3° Ai libri di Scienze Naturali. - Alcuni Paolini prepararono i seguenti manuali scolastici:
Fisica, Chimica, Biologia animale e Biologia vegetale, Geologia. Intento loro si è: dare agli Studenti, in modo chiaro e conciso, le nozioni più importanti, mirando particolarmente alla vita: agricoltura, industria, arti, igiene, economia domestica e sociale. Doveroso, bello, e necessaria cosa si è il conoscere le meravigliose opere della Creazione; imparare l'uso che Dio vuole ne facciamo, nel terrestre pellegrinaggio verso il nostro altissimo destino: il Cielo. Le Creature ci fan conoscere il Creatore; le creature servono ai bisogni dell'Uomo. Le creature attendono una rinnovazione; difatti - dice S. Paolo - la creazione sta ansiosamente aspettando la rivelazione dei Figli di Dio. Poiché la creazione è stata assoggettata alla vanità, non per sua volontà, ma di Colui che l'assoggettò colla speranza che essa pure sia liberata dalla servitù della corruzione, per aver parte alla libertà gloriosa dei Figli di Dio. E noi sappiamo che fino ad ora tutte insieme le creature sospirano e sono nel dolore (Rom. VIII, 19-22). Lo studio è per la vita; la vita è per l'eternità; tutto è per Dio. Considerate, o giovanetti del Ginnasio e del Liceo, la natura; imparate a ragionarvi sopra secondo che insegna la filosofia cristiana; di qui, per la Sacra Teologia, vi innalzerete ad altezze e verità diverse. La Chiesa di Gesù Cristo, maestra della più nobile scienza teologica, è pure altrice di ogni scienza umana; Essa vi benedice; e voi, o Giovani studiosi, siate degni di Madre così sapiente.
4° Ai libri di Grammatica. - Gli studi sono così organizzati negli studentati ecclesiastici e religiosi, che prima s'imparano le lingue (Ginnasio), poi le scienze umane (Liceo), poi le scienze divine (Teologia). Per un aspirante al Sacerdozio ed all'apostolato sono due i fini principalissimi nello studio delle lingue e delle letterature; più sicuramente intendere la dottrina della Chiesa, della Sacra Scrittura e dei Santi Padri e più precisamente e largamente comunicarla agli uomini in iis quae sunt ad Deum (Ebr. V, 1), in tutto ciò che riguarda Dio. E lo Spirito Santo nel giorno di Pentecoste portò agli Apostoli, oltre la scienza divina, anche il dono delle lingue; onde ciascuno degli uditori li udisse parlare nella lingua propria. Quanto, dunque, benediremo la serie di queste grammatiche, i compilatori, i maestri e gli alunni! Facciamo meglio conoscere la dottrina del Maestro Divino; siano il mezzo per predicarla ad un maggior numero di uomini. Sia a noi presente il monito di S. Paolo: Vorrei che tutti parlaste le lingue (1Cor. XIV,5). Studiare le lingue mirando al fine di tale studio. Continua S. Paolo: O fratelli, se io venissi a voi parlando le lingue senza recarvi qualche rivelazione, o qualche conoscenza, o qualche profezia, o qualche insegnamento, in che cosa vi sarei utile? (1Cor. XIV, 6). Lo studio perciò della lingua miri alla vita: la grammatica sia per la vita del filosofo, del teologo, dell'apostolo. Regole brevi, chiare; esempi conformi alla vocazione nostra; metodo scientifico più conforme all'età del discepolo e più efficace nel successo; animo teso verso il giorno in cui si entrerà nel tempio di Dio ad apprendere la scienza soprannaturale. Studiamo, preghiamo, eleviamo il cuore.
Il Divin Maestro illumini noi ed i nostri ad apprendere spiritu Pauli Apostoli la sua eccelsa scienza.
In S. Paolo
aff.mo M. Alberione