Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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2.o CONVEGNO DELLE AGENZIE SAN PAOLO FILM

Nei giorni 19-20-21 aprile si è svolto, alla Villa San Giuseppe in Roma, il 2.o Convegno delle Agenzie della San Paolo Film.
Erano presenti, con il Primo Maestro, il Provinciale Don Paolo Marcellino, e i Consiglieri Don Dragone e Don Gambi; erano pure rappresentate, alcune dal proprio Superiore, tutte le Case d'Italia, anche quelle che non hanno rapporti diretti con l'apostolato cinematografico.
All'ordine del giorno erano posti gli argomenti: 1) Quantità e qualità dei film da editare a 16 mm per l'anno in corso. 2) Relazione tra le nostre Agenzie e le Agenzie delle Figlie di S. Paolo. 3) Possibilità del Passo Normale. 4) Uso della pubblicità. 5) Relazioni nostre con l'ACEC e i SAS. 6) Film per collegi e istituti. Seguirono altri argomenti di carattere pratico.
Il Primo Maestro, amministratore unico della San Paolo Film, ha aperto i lavori del Convegno ed ha assistito a quasi tutte le discussioni. Il Primo Maestro ha posto in rilievo anzitutto le finalità apostoliche da conseguirsi dalla San Paolo Film per mezzo del cinema: conforme alle direttive della Santa Sede; con una sempre più perfetta organizzazione nella scelta dei film e nella distribuzione. Ha quindi precisato l'unità degli apostolati: stampa, cinema, radio... che pur usando mezzi e metodi appropriati per il proprio sviluppo, vanno posti sul medesimo piano nella Pia Società San Paolo.
Il numero dei film da editare in 16 mm venne fissato, per l'anno in corso, a circa 40, dei quali circa 20 di produzione italiana. Di produzione americana verranno ridotti per la maggioranza film Columbia, RKO, Paramount; e in minore quantità film di altre case e nazioni. Si avranno circa 10 film a colori; e i film girati in Cinemascope verranno ridotti nel medesimo formato.
Buona parte delle relazioni venne preparata dai Sacerdoti e Discepoli addetti alle Agenzie; vennero quindi discusse con molta serenità e notevole frutto.
Mons. Albino Galletto, Segretario Generale della Pontificia Commissione per la Cinematografia e Assistente Ecclesiastico del C.C.C. portò il suo cordiale saluto ai 27 partecipanti al Convegno, compiacendosi del lavoro svolto dalla San Paolo Film, in armonia con gli organismi ACEC e SAS.
Ad un telegramma di omaggio inviato al Santo Padre, Sua Em. il Cardinal Tardini, Segretario di Stato di Sua Santità, ha così, benignamente risposto:

«Ai dirigenti apostolato cinematografico Pia Società San Paolo convenuti studio specifici problemi organizzazione et attività l'Augusto Pontefice grato dell'omaggio et lieto dei propositi operosa fedeltà norme Santa Sede imparte di cuore implorata propiziatrice et confortatrice benedizione.

firmato: Cardinale Tardini».


Furono tre giorni di lavoro intenso, orientato a mantenere la cinematografia a 16 mm ad un elevato livello morale, tecnico ed artistico.

SAN PAOLO FILM

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Il pensiero di Monsignor Galletto

Monsignor Albino Galletto, Segretario Generale della Pontificia Commissione per la Cinematografia e Assistente Ecclesiastico del C.C.C, il quale con entusiasmo ha aderito all'invito rivoltogli di intervenire al nostro Convegno, ci ha intrattenuti per circa un'ora, con una utilissima conversazione. Riportiamo soltanto qualche passo, ripromettendoci di stampare tutto il suo discorso.
«Io ho anche informazioni di quello che fate all'estero, perché come voi sapete oltre all'incarico di Assistente del C.C.C. sono anche Segretario della Pontificia Commissione per la Cinematografia, la Radio e la Televisione. Abbiamo molti rapporti che vengono dai Nunzi e dai Vescovi di tutte le parti del mondo. Ora da queste relazioni vengono sovente accenni all'attività che la vostra Pia Società San Paolo va svolgendo in tutto il mondo, nell'America latina, in Spagna, un po' ovunque, e di lì posso anche più apprezzare quello che per conoscenza diretta ho già apprezzato moltissimo fin dagli inizi, e cioè la vostra provvida attività...
«Ho visto il documentario da voi prodotto, direi più che sull'attività della vostra Società, sullo spirito, e mi è piaciuto. Dal punto di vista dello spirito che c'è, mi ha favorevolmente impressionato. Per es. far comparire più volte sullo schermo il vostro Venerato Primo Maestro, a cui va il deferente mio saluto, può sembrare ad un superficiale qualcosa di eccessivo, ma ha una sua motivazione perché è la linea ideologica, è il richiamo che si ripete durante lo svolgimento del film; allo spirito che vi anima ed allo scopo che vi prefiggete. Delle bellissime cose dette con quella semplicità che voi conoscete: ma le cose semplici non sono delle cose semplicistiche. Le cose semplici vuol dire vedere i problemi così chiaramente da poter esprimerli in poche frasi che dicon tutto. Ora in questi discorsi del Primo Maestro che sono stati registrati, lui parla con una semplicità come se le macchine da presa non ci fossero, proprio come le persone che sanno di avere qualcosa da fare con nostro Signore e che quindi non s'interessano di quello che sta all'esterno...
«...Voi avete un altro merito che deve essere riconosciuto - e pubblicatelo pure - che molte delle prese di posizione della Santa Madre Chiesa, lettere della Segreteria di Stato, Encicliche, ecc.. sono state se non direttamente, certo indirettamente suscitate dalla vostra attività, perché altrimenti eravamo su un piano proprio teorico prima, soltanto di tentativi, mentre voi avete avuto il coraggio e direi proprio la generosità apostolica di buttarvi al lavoro anche in momenti in cui molti non comprendevano, molti dicevano: questi preti che fanno i cinematografari! queste monache che fanno altrettanto! Ora io vi posso rendere testimonianza di questo buono spirito, di questa esigenza di lavorare anche a costo di fare qualche errore, a costo che qualche film sia criticato...».
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