in busta aperta affrancato con 10 centesimi.

Spett. Soc. S. Paolo per l’Apostolato della Stampa - ALBA

Propongo membri della Sezione Cooperatori Buona Stampa le seguenti persone:
1.o …....
2.o …....
3.o …....
4.o …....
5.o …....
6.o …....
Indico come capo gruppo …....

DATA .............

Firma del Parroco
..............................

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SAN PAOLO

S. Stefano – Odio degli Ebrei contro di lui – Discorso di Stefano nel Sinedrio – Vide i cieli aperti – Viene lapidato – Saulo assiste all’uccisione di Stefano – Gamagliele ne seppellisce il cadavere (anni di Cristo 33 e 34).

Stefano il cui nome greco Stephanos, che significa corona, ci fa congetturare che fosse un ebreo Hellenista cioè di quelli ebrei nati in Grecia, o nei vari paesi (soggetti alla greca dominazione), venne creato Diacono dagli apostoli dopo la Pentecoste, nell’anno stesso della risurrezione di Gesù Cristo, ed in questo medesimo anno soffrì il martirio ai 26 del mese di dicembre. Havvi ancora questione se appartenesse o no ai settanta discepoli del Redentore, ovvero fosse convertito dagli apostoli: comunque ciò sia, l’elogio compendiatogli in brevi termini da S. Luca ci fa conoscere l’eminenza dei suoi meriti. Stefano , dice il divino scrittore, uomo pieno di Spirito Santo… pieno di grazia e di fortezza, faceva prodigi e segni grandi tra il popolo.
Giovane pieno di vigore, di fuoco e del più vivo amore verso Gesù Cristo, non poteva contenersi nei soli ordinari uffici di diacono, quali erano, dispensare il vitto ai poveri, visitare e sovvenire i malati con le raccolte elemosine; ma consacrava quanto rimaneagli di riposo al ministero della predicazione, per ampliare le conquiste ed i trionfi della novella Chiesa. Da questo ne avvenne che gli ebrei delle diverse province all’imperio romano soggette, come quelli di Alessandria, della Cirenaica, della Cilicia e dell’Asia Minore, i quali avevano le loro sinagoghe in Gerusalemme, frementi di rabbia contro il santo Diacono per le numerose conversioni operate, congiurarono ad entrare con esso lui in disputa. Il santo Levita, circondato da tanta e sì rea turba, non ismarrisce; ma fermo e immobile, con quella celeste dottrina e con quel divino spirito che in lui favella, confonde e abbatte gli avversari, i quali, incapaci a più resistere a tanta forza di argomenti, furenti per la riportata sconfitta, subornarono la plebe, la quale, mossa a tumulto, trasse Stefano dal Sinedrio accusandolo di avere bestemmiato Dio, Mosè ed il santuario.
Ecco Stefano trascinato dalla fluttuante plebaglia innanzi al consiglio, accusato del grande delitto di bestemmia. Stanno ai suoi fianchi gli accusatori con i comprati testimoni, attorno i componenti il Sinedrio, e dirimpetto il principe dei sacerdoti che lo invita a discolparsi. Gli occhi di tutti si fissano in Stefano, e con meraviglia grande vedono brillare quel volto di una luce sovrumana, e di tanta dignità e bellezza ricoperta la sua faccia, che sembrava loro vedere un angelo del Paradiso.
Il santo Levita comincia allora il suo discorso, richiamando alla memoria di tutti le infinite beneficenze con le quali Iddio aveva sempre magnificata la nazione d’Israello. Ricorda i malvagi costumi, le prevaricazioni, e le idolatrie del suo popolo. Quindi abbandonato il freno al traboccante suo zelo,e fatto di fuoco in viso, alza la voce, ed «Oh!, esclama, gente dura di testa ed incirconcisa di cuore e d’orecchio, voi sempre resistete allo Spirito Santo come fecero i padri vostri, così anche voi. Quale dei profeti non perseguitarono i padri vostri? E uccisero coloro che predicevano la venuta del giusto, del quale voi siete stati adesso i traditori e gli uccisori: voi che avete ricevuta la legge per il ministero degli angeli e non l’avete osservata».
A sì franco discorso un’acre bile faceva digrignare i denti ai componenti il Sinedrio, e mentre Stefano, pieno com’era di Spirito Santo, leva lo sguardo al cielo in estasi di meraviglia, vede la gloria di Dio, ed alla destra del Padre starsi Gesù. A sì beata visione non può non può più tenersi, mette un grido di gioia: «Io veggo, esclama, cieli aperti e il Figliuolo dell’Uomo stare alla destra di Dio».
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All’udire simili accenti i nemici del santo Levita stimaronli enormi bestemmie si levarono di dosso le vesti, si turarono le orecchie, e più non reggendo dalla rabbia, invasati da uno stesso furore, si alzarono dai loro scanni, si avventarono contro il predicatore magnanimo di Gesù Cristo, il primo apologista del cristianesimo, e si gettarono ad una di quelle esecuzioni sommarie che dicevano judicium zeli , sopra le quali l’autorità romana, benché avesse tolto il jus sanguinis alla nazione, pure chiudeva un occhio per politica condiscendenza: così attorniatolo con grande impeto lo cacciano e spingono dall’urlo del Concilio e trascinatolo fuori della città il conducono nell’aperta campagna, ove fattogli d’intorno un circolo, si dispongono a far morire Stefano del Supplizio decretato dalle leggi ai sacrileghi bestemmiatori.

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Come va inteso l’Apostolato Stampa

L’Apostolato della Stampa è: illustrazione, divulgazione, difesa del Vangelo.
Coma spiegato nell’ultimo numero di questo quindicinale, l’apostolato stampa è cosa assai diversa dalla Buona Stampa.
La Chiesa, Dio hanno: Tradizione e Scrittura, predicazione e Vangelo scritto. Il Vangelo è stato predicato ed è stato scritto.
L’Apostolato-Stampa appartiene come l’apostolato parola alla serie dei mezzi ordinari di comunicare il pensiero di Dio, la volontà di Dio, la vita di Dio.
Intendere l’Apostolato-Stampa come qualcosa di simile ad un partito o che serva di paravento ad un partito può dipendere soltanto da due false interpretazioni: o si fraintende l’Apostolato-Stampa o l’Apostolato-Stampa non è stato esercitato secondo la sua Divina Origine.
L’Apostolato-Stampa è al di sopra e al di fuori d’ogni partito; come al di sopra e al di fuori dei partiti è il pulpito.
Intendiamo, giova ripeterci, che si distingua sempre bene cosa da cosa: e cioè: l’Apostolato-Stampa dalla Buona Stampa.

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Ecco l’Apostolato-Stampa: l’immortale Gersenio nell’Imitazione di Cristo, dopo averci istruiti con tanta saggezza al c. V, l. I, sul modo di leggere i libri sacri, nel l. IV, c. XI, esce in questa mirabile preghiera: Io conosco che di due cose ho necessità in questa vita presente senza delle quali il vivere mi sarebbe impossibile, cioè del cibo e del lume. Onde a me, infermo, Tu hai dato per refezione il tuo Sacratissimo Corpo; ed appresso m’hai dato il lume delle tue parole. E senza queste due cose io non potrei bene vivere; imperocché le parole di Dio sono lume dell’anima mia e il tuo Sacramento è pane di vita eterna.
Il Pellico diceva che la Bibbia, là nel duro carcere, gli «insegnava ad amar Dio e gli uomini, a bramar sempre più il regno della giustizia, ad abborrire l’iniquità perdonando agli iniqui».
Ed è così che il Papa Benedetto XV scriveva l’8 ottobre 1914: «Desideriamo ardentemente e ne facciamo anche viva esortazione … che i Sacri Libri (la Bibbia) entrino nel seno delle Famiglie cristiane ed ivi siano come la dramma evangelica che tutti ricerchino attentamente e gelosamente custodiscano. In modo che possano i fedeli abituarsi alla lettura del Santo Vangelo ed a commentarlo ogni giorno, imparando così a vivere santamente conformi in tutto alla Divina Volontà».

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I tempi, i luoghi, mille circostanze determinano se si debba più abbondantemente usare della predicazione vocale o della scritta; ma essa è tutta una cosa sola. San Paolo, S. Pietro, i SS. Padri, i Dottori della Chiesa ci sono in ciò maestri: e maestri degnissimi. Ma rimanga fisso e indiscusso: per l’Apostolato-Stampa occorre partire dal Vangelo, come dalla fonte deve scaturire l’acqua. Il Vangelo in alto, baciato riverentemente, letto da in piedi, annunziato dal Diacono che lo incensa e lo canta,
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posto fra due candele come due candele stanno sull’altare nella S. Messa.
Il resto è Stampa Buona! ma della perversa nessun cattolico od anche semplicemente onesto uomo può farne! È contro il Diritto Naturale.

La Domenica illustrata
Settimanale per le famiglie

È un settimanale che ha iniziato le sue pubblicazioni verso la metà di dicembre. Il suo programma è molto semplice e ad un tempo importantissimo: esso dovrà essere il buon amico ed il bravo consigliere delle famiglie cristiane; non avrà altra pretesa che quella di essere utile e di essere capito da tutti. In esso le famiglie del nostro popolo troveranno sollievo per le abbondanti illustrazioni di attualità che vi si pubblicheranno, per il romanzo e la novella illustrati che ogni settimana non mancheranno di venire pubblicati. Avranno inoltre in esso quanto di più utile si possa desiderare per il buon governo di una famiglia. Difatti sarà còmpito speciale del periodico pubblicare ogni settimana qualche articolo che tratti dell’igiene famigliare, delle leggi e decreti che interessano maggiormente le famiglie, dello sviluppo dell’industria e del commercio in Italia; non mancheranno speciali rubriche riguardanti le pratiche di buona società, lo svolgimento della vita sociale e politica; sarà pur data qualche nozione di scienza, spiegata però in modo che sia accessibile a tutti; i contadini, le massaie troveranno pure quanto più interessa. – Ripetiamo: il periodico è specialmente indirizzato al popolo e null’altro pretende se non di essere capito da tutti e di contribuire efficacemente alla formazione dello spirito cristiano nelle famiglie.
Il settimanale consta di 16 pagine; sono interamente illustrate la prima e l’ultima pagina, le due di mezzo, oltre a numerose illustrazioni intercalate nel testo. – L’abbonamento annuale è di L. 15; semestrale di L. 8. – Indirizzate cartolina vaglia all’Amm. della «Domenica Illustrata», Società S. Paolo - Alba.
Cooperatori, diffondete la «Domenica Illustrata».


Unione di Preghiere

Per tutte le persone che si raccomandano alle nostre preghiere offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa, e le raccomandiamo alle preghiere dei Cooperatori.
Il tempio a S. Paolo. S. S. Pio XI. La libertà della S. Sede e della Chiesa. L’apostolato della B. Stampa. L’incremento della Pia Società S. Paolo. I Bollettini Parrocchiali. L’opera delle duemila Messe. I centri di diffusione di libri e oggetti religiosi. Le Biblioteche. La diffusione del Vangelo. I periodici settimanali. Gli scrittori Cattolici. Una signora. Una pia persona. Una famiglia da Londra. Una comunità religiosa dalla Svizzera. Un figlio cattivo. Una buona signora per grazie importantissime. La pace in una famiglia. La conversione di un povero peccatore. Il buon esito di una missione. Un laboratorio-missionario. Un chierico ammalato. Due giovani madri. Molte zelatrici. Alcuni giovani.

Un modo gentile e delicato di aiutare la Pia Società S. Paolo si è questo: mandarle offerte di Messe con elemosina più elevata di quella prescritta. Lo diciamo allo scopo di ringraziare tanti Cooperatori che di questi giorni ci hanno inviato tante Messe con offerta di L. 7, L. 10, L. 20. Assicuriamo di tutte le preghiere dei nostri giovani oltreché della celebrazione puntuale di dette Messe.
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BORSE DI STUDIO


Che cos'è una Borsa di Studio? — È una somma di denaro il cui interesse serve a mantenere fino a studi compiuti un alunno della Pia Società San Paolo, che aspira a divenir Sacerdote. E questo IN PERPETUO perché il capitale rimarrà sempre; quando il chierico finisce gli studi, la borsa si passa ad un altro che stia incominciandoli.

Che somma si richiede per fondare una borsa di studio? — La somma necessaria di capitale è L. 10.000 (diecimila) che dà un interesse annuo di L. 500 (cinquecento).
È necessario versare tutta la somma in una volta sola? — No: si può versare a rate annuali Mensili L 100 - 300 - 1000.
È necessario sia una persona sola a fondare una borsa? — No: possono accordarsi anche più persone e si può anche dare una qualsiasi offerta per la borsa di studio, lasciando che gli altri la completino. Chi versa l'intera somma è il FONDATORE DELLA BORSA DI STUDIO.
Quali sono i vantaggi del fondatore? — 1. Il fondatore potrà dare il nome alla borsa di studio: per esempio intitolarla al suo santo protettore.
2. Il fondatore godrà in vita e in morte del frutto delle Duemila Messe annuali, delle preghiere e del bene che si farà nella Pia Società S. Paolo.
3. Avrà, in modo specialissimo il merito del bene che farà il Sacerdote che egli avrà col suo denaro concorso a formare.
Chi può aprire una borsa di studio? — Chiunque può aprirla, cioè iniziare la sottoscrizione per una nuova borsa di studio offrendo non meno di lire mille: e una volta aperta qualunque benefattore potrà unirsi con qualsiasi offerta. Raggiunte le diecimila lire la borsa si chiuderà e se ne darà l’avviso su questo periodico.

BORSA DI STUDIO SAN PAOLO Completa
BORSA DI STUDIO REGINA DEGLI APOSTOLI Completa
BORSA DI STUDIO DIVIN MAESTRO Completa
BORSA DI STUDIO SAN BENEDETTO Completa
BORSA DI STUDIO ANGELO CUSTODE Completa
BORSA DI STUDIO SANTA MARGHERITA E SAN FILIPPO N. Completa
BORSA DI STUDIO SANTA LUCIA Completa
BORSA DI STUDIO SACRO CUORE DI GESÙ Completa

BORSA DI STUDIO S. GIUSEPPE
Somma da raggiungersi 10.000; Somma raggiunta 7991; Mancano 2000

Sig.na Cettoli seminatrice L. 100

BORSA DI STUDI ANIME PURGANTI
Somma da raggiungersi 10.000; Somma raggiunta 6439; Mancano 3561
Sig. Gatti Angelo L. 14
BORSA DI STUDIO IMMACOLATA
Somma da raggiungersi 10.000; Somma raggiunta 7905; Mancano 2095
BORSA DI STUDIO SANTA TERESA DEL BAMBINO GESÙ
Somma da raggiungersi 10.000; Somma raggiunta 2468; Mancano 7332
BORSA DI STUDIO Ss. CARLO E CELSO
Somma da raggiungersi 10.000; Somma raggiunta 9000; Mancano L. 1000
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NELLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO
Notiziette Mensili

GLI ESAMI

Per il Natale ebbero fine gli esami finali. L’esito fu più che soddisfacente: pochi sono i rimandati. Ai parenti fu spedita la pagella.


IL NATALE

Le feste del S. Natale si passarono tutti riuniti attorno al nostro amato Sig. Teologo ed ai Superiori. A mezzanotte si ascoltarono tre Messe accompagnate da cantici e da tutti si fece la S. Comunione. Seguì la tradizionale polenta ed il panettone. Al mattino si ascoltarono dai singoli gruppi altre tre Messe. Si chiesero tante grazie al Bambino per noi, per i parenti, per i Cooperatori tutti e Gesù non venne a mani vuote, ma profuse su tutti le sue grazie.


RITIRO MENSILE

Il ritiro mensile che chiuse l’anno 1926 ed aprì l’anno nuovo ebbe per oggetto: la preziosità del tempo.


CINEMA


Il Cine durante il periodo delle feste, rese più liete parecchie serate. Vedemmo la Vita di S. Elisabetta d’Ungheria, il Rio delle Amazzoni, film molto istruttivo, e brevi avventure d Polidoro.


IL MESE DEL DIVIN MAESTRO

Gennaio è consacrato, in Casa, al culto del Divin Maestro, centro di tutta la nostra vita. È Gesù il vero maestro di ogni verità, di ogni virtù e da Lui dobbiamo ricevere ogni insegnamento, ed ai suoi insegnamenti dobbiamo conformare la nostra mente ed il nostro cuore: per questo la Casa consacra a Gesù Maestro un mese intiero di preghiere. Voglia Gesù ascoltare le nostre preghiere e conformarci ai suoi insegnamenti.

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PRO MEMORIA

30 Messe Greg. L. 300 – Novena di Messe 90 – Una giornata di cera 15 – Una giornata di luce a S. Paolo 5 – Una giornata di luce alla Regina degli Apostoli 2 – Triduo benedizioni 6 – Novena di benedizioni 18.


Messe Gregoriane

È assai utile la pratica di farci celebrare le 30 Messe Gregoriane dopo la nostra morte. Però è bene che tali Messe siano stabilite prima, da noi stessi! Dopo la morte non siamo del tutto sicuri dei suffragi che desideriamo.
Notiamolo: che è molto meglio far le buone opere subito, mentre si è in vita che per testamento; il bene è più sicuro; si comincia ad averlo subito ed è anche maggiore, non essendo diminuito il capitale da altre spese; molto più poi che purtroppo qualche volta che gli eredi di famiglia, sbalorditi dalla disgrazia o inceppati da altre cause, non sono sempre pronti e precisi esecutori della volontà del testatore. In questi giorni abbiamo ricevuto diverse lettere con cui si veniva fissato tale corso per dopo morte con l’offerta delle L. 300. In tale caso basta che ci venga poi comunicata la notizia della morte.


ABBONAMENTO VITALIZIO AL PERIODICO

L’abbonamento vitalizio al periodico costituisce un vero vantaggio alla Buona Stampa, toglie l’incomodo di rinnovare ogni anno l’abbonamento, è di molta utilità alla Casa che deve sostenere gravi spese pel mantenimento di tanti giovani che pagano una irrisoria o nessuna pensione. Gli abbonamenti vitalizi partecipano al frutto delle duemila Messe ogni anno L’offerta per l’abbonamento vitalizio è di lire 100.


Indulgenze del mese per i Cooperatori Buona Stampa

Plenaria – 25 genn. Conversione di S. Paolo; 29 genn. S. Francesco di Sales.
Parziale – di 100 giorni ogni volta che i Cooperatori recitano col cuore contrito qualche preghiera secondo i fini della Pia Società S. Paolo o presterà un qualche aiuto (lavoro, elemosina, offerte).
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SEZIONE SOCIETÀ BIBLICA

Il Vangelo in ogni famiglia

Lo vuole Gesù Cristo: predicate Evangelium omni creaturae.
Lo vogliono i Sommi Pontefici.
Lo esige la necessità di rifare cristiane le famiglie e la società.


Alcuni Esempi

È entrato in ogni famiglia nelle seguenti parrocchie:
Piscina : il Rev. Parroco inserì in principio la seguente lettera:
Cari Parrocchiani
«Il Santo Vangelo!... ecco il libro che presento alla vostra pietà ed alla vostra fede.
Leggetelo, rileggetelo e meditatelo specie nelle lunghe veglie invernali, vedrete quanto gioverà alle anime vostre. Dalla attenta lettura del Vangelo conoscerete Gesù Cristo, quanto egli ha fatto per la povera umanità e che cosa desidera si faccia da noi su questa terra per meritarci di seguirlo in Cielo.
Custoditelo gelosamente, questo caro libro, e nelle ore oscure e tristi della vita vi sarà di conforto, luce e guida nelle incertezze e dubbi, refrigerio e balsamo nell’affanno e nel dolore.
Gesù Cristo vi benedica.

Teol. Bartolomeo Casalingo.

E con funzione apposita in Chiesa fece sì che ogni famiglia avesse la sua copia.

Molfetta : Parrocchia di S. Gennaro
Diletti figlioli,
Vi consegno il libro dei SS. Evangeli, perché lo conserviate gelosamente, lo leggiate attentamente e pratichiate perseverantemente quanto è in esso. Nelle tristezze leggetelo, nei dubbi studiatelo, nelle avversità meditatelo.
Baciatelo più volte al giorno, stringetelo al vostro cuore e sarà acceso di santo amore.
Che il Divin Maestro abbia per voi parole di vita eterna!
Vi benedico nel Signore, Parroco Donato Carabellese.

Ferrara : Il lavoro ferve: ecco la relazione circa la diffusione del S. Vangelo in detta Diocesi:
Nella città e Diocesi di Ferrara sono state diffuse finora 1310 copie de il Vangelo edito dalla Pia Società S. Paolo, nelle seguenti Parrocchie: Vigarano Mainarda 150, Francolino 85, Ospital Monacale 100, Albarea 30, Duomo 35, Contrapò 10, Voghiera 60. L’opera della Dottrina Cristiana ne ha diffuse copie 450, S. Ecc. Mons. Arcivescovo 175, nel Collegio Convitto S. Barbara 15, dal Sacerdote incaricato Don Valeriani 100.
Il libro «Il Divin Maestro» ne sono state diffuse copie 75, così distribuite: n. 35, alla Regia Scuola Magistrale G. Carducci, nella parrocchia di Tamara 25, a diverse persone 15.
Sono state tenute giornate per la diffusione del S. Vangelo a Francolino, Vigarano Mainarda, Ospital Monacale. In città si è costituito il Gruppo del Vangelo, fra i giovani studenti medi, universitari e professionisti: è stato letto e commentato il S. Vangelo settimanalmente sotto la direzione di Don Valeriani: il 5 dicembre verrà inaugurato il Corso di studio sul Vangelo con una solenne giornata indetta dalla Giunta Diocesana. D. G. Valerian.
La relazione è accompagnata da altre richieste di Ss. Vangeli e di Divin Maestro per il Seminario e alcune Parrocchie.


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Fu tenuta una giornata nell’Archidiocesi di Genova, è annunziata per l’Archidiocesi di Torino: fu tenuta decisa solennemente e raccomandata da S. Ecc. Rev.ma nella Diocesi di Alba il 1 giorno dell’anno.
Qui furono già tenute giornate in varie Parrocchie appositamente, o in occasione di Quarantore, ecc. una diffusione di 13.000 copie.
Ma le famiglie sono 40.000, e deve entrare in tutte.
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Le Ss. Messe annuali sono ora duemila: si spera però di poterle aumentare gradatamente.
Le prime furono così stabilite; una persona lasciava alla Pia Società S. Paolo L. 1.000 coll’obbligo di una Messa mensile, finché durerà la Pia Società S. Paolo cioè 12 Messe per anno: con la facoltà che altri, cioè i nostri Benefattori e Cooperatori vi partecipassero nel frutto.
Chi volesse lasciare un simile lascito a vantaggio dell’anima sua farebbe un gran bene a sé, ai nostri Benefattori-Cooperatori ed alle vocazioni che si coltivano. Con l’offerta di L. 1.000 avranno una Messa ogni mese, cioè 12 Messe ogni anno: con l’offerta di L. 2.000 avranno due Messe ogni mese, e cioè 14 Messe ogni anno.
Vi sono persone che potrebbero destinarvi senza sacrificio e altre col sacrificio, però ben prezioso, mille - due - quattro - dieci- venti - cento mila lire. Questo ad insaputa di tutti: anzi qualora loro occorressero, potrebbero ritirarvi gli interessi del denaro fino alla morte. Tutto confidenzialmente.

Chi ha tempo non aspetti tempo: se non pensiamo NOI a farci del bene, a lasciarci suffragi, tanto meno vi penseranno gli altri.
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OPERA DELLE DUEMILA MESSE
PER I NOSTRI COOPERATORI E BENEFATTORI

La Santa Messa


Senza l’aiuto divino è impossibile salvarci: anzi senza di me, dice Gesù Cristo non potete fare alcunché di bene; neppure concepire un sol pensiero buono, soggiunge S. Paolo , meritevole per la vita eterna. Ora questa grazia per averla dobbiamo chiederla con premura colla preghiera specie colla S. Messa, preghiera per eccellenza perché in essa è Gesù Cristo che prega per noi.
Non vi è momento più opportuno per chiedere grazie che quello della S. Messa. Dice S. Paolo: «Accostiamoci con fiducia al trono della grazia a fine di ottenere misericordia e trovar grazia per mezzo di un opportuno soccorso». Questo trono di cui parla S. Paolo è l’altare in cui l’Agnello Immacolato s’immola ogni dì per ottenerci ogni sorta di favori. S. Giovanni Crisostomo scrive : Il tempo della S. Messa è il tempo di singolare misericordia.
S. Severino al popolo che accorse a lui per ottenere la liberazione dalle locuste che devastavano i raccolti disse: Io non conosco preghiera più efficace della Messa, vado a celebrarla con questa intenzione e voi unitevi a me in preghiera. Dopo la S. Messa quel popolo tornando ai campi scorse quel numero di locuste allontanarsi rapidamente.
Ascoltiamo, dunque Messe, e partecipiamo a quante più possiamo, tanto più ora che non siamo pressati dai lavori.


OPERA DELLE DUEMILA MESSE


Chiunque offrirà L. 10, parteciperà in vita e in morte al frutto di 2.000 Messe che ogni anno si celebrano nella Cappella della Suola Tipografica (Pia Società S. Paolo) finché durerà, con preghiere pei benefattori.
Si possono ammettere al frutto delle 2.000 Messe i vivi e i defunti, le famiglie in corpo o i singoli loro membri, i bambini, i parenti, gli amici anche lontani, anche a loro insaputa versando per ciascuna L. 10.
Anche varie persone possono unirsi per l’offerta di L. 10.
Teniamo moduli per raccogliere offerte anche minime; invitiamo le persone zelanti a chiederceli e da volersene occupare.
È opera santa e di gran merito.
Non solo approviamo la Santa e salutare opera, ma la raccomandiamo caldamente ai buoni.
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LE GRAZIE E I DIVOTI DI S. PAOLO


Il Padre Celeste ci ha dato il necessario. Per ottenere quello che ci manca ci ha dato la preghiera. Con la preghiera noi chiediamo a Dio tante grazie. Ma Dio ci ha creati per la vita eterna: e le sue grazie sono tutte in ordine alla vita eterna. Preghiamo e preghiamo tanto, ma dimostriamogli sempre buona volontà di ordinare la nostra vita per la eternità, e non solo le azioni ma anche quei beni e quelle sostanze che Dio mette a nostra disposizione, perché ce ne serviamo a salvare l’anima nostra e dare gloria a Lui.


Altro modo di cooperare

Il Signor Berardo Pietro di Torino ci ha mandato sei scope, quattro tappeti, otto scatole di cappelli per ragazzi diversi giocattoli per ragazzi ed una elegante macchina da scrivere tipo Smith. La fam. Marello di S. Pietro Govone, parecchi lavori da falegname, per la Cappella, per la cucina e per la legatoria. Una pia persona di Poirino c’inviò un elegante calmaio, una caffettiera di porcellana e pezzi di biancheria. Il Sig. Cumino di Alba, una saliera. Le Signorine Panero una pentolina, una mezzaluna ed una padella.
A tutti tanti Deo gratias!
In casa tutto ci è utile ed accettiamo con grande riconoscenza qualunque cosa, come: grano, vino, ortaggi, denaro, carta da macero, ferro rotto, oggetti da lavoro, mobili fuori uso, ecc. ecc., e per tutti ripetiamo a Gesù:
«Ricompensate vi preghiamo, o Signore, colla vita eterna i nostri benefattori, pel nome vostro. Così sia».


Cassettine della B. Stampa

Gli amici che ancora non lo fecero ci manderanno anche il resoconto delle offerte raccolte. Quante benedizioni invoca l’inchino del bambinello su quanti lo fanno lavorare!
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Fiori

I fiori freschi al Divin Maestro, creatore e padrone di ogni cosa, non mancano mai anche in questo mese di gennaio: li provvedono buone persone amanti di Gesù affinché essi tengano il posto loro innanzi all’oggetto del loro cuore.


Sono necessari

per la nostra Cappellina diversi paramenti: una pianeta bianca, una violacea, una verde, ed un tappeto per l’altare. Il Divin Maestro il quale ci dona quanto possediamo attende ora dai buoni cooperatori questa opera di carità per un culto più decoroso. Chi potrebbe resistere al suo invito?


Ringraziamento

Alla Sig.ra Metilde Monelli che da tempo ci ha preparato quattro bellissime pante da altare, in seta, finemente dipinte. Solo oggi adempiamo al dovere di riconoscenza perché, per un inesplicabile disguido, solo di questi giorni ci sono pervenute. Tanti Deo gratias!


Agli Emigrati

Quanti di voi hanno già mandato l’offerta per il bollettino! E la loro offerta è sempre accompagnata da parole che dimostrano la loro riconoscenza per il bene che ricevono. Deo gratias. In questo mese sono aumentati di molto gli abbonamenti esteri e rendiamo grazie a quanti ci favoriscono indirizzi. È stata mandata a voi tutti una lettera invitandovi a farvi zelatori dell’opera delle due mila Messe le cui offerte vengono devolute per la costruzione di un sontuoso tempio a S. Paolo: fatele buon viso: è una grazia del Signore: è una buona occasione per acquistarvi ricchezze eterne e che non si perderanno più. Il Signore vi dia una buona annata; annata di meriti tanti e anche di beni temporali.


Per l’infermeria

Sicuro! Dobbiamo dire un bel «Deo gratias!» al Padre Celeste che ci dà una salute invidiabile. Relativamente al numero di persone che «S. Paolo» ospita, i malati sono pochissimi, così pochi che i medici se ne meravigliano. Pure quelle certe influenze, quei raffreddori, quei gastrivismi incipienti, foruncoli, qualche indebolimento o esaurimento da studenti ecc. vengono a visitare anche i giovani e le figlie di S. Paolo. Ed essi non hanno ferie estive, né le cure marine, né la montagna, né la campagna per riparare ai piccoli disturbi. E ecco il bisogno di un’infermeria e di un po’ di farmacia.
Ed una piccola infermeria è stata preparata! Vi sono sette letti, poveri ma puliti; vi è una piccola farmacia annessa; c’è un altarino ove si celebra ogni giorno; vi sono due Suore addette; i migliori medici vi prestano gratuitamente la loro opera affettuosa ed intelligente, in modo particolarissimo il valente Cav. Uff. Dott. Vico. Varie persone hanno già fatte offerte diverse. Vivissimi «Deo gratias!».
Molte cose mancano ancora: alcuni mobili, quasi indispensabili, medicinali più comuni, ricostituenti più efficaci ecc. E specialmente si desidera vivamente che la nostra infermeria faccia cura preventiva, cioè prevenga e allontani le malattie con opportune provvidenze.
Diamo l’elenco delle offerte che ricordiamo, chiedendo venia delle numerose omissioni: Sig.a Alciati, bottiglie di ricostituenti e L. 20; Sig.ra Polazzetto L. 10; Fam. Basso, ricostituenti; Dott. Varaldi, medicinali diversi; Dott. Vico, medicinali; N. N. L. 30; Fam. Manera, Fam. Trosso, bottiglie liquori; Fratelli Altomani e Magnani L. 100; Sig.a Simonassi Amalia L. 40; Sig. Delpoggetto L. 5; Sig. Occhetti L. 40; Parecchie altre persone di cui ci sfugge il nome, offersero: denaro, biancheria e medicinali.
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I pioppi canadesi

Anche questa?
Sì anche questa, dopo le pensioni, le borse, il grano, le cassettine delle elemosine, la carta da macero ecc. ecc.
E cosa sui vorrebbe?
Si pregano coloro che hanno ripe, fossati, vallate non coltivate, terreni umidi e anche sabbiosi, perché vogliano piantare pioppi canadesi; la Pia Società S. Paolo provvederà le tenere pianticelle; esse cresceranno; dopo un dieci, dodici anni la Società San Paolo ritirerà i fusti; e darà come segno di gratitudine ai proprietari i rami e il ceppo.
E a che cosa serviranno i fusti?
Per fare la carta del libro del Vangelo, i libri di devozione, bollettini parrocchiali ecc. La carta di pioppo è difatti carta buonissima.
Non vi pare buona cosa?
Certamente, perché mentre da una parte i proprietari nulla perderanno perché trattasi di terreni quasi sempre incolti, dall’altra per la Società San Paolo saranno di molto vantaggio, risparmiando sulle gravi spese di carta.
E sono davvero gravi?
Anzi è la spesa maggiore: si può calcolare all’incirca un 6600 mila lire di spesa ogni anno ed un risparmio qualsiasi è sempre cosa notevole, importante.
Quando il tempo adatto?
Il piantamento si dovrà fare in autunno o prestissimo in primavera.
«E saranno come piante, presso la corrente delle acque che daranno frutto a suo tempo».
Sono già prenotati moltissimi, si attendono altre prenotazioni.


LE FIGLIE DI S. PAOLO

Esami

Erano i finali: furono sostenuti felicemente, con ardore insolito. Terminarono la vigilia di Natale: libere da preoccupazioni, le figlie poterono ben prepararsi a ricevere nella notte Gesù e le grazie che a ciascuna aveva preparato.


Natale

Con quale ardore furono cantate le lodi a Gesù Bambino durante la Messa di mezzanotte! Furono canti continui.
In refettorio trovarono la tradizionale polenta che venne consumata con molto gusto prima del panettone.
In camerata molto buon umore: come essere proprio attente alla recita della coroncina: Vergine Maria Madre di Gesù, fateci santi, se una potente brama spingeva tutte a cercare tracce del passaggio di Gesù Bambino? Si sorrideva nello scoprire il pacco di dolci sotto il guanciale, ed alle smorfie di qualche golosa che aveva ricevuto degli scherzi da parte delle compagne. Poi Morfeo accolse tutte nelle sue braccia. Grande fervore alle funzioni nel giorno di Natale, grande letizia nel consumare i dolci mandati dai genitori e divisi fra le compagne, grande applicazione nel colorare negli intervalli le figure del presepio apparse sul giornalino, e diligentemente ritagliate.


Anno nuovo

Il primo giorno dell’anno vien comunicato l’esito degli esami. Le promosse propongono di continuare con ferma volontà, e le poche rimandate di seguir l’esempio delle migliori per piacere a Gesù e far maggior bene.
Il ritiro mensile, terminato nel mattino, che ebbe per soggetto la buona volontà, sarà pure un buon aiuto per mantenere i propositi sullo studio.

Chi non potrà mandarci un’offerta, voglia raccomandare la nostra povera e santa Opera ad altre persone. Promettiamo la massima segretezza a coloro che ci favoriscono indirizzi di persone pie e facoltose specie se residenti all’estero. A queste persone faremo poi conoscere e raccomanderemo la nostra Opera.

Teol. Alberione Giacomo Direttore responsabile – Scuola Tipografica Editrice – Alba.

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ZELATORI E ZELATRICI, VI PREGHIAMO ANCORA CHE CI MANDIATE

INDIRIZZI DI PERSONE PIE E GENEROSE

ALLE QUALI FAREMO CONOSCERE E RACCOMANDEREMO LA NOSTRA SOCIETÀ
PER VOI È POCO SACRIFICIO, PER NOI È MOLTO BENE.

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OPERA DELLE DUEMILA MESSE
PER I BENEFATTORI E COOPERATORI BUONA STAMPA

Finché la Pia Società S. Paolo esisterà, saranno celebrate ogni anno duemila Sante Messe: per tutte le persone ascritte fra i Cooperatori della Buona Stampa e per tutti i benefattori della Pia Società S. Paolo che avranno offerto almeno L. 10.
Ascrivetevi, o fedeli:
l.o Per cooperare al sublime ideale di diffondere nel mondo il regno di N. S. Gesù Cristo e salvare anime coll'apostolato della Buona Stampa.
2.o Per avere parte a tante Messe: ricordando che la Messa è la più perfetta adorazione a Dio; il più vero ringraziamento al Signore; il prezzo infinito a soddisfare per i nostri tanti peccati, la più bella preghiera per ottenere ogni sorta di grazie.
3.o Per suffragare tante anime del Purgatorio.
4.o Per concorrere a raccogliere, istituire, educare tanti giovani bisognosi tante vocazioni religiose ed ecclesiastiche.
Ascrivetevi! Voi, i vostri cari defunti, i bambini appena nati, i parenti lontani o vicini, gli amici, i peccatori quanti potete.
N.B. — Nella Scuola Tipografica di Alba vi sono moduli per raccogliere le offerte e le iscrizioni. Chi desidera farsene zelatore o zelatrice li chieda.
Le zelatrici e gli zelatori avranno un merito speciale per il Paradiso e per loro si faranno speciali preghiere.
Inoltre chi raccoglie 25 iscrizioni riceverà un Diploma di Benemerenza; chi 10 riceverà in dono un libro o una corona.

Sac. Alberione Giacomo.


Non solo approviamo la Santa e salutare opera, ma la raccomandiamo caldamente ai fedeli.

Ab. Molino Vic. Gen.




UNA NUOVA FORMA di BENEFICENZA
Per la B. Stampa e Casa San Paolo


L'hanno trovata i Cooperatori della buona Stampa e benefattori della Scuola. Tipografica di Alba, nel loro zelo e nel loro amore a quest'opera. Fanno così: essendo per lo più persone di sante intenzioni e di gran cuore, ma di mezzi limitati, depositano presso la Direzione della Scuola Tipografica qualche somma, o cartella, o azione con il patto di riceverne gli interessi o meno secondo il loro bisogno ogni anno: e poi alla loro morte, lasciare interamente all'Opera il capitale stesso, se pure per qualche straordinaria sventura, non avranno dovuto ritirarlo. Questa santa astuzia, per molti riguardi encomiabile, è la forma preferita di vari fra i benefattori che amano fare il bene per tempo e senza rumore, sotto i soli occhi di Dio. Il Signore li benedica e li salvi tutti.


Intenzioni speciali di preghiere

Tutti i membri della Pia Società San Paolo e gli Alunni della Scuola Tipografica hanno sempre due intenzioni nelle preghiere comuni e nelle Duemila Messe:
1) Che nessuno dei cooperatori e benefattori della Casa si danni: tutti si salvino.
2) Che sia loro abbreviato e possibilmente rimesso il purgatorio.
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