Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno 6 — N. 10 — 25 Ottobre 1924 — Bollettino mensile — Conto corrente colla Posta

UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA


OPUS FAC EVANGELISTAE (II Tim. IV 5)



ALBA — Scuola Tipografica Editrice — ALBA

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UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA


Opus fac Evangelistae (II Tim. IV - 5)



SAN PAOLO ESORTA I COOPERATORI


I cooperatori di S. Paolo erano anche suoi figliuoli spirituali; li aveva generati lui alla fede.
I Cooperatori Buona Stampa il Divin Maestro li ha pure affidati a S. Paolo, perciò ascoltiamolo:
L'Apostolo chiede preghiere: e ai cooperatori che pregano dice: Fratelli, pregate per noi, affinché la parola di Dio corra e sia glorificata come e già tra voi: noi siamo aggravati sopra misura delle tribolazioni: ma Dio, ci libererà: voi assisteteci assieme pregando per noi; onde per i doni che Dio ci fa in grazia di molte persone, siano rese per mezzo di molti grazie per noi... Da noi le cose buone siamo nemmeno capaci a pensarle, e tanto si vale, quanto si riceve da Dio.
Chi aiuta il sacerdote nella rigenerazione spirituale del mondo avrà il merito dell'apostolo. S. Paolo così loda e così incoraggia quei generosi che l'aiutavano a istruire le anime nella fede: Vi sono fratelli che mentre io sono in catene, diffondono senza timore la parola di Dio: e lo fanno, perché uniti in amicizia con me; sapendo che sono posto per la difesa del Vangelo: ed io godo nel sentire che si annuncia Gesù Cristo.
Questi che lavorano con me nel Vangelo hanno il loro nome scritto nel libro della vita.
Il nostro retaggio è l'umiliazione, ma siamo i ministri di Gesù Cristo per la riconciliazione del mondo; e siamo sostenuti da Dio, e per noi si accumula in cielo un peso eterno di gloria.
S. Paolo chiedeva anche offerte: chiedeva molto: non per sé; voleva niente per sé: ma per il suo ministero di carità; e scrive ai Corinti: Fratelli vi faccio sapere la grazia che Dio ha concesso alle Chiese di Macedonia: la loro povertà à sfoggiato in ricchezze per il loro buon cuore: hanno dato secondo la possibilità e sopra la possibilità: ci han domandato con molte preghiere la grazia di concorrere in questo ministero di carità per i fratelli: e in mezzo alle molte tribolazioni, colle quali sono provati, il loro gaudio è stato abbondante.
Date anche voi abbondanti. Gesù Cristo, essendo ricco si fece povero per voi: già avete cominciato a fare, compite: Chi semina con parsimonia, mieterà pocamente: e chi semina copiosamente mieterà copiosamente. Ciascuno dia come ha stabilito in cuor suo, non di metà voglia, perché Dio ama il donatore ilare.

Gloria a Dio

È molta la gloria che viene al Signore per l'offerta fatta alle opere del suo amore: S. Paolo dice specialmente per tre titoli: poiché chi offre mostra che ha capito il S. Vangelo e vi professa la sua sommissione; perché dà mano ai fratelli e si mostra con loro fratello; perché chi è aiutato, prega, e la preghiera di ringraziamento a Dio e di supplica per i fratelli è a Dio accettabile e gli dà gloria.
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I VESCOVI ALLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO


L'Arcivescovo di Vercelli

«profondamente convinto dell'efficacia e della necessità dell'apostolato della buona Stampa plaude di tutto cuore alla Pia Società S. Paolo e la benedice perché sia ognor più apprezzata e favorita».

+ Giovami, Arcivescovo di Vercelli



Il Card. Eugenio Tosi
Arcivescovo di Milano


con biglietto autografo «si congratula vivamente con gli ottimi signori componenti l'Un. Coop. B. S. per il confortante sviluppo, ed augura di cuore che si moltiplichino gli aderenti ad una crociata sì santa».

Il Vescovo di Biella

«Si può esitare forse ad aderire, far plauso, ad incoraggiare la Pia Società S. Paolo per la buona stampa? La sua istituzione non può essere che provvidenziale, non solo nel comune senso che si dice di ogni opera buona, ma per l'ispirazione, poiché tanto è opportuna e richiesta dalla tristezza dei tempi che, date le nostre viste molto corte, ci si potrebbe domandare perché non sia sorta prima.
La Provvidenza Divina sa quello che fa e l'ha fatta sorgere ora che il diluvio della cattiva stampa sommerge il mondo.
Sarà come l'Arca dunque, per tanti il giorno di una nuova umanità, piena di fede adorante Dio, fiera del nome cristiano. Certo son queste le speranze che sorgono con essa, negli spiriti affranti dal male immenso che la stampa perversa produce. Si allarghi, prospera la
Pia Società, suscitatrice di nuova moderna crociata e conquisti il mondo seguendo il più grande trionfo di Gesù Cristo.
Questo è il voto più ardente d'ogni animo che senta i bisogni dei tempi e la forza della stampa per l'apostolato cristiano, per la salvezza delle anime.

+ Giovanni Garigliano Vescovo di Biella



DATE ALLA CHIESA
UN MISSIONARIO DELLA B. STAMPA


La voce dei Vescovi è la voce della Chiesa.
Se le madrine e i padrini dei nostri chierici avessero comodo di leggere gli inviti frementi e paterni dei Vescovi per le vocazioni, sentirebbero più ancora qual grazia ha fatto loro il Signore... E se tutti potessero ascoltare le narrazioni pietose di vocazioni perdute fremerebbero di santo entusiasmo che fa superare tutti i sacrifici.
Qualche madrina, di età avanzata, teme di non più arrivare... al fine. Vorremmo dire che 1a buona opera incominciata... impegna il Signore.
Da Torino la Signora Emilia Forno continua costante, mirando alla fine non senza lievi sacrifizi dal mese di Maggio 1923 a procurare la sua pensione di L. 30 mensili. L'alta importanza e l'infinito vantaggio le dà giovinezza e vorrebbe poter far di più.
Quando ricevette i voti scolastici del suo Chierico gli inviò lire 10 unite ai più sinceri rallegramenti.
E questa è una nota di rilievo: che molte madrine sono entrate in comunicazione col loro chierichetto, e lo incaricano di tante cose presso il Signore. «Sono contenta del dono che mi fa il Signore d'essere madrina» scrive una «continuerò la mia quota mensile, finché sarà sacerdote». Una mamma di famiglia scrive al suo chierico, come ad un figliuolo. Il Signore e San Paolo facciano discendere su te i sette doni dello spirito Santo: che domani possiamo avere un altro apostolo nella chiesa di Cristo. Ti chiedo un favore; ho bisogno di molte grazie: voglio che sia fatto un triduo di preghiere e di comunioni da tutti gli alunni e specialmente da te.
Così queste anime che hanno inteso la voce di Dio, si mettono in relazione colla Casa, per ottener grazie da Dio, e preghiere dai giovani. Mi trovo in tante necessità di famiglia; vi chiedo un triduo fatelo tutta la comunità.
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È sempre consolante la lista dei mensili che riportiamo in altra parte. Il giovane che ha promesso una pensione per tutti gli anni della vita scrive:
«Unisco L. 30 qual pensione mese di Agosto per un missionario della B. S. È un obbligo di riconoscenza al quale né voglio né potrò mancare mai. Continui a far pregare per me».

LA STAMPA NELLE MISSIONI


La porta è aperta; ed evidentemente anche nostra!
La buona stampa è debitrice alle missioni: gli infedeli debbono ricevere lume di fede: gli eretici ed i scismatici debbono ricevere guida a Roma. Perciò il Signore benedirà con la sua misericordia, la sua potenza e la sua grazia.
Oh! la leva potente che le S. missioni avranno dalla stampa! la Pia Società San Paolo lavorerà accanto ai missionari e ai Vicari apostolici, come qui accanto ai Parroci e ai Vescovi.
In India. — I grandi giornali inglesi di Bombay, Calcutta, e varie altre città dell'interno e delle coste spargono a milioni di copie lo spirito protestante ostile ai cattolici; mettono nelle classi più intellettuali le loro idee ostacolando le conversioni e creando seri pericoli anche per i convertiti.
Così fanno i giornali inglesi di Sidney e Melbourne in Oceania.
Nell'America del Sud. — Ci scrisse un missionario dal Brasile che specialmente a San Paulo e Rio de Janeiro ci sono molti giornali ma quasi tutti liberali o peggio: a San Paulo poi su otto grandi giornali non ce n'è neppur uno cattolico e con quanto male potete immaginarvelo.
In Africa. — Notevoli tipografie protestanti sono già al Cairo ad Alessandria, in Egitto e nelle grandi città del sud. Essi hanno giornali quotidiani da 12 fino a 60 pagine ben superiori ai nostri maggiori quotidiani in Italia. E le nostre sono un nulla. Ordinariamente piccole tipografie per le cose più indispensabili alla Missione.

Un'altra borsa di studio completa

L'ha fondata una persona non larga di averi, ma con un cuore che abbraccia tutto il mondo, per darlo a Dio; Sono già avanti negli anni: sono sola, ho però bisogno in vita degli interessi: ma d'altra parte i miei nipoti non hanno bisogno di questo capitale: fonderò una borsa di studio, per dare alla buona stampa un sacerdote in perpetuo: tutto sia in segreto: spero poter disporre di altro, e farò in questo stesso modo.
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IL S. ROSARIO


Il mese di ottobre è dedicato alla devozione del santo Rosario; se durante il corso dell'anno la Chiesa ripetutamente ci invita ad onorare Maria SS. colla devota pratica, in modo particolare in ottobre ce ne fa quasi un dovere, e nella prima domenica dedicata a ricordare le glorie e i trionfi da tutto il mondo cristiano è una prece di amore, un serto di lodi, un poema sublime alla Regina delle vittorie.
Ed invero: insegnato da Maria, predicato da S. Domenico, il Rosario liberò nel secolo XII l'Europa meridionale dalle nequizie dell'eresia assumente in quell'epoca anche il carattere di delitto politico e sociale. Raccomandato da S. Pio V e da molti suoi successori salvava a Lepanto e sotto le mura di Vienna la cristiana civiltà da quelle orribili nefandezze che portarono la rovina sulle sponde del Bosforo. Inculcato accora dalle prodigiose apparizioni della divina Madre Maria nella grotta di Massabielle, favorito da numerosi ed insigni portenti succedentesi senza interruzione a Lourdes e a Pompei il Rosario è quello che deve salvare l'odierna società, e sulle rive dei debellati errori pianterà, giova sperarlo, le palme della vittoria della fede e le rose rubiconde della cristiana carità.
Amiamo dunque il santo Rosario, stringiamo con gioia tra le nostre mani la santa corona e mai passi giorno senza che noi abbiamo a dare a Maria SS. il tributo devoto della nostra fede e del nostro amore.

Il Rosario in famiglia

È un ricordo d'infanzia. Veniva la sera e genitori e figli stanchi dal lavoro, contenti della sobria cena di cui li aveva cibati la Div. Provvidenza, ricomposta in affabile e lieto conversare la famiglia attorno alla mensa sparecchiata, si segnavano e recitavano il Santo Rosario.
Non pareva giusto chiudere la giornata senza il tradizionale Rosario. Anche i giovanotti piena la testa d'affari e di sogni, non fiatavano all'invito della mamma: «Figliuoli, il Rosario».
Tali erano le famiglie dei nostri nonni.
Ma ora?... Passando per le vie lungo le case illuminate a sera, sentirai molto spesso garriti di madri ai figli cocciuti; minacce di padri... forse anche canti e suoni e risate chiassose; ma la corale, lenta recita del Rosario, oh! non si sente in città; troppo di rado si sente in campagna.
Non solo. Quando a sera la campana suona per invitare alla chiesa per la recita della preghiera mariana troppo pochi sono quelli che ascoltano l'invito; il tempio è quasi deserto, il coro degli oranti troppo meschino per la Regina del Cielo.
Eppure il Rosario attirava tante benedizioni sulle famiglie.

Daniele O' Connel

O' Connel, grande uomo di stato e cattolico, liberatore dell'Irlanda, la cui eloquenza magnifica era ammirata dagli stessi avversari, aveva il più alto concetto della preghiera.
Un giorno si discuteva in parlamento una legge contro la libertà dell'Irlanda. I ministri del Re già trionfavano: il voto era imminente: urgeva una risposta pronta ed abile.
Tatti gli sguardi si rivolgono verso Daniele O' Connel: ma il potente oratore non si trovava al suo banco.
Si corre a ricercarlo ed uno degli intimi amici lo scopre in una sala intento a recitare il suo Rosario. Venite che è tempo! gli grida, e spiegandogli la situazione vuole trascinarlo alla tribuna. Ma O' Connel calmo e sereno risponde: Lasciatemi finire questo Rosario; esso vale meglio per la libertà dell'Irlanda che ogni più eloquente discorso.
Magnifico esempio, molto istruttivo, per certa gente.
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NELLA PIA SOCIETÀ S. PAOLO


Cenni storici della Pia Società S. Paolo

In casa Perrando s'era ormai anche allo stretto: tutto era occupato: il corridoio serviva per refettorio; la cameretta di entrata di giorno serviva da parlatorio e di notte da camera per il Direttore: letti non ve ne stavano più e tutti erano occupati: anche il sofà che stava in parlatorio serviva per la notte da letto pel Direttore. Si erano affittate due camerette in una casetta di prospetto nel cortile attiguo ma oltreché erano scomode si dovettero poi anche abbandonare.
Si conchiuse invece col proprietario che doveva prender domicilio altrove di occupare anche l'alloggio della sua famiglia in linea parallela e continua al nostro.
Sopravvenne altro e l'alloggio non ci fu più concesso. Si trovò altra casa nella stessa via; dove già aveva avuto sede il convento di più religiosi; si stipulò il contratto di affitto e si firmò dalle parti.
San Paolo portato in quella casa avrebbe forse operato molto bene, e tolto ciò che per molti è ancora inciampo.
La buona armonia durò fino alla vigilia, poi... non ci si permise di occupare l'alloggio e si rimase a Casa Perrando.
Si presentò l'occasione di acquistare tutto l'edificio; ma il Padre Celeste che ha le viste lunghe e provvidenti non lasciò nemmeno trattare; per questo ora lo benediciamo!
Vi si rimase altri sei mesi, usando riguardi delicati, ma seccando parecchi vicini, che avevano a noia le preghiere a voce alta, le salmodie, e le messe cantate dai venti giovani.
Fummo tollerati; e nel primo Natale celebrato nella cappellina di casa si pensava che il Bambino quando doveva nascere a Betlemme non aveva ricevuto tolleranza alcuna.
Un trasloco si poté fare nel maggio dell'anno seguente 1919. E si prese in affitto la Casa già detta Casa Como, ora in proprietà delle Rev. Suore Luigine. Prima di noi ci fu la Casa di Cura del Dott. Vico: l'alloggio poteva contenere quaranta persone, ed era già un bel pensiero quello di poterci raddoppiare. La volontà del Signore era chiara; la vocazione alla buona stampa doveva essere feconda di persone, di bene alla propria anima, e di aiuto alla Chiesa di Gesù Cristo.
La nuova abitazione stava nel rione S. Giuseppe; una camera era assai bella e grande, con porte ornate a rilievi dorati: questa fu la Cappella; e vi si trasportò i banchi, l'altare e... il Signore, che faceva mite mite con noi il cambiamento di tetto.
E buoni vicini al nuovo alloggio erano le Suore Luigine, le Suore Claustrali Domenicane, la Chiesa di S. Giuseppe, il Cottolengo, le orfanelle dell'Ospizio, e i detenuti delle prigioni.
La tipografia rimaneva in Casa Pagliuzzi, nella parte opposta di Alba: sito anche quello del monastero di S. Chiara; ogni giorno i ragazzi percorrevano quattro volte la strada per andarvi e tornarvi.
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Tutti gli zelatori e zelatrici dell'Opera delle Mille Messe sono ricordate in modo speciale nella S. Messa OGNI MATTINO.

Il nostro bollettino è inviato a tutti i Cooperatori, LO SI LEGGA, LO SI DIFFONDA, LO SI FACCIA LEGGERE nel proprio paese: SI MANDINO a noi indirizzi di persone a cui tornerebbe gradito.
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ASSOCIAZIONE GENERALE BIBLIOTECHE
PIA SOCIETÀ SAN PAOLO - ALBA (PIEMONTE)


CHE COSA È


È una istituzione, sorta per iniziativa della Pia Società San Paolo di Alba, allo scopo di aiutare e favorire in tutti i modi possibili l'istituzione e l'incremento delle Biblioteche.
L'entusiasmo in cui è stata accolta la nostra Associazione fin dal suo primo anno di vita, l'adesione e l'incoraggiamento di Persone ed Enti autorevoli, e più di tutto la coscienza di lavorare per il risanamento delle letture che si diffondono tra il popolo ci dà fiducia che quest'anno la nostra Legione si estenderà e si fortificherà molto.
La raccomandiamo vivamente;
a) Ai Rev.mi Sigg. Parroci.
b) Ai Circoli Cattolici della Gioventù Maschile e Femminile e ai Gruppi Donne Cattoliche.
c) Ai Collegi;
d) Alle Biblioteche Circolanti, Popolari, Scolastiche, Comunali, Carcerarie, ecc...
e) Ai Sigg. Insegnanti e Patronati Scolastici, e li invitiamo a leggere attentamente tutto lo Statuto dell'«A. G. B.» dal quale conosceranno il vantaggi di aderire quanto prima alla medesima.
È sentito ogni giorno più il bisogno di dare una cultura maggiormente conforme alla religione e alla morale a tutte le classi di persone. Questo bisogno è tanto più sentito, in quanto aumenta continuamente il numero di coloro che sentono il bisogno di leggere.
Molte Biblioteche, per tutte le classi di persone, sono state impiantate. È necessario che queste Biblioteche abbiano un centro di vita, di azione, di rifornimento, per poter vivere, mantenersi sempre pari alle nuove necessità che giorno per giorno si fanno sentire. La nuova Associazione è stata fondata da poco appunto per colmare questa lacuna. Già molti vi hanno aderito; convinti dei grandi vantaggi che porterà a tutti questo centro.
La Pia Società San Paolo di Alba, considerando le gravi difficoltà specialmente finanziarie, per l'istituzione di una Biblioteca, con proprio e reale sacrificio, ha deciso di concedere sconti veramente straordinari, tanto sulle proprie edizioni, come su quelle di altre Case Editrici cattoliche, sconti che vanno fino a 50%.
Siamo persuasi che da tutti sarà riconosciuto il sacrificio della Pia Società S. Paolo, che, pur di cooperare alla diffusione della B. S., concede tali straordinarie facilitazioni uniche nel genere in Italia. La tassa poi così esigua (L. 10 annue) di Associazione alla A. G. B. darà agio a tutti di potersi facilmente associare.

Sconti


A tutti i soci dell'A. G. B. la libreria della Pia Società S. Paolo concede sconti che variano dal 15 al 50 per cento.

DIRITTI DEGLI ASSOCIATI


Legatura dei libri


Associazione Generale delle Biblioteche provvede alla legatura dei volumi per Biblioteche sia nuovi che usati. Si è studiato un tipo di legatura solidissimo, ma molto economico, in mezza tela. Provare alcuni volumi per rendersene conto esatto. Ogni volume formato ordinario L. 1,25 formato grande L. 2,20
Per chi desidera altri tipi di legatura, prezzi a convenirsi ma sempre modicissimi.
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Biblioteche fatte


Per chi non potesse occuparsi della scelta dei volumi e desiderasse avere Biblioteche fatte, l'Associazione può fornire elenchi preventivi di volumi adatti a qualsiasi classe di persone. Basta indicare per quali classi di persone deve servire la biblioteca e la spesa che si intende raggiungere. Pregasi in tal caso unire francobollo per risposta.
Questo servizio dell'Associazione porta il vantaggio di avere libri adatti e sicuri, scelti da persone competenti. Di più ricevendo l'elenco si è liberi d'aggiungere volumi che si desiderassero od escluderne altri che già esistessero in Biblioteca o non convenissero.

Registri e stampati


L'Associazione si incarica di provvedere alle sue Biblioteche i registri e gli stampati che occorrono per il funzionamento: Per ora tiene pronto:
Registro d'ingresso o inventario dei libri L. 5,—
Registro dei prestiti L. 5,—
Registro dei lettori L. 5,—
N. B. - I registri sono legati in mezza tela
Tessere di riconoscimento - al cento L. 3,50
Tessere doppie per segnare i prestiti - al cento L. 9,—
Cartoline di invito a restituire i volumi avuti in prestito (si spediscono per posta come stampe, con l'affrancature di centesimi 10) - al cento L. 5,—

Bollettino


Tutti gli Associati hanno diritto a ricevere mensilmente il Bollettino Unione Coop. B. S. che porta il resoconto dell'azione svolta dall'A. G. B.» e mantiene, con brevi relazioni del lavoro fatto, una fraterna comunione di sentimenti e di ideali tra la famiglia degli Associati.
Il Bollettino terrà sempre la Biblioteche associate al corrente delle nuove pubblicazioni, delle nuove iniziative, dei nuovi vantaggi con cui si potrà aiutarle.

DOVERI DEGLI ASSOCIATI


Versare puntualmente la tassa di Associazione in L. 10 annue (il primo anno L. 5 in più per l'iscrizione e la tessera).
Escludere assolutamente dalla propria Biblioteca quanto vi può essere che offenda la morale o la religione.
Cercare di far conoscere l'Associazione per aiutarla a fare del bene con uno svolgimento sempre più largo del suo programma.

NORME
per il funzionamento delle biblioteche circolanti


Ci vennero da molti richieste istruzioni di una biblioteca popolare circolante, scolastica: per la raccolta dei fondi necessari: per la distribuzione ai lettori, ecc. Per comodità di tutti abbiamo pensato di pubblicare le cose più necessarie.
Naturalmente noi terremo davanti soltanto i bisogni delle più semplici Biblioteche, formate da un numero non troppo elevato di volumi e, senza altra pretesa che quella di semplici suggerimenti dettati dall'esperienza, proporremo un sistema di funzionamento il più semplice che sia possibile, in modo che sia alla portata di tutti, senza bisogno di ricorrere a persone che abbiano speciale istruzione, che sovente non è facile trovare.

Istituzioni della biblioteca

L'iniziativa può partire il più delle volte direttamente dal Parroco, il quale, senza ricorrere in principio ad altri, la inizia da sé, la presenta fatta, incarica
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qualcuno di tenerne cura, o lo fa egli stesso. Quando poi la cosa è avviata verrà accolta volentieri e si avranno contributi assai spesso più generosi di quanto si osasse sperare.
In altri luoghi, dove la biblioteca sia già esistita in passato, o dove già ne sia conosciuta l'importanza, essa può venire costituita a forza di Associazione con statuto proprio simile a quello delle altre associazioni del genere ed avere una presidenza ed un'amministrazione che s'incarichi della raccolta dei fondi, del regolare funzionamento, ecc. Tanto diversi sono i bisogni e le condizioni dei diversi paesi, che non sarebbe neppur possibile dare qui anche solo in schema modelli di Statuto.
Diamo invece uno schema di regolamento per i lettori di una Biblioteca Circolante, schema che possa servire da esempio per la compilazione di un regolamento adatto alla proprie esigenze e condizioni speciali.

Schema di regolamento per biblioteca circolante cattolica.

N. B. — Alcune Biblioteche hanno adottato un metodo molto utile per la garanzia della restituzione e della cura dei volumi, metodo che, se a prima vista pare poco adatto a raccomandare una biblioteca e a favorire la propaganda, quando è stato provato si trova sempre che è ottimo: vogliamo parlare del deposito di una certa somma, che rappresenti approssimativamente il valore dei volumi che il lettore terrà presso di sé, in modo da assicurare la restituzione, o il pagamento in caso questa non sia fatta.
Il deposito può essere fissato per es. per un lettore che voglia avere diritto di ritirare soltanto un libro per volta, in L. 5, prezzo medio dei volumi che formano le biblioteche ordinarie. Le nostre tessere servono esse stesse da ricevuta che rimane al lettore. Il deposito rimane fino a che si continua a servirsi dei volumi della Biblioteca; quando si voglia sospendere vien restituito.
Se pare una grave difficoltà il dover depositare la piccola somma fissata, l'assicurazione che verrà resa l'appianerà assai facilmente.

Distribuzione dei volumi

Quelli che per la prima volta iniziano una Biblioteca trovano difficoltà per mancanza d'esperienza, riguardo alla distribuzione dei volumi e alla relativa contabilità. Invece non si deve affatto preoccuparsi: è la cosa più semplice.
Occorre scegliere una persona che abbia tanto di capacità e discernimento da saper ritenere le istruzioni che le verranno date. La si istruisce brevemente sulla diversa qualità di volumi che la Biblioteca possiede, facendole notare a chi specialmente (non esclusivamente) si adattano. Con poche istruzioni qualunque persona di giudizio, meglio se essa stessa ha letto è capace di fare la distribuzione almeno per le Biblioteche più semplici dei paesi di campagna. Si vigilerà perché tutto proceda bene e la cosa cammina da sé.
È però facile, nella maggioranza dei posti trovare una maestra, una signora che possieda una certa cultura, ecc.: allora la questione è presto risolta.
Non è poi necessario tenere aperta la Biblioteca tutti i giorni, tutte le ore del giorno. Bastano poche ore alla settimana, proporzionatamente al numero dei lettori e al bisogno. Nei paesi di minore importanza basteranno due ore alla domenica. In altri un'ora, due ore per due giorni alla settimana, p. es. la domenica e il giorno di mercato. Anche nelle città, soventissimo bastano cinque, sei ore, distribuite fra i tempi più comodi per i lettori durante tutta la settimana.

Ordine

Importantissimo per la vita della Biblioteca anzi essenziale. La Biblioteca richiede spese: bisogna che possa venire a vivere da sé, non solo, ma sia posta in grado di prosperare bene. Occorre usare la massima attenzione perché nessuno dei volumi vada perso, venga rovinato o reso inservibile. È
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necessario accontentare i lettori, in modo che non si disgustino, che amino la loro biblioteca, che se ne facciano zelanti propagandisti. Tutto questo è impossibile ottenere se non vi è ordine.

Registrazione e contabilità

La prima cosa da farsi quando si sta per aprire la Biblioteca, è la registrazione, numerazione, divisione dei volumi che si dovranno mettere in circolazione.
Si può fare una divisione che comprende p. es. queste sei Serie: 1.a - Libri per bambini (fiabe, raccontini semplici, volumetti-quaderno per i piccini ecc.): 2.a Per ragazzi (avventure, libri racconti, di viaggi ecc.) 3.a Per tutti (romanzi): 4.a Per adulti e per quelli a cui si può e si devono concedere letture che richiedono qualche cautela; 5.a - libri di coltura, religione ecc.: 6.a vite di Santi.
Per le piccole Biblioteche si possono raggruppare in tre sole serie per non complicare troppo.
Fatta la divisione, come elencare i volumi e separarli? Ci sono due modi: 1) lasciare per la prima serie i numeri da 1 a 200 (più o meno, secondo che si prevede avrà sviluppo la Biblioteca) per la seconda fino a numero 500 ecc. I volumi poi verranno tenuti separati per ordine di serie e sarà facile trovarli quando verranno richiesti. 2) Elencare tutti i volumi progressivamente, segnando nel nostro Registro d'ingresso che ha una colonna apposita, la serie a cui ognuno appartiene: i volumi poi vengono divisi allo stesso modo, senza tenere conto del numero progressivo. Quando vengono richiesti, si troveranno con eguale facilità, conoscendo la serie. Questo secondo sistema di divisione è da preferirsi, specialmente per le biblioteche più grandi.
Per le biblioteche di maggiore importanza è utilissimo, se non necessario: 1) un elenco alfabetico di tutti i volumi posseduti con accanto il numero progressivo, sia per poterli trovare con facilità nel registro d'ingresso, sia trovarlo negli scaffali: 2) tanti elenchi quante sono le serie in cui vennero divisi i volumi, per comodità dei lettori che avranno facilitata la scelta e saranno più contenti. Anche in questo elenco a lato di ogni titolo si deve segnare il numero d'ordine, per saper trovare subito il volume richiesto.
Come segnare i prestiti fatti? Anche qui indichiamo due sistemi: 1) Quando una persona si presenta per la prima volta alla Biblioteca, si iscrive nel Registro dei lettori, si prende nota del deposito versato per garanzia, le si dà una Tessera di riconoscimento, che essa terrà presso di sé. Ogni volume cha verrà dato in prestito o restituito, verrà segnato nel Registro dei prestiti, colla tassa di lettura versata ogni volta, o l'abbonamento mensile, come si usa fare.
2) Quando una persona si presenta per la prima volta le si assegna una Tessera doppia, che può sostituire i due registri suddetti, le si consegna una piccola ricevuta del deposito versato e la tessera viene conservata dal bibliotecario. Il prestito, la restituzione di ogni volume, la tassa versata, tutte le annotazioni vengono segnate sulla tessera doppia.
Le tessere vengono conservate in ordine alfabetico.

Consigli pratici

Abbiamo detto che una biblioteca bene amministrata deve vivere da sé, ed è giusto. Quando la biblioteca non esiste ancora e non vi sono fondi per procurarsi i volumi, si può provvedere in diversi modi: recite, rappresentazioni pro-biblioteca, contributo di persone generose, sottoscrizione, prestito di una piccola somma, da restituirsi colle tasse di lettura: chi veramente vuole, i mezzi li trova. L'A. G. B. coi suoi sconti straordinari contribuisce per la sua parte. Si fa la scelta dei volumi sul nostro Catalogo, oppure si incarica direttamente l'Associazione di preparare essa stessa un progetto di biblioteca, da esaminare e così si provvedono i volumi necessari per cominciare, anche pochi. Si elencano e dividono come sopra e si incomincia la distribuzione al pubblico.
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Ma non bisogna mettersi in testa che sia necessario, se si vuol ottenere qualcosa, imprestare gratuitamente i libri. Si ottiene sempre di più se i lettori devono pagare la lettura come pagano il giornale, come pagano il divertimento: vi danno più importanza. La biblioteca poi costa e va pagata: in breve i pochi volumi saranno insufficienti e sarà necessario aumentarli, i lettori devono contribuire essi stessi. Tutti motivi questi per cui è necessario e condizione vitale per assicurare l'esistenza e un buon sviluppo alla biblioteca, stabilire un contributo ed esigerlo. In questo modo si risolvono senz'altro tutte le difficoltà relative alla raccolta dei fondi difficoltà che sovente sono le sole a far mettere da parte il pensiero di fondare la biblioteca, benché se ne comprenda il bisogno.

Propaganda

Quando la biblioteca è costituita è necessario farla conoscere e raccomandarla. Questo lo può fare il Parroco nella predica, sul Bollettino Parrocchiale. Lo possono fare le maestre, quando entrino in questo ordine di idee. In molti paesi vi è un gruppo di buone signore, di Figlie di Maria, di Circoline, le quali si incaricano della propaganda ed arrivano fino a portare esse stesse i volumi al domicilio di quelli che sono più restii. Come per tutte le altre opere di zelo se si vuole che abbia esito la biblioteca, che faccia veramente del bene, impedisca il male che fanno i libri cattivi, bisogna lavorarci attorno: il frutto sarà sempre proporzionato al lavoro fatto. E non solo al lavoro, ma specialmente alla preghiera, che è la vita di tutte le opere di bene: non basta quindi il semplice lavoro materiale: quelli che sono incaricati di fare la propaganda devono pregare perché il Signore si degni fecondare il loro lavoro: così l'opera tanto importante non potrà fare a meno di riuscire e di portare tutti quei buoni frutti che se ne possono ricavare.

SEZIONE SOCIETÀ BIBLICA


Inondiamo le scuole di Ss. Vangeli

Sì, sfruttiamo quanto si può la via che ci è stata aperta per penetrare nelle scuole, è dovere; e sfruttiamo pure l'ora propizia della riapertura delle scuole. Occhio ai collegi, educandati, a tutti gli Istituti di educazione, alle scuole rurali e cittadine. Interessare i Direttori degli Istituti, i Direttori Didattici, i Maestri e le Maestre singole.
Giova moltissimo, oltre la propaganda generica, scrivere personalmente. A tal uopo si curi di avere, e tenere l'indirizzo degli Istituti, dei Maestri e delle Maestre e si scriva loro personalmente. Il po' di tempo e di spesa in più è largamente compensato dalla riuscita sicura. Non lasciamo in nessuna scuola entrare protestanti; sarebbe oltre al male, troppa vergogna per noi cattolici.

Sezione la «Società Biblica»

Si propone la diffusione e penetrazione fra il popolo della Bibbia, e in modo particolare dei SS. Vangeli. In un anno di vita diffuse 200.000 copie del S. Vangelo.
Sono in preparazione pure: Il Santo Vangelo unificato, il S. Vangelo per famiglie, il S. Vangelo per fanciulli, le lettere di S. Paolo e degli altri Apostoli, i Vangelini domenicali, la Bibbia completa.
La Società Biblica esplica la sua azione mediante depositi presso incaricati dai Rev.mi Vescovi per le singole Diocesi. Ha per organi di propaganda e unione cogli incaricati: Vita Pastorale e l'Unione Cooperatori Buona Stampa.
Si sono finora costituiti depositi in oltre settanta Diocesi.
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Abbiamo fatto passi presso l'Ecc.mo Vescovo dell'Emigrazione e presso l'opera Bonomelli per il S. Vangelo fra gli Emigrati e ce ne ripromettiamo un esito felice.
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Volete far cosa gradita al Cuore di Gesù, che vuole tutti salvi e che tutti abbiano parte dei frutti della sua passione?
Volete acquistarvi meriti per il cielo?
Volete guadagnarvi le compiacenze di Gesù, aver molte grazie e fare una morte santa?
Volete assicurare suffragi all'anima vostra e dei vostri cari?
ASCRIVETEVI ALL'OPERA DELLE MILLE MESSE CHE OGNI ANNO SI CELEBRANO NELLA PIA SOCIETA' S. PAOLO PER TUTTE LE PERSONE CHE UNA VOLTA SOLA IN VITA VI FANNO UNA OFFERTA DI L. 10.

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OPERA BOLLETTINI PARROCCHIALI


Ai Rev.mi Parroci Cooperatori

Il Santo Padre Pio XI ha manifestato il suo vivissimo desiderio che ogni Parrocchia venga ad avere il Bollettino Parrocchiale, e la volontà del Papa dove essere la volontà di tutti i figliuoli affezionati, di tutti i fedeli, di tutti gli zelanti Pastori, specialmente poi dei Cooperatori della B. S.
E certo però che in tante parrocchie per cento motivi tutti plausibilissimi, non è possibile, almeno per ora, la introduzione di un Bollettino Parrocchiale. Come si dovrà fare allora?
Il rimedio è trovato: Si introduca nella parrocchia il Giornaletto Religioso, compilato tutto dalla Tipografia con materia adatta ai bisogni generali delle popolazioni e dei diversi tempi.
Si risparmia così gran parte della spesa, quasi tutto il tempo, e si ottiene un esito consolantissimo, come è dimostrato dalla esperienza.

Rev.mi Parroci!

Esaminate i nostri periodici parrocchiali e vedete se non è il caso di adottarli nelle vostre parrocchie.

La Domenica
settimanale per le famiglie

La Domenica è stato giudicato il giornaletto parrocchiale modello.
È di 4 pagine, di bel formato, illustrato.
È diffuso e fa un gran bene in oltre 300 parrocchie d'Italia.
Il prezzo è un'inezia per un giornaletto settimanale.
«La Domenica» non fa politica, perché vuole entrare in casa di tutti.
È compilato da RR.mi Parroci e altri zelanti sacerdoti.
Ricordatevi che «La Domenica» sarà come un Vice Parroco, un coadiutore efficace al vostro zelo: porterà la vostra voce e una parola buona in tutte le famiglie.
Scriveteci qualcosa: suggerimenti, schiarimenti, trattative, quanto vi ispirerà il Signore. Scrivete: Amm. La Domenica Pia S. S. Paolo Alba (Piemonte)
Abbiamo ribassati i prezzi pel 1925:
1 copia L. 3,—
10 copie » 25,—
60 copie » 100,—
25 copie » 55,—
100 copie » 185,—
Oltre le 100 copie L. 1,80 per copia.
Gli abbonamenti quindicinali sono aboliti.

Una Buona Parola
foglietto religioso - morale per famiglie

È da distribuirsi ogni domenica dell'anno, porta il Vangelo i santi della settimana fatti edificanti.
Ha incontrato il favore dei R.mi Parroci.
Il giornalino più economico d'Italia. Minimo 20 copie una lira all'anno.

L'Aspirante
giornaletto per gli Aspiranti dei Circ. Giovan.

Rev.mi Parroci!!!

Avete il Circolo Giovanile nella vostra Parrocchia? È costituita la Sezione Aspiranti? Abbonate tutti i membri al nostro «ASPIRANTE», Giornaletto di formazione sociale religiosa pei bambini, illustrato, dilettevole, costa L. 2 sole all'anno. Abbonate ad esso tutti i bambini della Parrocchia. Ve li farà buoni ed affezionati. Chiedetelo alla Pia Società San Paolo.
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OPERA ANTIBLASFEMA


Italia antiblasfema

La plebiscitaria crociata è costituita da un numero svariatissimo e sterminato di cittadini d'ogni coltura, classe e condizione che ha impugnata l'arma incruenta della religione e della buona educazione e grida ai bestemmiatori ed ai turpiloquenti: In nome della religione, della civiltà, desistete ogni parlare blasfemo e sporco.
Questo esercito avanzando passo passo, giorno per giorno, caccia dal Bel Paese la bestemmia e il turpiloquio.
Come avanza l'armata? L'attivissimo Comitato Centrale di Verona è in continuo collegamento coi Comitati sparsi in tutta la penisola, e il giornale mensile: Italia Antiblasfema, ne incanala tutto il movimento.
I numeri vanno a ruba, e ci sono ricercati per una larga propaganda nei giorni destinati come giornata antiblasfema, triduo di preparazione, Comunione riparatrice, Comizio, predica contro la bestemmia, giuramento ecc.
Attivissimi Comitati lavorano per diffonderla nella città, e nelle campagne perché l'Italia scuota i buoni e gli onesti ed aumenti le file dell'esercito Antiblasfemo.

Calendario Antiblasfemo

Continuano ad affluire le prenotazioni e la spedizione si fa subito essendo pronti i due formati.
Chi non vuole fare propaganda del calendario quando tutto il paese sia già inondato affretti l'ordinazione.
Indirizzarla alla Scuola Tipografica Editrice Alba (Cuneo).
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I nostri Cooperatori ci chiedano saggi e trovino abbonamenti a
Il Giornalino
Settimanale illustrato a colori in otto pagine

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MILLE Ss. MESSE OGNI ANNO
RER I NOSTRI COOPERATORI E BENEFATTORI


Pensiamo ai nostri cari defunti. Mentre noi stiamo bene, siamo allegri forse qualche persona a noi cara soffre in quel carcere creato dalla giustizia di Dio per purificare le anime. Di là tende le mani verso di noi, ci chiede soccorsi. Non siamo insensibili alla sua voce. Forse noi godiamo le ricchezze, e i beni da essa acquisiate... come sarebbe utile e proficuo ascriverla alle Mille Messe!
Ha così i suffragi di tre messe al giorno. Dal cielo pregherà per voi ed avete assicurata la vostra eterna salvezza.
Fate questo regalo ai vostri defunti specialmente in occasione del 2 novembre prossimo.

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Una pia signora per il giorno onomastico di una sua amica l'ascrisse con la di lei mamma defunta all'opera delle mille messe, certa di farle il miglior regalo... Suggeriamo questo nobile e santo esempio agli amici nostri. Chissà quanti vorranno imitare la pia signora!
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LE VIE E I MEZZI
DELLA DIVINA PROVVIDENZA


Domandate e riceverete

Domandiamo a S. Paolo: ed egli prima di tutto ci otterrà la pazienza: quella pazienza nei nostri bisogni che è umiltà, che è fiducia, che è costanza di buone opere, che è esame della nostra coscienza, che è lavoro di ordinamento della nostra vita alla gloria di Dio e alla salute eterna.

Per la pensione ai ragazzi

I vescovi chiamano sacerdoti, la buona stampa chiama sacerdoti, le missioni chiamano sacerdoti. Il cuore di Gesù ha seminato tante vocazioni. Beato chi non chiude le sue viscere e si fa strumento di Dio nel nutrire di aiuti i chiamati al sacerdozio.
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Offerte in natura

Date e vi sarà dato dal Padre Celeste: non avete mancato di nulla perché avete dato: non è vero anzi che il Padre Celeste vi ha sempre benedetti? Anche quando pare che le cose vadano male Dio benedice: e la vostra offerta nelle strettezze domanda, e nella abbondanza è di ringraziamento.

Dall'America

Colà vi sono amici. E vi sono amici che poco spesso vedono il prete, e amici che vorrebbero avere un amico che mostrasse loro come potersi fare del bene. Indirizzateli alla Pia Società San Paolo; indicate l'opera delle Messe specialmente, e anche le altre forme di farsi meriti.

Il grano

aumenta ogni giorno di prezzo... questo è vero; ma noi non intendiamo parlare del prezzo bensì delle offerte di grano. Sono continuate anche in questo mese e speriamo abbiano ancora a continuare. Siamo nel tempo della semina. Come sarà il raccolto del l925? La risposta non possiamo darla noi: però c'è un mezzo per assicurarci un buon raccolto. Eccola; fate un'offerta di grano e impegnerete così il Signore a benedire i vostri seminati. Il mezzo è infallibile. Come la calamita, diceva S. Gerolamo, attira il ferro, così l'elemosina attira le benedizioni di Dio.

Le uve

sono state scarse in generale... e un po' scarse furono anche le offerte.
Ma non mancarono. A Govone andammo a caricarle col camion ed a vendemmiare dal Sig. Boano che anche quest'anno ha voluto mettere un lungo filare a nostra disposizione. Una generosa famiglia, vicina di casa, visto il camion e i giovani, imitò l'esempio del Signor Boano e condusse i giovani a completare il carico nella sua vigna.
Da Castagnito la famiglia Merlo ci condusse col carro uve e pere in buona quantità. Non ci sarebbe che questi casi si moltiplicassero.
Facciamo il vino? No; colle uve donate facciamo la mostarda che non dispiace ai nostri ragazzi e ci serve a meraviglia per l'inverno.
Uva a canestrine giunse tanta come si vede in altra parte.
Deo gratias! ai generosi e chi vorrà imitarli. La carità arricchisce, ce lo dice N. S. Gesù Cristo. Dimostriamo col fatto di credere alle sue parole.

Il vino

si fa colle uve... e spesso anche senza uve. Noi non lo facciamo ancora nemmeno questo anno: 1° perché non abbiamo il posto, 2° perché speriamo che anche quest'anno i nostri benefattori pensino a provvedercelo.
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Ce ne hanno già promesso tanto: vino puro e vinello.
Qualunque quantitativo può essere offerto; anche una sola bottiglia. Non sono forse i soldi che fanno le lire?
Dove tornerà utile penseremo noi a ritirarlo e a qualche mezzo di trasporto.
Cari Benefattori, ripetete tutti in quest'anno la vostra offerta, vi renderete così partecipi del frutto di tante preghiera che per i Benefattori fanno i nostri giovani.
Dio ha stabilito per tutti un giorno e un'ora in cui le ricchezze non varranno più nulla: prima che arrivi la morte, pensiamo a cambiare le nostre ricchezze in moneta che avrà valore per la eternità.

Per la Cappella

Vi è poi una mamma e una figlia che si tengono con devozione l'incarico di portare a Gesù Sacramentato i fiori freschi: e vi è un figliola che gareggia colle Pie Discepole, o meglio si è accordata con loro per lavorare al Divin Maestro i sacri paramenti e i lini dell'altare.
L'adorazione è perpetua.

E la nuova Chiesa?

Vi sono persone che chiedono: e vi sono dei cooperatori che incominciano a offrire qualche liretta. Sarà dei Cooperatori, e perché la faranno docili strumenti in mano al Divin Maestro, e perché di qui distribuirà S. Paolo apostolo di Gesù, esortazioni, favori e miracoli, come quando lavorava prima di prendere il premio.

Per il raggio al Divin Maestro

Si pubblica per il raggio perché la pisside è fatta: tutta in argento e oro! contiene 1400 particole. Mosè discendeva dal monte raggiante perché portava le tavole della legge di Dio: col sacrificio del loro oro e del loro argento gli amici del Divin Maestro, portano Gesù per comunicarlo alle anime, e Gesù comunica loro la sua grazia.

Una cooperazione facile è quella di inviarci il nome dei vostri parenti residenti all'estero. Noi invieremo il bollettino che farà loro anche un po' di bene.
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Altro modo facile di cooperare

Un sacerdote prepara un assegno e lo manda: Sono molti mesi che ci tengo a questo: ritirerò su questo assegno gli interessi semestrali: il capitale non lo richiamerò presto e forse non più.
Un padre di famiglia portò i risparmi di Casa; Li affido a S. Paolo, perché debbo farlo per riconoscenza, di quanto mi benedice in famiglia.
Due fratelli vengono a collocare quanto hanno di disponibile; Avremmo aver saputo prima; ma facciamo frutto di quanto sappiamo ora.
Non è questione economica; è questione spirituale; chi ha fiducia in Dio, sentirà quanto il Padre Celeste sia Padre; ed è necessario che sentiamo di esser figli di Dio.

LE FIGLIE DI S. PAOLO


Un po' di storia

La famigliola di Alba faceva dunque qui, in quello che le circostanze e l'ubbidienza indicavano essere la volontà di Dio.
A Susa, il fatto del piccolo incendio destò molta, diremmo, simpatia, per quelle figliuole.
Esse perciò conserveranno buon ricordo, e riconoscenza.
La Maestra ha questi ricordi: Le masserizie di cucina erano state rese inservibili.
Ma appena in città si è saputo del fatto, varie delle migliori famiglie vennero a visitarci chi ci voleva imprestare il necessario, chi ci voleva in casa: è stata una dimostrazione che ci à tutte commosse: avevamo solo il fastidio della scelta.
Il primo giorno siamo state in casa di Mons. Gorlier, poi a pranzo e a cena dal Can. Oliva: quindi le suore Terziarie di Mons. Rosaz, misero a nostra disposizione un dormitorio per otto giorni, e la cucina e il refettorio per quindici, finché si è potuto abitare il primo piano della Beneficenza sgombrato appositamente per noi.
Credo che il Signore abbia permesso questo, perché la Casa di Susa fosse anche conosciuta come una casa religiosa.

Ritiro

Si fece una settimana dopo il trasloco alla Divina Provvidenza. Pregare, ubbidire star allegre per vincere le tentazioni, e far bene ogni cosa sotto la direzione della Maestra, in modo che la nostra Casa rassomigli alla Comunità delle prime discepole, sotto la guida della S. Madonna: ecco il proposito cha fece ciascuna.

La vocazione religiosa


Massime del mondo

— Eccomi di nuovo a Lei, con una morale sconfitta. Mi aveva messo in mano le armi per resistere a tutte le difficoltà contro la mia vocazione, ed io al primo assalto diretto mi sono sentita fiaccata, titubante e quasi disarmata.
— Il Signore si sarà forse nascosto un momento per vederla come sa lottare? Mi narri un po'.
— Non mi aspettavo tante insistenze: e forse per questo sono stata ferita. Una sera mentre con la mamma si parlava del prossimo matrimonio di mia sorella, improvvisamente uscì a, dirmi: — E di te che faremo?
Colsi la palla al balzo per rispondere: — Mamma ti dispiacerebbe di aver una figlia alla buona stampa!
Mi guardò con tenerezza, e: — Dispiacermi
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no, mi rispose commossa, e gettandomi le braccia al collo scoppiò in dirotto pianto.
Questo l'aspettavo, ma non quel che venne dopo. Una zia entrata in giardino, seppe del mio disegno, e lo disse un'illusione, che anch'essa da bambina, dopo un corso di esercizi, aveva scritto il proposito di farsi suora, poi abbracciò un altro stato, segno evidente che non si trattava di vera vocazione, poiché, secondo lei, la vocazione vera si sentirebbe sempre. Poi chi vuol calpestare il mondo deve prima conoscerlo, così farà buona riuscita. E se la vita religiosa avesse più tardi a ripugnare alla natura?
È stato il diavolo a mandarmi la zia tentatrice.
Io da quella sera non mi posso più levare certi dubbi: Chi sa, se la mia è vera vocazione? Se dovessi tornare indietro!
— Mi dica: ha pregato in questi giorni!
— Dopo quella visita, vinta da malinconia non facevo che ruminare i miei dubbi.
— Oh! guardiamo in faccia il nemico, e vedrà che non è tutto perduto.
Il mondo qui sentenzia, in materia di cui non si intende: il mondo non sa giudicare dei consigli evangelici, mentre quei che seguono le sue massime calpestano perfino i precetti gravi!
Del resto: proprio sempre illusione? e non è da giovane che uno vien applicato ai mestieri, essendo più facile l'adattamento, più sicura la riuscita e la perseveranza?
— Perché persone che mostrano sentimenti cristiani a riguardo della vocazione religiosa parlano come il mondo.
— Spesso si cerca piuttosto il benessere della casa, che il bene di un'anima, e ciò che meglio fa per la sua vita eterna.
Se la voglia di farsi religiosa fosse vocazione vera durerebbe sempre, anche quando non la si segue.
Quante volte noi mutiamo volere anche a breve distanza di tempo? Chi ha sentito l'invito del Signore: chiude le orecchie, tosto o tardi s'accorgerà che la voce è spenta. Con la fedeltà alle pratiche spirituali od alle regole, la religiosa è sicura di non tradire la sua vocazione, vincere tutti i capricci del cuore.
— I mondani non hanno concetto della grazia di stato, cioè quell'aiuto soprannaturale che è la forza, l'anima della vita religiosa, e parlano di questa professione come di una condizione di vita che un individuo va sfruttando come un mestiere qualsiasi.
La forza per resistere non va cercata nelle forze naturali, ma nel Signore.
— Dunque posso venire senza aver conosciuto il mondo?
— Che intende per mondo?
— Tutti gli uomini cattivi, i loro peccati, le bestemmie, i furti, malvagità, libri perversi, cattive compagnie, tutto ciò che offende Dio.
— E non basta saper che nel mondo v'è tutta questa robaccia per averne schifo e fuggirlo?
Veda che ne conosce fin troppo del mondo.
— Le devo dire che il divertimento sovente mi attrae, e le affezioni mi si accendono furiose nel cuore verso i parenti, e mi par di non aver forza per staccarmi.
Non Le pare sia questo un segno di dubbia vocazione?
— Si guardi dall'immaginare la grazia della vocazione quale medicina che spenga oggi affetto. La vocazione non distrugge ma perfeziona l'uomo di carne e di nervi. E per quanto grande sia il sacrificio degli affetti naturali, si sforzi di farlo generosamente, il Signore non si lascia vincere in generosità.
— Ogni nebbia si è dissipata, e propongo di essere veramente generosa col Signore.
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Due grazie si chiede continuamente al Signore per i nostri benefattori:
1° che nessuno di loro vada dannato.
2° che venga abbreviato, e possibilmente rimesso il purgatorio.

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LE PIE DISCEPOLE


Il Divin Maestro voleva tanto bene a quelle che ebbero la grazia di servirlo le prime!
Quanta delicatezza e quanta confidenza nel castello di Betania: con Maria e Marta, alla risurrezione di Lazzaro!
Le discepole vollero sotto la croce con la sua madre, quando morì: e le discepole ancora volle prime testimonio della sua risurrezione. Questi fatti sono prova e sono caparra: le discepolo avevano cura di Lui, il Divin Maestro, e di tutto quanto occorreva a' suoi apostoli.
In Casa le Pie discepole come le prime, hanno la cura di Gesù Sacramentato: del suo altare, dei fiori, dei paramenti; e della Casa che il Divin Maestro si educa per lui: lavori di cucito, cucina, pulizia, malati. Non lasciano mai solo il Divin Maestro, e fanno quel che occorre nella sua casa: per lui, e per quelli che lavorano per il suo Vangelo!
Oh! il Divin Maestro sa bene come dimostrare il suo amore!
È una grazia preziosissima, e segno di singolare amore e pegno di particolari favori, l'esser chiamati dal Divin Maestro a stargli così dappresso, e a spendere la vita ad aver cura di lui.
È l'amore affettivo di Gesù.
E come hanno fatto le prime Discepole, come è santo, e caro a Dio, e soave spogliarsi, sacrificare un po' le comodità, un po' ciò che è terra, per acquistare Gesù, e acquistare con lui la felicità del Cielo, e le ricchezze del Paradiso!
Sono ora 12 suore, e 6 postulanti: altre ne chiamano al Divin Maestro: e altre ne aspettano, a partecipare del bene speciale del Signore.
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Le zelatrici, le maestre, i sacerdoti, le mamme, e quanti hanno cura della fanciullezza ci chiedano saggi, cerchino abbonamenti per Il giornalino L. 5 annue.

Per l'Anno Santo

Stiamo preparando il calendario olandese. Contiene: la storia, l'importanza, le disposizioni, le condizioni per acquistare il Giubileo dell'Anno Santo con la fotografia del regnante Pontefice.
Formato economico L. 15%.
Formato grande L. 17%.
Porto a carico del committente.
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Un altro buon amico il signore ha chiamato a Sé.

TIBALDI GIUSEPPE ANTONIO


Contava appena 55 anni: era di Bra. È spirato il 13 settembre, e il 3 ott. giorno della trigesima in S. Paolo si sono celebrate le S. Messe per lui. La notizia della morte è stata improvvisa: pochi giorni prima era stato a farci visita; l'aveva accompagnato apposta la buona sua signora Lodovica; ed era venuto col proposito di saper poi portar lui le offerte, quando non lo potesse la signora: e fu, invece, la visita di commiato, il saluto di rivederci in cielo!...
Sì, e lo speriamo e lo raccomandiamo a Dio per questo!
Ci fece la più buona impressione la sua visita: in lui cooperatori uomini trovano esempio, e ve ne sono un bel numero che fanno come lui! e il Signore lo visitò nel letto di morte con tutti i suoi carismi! E lo preghino il buon Dio tutti gli amici, perché dia all'amico presto convegno coi suoi santi col premio preparato a chi gli à voluto bene; e à lavorato per lui! ed egli preghi per i cooperatori, e per la buona sua sposa che lascia sola.

Teol. Alberione Giacomo Dirett. Resp.
Alba — Scuola Tipografica — Alba

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