Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno 6 — N. 6 — 15 Giugno 1924 — Bollettino Mensile — Conto corrente colla Posta

UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA


OPUS FAC EVANGELISTAE (II Tim. IV 5)



ALBA — Scuola Tipografica Editrice — ALBA

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UNIONE COOPERATORI BUONA STAMPA


Opus fac Evangelistae (II Tim. - 5)



ALLA SCUOLA DEL CELESTE PATRONO


Il patrono celeste è S. Paolo. L'Apostolo.
L'ha dato il Signore nostro maestro, nostra guida, nostro modello.
Molte famiglie religiose nacquero e vivono sotto il patrocinio di S. Paolo.
Paolo, schiavo di Gesù Cristo, apostolo per volontà di Dio, continua a darsi per il corpo mistico di Gesù, la Chiesa, e secondo i vari tempi e le varie necessità si chiama attorno nuovi discepoli.
Il mondo ammira S. Paolo: noi, discepoli, dobbiamo apprendere i suoi insegnamenti, amarlo, imitarlo: perché egli ci istruisce e ci ama: e il volerci bene lo dice una grazia di Dio.
* * *

È saliente nella vita di S. Paolo questo stato: egli si era messo totalmente a disposizione della volontà di Dio, e del beneplacito del Signore.
Si è messo a disposizione del volere di Dio, quando il Salvatore lo prostrò col miracolo di grazia nella via di Damasco: non si ritirò più.
Il Divin Maestro aveva dato prima questo esempio: io faccio sempre quello che piace al Padre celeste.
Questo stato di disposizione alla volontà di Dio San Paolo lo inculca a noi.
Ci tiene tanto, insiste di imitarlo. Questa è la santità, la volontà di Dio. Con questa si compiono bene tutti i doveri.
Questo è il motivo dei suoi precetti ai padri, alle madri, ai figli, alle vedove ai servi: questa cosa piace al Signore.
Vi abbiamo insegnato come dovete camminare per piacere a Dio: diportatevi cosi, vi scongiuro.
Gesù Cristo non volle piacere a se stesso: e noi sforziamoci e poniamo ogni studio per piacere a Dio, sia in vita, sia in morte, perché dovremo comparire davanti al suo tribunale.
E abbiamo cura di piacere a Dio in tutte le cose, e facciamo le cose che piacciono a lui: anche il nostro corpo sia come un'ostia santa che piaccia a Dio: e siamo delicati, ad evitare tutto quello che va contro il piacere di Dio.
La volontà di Dio è un sacramento di benevolenza.
Oh! il Signore vi renda così atti ad ogni cosa buona, che facciate sempre la sua volontà, e vi faccia, egli stesso; tali che piacciate a lui.
E voi riempitevi di conoscenza della volontà di Dior e riformatevi nello spirito vostro per ravvisare sempre qual sia su voi la volontà di Dio buona, perfetta, beneplacente: e se farete la sua volontà otterrete le sue promesse.
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Così bene ci insegna a fare S. Paolo: questo era il suo stato di vita.
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Oh! se più pascolassimo il nostro spirito nei tesori delle sue lettere! se più nutrissimo il nostro cuore col latte buono e genuino che abbondante egli ci procura! S. Giovanni Grisostomo scrive: «Io non so proprio darmi pace, e non so proprio capire come vi siano dei cristiani che non conoscono le lettere di S. Paolo».
S. Pietro, il principe degli Apostoli, scrive alle Chiese d'oriente: «Fatevi santi, come anche il nostro carissimo fratello Paolo, secondo la sapienza a lui data da Dio, vi ha scritto: e come scrive in tutte le epistole sue: Voi custoditele».
Facciamo nostro l'invito di San Pietro e il desiderio di S. Paolo.

Date alla Chiesa
un Missionario della Buona Stampa


Don Bosco raccomandava vivamente le vocazioni di giovani adulti. Spessissimo questi giovani conservano da anni nel cuore il desiderio del sacerdozio e la vocazione.
Non poterono mai realizzare il loro sospiro per mancanza di mezzi. La Pia Società San Paolo accetta questi giovani: molti cooperatori aiutino i loro desideri, che è quello del Cuor di Gesù.
Un soldato dell'esercito territoriale francese dal viso intelligente e simpatico, si trovava all'ospedale per una malattia contratta al fronte, durante i 18 mesi di guerra.

Voglio farmi prete

Un giorno mi avvicinava dicendo: Reverendo, la lettura di una vostra opera mi ha deciso parlarvi di un mio caso personale.
Dottore in legge, mi ero impiegato in una banca. Due anni prima della guerra perdetti mia moglie; la sua morte fu edificante e decise il mio ritorno a Dio.
Chiamato sotto le armi, mi recai nella Chiesa di Montmartre, chiesi al Sacro Cuore non di salvarmi dalle palle nemiche, non ci tenevo alla vita, ma a darmi la grazia di far ogni giorno la Comunione.
Partecipai alla ritirata del Belgio, mi son battuto durante 18 mesi, ma ebbi questa grande consolazione acquistata qualche volta con lunghi digiuni di comunicarmi tutti i giorni.
Ora non comprendo più la vita senza la Comunione quotidiana. L'uomo e l'Eucarestia sono fatti l'uno per l'altra.
È forse un'illusione? Vi sottopongo una questione che è appunto il motivo della mia visita. «Vorrei essere sacerdote, vorrei consacrare tutti i miei beni e la mia vita e fare amare la SS. Eucarestia. Che ne dite?»
— Caro amico, gli dissi, seguite questo pensiero, realizzate questo progetto, essi devono entrare nei disegni di Dio, che senza dubbio non aspetta solo che i ragazzi di 12 anni siano cresciuti per popolare la sua Chiesa di buoni sacerdoti. Uomo di mondo insegnerete ai vostri amici di ieri la via alla Sacra Mensa.
— Grazie, Reverendo, la vostra risposta mi incoraggia. Ed io che non tenevo più alla vita, ora voglio guarire per servire la SS. Eucarestia.
Oggi questo bravo soldato fa i suoi studi di Teologia.
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Una preziosissima cooperazione potete prestare, Cooperatori e Cooperatrici della Buona Stampa: indirizzandoci buoni giovanetti, dai 14 ai 25 anni, che desiderino dedicarsi all'Apostolato come Sacerdoti o coadiutori laici; ed indirizzandoci buone figliuole che desiderino di consecrarsi al Signore servendolo nell'Apostolato della Buona Stampa.
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PREGHIERA A S. PAOLO
PER LA BUONA STAMPA


O gloriosissimo Apostolo, che con tanto zelo vi adoperaste per distruggere in Efeso quegli scritti, che bene conoscevate avrebbero pervertito la mente dei fedeli; deh! vogliate anche al presente volgere benigno su di noi lo sguardo. Voi vedete come una stampa miscredente e senza freno si attenta a rapirci il tesoro prezioso della fede e della illibatezza dei costumi.
Illuminate, ve ne preghiamo, o Santo Apostolo, la mente di tanti perversi scrittori affinché desistano una buona volta dal recar danno alle anime colle loro ree dottrine e perfide insinuazioni. Suscitate in mezzo al popolo cristiano santi apostoli ed operai della B. Stampa che lavorino con fede, umiltà e zelo per diffondere il regno di Gesù Cristo.
A noi impetrate la grazia, che, docili sempre alla voce del Supremo Gerarca, non ci diamo mai alla lettura di scritti perversi ma cerchiamo invece di leggere, e, per quanto ci sarà dato, di diffondere quelli che col loro pascolo salutare aiutino tutti a promuovere la maggior gloria di Dio, l'esaltazione della sua Chiesa e la salute delle anime. Così sia.
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LA STAMPA NELLE MISSIONI


È la stampa cattolica, che fra le nazioni in maggior parte infedeli illustra e dà valore ai grandi principi cristiani fra le classi colte.
È la stampa cattolica nei luoghi di missione che prepara un ambiente favorevole tra le persone istruite alla venuta ed al lavoro dei missionari.
È la stampa cattolica nei paesi di missione che rende solido e perpetuo il lavoro dei missionari.
L'Istituto della Consolata nella missione del Kenia, nel centro dell'Africa aziona una tipografia avviatissima: ma il bisogno è molto maggiore, e questo non è il principal lavoro...
Le suore dell'Istituto di S. Pietro Claver col mezzo della stampa religiosa portano luce e fede nell'Africa settentrionale.
Il campo è più vasto enormemente e il lavoro più intenso e più largo assai.
La Pia Società San Paolo nelle missioni lavorerà accanto ai Vicari apostolici e ai missionari, come qui lavora accanto ai vescovi e ai parroci a popolarizzare, col gran mezzo della stampa, il Vangelo di Gesù, per informarne la vita.
Poveri missionari!
Tanto affaticano per civilizzare, e spesso ricche sette e diaboliche fraudi portano via le conquiste di tanto prezzo.
Nei più dei luoghi di missione un sol padre ha affidato vastissime plaghe di 200 - 300 400 chilometri quadrati: e qui vivono tante comunità cristiane disperse.
Già posseggono i primi elementi di una elementare istruzione: e il Padre le visita quando può...
Oh! se potesse, dove non può portarsi, far pervenire il bollettino a grosse parole, a figure!
Preghiamo i Rev.mi parroci a voler studiare nelle loro popolazioni se vi è qualche giovanetto che aspiri o dia speranza di poter riuscire nel campo delle Missioni: sarà accolto alle condizioni stesse pubblicate in copertina sotto il titolo «Pia Società San Paolo».
Si ricevono fin d'ora le domande, essendo già utile il tempo.

A ROMA NEL 1925 PER L'ANNO SANTO


Per assecondare il desiderio del Papa, in ispirito di penitenza, per implorare da Dio pace al mondo e l'unione dei scismatici alla Chiesa di Roma.
Nel 1925, tutta la Casa andrà in pellegrinaggio a Roma.

Ai piedi dei Papa

Anticipiamo quei giorni col desiderio.
A Roma vedremo il Papa: e noi al Papa abbiamo fatto voto speciale di fedeltà: del Papa dobbiamo fedelmente interpretare e seguire le dottrine e il pensiero.
A Roma potremo ammirare la esposizione missionaria: la sintesi della civilizzazione della Chiesa fra i popoli selvaggi, e lo spirito nostro aderirà di più a Madre Chiesa.
A Roma la visita a S. Paolo, il nostro S. Paolo, al Colosseo, alle Catacombe; oh! ci rinvigorirà la fede.

Anche i Cooperatori

Cogli amici e benefattori e cooperatori, facciamo una famiglia sola.
L'anno santo sarà un'occasione per acquistarci meriti assieme.
Faremo assieme il pellegrinaggio a Roma ai piedi del Papa.

Il Treno della Buona Stampa

Formeremo il treno della B. Stampa.
Si potrà prendere un tempo propizio.
Si faranno le pratiche per il treno e per l'alloggio e il vitto a Roma.
Si pubblicherà a suo tempo la spesa, l'orario, le particolarità.

Ai molti amici

Alle madrine dei ragazzi chiediamo anche un'offerta: un istituto ha bilanciato una certa somma per questo.
Confidiamo che le offerte per il pellegrinaggio a Roma dei giovani e delle figlie daran modo di fare le cose bene.
Quanto sarà contento il Signore!
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NELLA PIA SOCIETÀ S. PAOLO


Cenni storici della Pia Società S. Paolo

Il Sig. Teologo non ebbe mai fretta; ci tenne mai ad aver molti ragazzi.
Non sono necessari molti, ci diceva, bastano pochi, ben fermi, pieni di buono spirito.
Non abbiate fretta di riuscire, e di fare; prima è necessario che vi formiate bene.
Non si facciano peccati; basta un atto di vanità a mandare in aria tutto.
In mezzo a voi ve n'è un gruppo che ha ancora molti difetti, ma che ha buona volontà: io li invidio, e ne ringrazio il Signore.
Non temiamo per la Casa: se anche il terremoto la rovinasse, nascerà di nuovo. Facciamoci solo santi, questo sì.
E naturalmente dal labbro del Sig. Teologo si pendeva; e quando il Sig. Teologo non era con noi si pareva figli senza mamma. Una volta che, trasportando i ballotti della carta, si ferì un ginocchio, ed ebbe la febbre, e dovette porsi a letto nel giorno e non fu alla sera a darci il pensiero, tutti i quindici giovani, dopo le orazioni, con gesto insolito, gli entrarono in camera, attorno al letto, per vederlo, chiedergli notizie e tutti avrebbero desiderato di potergli prestare qualche servizio.
Ma l'ubbidienza si esigeva perfetta.
Un giovane, ed è ancora in casa, per disgrazia aveva spezzato un ferro di macchina; a tavola si alzò per chiedere scusa, ma la commozione gli impedì di parlare e piangeva; il Sig. Teologo lo incoraggiò e poi lo invitò a prendere cibo; il giovane resisteva: «E allora vai a dormire, gli disse il Sig. Teologo; qui si ha a obbedire». L'esempio e la lezione furono entrambi salutari.
A Natale del 1917, quantunque non fosse ancora generale l'abitudine, alcuni restarono in casa. Nelle veglie, si tiravano giù conti, e si spedivano fatture. La Casa pubblicava già vari bollettini parrocchiali: di Canale, di Vezza, di Monforte, di Alba, di Sanfrè, ecc.
Nella veglia della notte del Natale si volle portare un regalo al Bambino Gesù, perché Lui ne portasse tanti altri a noi; un regalo già preparato; e si scrissero e si spedirono in Diocesi d'Alba a tutti i Parroci due circolari per i bollettini parrocchiali. Si cominciava l'opera dei bollettini parrocchiali, che ora occupa tutte le attività di un sacerdote e di tutto un reparto della Casa, ed è in continuo e confortante crescendo, che dà molta gloria a Dio.
Gesù Bambino benedisse; i primi due bollettini Parrocchiali che nacquero da quelle circolari sono stati quello di Roddi, e quello di Narzole.
Lo studio e il lavoro sono parti essenziali dell'Apostolato della Casa.
E si tennero anche commemorazioni, più che vere feste, dello studio e del lavoro.
Ricordo un primo maggio degli anni addietro.
A mezzogiorno si è cessato il lavoro, la sera si fece vacanza, e passeggiata nei boschi del Tanaro. Là, in mezzo agli alberi, dopo giochi e ricreazioni, il Signor Teologo ci radunò e commemorò con dire accessibile alle nostre piccole menti la Rerum Novarum del grande Leone.
E ci parlò del lavoro cristiano e del lavoro nostro apostolico: e si consacrò, in quel primo giorno del mese di Maria, il lavoro alla Madre Celeste. Si cantò una lode e si fece cena sulle sponde del Tanaro sonante.
In casa si dice, e i giovani lo sanno, che il lavoro nostro, è come la fatica di S. Paolo: perciò la tipografia sarà unita alla Chiesa, ne sarà un coretto... e qui faremo girar le macchine come nelle sale parrocchiali si fa il catechismo.
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L'ADORAZIONE NOTTURNA


La S. Madonna ci ha concessa questa grazia l'ultimo giorno di maggio.
Sia benedetta la S. Madonna!
Sabato sera le Pie Discepole continuarono l'adorazione fino alle undici di notte: e Gesù Benedetto rimase esposto fino a quella ora.
Così nella piccola cappella di S. Paolo la preghiera pubblica è durata ininterrottamente dalle 4 alle 23.
Gesù eucaristico è il Divin Maestro vivente in mezzo agli uomini.
Queste prime ore notturne sono il tempo di redazione dei grandi giornali.
In queste ore l'attività è vivissima e spesso febbrile ai tavolini degli scrittori e alle macchine compositrici.
E si scrivono le molte cose che intonano la vita all'indifferenza, e si scrivono le bestemmie orrende contro Iddio e la sua Chiesa in danno delle anime; e si scrivono anche i più belli articoli che portano la fede nei cuori.
Ma le penne a servigio dell'inferno sono davvero più numerose e potenti!
Il giornale dovrebbe essere il commento del Vangelo.
Il divin Maestro dia grazia agli scrittori cattivi di ritrovarsi nell'empia loro opera di male; il Divin Maestro illumini i buoni scrittori, li inspiri, dia efficacia e potenza ai loro articoli, e buona disposizione ai lettori del giorno che viene.
Il Divin Maestro per questo è supplicato in S. Paolo: la sua misericordia non ci lascerà confusi.

NOTIZIETTE MENSILI


Il ritiro mensile

Buona volontà e raccoglimento. Questa volta ci portò ad agguerrire fortemente la volontà e il cuore contro il peccato.
Si è fatto verso la metà di maggio, sotto l'occhio della Madonna.
Dopo pranzo la passeggiata di premio a Grinzane. Ci accolse con gran cuore il Sig. Pievano Don Morone. Il Rev. D. Bertola, direttore della Colonia Agricola, per concessione del Can. Giordano, ci accompagnò a visitare il Castello, dove si conserva il letto e la Camera del Ministro Cavour, e i giardini fioriti. Si consumò la buona merenda e il vino che già aveva preparato l'ottimo D. Morone e il Direttore della Colonia Agricola. In Chiesa si cantò a Maria Regina del Carmelo, patrona della Parrocchia e del Paese, appena giunti: si recitò poi il Rosario, e Gesù Sacramentato benedì i propositi e i paesi e l'allegria.
A chi ci volle tanto bene : Deo gratias!

La Regina degli Apostoli festeggiata nella sua casa

La festa alla Regina degli Apostoli fu celebrata quest'anno in Casa per la prima volta.
Maria, Regina degli Apostoli, è la nostra Madonna: abbiamo fatto eseguire i clichès per le cartoline e le immagini che manderemo agli amici e ai devoti della S. Madonna: ha tante grazie da distribuire ai cooperatori e a noi, e continuamente le distribuisce.
Il Maggio fu consacrato al suo culto: due grossi e preziosi lampadari continuamente accesi davanti alla sua immagine, testimoniavano l'amore, e simboleggiavano la nostra preghiera che chiedeva alla S. Madonna di poterla amare.
Maggio fu chiuso solennemente, e con devozione. Vi partecipò tutto l'affetto del cuore, perché la Madre Celeste fu molto larga di grazie e di favori coi suoi figliuolini. Quanto ci vuol bene la Madonna!
L'altare fu addobbato come nelle più grandi feste: il quadro della Madonna poggiava su un colle di fiori: i più bei vasi, i più bei mazzi dei più bei fiori del mese; li offrirono le famiglie che già s'abituarono colla Madonna di San Paolo e ne sentono i materni affetti.
La bianca Madonna del giardino fu incoronata e ammantata di verde e di rose, e circondata di lumi.
Il Sabato sera e la Domenica sera, tutta la Casa si adunò attorno alla sua Madonna, a fare la serenata: bella, divota: oh! alla Mamma che ha sempre il cuore in mano, si va col cuore in mano! Preghiere e molti canti: tutta la casa, divisa in due cori e su due siti: i giovani dal giardino di San Paolo, e le figlie dalle volte nuove della Casa «Provvidenza».
Partirono arazzi in quantità, scoppiarono petardi, s'innalzarono palloni volanti, che procurarono gli alunni per onorare la Mamma! la Mamma che ci vede dal Paradiso!
Le divozioni e le funzioni in Chiesa quanto meglio si poté. Canti alla Comunione: si celebrarono sette SS. Messe consecutive: due solenni: per i giovani e per le figlie.
Ai Vespri, una santa novità per la nostra famiglia: la processione. La Madre celeste,
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in effigie nel quadro espressivo e divoto, fu portata a visitare la sua casa. In buon ordine, al canto delle Litanie lauretane, precedente la Croce, e poi il quadro del Vangelo di Gesù, la processione si snodò e sfilò per il giardino, sotto i vani della nuova casa, per la Casa S. Paolo, il refettorio, i laboratori, il cortile. Nel salone delle macchine sostò: qui il Sig. Teologo fece la predica: e si consacrò alla Madre celeste tutti gli strumenti del lavoro nostro: penna, compositoio, macchine, varie iniziative, propaganda...
La giornata è stata festiva, anche per la ricreazione, più lunga, e per i vari giochi, che, ognuno nel proprio cortile svolsero i due rami della Casa: corsa al sacco, pignatte, pentola, rane, secchio... e ebbero la costanza i giovani di durarla per circa quattro ore, con un interessamento appassionante, loro a divertirsi e i superiori a divertirli.
Non abituati a simili .ricreazioni, ogni poco è soddisfacente ed assai.
E la S. Madonna, la Regina degli Apostoli, ci conceda questa grazia di voler bene al suo Gesù, e di capire il suo Vangelo, e di vivere secondo lo spirito del Vangelo del Figlio suo, e di portar questo spirito nel prossimo.

Giugno a S. Paolo

Gennaio fu consecrato al Divin Maestro, Giugno si dedica a pregare San Paolo, a fare fioretti a San Paolo: a impaolinarci.
San Paolo fa grazie preziose: i Cooperatori lo sanno.
Amiamolo San Paolo; il suo spirito è quello di Gesù, il suo cuore è quello di Gesù. Saprà farci buoni e cari a Dio.

La Divina Provvidenza

Tra poco sarà coperto il quarto piano. La Divina Provvidenza la tira su: molti si fanno strumenti della «Divina Provvidenza». La Casa non si fa di redditi, ma di «Divina Provvidenza». Altri amici il Signore aspetta; in premio preparerà ad essi una bella casa in Cielo, e quaggiù verrà Egli stesso ad abitare nei loro cuori!


LA STAMPA ANTIBLASFEMA


Calendario

La prenotazione per il CALENDARIO ANTIBLASFEMO bisogna mandarla subito alla Pia Società S. Paolo di Alba. La consegna entro ottobre ne faciliterà la propaganda, e non si mancherà di raccogliere abbondantissimi frutti.
Il calendario con le nuove, migliori, originali figure reali e allegoriche si aprirà la strada per entrare in tutte le famiglie.
Offriamo due formati:
1 cm. 16 X 35 economico
2 cm. 19 X 39 in carta migliore.
a L. 14 e 16 %
Chi prenota almeno 1000 copie ha diritto alla stampa gratis del Santuario, della Parrocchia, ecc, nella prima pagina della copertina.

Un forte per abbattere

Contrariamente a quanto osava asserire qualche anno fa la gran parte della Stampa estera che l'Italia è in decadenza nella sua razza perché nel linguaggio abituale del popolo predomina il frasario blasfemo e sporco, oggi la stessa stampa ammira lo sforzo che fa il popolo italiano sotto il massaggio della nazionale propaganda antiblasfema per correggersi dall'abitudine millenaria.
La campagna contro la bestemmia dà risultati sorprendenti, e man mano che il suo organo, Italia Antiblasfema, andrà aumentando la tiratura, allargando la sua influenza sulle masse, il popolo italiano si unirà in un unico Comitato come in una sola fortezza per abbattere il nemico d'Italia: la maledetta bestemmia.
Si diffonda quest'organo in tutte le famiglie, e la completa vittoria sarà accelerata. Portiamo anime al Signore.
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ASSOCIAZIONE GENERALE BIBLIOTECHE
PIA SOCIETÀ SAN PAOLO - ALBA (PIEMONTE)


Dalle Biblioteche

Nel mese di maggio non si è fatto molta strada nel movimento delle Biblioteche Cattoliche, nel senso che non se ne sono costituite molte di nuove: circa un terzo degli altri mesi.
Però è consolante vedere come lavorano le vecchie Biblioteche associate, che hanno fatto abbondanti provviste di libri nuovi: si vede che l'estate non fa dimenticare l'importanza delle buone letture.
Ne ringraziamo il Signore, il quale manifesta di esaudire le preghiere che a Lui si rivolgono per la diffusione delle buone letture, specialmente quelle di un gruppo degli Alunni della Pia Società S. Paolo che prega per questo scopo in modo particolare.

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DEPOSITI E RIVENDITE
DI LIBRI BUONI E OGGETTI RELIGIOSI


Per rimediare a certi piccoli inconvenienti e per dare sempre maggiore comodità a chi desidera formare il Deposito, abbiamo pensato di formare alcuni piccoli Depositi divisi per blocchi ognuno dei quali comprende i libri che fino ad ora abbiamo trovati più pratici e gli oggetti più convenienti e che hanno avuto la preferenza nelle numerose ordinazioni che riceviamo sia per la bontà come per il prezzo.
È bene notare come alcuni di detti blocchi contengono in prevalenza libri di devozione, altri oggetti sacri, e questo per dare ai nostri lettori varietà di scelta, secondo le necessità particolari delle singole parrocchie.
Sotto pubblichiamo quattro di questi blocchi, dell'importo complessivo di lire 100, 200, 300, che possono servire di base per un primo esperimento. Dal risultato di esso e dalle preferenze che osserverà uno per un libro od oggetto sugli altri, avranno un criterio giusto e pratico per le ulteriori ordinazioni, che saranno certamente costretti a fare dopo poco tempo, se sapranno iniziare il nostro Deposito con vero spirito buono badando prima è sopra tutto al bene spirituale delle popolazioni.
Il profitto che si riceverà dalla diffusione servirà a dare sempre maggior incremento all'iniziativa e a coprire le spese che si sono dovute sostenere.
In tutte le parrocchie ci dovrebbe essere il Deposito per comodità delle popolazioni: basta scrivere alla Pia Società S. Paolo in Alba; indicando il blocco che si è trovato di maggior soddisfazione e accompagnandolo dell'importo relativo, qualora non si voglia ricevere in assegno.
Coloro poi che preferiscono far l'ordinazione dettagliata dei libri ed oggetti che credono più adatti per loro, senza tener conto dei vari blocchi che pubblichiamo sotto, non hanno che ordinare attenendosi ai pezzi che abbiamo pubblicati nei fascicoli precedenti di questo bollettino, sotto la rubrica «Depositi e Rivendite» alle solite condizioni.
Così lasciamo facoltà di togliere, aggiunge, e notificarci tutte quelle modificazioni che si credessero opportune.

Condizioni

Per favorire maggiormente i RR. Parroci e coadiutori e nell'intento di diffondere maggiormente il bene che è destinato a portare questa iniziativa, la Pia Società S. Paolo, fa le seguenti condizioni di favore.
La Scuola Tipografica di Alba accetta di ritorno i libri invenduti (purché del tutto conservati in perfetto stato di vendita, non sciupati) restituendo il denaro versato all'ordinazione.
Pagamenti anticipato di tutta l'ordinazione, o per vaglia o contro-assegno; notando che sono a carico del committente l'imballaggio ed il porto di andata e ritorno. Si nota però che, dove il Sacerdote fa le cose bene, nell'esaminare i libri occorrenti, ordinare il semplice necessario, zelarne l'esito, ecc. la resa è pochissima o nulla.
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OPERA BOLLETTINI PARROCCHALI


Bollettini nuovi: Hanno iniziato la pubblicazione del loro Bollettino le parrocchie di: Quarto Piacentino (Piacenza); Inverso di Drusacco (Torino); Cavazuccherina (Venezia); Bussoleno (Torino).
Se il Bollettino è molto utile nella stagione invernale in cui la gente ha tempo a leggere, d'estate non è di minore utilità, perché i lavori della campagna, i monti, il mare ecc. ecc. sono tutte cause che inducono troppi a disertare le prediche ed istruzioni parrocchiali... ed il Bollettino li raggiunge questi... disertori e porta loro la parola evangelica di cui tutti hanno bisogno.
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Sezione Società Biblica


Il Vangelo in ogni famiglia

Dai primi di marzo ad oggi si sono diffuse 12.000, copie del Vangelo in Diocesi di Alba, 20.000 in altre Diocesi.
Il Vescovo di Como, ha fatto la lettera pastorale sul Vangelo invitando i suoi diocesani a leggerlo ogni giorno.
I Vescovi di Bergamo, Verona, Susa, Vicenza, Asti, Cuneo, Saluzzo, Mondovì, e Fossano, hanno fatto calda propaganda raccomandandone la diffusione ai loro sacerdoti.
La seconda edizione è pressoché esaurita, e della terza di 65000 copie è quasi ultimata la stampa.
La lettura del Vangelo ottiene meravigliosi effetti di grazia.
Il Divin Maestro ci desidera alla sua scuola ed ha cura di farci capire.
Un giovane dalla lettura del Vangelo ha ottenuto la vocazione.
Un altro giovane ha ottenuto una profonda conversione di spirito: e riformò così il suo modo di vivere e di pensare che nessuno avrebbe creduto.
I protestanti fanno larga propaganda di Vangeli: ma il loro Vangelo contiene errori: I protestanti si servono del libro del Vangelo per combattere lo spirito del Vangelo e la parola di Gesù: il loro Vangelo non fa del bene.
Un nostro sacerdote, che visitò le Diocesi per la diffusione del Vangelo ci scrive: Il Vescovo di Bergamo e quello di Vicenza si mettevano addirittura le mani nei cappelli, pensando alla propaganda di Vangeli che i protestanti compiono fra gli emigranti italiani.
I cattolici di Zurigo e quelli di Monte Mario a Roma vorrebbero in ciaschedun posto vangeli e missionari che lo diffondano...
Oh! Signore quanto è molta la tua messe!
Ora occorre per i Vangeli una macchina piegatrice: costerà lire 20.000: S. Paolo scriverà nel suo libro il nome dei cooperatori, che hanno concorso ad acquistarla.

UNIONE DI PREGHIERE


Questo mese lo dedichiamo a S. Paolo, ed è il mese in cui S. Paolo elargisce con più abbondanza le sue grazie; occorre fiducia e confidenza da parte nostra.
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MILLE Ss. MESSE ANNUALI
PER I NOSTRI COOPERATORI


Zelatori e zelatrici!
Ricordate che l'essere zelatrici di questa opera è una grazia del Signore: quanti meriti pel cielo! È un apostolato dei più graditi al Cuore di Gesù perché gli avvicina, e porta a partecipare ai frutti della sua passione quelle anime per cui tanto ha sofferto.

Utilità della S. Messa
per ottenere le grazie spirituali


Chiedete ed otterrete. Picchiate e vi sarà aperto. Qualunque cosa domanderete al Padre in nome mio Egli ve la darà. Così ha detto il Signor nostro Gesù Cristo, e la sua parola è infallibile.
Quanto più otterremo se non solo chiederemo in nome di Gesù Cristo, ma se per noi chiederà Gesù stesso! Nulla può negare il Padre che è nei cieli al suo figlio; che per salvare le anime è morto in croce.
Questo avviene appunto nella S. Messa. È Gesù in essa che prega, che presenta i suoi dolori, il suo Sangue al Padre celeste, per implorare grazie per noi. Quanti devono attribuire la loro salvezza a qualche messa ascoltata, oppure che altri ascoltarono per loro.
* * *

Un giovanetto aveva fatto da poco tempo la sua prima comunione: Gesù aveva parlato a quel cuoricino, ed egli si rattristava perché il babbo e la mamma sua non andavano mai a Messa: li aveva pregati, scongiurati, ma invano.
Il bambino allora dice tra sé: «Farò cosi: ascolterò due volte la settimana la messa: una sarà per papà e l'altra per mamma».
Alcune settimane dopo la mamma si accorge che il suo bambino s'alzava per tempo ed usciva di casa, un mattino lo volle seguire per accertarsi dove andava: lo vide entrare in chiesa, entra essa pure, e lo vede salire su vicino all'altare, inginocchiarsi, giungere le mani ed assistere la messa. Pareva un angelo, si fermò anch'essa, ascoltò la messa quindi lo aspettò all'uscita della chiesa.
Il bambino scorgendo la mamma le saltò al collo «Mamma, mamma, le disse, ieri era per papà oggi è per te».
La mamma commossa stringe al seno il suo angioletto. La grazia era ottenuta. Qualche giorno dopo quel bambino veniva alla chiesa accompagnato dal papà e dalla mamma, ed ebbe la consolazione di portarsi alla comunione tra papà e mamma.
* * *

Quante madri, piangono il traviamento dei loro figli, quante spose si struggono, dal dolore perché il loro marito non pratica la religione, quante figlie soffrono nel vedere i loro genitori, o fratelli irreligiosi!
Ricordino tutti che sta nelle loro mani un mezzo efficacissimo per ottenere la conversione di quelle care anime. Ascoltino qualche messa, fasciano una novena di messe, ne sperimenteranno subito gli effetti.
A queste persone la Pia Società San Paolo viene in aiuto coll'opera delle Mille S. Messe.
Basta inviare un'offerta di L. 10 col nome di chi si desidera inscrivere ad aver parte a quest'opera e l'inscritto ha il bene di godere del frutto di mille Messe ogni anno e per sempre anche dopo la sua morte. È un mezzo facilissimo e semplice ma apportatore di grandi beni.
* * *

Le persone zelatrici ringrazino il Signore di questa missione: costerà loro un po' di sacrificio, ma sarà ricompensata dal ritorno di anime a Dio e dalla liberazione di altre dalle pene del purgatorio.
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LE VIE ED I MEZZI
DELLA DIVINA PROVVIDENZA


Domandate e riceverete

Sono commoventi le lettere che si ricevono: «Si preghi, si preghi...» per grazie spirituali e per grazie temporali: oh! il Padre celeste tutto concede, quando è utile per la vita eterna: Egli l'ha detto: «Qualunque cosa mi chiederete, ve la darò».
Si chiedono preghiere: perché la preghiera è il mezzo più efficace e pronto per ogni cosa: si chiedono preghiere e si fanno offerte, perché il danaro vale poco, l'abilità vale poco, la buona volontà vale poco, l'uomo vale poco: Dio vale tutto! Abituiamoci e rendiamoci famigliare il ricorrere al Padre celeste nei bisogni! Sovente Dio ascolta subito! Che Padre buono è il Signore!!
Beato l'uomo che confida nel Signore: maledetto chi confida nell'uomo, che non può!
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Grano e bozzoli

La nostra Casa, i nostri giovani, le Figlie, le Pie Discepole e tutti i nostri Benefattori, Amici e Cooperatori, formano una sola grande famiglia spirituale: per questo ogni giorno in Casa si fanno preghiere speciali per tutti e singoli i membri di questa famiglia.
In questi giorni le preghiere sono dirette ad ottenere dal Signore e da S. Paolo la protezione sui raccolti della campagna, specialmente del grano e dei bozzoli.
Molti dei nostri Amici per impegnare la Divina Provvidenza hanno già promesso una offerta a raccolto assicurato come fecero l'anno scorso.
Le seguenti famiglie hanno accettata la nostra proposta rimandando il tagliando della nostra Circolare: [...]

Per la pensione ai ragazzi

Parroci, Suore. Maestri ci scrivono sovente, raccomandandoci giovani poveri. Se non mostrano veri segni di vocazione, questi ragazzi non si accettano. Ma quante volte sarebbero proprio delle vocazioni da curare!
Le raccomandiamo ai Cooperatori.
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I Cooperatori ed i benefattori sanno che in casa si prega per loro: questo li conforta.
Ma una grazia importante ricevono che non va dimenticata: Si impara a far buon uso delle cose ed a confidare nel Padre celeste; ed a informare la nostra vita dello spirito del S. Vangelo.

Fiori

Signore ed Istituti portano ogni giorno fiori nella Cappella: a S. Paolo, alla Regina degli Apostoli, al SS. Sacramento. È simbolo di amore vivo: pegno di grazie.
Al Signore piace molto questa offerta: egli esce volentieri tra i fiori: il suo altare presenta ogni giorno come un giardino: qui si immola, qui fa nascere e crescere fiori di virtù, e frutti di bene.

Depositi a fondo perduto

È una grazia grande dare al Signore quel che si può.
Chi deposita a fondo perduto si assicura i suffragi dopo morte.
In vita può riscuotere gli interessi o anche ritirare il capitale, se viene in necessità.

Altro modo facile di cooperare

Molti cooperatori mandano somme piccole e grosse a titolo di offerta. Sono i più.
Altri portano somme piccole e grosse a fondo perduto.
Vi sono altri che fanno così: conoscendo che la Casa ha bisogno di far fronte a spese rilevanti per fabbricazione, per macchine, per carta, depositano presso la Pia Società S. Paolo quel denaro disponibile, che metterebbero presso istituti di credito, o che tenerebbero in casa.
La Pia Società S. Paolo rilascia titoli di obbligo e restituisce la somma quando viene richiesta, e nella misura richiesta e retribuisce gli interessi.
È una forma di cooperazione che piace alla divina Provvidenza.
Questi depositi assicurano gli interessi della famiglia e ottengono le misericordie di Dio.
Molti che hanno fatto un primo esperimento, ripetono.
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Non cerchiamo denari, ma anime: questa forma di aiutar la Casa eleva lo spirito di chi fa depositi; famigliarità col Padre Celeste; fa acquistar tesori spirituali colle cose terrene...

LE FIGLIE DI S. PAOLO


Un po' di storia

Le figlie avevano bisogno di tutto: cominciando dalla istruzione tecnica.
Il Signore si era anche preso dei pescatori, e disse loro: d'ora in avanti sarete pescatori di uomini, e lo furono.
La volontà di Dio era chiara: a quelli che disapprovavano perché le figlie erano poche, niente pratiche e lontane, il Signor Teologo rispondeva: «Il Signore compirà per queste figliuole un miracolo». E il Signore fece, per mostrarsi fedele e rimuneratore della fiducia.
I giovani di Alba pregarono per la casa di Susa un mese intero. Il Signor Teologo ci aveva invitati così: «Le figlie riusciranno, e, se Dio aiuta, anche ora. Sono un cavolo, fin'ora poco produttivo, che si trapianta: per crescere ha bisogno di gettare profonde radici nell'umiltà e di essere innaffiato da molta preghiera: se le figlie vogliono porsi nell'umiltà non han molta fatica a fare: più poco capaci di così non si può essere: se Dio è abituato a scegliersi soggetti incapaci, ora è la volta: esse sono soltanto capaci a piangere. Per un mese si pregherà per loro, e come ossequio si osserverà fedelmente il proposito degli esercizi, e si terranno bene le cose di tipografia. S. Paolo onorato qui, aiuterà lassù».
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La libreria Gatti fu a poco a poco fornita di libri buoni e di oggetti religiosi: e la centenaria ditta cambiò anche il nome e fu chiamata: Tipografia San Paolo. La maestra ha questo ricordo: Quando ci dissero che la nuova Tipografia doveva chiamarsi Tipografia San Paolo, non si poteva più contenere la gioia: a Lui poi si ricorreva nei bisogni, Lui si invocava nei lavori, quando occorreva qualche difficoltà, quando non si sapeva eseguirli. S. Paolo insegnava guidava, e noi sovente, quasi per rendercelo più famigliare il nostro celeste patrono, lo chiamavamo S. Paulin.
Come bambine che non sanno fare il compito e vanno dal papà a farsi insegnare: così facevamo noi, e S. Paolo come il padre, che, vedendo la bambina proprio buona a nulla, finisce di fare lui stesso il compito, così faceva lui.
La Tipografia, la cucina, il riassetto della casa occupavano tutto il tempo.
A Susa si era in regime di tesseramento come in Alba: e le figlie erano giunte senza tessera, e bisognava per conseguenza rimanere senza pane. Ma a questo provvide con generosa carità e abnegazione il Can.co Pozzo segretario di Mons. Vescovo.
Ogni giorno se ne veniva col suo fagotto di pane, perché le nuove segusine attendevano pur loro il pane quotidiano dal Padre Celeste.
Più tardi provvide anche il latte e di molte altre cose vanno riconoscenti le figlie all'ottimo Canonico.
Così la Casa di Susa si ambientava per il suo apostolato, e per la santificazione delle missionarie.
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Ritiro e passeggiata

Mercoledì, 20 maggio, si chiuse il Ritiro mensile. Quanto bene fanno questi bagni spirituali! Nel pomeriggio si fece visita alla Madonna di Lourdes nella parrocchia di Mussotto. La buona Mamma Celeste fu salutata con canti. Poi, gentilmente accolte dal Prevosto Don Torchio, si fece merenda che il Sig. Parroco innaffiò di vino bianco squisito.
Si visitò il nuovo Asilo, dove le Suore del Suffragio educano il piccolo mondo mussottese, si rientrò in Chiesa per la recita del S. Rosario, perché la Madonna ricompensasse con abbondanti grazie la carità del buon Pastore e il suo zelo.

Un pensiero ad Agostina

Una maestra anziana s'esprime va così col Signor Teologo: Leggo con frutto i pensieri del mazzetto di Agostina: quanto sono densi! che anima bella!.
Un'altra persona diceva alla maestra della figlie di S. Paolo: Preghi il Signor Teologo, che faccia eseguir le cartoline di Agostina: io ne desidero una: fa delle belle grazie quella figliuola!.
La maestra rispose con due lagrimoni: perché Agostina è ancor tutta viva davanti a' suoi occhi.
Mi vien consegnato scritto su un foglio: Sono molto riconoscente ad Agostina.
Ho raccomandato alla S. Madonna e a Lei una angosciosa tribolazione dell'anima, una perturbazione di spirito penosissima: il cuore era serrato nell'angusti a: la testa doleva e ho preso a recitare ogni giorno i sei pater, dell'Abitino Ceruleo per Agostina: Iddio fece grazia.
Come quando spunta il sole, la vita si illuminò; s'incamminò nella via, intensa e tranquilla, e gioconda: ed ho sentito l'effetto della grazia.
Ho poi affidato altre cose importanti: ad Agostina e quella figliuola ha fatto bene. Perciò continuo: e nei suffragi, faccio per lei preghiere speciali, e con gusto, quasi per un bisogno.
Agostina aiuta a far bene il proprio dovere e la vita comune: Il far ogni cosa come l'ultima della vita: la intensità e l'umiltà nel dovere erano sue caratteristiche.

UN PUNTO D'INTERROGAZIONE


La vocazione religiosa
(Continuazione)

— Un dì per via venne incontro a Gesù un giovanetto e gli disse:
Buon Maestro che debbo fare per conseguire la vita eterna?
Rispose Gesù: Tu conosci i Comandamenti della legge: amare il padre e la madre, non ammazzare, non commettere atti impuri, non , rubare, non dire falsa testimonianza. Ebbene osservali.
Rispose il giovanetto: Io li ho sempre osservati fin dalla mia fanciullezza. Che cosa è che ancora mi manca?
Questo fatto del vangelo non è proprio il suo caso? Questo giovane, come Lei, osservava i Santi Comandamenti, cercando non solo di vivere lontano dal peccato, ma anche di far del bene secondo la sua condizione, tuttavia in fondo al cuore non era contento, sentiva mancargli qualcosa che avrebbe potuto fare di più e di meglio, e decise di andare da Gesù, a cui rivolse la stessa domanda: — Che cos'è che ancora mi manca?
Gesù posò sopra di lui uno sguardo di compiacenza, e soggiunse: — Una cosa ti manca, se vuoi essere perfetto, va, vendi tutto quello che hai, e dallo ai poveri, ti farai così un tesoro nel cielo, poi torna e vieni dietro a me.
Il Signore ha rivolto su di lei un simile sguardo di compiacenza. I sentimenti provati in fondo al cuore sono la voce di Dio che l'invita a servirlo con maggior perfezione, cioè con la pratica dei consigli evangelici. I sentimenti che ella prova sono chiari indizi di vocazione divina, alla vita religiosa.
— Ma come si può essere certi? Non si richiedono per la vocazione tante condizioni?
— Inclinazione e buona intenzione. Lo dice la Chiesa. E quando uno, si sente mosso internamente da un fine buono, quale sarebbe di togliersi dai pericoli del mondo per occuparsi meglio dell'eterna salute, servir meglio il Signore,
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far del bene ecc... ha motivi sufficienti per credere che è chiamato da Dio alla vita religiosa. S'intende, però che sia idoneo a compiere gli obblighi della vita religiosa.
— Le sue parole sono consolanti e mi sollevano da un gran peso. Ma avrei bisogno di intendere anche meglio.
Quando ho viste le proiezioni della Casa, ho sentito in me un grande entusiasmo per S. Paolo, per Maria, Regina degli Apostoli, e feci loro una novena perché mi ottenessero la grazia di uscire da questo stato di oscurità, e compiere la volontà di Dio qualunque essa sia. Sento attrattiva allo stato religioso, ma temo non aver le doti richieste per vivere in una casa religiosa.
— Sì, sopratutto, la volontà del Signore. È anche troppo giusto che prima di decidere conosca se ha le condizioni per la vita religiosa.
L'aiuterò. Senta: Vedendo qualche Suora, non le veniva spontaneo il sospiro: Oh, se anch'io un giorno!...» o ha mai avuto preferenze più per una casa che per un'altra?
— Provai più volte tutti e due questi sensi. Spesso però provavo sì, una santa invidia, ma mi sembra esser invidia per lo stato religioso in genere che un'attrattiva per la Casa a cui appartenevano. Ecco, io dicevo: vorrei essere religiosa, ma per farmi santa e per curare l'anima del prossimo... dei giovani, dei vecchi, di qualsiasi condizione. E pensavo: dove trovare un istituto di suore che entrino con efficacia in tutte le famiglie per salvare anime e mi sembrava impossibile; poi ecco il Signore mandò le proiezioni della Buona Stampa, ed io potei conoscere il motivo della casa di S. Paolo, e il suo scopo corrispondeva al mio desiderio. Coi libri, coi giornali, con le mille iniziative, le figlie dalla Buona Stampa tendono davvero a strappar a satana anime di qualsiasi età e condizione per ricondurle a Dio. Quante vanno all'inferno per le cattive letture! Ma credo assai difficile poter entrare in quella schiera fortunata.
— Oh! Perché difficile?
— Mi pare che quell'apostolato richiede di saper molto, far propaganda, che bisogna esser pratici di macchine di spedizioni, saper far libri.
— Non ha motivo di amareggiarsi se la difficoltà è solo questa.
Veda la nostra cultura non è come è quella di fuori: l'istruzione s'allarga sul lavoro. Le altre cose si imparano stando in casa con facilità grande, e si esercitano con soddisfazione maggiore.
— Lei mi fa molto sperare; si spieghi si spieghi.

LE PIE DISCEPOLE


Sono undici.
Il Padre Celeste ha mandato loro più spazio e nuove camere nella loro Casa. Non sono sufficienti, e invocano altre anime, che le aiutino a pregare per poter continuare l'adorazione tutta la notte.
Non occorre molta scienza e molta capacità per loro. Esse sanno solo amare molto e servire bene il Divin Maestro e quelli che predicano il suo Vangelo, e debbono solo saper questa scienza.
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Volete far cosa gradita al Cuore di Gesù, che vuole tutti salvi e che tutti abbiano parte dei frutti della sua passione?
Volete acquistarvi meriti preziosi per il cielo?
Volete guadagnarvi le compiacenze di Gesù, aver molte grazie e fare una morte santa?
Volete assicurare suffragi all'anima vostra e dei vostri cari?
ASCRIVETEVI ALL'OPERA DELLE MILLE MESSE CHE OGNI ANNO SI CELEBRANO NELLA PIA SOCIETÀ S. PAOLO PER TUTTE LE PERSONE CHE UNA VOLTA SOLA IN VITA VI FANNO UNA OF FERTA DI L. 10.
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Teol. Alberione Giacomo – Dir. Resp.
Alba — Scuola Tipografica — Alba

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