Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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APPENDICE VIII
COMMIATO

A suggello di queste appendici e di tutta questa «storia carismatica della Famiglia Paolina» poniamo tre testi dall’evidente significato testamentario. Il primo è un documento molto suggestivo per la conoscenza della personalità spirituale di Don Alberione, che ripropone un pensiero presente peraltro già nelle prime righe di Abundantes divitiæ. Il documento è del 1960 e si ritrova in Ut perfectus sit homo Dei I, 374s.


Sento la gravità, innanzi a Dio ed agli uomini, della missione affidatami dal Signore; il quale se avesse trovata persona più indegna ed incapace l’avrebbe preferita. Questo tuttavia è per me e per tutti garanzia che il Signore ha voluto ed ha fatto fare Lui; così come l’artista prende qualsiasi pennello, da pochi soldi e cieco circa l’opera da eseguirsi, fosse pure un bel Divino Maestro Gesù Cristo.
Siamo fondati su la Chiesa ed il Vicario di Gesù Cristo e questa convinzione ispira sicurezza, letizia, coraggio.
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Testamento spirituale
Manoscritto, su due fogli.
Pia Società S. Paolo - Alba - Roma
TESTAMENTO RELIGIOSO

Giorno della Trasfigurazione di Gesù Cristo,
6 Agosto, 1967 - Roma.


Cari Membri della Famiglia Paolina, nel separarci temporaneamente: in fiducia: di riunirci eternamente tutti.
Ringrazio tutti e tutte della pazienza usata con me; chiedo perdono di quanto non fatto, o fatto male.
Sono tuttavia sicuro che tutto l’indirizzo dato è sostanzialmente conforme a Dio e alla Chiesa.
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Di infinito valore, come vita e divozione, Gesù Cristo, Divino Maestro, Via e Verità e Vita; che illumini tutto il perfezionamento religioso ed apostolato.
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Secondo il mio atto eroico per i defunti e le molte Messe liturgiche per le Congregazioni sacerdotali (prima del 1914) di S. Filippo, di S. Francesco Sal. e di Castagnole (alta parrocchia) che sempre ho eseguite: aspetto le Messe a mio suffragio, come diritto mio. – Io ho compiuto tutto a tutti Fratelli.
[Da] I Fratelli, le Sorelle ed i Cooperatori ed amici che ho servito: aspetto suffragi e S. Messe in dovere od in carità.
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Sempre seguire S. Paolo Ap., maestro e padre; sempre seguire, amare e predicare Maria nostra Madre, Maestra e Regina Apostolorum.
Benedicat omnipotens Deus, Pater et Filius et Spiritus Sanctus = omnes.
Roma, 19 marzo 1968 - confermato.

SAC. GIUSEPPE GIACOMO ALBERIONE

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Con la benedizione del Signore...
Pochi mesi prima che si celebrasse il Capitolo Speciale della Società San Paolo (1969), durante il quale Don Alberione fu dichiarato «Superiore Generale emerito», egli fece redigere per il San Paolo (sett.-nov. 1968) un’ampia relazione sulla Famiglia Paolina. Di sua mano è la presentazione, che inizia con le parole citate nel titolino, e la conclusione, che qui riproduciamo (cf CISP 245).
La mia conclusione: ho seguito l’ufficio dell’Apostolato dal 1914 al 1968, con la grazia divina. Ora sono arrivato a 84 anni della mia vita; che si chiude col tempo e passa all’eternità; in ogni ora ripeto la fede, la speranza, la carità a Dio e alle anime.
Riuniti tutti nel gaudio eterno.

SAC. G. ALBERIONE

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