Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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FASCICOLI - 1961
Roma, 28 giugno 1961 - Meditazione del Primo Maestro
LE BIBLIOTECHE1
Ringraziamo il Signore d'aver voluto la Congregazione e di quanto nella sua infinita misericordia le ha concesso. La corrispondenza a così grandi grazie sia questa: diventare vere Figlie di S. Paolo, come egli vi vuole.
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Benedire il Signore per il corso straordinario degli Esercizi, che penso produrrà frutti abbondanti per tutto l'Istituto.
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Ho visto su "Regina Apostolorum" commemorata la morte di due Suore: Sr. Valeria Onesi e Sr. Crocifissa. La prima defunta da vari anni, la seconda passata all'eterno riposo da poco tempo.
La Congregazione sta producendo buoni frutti e i frutti sono. in particolare le anime elette: cioè le vere Figlie di S. Paolo.
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Tra le Figlie di S. Paolo passate all'eternità vi è chi si è distinta per la virtù, chi per l'amore all'apostolato, chi per il suo spirito di fede, chi per l'osservanza religiosa. Desidero che si raccolgano le Memorie di quelle hanno lasciato migliori ricordi di sé e che, invocate, esaudiscono. Ad alcune sono attribuite grazie insigni. E' cosa molto buona perciò formulare di queste Sorelle un giudizio e riferirlo alla Prima Maestra o perché si possa orientare il nostro lavoro. Già si è lavorato per il maestro Giaccardo, per il can. Chiesa il quale, non è stato "professo" di S. Paolo, ma paolino, sì. Egli diceva: "Son sempre stato paolino e non me ne sono mai pentito". Noi perciò lo consideriamo come paolino. Continuare in questa attività è cosa molto gradita al Signore.
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In questo tempo poi c'è da ringraziare il Signore per quanto avete fatto con generosità, corrispondendo all'invito dell'anno biblico che sta per chiudersi e che avrà ancora un felice strascico, perché la macchina che è spinta ad una certa velocità, non si ferma all'improvviso.
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Indirizzare adesso i nostri per le Biblioteche. Sia il 1961-62 l'anno delle biblioteche! Dal giugno di quest'anno al prossimo giugno, perché bisogna sempre partire con San Paolo e finire con San Paolo. Questo lavoro ha un fine particolare: fare un passo nella formazione e un passo nell'apostolato e lavorare per il bene delle anime.
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L'Istituto ha iniziato il suo lavoro non con la diffusione capillare ma con le biblioteche, nel 1921. La diffusione capillare è venuta in seguito. L'opera è stata ispirata dal Signore, consideriamone perciò l'utilità.
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Con la costituzione e l'organizzazione delle biblioteche si migliorerà l'apostolato perché la propaganda diverrà più razionale. Come avete fatto il passo, relativamente svelto, verso la propaganda collettiva, così fate il passo verso la propaganda sotto quest'altra forma che consiste appunto nell'istituire nelle famiglie, negli Istituti, nelle associazioni varie, nelle collettività un centro di luce permanente. Se la propaganda del periodico può assicurare la luce per la settimana, con la biblioteca la luce si perpetua in quegli ambienti in cui la biblioteca è posta.
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Una seconda ragione per cui insisto nel lavoro delle biblioteche è questa: l'Autorità civile, politica ecc. sta incrementando molto questo movimento, particolarmente per le biblioteche scolastiche e popolari e, disgraziatamente, non dico proprio la totalità, ma la massima parte dei libri non son sempre formativi, quando non sono addirittura libri suggeriti da partiti avversi o da partiti che si professano atei e da movimenti distaccati dalla Chiesa cattolica.
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Dobbiamo tenerci presenti in questi tentativi perché, su 100 volumi, 90 circa non corrispondono alla formazione della gioventù. Se la radice è malata come potrà essere la pianta che nascerà? La gioventù resterà, come si forma, come la statua resta con quella forma che le si dà. E' vero che l'uomo non è una statua e potrà sempre migliorarsi ma è assai più facile pervertirsi che convertirsi. Occorre inoculcare nelle anime giovanili principi sani per mezzo di libri buoni. Il bene in molti casi va comunicato goccia a goccia perché venga accettato e assimilato. Ecco allora lo scopo dell'Associazione delle biblioteche.
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L'A.G.B. ha sempre funzionato sebbene più o meno intensamente. Ora però si tratta di fare un passo decisivo in questa forma di propaganda che consiste non soltanto nell'offerta di un libro ma nel proporre la biblioteca la quale dovrà assumere il carattere particolare dell'ambiente a cui è destinata, secondo che si tratta di famiglie, di operai, di piccoli commercianti, di lavoratori, di contadini ecc. Si dovrà entrare un po' in tutti gli ambienti, fino a consolidare e rifornire le biblioteche istituite dal Governo, dall'Ente Nazionale Biblioteche. Si pensi a tutte: dalle biblioteche parrocchiali, alle comunali, alle scolastiche. Bisogna arrivare a impiantare la biblioteca nelle famiglie, nelle scuole, negli Istituti, nelle A.C.L.I., nelle sedi dell'O.N.A.R.M.O., negli alberghi, nelle carceri, sulle navi, ovunque.
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Il valore della lettura viene sempre più compreso anche in Italia ed essendoci più tempo libero si nota un progresso in questo. Guardate quello che è stato fatto l'anno scorso nella settimana dei cattolici italiani per l'uso del tempo libero. Ora, essendo il tempo libero più abbondante perché si lavora sempre meno (in alcuni posti si esige che le ore di lavoro siano ridotte a sei!...) conviene adoperarsi perché questo tempo sia bene impiegato e non speso malamente. Il discorso del card. Siri dello scorso anno ha messo in chiaro questo problema che è grave. I comunisti stanno lavorando bene per dare quel fondo di istruzione che è secondo le loro ideologie. E noi, che facciamo per diffondere l'ideologia cristiana? Lavorare per questo non è forse conforme allo spirito di S. Paolo? E allora deve diventare un impegno anche dei Figli e delle Figlie di S. Paolo.
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Ricordare che la Pia Società S. Paolo ha istituito l'Associazione Generale Biblioteche ancora nel 1921, in casa Madre. Allora l'intento era di rivolgersi soltanto alle Parrocchie, ma poi, riflettendoci bene, ci si è determinati per tutti gli Istituti di istruzione e dell'istruzione non solamente secondaria, ma anche superiore e quindi per i Licei. La nostra produzione è adatta a tutti gli ambienti: agli ambienti universitari e in generale a tutte le cooperative e a tutte le associazioni nelle più svariate forme, fosse pure per diporto. E' una iniziativa importante questa delle biblioteche; non è nuova, ma si tratta di rinvigorirla, aggiornarla, e ordinarla. Da 4-5 anni sono diverse le iniziative incrementate, per cui le prime si sono un pò trascurate. Tutto si fa nello zelo, si fa sempre per zelo, perché ognuna vorrebbe fare sempre di più ma lo zelo va regolato; quindi adesso il vostro zelo sia orientato specialmente verso le biblioteche! Le esistenti, tra le fondate e le rifornite sono 14.500, ma dovremo andare a 100.000! Centomila è un bel numero; è un buon punto d'arrivo!
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Prepararsi a questo compito con istruzione e formazione adeguata, non soltanto generica ma specifica. Studiare che cosa è, come si compone, come si propone, come deve funzionare la biblioteca ecc. Le persone scelte per questa attività hanno bisogno di maggior istruzione; si richiedono anche persone responsabili di questo ufficio, capaci di insegnare e illuminare come avete fatto per la "squadra volante" della propaganda specializzata. E' vero che i principi sono sempre gli stessi ma dal 1921 ad oggi ci sono stati molti cambiamenti nella società. Poi, ne 1921 della stampa si parlava pochissimo, meno di quanto oggi si parla dei dischi. Ora, se l'A.G.B. ha fatto ugualmente allora passi in avanti adesso dovrà farne molti di più. Allora le persone impegnate in questo lavoro erano ben poche; dirigeva il movimento D. Borrano con pochi aiuti che venivano dall'esterno ma ci si era incamminati abbastanza bene. Adesso è il caso di attuare quelle parole che ho detto: Rinvigorire l'A.G.B.! Riordinarla! Aggiornarla! Chiedere suggerimenti a chi vi ha già lavorato, perché nel lavoro incontrerete difficoltà; consigliarsi per vedere le vie da percorrere.
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L'articolo pubblicato su "Regina Apostolorum" non leggetelo solamente a tavola ma, essendo questo un anno di impegno, leggetelo pure alla visita, davanti al SS.mo Sacramento. Signore, cosa vuoi che io faccia quest'anno? E poi si faccia questa lettura. Gesù confermerà con la sua rugiada di grazie la vostra missione.
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Si stampi il regolamento particolare delle biblioteche circolanti. Si diano istruzioni sull'ordinamento, sulla registrazione dei prestiti, sui consigli pratici ecc. In questo le Suore che lavorano nella biblioteca di Torino potranno suggerire qualcosa di utile affinché si faccia il più presto possibile una buona strada.
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Chiediamo la benedizione sopra questo anno consacrato alle biblioteche. La benedizione di S. Pietro, la benedizione di S. Paolo. Pietro, il capo della Chiesa; Paolo, l'apostolo che ha lavorato più di tutti. Avanti dunque. Non solamente con intelligenza, ma anche con generosità.
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Non è difficile! Occorre che come avete imparato a presentarvi di casa in casa per l'offerta del libro ora impariate a presentarvi per l'offerta della biblioteca e a parlare in modo persuasivo sulla importanza e utilità di essa.
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Prendete subito la direzione giusta anche per questa attività apostolica. Non sbandatevi. E anche per questo gli indirizzi vi devono venire dalle Maestre.
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Sia questo nuovo lavoro un motivo di fervore e di generosità. Siate contente e riconoscenti al Signore di questa grande grazia.
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1 Ottavo. Nell'ultima pagina porta il tipo: "Tip.: Figlie di S. Paolo - Roma, 18- 7-1961. C'è la registrazione.