Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Maria SS. eccitarono l’entusiasmo: allora fu possibile non solo ristorare la Chiesa, ma anche edificare l’ attuale santuario.
Di tutto questo noi diciamo grazie dopo che a Dio alla SS. Vergine nostra Madre amorosa.

CAPO II.

Primi atti di venerazione all’immagine scoperta.


Il primo annunzio. - Si era scoperta questa divota imagine in una chiesa povera e disadorna ed alla presenza di un solo ragazzo: ma non tardò ad accorrere molta gente a venerala anche da paesi lontani.
Lazaro Burdizzo fu sorpreso da meraviglia e da commozione sino alle lacrime nel ritrovare quel tesoro. Lieto ed impaziente si portò a darne la notizia ai primi conoscenti che incontrò: questi la comunicarono ad altri, e così fin da quella prima sera, sebbene l’ora fosse già tarda, molti si portarono a vedere ed a salutare la Madre celeste. Erano le primizie di quei
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tanti divoti che da un secolo e mezzo accorrono ogni giorno al nostro santuarietto: erano i fortunati che venivano a ricevere le prime grazie che di là Maria SS. avrebbe dispensato.
Il giorno dopo tutta la città conosceva lo scoprimento: se ne faceva l’oggetto più interessante delle conversazioni. Era quello il giorno della fiera detta di S. Martino: fiera che allora attirava dai paesi vicini assai più gente che non oggi, poiché Cherasco era più commerciale e attiva. In tale occasione la notizia si diffuse assai. Ognuno voleva saperne tutti i particolari, sentirli dalla bocca dello stesso custode. I vecchi si richiamavano alla mente i ricordi più giovanili, se mai venisse loro fatto di ricordarsi di quella imagine; i giovani incolpavano i vecchi d’averla coperta, tutti vedevano con riconoscenza la provvidenza di Dio e un segno della misericordia di Maria SS. in tal fatto.
Quanti potevano s’affrettavano a venire alla Chiesa: tutti ammiravano, pregavano, accendevano candele.
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Prima novena e festa. - Da quel giorno incominciarono ad ardere innanzi alla venerata imagine due lampade che ancora oggi per un pio lascito continuano a tenersi accese.
Si diè subito principio ad una novena in ringraziamento: novena che riuscì solennissima per il concorso d’ogni classe di persone: ricchi e poveri, nobili e popolani, vecchi e giovani. La festa che la seguì fu una giornata di santa letizia, tutta spesa in S. Messe, in Comunioni, in cantici, preghiere.
Questo è quanto risulta all’esterno: ma chi potrà dire i sentimenti interni di quei tanti divoti? e le corrispondenze affettuose e intime di Maria SS.? A me sembra che abbia dovuto ripetersi la scena di una madre che si ritrova dopo lunga assenza in mezzo ai suoi figli. La madre è tutta tenerezza, commossa sino alle lacrime: i figli esultano della gioia più cordiale. - A me sembra che abbia dovuto ripetersi la scena d’una gran regina, quando ritorna a visitare e beneficare il suo popolo. I sudditi più
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