63. IL DOVERE DELL'APOSTOLATO63 1. San Bernardo sempre voleva che i religiosi si interrogassero: "Che sei venuto a fare qui?". Abbiamo risposto stamattina che voi siete qui per la santità da religiose. santissimo c'è solo Dio, noi dobbiamo avere la santità conquistata. Voi, per essere sante, dovete essere sante religiose pastorelle.
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2. Occorre ricordare che bisogna attendere all'apostolato pastorale. Suore ce ne sono tante, ma hanno diversi uffici. Voi invece avete questo apostolato pastorale, cioè avete da compiere opere per istruire, santificare, portare la pietà nelle parrocchie. Fate il ministero di Gesù buon Pastore.
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3. Apostolato pastorale significa cooperazione al clero in cura d'anime. Maria formò Gesù buon Pastore; le vocazioni maschili al clero secolare entrano nella vostra vocazione. Voi dovete avere sempre più spirito materno perché la vostra vocazione è complessa. Voi dovete essere le mamme spirituali dei bambini e delle bambine; aiutare il clero in formazione; scoprire in un giovane il germe della vocazione, poi aiutare il chierico fino all'ordinazione. Dite pure a tutti i vescovi che voi vi impegnate di seguire le vocazioni.
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4. Sempre più entrare nella vocazione di Maria che fu quella di formare Gesù buon Pastore e poi di seguire gli apostoli nel loro ministero. Se onorate la madre del buon Pastore modellatevi su di lei. Assistere il clero bisognoso, malato, vecchio, specie quello in cura d'anime, non quelli che sono nei seminari, nella scuola o come cancellieri. Se ci sono dei parroci vecchi, abbandonati, che passerebbero la loro vecchiaia nella miseria, incoraggiarli.
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5. A questi sacerdoti manca una sorella, voi fate da sorelle; manca una mamma, voi farete da mamma; sempre a una debita distanza. E' un apostolato di tale elevatezza che si può imparare solo da Maria. Chiedere la grazia di poter corrispondere alla vocazione vostra, che segue i chiamati e non li lascia neppure dopo morte.
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6. Assistere il parroco nelle parrocchie, in dipendenza, in umiltà, questa è l'essenza. Essere unite e cooperanti con il parroco. Essere uniti nello spirito e nelle opere. Essere separati: lui a casa sua, noi a casa nostra. Che non ci sia tanto bisogno di andare e cercare consolazioni. Il vostro nido di pace dove vi trovate proprio bene è la vostra casa religiosa. Voi costruite le case dove si vive la vita religiosa, dove cioè si prega, si osservano i voti, si cercano vocazioni, dove vi preparate i meriti per la vita eterna. Considerare la vostra casa come il luogo della vostra santificazione.
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7. Con il parroco: debita unione nelle opere, debita separazione nella vita. Sono opere di apostolato: istruire, portare alla vita cristiana e alla santificazione. Abbondate nell'istruire costantemente. Prendere occasione di tutto per dire una parola buona. C'è tanto bisogno di chi si faccia madre delle anime, sono tanto ignoranti in fatto di religione Voi per sé non avete la scuola, ma dovrete anche farla, così non avete cura degli ospedali, ma dovrete saper fare ciò che è necessario per la popolazione.
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8. La vostra vocazione non esclude niente. Andando in una parrocchia è necessario che voi abbiate il contributo, perché è dovere verso l'Istituto, che è sempre maggiore di un dovere che si può avere verso il panettiere.
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9. Rivolgersi specialmente alla gioventù, perché le donne di oggi ormai sono come sono, ma le giovani si devono formare per il domani. Avviarle ai sacramenti, avvicinare le anime a Gesù. Far cantare la messa, far aiutare nella pulizia in chiesa, far frequentare le funzioni. La liturgia della famiglia comincia dalla benedizione delle case fino alla sepoltura del defunto. Che nelle famiglie conoscano i loro doveri.
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10. Chiedere la grazia di essere sante religiose pastorelle. Che la vita di una piccola comunità in una parrocchia sia di buon esempio. E' utile che vedano le suore alle funzioni in chiesa, sebbene abbiano le loro pratiche in casa. Andare alle benedizioni, al mese di maggio, altrimenti non si partecipa alla vita della parrocchia.
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11. Che la gente sappia cantare, sappia partecipare alle funzioni. Voi dovete affezionare alla parrocchia le giovani e tutta La popolazione, là è la casa di Dio, là è casa di preghiera, la porta del cielo.
27 luglio 1952
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