AVVERTENZE
1.Il testo adottato in questa edizione è il Dattiloscritto (ds) o Seconda redazione, curata dallo stesso Don Alberione con l’aiuto dei segretari-dattilografi Antonio Speciale e Silvano De Blasio. Esso è stato tuttavia qua e là rettificato o integrato con riferimento al Manoscritto originale (ms). Tali interventi sono stati sempre segnalati in nota.
2.Le note esplicative a pie’ di pagina sono tutte redazionali: assunte la maggior parte dalle edizioni 1971 (G. Barbero) e 1985 (Pasotti-Giovannini), ed integrate dai curatori della presente edizione.
3.La numerazione marginale, in grassetto, è quella introdotta fin dalla prima edizione da G. Barbero, e poi seguita nelle edizioni successive. Essa indica i paragrafi o concetti principali in ordine continuo. A tale numerazione fanno riferimento il Sommario e gli Indici, eccetto là dove si fa esplicito riferimento alle pagine.
4.I titoli presenti nel testo ds, introdotti manualmente o digitati in carattere minuscolo sottolineato, non presentano distinzioni di tipo gerarchico: sono tutti sottotitoli. Essi vengono riportati in carattere corsivo-grassetto, appunto come sottotitoli. Le parti aggiunte sono riportate in carattere tondo-grassetto. I titoli in maiuscolo, anch’essi aggiunti dai curatori, mirano a facilitare la comprensione della struttura implicita nel testo, cercando di identificarne le principali sezioni.
5.Come sempre nei testi di Don Alberione (ma qui in misura maggiore, a motivo della frammentarietà degli appunti utilizzati), il dettato appare spesso difettoso: l’ortografia, l’interpunzione e la stessa struttura sintattica non sono molto curate. Si è cercato di uniformare il più possibile l’uso delle iniziali e la punteggiatura, salva la specificità dell’A. In alcuni casi di espressioni ellittiche, abbiamo tentato l’integrazione della frase con l’aggiunta di vocaboli fra parentesi quadre [...] oppure dandone in nota una possibile ricostruzione, secondo il più verosimile significato presunto.
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