Anno VII — N. 11 20 Ottobre 1925 Bollettino mensile — Conto Corrente Postale
UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA
Alba — Scuola Tipografica Editrice — Alba
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UNIONE COOPERATORI BUONA STAMPAOpus fac Evangelistae (II Tim. IV - 5).
Un importante lavoro dei Cooperatori
LA DIFFUSIONE DEI GIORNALI CATTOLICIIl cooperatore del missionario avrà il premio del missionario.
I cooperatori della Buona Stampa pregano, offrono, lavorano. Lavorare per la diffusione dei giornali cattolici, specie settimanali: quanto è caro agli occhi di Dio! beati i piedi che portano i buoni giornali, beate le mani che li offrono, beate le lingue che li consigliano!
Il giornale è la cattedra universaleÈ la cattedra per tutti: ed ha una forza dominatrice, irresistibile.
Il giornale popolarizza le correnti delle idee, forma l'ambiente del pensiero, plasma le coscienze delle masse.
Questo ambiente diventa universale, e gli uomini sono in piena comunicazione tra loro; la gente più semplice, e che meno legge subisce effetti maggiori e più pericolosi.
Cattedra di pestilenzaÈ forte parola della Sacra Scrittura. Un cattivo giornale è una pestilenza. Chi scrive un giornale cattivo siede su una cattedra di pestilenza.
Pestilenza per le anime che perdono l'innocenza e sono tenute lontane, spinte via dalla grazia. Pestilenza per la vita: odii, sommosse, tristezze, omicidi, suicidi, rovine...
Pestilenza che si propaga contagiosa ed epidemica assieme per il contatto colla gente guasta, e per il loro modo di agire.
Cattedra di veritàÈ il giornale cattolico.
Chi è nella verità fa le opere buone. Il Divin Maestro è la verità, e venne per illuminare tutti gli uomini della vera luce.
Il giornale cattolico resiste e medica l'influenza del cattivo giornale.
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Il giornale cattolico difende la verità e la Chiesa.
Il giornale cattolico sostiene il bene, propaga la fede, diffonde la Chiesa.
Il giornale cattolico tutela le anime, le vigila, le avverte come una sentinella accorta e fedele, le nutre di verità e coltura, e di pratica della vita.
Negli ambienti rurali, nelle masse lavoratrici quest'opera divina la compiono con particolare efficacia i settimanali.
Settimanali: Parole di un Vescovo
Mons. Dalla Costa, Vescovo di Padova, nell'ultimo numero del suo «Bollettino Diocesano» pubblica quanto segue:
«Crediamo bene richiamare l'attenzione dei Sacerdoti in cura di anime sull'importanza della stampa settimanale per il nostro popolo.
«È inutile pretendere che si legga da tutti il giornale quotidiano. Gli operai, i contadini, le donne di casa, quasi tutti i nostri giovani non potrebbero farlo in nessun modo. Procuriamo loro un buon settimanale. Chi conosce l'indole e le condizioni del nostro popolo sa bene che il giornale, ricevuto al Sabato o la Domenica, viene poi letto un po' per volta in ciascun giorno della seguente settimana. Così ogni dì vi è la buona parola che dà la stampa cattolica per illuminare e indirizzare alla verità e al bene.
«Entri il settimanale nostro in tutte le case, giunga alle mani di tutti, e porti dovunque il vero spirito cristiano. Il buon giornale è un ottimo coadiutore del parroco, perché l'apostolato della stampa non è meno utile ed efficace dell'apostolato della parola».
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L'Osservatore Romano commenta:
«Il rilievo di Mons. Dalla Costa sull'efficacia salubre dei nostri settimanali per la formazione delle coscienze cristiane corrisponde a verità. Spesso nel quotidiano quello certo che più importa, all'infuori dell'intenzione dei compilatori, viene facilmente saltato dai lettori, attratti come sono dalle notizie e dalle rubriche letterarie, artistiche e ricreative.
«Non è così del settimanale per le ragioni esposte dal Presule padovano.
«Spesso quello che passa tranquillo in un quotidiano, non passa altrettanto liscio nel settimanale, per cui esso prende un posto notevole che a ragione Mons. Dalla Costa ha autorevolmente richiamato».
Un altro Vescovo
«Perdonatemi se vi parlo con insistenza dei nostri giornali cattolici. Tutti conosciamo per esperienza che molti cristiani non vanno più in Chiesa a sentire la parola di Dio esposta dai predicatori autorizzati. Chi farà loro intendere almeno in parte quello che riguarda la religione e la morale? Come avvicinare questi irreligiosi? Come raddrizzare le loro idee, formate sulla parola di falsi profeti? Solamente un buon giornale può fare in casa e fuori un po' di predica e frapporre, alle cose di interesse materiale e agli avvenimenti di questo misero mondo, qualche cosa che edifichi».
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La Voce del Popolo La Pia Società San Paolo dietro l'invito di parroci pubblica un giornale settimanale «Voce del popolo» illustrato, in otto pagine, adatto per qualsiasi classe di persona e per qualunque paese: ha una lunga tiratura, porta il Vangelo, l'Epistola della domenica, tratta di economia, agricoltura, commercio e politica, porta le principali notizie della settimana. L'abbonamento è di L. 10 annue.
Come si propaga il giornale CattolicoCol comando: i genitori nella loro famiglia comandino: la mamma nella famiglia può riuscire ad imporlo: la mamma è come il padre responsabile dei figli e della famiglia; ed è mamma anche quando i figli e le figlie siano adulti.
Col consiglio: i giornali cattolici hanno grande bisogno di propaganda, di essere diffusi: si consigliano le buone botteghe, le buone stoffe: si danno tanti buoni consigli: molte persone col loro consiglio riescono a quello che vogliono: salutare, necessario, grande consiglio è il suggerire alle famiglie il giornale e il buon giornale: faranno assai assai i cooperatori con questa propaganda.
Colla preghiera: a voi, cooperatori, si dice anche di pregare: Dio vi ha chiamati all'apostolato della Buona stampa: l'apostolato si fa colla grazia di Dio; ed è onnipotente la preghiera! e ne godrete frutti in cielo: e sarete i fattori segreti del bene della vostra gente.
MortificazioneSe la parola meraviglia, è però necessaria: manca la mortificazione del giornale cattivo.
Non voglio intendere di fare penitenza per il giornale buono.
Si vuol consigliare agli amici e si suggerisce ai cooperatori di consigliare insistentemente ai lori cari: «Mortificatevi del giornale cattivo». Avranno più notizie, saranno più ben fatti per tecnica, giungeranno anche più per tempo: mortificatevi di queste cose, e prendete il giornale cattolico, e sostenete il giornale cattolico.
È il caso di applicare le parole del Vangelo: «E se guadagnassi tutto il mondo e poi avesse detrimento la tua anima che ti giova?»
L'uomo non vive di solo pane: e la mortificazione non è fatta di sola astinenza dal cibo: anche il naturale di sapere dev'essere mortificato.
Da diffondereIl Giornalino: per i bambini delle famiglie e per gli alunni delle scuole elementari: a colori, in 8 pagine, educativo, dilettevole. A voi, mamme e maestre.
L. 7 annue.
L'Aspirante: per i piccoli dei circoli cattolici; illustrato, interessantissimo e formativo. Si raccomanda agli Assistenti ecclesiastici.
L. 2 annue.
La Domenica: per le famiglie cristiane: ottima lettura dei genitori e dei figli maggiori, anche dopo i lavori pesanti della settimana.
L. 3 annue.
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La Buona Parola: è più piccola e costa L. 1 all'anno.
Il Seme: foglio volante mensile, illustrato, diretto dall'Avv. Camillo Corsanego: è brillante nella forma, originalissimo nella tecnica del dire e negli argomenti, efficacissimo e appetitoso nella lettura.
L. 9 al cento.
Tutti presso la Pia Società San Paolo — ALBA. LE COLLETTE DI S. PAOLO (Continuazione).
S. Paolo aveva a cuore i poveri della Chiesa.
Prima ancora di partire per la redenzione dell'occidente mandò ai poveri di Gerusalemme i frutti del suo amore.
Eppure gli ebrei non volevano bene a Lui: La carità di San Paolo per i fratelli è piena di eroismi! e con la misericordia verso gli altri, impetrava sopra se stesso e sopra la sua missione la misericordia di Dio.
Il profeta Acabbo era disceso da Gerusalemme ad Antiochia e predisse una carestia che avrebbe desolato tutta le terra. La Chiesa di Gerusalemme si trovava nella indigenza: la proporzione tra le risorse e il fabbisogno, tra le entrate e le uscite per motivo di carità, diveniva sempre più grave, a misura che il numero dei fedeli e dei poveri cresceva. Quando il flagello sopraggiunse — nell'anno 44 dopo Gesù Cristo — le derrate erano fuori di prezzo: i diaconi si chiedevano come la Chiesa avrebbe potuto dispensare ai fedeli: il grano, l'olio, i fichi, il necessario insomma di ogni giorno. I Cristiani di Antiochia soffrivano meno della crisi: tra loro Paolo e Barnaba consigliarono e fecero una colletta: era la prima delle collette di S. Paolo e tutti i fedeli secondo le loro possibilità mandarono soccorso ai fratelli di Giudea. Essi stessi poi, Paolo e Barnaba, furono incaricati dalla Chiesa di Antiochia di portare a Gerusalemme il denaro raccolto: e mentre riempivano la legge della carità, secondo Gesù Cristo, dimostravano di essere fedeli alle buone tradizioni paterne.
* * *San Paolo durante il suo ministero apostolico lavorava, faceva il tessitore. Con i frutti del suo lavoro provvedeva anche a quelli che il Signore gli aveva dato per compagni nell'apostolato. Perciò consigliò: Vi ho dato l'esempio; sostenete i deboli col guadagno del vostro lavoro ricordandovi delle parole del Signore che ha detto: è meglio dare che ricevere. Chi poi avesse in qualche modo danneggiato il prossimo, lavori per realizzare guadagni onesti; e venga incontro a chi si trova in necessità.
A Timoteo scrive: Ingiungi ai ricchi che facciano del bene, diventino ricchi di buone opere, pronti nel dare, comunichevoli: e si metteranno così a parte un buon fondamento per l'avvenire e faranno acquisto della vita eterna.
Sia però l'elemosina fatta per Dio con animo semplice, con il cuore ilare.
L'elemosina è una vittima che ci propizia e ci guadagna Iddio.
* * *Da tutti adunque San Paolo si aspettava l'obolo per la buona riuscita delle sue collette.
Faceva perciò questa esortazione ai Corinti, cui aveva mandato Tito per organizzare una
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raccolta abbondante: «Mi è nota la prontezza dell'animo vostro: e per essa mi glorio di voi presso i Macedoni: non fatemi arrossire.
«La vostra offerta è una benedizione: preparatela come benedizione e non con spilorceria. Vi dico: Chi poco semina, poco miete: chi semina in abbondanza, mieterà in abbondanza.
«Ciascuno dia come ha stabilito in cuore suo, non di mala voglia, o per necessità di cose: perché Dio ama il datore ilare».
E descrive, con parole e con promesse rivelate, i frutti della elemosina: ne vedeva le difficoltà, specialmente tra i pagani convertiti, ma sapeva il bene che ne ridondava a chi faceva l'offerta. «Dio è potente a fare che voi abbondiate in ogni bene, talmente che abbiate sempre per voi il sufficiente ed abbondiate in ogni opera buona. Colui che somministra la semenza a chi semina, darà ancora il pane da mangiare: e moltiplicherà la vostra semenza, e accrescerà sempre più i proventi della vostra giustizia: perché voi, divenuti ricchi in ogni cosa, sfoggiate in ogni sorta di benignità.
E il servizio di questa oblazione non solo supplisce al bisogno dei Santi (fedeli), ma ridonda in molti rendimenti di grazie al Signore: poiché, (i fratelli) facendo esperimento in questo servizio, danno gloria a Dio e per la sommissione da voi professata al Vangelo di Gesù Cristo, e per la vostra caritatevole comunicazione con essi, e con tutti: essi pregano per voi, e vi amano grandemente per questa eminente grazia di Dio che è in voi. E siano grazie a Dio, per questo suo dono inenarrabile».
E li muove con un'esortazione toccante: Fratelli, non parlo per comandare: vi do consiglio per far prova di voi: fin dallo scorso anno bramate di fare: ora compite: siccome l'animo è pronto a volere, lo sia pure ad eseguire, secondo le vostre facoltà: Non perché gli altri siano nell'abbondanza e voi nella indigenza: ma perché vi sia uguaglianza.
«Ogni sabato ponete a parte quello che in cuore avete deciso di dare».
Al presente la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, affinché la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza.
Vi è nota la generosità del Signor nostro Gesù Cristo, il quale essendo ricco si fece povero, affinché voi diventaste ricchi della povertà di lui.
LA NUOVA CHIESA A SAN PAOLO
Sono quasi compiti i lavori urgenti della casa Regina degli Apostoli: i dormitori e gli studi, e la squadra del Sig. Barberis ritornò alle fondamenta della Chiesa.
E crediamo che il Signore sia compiacente, e che i cari Cooperatori godano con noi ad ogni mattone collocato.
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Che si preghi per il tempio a S. Paolo! deve essere edificato fin nelle minime parti dalla misericordia di Dio: dovrà essere sorgente ricchissima di effusione della divina misericordia. Offrite per il tempio a S. Paolo! Molti amici di S. Paolo, se fossero vicini, ci farebbero condotte di materiali. Offrite per suffragio dei vostri defunti: nel tempio a S. Paolo vi sarà l'altare delle anime purganti e la sede dell'opera delle 2000 Messe.
Offrite per ottenere da Dio misericordia e grazia: in S. Paolo non cesserà mai la preghiera davanti al S. Tabernacolo: e pregheranno anche le pietre...
Offrite in questo mese, buone mamme, genitori, operai, pie anime, per la buona stampa; che S. Paolo la fecondi di grazie, la moltiplichi, e salvi con essa il nostro popolo cristiano.
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Si sono stampati altri moduli per raccogliere anche le minime offerte per il tempio a S. Paolo: ne spediremo ai Cooperatori perché zelino la gloria di San Paolo. Sono moduli per metri di muratura, e moduli per offerte di mattoni: ogni mattone è calcolato centesimi 20.
La divozione a S. Paolo fa trovare le vie del cuore.
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SUFFRAGATE, COOPERATORI!
Le anime che hanno da Dio la grazia di capire l'Apostolato della Buona Stampa vedono tutte le cose sotto una luce speciale.
Nel mese di novembre esse considerano le anime che stanno nel purgatorio preparandosi alla festa trionfale del loro ingresso in cielo.
Peccati veniali, pena non ancora scontata, freddezze nel servizio di Dio, irregolarità ecc. sono cause comuni per cui le anime vanno prima a mondarsi fino a liberarsi da ogni scoria, e divenire oro purissimo pel cielo.
Non molte sono le anime così perfette che non riportino un qualche po' di polvere dal pellegrinaggio attraverso a questo mondo: non esclusi i cuori religiosi.
Ma quante ve ne sono colà in causa della stampa, se non cattiva del tutto, meno buona.
Il Conte De Maistre ha scritto: «Se ci apparissero d'un tratto le anime perdute nell'inferno a causa delle cattive letture resteremmo spaventati dal loro numero». A questa frase si potrebbe aggiungerne altra non meno grave: «Se ci apparissero d'un tratto le anime che sono cadute in purgatorio a causa della Stampa cattiva resteremmo spaventati dal loro numero».
Gli scrittori, i tipografi anzitutto, i pittori, i fotografi, e tutti coloro che in qualche maniera contribuiscono a riprodurre, stampare, scrivere, dipingere, fissare sulla carta, sulla tela, giornali, libri, vignette, quadri, cartoline, figure, poesie, romanzi, giornali ecc. ecc.
In secondo luogo i lettori, quanti osservano, ammirano, esaminano, vendono, ritengono ecc. ecc. Ora si vede che vi sono libri saliti a duecento, trecento mila copie; vi sono giornali che hanno cinquecentomila lettori. E si noti che vi sono casi numerosissimi fatti in questo modo: le idee lette da un maestro, segretario, avvocato, ecc. sono poi spiegate, divulgate, applicate ad un paese, ad una scolaresca, ad una parrocchia intiera. E non per una volta, di passaggio, ma alle volte per secoli e secoli rimangono i libri ed i lettori. Che se è da ripararsi la bestemmia detta da persona alla presenza di alcune persone: che significa se detta da uno scrittore e letta da duecentomila? Che paragone vi è fra un discorso cattivo scandolezzante pochi fanciulli; ed una figura che da secoli, perché riprodotta in cinquecentomila copie fa sinistra impressione ad altrettanti fanciulli? Lo scrittore ed i cinquecentomila lettori non fanno un male di varia natura, ma un male possibile di pena eterna o temporanea? se è vero che oggi la stampa cattiva popola così la terra di peccati e l'inferno di dannati; non si dovrà medesimamente dire del purgatorio? quante anime attendono e sperano!
Se noi manderemo in cielo tante anime che sono là a purgarsi di simile responsabilità ecco dei frutti che si possono sperare:
1. Queste saranno le anime che in cielo convertiranno molti scrittori e stampatori ciechi, falsi maestri.
2. Queste anime susciteranno buoni scrittori, ottimi tipografi, pittori.
3. Queste anime convertiranno tanti lettori, parte ingenui e parte colpevoli.
4. Le vocazioni all'apostolato della Stampa Buona si moltiplicheranno e la stessa stampa avrà favori, aiuti, lettori.
Si propaghi l'apostolato della parola; accanto fiorisca quello della stampa.
Raccomandiamo a tutti gii amici che ricevono il Bollettino «Unione Cooperatori» di farlo conoscere, farlo leggere, invitare e cercare persone ad associarsi inviandoci la piccola offerta di £. 5 pel bollettino. A tutte queste persone invieremo il bollettino ogni mese. È opera che costa poca fatica, ma di grandi meriti pel cielo.
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NELLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO
Notiziette mensili
Un'altra Prima Messa
Mons. Vescovo di Alba ha consacrato alla Pia Società San Paolo un altro Sacerdote.
Uno dei primi alunni della Casa, uno dei primi che hanno in Casa professati i voti religiosi in mano al Sig. Teologo, il Sac. Paolo Maria Marcellino. Dopo i due primi anni di ginnasio nel Seminario Diocesano, compì in casa gli studi del ginnasio, della filosofia e della teologia.
Ricevette la sacra ordinazione nella Cappella del Seminario domenica 18 ottobre: festa dell'Evangelista San Luca, l'Evangelista della S. Madonna, che è stata per il nostro Sacerdote novello la mamma che lo condusse all'altare.
La sera della Domenica
tutta la Casa, attorno al nuovo sacerdote gli presentò l'omaggio con lettere di augurio, ovazioni affettuose e doni di alunni.
La prima Messa la celebrò solenne nella Cappella e all'altare di S. Paolo in Casa il lunedì seguente e impartì alle famiglie e ai gruppi la benedizione del SS. Sacramento. Il Sig. Teologo ci fece meditare nella fausta occasione che il Sacerdote è l'«Uomo di Dio» e nella giornata si fece festa come quando una sì bella notizia è data ad una famiglia.
Domenica 25 ottobre il Nuovo Sacerdote celebrò la prima volta nella sua parrocchia di Vezza d'Alba, la Messa solenne ai suoi parenti e ai suoi antichi compagni che egli amava.
Il «Giornalino» dei fanciulli deve pure fare festa: poiché il Sacerdote nuovo è il «Papà» come lo chiamano i piccoli lettori: e il «Giornalino» sarà più possente nel bene e lo sentiranno i piccoli: la sua penna sarà mossa da una mano consacrata.
Novembre
La Casa ricorderà con particolare affetto, e manderà particolari suffragi ai Cooperatori defunti e le meditazioni sul Purgatorio, e le opere di pietà per le anime purganti aiuteranno noi a diventar più buoni.
La Regina degli Apostoli
è ormai quasi ultimata nei piani che dovevano servirci: e questi piani sono tutti abitabili.
La Regina degli Apostoli è madre di questi figliuoli che si è scelto per il suo apostolato: la Casa fu terminata senza inconvenienti di sorta. La Madonna che fa le cose complete troverà anche le vie, perché non solo il lavoro sia finito, ma anche il pagamento del lavoro... Continuiamo perciò a raccomandarle questa casa.
In tipografia
La Divina Provvidenza ci ha forniti anche della stereotipia e della zincotipia, e della macchina per gli inchiostri. Funzionano tutte e tre: e si perfezionano dando i primi saggi del loro lavoro.
Grazia grande è stata l'imparare a farle funzionare: e i bollettini, i vangeli, i catechismi i giornalini le gazzette, e le edizioni potranno uscire più belli ed essere sempre pronti alle, richieste.
Questi sistemi e questi mezzi il diavolo li adopera per rovinare le anime e per offendere Dio; questi stessi mezzi debbono diventare pulpiti contro il demonio per salvare le anime col potente mezzo di oggi: la buona stampa.
La prima settimana del mese
Sono i giorni dedicati alle divozioni della Casa; S. Paolo, Regina degli Apostoli, Divin Maestro, San Giuseppe, Angelo Custode, Anime purganti. Sono giorni di preghiere specialmente per invocare la misericordia del Signore nei particolari bisogni del mese; circa lo spirito, la buona stampa, lo studio, l'educazione, i voti, la parte economica.
Una mattoniera
I terreni in cui il Padre Celeste ci ha posti, e su cui vuole che si eriga la Chiesa a S. Paolo, forniscono una terra convenientissima per i mattoni, è venuta perciò la mattoniera che lavora per produrli.
E vi è certo per la costruzione della Chiesa un vantaggio economico e un vantaggio artistico.
E la cosa ha pure un valore mistico, la Chiesa a S. Paolo sarà fatta della stessa terra che Dio gli ha data, su cui accumula le sue benedizioni, che è santificata dalla lode continua che si rende a Dio: e anche i mattoni si fanne pregando.
I giovani nuovi
Si è raccomandato ai Parroci di mandarci delle vere vocazioni: sono entrati giovanetti di undici anni: e giovanotti di circa venticinque: aspiranti di circoli cattolici, fanciulli del piccolo clero, presidenti di circoli.
Vari furono accompagnati dai Parroci cui la Casa è lieta di poter offrire un'ospitalità modesta e cordiale.
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DEPOSITI E RIVENDITE
DI LIBRI BUONI E OGGETTI RELIGIOSI
Siamo al tempo propizio per la diffusione della Buona Stampa e perciò anche per la istituzione di un Deposito e Rivendita di libri buoni e oggetti religiosi. Abbiamo preparato un catalogo dove si può scegliere i libri ed oggetti che si danno in deposito. A richiesta viene spedito.
Questa è anche la stagione in cui le figlie hanno maggior tempo da dedicare alla meditazione, alle funzioni religiose. Un libro che è molto adatto ad aiutarle è «La Giovane Pia» legato in piena tela L. 2,70 prezzo di favore per i Depositi e Rivendite che può essere aumentata del 50%.
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L'APOSTOLO DEI BUONI GIORNALI
I cooperatori che lavoreranno a diffondere i giornali cattolici avranno la protezione e le grazie particolari di S. Paolo.
Quasi un secolo fa Mons. Ketteler esclamava già: «Se San Paolo ritornasse al mondo si farebbe giornalista!».
Ad Efeso comandò lo sterminio dei libri di magia. A costo di farsi accusare di selvaggia intolleranza! proteggere, tollerare quei pascoli nocivi dell'errore era per lui criminoso di lesa verità. Quella che il salmo chiama energicamente la «cattedra di pestilenza» doveva scomparire, poiché in Gesù Crocifisso ha compimento tutta la saggezza!
Ai fedeli delle sue chiese che non poteva visitare, scriveva le sue lettere: tipo dei bollettini dei parroci, delle pastorali dei Vescovi, del lavoro di difesa, o di ordine, di profligazione che debbono compiere i giornali.
La civiltà cristiana è oggi in mano ai giornali.
La civiltà cristiana ha per fondamento il Vangelo, per elemento materiale le nazioni gentili, e per Apostolo di attacco, di unione, di innesto, l'Apostolo S. Paolo. I giornali cattolici continuano la sua missione: e San Paolo ne è il protettore. E proteggerà benigno chi diffonde i giornali.
AGLI EMIGRATI
In suffragio dei morti che hanno lasciato in Italia, mandino gli emigrati iscrizioni alle duemila SS. Messe. È buono invitare anche gli amici a fare questo.
La corrispondenza con l'estero è assidua. Assidue sono specialmente certe zelatrici, come si rileva dalle rubriche.
Gli emigrati di Francia ci hanno anche mandati sei alunni, che vogliono compire a San Paolo gli studi e l'educazione per rendersi sacerdoti.
Gli emigrati che hanno obblighi verso i loro defunti se non sono comodi ad adempirli fuori, possono farlo presso la Chiesa di S. Paolo.
Raccomandiamo loro vivamente tutti i modi di offerte, e specie i metri di muratura per la Chiesa nuova.
Vi sono emigrati generosi, che ci mandano l'offerta di Messe, di candele, per il metro di muratura, per l'iscrizioni alle Messe perpetue, in divisa estera, Deo gratias! All'estero il denaro costa più poco!
San Paolo vede ogni cosa e benedice con grazie copiose!
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ASSOCIAZIONE GENERALE BIBLIOTECHE
Pia Società San Paolo - Alba (Piemonte)
Il nuovo catalogo.
È stato spedito a tutte le Biblioteche. Contiene un ricco assortimento di nuove edizioni che sono entrate nel nostro magazzino.
Se qualcuno dei Soci non lo avesse ricevuto ne faccia richiesta e gli sarà spedito gratis.
La Biblioteca del «Giornalino»
Al prezzo irrisorio di L. 0,50, che per i Soci viene ridotto a L. 0,30 o L. 0,25, si è iniziata una magnifica collezione di volumetti per ragazzi, che li farà andare in visibilio, sia per la bellezza straordinaria dei racconti, sia per le illustrazioni a colori fuori testo. E non si potrà fare a meno di rimanere colpiti da meraviglia alla vista di edizioni così belle, che si vendono per così poco prezzo.
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Per le anime purganti
Il suffragare le anime dei nostri cari che ci han lasciati è un bisogno del nostro cuore, di ogni cuore ben fatto che amava e che ama veramente quelle persone di cui ne pianse la perdita: è un dovere di riconoscenza per i benefizi ricevuti, un dovere di giustizia per ricambiare quanto fecero per noi e di gratitudine per i beni lasciatici.
Ogni cuore ben fatto si commuove al vedere altri a soffrire specie se si tratta di persone care: saremo noi insensibili alle pene che soffrono le anime del purgatorio? S. Agostino dice: Le anime del Purgatorio sono tormentate da un fuoco la cui azione è più violenta di tutto ciò che si può di doloroso pensare, vedere, sentire qui in terra. S. Bernardo scrive: Tra il fuoco del purgatorio e quello della terra vi è tanta differenza quanto ve ne passa tra il fuoco della terra ed un fuoco dipinto. Ma la pena del fuoco non è la sola né la più terribile; assai più grave è lo spasimo che arreca loro la lontananza
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da Dio di cui esse ne hanno una cognizione sublime. Esse si sentono spinte ad unirsi a Lui, non sospirano, non bramano che unirsi a Dio, eppure ne sono tenute lontano finché non abbiano soddisfatto sino all'ultimo quadrante la Giustizia divina.
Tra questi tormenti, esse si volgono a nei, gridano aiuto, invocano la pietà di una preghiera... Oh! non siamo insensibili alle loro grida di dolore, forse noi godiamo i frutti dei loro sudori e dei loro risparmi, dimostriamo loro riconoscenza. A noi costa poco; è questione di animo ben fatto, di cuore sensibile.
Abbiamo noi tra le mani le chiavi di quella prigione; corriamo a liberarle.
La S. Messa è il mezzo più efficace per sollevarle.
Insegna il concilio di Trento: Le anime del purgatorio sono aiutate dai suffragi dei fedeli e principalmente dal sacrificio della Messa. Una Santa diceva di avere visto, mentre un Sacerdote celebrava la Messa per le Anime purganti, degli Angeli che andavano e venivano dal Purgatorio al Paradiso liberando quelle Anime dai loro tormenti.
Ascoltiamo, facciamo celebrare messe per le anime purganti, un mezzo semplice lo offre la Pia Società S. Paolo di Alba con la celebrazione di DUE MILA MESSE all'anno; basta inviarle un'offerta di L. 10 una volta tanto e tutti i vostri defunti partecipano al frutto di tutte le 2000 Messe.
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Soccorriamo i nostri cari che gemono in Purgatorio: un piccolo nostro sacrificio, una messa ben udita forse basta a liberarli da quelle atroci pene: non siamo di cuore insensibile: ascriviamole alla partecipazione delle due mila messe.
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Zelatori e zelatrici!
Col novembre si ritorna alla vita più raccolta: si pensa di più all'anima: si pensa a proprii defunti: Quante persone sarebbero felici di ascrivere i loro cari al frutto delle due mila messe se conoscessero questa opera! A voi, al vostro zelo il farla conoscere: quante anime potete liberare dal Purgatorio nel mese di novembre!
La benedizione del Signore sia con voi.
UN MESE A S. PAOLO
Mentre con amorosa ansia attendiamo anche noi che finalmente si possano ultimare le «Lettere di S. Paolo», la Casa ha preparato « Mese a S. Paolo».
Uscirono già sui «Cooperatori» alcune meditazioni.
È diviso in tre parti: l'esempio di S. Paolo; l'insegnamento di San Paolo, la divozione a S. Paolo.
Crediamo riesca di molta utilità all'anima e al cuore di quanti lo leggeranno.
Costa L. 1. Si può ritirare dalla Libreria della Pia Società San Paolo.
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Vogliamo bene all'anima nostra? Desideriamo sia breve il purgatorio nostro? Ascriviamoci alla partecipazione del frutto delle DUE MILA MESSE che si celebrano nella Pia Società S. Paolo: avremo così suffragi per l'anima nostra.
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LE VIE E I MEZZI DELLA DIVINA PROVVIDENZA
Domandate e riceverete
«Dove sono due o tre congregati in mio nome, io sono in mezzo a loro». Se Dio è con noi, riusciremo a bene. E il Padre Celeste ha voluto che a San Paolo fossero molte anime unite assieme a pregare: sacerdoti, chierici, alunni, poi Figlie e Suore.
Oh! il Signore desidera esaudirci più di quanto lo desideriamo noi, e ama di essere pregato, perché prima di tutto impariamo a fare la sua volontà.
Ecco un brano di lettera.
Rev.mo Teologo,
«Il Bollettino «Unione Cooperatori Buona Stampa» colle sue parole di verità mi ha più volte fatto conoscere le virtù di S. Paolo e la potenza che ha il medesimo, presso il Cuore di Gesù, mi ha fatto vedere le numerose grazie ottenute per preghiere fatte ad onore di questo grande servo di Dio. Ed io che mai ho pensato di ricorrere a questo Santo, ora mi sento spinta da una forza misteriosa, sento in me una voce insolita che mi eccita a rivolgermi a Lei e a tutta la Pia Società per grazie di cui abbisogno grandemente. La mamma promette a S. Paolo un paio di orecchini d'oro e forse ancora altro se otterrà tre grazie che molto desidera; ed io pure mi rivolgo alle preghiere di tutta la Società per grazie particolari, e son sicura di essere esaudita».
Andiamo a Dio con umiltà e abbiamo fede!!!
Chi domanda e chi riceve
Il Signore benedica tutti questi offerenti e li ricompensi col paradiso, mentre noi preghiamo tanto pel bene loro.
Beati coloro che la divina Provvidenza sceglie a suoi mezzi per alimentare le sue opere.
Offerte in danaro
L'offerta che fate per la Buona Stampa è il grano che cade nel più fecondo terreno, e produrrà il cento di frutto per uno, per la gloria di Dio e per le anime.
Per la pensione ai ragazzi
Riceviamo questa dichiarazione: «Le porto i miei risparmi: vorrei dare al Signore pei giovani tutto, giorni, salute, intelligenza, denaro; perciò ciò che mi avanza lo reco a San Paolo pei giovanetti».
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Cassettine della buona stampa
Questi bei nomi siano di esempio: alcuni faranno un po' di esame; e mentre diciamo un bel Deo gratias per questi cari amici ricordiamo che se Dio ha promesso di ricompensare chi fa elemosina, una ricompensa ed un premio speciale tiene preparato a chi con le offerte concorre a far conoscere, e amare Gesù, a istruire e salvare le anime.
Questi saranno i cooperatori della Buona Stampa.
Offerte in natura
Sappiamo di dimenticare molti nomi: sono però scritti nel libro di San Paolo: e con riconoscenza li teniamo presenti ogni giorno davanti al S. Tabernacolo.
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Dice il Signore: Ricevi questo fanciullo e nutriscilo per me: io ti darò la tua mercede. — Dio promette premio a chi procura ai bimbi pane materiale, e non riserberà un premio più bello a chi con amore coopera a formare quelli che debbono essere i continuatori della missione di Gesù, i suoi cooperatori nella più necessaria missione di oggi: la Buona Stampa?
Per il pane
Mentre saldano il trimestre delle spese e della pensione non sono poche le famiglie degli alunni che sogliono mandare una offerta per le eccezionali spese cui deve fare fronte la Casa, negli attuali rincari.
Fanno bene a farlo tutte: questo atto di riconoscenza, merita dal Signore le benedizioni sui figli.
Per la cappella
Anche i fiori si mantennero sempre vivi e freschi: e dai piedi dell'altare salgono per fino al tronetto di San Paolo sono i simboli. In cappella dieci volte al giorno si succedono in preghiera i gruppi della casa: e la preghiera si fa per tutti i cari cooperatori: in settimana furono donati vasi interi di fiori. La pianeta nera è venuta: è elegante e ben fatta: è dono di Mons. Stefano Sciolli Parroco di Levaldisi: che la fece rimettere a San Paolo a mezzo degli amici Don Adriani e Sig. Monzeglio.
L'elemosina delle SS. Messe in San Paolo è L. 7, perché anche la Chiesa è da fare!
Il soldino dei divoti di S. Paolo
La cappellina ha bisogno di tante cose! e beati quelli che zelano il decoro della casa di Dio! si lasci il soldino ogni volta che si visita la cappella: è per la maggior gloria di Dio.
Pel raggio al Divin Maestro
A gocce a gocce: e verrà il raggio: deve poter essere capace di molte grazie del Divin Maestro: e di molte grazie per tutti i cari amici.
Vino per Santa Messa
Amici e Rev. Parroci ne hanno promesso a S. Paolo. Deo gratias: ora sarebbe proprio il tempo di farcelo avere, e preghiamo i benefattori a volerlo mandare. Più presto si compisce il merito loro.
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Depositi i fondo perduto
Sono venute alcune piccole somme: davanti a Dio la generosità è misurata dalla possibilità di ciascuno. I benefattori sono ricordati con preghiere speciali: e la Casa mantiene il dovere di suffragarli dopo il loro passaggio alla vita eterna.
Il bene che fanno alla Casa in questi primi tempi ha un valore tutto singolare, e sarà premiato con grazie e con una ricompensa celeste pure singolare.
Altro modo facile di cooperare
Questo modo facile lo conoscono gli amici: e vi sono amici che lo praticano con un vero senso di devozione.
Depositare a San Paolo capitali e risparmi: ritirarne l'interesse semestrale o annuo; e il capitale depositato quando si richiede.
Il tempo si fissa secondo le condizioni individuali di ciascuno, secondo che ciascuno dice di aver bisogno di ritirare.
Si possono, depositare anche cartelle, e titoli di stato, e averne sopra un agio.
Date le generali strettezze, della classe che un tempo era solita fare le abbondanti elargizioni, questa forma di bene è scelta da Dio come aiuto e importante mezzo della sua Divina Provvidenza.
Ed ha per vantaggio di lasciare il cuore tranquillo e rendere la famiglia più cara a Dio e oggetto di maggiori favori celesti. Dio non si lascia vincere in generosità e non confonde chi a Lui ricorre.
Il vino pel nuovo anno
Chiediamo a nome di Dio: ma non chiediamo invano: anche quest'anno ci hanno promesso gli amici vino buono e vinello.
Parroci della Diocesi cui la vigna ha fruttificato grappoli copiosi: famiglie di alcuni possidenti di vigneti: amici che producono già vino per sé.
Altri ci danno graspi per il vinello.
Il grano dei Cooperatori
La difficoltà di ritirarlo, che v'era gli altri anni, quest'anno non vi sarà più. Ritireremo noi stessi le vostre offerte, o cari amici di San Paolo. Alcuni hanno mandato le loro offerte assai per tempo: così non vi pensano più, fino... ad un altro anno. Altri hanno già messo da parte; altri hanno promesso; altri pensano a promettere: Sì, è cosa buona dare un po' di grano a San Paolo: vi troverete ben ripagati! Portatelo in Alba, o scriveteci che l'avete preparato, o affidatelo a persona che può condurlo.
È un grano che si cambia in ostie! che si cambia in apostolato di bene; e fruttifica per voi Dio stesso! Bisogna provare a seminare per toccare con mano i frutti della semina: bisogna provare a dare al Signore, per toccare con mano, come Dio sa accettare come nostro quello che è suo: e come sa ripagare Iddio!
Il Signore fecondi il seme gettato: sorgano molti nuovi benefattori: a chi rende onore a Dio con le sue sostanze s'empieranno di frumento i suoi granai, e dai suoi torchi pioverà del vino.
FIGLIE DI S. PAOLO
Scuole e vacanze
In questi mesi la maggior parte delle alunne andò qualche giorno in vacanza presso la famiglia. E non stettero inoperose, vari campi si prestarono loro per esercitare dell'apostolato: chi s'adoperò per i metri di muratura, chi per l'opera delle due mila Messe, chi per offerte in natura, altre condussero in Casa nuove vocazioni, mentre i parenti soddisfatti lasciarono ripartire le figliuole, felici del loro entusiasmo e del loro contento.
Nuove venute
Quasi tutte le nuove han già fatto il loro ingresso e se ne aspettano poche altre ancora, e vengono accolte con gran cuore dalle anziane.
S'adattano facilmente al nuovo ambiente; in mezzo a tante compagne sempre allegre cessa presto la nostalgia del paese natio e la letizia prende possesso in loro.
Una piccolina, la più piccola di tutta la Casa, non sapendo come esprimere la soddisfazione di trovarsi alla B. Stampa scriveva alla sua Maestra: — In questa Casa mi trovo bene, troppo bene, come ne ringrazio il Signore! —
Il Divin Maestro le allacci sempre più a Sé, e faccia di tutte delle ferventi apostole della Buona Stampa.
Dir. Resp. Teol. ALBERIONE Giacomo
Alba – Scuola Tipografica Editrice – Alba
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