Giornata delle Vocazioni
1) Ci raccogliamo sotto lo sguardo di Maria, Madre delle sante vocazioni, perché Madre del Religioso del Padre Celeste e primo eterno Sacerdote Gesù Cristo. Ella ha un diritto ed un ufficio speciale sui chiamati, per la sua missione sul corpo mistico di Gesù Cristo.
2) Esprimo a nome mio e dell'Istituto e Famiglie Paoline a Voi tutti riconoscenza profonda per il bene fatto e che tanto intensamente procurate in ogni modo di fare.
3) Uffici dei Superiori: pregare per la Casa e per i membri di essa; riparare i peccati in essa commessi; ringraziare il Signore e lodarlo per tutti i beni concessi da Gesù Maestro, la Regina Apostolorum, San Paolo Apostolo.
4) Argomento di questa giornata: le vocazioni nostre. Il Divin Maestro ci conceda luce a sempre più penetrarlo; ci ispiri risoluzioni pratiche ed efficaci; accolga le nostre preghiere e ci faccia formatori di belle vocazioni.
A) - a) La vocazione è la volontà di Dio che destina un'anima allo stato religioso o sacerdotale.
Predilezione del Signore: «Elegi vos». Noi siamo i ministri delle vocazioni: dalle attitudini e dalle opere le scopriamo, le invitiamo, le formiamo, le addestriamo: su l'esempio del Divin Maestro.
b) La vocazione è preziosissima gemma, un tesoro nascosto nei cuori per tre ragioni: dà immensa ed eterna gloria a Dio; è fonte di grazie e meriti particolari per il fortunato eletto; è il gran dono di Dio alle anime ed al mondo, poiché Dio salva gli uomini per mezzo degli uomini, come salvò il mondo per mezzo di Gesù Cristo fatto uomo.
B) - Sono necessarie:
per la Chiesa, come è necessario il matrimonio per la conservazione del genere umano dei figli degli uomini; così l'Ordine per dare i padri nelle anime che perpetuino ed amplifichino la famiglia dei figli di Dio.
Per il mondo: esse sono la luce dell'umanità; sono il sale purificante della terra, il buon lievito per la massa della pasta; sono i parafulmini che difendono dai castighi il mondo peccatore; sono i consolatori del Cuore Divino; sono i confidenti e consolatori di tutte le afflizioni; sono l'esempio che ogni giorno silenziosamente edifica il corpo di Cristo.
Per l'Istituto: qui sta l'amore ad esso: che è amore a Dio: dargli membri sempre più numerosi e santi: religiosi e sacerdoti sempre più scelti per qualità, sempre più perfetti nella corrispondenza.
Per questo si sono aperti otto Vocazionari in Italia; affinché l'Istituto che finora aveva ricevuto il personale da Alba a Roma, ora lo riceva anche da sei altre Case e possa mandare dappertutto. L'Italia ha missione speciale nel mondo; ed a ogni nazione si arriva da Roma.
Ovunque si può ottenere, da ogni parte d'Italia; poiché se vi sono differenze di grado, chiediamo la grazia di essere i buoni formatori di
tutti i chiamati, sviluppando i germi divini. L'italiano anche per natura è molto facile ad attirare uomini di ogni nazione. L'esempio di Paolo che tra i montanari della Galazia, i raffinati abitanti delle città greche, e tra i Romani dominatori del mondo fece discepoli, santi, ministri di Cristo, c'è di esempio. Nel 1946 tra i teologi a Roma avevamo tanti aspiranti al sacerdozio che avevano compito il ginnasio a Roma, quanti ad Alba. La guerra ha sconvolto le cose che però si vanno riorganizzando.
L'Istituto sarà come lo formiamo.
C) - In pratica: a) pregare, poiché le vocazioni si chiedono e si ottengono con le mortificazioni e le preghiere fatte a Dio; poi si chiedono ed ottengono dagli uomini. «Cercate le vocazioni in cielo». Far molto pregare, specialmente le Pie Discepole.
b) Operare: con tutti i mezzi a nostra disposizione, principale il nostro apostolato. «Con la stampa e con il cinema si attirano gli apostoli per la stampa e per il cine, per le edizioni in genere». Istituti missionari, seminari, (es. Milano), congregazioni religiose hanno preparato film allo scopo; come nel 1910-1930 si usavano le diapositive. Seguiamo e santifichiamo i tempi ed i mezzi che il progresso dei tempi fornisce, scegliendo i più celeri ed efficaci.
c) Confidare nelle grazie di ufficio che ogni superiore possiede, confidare nei cooperatori, che sono i parroci, i genitori, i maestri; nei nostri religiosi, chierici, sacerdoti.
Mettere tutti in movimento: formando la convinzione che il problema vocazionario è il problema di base e d'avvenire: richiamando l'obbligo di tutti alla soluzione. Chiedono sempre personale: ma i superiori dànno dalle Case personale formato; mettendosi bene davanti il quadro di tutti i bisogni ed insistenze.
Nessuna Casa, tanto meno le librerie come Genova, Torino, od i propagandisti, ecc., che hanno più contatti e facilità di parlare ai parroci, genitori, sono dispensati dal reclutare: ognuno si chieda che cosa già ha fatto. Si confida molto nel lavoro di esse ed essi.