Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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XI. PROFESSIONE RELIGIOSA (1)
Avete circondato Gesù ostia, il Maestro divino, con tanti fiori belli e profumati. Ma siete circondati da fiori che sono anime belle, anime già profumate di virtù, quelle che voi avete compìto, e avete offerto i vostri cuori, la vostra mente, la vostra volontà, il vostro cuore, tutto! Il dono che viene dalla famiglia, dalle parrocchie e dalla congregazione che vi ha preparate per questo grande giorno. Ringraziare! Ringraziare! Ecco, questo è il dovere di tutti! Estote grati [cf. Col. 3,15], come san Paolo ha detto e ha scritto. Estote grati. Siamo riconoscenti al Signore misericordiosissimo. Sì, ringraziare!
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In questo giorno/ (a) noi celebriamo la festa di san Pio X. Sì. Pio X, il quale è nato da una famiglia povera. /E con la sua virtù/ (b), coi suoi studi, con la sua perseveranza è passato [come parroco] alla parrocchia, in un posto e poi in un altro, e poi in altri impicci, e poi è divenuto vescovo, e poi cardinale, e alla fine il Papa, il gran pastore. Sì. Oh!
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Allora che cosa abbiamo da pensare? Abbiamo scelto questo giorno appunto! Egli fu il gran Pastore! E la congregazione ha quest'ufficio, di lavorare per collaborare e servire con i parroci, con i vescovi e col Papa come pastorelle! Ecco, pastorelle! Sì. E' necessario - quindi - che si ringrazi il Signore e nello stesso tempo si consideri[no] gli esempi di virtù di san Pio X, sì: nella povertà, nella castità, nell'obbedienza, e fino a quando ha dovuto fare l'obbedienza ad accettare l'incarico di sommo Pontefice. E poi [considerare] come ha chiuso la sua vita offrendo la vita stessa per la salvezza dell'umanità. Era allora scoppiata la [prima] guerra mondiale. Oh, sì!
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Allora, accanto ai pastori voi compirete quello che è la vostra missione. Da una parte imitarli, dall'altra per pregare, affinché possano compiere la loro missione, e poi che voi possiate [compiere] la vostra missione! Il grande premio. Il grande premio, sì, che avrete nella gloria eterna.
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Siano ben fisse nei cuori tutte le /costituzioni/ (a), o meglio tutti gli articoli delle costituzioni. L'osservanza. E poi compiere tutto quello che avete imparato dall'istituto stesso. Sì. Oggi poi dobbiamo ricordarci anche che è sabato, e quindi celebriamo - sabato - [la] Regina degli Apostoli, Maria, la Madre, sì. Ora, la divozione a Maria che vi accompagni sempre con la divozione a Gesù eucaristico, a Gesù buon Pastore. Il buon Pastore e la pastorella. E sarete pastorella.
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Come Maria/ (a) [che] ha accompagnato il Pastore. Ecco, il buon Pastore è nato nel seno della Vergine Immacolata ed è nato là, al presepio. E poi Maria lo ha assistito: e dai primi giorni della vita di Gesù Cristo, e poi [per] salvare il bambino dai persecutori, e poi al ritorno nella terra santa e poi tutti gli anni. Come Maria ha accompagnato il figlio di Dio incarnato, il buon Pastore! E poi il gran giorno in cui Maria quasi ha aperto il momento della predicazione, con il miracolo là [a Cana] quando ha cambiato - per la preghiera - l'acqua in vino.
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E così Maria ha seguito Gesù anche, non appena possibile, nei tre anni in cui il suo figlio Pastore portava la salute eterna; e poi Maria ha accompagnato il figlio, il buon Pastore a immolarsi sulla croce. Immolarsi sulla croce. Sì. E allora Gesù: «Donna, ecco [il] tuo figlio» [Gv 19,26] indicando Giovanni, un apostolo. Tu: «Ecco tua Madre» [Gv 19,27].
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Ora, dovete sempre contarvi come figliuole di Gesù buon Pastore e accompagnate da Maria divina Pastora. La divina Pastora, sì! E poi Maria ha accompagnato ancora gli apostoli per alcuni anni, secondo il disegno di Dio. E quindi, dopo la pentecoste, quando gli apostoli han cominciato a predicare, ella [li] ha accompagnati con la preghiera, coi buoni esempi e con gli incoraggiamenti fino al momento in cui il Signore la chiamò. E salì al cielo [in] anima e corpo. Anima e corpo.
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E' la prima creatura, anima e corpo, che precede tutti gli uomini che sono degni di entrare nel cielo. Sì. Quindi accompagnare sempre Maria. Sempre Maria! Perché, /accompagnandovi/ (a) Maria, il buon Pastore vi accompagna. Ecco. Vi rende più facile il cammino. E poi, anche quando vi sono tanti sacrifici da fare, ricordare che Maria là, sul calvario, ha contemplato i dolori, le pene del crocifisso.
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Non spaventatevi! Non spaventatevi mai delle difficoltà e delle sofferenze. E queste sofferenze, unire ai pastori, unire a Gesù, Pastore nel tabernacolo. Sì. Allora, /accompagnare sempre la Chiesa/ (a) il buon Pastore che è il Papa, i buoni pastori che sono i vescovi, i buoni sacerdoti che sono pastori. E cosa dice il Concilio a quel riguardo? Quante cose /sono state stabilite/ (b) in quelle decisioni che sono state del Concilio Ecumenico Vaticano II! Sì. E meditarle! E leggere anche proprio quello che viene detto al Papa, ai vescovi e ai pastori, ai sacerdoti per pensare ai sacrifici che devono fare, e accompagnarli con la preghiera e cooperare in quanto è possibile! Sì.
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Allora, benedetto il Signore che vi ha portato, e ha voluto che nella Chiesa ci fosse /questo/ (a) istituto delle pastorelle! Eh, ricordo bene le prime domeniche in cui le figliuole - che già si era qualcuna adunata - avevano cominciato in una bottega di fabbro (2). E là si faceva in qualche maniera un altare e si celebrava la messa; e poi quelle figliuole, le prime, facevano il catechismo e incoraggiavano i fedeli a vivere /santamente/ (b) o almeno cristianamente. Sì. Oh!
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E il Signore ha sviluppato la congregazione fino a questo momento. E crescerà. Se ognuna e se tutta la famiglia vostra /vive/ (a) sempre in umiltà e fede, lo sviluppo si manifesta sempre meglio. E poi, dopo, arrivare non solamente ad alcune nazioni, come già siete arrivate, ma arrivare a tutti. Arrivare a tutti i popoli. Oh, chiedete soltanto con fede, ma sempre l'umiltà! Allora con l'umiltà e con la fede il cammino si farà costantemente. Costantemente.
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E adesso, quindi, preghiamo per tutte le persone che vi hanno amate e aiutate e poi specialmente le famiglie e le parrocchie. E chiedere ancora una grazia importante: aumento delle vocazioni.
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Aumento delle vocazioni, sì! Perché? E perché /il popolo/ (a) è assetato e ha bisogno di anime, ma ci vogliono le vocazioni. Per quanto potete, nelle parrocchie avviate i fanciulli, le fanciulle anche alla vita buona, cristiana, e se si scopre qualche cosa, un senso di vocazione, aiutare. Aiutare, sì! La popolazione sulla terra cresce [in] continuità: in pochi anni, da tre miliardi siam passati a tre miliardi e mezzo. E c'è il numero sufficiente di pastori e delle pastorelle? Oh, siamo ben lontani! Pregare, pregare! Con fede.
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E per questo adesso invochiamo la grazia e la misericordia di Gesù eucaristico. E la benedizione si allarghi a tutti: a tutte le suore che son già sparse /in altre regioni/ (a), e poi a tutto quello che han bisogno le parrocchie, specialmente coloro che vi hanno mandato vocazioni, e poi dopo per tutta la vita vostra e in tanta umiltà e tanta fede.
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Allora chi è umile e ha fede... Erano le disposizioni di Maria quando ebbe l'annunciazione dell'arcangelo; le due disposizioni erano l'umiltà - ed era l'altra disposizione - la fede. Ed ecco, che il figlio di Dio si è incarnato. Umiltà sempre e fede sempre (2).

Albano Laziale
(Roma) 3 settembre 1966

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(1) Albano Laziale (Roma), 3 settembre 1966. Omelia tenuta in occasione della prima professione religiosa di 23 novizie e della professione perpetua di 38 professe.

230 (a) R: in questa mat[tina] in questo giorno.
(b) R: e poi coi suoi con la sua virtù.

233 (a) R: tutte le pi tutte le costituzioni.

234 (a) R: se se Maria.

237 (a) R: accompagnando accompagnandovi.

238 (a) R: il past[ore] la Chiesa.
(b) R: è stato stabilito.

239 (a) R: questo questo.
(b) R: a vivere sa a vivere santamente.
(2) Cf. Presentazione, pag. 6-7.

240 (b) R: se si vive.

242 (a) R: il po il popolo.

243 (a) R: in altre manie[re] in altre in altre regioni.

(2) Seguono il canto solenne del Magnificat preceduto dall'antifona e l'Oremus cantato dal Primo Maestro, il Tantum ergo con l'Oremus cantato da G. Pasquali ssp. e la benedizione. Il canto dell'Ecce quam bonum conclude la cerimonia.