Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XXXII
SAN PAOLO
Novembre 1957
Roma Casa Generalizia,

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.)

DIRETTORIO PER LE VISITE ALLE CASE

La Visita è un grave dovere. Le Case ricevano il Visitatore come una grazia del Signore; facilitino il suo compito mettendolo a conoscenza di tutto, chiedendo consiglio nelle difficoltà ed accettando quanto verrà disposto per il progresso più sicuro.

Il Superiore Generale, i superiori provinciali e regionali visitino le case loro assegnate a norma delle «Costituzioni» e secondo eventuali necessità, particolarmente in ordine alla formazione degli aspiranti.
Le visite hanno il fine di illuminare, sentire, incoraggiare, correggere ed assieme pregare, tenendo presente i 4 punti:

a) La vita spirituale-religiosa;
b) la vita intellettuale;
c) la vita apostolica;
d) la formazione umano-religiosa, compresa la povertà, il tutto secondo lo spirito e la lettera delle Costituzioni.

Nelle visite normali si tiene un buon ritiro mensile, rileggendo, od almeno richiamando gli articoli principali delle Costituzioni.
I superiori Provinciali hanno le facoltà e doveri a norma delle Costituzioni; i superiori Regionali quelli loro comunicati dal Superiore Generale. Per dichiarazione fatta nell'ultimo capitolo i Superiori Regionali sono stati equiparati nei doveri e poteri ai Provinciali. Occorre sempre considerare l'aiuto da darsi alle case principianti specialmente, ed ai superiori locali. Perciò in carità fraterna li assistano più da vicino con il consiglio, le frequenti visite, l'azione nella parte spirituale, intellettuale, apostolica, formativa, umano-religiosa.
Nelle visite alle Case, il Provinciale (e Superiore regionale) rileggerà od almeno richiamerà gli articoli fondamentali: N.ri 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 ed altri, che riguardano i poteri ed i doveri dei vari superiori, lo spirito paolino, il carattere pastorale dell'apostolato, le relazioni con le famiglie paoline femminili; e quanto l'esperienza può suggerire. Particolare considerazione si darà agli Articoli 458, 461, 462, 463.
Si sentono gli insegnanti delle scuole, singolarmente od a gruppi. Si raduna il Consiglio locale e, se occorre, si sentono separatamente i Maestri degli Aspiranti, i Capi delle mansioni dell'Apostolato ecc.
Nelle Costituzioni si legge: «... il Provinciale diriga i sudditi alla perfezione; perciò si dedichi sollecitamente al suo dovere, promuova con zelo indefesso le opere di apostolato, incrementi il progresso intellettuale, morale, ed economico di tutta la Provincia; sia sinceramente affezionato alla Società ed al Superiore Generale ed in tutte le cose tratti con Lui in buona armonia» (Art. 398).
Per ogni visita si stende un resoconto per l'archivio.
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Circa la vita SPIRITUALE-RELIGIOSA

1) Se si osservano il voto e la virtù dell'obbedienza in una disciplina regolare ed orari ben determinati. Se vi è la carità vicendevole e buona convivenza fra tutti i religiosi.
2) Se si osservano il voto e la virtù della castità, in regolare clausura per le relazioni esterne, le letture, le audizioni radio, gli spettacoli cinematografici e televisivi, ecc.
3) Se si osserva la povertà religiosa nel vitto, nelle abitazioni, nelle vesti, secondo una decorosa moderazione.
4) Se si è eliminato il «fumo», se si pratica la mortificazione religiosa con vita edificante, e se si vive in carità ed umiltà.
5) Se le vacanze sono regolate secondo il SAMPAOLO di ottobre, 1957.
6) Se si evitano i viaggi costosi e non ordinati al progresso spirituale, intellettuale, apostolico, economico.
7) Se si osservano i vari segreti, secondo le singole materie.
8) Se le pratiche di pietà sono osservate, tutte e da tutti: le quotidiane (specialmente meditazione e visita); le settimanali (specialmente la confessione); le mensili (specialmente i ritiri); le annuali (specialmente gli Esercizi di otto giorni).
9) Se la meditazione è in comune e guidata dal Superiore, essendo la pratica che dà il senso, il coordinamento ed indirizzo della vita paolina, nelle particolari necessità.
10) Se vi è una giusta distribuzione degli orari, per la pietà, lo studio, l'apostolato, la salute.
11) Se relazioni, corrispondenze, visite ad esterni, alle suore del servizio, ai religiosi di altre case, ecc., sono ben regolate.
12) Se la vita si compone in serenità e serietà religiosa, per le uscite, le letture, le audizioni radio, l'uso del cinema, le relazioni con le autorità civili e religiose, ecc.
13) Se il servizio religioso alle Pie Discepole che fanno l'apostolato nella casa è ben regolato.
14) Se tutti i Sacerdoti hanno regolare facoltà per ascoltare le confessioni.

NOTA

Per le meditazioni occorrono due cose: un ordine progressivo e ciclico; e portare gradatamente l'Aspirante a meditare da sé; dall'ingresso come aspirante alla professione perpetua dimodoché arrivi ad una maturità teorico-pratica in morale, ascetica, mistica.
Ogni anno scolastico con i libri di studio l'aspirante sia provvisto del libro della meditazione e lettura spirituale.
Il Maestro per la maggior parte delle mattine farà leggere o leggerà egli stesso un punto del libro, facendovi sopra riflessioni ed applicazioni; quindi si passerà al secondo ed al terzo punto. Infine si verrà all'esame, proposito, preghiera per la santificazione della giornata.
Ogni meditazione ha tre punti: Verità, Via, Vita. Essa non sia una serie di avvisi, né una semplice istruzione, né passiva audizione. Occorre un pratico attivismo in chi la guida e in chi è guidato.
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CIRCA LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

Ricerca delle vocazioni. Se vi è un solo programma nella Provincia e Regione.
Se si ha cura di avere tra gli aspiranti pressoché due terzi di Discepoli ed un terzo di studenti.
Se si tratta con chiarezza con parenti ed aspiranti, circa il fine, la natura, la vita del religioso paolino.
Se sono sufficienti i mezzi di reclutamento.
Formazione spirituale. - Se vi è sufficiente istruzione religiosa, assistenza continuata, pietà illuminata e viva.
Se gli aspiranti si avviano alla divozione a Gesù Maestro, alla Regina Apostolorum, a S. Paolo Apostolo.
Se si segue il modo Paolino nelle pratiche di pietà secondo le introduzioni del libro delle preghiere edito dalla Casa Generalizia.
Se è costante la Direzione spirituale in ordine agli esercizi spirituali ed ai ritiri mensili.
Se i Novizi sono sufficientemente separati e formati secondo gli articoli 38-72 e secondo l'indirizzo dato nel SAMPAOLO.
Se prima dell'ammissione alla vestizione, noviziato, varie professioni, ed agli Ordini Sacri specialmente viene fatto un diligente esame sopra la salute, il carattere, la virtù, lo studio, l'apostolato, la vita religiosa, lo spirito di povertà di ogni aspirante; trattando il tutto nel Consiglio e deliberando con votazione segreta.
Se si fa l'anno di Pastorale a norma della Costituzione Apostolica «Sedes Sapientiae» (Art. 48).
Se si fa il «Requiescite pusillum» nell'osservanza di quanto prescrive la Costituzione Apostolica sopraddetta, (Articoli 51, 52, 53).
Se vi è una particolare cura dei Chierici perché prima di venire ammessi agli studi teologici siano provati e preparati; poi esaminati sopra tutti i punti, onde il curriculum teologicum sia solo e tutto per l'immediata preparazione agli Ordini Sacri.

CIRCA L'APOSTOLATO

Se l'orientamento generale è conforme agli articoli fondamentali 219-224.
Se per il cinema, radio, televisione in particolare si praticano gli articoli 252-262.
Se nella Provincia vi è l'ufficio centrale per le Edizioni e come funziona.
Se per edizioni soggette a diritti altrui si fanno regolari contratti con autori, registi, tecnici ecc.
Se il Superiore Provinciale riserva a sé il «Si Stampi», o il «Si proceda» assicurandosi prima della bontà o convenienza dell'edizione.
Se il Provinciale personalmente o a mezzo di un religioso paolino è aggiornato per le edizioni Paoline e dà l'indirizzo necessario.
Se il Provinciale coordina la redazione, la tecnica, la propaganda.
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REDAZIONE

Se vi sono le persone capaci per la Direzione e Redazione dei Periodici, dei programmi Radio, delle trame cinematografiche ecc. (Art. 236).
Se si osservano le Costituzioni per la duplice revisione e se la revisione è conforme all'art. 238.
Se si osservano gli art. 231, 232, 233.
Se si lavora per la produzione cinema secondo l'art. 254.
Se si osservano gli art. 258-259.
Se le pellicole oltre la revisione generale hanno una revisione Paolina.

TECNICA

Se vi è la scuola teorico-pratica di tecnica stampa, cinema, radio, televisione, anche visitando a tal fine stabilimenti ed esposizioni, o procurando l'aggiornamento con trattati e riviste.
Se nelle trasmissioni radio e televisione vi è la prudenza richiesta dalle circostanze di tempo, luogo, persone.
Se si osservano gli articoli 260 e 261.
Se le macchine e l'attrezzatura tecnica è buona, moderna, ed efficiente secondo l'art 343.
Se la presentazione tecnica nelle edizioni è buona.
Se gli aspiranti al Sacerdozio partecipano secondo l'art. 194 alla parte tecnica.

PROPAGANDA

Se vi è la scuola teorico-pratica di propaganda.
Se la propaganda è considerata come arte ed apostolato.
Se il noleggio delle Pellicole è fatto convenientemente.
Se si usa la necessaria prudenza per i propagandisti, librai, noleggiatori, secondo gli articoli 250- 251.
Se vi sono orari adatti, prezzi-offerte convenienti, ambienti conformi alla natura dell'apostolato.

CIRCA LO STUDIO

Se si leggono gli articoli delle Costituzioni da 180-208.
Se il Prefetto degli studi in unione e dipendenza del Superiore Provinciale ha formulato i programmi annuali di studio nello spirito ed indirizzo delle Costituzioni e disposizioni del Superiore Generale.
Se tali programmi comprendono tutto il curriculum di istruzione degli aspiranti al Sacerdozio e degli aspiranti alla vita religiosa del Discepolo.
Per i primi: studi medi, filosofici, teologici, per noviziato, l'anno di pastorale, l'esame del quinquennio dopo il presbiterato, il «requiescite pusillum».
Per i secondi: materie religiose, civili, tecniche, in corso ciclico progressivo; comprendendo anche la tecnica della radio, della televisione e del cinema oltreché della stampa. E se la propaganda sia insegnata in modo teorico-pratico.
Se il Consiglio Provinciale abbia approvato i programmi ed i libri di testo per la scuola, specialmente per le materie filosofiche, teologiche e pastorali, onde vengano sicuramente osservati gli articoli 182 e 195.
Se dall'entrata sino al termine degli studi, l'aspirante è istruito in ordine alla sua vita ed al suo futuro apostolato paolino.
Se il Padre Provinciale si è reso conto per il contatto diretto con i maestri e visite ed interrogazione degli aspiranti in classe, od anche con l'assistenza ad esami, della serietà dello studio e dello svolgimento dei programmi scolastici.
Se l'apertura e chiusura dell'anno scolastico rivestono sufficiente solennità.
Se vi è un progressivo miglioramento dei metodi didattici e pedagogici.
Se maestri ed aspiranti siano guidati dai pensieri della propria vocazione.
Se i maestri e gli aspiranti siano sempre guidati dal pensiero della doppia loro vocazione alla santità ed all'apostolato paolino.
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CIRCA LA POVERTÀ

Se si osservano gli articoli che riguardano gli Economi e le amministrazioni.
Se in ogni casa vi è l'archivio ben ordinato, dove sono raccolti documenti del Personale, dell' amministrazione, dei capitoli, dei religiosi, degli studi ecc.; comprese le circolari e disposizioni dei Superiori, la raccolta del «SAMPAOLO», il Calendario Paolino, le lettere che sono da conservare.
Se vi sono le varie assicurazioni per le persone, le automobili, le case, i macchinari, le librerie, i magazzini, i depositi di pellicole e provviste varie.
Se in ogni casa vi è l'ufficio per i cooperatori paolini; e come vive l'organizzazione di essi.
Se vi è la convenzione con le Pie Discepole del servizio e se si osservano le condizioni da entrambe le parti.
Se l'Economo è distinto dal Superiore e come ne dipende.
Se esaminati i libri di amministrazione con l'economo ed il Superiore risultano chiari i preventivi ed i consuntivi, se e quali osservazioni e disposizioni sono date.
Se si sono visti i registri delle Messe, librerie, cinema, periodici ecc., e se vi sono osservazioni da fare.
Se sono bene conservate le case, le proprietà, i macchinari, le chiese, le cappelle, le scuole, i locali di apostolato ecc.
Se vi è vitto conveniente, corredo, personale sufficiente, mezzi di pulizia ecc.
Se tutti prestano generosamente la loro opera religiosa per il progresso della Casa.
Se gli acquisti, i pagamenti, con gli esterni e con le Case dell'Istituto, le esazioni, ecc. sono ben regolate.
Se vi sono abusi ed evasione di denaro.
Se vi sono necessità particolari, specialmente se la Casa può vivere con le entrate e le offerte ordinarie od ha la possibilità di contributi secondo sarà determinato dal Superiore.
Se la cura degli infermi ed anziani, come pure i suffragi per i defunti sono praticati religiosamente.

N. B. - 1) Al termine della visita si forma un verbale del quale si lascia copia alla Casa visitata ed altra copia si mette nell'archivio provinciale; le copie saranno firmate dal Visitatore e dal Superiore locale.
2) Quanto soprascritto si riferisce alle visite regolari del Superiore Generale, Provinciale, Regionale.
Invece quanto alle visite speciali si osservino gli articoli
432-439.
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