IX. IN CONCLUSIONE DEGLI ESERCIZI(1)Questi giorni sono stati ricchi di grazie. Grazie che procedono dall'esterno, come la predicazione, le conferenze, i buoni esempi, ecc.; /e grazie/ (a) interiori: le grazie che riguardano la luce, maggior fede; e poi aumento di fiducia, di speranza /di arrivare/ (b) alla santità e le grazie per /raggiungerla/ (c). E poi l'intimità con Gesù, come certamente /vi ha/ (d) illuminate e confortate lo Spirito Santo. Oh, giorni quindi di grande grazia.
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Ora qualche ricordo che può servirvi in qualche maniera. Il primo ricordo per gli esercizi: l'amore all'istituto. Amare l'istituto così che lo si conosca bene, e si conosca tutto quello che c'è nelle costituzioni e quello che viene indicato da chi guida. E /poi tutto/ (a) ciò che è disposto /per/ (b) la preghiera e per gli studi e per l'apostolato.
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Sì, /tutto l'istituto/ (a) sia conosciuto sempre meglio perché poi, conoscendone la ricchezza - di questo istituto - avrete tanta gioia, e la vita /passerà/ (b) in letizia e sempre ogni giorno aumentando i meriti. I meriti, che vanno sulla porta del paradiso, dove li troverete tutti, i meriti fatti giorno per giorno nella vita. Grande amore all'istituto, quindi al governo e a tutto quel che è disposto. Sì, l'amore.
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In secondo luogo, quello che riguarda l'apostolato. Apostolato, che è parte delle costituzioni. Lo apostolato: preparazione sempre un po' meglio. Perché l'istituto è come un fanciullo, un giovane che anno per anno cresce, e poi cresce in sapienza, in fortezza, in opere. L'apostolato.
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Questo apostolato - che sempre lo avete seguito - è fatto già bene, si può dire. Ma è necessario oggi ricordare quello che viene dal Concilio Vaticano II. E quanti punti sono /nel complesso del Concilio/! (a).
In quanti punti si torna a parlare delle opere pastorali! Delle opere pastorali. /E opere pastorali/ (b) nel modo attuale, secondo il mondo com'è ora, nel tempo contemporaneo. Sì.
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Dal Concilio si è avuto una grande luce. E purtroppo molte volte si sorpassa sopra certi punti che invece /sono/ (a) di grande importanza. C'è da imparare ogni giorno - si può dire - dal Concilio Vaticano II. Prenderlo come è, come lo Spirito Santo ce lo ha messo davanti, secondo il Concilio, la Chiesa raccolta. E' raccolta la Chiesa per mezzo dei vescovi, e allora si ha la sicurezza che lo Spirito Santo ha guidato e noi dobbiamo seguire docilmente.
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Alcuni che esagerano da una parte, qualchedun altro esagera da un'altra parte. Noi camminiamo bene? Come? Eh! E come il santo /Padre man mano/ (a) nei suoi discorsi illumina! E poi quello che /è/(b) stato [definito] e /viene continuamente messo/ (c) nelle disposizioni che partono /dall'episcopato/ (d) italiano per certe applicazioni. E anche li vi sono una decina, anzi dodici o tredici commissioni per le necessità /della/ (e) vita cristiana in Italia. Amare l'apostolato.
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Altro pensiero: che siate tutte vocazioniste. Eh, sì! In questi giorni c'è appunto un'unione di suore, ma non vostre, che stanno /in convegno/ (a) e per otto giorni per lo studio del lavoro vocazionista: come si deve svolgere e come conoscere e distinguere chi sembra che abbia /una vocazione/ (b). E poi quello ha una grande importanza, però il vocazionista [è] quello che cerca, ma vocazioniste tutte, che possono lavorare nelle parrocchie, nella ricerca, sì, ma questo è un inizio!
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Sono poi vocazioniste quelle che fanno scuola /alle/ (a) figliuole che entrano, /a cui si fanno/ (b) le scuole, le istruzioni, l'avviamento alla vita religiosa e poi al noviziato, e poi /il tempo/ (c) dei voti temporanei. Sì. E poi vocazioniste: che tutte [lavorino] con impegno, che tutte abbiano le grazie necessarie e per la santificazione propria e per il lavoro in mezzo alle popolazioni. Oh, sì!
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Perché, parlando di vocazioni, noi intendiamo sempre la ricerca, la formazione, poi la santificazione e l'apostolato. E quindi, prepararsi al premio: al premio di chi è stata buona pastorella. Sì. Quindi, amore all'apostolato: penetrarlo sempre di più. Sì. /E così chi opera nell'istituto/ (a) è un vocazionista. Perché alcune avranno cercato; ma poi quando si è soltanto cercato, non si è ancor fatto la suora. E poi, la suora può essere sempre migliorata, giorno per giorno, in /tutte/ (b) le maniere.
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E avevo ricordato che nel Decreto che riguarda /la/ (a) rivelazione, dopo la tradizione si insiste sulla Bibbia. E vi è verso il termine, al fondo di quel Decreto, e cioè [ch]e tutti i sacerdoti e i vescovi, e poi tutti i cristiani: che si impegnino nella diffusione della Bibbia. E se ci son da una parte i membri del clero e ci sono i membri /dei buoni cristiani/ (b), e in mezzo voi avete la vostra parte di questa missione.
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Oh, adesso tre punti. Primo: voti battesimali. Oh, per la misericordia di Dio siamo nati in un popolo cristiano, in famiglia cristiana, e allora abbiamo avuto la grazia del battesimo. Prima la vita umana, poi la vita cristiana col battesimo. E i padrini e le madrine hanno fatto le loro promesse a nome del bambino, e cioè vivere la fede, osservare i comandamenti, e poi allontanarsi dal male, e poi lavorare per vivere cristianamente. E certamente anche nel battesimo si sono ricevute grazie per la vocazione, perché lo Spirito Santo ben conosceva qual era la nostra vocazione. Sì. Quindi, già nel battesimo il Signore ha aggiunto certamente grazia a grazia. Grazia per la vita cristiana e grazia per la vocazione. Sì.
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Ora sarebbe bene questo: mentre che dobbiamo ricordare gli impegni che hanno fatto per noi /i padrini e le madrine/ (a), noi confermiamole, queste promesse. E allora io leggo le promesse battesimali e [voi] rispondete.
E qui, nel libro è a pag. 37.
«Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra (1). Io credo in Gesù Cristo suo unico Figlio, Nostro Signore, che nacque e patì. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la Vita eterna.
Prometto con l'aiuto che invoco e spero da Dio di osservare la sua santa legge, e di amare Iddio con tutto il cuore sopra ogni cosa, e il prossimo come me stesso per amor di Dio. Rinunzio al demonio, alle sue vanità ed alle sue opere, cioè al peccato.
Prometto di unirmi a Gesù Cristo, e seguirLo e di voler vivere e morire per Lui. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen (2).
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Col battesimo: la vita cristiana, e l'abbiamo confermato. Adesso siete religiose, quindi vita religiosa. Quindi seconda parte: rinnovazione dei voti religiosi. Oh, pensare a quel giorno in cui presso l'altare avete fatto la vostra professione con tanta buona volontà, con generosità. E certamente, in quel giorno, molte grazie sono discese nella vostra anima. Ora possiamo chiederci: abbiamo sempre /osservato/ (a) questi voti? Certamente l'impegno c'è stato da [parte di] tutte. Ma oggi li confermiamo, e nello stesso tempo vogliamo [rinnovare] il proposito (b) di osservarli e progredire in un senso: continuo perfezionamento.
Perfectae caritatis, com'è intitolato il Decreto sulla vita religiosa. Perfectae caritatis è la vita di perfezione.
(State pure sedute; intanto leggete. Un momento! Col libro in mano):
«Ad onore (3) della Santissima Trinità, della Immacolata Vergine Maria madre del Buon Pastore e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, per la santificazione mia e del mio prossimo, con l'aiuto della grazia divina, offro, dono e consacro tutta me stessa a Dio e rinnovo i voti di obbedienza, castità, povertà. Così Dio mi aiuti».
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Terzo: i propositi preparati in questi giorni. Preparati; e ora presentarli a Gesù buon Pastore, presentarli a Maria, madre del buon Pastore, ai santi apostoli Pietro e Paolo. Presentare i propositi. Ma questo deve farsi singolarmente. Quindi due minuti di silenzio per cui, se avete scritto, potete avere i taccuini necessari, altrimenti li avrete certamente fatti e quindi fissati nella vostra mente. Quindi due minuti di silenzio per ciascheduna.
Adesso tre preghiere coi propositi: Padre nostro...
(4).
A Maria: Salve, o Regina...
(4).
All'Angelo Custode che ci accompagni notte e giorno nella nostra vita: Angelo di Dio...
(4).
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Alla fine degli esercizi, la benedizione con l'indulgenza plenaria.
Confiteor...
(4).
Misereatur vestri omnipotens Deus et, dimissis peccatis vestris, perducat vos ad vitam aeternam. Amen.
Indulgentiam, absolutionem et remissionem peccatorum vestrorum tribuat vobis omnipotens et misericors Dominus.
Et benedictio Dei omnipotentis Patris et Filii et Spiritus Sancti descendat super vos et maneat semper.
Bisognerà recitare un
Pater, Ave e
Gloria per le indulgenze.
E ora, adesso vi do la benedizione: che osserviate bene le promesse fatte in questo giorno e che l'annata vi sia veramente ricca di grazie, non solo, ma di meriti.
Et benedictio Dei omnipotentis Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.Ariccia (Roma)
9 agosto 1966
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(1) Ariccia (Roma), 9 agosto 1966.
196 (a) R: e le grazie.
(b) R: di crescere di arrivare.
(c) R: raggiungere.
(d) R: vi ha vi ha.
197 (a) R: poi di tutto.
(b) R: disposto con per.
198 (a) R: tutto il tutto l'istituto.
(b) passeré passerà.
200 (a) R: nel completo del del Concilio.
(b) R: e past opere pastorali.
201 (a) R: hanno.
202 (a) R: Padre va man mano.
(b) R: viene.
(c) R: viene continuamente viene messo.
(d) R: dal dall'episcopato.
(e) R: del della.
203 (a) R: in in un convegno.
(b) R: abbia o che abbia veramente la vocazione una vocazione.
204 (a) R: alle alle.
(b) R: che si a cui si si fanno.
(c) R: il tempo il tempo.
205 (a) R: e così tutte che si opera vincend[evolmente] si opera nell'istituto.
(b) R: tutte tutte.
206 (a) R: la la.
(b) R: membri della vita cri[stiana] dei buoni dei cristiani.
208 (a) R: i madri le madrine e i padri i padrini.
(1) Si tratta del libro delle preghiere (cf. Preghiere). Il Fondatore inizia la recita delle promesse battesimali continuata da tutte le participanti al corso degli esercizi.
(2) R: sia lodato Gesù Cristo.
209 (a) R: osservati.
(b) R: vogliamo col proposito.
(3) La formula è ripresa e recitata dalle partecipanti.
(4) Segue la recita della preghiera da parte di tutte.
(4) Segue la recita della preghiera da parte di tutte.