Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

Anno XL
SAN PAOLO
Roma Casa Generalizia,
MAGGIO-GIUGNO-LUGLIO-AGOSTO 1965

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.)

Credo in Dio Padre... Credo nel Figlio suo incarnato... Credo nello Spirito Santo

Dottrina della Chiesa

1) Dal Simbolo Apostolico delle preghiere quotidiane.
2) Dal Simbolo della Messa, detto Niceno-Costantinopolitano.
3) Dalle definizioni conciliari o pontificie.
4) Dal Concilio Ecumenico Vaticano I: «La santa Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana crede e professa che vi è un solo Dio vero e vivo, Creatore e Signore del cielo e della terra, onnipotente, eterno, immenso, incomprensibile, infinito per intelletto, volontà e ogni perfezione; il quale, pur essendo sostanza unica, del tutto semplice e incommutabile lo si deve dire realmente e per natura distinto dal mondo, in sé e per sé beatissimo e ineffabilmente eccelso, sopra tutte le cose che fuori di Lui esistono o possono immaginarsi».
«Dio principio e fine di tutte le cose può essere con certezza conosciuto con il lume della ragione dalle cose create».
5) Dall'insegnamento ordinario: trattati dogmatici e morali approvati, catechismi autorizzati, predicazione comune; in particolare dalla Sacra Scrittura.

Il Concilio Vaticano condannò in cinque canoni gli errori più conosciuti: la negazione del vero Dio, il materialismo, il panteismo in generale, con particolari forme, i negatori del concetto della creazione.
Tali errori sono stati poi condannati nuovamente nell'Enciclica «Pascendi» di San Pio X, contro i modernisti; e Pio XI, nell'Enciclica contro il Comunismo, in cui «a tali dottrine comuniste non vi è posto per l'idea di Dio».
La Chiesa, con sapienza, guidata dallo Spirito Santo, ha condannato piuttosto i vari sistemi filosofici che portano alla negazione di Dio.

L'ATEISMO È IL PECCATO DEL NOSTRO SECOLO

Dio e l'uomo

L'esistenza di Dio è stata universalmente ammessa presso tutti i popoli. È il senso comune di ogni tempo. Infatti la storia universale ci fa conoscere come tutti i popoli ebbero una religione, più o meno perfetta, secondo i luoghi e i tempi.
Dovunque la religione diede una profonda impronta nella vita pubblica e privata delle nazioni.
La religione è sempre stata un fattore determinante della vita.
Dobbiamo dire:
non vi sono popoli atei,
vi sono invece individui atei.
Vi è l'ateismo teorico.
Vi è l'ateismo pratico: di coloro che vivono come se Dio non vi fosse.
La parola ateo è composta di un a negativo e di teo, Dio-Essere. Ateo è perciò colui che nega Dio e non crede in Dio.
Notare: vi è anche una specie di ateismo fra molti cosiddetti credenti. Ammettono Dio teoricamente: se e quando si ricordano di Dio. Ma, nella vita quotidiana i pensieri, i progetti, le decisioni, i discorsi, l'operare, la stessa vita è del tutto umana, quando non arrivano a offendere la morale anche naturale; oppure, pur dichiarandosi credenti, in famiglia e in società si comportano pari agli atei.
Si è così arrivati a tali conclusioni che vi è chi pensa l'ateismo come una nuova specie di religione!
~
La scuola dell'ateismo
Dalla Russia ufficiale si è esteso un ateismo organizzato dai poteri supremi, con l'imposizione dell'ateismo al popolo.
Di là sta passando alle nazioni unite alla Russia, che ne sono profondamente influenzate. Pensano un mondo senza Dio... «in nome della felicità dell'uomo».
Quello che era religioso, come insegnamento e culto, ora si vuole sostituire con cerimonie e insegnamenti civili. A capo la Russia, si organizzano centri ateistici, estendendosi con «istituti dell'ateismo scientifico». Così iniziative, pubblicazioni, costumi, arte, leggi, ecc. Oggi la scuola atea si diffonde sempre più largamente in varie nazioni, con le deleterie conseguenze.
Già prima il protestantesimo aveva rotta l'unione tra politica e religione; così abbiamo un ateismo politico-civile.

La degenerazione dell'ateo
Non sono soltanto l'orgoglio, la presuntuosa ignoranza, i pregiudizi politici o sociali, ma più forte il timore di dover fare una retta vita. È stato scritto che il primo ateo si è dichiarato tale per il timore di un giudizio divino, oltre la vita presente.
L'ateismo è la più profonda degenerazione cui può arrivare l'uomo, perché si dimostra praticamente irragionevole; sebbene talvolta sia un uomo colto nelle scienze umane.
Nel Salmo 13 si legge: «Lo stolto nel suo cuore pensa: Dio non esiste».
La negazione della realtà di Dio, nelle sue molteplici manifestazioni, appare come un destino, una miseria, una colpa dello spirito e della vita moderna: un fenomeno, in tali proporzioni, unico nella storia umana.
L'ateismo moderno prende radice nella autonomia rivoluzionaria della ragione, autonomia morale dell'individuo e della società. Nasce così uno stato rivoluzionario che si estende negli individui, nella società e nella umanità; abbandonati tutti così al capriccio.
La natura non crea se stessa. L'ignoranza non crea la credenza di Dio: a Dio si sale solo per il buon uso della ragione.
Gli atei sono orfani, negando Dio. All'opposto, Gesù Cristo ci ha indicato il vero Padre, insegnando a rivolgerci a Lui: «Padre nostro che sei nei cieli...».

Cause dell'ateismo
Le cause dell'ateismo si riducono particolarmente a tre: da parte della mente, da parte del cuore, da parte della volontà.
Dalla mente: ignoranza, perché non ebbero istruzione, né si sono istruiti in seguito. Oppure, tra gli intellettuali, a causa di sistemi filosofici che portano all'ateismo: tradizionalismo, scetticismo, fenomenismo, kantionismo, idealismo, razionalismo, criticismo, ecc. ecc.
Dal cuore: la corruzione morale nella vita. Negazione di Dio per non sottomettersi alla sua legge e a non cadere nel giudizio di retribuzione. Ma Dio giudicherà la vita di ognuno.
Esempio: l'ateismo si spiega con l'avarizia, si diceva: «quell'uomo adorava un solo dio, cioè il denaro». La Scrittura parla di coloro che hanno il ventre anziché Dio. Orgogliosi, che son adoratori di se stessi.
Dalla volontà: Dio fece l'uomo libero, ma spesso l'uomo abusa della sua libertà, contro Dio stesso.
~
Ma Dio esiste!
«Io sono il principio e il fine».
San Tommaso d'Aquino ha dato la più organica dimostrazione dell'esistenza di Dio; argomentando dalla causalità:
Dal moto, che richiede un motore; dall'ordine, che richiede un ordinatore; dalla contingenza, che richiede un Ente necessario; dalle imperfezioni, che richiedono un Essere perfetto; dalla molteplicità, che richiede una mente. Ora noi diamo un nome riassuntivo che comprende il motore, l'ordinatore, il necessario, il perfetto, l'una mente: e tutto questo noi chiamiamo Dio.
E Dio ha definito se stesso: «Io sono Colui che sono».
Altrove: «Io sono il Signore Dio tuo; non avrai altro Dio fuori che me».
«Adorerai il Signore Dio tuo, e servirai soltanto a Lui».
«Ascolta, o Israele! Il Signore Dio tuo è l'unico Dio. E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le forze».

Dio sempre parla
Dio si è così inscritto con tale evidenza che soltanto i volontari ciechi non riconoscono Dio. È la sua presenza nel creato, la sua presenza nella storia, la sua presenza manifestata nel mondo soprannaturale.
a) La natura è presente a tutti; e tutti studiano o lavorano la materia.
Ed in ogni uomo retto la parola Dio sgorga spontanea dall'intimo della coscienza.
Per quanto vi siano stati totalitari, nemici della libertà di coscienza e pensiero; e per quanto i libri, le scuole, la politica tacciano il nome di Dio... la natura, parla ogni giorno, in ogni passo, nello stesso respiro; è il gran libro, che mai si chiude. Siamo costretti a leggerlo! E come sia possibile non chiedere: «Chi ha fatto tutto questo? ».
b) Lo svolgersi della storia, secolo per secolo, è una stupenda manifestazione della Divina Provvidenza: dall'inizio dell'umanità ad oggi. Un complesso di volumi di una storia universale lo dimostra. Chi la considera, legge negli avvenimenti, tra le righe, scopre l'intervento costante e palese di Dio. Dal momento che Dio creò l'uomo, la storia biblica, civile e religiosa sino ad oggi, sempre si è avverato: l'uomo propone, ma Dio dispone; in tutti i tempi si è verificato. Anche l'uomo più grande è un atomo innanzi a Dio, infinito e onnipotente.
c) Il soprannaturale, punteggia la storia. Dio ha liberato il popolo d'Israele dall'Egitto, diede la legge mosaica, consegnò la terra promessa; i Profeti, i Patriarchi, il Tempio, i castighi, le riunificazioni; il compimento delle profezie in Cristo, i miracoli, la resurrezione; la diffusione miracolosa del Vangelo, la fondazione e solidità della Chiesa, i martiri, i Padri, i Concilii; nell'evidente intervento dello Spirito Santo... considerando l'umano con il divino.
Vi sono i fatti d'interesse generale e vi sono quelli d'interesse particolare.
Esempio: le apparizioni a Lourdes, con i molti miracoli, costatati con tutti gli esami della scienza, di interesse generale.
Esempio d'interesse particolare: le beatificazioni e canonizzazioni vengono promosse dopo quattro miracoli per ciascun Servo di Dio: veri miracoli, studiati alla luce della scienza. Il Papa Pio XI, verso il termine della sua vita, aveva detto: «Durante il mio pontificato ho esaminato molte grazie, dette miracolose; ma di esse almeno un centinaio è risultato di veri, sicurissimi miracoli: guarigioni in cui la scienza umana nulla poteva». È sempre Dio che si fa sentire nel suo potere e bontà dall'uomo.
Innanzi a questo continuo, di tanti secoli, chiaro intervento di Dio: o l'uomo vuol chiudere gli occhi, o riconosce Dio operante, onnipotente.
~
L'uomo e il cristiano
La religione significa perfezionamento, dignità e coronamento dell'uomo e della società.
Ad un cristiano non è permesso di scoraggiarsi, né tanto meno arrendersi a un mondo che vorrebbe trascinare tutta l'umanità verso una vita atea. Dio è infinitamente più potente dell'uomo, se specialmente cattivo.
Il cristiano tra gli uomini è il più deciso esaltatore del progresso scientifico-tecnico.
Solo coloro che si riconoscono figli di Dio si liberano da ogni schiavitù.
Chi sa scoprire l'anima e la provvidenza della storia adorerà la Divina Provvidenza.
A Dio dobbiamo la sottomissione intera del nostro essere: la mente, la volontà, il sentimento. Così risulta la religione «come la relazione vitale dell'uomo con ciò che è sacro e santo, Dio stesso. Nella incondizionata dedizione di seguirlo, l'uomo in Lui potrà trovare la sua patria, dopo la vita presente».
L'educazione stessa è parte vitale e connessa intimamente con la religione; per il tempo e per l'eternità.

Difesa della fede
L'apologia cattolica nacque con la Chiesa si può dire, ma si sviluppò più recentemente; progressivamente ci diede la Teologia fondamentale; e la prima parte tratta dell'esistenza di Dio.
Gli stessi catechismi popolari illuminano l'esistenza di Dio, la creazione, l'uomo, la Provvidenza, la Redenzione. Il Figlio di Dio incarnato ha istituito la Chiesa, i Sacramenti, la morale cristiana. Provvidenza che sarà proclamata nel giorno finale.
Ad ognuno veramente convinto l'impegno:
a) Attuare tutta la difesa cristiana e tutta la testimonianza dell'amore verso Dio e il prossimo, compreso il nemico (il che non esclude il coraggio contro gli errori).
b) La fede viva non è soltanto opera umana, ma per la grazia.
c) Dare la nostra personale testimonianza, non soltanto con le azioni, e parole, ma anche nella vera pazienza cristiana, associandoci alla Passione di Gesù Cristo.
d) È indispensabile la grazia di Dio: noi dobbiamo, in umiltà e fede, pregare per i bisogni di tutta l'umanità.
e) L'adorazione è il primo atto, dopo la conoscenza di Dio, in qualche maniera. Un atto interno o esterno testimonia l'onore e la riverenza a Dio infinito; atto che si può fare ovunque.
f) Non solo l'individuo deve riconoscere la dipendenza da Dio, ma anche la stessa società coniugale, familiare, civile.
~
Riparazione
a) La principale riparazione è nella Santa Messa, con le sue parti «la Parola e l'Eucaristia». La Parola specialmente ripara all'ignoranza o alla negazione della Verità; l'Eucaristia specialmente ripara ogni offesa a Dio. Pio XII ha scritto: «La partecipazione al Sacrificio della Messa richiede pure il sacrificio del cristiano».
b) La Liturgia nel suo complesso, oltre la Messa e Comunione, gli altri Sacramenti e i Sacramentali, le funzioni in generale e la preghiera privata.
c) La recita del Breviario o l'Ufficio della Santa Vergine, sono un complesso di preghiere, di adorazioni, lodi, ringraziamento e soddisfazione, e la domanda per vivere degnamente, «digne Deo».
d) I sentimenti e la vita del cristiano si oppongono ai desideri di godimenti disordinati, espiando e dando l'esempio di vita retta.
e) Le leggi che rispettano Dio: le scuole, l'arte, la morale individuale e sociale, i contributi al culto, le dimostrazioni esterne.
f) La vera vita religiosa è il sacrificio dei beni esterni (povertà), il dominio delle passioni (castità), e della volontà umana (obbedienza).
g) L'offerta di vittima, unita al Sacrificio di Gesù Cristo, sale a Dio a placare la Divina Giustizia, la grazia di conversioni.
h) Erigere Chiese, monumenti, pitture, sculture e segni esterni di religione, in casa, nelle adunanze, nella scuola, nei parlamenti. Chi confessa Dio dinanzi agli uomini, sarà riconosciuto come cristiano nel gran giorno.
i) Istruzione: catechismi, predicazione, scuole di religione, conferenze e corsi vari, ecc.

Dio e i popoli
Il popolo ebreo era chiamato il popolo di Dio; popolo scelto da Dio per preparare la venuta del Messia promesso; popolo arricchito di privilegi, di grazie e di prodigi.
Tuttavia spesso tralignava ed era sordo alla voce dei profeti, arrivando all'idolatria pagana. Ma Dio richiamava il suo popolo, annunziando e minacciando castighi; ostinati, seguivano i castighi; e castigati, si ravvedevano; e perdonati, ricadevano. Quando abbandonavano il vero Dio, seguendo false divinità, Dio li abbandonava alle più gravi sofferenze. E negli ultimi tempi, accecati, crocifissero il venuto Messia, Gesù Cristo. Distrutta Gerusalemme, e insieme il Tempio, non furono più il popolo di Dio; sostituito e perfezionato nel nuovo popolo di Dio, la Chiesa. Se un popolo abbandona Dio e, se richiamato, si mostra sordo, interviene con tremendi castighi.
San Paolo, parlando degli Ebrei, scrisse: «Dio, volendo mostrare la sua collera e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza dei vasi di ira, già pronti per la perdizione; ed avendo voluto far conoscere la ricchezza della sua gloria verso di noi vasi di misericordia...; perciò non ha chiamato solo di fra i Giudei, ma particolarmente fra i Gentili» (Rom. IX, 22). E San Paolo riporta le parole del Profeta Osea: «Chiamerò quello che era il mio popolo, non è più mio popolo». Così avvenne.
Riflettano le nazioni. La storia è maestra della vita.
~
La parte del Paolino
Gli strumenti della comunicazione sociale (stampa, cinema, radio, televisione, dischi e altri simili) sono efficaci mezzi per istruire non soltanto gli individui, ma tutta l'umanità.
La Chiesa, istituita da Gesù Cristo per portare la salute a tutti gli uomini, è mossa dalla necessità di diffondere e difendere il messaggio evangelico. La Chiesa Cattolica giudica suo dovere predicare l'annunzio della salvezza anche mediante questi strumenti.
Perciò rientra nel diritto naturale poter usare e possedere tali strumenti nella misura in cui sono necessari e utili alla formazione e alla salvezza dell'uomo.
«Si formino senza indugio Sacerdoti, Religiosi e Laici capaci di usare e guidare questi strumenti a scopi apostolici con la dovuta competenza».

(Dal Concilio Vaticano II)


O Padre Celeste, manda lo Spirito Santo a tutte le anime, perché conoscano Te e Gesù Cristo Tuo Figlio. Tutto da Te è stato creato; Tu governi con infinita Sapienza e Potenza per la Tua gloria. Così Tu hai amato gli uomini da mandare il Tuo Figlio Unigenito a salvezza e pace di tutti gli uomini di buona volontà. Padre Celeste, abbi misericordia di questa umanità peccatrice. È vero che le insipienze di pochi uomini finanche negano la Tua esistenza: tu perdona loro, perché non sanno quello che fanno; conosceranno la realtà quando si affacceranno all'eternità. Aggiungi misericordia a misericordia: che si moltiplichino i buoni operai per la messe; che portino a tutti la luce e siano accolti; che tutti gli uomini usciti dalle Tue mani creatrici, o Padre, a Te ritornino, nella Tua Casa paterna. E prima quaggiù formino «il nuovo popolo di Dio».

È entrato in varie chiese l'uso di cantare il salmo 116 che comincia con le parole: «Laudate Dominum, omnes gentes - predicate eum, omnes populi... ».
In traduzione:
- Lodate Iddio, voi populi tutti.
- Date gloria a Lui, voi tutte, o genti.
- Poiché è grande su di noi la sua clemenza.
- E in eterno la sua parola.

O Maria, intervieni Tu! Ridona Dio al mondo e riporta il mondo a Dio.
~