Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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DISPOSIZIONI NECESSARIE PER LA CONFESSIONE8
1. A riguardo della confessione occorre ancora dire quali siano le disposizioni necessarie onde riesca fruttuosa. Vi sono confessioni sante e altre sacrileghe. Alcune confessioni senza essere sante, sono ben fatte.
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2. La confessione può essere sacrilega o per mancanza d'accusa o per mancanza di dolore, talora un'accusa scrupolosa, senza pentimento e proposito, è una confessione sacrilega. Guai ai sacrileghi! Il sacrilegio è peccato gravissimo che disgusta il cuore di Dio, l'anima si priva di grazia e si mette in pericolo di morte eterna. Guai ai sacrileghi! E' purtroppo da dirsi che vi sono anime che si perdono proprio per mancanza di sincerità e dolore.
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3. Quando poi dopo la confessione sacrilega c'è la comunione, la situazione è peggiore. Si racconta sempre l'esempio di quella signora che sentiva dire in una predica che bisogna dir tutto. Andò in sagrestia e disse: all'età di sette anni rubai otto soldi, non osai dirlo e mi sembrava peccato mortale. L'indomani fece la comunione (sacrilega), dicendo a se stessa: Alla prima occasione lo dirò, ora non oso. Quando venne un altro prete aveva fatto già molti sacrilegi; poi ancora, ancora, sino a settant'anni. E' necessario che noi insegnamo la verità alle bambine.
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4. E' utile cambiare di confessore in tanto in tanto, almeno alle tempora. Negli esercizi, andare al fondo della coscienza e magari scrivere tutto, onde la confessione sia ben fatta. Il demonio è astuto nel tentare perché non ci si confessi bene. Il confessore non si stupisce mai, egli ha studiato per anni interi sui peccati. Può esservi vergogna. Di chi? Di un uomo peccatore anche lui? E al giudizio, quando lo conosceranno tutti i parenti, il paese, tutto il mondo! Meglio che, confessandoti bene, ti assicuri ora per il giudizio. Ma se chiedo di cambiare confessore per il mio bene, penseranno male!. Farebbero sospetto temerario. C'è piena libertà di cambiare agli esercizi e non si tema di chiedere. Si pensa: ha buona volontà, vuol fare proprio le cose bene.
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5. Nella confessione per disporsi bene due punti ancora:
Esame di coscienza, dolore.
Esame: ricerca di grazie ricevute e di peccati commessi. L'anima si mette alla presenza di Gesù eucaristico e giudice e pensa: Adesso non son più bambina. Capisco ciò che è bene e male. Devo ricercare le grazie ricevute (tante grazie, comunioni, avvisi, prediche, catechismo) e i peccati.
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6. Vi sono tre esami nel giorno: preventivo al mattino, nel quale si possono prevedere i pericoli, i mezzi da prendere; particolare, sul proposito principale; generale, tutto il resto. Notare e addizionare al ritiro, agli esercizi c'è l'esame come pratica imposta dal diritto canonico, ed è obbligatorio. L'esame di coscienza vi rende più riflessive.
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7. Il dolore o pentimento: il dolore è un dono di Dio. Chiederlo, pregando un Pater, Ave, Gloria al Crocifisso o al sacro Cuore, una Salve regina, un Angelo di Dio.
Le confessioni sono tanto fruttuose quando c'è il dolore. La maggioranza dei sacrilegi sono fatti per mancanza di dolore.
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8. Il pentimento uccide il peccato. I peccati sono come tanti serpenti, per ucciderli ci vuole la spada del dolore. Sempre, sempre è necessario il pentimento, si può lavare senza sapone ma non senza acqua; così confessarsi senza dolore, senza lacrime, non si può. Alle volte non si piange con gli occhi, ma col cuore. Il dolore si procura con la preghiera e considerando il male che è il peccato. Io, vile verme della terra, ho osato alzare la mia voce contro Dio con le mie cattive opere? Grande pentimento.
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9. Contro Dio Padre - io che sono un figliolo tanto amato e preferito, mostrarmi così ingrato!
Oh, Gesù ha già sofferto sulla croce per me. I peccati mortali sono i chiodi, i peccati veniali le spine. Quell'atto di golosità: chissà quante giornate di purgatorio! Ho perso tante grazie, tanti meriti con i peccati veniali, ho recato dispiacere alla santissima Vergine, ho recato danno alla mia vocazione, danno alle sorelle, privazione di grazie alla casa. Questi motivi si riducono ai tre motivi espressi nell'atto di dolore.
Dunque per fare una santa confessione: buon esame e dolore.
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10. E' bene confrontare una settimana con l'altra. Dite se volete: ho un po' progredito, non ho progredito. Ho fatto meglio o peggio nel mese scorso. L'esame ben fatto ci deve portare lì. Voi che siete pastorelle, dovete pregare per la conversione dei peccatori e confessarvi bene, per ottenere grazie per le confessioni ben fatte ai bambini.
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11. Poi, agli esercizi, chiedere il merito della confessione sacramentale a tutte le opere buone della vita. La penitenza che vi eleggete da voi ha un merito; se la chiedete alla Madonna, due meriti, se la dà la confessione tre meriti, e diventa parte del sacramento.
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12. Vi do un altro consiglio: siate diligenti nell'acquisto delle indulgenze. Mettere l'intenzione di acquistarle tutte (a fare il segno della croce, Credo, Dio sia benedetto, Angelus). Giova molto recitare dopo la comunione: Eccomi o mio amato e buon Gesù con un Pater per il Papa davanti al crocifisso. Questa diligenza nell'acquistare le indulgenze è segno di fervore. Voi direte: Ma io ne ho acquistato già tante. Dite così al Signore: Quando ce n'è abbastanza per me, intendo mandarle alle anime purganti che tanto soffrono. Fate un atto di dolore perfetto prima di dormire che se moriste, andate dritte in paradiso.

settembre 1941

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8 Settembre 1941