Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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III. PASTORALE DEL CONCILIO(1)
Solo un pensiero questa sera, e cioè che il Concilio Vaticano II è tutto per la pastorale. E quindi, questo rappresenta ciò che la Chiesa vuole fare in ordine alla salvezza delle anime. Pastore: e cioè coloro che devono seguire le pecorelle. Sì. Quindi:
E'. il vostro tempo!
L'istituto vostro è l'istituto del tempo attuale.
Quello più necessario adesso, e cioè quello che riguarda la pastorale.
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E si fanno tentativi in qua e in là e anche attività di alcuni istituti. Ma, siccome la vostra vocazione è addirittura per la pastorale, così potete sia cercare le vocazioni sia la formazione, e poi sia quello che riguarda la vita /e quello/ (a) che è l'apostolato vostro.
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Se noi guardiamo i Decreti che ci sono stati, press'a poco riguardano costantemente la pastorale. E quindi, la prima Costituzione o Decreto riguarda la liturgia. E la liturgia è già la parte centrale della pastorale. Centrale della pastorale, perché vi è la messa, poi vi sono i sacramenti attorno alla consecrazione e del pane e del vino cambiati in sostanza di Gesù, corpo e sangue di Gesù Cristo. E poi la comunione e poi l'adorazione, e poi tutto quello che riguarda gli altri sacramenti: il battesimo, la cresima, ecc. Quindi, già la prima cosa che ha approvato il Concilio Ecumenico riguarda la pastorale. La pastorale: prima parte quella che riguarda la liturgia.
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In secondo luogo, la pastorale e per che cosa? Per le comunicazioni sociali. E quello che riguarda la stampa, radio, cinéma, televisione, dischi, ecc. Son tutte parte di pastorale. Quindi, da una parte c'è la predicazione orale e poi c'è la predicazione per mezzo di strumenti, dei mezzi che vengono usati. I mezzi tecnici: stampa, radio, televisione, cinéma, dischi, ecc. Quindi questo si deve usare in senso pastorale. In senso pastorale, perché /si allontani/ (a) il popolo dalle cose cattive, cioè dalle letture o dai cinémi cattivi. E allora, le pubblicazioni buone e quelle che possono essere le pellicole buone! Sì. Quindi, anche la seconda parte è così: pastorale.
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Poi successivamente, vi sono /le altre/ (a) parti: Decreto della unità sull'Ecumenismo, cioè cosa vuol dire ecumenismo? Conquistare quelli /che/ (b) non sono ancora cattolici, o che siano magari eretici, o altri che siano lontani dalla Chiesa e non seguono le funzioni. Ecumenismo vuol dire unire tutta la cristianità. Eh, cristianità. Quello che, per esempio, quello che è stato l'incontro /del/ (c) Papa [con] l'Arcivescovo di Inghilterra e quindi le trattative perché rientrino nella Chiesa, [è] ecumenismo. E tutte le chiese orientali, quelle che sono distaccate dalla Chiesa romana. E quindi pensare che vi sono tanti che hanno ricevuto il battesimo e hanno forse ricevuto anche la cresima e anche altri sacramenti, ma poi hanno abbandonato. Ecumenismo, cioè chiamare tutti. Chiamare tutti /all'unità/ (d) della Chiesa.
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E allora l'altro decreto riguarda i vescovi, i quali devono lavorare per le loro diocesi, sì. Ma nella diocesi ci sono sempre quelli che sono sviati; e allora i doveri e tutta l'azione dei doveri è pastorale. E voi operando col parroco e quindi con i vescovi che sono a capo /della/ (a) diocesi [fate] la vostra parte: la predicazione e poi tutti /gli altri/ (b) mezzi che ci sono nella Chiesa! E la parte che riguarda i vescovi ha una grande ampiezza.
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Poi vi è anche il /Perfectae/ (a) caritatis, cioè /il rinnovamento/ (b) della vita religiosa. La vita religiosa, la quale (questa vita religiosa) può essere più o meno vissuta. E poi vi sono molti istituti, i quali sono un po' antichi e allora: rinnovamento! Rinnovare, sì. Ma voi /nella vostra parte/, (c) quello che appartiene alle costituzioni, tutto quello che si fa per preparare le suore è tutto per la pastorale. Tutto per la pastorale, perché si possa poi compiere - nelle parrocchie - si possa compiere il ministero, il lavoro pastorale. Cominciando dal bambino che va all'asilo, o magari che riceve il battesimo e fino al momento in cui si assiste il malato grave, cercando, perché possa fare una morte buona.
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Dopo si tratta di formazione e della vita sacerdotale e del ministero: tutto è pastorale! E allora, quello che fate accanto ai sacerdoti è la partecipazione del ministero del sacerdote. Quindi, di nuovo, tutto è pastorale.
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Poi vi è il decreto che riguarda /la missione/ (a) o le missioni. E che cosa vanno a fare nelle missioni i sacerdoti, i religiosi, le religiose e anche /dei/ (b) laici? A conquistar le anime! E' pastorale di nuovo. E' un lavoro pastorale: «Andate e predicate il Vangelo» [cf. Mc 16,15].
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Così vi è una dichiarazione: educare la gioventù. Quello che devono fare i genitori, quello che devono fare i parroci, quello che devono fare le suore: aiutare la gioventù! E' Gravissimum Educationis, e cioè il dovere più grave che è quello della formazione dei bambini fino a che saranno arrivati a una certa età! E quindi l'educazione cristiana, i genitori [sono] i primi educatori, l'istruzione catechetica e ciò che c'è alla scuola nella parrocchia, e poi le scuole superiori.
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Poi vi è ancora quello che è pastorale, e /cioè che possiamo/ (a) avvicinare quelli che non hanno una religione, o hanno una religione ma non cristiana - supponiamo i maomettani e poi in generale quasi tutti [quelli] che sono gli indiani, che sono i cinesi. Gli indiani che sono quattrocentocinquanta milioni, i cinesi che sono circa settecento milioni e non sono cristiani -. Occorre che operiamo, e che si muovano quanto è possibile e dov'è possibile per portare il Vangelo. Questo è pastorale.
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E poi quello che è più lungo: la Chiesa nel mondo attuale. E cioè quello che avete da fare, da operare nel mondo attuale. Come avvicinare e i bambini e le donne e le altre persone e i malati; e come insegnare e come visitare le case; e come avvicinar coloro che /non seguono/ (a) gli inviti del parroco ecc.; e portar la parola a casa. Tutto è pastorale!
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La suora, adesso, deve essere più formata, /più/ (a) robusta spiritualmente, più forte. E allora potrà anche entrare in ambienti un po' difficili! Eppure, bisogna /che avviciniamo le pecorelle/ (b) smarrite. Le pecorelle smarrite, disorientate. Quindi: la Chiesa nel tempo attuale. Ecco. Quello è stato il più lungo decreto, approvato. La Chiesa nel mondo odierno. Nel mondo odierno!
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E occorre che si pensi. In primo luogo, quando parla dei laici, dice: in primo luogo i laici abbiano, ecco, e facciano il loro dovere come genitori - perché la prima educazione dovrebbe esser lì -. E poi quello che c'è in chiesa, e poi nella società e nelle associazioni e nelle scuole, e poi anche fino in questa parte: quando si fa la votazione si voti qual[che] persona che ha dei buoni principi di vita cristiana. Così che l'apostolato vostro è pastorale. E parlando dell'istituto [vostro] si può parlare: è l'istituto della pastorale. Ecco. E' la pastorale stessa, sì.
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Ora, di conseguenza: Maria è stata la pastorella. Ecco: acquistare lo spirito di Maria, pastorella! Secondo: la divozione a Gesù buon Pastore. E come il suo sacrificio, il sacrificio della messa che ripete il sacrificio della croce, e poi la comunione e la visita, sì, per mantenere lo spirito pastorale. E fortificarlo, lo spirito pastorale. Sì. E poi seguire il Maestro Divino.
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Come si può acquistare lo spirito pastorale? Leggendo il Vangelo! Leggerlo e rileggerlo: come ha operato Gesù? Dal Vangelo dovete ricavare specialmente lo spirito pastorale, voi. E poi i nostri protettori della pastorale: e Pietro e Paolo. Pietro il Pastore supremo e san Paolo il Pastore che ha lavorato di più come vescovo. Come ha lavorato di più nel mondo! E quante regioni ha /visitato/! (a). E in quanti luoghi ha aperto diocesi! E poi il sacrificio suo, il sacrificio della propria vita, morendo in che maniera? Pietro crocifisso, e Paolo invece il martirio in altra maniera e sotto la spada morto. E quindi, essendo per voi la vita pastorale, sia ben preparata cominciando dal momento in cui le aspiranti entrano. E poi sempre di più comprendere la pastorale e sempre meglio sentirla nell'intimo.
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Quando si riceve Gesù, è Gesù buon Pastore! E allora chiedere che possiate avere lo spirito pastorale. Si potrebbe dire quasi che questo Concilio è fatto per la pastorale. E' proprio il tempo che ha voluto il Signore perché ci fosse un istituto che la comprenda, la pastorale, e che poi la segua la pastorale e la viva, la pastorale, in tutto! Sì.
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Ringraziare il Signore allora di /questo Concilio Vaticano II/ (a). Ringraziare. E ringraziarlo - della vostra vocazione. E' lo spirito che già è infuso nella vostra anima! E poi che realmente poi si operi pastoralmente. E consecrare tutta la vita [alla] pastorale. E così si riceverà il premio eterno.

Albano Laziale (Roma)
27 marzo 1966

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(1) Albano Laziale (Roma), 27 marzo 1966.

45 (a) R: e e il minist[ero] e quello.

47 (a) R: si allontani dal si allontani.

48 (a) R: gli altri le altre.
(b) R: che che.
(c) R: con il.
(d) R: alla all'unità.

49 (a) R: della della.
(b) R: gli altri gli altri.

50 (a) Perfectum Perfectae.
(b) R: il rinnovaziamento il rinnovamento.
(c) R: nella vostra nella vostra ist[ituzione] parte.

52 (a) R: la la la vi[ta] la missione.
(b) R: dei dei.

54 (a) R: cioè quello che possiamo.

55 (a) R: non non seguono non seguono.

56 (a) R: più più.
(b) R: che tro[viamo] che avviciniamo quel[li] le le le pecorelle.

59 (a) R: visitate.

61 (a) R: questo Vaticano II Concilio Vaticano II.