Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XX - n. 45bis?
SAN PAOLO
Roma, 26 giugno 1945

[Sulla Curia Generalia]

La Pia Società S. Paolo, continuando il suo progressivo sviluppo, necessita attualmente di una Curia Generalizia, per quanto concerne i bisogni ed il governo di tutto l'Istituto.
La Casa Generalizia si compone:

1) della dimora ed uffici per il Superiore Generale, i Consiglieri, il Segretario, l'Unione Cooperatori e le persone necessarie. È in corso di costruzione. Secondo il progetto si prevede una spesa;
2) dei noviziati centrali per i Chierici e per i Discepoli;
3) di una casa per il requiescite pusillum, secondo varie necessità.
È evidente che tutto l'Istituto dovrà concorrere a queste spese generali; non solo una casa.
Le varie case concorreranno con quote, secondo le rispettive possibilità, tanto allo stabilimento che al mantenimento della Curia Generalizia.
Il quotizzo verrà determinato dal Superiore Generale con il suo Consiglio.
La spesa di erezione e attrezzatura oggi, sarà secondo il potere di acquisto attuale della moneta in lire italiane, L. 20.000.000 (venti milioni) dei quali circa 17.000.000 sono già stati parte anticipati, e parte avuti a prestito, dalla casa di Roma.
Dividendo la spesa in quote:

1) la casa di Roma darà 6.000.000
2) la casa di Alba darà 6.000.000
3) Catania 10.000
4) Spagna 1.000.000
5) Parigi 500.000
6) U.S.A. 3.000.000
7) Brasile 2.000.000
8) Argentina 1.000.000
9) Sacile 1.000
10) Cosenza 1.000
11) Pescara 1.000
12) B. Pastore 10.000

Per il mantenimento ed i soccorsi alle case nuove o indigenti la Curia Generalizia ha due cespiti: l'Unione Cooperatori Ap. Edizioni; e concorso annuale delle singole case.
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Spese:
1) Casa S.Giuseppe (noviziato discepoli) 7.000.000
2) Casa S.Paolo (noviziato studenti) 5.000.000
3) Casa Generalizia in costruzione 2.500.000
4) Casa requiscite pusillum in corso 1.500.000
Per i numeri 3 e 4 rimangono da spendersi 12.000.000
28.000.000

A chiarimento; avevamo calcolato una spesa di lire 20.000.000 nel principio di maggio 45, quando si pensava di costruire per il N° 3 un piccolo alloggio. Successivamente si udirono i consigli dei Sacerdoti più anziani e responsabili, che domandarono invece una casa più capace e sufficiente allo scopo; in questo caso la cifra salirebbe a complessive L. 28.000.000 circa. In questa seconda ipotesi le cifre del quotizzo salirebbero in proporzione.

M. Alberione


Roma, 26 - VI - 45
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