Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XXXII
SAN PAOLO
Agosto 1957
Roma Casa Generalizia,

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.)

La Causa di Beatificazione di Don T. Giaccardo

La mattina del 19 Giugno c. a., alla presenza del Primo Maestro e del Vicario Generale D. Zanoni, nell'aula magna del Tribunale del Vicariato di Roma è stato solennemente chiuso il processo informativo per la causa di beatificazione e canonizzazione del Maestro Giaccardo e nel contempo è stato concluso il processo sulla raccolta degli scritti. Ne dava l'annunzio l'Osservatore Romano del 25 Giugno: «Sotto la presidenza di S. E. Mons. Luigi Traglia sono stati chiusi solennemente i Processi Ordinari Informativi sulla raccolta degli scritti e sulla fama di santità, virtù e miracoli del Servo di Dio Sac. Timoteo Giaccardo, Vicario Generale della Pia Società di San Paolo Apostolo. Egli è nato il 13 giugno 1896 a Narzole (Alba) ed è morto il 24 gennaio 1948 a Roma. E' stato prezioso collaboratore del Fondatore e Superiore Generale della detta Società, D. Alberione, il quale pure era presente alla Sessione del Tribunale del Vicariato».
Gli atti ufficiali del processo del Sacro Tribunale di Roma insieme a quelli del Sacro Tribunale di Alba, raccolti in due grossi volumi manoscritti, ritualmente sigillati, sono stati presentati al Postulatore il quale, insieme con il Primo Maestro e il suo Vicario, li ha consegnati alla Congregazione dei Riti. La causa di beatificazione del Sig. Maestro è divenuta così di competenza della S. Sede ed è stata regolarmente iscritta tra le cause di canonizzazione in corso.
Il giorno 9 luglio u. s. è stata presentata alla Congregazione dei Riti la richiesta di apertura del processo informativo sulla fama di santità, virtù e miracoli e sugli scritti del Servo di Dio D. Timoteo Giaccardo.
Prima di giungere alla conclusione di questa prima parte del lavoro per la glorificazione del Sig. Maestro è stato necessario un intenso lavoro di due anni compiuto parte a Roma, parte in Alba, che cerchiamo di riassumere in breve.
Erano passati sette anni dalla morte del Sig. Maestro, avvenuta il 24 gennaio 1948, quando il Primo Maestro nel marzo del 1955 decideva di avviare le pratiche per la causa di Beatificazione assecondando le richieste di molti Confratelli, Cooperatori e di quanti avevano sperimentata l'efficacia della intercessione del Servo di Dio. Ne dava l'annunzio il "S. Paolo" del mese di aprile-maggio riportando la decisione del Consiglio Generalizio e la nomina del Postulatore nella persona di D. Stefano Lamera.
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L'8 giugno 1955 presso il Vicariato di Roma, nella Diocesi cioè in cui il Maestro Giaccardo è deceduto, alla presenza di Mons. Traglia, Vicegerente, e di Mons. Marcello Magliocchetti, Presidente del Tribunale del Vicariato, del Primo Maestro e di D. Pietro Occelli, si apriva il processo informativo sulla fama di santità, virtù e miracoli del servo di Dio. Il 20 giugno, festa della Consolata di Torino, Mons. Giacomo Violardo, Professore di Diritto al Lateranense, iniziava la serie delle Udienze come primo teste.
Sempre presso il Vicariato, il 9 dicembre 1955 si iniziava il processo sugli scritti del, Servo di Dio ordinandone la raccolta.
Per facilitare l'audizione dei testi, dietro richiesta dello stesso Eccellentissimo Vescovo di Alba, Mons. Carlo Stoppa, il Postulatore presentava al Sacro Tribunale di Roma la richiesta perché si avviasse il processo rogatoriale presso la Curia di Alba, Sede della Casa Madre, dove il Maestro Giaccardo aveva consumato per la gloria di Dio e per il bene dell'Istituto tanti anni della sua vita.
Per seguire i lavori presso il tribunale di Alba, veniva nominato Vice Postulatore D. Silvano Gratilli.
Si sono ascoltati 33 testi ad Alba dei quali 11 non appartenenti alle Congregazioni Paoline; altri 22 sono stati ascoltati dal Sacro Tribunale di Roma dei quali 10 non delle Congregazioni Paoline.
A Roma si sono avute 41 sezioni. Ogni sezione aveva la durata di 2 ore. Ad Alba, sia il numero di sezioni, sia le ore impiegate per l'audizione dei testi sono state molto superiori a quelle di Roma.
Tutto questo complesso di atti è proceduto speditamente e ordinatamente verso un esito quanto mai favorevole, lasciando assai bene impressionati i Giudici dell'uno e dell'altro Tribunale.
Ultimate le audizioni dei testi citati dal Postulatore e di quelli citati «ex officio» dai rispettivi Sacri Tribunali, il 6 novembre 1956 si procedeva alla chiusura dei processo rogatoriale di Alba i cui atti costituivano un grosso volume manoscritto, ed il 19 giugno del corrente anno, vigilia della festa della Consolata di Torino, si procedeva alla chiusura del processo sulla fama di santità e virtù e sugli scritti presso il Vicariato di Roma alla presenza del Sacro Tribunale riunito per l'occasione al completo.
In questi due anni nei quali si è svolto il processo informativo e sugli scritti, sono state stampate due edizioni del volume
«Lo spirito del Maestro Giaccardo», e il libretto dei suoi pensieri «Dai tetti in su». Inoltre sono state stampate e diffuse oltre 100.000 immagini-ricordo molte delle quali con annessa la reliquia.
In questo anno per meglio soddisfare la richiesta continua di immagini con la preghiera per il Servo di Dio e con l'unita reliquia, si è stampata una immagine-ricordo a colori in quattro lingue: italiano, inglese, francese e spagnolo.

Le spese per il lavoro del processo fino ad oggi sono di un milione.
Chi desiderasse di tali immagini non ha che da richiederle alla Gasa Generalizia.
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