Anno 6 — N. 11 — 15 Novembre 1924 — Bollettino mensile — Conto corrente colla Posta
UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPAOPUS FAC EVANGELISTAE
(II Tim. IV 5)
ALBA — Scuola Tipografica Editrice — ALBA
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UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPAOpus fac Evangelistae (II Tim. IV - 5)
FEDELI AL PAPA E SEGUIRLOCi sta a cuore scrivere queste parole ai cari cooperatori. È l'essenziale per dirsi fra gli amici di S. Paolo, e ricevere gli efflussi di grazia e di felicità d'animo che Dio ha aperto per questa Missione di tutta sua fattura.
Fedeltà al PapaLa Società S. Paolo e Un. Coop. B. S. debbono portare come distintivo la fedeltà al Papa. I membri della P. Società San Paolo, sacerdoti o no, e le Figlie di S. Paolo si legano con voto religioso speciale ad essere fedeli al Papa. I cooperatori professino questa fedeltà nei discorsi, nei giudizi, nella vita.
Vi sono povere anime che penano per cercare la verità. Ai cristiani il Padre Celeste risparmia questa agonia della mente. Il Papa è per noi il faro di luce, il sole di splendore, il riflettore della verità Divina.
Non brancichiamo nelle tenebre, non erriamo. Nelle più interessanti questioni religiose nei più gravi problemi sociali altri non trovano il punto di base, non vedono la via di uscita, non sanno qual chiave, qual guida scegliere. Noi abbiamo il Papa, la sua parola, il suo indirizzo.
Vorrem dire: siamo dispensati in gran parte dallo studiare, dalla ricerca del vero: noi abbiamo che ad abboccare ai frutti maturi.
Scendiamo da questi argomenti e da questa pratica generale.
Interpreti fedeliNoi dobbiamo essere i fedeli interpreti della parola e degli indirizzi del Papa. Non pretendiamo di essere altro: e Dio ci darà grazie di fare questo. Non sarà necessario sprofondarci negli abissi del sapere, non ci metteremo in testa delle correnti del pensiero: ci basterà capire bene e fare bene l'indirizzo del Papa, e staremo vicini a Lui nelle questioni di battute e nelle crisi del pensiero e della pratica.
Non è nostro compito avanzare teorie, spianare le strade del sapere: noi resteremo vicino al Papa, cercheremo di seguire fedeli l'indirizzo del Papa.
Pecorelle a PietroVorrem dire: il nostro compito non è di far semplicemente del bene, ma è difendere ed estendere la Chiesa.
Non predicheremo quindi ciò che ci sembra giusto ed equo, ma quello che è l'insegnamento del Papa.
Si porterà la stampa in missione, perché si compia l'unità della Chiesa, e perché gli uomini infedeli vengano alla ubbidienza del Papa.
Il bene della Chiesa,secondo l'insegnamento del Papa è il fine d'ogni lavoro.
Amici cooperatori, col Papa! ecco la divisa; col Papa! ecco il segreto di far bene; col Papa! non si andrà fuori di strada; col Papa! pensare col Papa, sentire col Papa, fedeli al Papa, seguire il Papa, ecco quello che si deve fare.
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SUFFRAGARE I MORTI
Il peccato è male che ha una certa infinità nella malizia. Esso è:
1. Una. ribellione a Dio: e per esso Dio viene privato di una certa gloria eternamente: gloria cui ha diritto vero e assoluto.
2. Un danno vero che si causa alle anime altrui; sia che esso riesca di scandalo, come quando esso è puramente interno; considerata la Comunione dei Santi, esso priva le anime altrui di una grazia.
3. Causa di molte rovine interiori; giacché anche perdonato, lascia nello spirito reliquie assai difficili a scancellare.
In vista di questi tre mali che vengono dal peccato, chi sa quante anime pur uscite dal mondo in stato di grazia debbono fare poi un lungo Purgatorio! fino ad una soddisfazione piena.
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I suffragi dovrebbero appunto venire in aiuto di quelle anime ed affrettare la riparazione della gloria di Dio, la purificazione del male di scandalo, e attaccare a Dio questo cuore e questo spirito creato per Dio e che si è invece attaccato alla terra, e al male.
I suffragi dovrebbero pagare i debiti delle anime purganti: e i debiti si pagano con la S. Messa e facendo quello che le povere anime non hanno fatto e facendo bene quello che loro hanno fatto male.
Per le anime che furono tiepide si paga con atti di amor di Dio e ordinando la vita alla carità: per quelle che corsero facili al peccato veniale si paga con atti di contrizione, e con la sincera detestazione del peccato.
Altre anime inoltre scontano le pene degli scandali dati, per esse si paga collo zelo nel fare del bene al prossimo. L'attaccamento alla terra, l'ambizione, le comodità della vita sono tanta roba da purificare nel fuoco del purgatorio. I suffragi per queste anime si fanno coll'elemosina ai poveri e alla Chiesa; si fanno dando al Signore, al suo culto le catenelle di ornamento, gli orecchini graziosi, i braccialetti superflui, si fanno colla generosità nel servire il Signore sacrificando un po' di chiacchiere per recitare il S. Rosario, un po' di calduccio del letto per ascoltare la S. Messa e per rifare la S. Comunione.
Tutte le nostre opere buone hanno un valore soddisfatorio che possiamo dare alle anime del Purgatorio e vi son persone, famiglie religiose che ordinano l'intera vita in suffragio del Purgatorio.
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Quante povere anime gemono nel purgatorio per la stampa! Queste sono le nostre, o cari cooperatori!
In Casa si fanno suffragi ogni giorno.
Quelle che mollemente permisero in casa i giornali e la stampa non buona, quelle che non diedero alla stampa l'appoggio che dovevano; quelle che non han creduto alla necessità della stampa buona con danno loro e della famiglia.
Per queste anime amiche e sorelle; che comprendono or tra pene acerbe l'errore loro paghiamo noi: e si paga coll'opera delle Messe, e si paga dando mano e cuore alla stampa buona; colle preghiere, colle offerte, colla propaganda, collo scrivere.
In Casa si domanda di continuo al Signore, che salvi dal Purgatorio i nostri cooperatori: o che abbrevi il più possibile la pena: e la pena sarà abbreviata perché altri pagheranno per noi se noi ora nella vita, paghiamo per gli altri.
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Un prezioso regalo ci farebbero gli amici mandandoci l'abbonamento vitalizio al nostro bollettino con l'offerta di L. 100 una volta tanto.
L'abbonamento vitalizio costituisce un vero vantaggio alla Buona Stampa e toglie all'abbonato l'incomodo di rinnovare ogni anno l'abbonamento.
Gli abbonati vitalizi vengono inscritti alla partecipazione del frutto delle Mille Messe.
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La Croce della sapienzaDA ME
NULLA
POSSOPER
VOGLIO
AMORE
FAR
DI DIO
TUTTO
A DIO
L'ONORE
A ME IL DISPREZZOCON DIO
POSSO
TUTTOQuesta croce, detta di S. Francesco di Sales, racchiude in poche parole quello che siamo davanti a Dio: e le virtù fondamentali e sostanziali che sgorgano: l'umiltà, la fede, l'amore.
La proponiamo ai cooperatori, che desideriamo carissimi al Signore, perché un amico che l'ha veduta in casa e l'ha letta ci scrive queste sue impressioni e riflessioni:
Io ammiro sempre più la grandezza del Signore. La croce che io osservai nei locali del suo Istituto con il detto
«da me nulla posso ecc.» mi è motivo di quasi un'ininterrotta e continua meditazione; vi trovo tanta sostanza che smoverebbe il cuore più indurito quando riflettesse a quelle brevi parole; vi trovo tanta efficacia ed afferrai così bene quel concetto che mi chiamerei il più stolto ed il più pazzo se ancora esitassi ad informarmi ed immedesimarmi di così santo e logico criterio.
Sì, vorrò anch'io riflettere di più, anzi continuamente; vorrò che ogni istante di mia vita produca un merito; vorrò comportarmi a quel modo che vorrei poi in punto di morte essermi comportato...
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NELLA PIA SOCIETÀ S. PAOLO
Cenni storici della Pia Società S. Paolo
La vigilia del Natale 1918 fu prima lieta poi triste. Si fece la veglia, e fino tardi si ordinò in tipografia il nuovo reparto della libreria con slancio e vivacità. Verso le 23 nello studio ci siamo confessati; l'assistente tenne un sermoncino sul significato del S. Natale; e sull'altare, a luogo del quadro di S. Paolo si ornò di fiori un bellissimo Bambino che a mezzanotte, dopo l'elevazione... nacque. Il Sig. Teologo celebrò le tre messe ingemmate di devozione e di cantici: si fece la santa comunione; dopo la funzione seguì per tutti la polenta, tradizionale nelle famiglie piemontesi: poi a riposo, si doveva dormire fino alle otto.
Ma ecco il triste. Verso le tre la signora che stava di fronte bussa precipitosa alla porta, il Signor Teologo balza, e corre a svegliare i più alti: si vola alla tipografia: c'era il fuoco; l'aveva avvertito la figlia del portinaio di casa Pagliuzzi, per il denso fumo prodotto dal piombo! fu un momento di grave panico; che sentì fortemente il Signor Teologo: sul posto era già il figlio del portinaio, che prestò aiuto con coraggio e attività.
Il Sig. Teologo prima di tutto diede la benedizione a quelli che lavoravano e al fuoco stesso.
Un giovane tornò a casa e, chiamati altri giovani, li accompagnò nella preghiera in chiesa: i più piccoli dormivano tranquilli. S. Paolo vegliava nella stessa tipografia, e la lampadina gli era accesa davanti.
Tutti i locali erano densi di un fumo spesso e nero: non si vedeva nulla; diversi provarono ad entrare e ne scapparono subito: non si poteva localizzare il fuoco, né saperne l'entità.
Si chiamò i pompieri: non si poterono svegliare.
I giovani portavano acqua e si buttava senza sapere dove.
Il fuoco s'era sviluppato attorno alla stufa dei macchinisti e aveva investito la cartaccia, le cinghie delle macchine e il piombo delle pagine. Il Sig. Teologo s'espose al pericolo: entrò in ufficio: qui non v'era il fuoco; proseguì nella camera dei compositori, rovesciò lo scaffale, ruppe il vetro delle porte, respirò, poi cadde e si rialzò; entrò in Magazzino, ruppe altri vetri: questi locali non avevano fuoco! Il fuoco doveva trovarsi dai macchinisti... Buona grazia! la porta dei macchinisti si chiudeva sempre: quella sera il giovane incaricato era andato fino a metà, poi ritornò indietro: e fu la principale valvola di salvezza.
Il fuoco si spense, il fumo uscì: si telefonò ai pompieri di non più moversi: la tipografia restò nera come una spelonca: il danno fu di circa tre mila lire.
La Cattedrale per mancanza dei chierici del seminario ancora militari chiamava per le funzioni solenni i nostri chierici: quel mattino di Natale fu impossibile prender parte alle funzioni in Duomo, e il Pontificale non si tenne.
Ma lo sviluppo del piccolo fuoco ebbe le sue lezioni: e il Sig. Teologo le tirò: è una prova, e il demonio fa quanto può: ma è anche castigo alla nostra negligenza: per il lavoro, tanto fa stampare, come ordinare, come trattare coll'agente di assicurazione; abbiamo fiducia in Dio solo, e siamo diligenti.
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DEPOSITI E RIVENDITE
DI LIBRI BUONI E OGGETTI RELIGIOSI
Si stabilisca
Si stabilisca in ogni parrocchia il piccolo Deposito e Rivendita di libri buoni e oggetti religiosi, perché la popolazione ne sia fornita bene ed a prezzi buoni.
Non vi è paesello, che non sia in grado di farlo, e che non possa ripromettersi, un utile morale non indifferente. Questa è la stagione propizia per iniziarlo.
Purtroppo è andata in disuso, specialmente tra gli uomini, la bella abitudine di portarsi alla chiesa col libro di devozione, onde con esso seguire e prender parte più attiva alle funzioni. Tanti vanno in Chiesa, e passano tutto il tempo oziosi, quando non si appartano in qualche sacrestia, o dietro le pile della Chiesa, ove continuano le loro conversazioni. Altri tengono magari un contegno corretto, ma non sanno sollevare un istante la mente al Signore, non sanno accompagnare il Sacerdote che celebra il S. Sacrifizio della Messa, che canta le lodi al nostro Dio.
Tanti sacerdoti, impressionati di tal fatto, vanno alle volte lamentandosi coi confratelli, escogitando nel loro zelo il rimedio a tanta indifferenza.
Rimedio
Ecco il rimedio: iniziativa del Deposito Rivendita. È lavoro però che dovrà portare i suoi frutti nella pazienza.
Provino a istituire nella loro Parrocchia un piccolo deposito: badino però a scegliere pochi libri ed adatti per i bisogni speciali della popolazione: scelto il libro si spiega dal pulpito, dal confessionale, nei catechismi, nelle adunanze delle associazioni Cattoliche: perché bisogna provvedersi quel libro; cosa contiene; come bisogna usarlo; che tutti devono venire alle funzioni col libro, che al vespro tutti dovrebbero sapere, trovare, e cantare i salmi, le lodi. Insistendo, battendo, non stancandoci ci si riesce ad ottenere un buon miglioramento nelle funzioni e nelle nostre popolazioni. Ma non stancarsi! In principio il frutto sarà scarso, non proporzionato alla fatica, ma ogni seme dà buon frutto nella pazienza!
Riportiamo qui alcuni tratti di lettere che dimostrano come si vada entrando in questo ordine d'idee.
«...Desidero impiantare un Deposito Rivendite di libri di devozione; vorrei adottarne solo due o tre; adatti al mio paese».
«...Essendomi pervenuto tra le mani il suo Bollettino e avendo veduto che ben volentieri farebbe Depositi e rivendite di libri ed oggetti di devozione, essendo mancante la nostra città di negozi di simile genere, e costretti i nostri parroci a procacciarci i libri di devozione, corone, medaglie crocifissi, immagini, ricordi, ecc. volta per volta fuori e alle volte con ritardi, io, Sacrista della Cattedrale, sarei venuto nella determinazione di fare un Deposito.
Invierei una circolare ai Sacerdoti della diocesi che presso il sottoscritto troverebbero il necessario per loro.
Potrebbe codesta Pia Società favorirne un piccolo deposito?».
Come si fa
1. — Un parroco o un sacerdote della parrocchia, dopo aver pregato e meditato si propone per esempio:
di voler provveduti tutti i fanciulli e le fanciulle del catechismi;
di ottenere che tutti i giovani e le figlie di Maria venendo a Messa ed a Vespro abbiano il loro libro di pietà per pregare e cantare;
di presentare alle giovani e alle persone pie della parrocchia un libro di meditazione o lettura spirituale;
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di contrapporre ad un libraio, che forse nella parrocchia smercia libri irreligiosi e immorali, un centro di diffusione di letture sane amene ed educative;
di provvedere che in ogni famiglia vi sia un crocifisso, un quadro, la corona del rosario, ecc.
2. — Si fa un calcolo approssimativo del numero dei catechismi, libri di pietà, di meditazione che gli occorrono, per non ordinare molto di più o molto di meno.
Quindi esamina: chi potrebbe rivendere? Il Sacrestano? La priora delle Figlie di Maria, una giovane del circolo, una bottegaia onesta e pia, la persona di servizio, il Sacerdote medesimo? Pensa, forse con un catalogo alla mano: quali libri, catechismi, corone, crocifissi ecc. vorrebbe vedere in mano alla popolazione. Generalmente scegliere poco e buono: e volerlo diffondere molto, alla totalità.
Quali facilitazioni?
Parecchie: tanto che il rivenditore può avere una ricompensa alla sua fatica. Difatti:
1. La Scuola Tipografica di Alba accetta il ritorno dei libri invenduti (purché del tutto conservati in perfetto stato di vendita, non sciupati) restituendo il denaro versato all'ordinazione.
2. — Sconto progressivo secondo la quantità che sarà venduta: più sotto notiamo ad ogni libro ed oggetto il prezzo di favore che facciamo ai nostri Depositi. Esempio: i nostri catechismi piccoli a L. 0,12 la copia sono venduti nei negozi a L.0,25, 0,30, 0,35 per copia.
3. — Pagamento anticipato di tutta l'ordinazione: o per vaglia e contro assegno; notando che sono a carico del committente l'imballaggio ed il porto di andata e ritorno. Si nota però che dove il sacerdote fa le cose bene, nell'esaminare i libri occorrenti ordinare il semplice necessario, zelare l'esito ecc. la resa è pochissima o nulla.
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I VESCOVI ALLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLOIl Vescovo di Casale«Raccomando vivamente la Pia Società S. Paolo di Alba, augurando che il provvidenziale suo apostolato sia ben compreso, apprezzato e favorito da quanti hanno a cuore il miglioramento degli individui, l'elevazione della famiglia, la pace e la prosperità della società intera e il trionfo della Chiesa.
Casale, 20 Ottobre 1924. + Albino Pella Vescovo
Il Vescovo di Ivrea«L'arma dei grandi combattimenti di difesa ed offesa oggi è la stampa.
Vediamo perciò con piacere diffondersi tra noi l'«Unione Cooperatori Buona Stampa» della Pia Società San Paolo di Alba.
La raccomandiamo perciò anche ai nostri Diocesani. Ricordino essi che quest'arma oggi è necessaria; si ricordino singolarmente i Sacerdoti, la cui opera senza la buona stampa
sarà sterile.
Iddio prosperi quest'Unione
e faccia che si diffonda anche in questa Diocesi»
Ivrea, 22 Ottobre 1924. + Matteo Vescovo
Il Vescovo di Aosta«Io raccomando al mio clero l'opera della Buona Stampa di Alba (Piemonte) e sopratutto l'opera dei Santi Evangeli, utilissimi alle famiglie cristiane. Questa opera della Buona Stampa ha già sparso delle migliaia di buoni libri a prezzi assolutamente irrisori».+ Angelo Giuseppe Calabrese, Vescovo
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ASSOCIAZIONE GENERALE BIBLIOTECHE
PIA SOCIETÀ SAN PAOLO - ALBA (PIEMONTE) L'avv. Corsanego ai Soci della G. C. I. Pubblichiamo la circolare diramata in questi giorni a tutti i circoli d'Italia dal Pres. Generale Avv. Camillo Corsanego.
Roma, 28 Ottobre 1924.
Il Presidente Generale ai Presidenti dei Circoli ed ai Rev.di Assistenti Ecclesiastici.
Vado ripetendo da un capo all'altro d'Italia che prima di pensare alla bandiera, occorre pensare alla biblioteca.
Un circolo che avesse una ricchissima bandiera e nessun libro negli scaffali sarebbe simile ad una bottiglia, con etichetta elegante, ma vuota o piena.... d'aria soltanto.
La Pia Società San Paolo di Alba facilita ai nostri circoli la formazione delle biblioteche adatta allo scopo educativo della nostra Associazione.
Accettiamo con grato animo la collaborazione della Pia Società.
Avv. Camillo Corsanego Presidente.
Il nuovo CatalogoVerrà spedito entro il mese di Novembre a tutti i soci dell'«A. G. B.» e a tutti quelli che ce ne faranno richiesta.
Il nuovo catalogo ha parecchi
miglioramenti, che lo renderanno più utile alle Biblioteche. In principio si è stampato una breve istruzione sul funzionamento delle Biblioteche. — I volumi sono stati divisi e contrassegnando quelli che sono più adatti per le diverse categorie di persone. — È stato provveduto un bell'assortimento di volumi per bibliotechine scolastiche. — Son pure state migliorate le Biblioteche fatte:
Popolare, per
Gioventù Maschile e per
Gioventù Femminile. — In fine sono stati aggiunti blocchi di volumi a prezzi ridotti.
Rinnovare l'associazioneÈ necessario farlo e farlo per tempo. Ricordiamo alle Biblioteche il dovere di sostenere la loro Associazione che fa tanto per loro e che, se verrà sostenuta, potrà fare assai più: Si stanno appunto preparando altre facilitazioni, che faranno molto risparmiare alle associate, più ancora di quanto si risparmia già ora, che è pur molto.
I miglioramenti concessi in quest'anno sono rimarchevoli specialmente lo sconto del 50% sui volumi di nostra edizione.
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SEZIONE SOCIETÀ BIBLICA
Dando uno sguardo al lavoro compiuto c'è da ringraziare Dio di averlo tanto benedetto. L'aversi però fatto strada e l'aver trovato tanti consensi in sì breve tempo manifesta solo una cosa che è l'ora di diffondere il S. Vangelo nelle famiglie e raddoppiare di zelo, di lavoro, di copie.
E vorremmo che tutti i Cooperatori ci pensassero, si persuadessero della grande opera di bene che è la diffusione del Vangelo, tenendo presente questo che dove ora è entrato il S. Vangelo, sono destinati ad entrarci i bollettini parrocchiali, le biblioteche, i depositi-rivendite, giornali cattolici, fogli e libri buoni sotto tutte le forme possibili perché si possa popolarizzare il S. Vangelo, il suo spirito, i suoi principii.
Questo vuole la società Biblica, e per arrivarci confida in Dio e nei suoi Cooperatori ed apre la sottoscrizione permanente per la diffusione del S. Vangelo al minor prezzo possibile.
Offerte
Sua Ecc.za Mons. Albino Pella - Casale L. 50.
Cartiera Ing. Luigi Burgo — Verzuolo per riduzione 50 Quintali di carta L. 2.500
Una domanda
Hai tu aiutato la Società Biblica?... I modi sono tre: preghiera, propaganda, offerte: se l'hai aiutata persevera. Gesù Cristo ti benedirà. Non l'hai aiutata?... Pensa un momento al gran bene che fa e che farà e poi decidi: Da ora innanzi voglio sempre aiutarla.
Perché aiuto la società biblica?
1. Perché voglio che il S. Vangelo entri in ogni famiglia.
2. Perché col S. Vangelo possano diffondersi tutte le altre forme di buona stampa.
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OPERA BOLLETTINI PARROCCHALI
Per comodità dei Rev.mi Parroci diamo i prezzi dei nostri Bollettini e Periodici Parrocchiali.
Con 4 pagine proprie
1.o centinaio L. 50, ogni centinaio di copie in più L. 5: p. es. 500 c.L. 70.
Ottimo per quei Parroci che ne possono almeno fare 400 - 500 copie - adattissimo ai bisogni della Parrocchia, perché compilato interamente dal Parroco.
Con 3 pagine comuni e quarta pagina e testata propria
1.o centinaio L. 20 ogni centinaio in più L. 5: p. es. per 500 copie L. 40!
Ottimo per le parrocchie più piccole, e dove il Parroco è troppo assorbito dal lavoro. La parte comune è fatta dai Parroci. È adottato in circa 150 Parrocchie.
I prezzi s'intendono non all'anno, ma per ogni tiratura.
Le spese di posta fino a 300 copie sono a carico della Tipografia, per le tirature superiori a carico dei Rev.mi Parroci.
Per conoscere la spesa annuale basta moltiplicare per 12, o 24, a seconda che lo si vuole quindicinale o mensile.
RR.mi Parroci
Esaminate i nostri periodici parrocchiali; e vedrete se non è il caso di adottarli nelle vostre parrocchie.
LA DOMENICA
Settimanale per le famiglie
La Domenica è stato giudicato il giornaletto parrocchiale modello. È di 4 pagine, di bel formato, illustrato. È diffuso e fa un gran bene in oltre 300 parrocchie d'Italia.
Adottandolo, con poca spesa e poco consumo di tempo avrete risolta la questione del Bollettino Parrocchiale.
Il prezzo è un'inezia per un giornaletto settimanale.
«La Domenica» non fa politica, perché vuol entrare in casa di tutti.
È compilato da RR.mi Parroci e altri zelanti sacerdoti.
Ricordatevi che «La Domenica» sarà come un Parroco, un coadiutore efficace al vostro zelo: porterà la voce e una parola buona in tutte le famiglie.
Scriveteci qualche cosa: suggerimenti, schiarimenti; trattative, quanto vi ispirerà il Signore. Scrivete:
Amm. La Domenica Pia Società San Paolo ALBA (Piemonte).
Abbiamo ribassati i prezzi pel 1925
1 copia L. 3, - 10 copie L. 25; - 50 copie L. 100, - 25 copie L. 55, -100 copie L. 185. Oltre 100 copie L. 1,80 per copia.
Gli abbonamenti quindicinali sono aboliti.
L'ASPIRANTE
Periodico per Sezioni Aspiranti della G. C. I
Approvato e raccomandato dal Consiglio Nazionale della G. C. I.
RR.mi PARROCI!!! Avete il Circolo Giovanile nella vostra Parrocchia? È costituita la Sezione Aspiranti? Abbonate tutti i membri al nostro ASPIRANTE, Giornaletto di formazione sociale - religiosa pei bambini - illustrato, dilettevole, costa L. 2 sole all'anno. Abbonate ad esso tutti i bambini della Parrocchia. Ve li farà buoni ed affezionati. Chiedetelo alla Pia Società San Paolo — PUBBLICAZIONE QUINDICINALE.
UNA BUONA PAROLA
Altro foglietto da distribuirsi ogni domenica: porta il Vangelo - i santi della settimana - fatti edificanti. Ha incontrato il favore dei R.mi Parroci.
Minimo 20 copie. Saggi gratis a richiesta.
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IL GIORNALINO
per il piccolo mondo
Un nuovo campo
La Società S. Paolo lo sognava da molto tempo un giornalino bello, dilettevole, educativo, istruttivo, che invogliasse tutti i bambini e costasse poco. Ora il sogno incomincia a realizzarsi: il Giornalino è uscito!
Sono già usciti 5 numeri anzi, ed ogni settimana vola a portare un po' di gioia ed un po' di bene in tante case.
Non è ancora bello come vorrebbe, specialmente non ha ancora la veste tanto sgargiante di colori perché costa, costa, costa. Eppoi ci vogliono tanti abbonati!
Ma il primo passo, il più difficile, è fatto. L'ha voluto il Divin Maestro.
Ora i nostri cooperatori ci aiutino:
1° a diffonderlo. Solo ogni cooperatore ci trovasse cinque abbonamenti sarebbe poco per loro e moltissimo per la vita del giornalino.
2° a finanziarlo. Solo la prima pagina a farla come vorremmo, costerebbe cinquecento lire ogni volta. Sarebbe necessario trovare qualche anima generosa che ragionasse cosi: «Non voglio che si possa dire che i figli delle tenebre sono più prudenti dei figli della luce; ossia non voglio che il giornalino sia inferiore agli altri giornali per fanciulli. Perciò dispongo perché la prima pagina sia bellissima ecc.».
3° a farlo bello. Tra i nostri Cooperatori molti sanno scrivere: provino a mandare qualche cosetta. Vari sanno anche fare disegni, illustrare scenette.
4° Ci aiutino specialmente a pregare perché è sempre la preghiera quella forza miracolosa che fa camminare le opere di Dio.
5° Collezioni di Il Giovedì, Innocenza, Pro famiglia, Sorriso in famiglia, ecc. sarebbero utilissime alla Biblioteca della nostra Casa. Utili sarebbero pure collezioni di riviste, di varietà, libri antichi, vecchie stampe.
Quanti sono che le sciupano o non sanno che farsene, ce le mandino.
OPERA ANTIBLASFEMA
Italia antiblasfema
Il numero di ottobre ebbe la tiratura aumentata di 10000 copie, che furono vendute dal circolo G. Berchmans, nella capitale d'Italia, in occasione della festa dei Morti, quando tutta Roma si riversò in Campo Verano.
È questa una geniale propaganda, e perché non si potrebbe far da tutti in occasione di giornate antiblasfeme?
Esse si celebrano così:
1) Un triduo o novena di preparazione.
2) Solenne Comunione Riparatrice.
3) Conferenza o discorso.
4) Ora di adorazione e solenne promessa di combattere e cacciare la bestemmia.
5) Larga diffusione di Italia Antiblasfema servendosi dei circoli maschili e femminili.
Teniamo a disposizione molte copie a L. 16%.
In ogni famiglia
I nostri cooperatori facciano entrare il Calendario del 1925. Ne teniamo una duplice edizione Calendario Nazionale Antiblasfemo con detti e figure atte a combattere il vizio della bestemmia. Calendario per l'Anno Santo con la storia, le disposizioni, le condizioni per l'acquisto del giubileo.
Formato grande L. 17 al cento.
Formato piccolo L. 15 al cento.
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MILLE Ss. MESSE OGNI ANNO
PER I NOSTRI COOPERATORI E BENEFATTORI
Spopoliamo il Purgatorio
Novembre è il mese che la Chiesa consacra alla Anime del purgatorio. In questo mese si sente più vivo l'amore per i defunti, sono più frequenti le visite al camposanto e nelle buone famiglie cristiane si recita il santo rosario per i loro cari che passarono all'altra vita. È opera di carità, di misericordia il pregare per i defunti perché colla preghiera si può abbreviare le pene atrocissime che quelle anime soffrono nel Purgatorio.
Il Rossignoli nel libro «Le meraviglie del Purgatorio, narra questo fatto: Un religioso ebbe rivelata dall'Angelo Custode che dopo breve tempo sarebbe morto e rimasto in purgatorio finché fosse celebrata una messa in suo suffragio. Esultò egli a quell'annunzio e si affrettò ad ottenere formale promessa da un confratello che al suo trapasso avrebbe subito celebrato la messa per lui. Poco dopo morì ed essendo di mattino il sacerdote corse subito a celebrarla con grande devozione. Finita la messa, mentre in sacrestia si svestiva, gli apparve l'amico, raggiante di gloria e gli rimproverò di aver dimenticata la promessa e lasciato più di un anno in Purgatorio.
L'altro meravigliato gli rispose: Ti inganni. Appena sei spirato corsi subito a celebrare ed ho finito ora.
Il defunto allora esclamò: Ohimè come sono spaventevoli le pene del Purgatorio!
Un'ora di pena mi sembrò più lunga di un anno. Benedetto sia Dio che così ha abbreviato le mie pene ed a te grazie, grazie. Io ora salgo al Cielo e pregherò Dio che ci unisca lassù come fummo uniti in terra.
La durata del purgatorio varia da ore a secoli. Vi sono anime che vi rimasero poche ore altre anni ed anni.
Pensiamo a quelle povere anime, specie a quelle dei nostri parenti. Costa così poco a noi venire in loro soccorso.
Con un piccolo sacrifizio possiamo ascrivere all'opera delle Mille Messe i parenti defunti, le anime più abbandonate, quelle anime che in vita aiutarono la Buona Stampa. Hanno così i suffragi di tre messe al giorno.
Le anime salvate da noi pregheranno per noi e ci condurranno con loro in paradiso, secondo le parole di S. Agostino: «Chi ha salvato un'anima ha predestinata la sua».
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LE VIE E I MEZZI
DELLA DIVINA PROVVIDENZA
Domandate e riceverete
Una persona scrisse: «Avevo promesso una offerta, se ricevevo la grazia: non è venuta quella grazia specifica; aggiungo L. 30 e mi celebrino S. Messe». Ha fatto bene.
Così ringrazia della grazia che non conosce perché il Padre Celeste fa la volontà di quelli che lo pregano in ordine alla vita eterna: e se le cose chieste sono contrarie, egli fa grazie spirituali o materiali in ordine alla vita eterna: ed è questo che dobbiamo volere: non il mondo. La Pia Società S. Paolo ha lo scopo delle anime, e la loro salute è l'unico intento in ogni cosa fatta per loro.
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Per la Cappella
Sovente ci affatichiamo a chiedere consigli per disbrogliarci di gravi e pesanti fastidi; al Divin Maestro che sta con noi per illuminarci non chiediamo nulla: abbiamo il sole con noi e andiamo alla caccia delle lucciole.
Per il Raggio
al Divin Maestro
Cari amici, fate e fate fare questo in suffragio dei poveri morti: Le anime purganti si suffragano pagando per loro.
Molte scontano le pene dell'ambizione, della vanità e del desiderio di esser belle davanti agli occhi degli uomini: preghiamo per loro offrendo al Signore ciò che ci fa brillare. Ho veduto figliuole senza braccialetto senza orecchini d'oro e senza spille e senza catenelle e credo non siano meno care a Dio, ma voglio dire non meno efficaci di fronte agli uomini.
Depositi a fondo perduto
È una vita di aiuto per la Casa e di consolazione per le anime. La provvidenza del Signore fa le cose complete!
E fa anche le cose in proporzione dei bisogni.
E i bisogni ora sono molti! Quante persone troverebbero il segreto di molta consolazione, e di molta tranquillità di spirito!
Chi deposita a fondo perduto può ricevere gli interessi del suo deposito se gli occorrerà potra di nuovo ritirare parte o tutto il capitale.
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Tutto è segreto, in modo da non aver noia, e da indirizzare ogni minimo valore alla gloria di Dio interamente.
L'interesse maggiore sarà questo: che il Padre celeste ci farà capire che la cosa prima è la salute dell'anima.
LE FIGLIE DI S. PAOLO
Un po' di storia
Naturalmente che a Susa le figlie si trovarono a lavorare in un campo loro.
Libreria e tipografia di buona stampa.
Tennero ancora i lavori comunali, perché i comuni della valsusa erano clienti affezionati della tipografia Gatti. Del resto il lavoro tipografico vario era per loro scuola, e la scuola tipografica è in Casa apostolato: come per un missionario imparare le lingue estere, per un sacerdote gli esercizi vari della lingua latina.
Poi nacquero i bollettini religiosi: quello delle R. Suore Terziari di Mons. Rosaz; e i bollettini parrocchiali. Nel canto del fuoco, è il nome del primo bollettino fatto per le parrocchie di Susa, e adottato poi in Diocesi dai parroci.
Le Figliuole della scuola di Susa sentivano l'efficacia dell'influenza del Signore; e domandavano a gara e con insistenza alla maestra di essere mandate a strillare il giornale «La Valsusa» per le vie; e a portare il bollettino alle famiglie. E questo l'ottennero con larghezza come suggeriva la prudenza; ma a vendere il giornale furono lasciate uscire con assai cautela.
Il Sig. Teologo da Alba vegliava quelle figliuole con occhio paterno.
LE PIE DISCEPOLE
Le figlie di S. Paolo hanno la cura del Vangelo del Divin Maestro: far scuola, scrivere, propaganda, lavoro tipografico.
Le Pie Discepole hanno cura del Divin Maestro, e dei suoi Ministri: adorazione, lavori di Chiesa, lavori di casa, di ricamo, e di cucito, e di cucina.
Queste portano la divisa, quelle no.
Le figlie di S. Paolo sono religiose, colle probande, colle novizie: ed hanno fatto i loro voti perpetui nella professione prendono il nome nuovo: e si chiamano Maestre.
Le Pie Discepole prendono il nome nuovo nella vestizione, e fanno i voti privati, e si chiamano Suore.
Queste figliuole hanno ora bisogno di tante sorelle, che le aiutino a pregare, servire bene il Divin Maestro: di figliuole che abbiano grazia di far sacrificio delle comodità e del piacere al mondo, e scelgano la felicità dello spirito e l'abbondanza di ogni cosa che provvede il Padre Celeste, e nel Cielo il centuplo del premio.
Teol. Alberione Giacomo Dirett. Resp.
Alba — Scuola Tipografica — Alba
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