CAMMINO DI PERFEZIONE: COMUNIONE CON DIO (PERFETTI)161. Nello stato d'incipienza si lotta contro il peccato. nello stato di proficienza si acquistano le virtù. Nello stato di perfezione si cerca tutto quello che piace a Dio.
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2. Nello stato di proficienza, si sente che Dio lavora con noi, nello stato perfetto è più Dio che lavora che noi, e si sente. L'anima s'accorge d'essere sotto l'infusione dello Spirito Santo, nella quiete in Dio. Vi sono ancora molte lotte per liberarsi ed essere in Dio. L'anima è sul calvario, ha molte sofferenze e la morte di tutti i sentimenti e dell'amor proprio: regna solo Dio nel cuore. L'anima in questo stato può andare incontro a tentazioni violentissime in cui non sa se sia in grazia; desolazioni, scrupoli, ricordi dei peccati passati, tribolazioni per tutti gli uffici che deve compiere, e perde confidenza con le sorelle e i superiori. In questo stato l'anima può trovarsi presto se ha sempre corrisposto, o anche molto tardi.
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3. E poi le prove esterne: ingratitudini, maledicenze, calunnie, dolori, malattie (questo avviene quasi sempre), disgrazie familiari, disgrazie di fortuna, rovesci familiari, umiliazioni molto gravi. Il Signore fa le ultime prove, gli ultimi distacchi. Prende l'anima con sè sul calvario e le prende tutto, la fa immolare, ed essa trova il suo tutto in Gesù. Gesù! L'anima desidera sempre più il cielo, e se davvero il suo stato non è illusione ma realtà, in certi momenti giunge fino alle agonie del cuore e sente i dolori di Gesù crocifisso. Alcune anime furono tanto associate alla passione, che sentivano strazi per le bestemmie, per i dolori del salvatore: agonia, coronazione di spine. Il Signore perfeziona quest'anima per farla divenire una bella gemma da essere incastonata.
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4. Questo stato è di amore e di sacrificio; più sacrificio e più amore. A volte predomina l'amore, a volte il sacrificio. Dolce abbandono in Lui rinneghi se stesso e mi segua (Lc 9,22). Ma deve predominare amore o dolore? Tutte e due insieme. Alcune anime acquistano grande sete di patire (santa Teresa). Per altre predomina l'amore, desiderano essere per Gesù, tutto con Gesù. San Paolo unisce i due sentimenti: Cupio dissolvi et esse cum Christo (2Cor 5,8), Christo confixus sum cruci (Gal 2,20).
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5. Una persona perde le forze, poco per giorno... via crucis. Alle volte, il Signore mette tanto amore nell'anima che essa è assetata delle croci e domanda penitenze, penitenze. Ricordiamo quella santa già avanti negli anni, aveva compiuto un bene immenso, trovate molte suore. Gesù si presentò con tre saette: dolori di corpo, dolori di spirito, contraddizioni e calunnie; "Quali vuoi?" "Tutte tre". Ecco un'anima generosa! Desiderio e sete di patire, rinnegare noi stessi, morire a noi stessi.
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6. E' necessario che io vada a morire e come mi dà pena finché non avvenga (Lc 12,50). Devo subire battesimo del sangue. E la sua sete fu soddisfatta nel Getsemani. Così anche noi, dopo la sete, ci invita a bere il calice dell'amarezza, dei dolori. Tu fino a che punto vuoi seguire Gesù? Fino a scacciare il peccato, a progredire, a immolarti sulla croce in dolce abbandono in Dio.
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7. Tutti dobbiamo morire, dobbiamo soffrire. Ma l'anima perfetta, quando muore, è già morta e sepolta in Dio. Iddio è padrone totale dell'anima ed ella dice con sincerità: Vi amo con tutto cuore. E sarà senza purgatorio, perché l'amore ha bruciato tutto. Un'anima così entra in chiesa e medita presto, si sente subito raccolta. Signore, prendetemi con voi, distendetemi sulla croce, voglio morire con voi. Preghiera intima; a volte non dolce, sembra un letto di spine, l'anima non vorrebbe abbreviarla neppure di un minuto. Lo sposo divino mette lì la sua dimora e ne fa ciò che vuole perché ella più non si oppone.
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8. L'anima si lascia toccare, spezzare, scalpellare da Gesù che taglia da lei anche gli affetti più legittimi per renderla tutta sua. Prima di arrivare qui, quanto lavoro contro passioni, tendenze, convinzioni, egoismo.
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9. Compiere anche un grande esercizio di regolarità. Esser brave religiose, osservare bene gli orari. Tutti i giorni tagliare un po' di fili che ci legano a terra. Perfette religiose, osservantissime della vita comune. Non si entra nello stato di perfezione, in cui l'anima vive di Gesù, se non si ha abbandonato padre, madre, fratelli, sorelle, beni e vita. Chi non fa così non è degno delle nozze sante.
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10. Compiere sì azioni esterne, ma senza distrazioni. Lasciarsi guidare per non essere nell'illusione. Immolare tutta la propria anima, sia crocifissa con Gesù. Ecco, allora si compie l'unione con Gesù. Se un'anima sente di essere attirata da Gesù, lo manifesti al suo confessore che le dirà se è un'illusione. E' illusione quando ci si allontana dai doveri comuni; Dio che vuole la nostra uniformità ai voleri dei superiori, non contraddice se stesso, e non attira l'anima se non quando essa ha già fatto il suo volere.
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11. C'è una scorciatoia? Sì: volere la volontà di Dio; farla bene. Stabilire in questo il proprio proposito principale. Trovare la volontà di Dio è trovare Dio.
Fine esercizi - ottobre 1941
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16 Fine Esercizi - ottobre 1941.