Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XIV N. 11 – Novembre 1932 – Conto Corrente Postale

UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA
Presso Pia Società San Paolo
ALBA (Italia-Piemonte)

DATE E VI SARÀ DATO

(Il Divin Maestro)


Voi darete pane al povero: Gesù vi darà l’intelligenza ed il gusto del Pane Eucaristico, forse fino alla Comunione quotidiana. Voi darete consigli, incoraggiamenti, conforti: Gesù vi darà fortezza e resistenza nell’arduo cammino della virtù.
Voi farete catechismi, darete all’Apostolato stampa, contribuirete all’opera delle Missioni: Gesù vi accrescerà il dono della fede, l’amore alla dottrina cristiana, i pensieri soprannaturali.
Voi darete su la terra: e Gesù in cielo vi darà la visione beatifica, il possesso di Dio, il gaudio eterno.
Voi darete poco: Gesù vi darà molto, vi darà ogni giorno, vi darà doni infinitamente più preziosi.
Voi darete qualche volta: Gesù vi darà sempre.

* * *

Ecco, perciò, che tutto questo è pieno di promesse per la pia e generosa Persona che volle mandare L. 10.000 (diecimila) per i bisogni particolari delle vocazioni fra i poveri.
I beni spirituali sono quelli che il Signore elargisce sempre e con larghezza. Quando una persona dà, parrebbe che perda e si privi; ma sono i tesori spirituali che intanto discendono nella sua anima; sono i tesori di grazia che si accumulano; sono i tesori di gloria che si preparano.
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UN ESEMPIO DA IMITARE
Una pia e generosa Benefattrice che vuole tenersi incognita in suffragio dei suoi cari defunti ha offerto 5200 lire per 52 Messe annuali perpetue.
Sia questo un bell’esempio ed un santo incitamento a tanti altri che vogliono potendolo fare altrettanto. Il Divin Maestro ricompensi sempre largamente le offerte fatte, per la sua maggior gloria e per il bene degli uomini.
N. N.
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Chi ha tempo non aspetti tempo: se non pensiamo Noi a farci del bene, a lasciarci suffragi tanto meno vi penseranno gli altri.
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Deposito a fondo perduto

È un bel modo di farsi del bene in vita ed assicurarsi i suffragi dopo morte, in modo segreto, sicuro e prudente. Si offre per le opere della Pia Società San Paolo una somma di denaro su cui volendo si può ritirare l’interesse, ed in caso di necessità lo stesso capitale. Alla morte del depositario, la somma rimane definitivamente alla Pia Società.

UNIONE DI SUFFRAGI

Raccomandiamo alle preghiere e suffragi dei Cooperatori l’anima del Benefattore e Cooperatore
Portaluppi Piero
d’anni 59
Per la celebrazione di un corso di 30 Messe Gregoriane in suffragio del caro defunto offrirono: Gaude Guglielmo L. 10; Magenta Francesco 10; Pizzoccaro Augusto 10; Baratti Giuseppe 10; Vai Luigi 10; Magenta Ernesto 10.
L’offerta per le suddette Messe è fissata a Lire 300.
La famiglia del compianto supplica umilmente la grande carità degli amici, conoscenti e di tante altre anime buone, a voler cooperare con piccole offerte a coprire la somma stabilita, porgendo ai sei suaccennati, e fin d’adesso a tutti coloro che vorranno ancora associarsi, i più vivi ringraziamenti e preghiere.
Certamente quest’opera di carità sarà molto gradita al Signore e attirerà sopra gli offerenti le più belle grazie e le più elette benedizioni dal cielo.
(Le SS. Messe si celebreranno nel Tempio della Pia Società S. Paolo di Alba).
***
Modello di vita cristiana. Attaccatissimo alle funzioni di Chiesa, il Portaluppi non mancava se non n’era strettamente impedito. Passò tutta la sua vita nel lavoro per il bene della famiglia e della società. L’amore che portava ai quattro figli era veramente grande e santo poiché li educò e istruì fortemente e profondamente nella pietà cristiana lasciando un chierico consacrato al servizio di Dio nella Pia Società San Paolo.

ORAZIONE
Porgi. Signore, il tuo orecchio alle nostre preghiere con le quali supplichiamo umilmente la tua misericordia, affinché l’anima del tuo servo Pietro, che facesti migrare da questo mondo, sia collocata nella regione della pace e dello luce e sia ammessa nella società dei tuoi santi. Per Gesù Cristo Nostro Signore. Così sia. (Dal Messale Romano)
***
Requiem aeternam dona ei Domine et lux perpetua luceat ei, requiescat in pace. Amen.
LOMELLO (Pavia), 15 ottobre 1932.
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S. Fulgenzio
VESCOVO E DOTTORE

Nascita ed educazione
San Fulgenzio nacque in Telepta, città della provincia della Bizarena in Africa l’anno 468 da una delle più illustri famiglie di Cartagine. Claudio si chiamava suo padre e Marianna sua madre, la quale rimase vedova poco dopo la nascita di questo figliuolo. Gelosa in fatto di educazione, procurò di farlo istruire in casa nelle scienze, ove dimostrò presto il suo felice ingegno, tanto che il fanciullo era tenuto da tutti un prodigio, mentre essa pensava ad instillargli nel cuore ancor tenero le massime del Vangelo, delle quali assai più che d’ogni altra scienza procurava che il figliuolo fosse serio ed istruito e gli addossò il governo della famiglia, ove dimostrò tutta la suo abilità.

Il disgusto delle cose mondane
Sembra a prima vista che un sì lucroso ed onorevole impiego dovesse procurare a Fulgenzio allettamento per le cose mondane, ma non fu così, che anzi gli si rendè insopportabile: gli affari non gli andavano.

L’amore alle cose celesti
Cresceva per altro in lui l’amore alla vita spirituale; il desiderio della lettura dei libri santi e lo studio dell’orazione o preghiera.

Le occasioni della vocazione
Frequentava invece i Monasteri dei Monaci, coi quali volentieri ragionava delle cose di Dio e della cristiana perfezione e considerando la felicità di quei servi del Signore nel vivere lontani dalle cure mondane, unicamente intenti ai beni futuri, concepì il desiderio di abbracciare il loro istituto. E tosto cominciò a digiunare, a pregare, a leggere, ad essere religioso ancor senza abito. Finalmente la lettura d’una predica di S. Agostino sul Salmo 36 lo decise a prendere l’abito religioso, per giovare così a sé ed agli altri.

Le prove della vocazione
Un santo Vescovo di nome Fausto aveva iniziata una casa di religiosi. A lui s’indirizzò aprendogli il cuore e chiedendogli d’esservi ammesso. Ma il santo vedendo un giovane di complessione delicatissima e allevato signorilmente, credette sulle prime che non fosse atto, gli mosse tutte le difficoltà per non accettarlo.
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Ma Fulgenzio prendendogli la mano e baciandogliela piangendo, tanto insisté che si fece accogliere e fu accettato in prova. Intanto altri si disposero a seguirlo. Ma la madre benché fosse donna di molta pietà ne concepì tal dolore che faceva giungere alle stelle i suoi lamenti.
Corse pertanto a guisa di forsennata al monastero e assalito con ingiurie il santo Vescovo Fausto (ciò che purtroppo succede ancora in simili circostanze) il richiede di renderle il suo figliuolo, o almeno di permetterle di vederlo. Non avendo potuto ottenere né l’una né l’altra cosa, si fermò alla porta del monastero e con alte grida piangeva la sua desolazione e spesso ripeteva il nome di Fulgenzio, a fine di essere da lui intesa e di muoverlo a pietà, poiché sapeva quanto fosse da lui amata. E questa stessa cosa continuò a fare per molti giorni, finché vinta dal tedio, se ne ritornò alla propria casa, e lasciò in pace il figliuolo, che in questa occasione dimostrò quanto fosse grande la sua costanza, la quale non poté essere vinta dalle lacrime di una madre che teneramente amava.

La vita interiore ed apostolica
Dopo questa vittoria che lo aveva fatto trionfare della carne e del sangue, San Fulgenzio si diede alla vita di mortificazione e di rinunzie d’ogni suo bene temporale lasciandolo alla madre. Seguì il santo Vescovo Fausto nelle persecuzioni, fatto poi Sacerdote e Vescovo si prese cura speciale delle anime e specialmente della loro istruzione.

Scrittore
E sì tanto istruiva scrivendo lettere spirituali ai suoi figli. Scrisse dieci libri contro un certo Fabiano, eretico ariano, nei quali tratta dell’Incarnazione del Verbo e della Trinità e i tre libri della Verità, della Predicazione e della Gloria testimoni irrefragabili della dottrina che in tale proposito ha sempre insegnato la Chiesa di Dio.
Sua massima era: Datemi ora, o Signore, la pazienza per darmi poi il perdono.
Morì il 1.o Gennaio dell’anno 533 dell’era volgare.

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COOPERATORI! Voi che comprendete assai bene la strage di anime, fatta dalla lettura dei giornali cattivi, Voi che desiderate una riparazione al SS. Cuore del Divin Maestro Gesù, all’opera! In questi mesi è il tempo di intensificare la propaganda per gli abbonamenti ai giornali e settimanali cattolici. È questo l’Apostolato delle opere più adatto e più fruttuoso di bene.
Si legga il prezzo di abbonamento e le altre condizioni di ogni periodico come da rèclame in calce alle varie pagine di questo periodico.

LA DOMENICA
È un piccolo giornale interamente religioso, per le Parrocchie che non possono adottare un proprio bollettino Parrocchiale. Tiratura 150.000 copie. — Porta sempre il S. Vangelo illustrato e brevemente spiegato, numerose vignette, fatti ed episodi facili ed apologetici, istruzione religiosa, Azione Missionaria, antiblasfema, Liturgia, detti ed esempi di Santi, di Pontefici e di uomini illustri, ecc. ecc. — Abbonamenti: A una copia per un anno L. 3; per 25 copie a uno stesso indirizzo L. 50; per 50 L. 95; per 100 L. 170; per 200 L. 320; per 300 L. 475; per 400 L. 620; per 500 L. 750; per mille L. 1450.

IL GIORNALINO
Periodico illustrato per i ragazzi cattolici d’Italia. — Per sei mesi L. 5,50. Ai distributori sconto del 20 per cento. — Rivolgersi: Pia Società S. Paolo - Via Grottaperfetta, 58 - ROMA.
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Per le vocazioni fra i poveri

Abbiamo inviata la seguente lettera per chiedere ai Sacerdoti che non hanno applicazioni di Messe un aiuto per i nuovi aspiranti al Sacerdozio. Molti vi aderirono di tutto cuore, accompagnando quest’iniziativa con parole di approvazione e di entusiasmo.

M. Rev. Signore,
La Pia Società San Paolo, quest’anno più dell’ordinario, tiene degli aspiranti alla vita religiosa sacerdotale che sono poveri, molto poveri, motivo per cui più largamente si raccomanda alla pubblica carità.
Essendo risaputo che in vari luoghi vi sono Sacerdoti che non hanno applicazione di Messe, abbiamo pensato di proporre a qualcuno di tali Sacerdoti il seguente modo di aiutare i nostri aspiranti al Sacerdozio: che essi celebrassero cinque, dieci, venti SS. Messe per scarico dei molti pesi della Pia Società San Paolo, lasciando alla medesima l’offerta di tali Messe, (L. 5, tasse stabilita per tutto il Piemonte) a favore dei sopradetti aspiranti poveri.
Un certo numero di Sacerdoti ci hanno offerto spontaneamente questa forma di cooperazione.
Qualora la S. V. Rev.ma si trovasse libero da obbligazioni di Messe, La vorremmo pregare di usarci questa carità, e, se impegnato, indicarci qualche suo Confratello che potesse e volesse farlo.
In caso di accettazione preghiamo riempire la scheda unita e rinviarcela.
Chi applica almeno cinque SS. Messe a favore delle vocazioni fra i poveri per la Pia Società San Paolo, è ascritto fra i Cooperatori e partecipa al frutto delle duemila SS. Messe che ogni anno vengono per loro applicate.
Con riconoscenza e preghiere ossequiamo

La Pia Società San Paolo e Alunni

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SEZIONE BIBLICA

Anima Cristiana,

Leggere la Sacra Bibbia significa fare la Comunione con Gesù Cristo verità. Prima per ciò di intraprendere la lettura della Sacra Bibbia, se vuoi ricavarne davvero vantaggio, esamina se hai le disposizioni necessarie, e se non le hai o troppo scarse, disponiti bene. Per ricevere in noi Gesù Cristo o come vita (Eucaristia) o come verità (predicazione, Tradizione e Scrittura) o come via (virtù) occorrono press’a poco sempre le stesse disposizioni.
Leggendo la Sacra Scrittura anzitutto devi:

CREDERE

1). che l’autore primario dalla Bibbia è uno solo, lo Spirito Santo, benché sia stata scritta in quindici secoli e da circa quaranta autori secondari diversi;
2). che la Bibbia è tutta divinamente ispirata perciò è libro divino e non umano;
3). che non contiene errori di sorta, né in materia di fede, né di morale, né di scienza e né di storia;
4). che Dio affidò la Bibbia solo alla Chiesa, la quale, maestra infallibile, la conserva, la interpreta, la spiega e la diffonde tra i fedeli: perciò bisogna che tu la riceva dalla Chiesa, ossia che legga solo quelle approvate dall’autorità ecclesiastica e non ti permetta mai di interpretar la Bibbia in senso contrario o diverso da quanto la Chiesa insegna.

(continua)

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I NOSTRI CARI DEFUNTI

Tutti ne abbiamo e sappiamo chi sono, perché per un po’ di tempo vissero con noi ed ora non sono più. Il loro ricordo tuttavia non si scancella specialmente quando si tratta di persone che o ci hanno fatto del bene oppure ebbero stretta relazione con noi.
Tra di loro dobbiamo forse enumerare il padre, la madre, fratelli, sorelle, forse la sposa, lo sposo od un figlio?

DOVE SONO ORA?
Essi sono già passati all’eternità, per loro è finito il tempo della prova: sono passati all’eternità. Dunque prima di tutto ci avvertono che su questa terra non siamo che di passaggio e che anche per noi verrà l’ora in cui cesseremo di vivere per andare ad unirci coi nostri cari nell’eternità.
Sono passati all’eternità. Ma chi li attende al di là? Il Signore, il quale premia le opere buone e castiga quelle cattive. Egli è pronto ad accogliere le anime pure, e ricche di virtù e di meriti, manda in Purgatorio quelle che si presentano al suo tribunale con qualche resto di peccato sull’anima, e rigetta lungi da sé nel fuoco dell’inferno quelle che muoiono in stato di peccato.
Perciò dobbiamo in secondo luogo imparare che questa vita è per prepararci all’eternità, per renderci conformi a nostro Signore Gesù Cristo.

I DOVERI NOSTRI
verso le anime dei nostri defunti sono: 1.o il ringraziamento: esse ci ammoniscono e ci avvertono a stare pronti perché anche per noi verrà il giorno della morte e che di là ci attende l’eternità la quale sarà felice od infelice, conforme al nostro operato; 2.o suffragare: mandiamo tanti suffragi: la carità che noi usiamo per loro, altri la useranno con noi. Ma poi ricordiamo che in Purgatorio vi sono tante anime che aspettano i nostri suffragi per poter al più presto essere liberate da quel carcere e volare fra le braccia di Dio: unico oggetto d’amore per il loro cuore.

I MEZZI PER SUFFRAGARE
le anime del Purgatorio sono tanti. Ne proponiamo alcuni fra i principali e più efficaci:
Con un’offerta di L. 10 (iscrizione alle Due mila SS. Messe) fatta una volta in vita, si possono mandare i suffragi di sei Messe al giorno ai nostri defunti. Questa Messe vengono celebrate dai Sacerdoti della Pia Società San Paolo — Alba (Piemonte).

SS. MESSE GREGORIANE:
è un corso di 30 SS. Messe consecutive (cioè dette di seguito) che si celebrano per i defunti. Non si possono celebrare vita durante, ma si può lasciare il capitale: Lire 300 (trecento) alla Pia Società
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S. Paolo di Alba, che dopo morte, avvertita, celebra colla massima sollecitudine.

DEPOSITO a FONDO PERDUTO
È un modo di farsi del bene in vita ed assicurarsi i suffragi dopo morte, in modo segreto, sicuro e prudente. Si offre per le Opere della Pia Società San Paolo di Alba, una somma, su cui volendo, si può ritirare l’interesse ed in caso di necessità lo stesso capitale. Alla morte del depositario, la somma rimane definitivamente alla Pia Società.

SS. MESSE PERPETUE
Con l’offerta di L. 100 si ha una Messa all’anno; con L. 1000 (mille), una Messa al mese; con Lire 2000 (duemila), 24 Sante Messe all’anno.

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Come formare una biblioteca

1. Si mandano a prendere 50 volumi, rivolgendosi alla Pia Società San Paolo di Alba, indicandoci il grado di istruzione ed il carattere dei lettori.
2. Si cerca uno scaffalino, un armadio dove metterli: in canonica, nell’Associazione, in sacrestia.
3. Si annuncia a viva voce o col bollettino parrocchiale, e si comincia la distribuzione facendo versare una piccola tassa e tenendo tutto a registro. L’Ass. Gen. Biblioteche di Alba è in grado di fornirvi di registri adatti.
4. In seguito si vedrà se occorre aumentare i volumi, se bisogna chiedere le offerte ecc. ma per la prima volta, 50 volumi verranno pagati dalle offerte che si esigeranno dai lettori e abbonati.
L’esperienza dirà tanto cose, suggerirà molti espedienti, ma non conviene subito da principio sovraccaricarsi di preoccupazioni che in pratica basta a sciogliere un po’di buona volontà.
Nella stagione attuale si leggono molti, moltissimi libri. È gran bene fondare una biblioteca! Potete inscriverla alla «Associazione Generale Biblioteche» in Alba. Avrete facilitazioni.
Per l’istituzione di nuove biblioteche;
Per riordinare e arricchire di nuovi volumi quelle già costituite;
Per avere istruzioni sul buon funzionamento di una Biblioteca;
Per avere registri, regolamenti, ecc. per biblioteche, rivolgersi all’Associazione Generale Biblioteche di ALBA (Piemonte).
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NELLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO

Nella Casa Madre di Alba

IL MESE DI OTTOBRE. — Mese del Rosario e quindi mese di Maria. Per mezzo del Santo Rosario si chiesero ed ottennero molte grazie per far più profitto nello spirito specialmente acquistando lo spirito di vita interiore.

IL RITIRO MENSILE. — Ebbe luogo il giorno 2 ottobre e si fece in compagnia e sotto la protezione della Santa Madonna.
Il Santo Rosario ne fu l’argomento e venne così considerato: il santo Rosario scuola di verità, scuola di virtù e sorgente di grazia. Perciò venne indicato il modo di recitarlo bene e con molto frutto, cioè in ogni mistero avere una verità da credere, una virtù da praticare ed un proposito da osservare. Il Rosario così detto porta tutte le grazie. Come già le altre volte i giovani vennero divisi in tre gruppi: Immacolatini od Angiolini ai quali venne predicato dal Maestro D. Bernardo; Apostolini e Maggiorini dal Maestro Robaldo, Chierici-Paolini e Novizi dal Sig. Primo Maestro. — Ogni ritiro ci deve sempre disporre, preparare a ben morire ed in questo giorno ognuno deve provarsi a morire.

LA SETTIMANA DELLE DIVOZIONI. — Al Lunedì, al luogo della solita meditazione sull’Apostolo Paolo, si ascoltò una seconda Messa, la così detta Messa dei propositi poiché il giorno prima s’era fatto il ritiro mensile.
Al Martedì meditazione sulle anime purganti su questa argomento: la corona arma per liberare e suffragare le anime del Purgatorio. - Maestro D. Chiavarino
Al Mercoledì venne considerato questo che nella vita di San Giuseppe vi fu anche quest’alternativa delle allegrezze e dei dolori. Imparare anche noi a rallegrarci colla Chiesa e col Papa facendo nostre le gioie ed i dolori della Chiesa e del Papa. - Maestro D. Manera
Al Giovedì: gli Angeli custodi in relazione al Rosario: gli Angeli sono entrati a formare quelli che noi chiamiamo i misteri del Rosario. Furono proprio gli Angeli a rivelare agli uomini le grandezze di Maria. Come dobbiamo ad imitazione degli Angeli, recitare bene il Santo Rosario e ricavarne frutto. Questo è quanto ci venne fatto considerare nella meditazione del Giovedì dal Maestro D. Robaldo
Al Venerdì
: il Signor Primo Maestro ci invitò a raccoglierci davanti a Gesù col Rosario in mano, per chiedere parecchie grazie: l.o riguardo alla mente, per ottenere di comprendere e penetrare bene la Sacra Teologia; 2.o riguardo la volontà ed il cuore: chiedere tre grazie: fare bene l’esame di coscienza, confessarci bene nel giorno stabilito, la vita interiore particolarmente la fede, la speranza, la carità, l’umiltà, la pazienza. Queste grazie tutte le abbiamo chieste colla corona alla mano per mezzo di Maria.
Al Sabato. Il Maestro D. Costa pose come argomento della meditazione questa domanda: Perché dobbiamo amare il Rosario? Svolse l’argomento nei tre punti seguenti: perché è la preghiera più bella, composta del Pater, Ave e Gloria; per i nomi che porta: Salterio Mariano, Rosario, Breviario del Cristiano; per vincere le tentazioni principali cioè le tre grandi concupiscenze: carnis, oculorum, superbia vitae. La superbia trova il rimedio nei Misteri Gaudiosi, la concupiscenza carnis nei Misteri Dolorosi; la concupiscenza oculorum nei Misteri Gloriosi.

I NUOVI CHIERICI. - Anche questa fu una nuova grazia per la nostra Casa: 20 giovani
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del quarto corso ginnasiale e 3 del quinto, vestirono l’abito chiericale.
Fortunati questi giovani, hanno inteso la voce di Gesù e l’hanno seguita: colla vestizione del nuovo abito hanno rinunziato al mondo per darsi tutti a Gesù e attendere meglio alla loro santificazione. Il Signore santifichi e custodisca immacolati questi cari giovani, perché possano essere sempre il bonus odor Christi.
Quella mattina, Domenica 9 ottobre, un’insolita allegria regnava specialmente fra i giovani dei due reparti: Apostolini e Maggiorini. La ragione era questa: si era irrequieti e quasi impazienti di poter vedere i compagni vestiti della nuova divisa. Si partecipò alla loro gioia, si pregò per essi perché il Signore concedesse loro molte grazie.
Eccone i nomi:
Nel reparto Apostolini: Albani Germano; Amadori Romeo; Bartolacelli Efrem; Brivio Francesco; Caffari Gino; Carlevaris Sebastiano; Crivellaro Mario; Derisi Giuseppe; Galindo Raffaele; Maritano Ignazio; Mirisola Vincenzo; Ongaro Bruno; Pesce Teresio.
Nel reparto Maggiorini: Carlini Otello; Manfredi Lorenzo; Mora Claudio; Pellerino Giovanni; Raineri Domenico; Salvucci Nazzareno; Zicari Alberto. — Del 5.o corso: Boero Gaspare; Bianchi Mentuccio; Testi Enzo.
Intanto mentre essi sono contenti di questo primo passo che il Signore concesse loro di fare nella via del Sacerdozio, sono esempio ed invito ai loro compagni inferiori a essere costanti nella preghiera e nello studio per ricevere dal Signore queste primo premio. I parenti di questi cari godano e si rallegrino per la preferenza loro usata dal Signore nello scegliere uno dei loro figli perché diventi suo ministro.
Essi pregheranno per voi, o genitori, saranno pegno di tante grazie e benedizioni del Signore. Rallegratevi con essi e siatene contenti, perché è il Signore che vi vuole molto bene.

I NUOVI GIOVANI. — Sono entrati quasi tutti i nuovi accettati; assieme ai loro compagni più anziani si avviano alla pietà, alla studio ed all’apostolato. Essi trovano nei loro compagni tanti fratelli e nei Maestri tanti buoni padri che con cura ed amore si spendono per la loro formazione e per il loro bene.

L’APOSTOLATO. — Sono già uscite parecchie delle nuove edizioni della collezione i «Santi», tutte sono molto accette, perché ben fatte e facili alla lettura. È pure pronta la nuova edizione del Vangelo in formato comodo, ed a composizione su due colonne e porta in grassetto i tratti più importanti delle parole dette dal Maestro Divino ed in corsivo i Vangeli delle Domeniche. Continuano pure i lavori attorno alla «Manna dell’Anima» del Segneri; si è anche iniziata la composizione e la stampa a dispense del nuovo volume di Teologia del Can. Chiesa, per gli studenti del Corso teologico; il Purgatorio, secondo libro della Divina Commedia presto sarà pronto: intanto i cari chierici di teologia stanno preparando altri lavori dei quali presto si dovrà iniziare la stampa. Si cerca sempre che tutto riesca per la maggior gloria di Dio e per il bene delle anime, per questo si cercano e Curano particolarmente e con più amore e cuore quelle cose che riguardano la salvezza delle anime, perché lo scopo primario della nostra Società è la santificazione dei membri e poi salvare anime e far regnare Gesù Cristo nel mondo per mezzo dell’Apostolato Stampa.
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La Pia Società San Paolo sarà riconoscente a quei RR. Sacerdoti e a quelle persone che, avendone possibilità, vorranno offrire per la Biblioteca di consultazione dei suoi Chierici e Sacerdoti le seguenti opere:
Opere complete di S. Giovanni della Croce;
Opere complete di S. Bernardo da Chiaravalle, in italiano;
Opere complete del Padre da Bergamo;
Opere complete del Migne.
Di molta utilità sarebbe pure un erbario per la Botanica, materiale per lo studio della Chimica, Fisica, Mineralogia, un piccolo harmonium anche usato, per la scuola di canto.
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PIA SOCIETÀ FIGLIE DI SAN PAOLO

Trieste

PROPAGANDA. — Nei mesi scorsi si visitò per l’Apostolato l’Archidiocesi di Zara.
La diffusione, con la cooperazione dei R.R. Parroci riuscì veramente abbondante, nonostante che in parecchi villaggi e isolette vi sia difficoltà per la lingua croata.
Preghiamo ora il Divin Maestro a ricompensare quanti ci aiutarono nella diffusione, ed inoltre a far crescere e fruttificare il buon seme gettato.

CAPPELLINA. — Anche con noi è venuto il Maestro Divino per abitare più vicino e maggiormente aiutarci. Con la cooperazione generosa dei buoni cooperatori si poté arredare la nuova Cappellina che si inaugurò nel mese di Giugno.
Siamo riconoscenti a quanti vollero concorrere a questa santa opera ed in modo particolare volgeremo il nostro ringraziamento al Molto Rev. Signor Parroco di Sant’Antonio Taum, che in suffragio della sua cara mamma volle fare per la nuova Cappellina la generosa offerta di L. 100.

Novara

Non solo bella fu l’inaugurazione della nuova Cappella, ma ancora l’Anniversario di sì cara data.
Il giorno 12 Settembre fu per noi tanto dolce, tutto passato in unione di Gesù Eucaristico che rimase tra noi esposto mezza giornata. Si tenne una devota ora di Adorazione per ringraziare il Signore di tutte le grazie fatteci in quest’anno. La funzione ebbe termine con la benedizione Eucaristica e vi presero parte varie pie persone.

Agrigento

LA NUOVA CAPPELLINA. — Finalmente dopo tante difficoltà la desiderata Cappellina è stata inaugurata. L’incessante lavoro e zelo dei nostri buoni Cooperatori e Cooperatrici fece sì che fosse al più presto preparata.
Sabato 24 u. s. giorno dedicato a Maria SS. nostra Madre e Regina, S. E. Mons. G. Battista Paruzzo volle onorarci della sua visita ed Egli stesso celebrò per la prima volta la S. Messa nella nostra Chiesina.
Alla fine illustrò brevemente le parole che Gesù ha rivolto: «Venite ad me omnes qui laborati et onerati estis et ego reficiam vos» dicendoci: «Al pari degli Apostoli quando ritornate dai vostri pellegrinaggi, il vostro riposo deve essere Gesù, Lui tergerà i vostri sudori e ricompenserà le vostre fatiche. Portate la verità in mezzo ai popoli, specialmente andate in ogni angolo della Diocesi Agrigentina e delle altre Diocesi, combattete l’errore e spargete ovunque la parola di Dio; ritornando raccontate al vostro Maestro Gesù le vostre angustie, i vostri affanni e nel raccoglimento di questa Cappellina Gesù sarà il vostro Consolatore e poi riprendete il vostro Apostolato».
La funzione si chiuse con la benedizione del SS. Sacramento impartita dallo stesso Mons. Paruzzo. Deo gratias! Il Signore voglia tutti largamente ricambiare e sempre più illuminarci nel nostro grande Apostolato.
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PIA SOCIETÀ FIGLIE DI SAN PAOLO

Programma di accettazione

Anzitutto: tendere alla santificazione delle Figlie con la vita comune, la pratica dei voti di castità, povertà, obbedienza, gli esercizi della vita devota.
Inoltre: tendere alla salvezza delle anime coll’Apostolato-Stampa. Si propone infatti di diffondere la dottrina e la vita del Vangelo con la Stampa, come la Catechista con la parola. Perciò vi sono le scrittrici, le propagandiste, ecc.

FIGLIE DI SAN PAOLO

La prima sezione: comprende le Suore o Figlie di S. Paolo. Esse secondo le attitudini: 1. si occupano a scrivere giornali, riviste, opuscoli, libri, bollettini ecc.; 2. li stampano: e cioè compiono tutto il lavoro tipografico di composizione, impressione, brossura, legatura, ecc. 3. li diffondono dedicandosi a varie iniziative, tra cui biblioteche, bollettini parrocchiani, opere bibliche, settimanali ecc. Vestono divisa propria: nera.

PIE DISCEPOLE

La seconda sezione comprende le Suore o Pie Discepole, che si consacrano all’adorazione del Divin Maestro-Eucaristico, perché tutti gli uomini si raccolgano attorno a Gesù per imparare a seguire i suoi divini insegnamenti e santi esempi.
Hanno ciascuna due ore di adorazione per ogni giorno oltre altre pratiche comuni di pietà; e si occupano dei lavori comuni (cucina, cucire, rammendare ecc.). Vestono divisa propria: bianco-azzurra.
In questa sezione si accettano le figlie che amano di preferenza la vita di adorazione e di amore a Gesù-Ostia, ritirate dal mondo, dedicate alla riparazione dei peccati della stampa cattiva che rinnova la Passione dì Gesù.
Si accettano dai 15 ai 23 anni. Siano di un corredo conveniente.

Condizioni di accettazione per tutte le aspiranti

Attestati di nascita, legittima, Battesimo, Cresima, vaccinazione, Buona condotta, sana costituzione con esenzione da malattie ereditarie.
Attestati di aver superata almeno la quarta elementare, di aver dimostrato inclinazione alla vita pia e religiosa, con consenso dei genitori se non hanno compiuto il ventesimo anno di età.
Non pagano alcuna pensione, ma sino all’emissione dei voti sono tenute alle spese di vestiario, bucato, medico, libri.

Per programmi, schiarimenti, regolamenti, domande rivolgersi alla

PIA SOC. FIGLIE DI S. PAOLO – ALBA. –
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San Paolo ascolta i suoi devoti

Riceviamo da molte parti e da tanti invito a pregare per varie intenzioni: Chi per una guarigione, chi per una buona riuscita, chi per un motivo, chi per un altro e questo va molto bene e riesce di molto gloria di Dio; San Paolo ascolta tutti e ottiene tante e belle grazie ai suoi devoti, particolarmente quando si tratta di Cooperatori dell’Apostolato Stampa.
Noi accettiamo volentieri questi inviti, preghiamo e siamo molto riconoscenti a quanti ci fanno sapere le grazie ricevute. Anzi ne attendiamo molte per poterle pubblicare su questo periodico alla maggior gloria di Dio ed alla pace degli uomini.
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OPERA DUEMILA MESSE

ZELATORI E ZELATRICI!
Novembre è il mese del Purgatorio, cioè è il mese che la Santa Chiesa dedica in particolar modo al sollievo di coloro che un giorno lottarono per la conquista del Paradiso e che ora, passati dalla terra, devono sostare nel luogo di purificazione. Tutti i sofferenti di laggiù ci chiamano pietosamente e ci dicono «Abbiate, abbiate pietà di noi!».
O lettori carissimi, non passi novembre senza poter dite al Signore: «Ti ho mandato in Paradiso molte anime, coi sacrifici miei avvalorati dal tuo Sangue e dai tuoi Meriti».
Coi suffragi attirarci la intercessione di quelle anime che riusciremo a liberare dalle pene; allora ogni grazia ci sarà ottenuta da esse più facilmente, perché i Beati conoscono molto meglio di noi le vie di farsi amare e prediligere da Dio.
Coi suffragi ci prepariamo una morte bella, serena, e un’eternità felicissima. Inoltre ci abbreviamo molto la parte di sofferenze riservata alle nostre mancanze.
Questo è il tempo propizio. Approfittiamone!

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Teol. G. Alberione – Dir. Resp. - Pia Società S. Paolo — ALBA
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