CAMMINO DI PERFEZIONE: INCIPIENTI111. Le anime che vogliono darsi alla perfezione o santificazione si possono trovare in tre stati: incipienti, proficienti, perfette. Incipienti, coloro che stanno per incominciare; proficienti coloro che iniziano a progredire; perfette, coloro che non acconsentono volontariamente ai difetti.
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2. Oggi parliamo delle incipienti, anime che abitualmente vivono in grazia, hanno desiderio della perfezione, abitualmente frequentano i sacramenti, schivano le occasioni del peccato, si sforzano. Hanno desiderio di perfezionarsi, di progredire in avanti. Acconsentono ancora al peccato veniale e talvolta anche grave, però queste persone sono animate da vero desiderio di avanzare. Un giorno hanno rotto la loro catena di imperfezioni dicendo: Peccati, mai più. Si raccolgono e si concentrano nel lavoro spirituale.
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3. Oppure sono anime innocenti, vissute in mezzo a molte grazie, ma che fanno poco lavoro di santificazione. Santa Teresa di Gesù non aveva mai fatto peccato grave, tuttavia le piaceva adornarsi un po', parlare a lungo, passeggiare, ecc.; cose innocenti, ma pericolose. Gesù le fece vedere l'inferno aperto. Anime innocenti che un bel giorno si scuotono e si danno al Signore. Quanto andrà bene la famiglia, che è il risultato di tante persone. Se voi siete tutte sante interiormente, la vostra famiglia sarà una famiglia di sante.
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4. San Gabriele dell'addolorata un giorno sentì la voce di Dio, provò tanto disagio per questa vita vana e dissipata e decise di darsi tutto al Signore. Così S. Girolamo a Roma se la spassava... ma poi incominciò davvero: andò a Betlemme in una grotta e si dedicò con penitenza ad una vita più santa, e si percuoteva il petto con un sasso.
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5. Dunque, gli incipienti possono essere: convertiti, innocenti tiepidi, indifferenti e rallentati nel loro lavoro. Ai tiepidi dice l'angelo dell'Apocalisse: Una volta camminavi bene, chi ti ha insegnato a raffreddarti nel servizio di Dio? Io ti rimprovero perché sei caduto in basso (cf. 3,1-2). Se le anime si scuotono, sono incipienti sulla via della santità. Voi vi trovate in questo stato?
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6. Le anime proficienti sono quelle che hanno già progredito. Le anime perfette sono lontane dal peccato. Le incipienti compiono un lavoro di purificazione contro i sette vizi capitali. Si guardino bene nelle tentazioni, sappiano resistere. Meditino la morte certa, il giudizio di Dio. Santa Teresa d'Avila dice di esse che, ricche di buona volontà, lastricano l'inferno. Meditare i danni del peccato mortale, meditare i danni del peccato veniale, della tiepidezza, della freddezza. Utinam frigidus esses". Perché sei tiepido, io ti rigetto. (Ap 3,16).
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7. Sempre distratte, sempre col pensiero ad altro... e alla fine della vita, si trovano a mani vuote. Queste anime siano rigorosissime nell'esame di coscienza. Vedano le mancanze coi sensi, le trascuratezze nella vita religiosa, peso enorme che si trascina lamentando, senza un giorno di pace e fervore. Purificare la memoria, i tempi passati; purificare i desideri di vanità, di stima e di lode. Oh sì, bisogna purificare molto, molto!
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8. In questo stato, la lotta è viva. C'è molto bisogno dell'aiuto di Dio. Un po' di freddezza con i superiori, sospetti e giudizi, passioni. In queste anime fa impressione una compagnia cattiva, un cattivo esempio, una visione di cose terrene; ieri tutto fervore, oggi a terra.
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9. Purificazione, preghiera, lotta spirituale incessante. Un'anima può essere una volta sotto l'ossessione del demonio, oppressa da un cumulo di pensieri e sentimenti cattivi, mentre altre volte è trasportata dalla distrazione che le nuoce in tutto.
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10. Noi siamo degli incipienti, oppure siamo ancora con i piedi in due staffe? Un po' con Dio, un po' col diavolo, il quale fa quel che vuole con la gente indecisa.
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11. Un giorno piene di fervore, un giorno a terra come tanti stracci. Ma quand'è che vi scuoterete? Credete di farla finita con un corso di esercizi? Quando cominci? "Nunc coepi". "Hodie, si vocem Domini audientis nolite obdurare corda vestra" (Sal 95,8). "Ma mi scoraggerò?" "Prega" . Come fecero i santi? Pregarono. E dimmi un po', le hai lette le loro vite? "Si isti et illi, cur non ego?" disse san Agostino che, da peccatore, si fece santo. Non devono tanto spaventarvi i peccati quanto le mezze volontà.
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12. Un santo fece il voto di fare sempre la cosa più perfetta; un altro di progredire ogni giorno. Fra due cose libere, scegliere quella che mortifica di più l'amor proprio, le vostre vedute, i vostri desideri. Oh, ma se invece vi lisciate, tenendo di far troppo, non progredirete mai. Andrai tanto avanti quanto ti sforzerai. E non stancarti di lottare pensando al bel paradiso che ti aspetta. Diciamo al Signore di metterci almeno nel numero degli incipienti, da oggi.
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13. San Luigi si fece grande santo a ventiquattro anni, santa Teresina pure a ventiquattro, santa Agnese a quattordici. Non lasciatevi tentare dal demonio. Oh, se fossi colà, se avessi più salute. Si tratta di farsi santa nonostante differenze nei temperamenti, negli uffici, con poca salute.
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14. Colui che è indolente ha solo molti desideri, sono fiori senza frutti. Che cosa ci manca? La forza. E come si ottiene? Con la preghiera. Se pregaste di più avreste molta più energia. Chi è debole non può nemmeno tenersi su. Coraggio! Bisogna pregare per essere forti. Il Signore usa misericordia nel dare a certe figlie più deboli grazia di fare tale progresso che non si vede in persone più forti umanamente.
Oh, pregate! E il Signore vi darà grazia. Si tratta di cominciare ma non domani: oggi!
settembre 1941
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