Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

SANTI ESERCIZI - agosto 1957
1° corso - Gli Esercizi
25
Incominciamo col ringraziare il Signore del grande beneficio degli Esercizi spirituali. Sono un incontro prolungato di Gesù con l'anima, è una conversazione tra l'anima e Gesù; e tanto più questa comunicazione è intima tanto più gli esercizi porteranno frutto. Si tratta di entrare in comunicazione con Gesù dimenticando tutto il rimanente, cioè quello che non ci serve per la nostra anima. La Maddalena, Maria, quando Gesù venne a chiedere ospitalità nella sua casa, lasciò che Marta attendesse alle faccende domestiche e si mise ai piedi di Gesù; aveva tante cose da dirgli! Essa aveva trovato in Gesù una luce e un orientamento nuovo della vita, aveva conosciuto i pesi che opprimevano la sua anima, il suo cuore.
~
In questa comunicazione con Gesù riceverete nuova luce, farete nuovi meriti, orienterete meglio la vostra vita religiosa, si cercherà di migliorare l'apostolato.
~
Gli Esercizi devono terminare con due specie di propositi: santificazione personale e programma d'apostolato. Conoscerlo sempre meglio per compierlo meglio. E' segno di buona volontà riconoscere che abbiamo da imparare tante cose; chi crede già di far bene non ricaverà frutto dagli Esercizi.
~
Gli Esercizi si dividono sostanzialmente in tre parti:
1) Meditare le verità che sono contenute nel Credo, specialmente le verità eterne, il giudizio di Dio con ciò che lo segue. Il giudizio particolare con la sentenza o di eterna salvezza o di eterna perdizione. Considerare anche il giudizio Universale nel quale si vedrà che cosa abbiamo fatto noi nella nostra vita. Mirare poi all'ultimo articolo: credo la vita eterna, il paradiso che ci attende.
~
2) Meditare quello che riguarda la volontà di Dio: Comandamenti, Consigli Evangelici, le virtù, il vizio, i difetti. In sostanza la pratica della virtù.
~
3) Riguarda i mezzi di grazia, l'unione con Gesù, confessione, comunione, visita, messa e le varie devozioni. Stabilire l'anima in Dio cosicché tutto il nostro essere sia nascosto in Lui, allora si stabilisce con Lui un'unione perpetua.
~
Sentire Gesù in noi e comunicarlo alle anime «Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me». Così la vita si eleva e ogni anno facciamo sempre meglio.
~
Bei giorni perciò questi, giorni di Dio.
~
Siete entrate in una santa solitudine e Gesù vuol parlare. Condizioni:
~
1) L'umiltà. Capire e sentire che abbiamo bisogno di luce, perché siamo ancor ciechi su tante cose. Capire e sentire che abbiamo bisogno di forza perché siamo tanto deboli, poco perseveranti. Capire e sentire che dobbiamo avere più amore a Gesù.
~
Gli Esercizi sono come una pioggia salutare che discende calma dal Cielo. La pioggia che cade nelle valli si ferma, quella che cade sulle montagne scorre in basso, non penetra nella montagna perché è di pietra. Così nell'anima umile discendono le grazie. Se vogliamo che gli Esercizi abbiano a produrre un gran beneficio nella nostra anima, umiliamoci quanto ci è possibile. Non solamente a parole; ma sentire quanto siamo ignoranti nelle cose spirituali quanto siamo deboli nelle virtù, incostanti, quanto poco abbiamo di fervore e di zelo nell'apostolato. Sentire quanto è poco il nostro raccoglimento. Sentire che abbiamo tanti torti davanti a Dio; l'orgoglioso è accecato: vede solo quello che ha di bene; mette i difetti suoi dietro le spalle e quelli degli altri davanti «Cavati prima la trave che hai nel tuo occhio e poi leva la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello». Se non conosciamo le nostre deficienze che cosa chiederemo al Signore? Aver tanta paura del nostro orgoglio che impedisce tante cose.
~
2) Avere molta fede perché il Signore è con voi. Vi ha condotto qui per parlarvi, perché facciate un passo avanti, per essere più generose con Lui. Perché arrivaste ad una unione più intima con Lui, ad una fede più viva, ad una speranza più ferma e carità più ardente! Gesù vuol dare le sue grazie, quasi si volge attorno per cercare a chi darle, e tante volte non c'è chi le accetta.
~
3) L'osservanza dell'orario: farla in spirito di penitenza, di riparazione. Ciascuna può avere qualche libro da leggere ed è utile. Conservare nell'interno una santa solitudine. Oh! Vi sono tante cose da dire a Gesù! Gli Esercizi si possono fare anche senza predicatori, senza libri, ma mai senza le riflessioni. Il tempo libero non è per chiacchierare, è perché uno può meditare, o dire il Rosario, o leggere un libro, o conferire con chi deve conferire per la sua vita, la sua condotta, il suo spirito o altra cosa buona.
~
4) Solitudine esterna: avete lavorato tanto per gli altri, avete fatto molto del bene, adesso «Venite in luogo nascosto e riposatevi un poco».

1 agosto 1957

~
SANTI ESERCIZI - agosto 1957
2° corso
37
Bisogna aver fede e cioè pensare che gli esercizi spirituali non sono una cosa che venga a caso o che sia stata disposta dai Superiori: si vuole che da tutti vengano trascorsi otto giorni in modo diverso dall'ordinario.
~
Aver fede che questo Gesù che sta nel Tabernacolo ci dice: «Venite in luogo deserto, riposatevi un poco per fare rifornimento spirituale». Le parole di Gesù «Venite in locum desertum...» erano rivolte agli Apostoli allora presenti, ma si riferiscono a tutte le persone di tutti i tempi, così come quando istituì la santissima Eucarestia.
~
Gli Esercizi sono l'incontro di Gesù con l'anima, incontro prolungato che può avvenire in diverse maniere. Gesù, stanco del viaggio arrivato a una città, si fermò sull'orlo di un pozzo e mandò gli Apostoli ad acquistare cibi: Egli non faceva una cosa a caso: aspettava la Samaritana ed aveva fatto in modo da rimanere solo. Fu un incontro non molto lungo, ma pur tanto prezioso. La Samaritana si arrese alle parole di Gesù, si umiliò, confessò tutte le sue colpe, tornò in città e fu l'apostola.
~
Gesù in questi giorni, vi parla, vi invita ad una conversione totale, vuole tutto il vostro cuore per Sé, è tempo di darglielo; vi vuole non solo sante, ma anche apostole.
~
Questi Esercizi devono dunque portare a due tipi di propositi:
~
1) Santificazione individuale, miglioramento della vostra vita spirituale, espresso nei propositi individuali.
~
2) Santificazione delle anime mediante l'esercizio dell'apostolato, espresso nel programma che vorrete praticare per migliorare l'apostolato stesso.
~
Che cosa si deve fare negli Esercizi?
~
1) Meditare le verità eterne, cioè il Credo, che ci ricorda chi ci ha creati, quali sono le vie del cielo. Siamo sulla terra per guadagnarci il paradiso, seguendo gli esempi di Gesù: nasce povero, fugge in Egitto, fa il falegname, si fa poi apostolo del Padre, muore sulla croce, risorge e va in Cielo dove attende le pastorelle con tutte le pecorelle.
~
Una cosa sola impedisce il raggiungimento della felicità eterna: il peccato, che macchia la stola battesimale, ci stacca da Dio, ci fa meritevoli della pena eterna. Ma c'è un articolo consolante nel Credo, «La remissione dei peccati». Posso ottenere il perdono purché lo voglia, posso farmi santa, non solo, ma anche apostola.
~
Gli Esercizi si possono fare senza libro e senza predicatore, ma non si possono fare senza meditare sulle verità eterne e senza la preghiera. Parlare a Gesù di noi, dei nostri desideri, del nostro pentimento; inventare tante preghiere che escano spontanee dall'animo e che esprimano la detestazione delle colpe, la volontà di amarlo sempre, il ringraziamento per i doni ricevuti. Fare tanti atti di amore e se non vengono usare le formule, dire soprattutto dei bei Pater Noster e delle belle Salve Regina.
~
2) Dare uno sguardo al passato con un buon esame di coscienza che ci prepara alla confessione. Ci sono tre specie di confessione: la settimanale, la straordinaria, che per chi fa gli Esercizi ogni anno è annuale; la generale, che è su tutta la vita. Può essere che l'anima non sia tranquilla sulle confessioni fatte nella fanciullezza, può essere che voglia ottenere un pentimento più profondo dei propri peccati può essere che voglia avere una conferma sulla vocazione.
~
Quando si tratta di accusarsi dei peccati di cui si è ottenuto il perdono, non è necessario scendere a tutti i particolari. Rivedere i Comandamenti, i Consigli Evangelici, esaminarsi sulla fede, cioè sulla santificazione della mente, del cuore, della volontà esaminando le opere. E' necessario soprattutto eccitarsi al dolore, pensando che il peccato è costato il Sangue Preziosissimo di Gesù, ci ha fatto perdere il paradiso, ci ha reso meritevoli dell'inferno. Il pentimento del peccato, ci fa detestare l'offesa e ci aumenta l'amore a Dio.
~
3) Propositi e preghiera. Meditare sui mezzi della grazia: la parola di Dio, la meditazione, le costituzioni, i consigli di chi ci guida e del Confessore. Pensare alla pietà, al modo di migliorare la meditazione, la confessione, la partecipazione alla messa, la comunione, le pratiche di pietà del mattino e della sera, della domenica, dei ritiri, degli Esercizi.
~
Poi proporre. Si vede qual è il maggior bisogno dell'anima o forse c'è bisogno di farselo indicare. Pochi propositi, ma profondi, andare alla radice del male. Non basta dire: ho risposto male, ma bisogna aggiungere: sono superba, non voglio essere toccata su certi punti oppure: non prego, sono accidiosa.
~
Nei mezzi di santificazione entra il raccoglimento che fa vivere lietamente, ma raccolti in Dio: abbandonarsi totalmente a Lui per volere ciò che vuole Lui. Stabilire col Signore una grande intimità!
~
L'amore a Dio si nutre specialmente con le mortificazioni piccole ma costanti della giornata. Discendere nella nostra anima per ascoltare Gesù in una familiarità profonda, dirgli «Gesù parlami, fammi sentire ciò che devo fare e fammi praticare col tuo aiuto ciò che ti prometto».

24 agosto 1957

~

25 1° agosto 1957.

37 24 agosto 1957.