Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ANNO IX – N. 9 – Bollettino Mensile – 20 Settembre 1927 – C. C. P.

UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA


Opus fac Evangelistae
(II Tim. IV, 5)



Alba – Scuola Tipografica della Pia Società S. Paolo – Alba


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OPERA DELLE DUEMILA MESSE
PER I NOSTRI COOPERATORI E BENEFATTORI

I Cooperatori si costruiscono la loro Chiesa a San Paolo


L’Opera delle due mila messe in quest’anno ha preso un consolante sviluppo. E’ la gara di Amici della casa, di Zelatori e Zelatrici per raggiungere presto e prima la meta: ossia 50 ascritti all’opera delle due mila messe.
Chi già raggiunse il sospirato numero scrive con soddisfazione e ringrazia S. Paolo dell’aiuto ricevuto; altri manifestano la speranza di riuscire presto. Dappertutto ferve il lavoro e la propaganda.
I Cooperatori, gli zelatori e le zelatrici sappiano che tute le loro offerte raccolte quest’anno sono devolute per la costruzione del Tempio a S. Paolo ad Alba.

Anche nei mesi estivi non è diminuito, si può dire, il fervore per la diffusione dell’opera sublime delle due mila messe.
Segno di molto zelo, di molto amore per Gesù, segno che sta a cuore il tempio a San Paolo che ormai ha raggiunto l’altezza dei tetti (m. 30). Alle attive zelatrice che aumentano mese per mese, il nostro Deo gratias, la nostra riconoscenza e le nostre preghiere.
Coraggio e riconoscenza a S. Paolo: il sacrificio è di poco tempo, il godere eterno.
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Anno IX N. 9 – 20 Settembre 1927 – Conto Corrente Postale

UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA

COLTIVIAMO LE SANTE VOCAZIONI

La cosa più santa che possa fare un cristiano è quella di cooperare con Dio alla salvezza delle anime; - e un mezzo efficacissimo per cooperare con Dio alla salvezza delle anime è quello di favorire nuove vocazioni sacerdotali e missionarie.
Memori della parola di Gesù: «Pregate dunque il padrone della messe, perché mandi operai alla sua messe» supplichiamo il Signore perché si degni suscitare, assistere, maturare e santificare le vocazioni allo stato ecclesiastico, ma nello stesso tempo adoperiamoci per svilupparle.
Come? Ecco qualche consiglio.

Cerchiamo nelle famiglie buone

Non è raro trovare fra il popolo qualche famiglia dove il sentimento di educazione religiosa tramandata dai vecchi è così sentito e radicato che le premure dei nonni, del babbo, della mamma per l’educazione cristiana dei figli sono tali da oltrepassare l’ordinario. Chi conoscesse a fondo qualcuna di queste famiglie, vede con quale vigilanza si veglia sui figliuoli – quali cure premurose sa inventare l’amore materno quando è illuminato dalla fede – quali mezzi meravigliosi di pedagogia suggerisce l’affetto al cuore di una madre – quanto essa fa perché il contatto contagioso della gioventù corrotta non contamini il suo tesoro – con quanta frequenza gli rivolga consigli, lo conduca alla chiesa, lo avvicini ai Santi Sacramenti e preghi per lui – con quanta trepidazione vegli sulla sua virtù. Queste famiglie modello rassomigliano a piccoli giardini coltivati e ben custoditi, dove fiori, difesi dai venti e dalle intemperie, si aprono placidamente ai benefici raggi del sole.
Il celeste Agricoltore dirige questi giardini e spesso si inoltra tra queste aiuole e vi coglie qualche fiore per trapiantarlo nel giardino chiuso del Santuario, ed è questa la divina ricompensa che Egli spesso riserba alle cure sollecite delle famiglie cristiane.
Di queste, per grazia di Dio, ne ritroviamo ancora e nella classe agiata nel popolo. Il Parroco, il Curato, le pie persone che zelano la gloria di Dio osservino e studino, poi avvicinino, assecondino ed incoraggino il buon figliuolo che, inclinato alla pietà, manifesta propensione allo stato ecclesiastico, cooperino coi genitori, facciano presente il caso ai Superiori. Dio premierà colla preziosa ricompensa il loro santo zelo.

Segni rivelatori

Quando qualcuno parla ad essi di Gesù, della Mamma celeste, fissano gli
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occhietti in chi parla, restano impressionati, capiscono e ritengono.
A scuola diligenti, puntuali, puliti, preparati alla lezione ed ai lavori, attenti, rispettosi, ubbidienti, soprattutto ubbidienti e sottomessi e schivano certi compagni.
Talvolta fatti segno a frizzi rimangono calmi e piuttosto fuggono.
Studian volentieri il catechismo, non tanto per farsi vedere, ma con un certo gusto diverso, anzi pur sapendolo spesso lo recitano con timidezza.
Van volentieri alla Comunione: basta dirglielo, e la fanno con un certo contegno, tale che lasciano trasparire che qualche cosa di grande li occupa e sta passando nella loro anima.
In casa obbediscono pur con qualche scappatella, ma facilmente se ne pentono, e restan colpiti a dir loro: questo non piace a Gesù o ai primi rimproveri: indizio di cuore sensibile e delicato.
Vengono a servir Messa, e la servono con un contegno in cui c’è qualche cosa di diverso da altri loro compagni, più seri, raccolti. Stanno attenti in modo particolare alle prediche o avvisi e ne fanno conto.
Sono innocenti e lieti, sovente anche timidi, schivano i compagni più alteri e si accompagnano coi più timidi o van da soli, andando o venendo da scuola, dal catechismo, da messa.
In confessione . – Si accusano di certi peccati o certe cose a cui la massa comune non bada; sono pentiti del male fatto in modo così vivo e capiscono certi avvisi delicati, davanti ai quali i più restano indifferenti.
Sono tutti segni piccoli che bisogna rivelare e studiare con cura.

Hominem non habeo!! (non ho un uomo)
Racconta un sacerdote: – Stavo in Chiesa dicendo il breviario; ho visto passarmi accanto un ragazzino, che mi diede uno sguardo con una certa curiosità e andò a mettersi nelle panchette del catechismo. Mancava mezz’ora a principiar Messa. I suoi compagni si sentivan fuori che giocavano e facevano chiasso. Egli si rimaneva là solo, seduto col suo berrettuccio tra le mani, in silenzio.
Lo guardai due o tre volte, e dentro a me sentii nascermi un desiderio di parlargli. Non l’avevo mai visto. Lo chiamai a me e lo feci venir vicino e incominciai a domandargli:
– Vai sovente alla Comunione?
– Ci vado due volte all’anno.
– Le dici le tre Ave Maria alla Madonna?
– Sì, sempre.
– Anche le orazioni?
– Sì.
– Ti piacerebbe studiare da prete?
– Sì, che mi piace.
– Verresti dove sono io?
– Sì, che verrei, ma ho solo otto anni.
– Senti di’ sovente le tre Ave Maria alla Madonna e va sovente alla Comunione – E gli lasciai un ricordo. E si trattava di una vera vocazione.
Conclude il sacerdote: ciò che mi aveva colpito era che quel ragazzino, il quale all’aspetto sembrava abbastanza intelligente, se ne stava là in silenzio, da solo, pure senza pregare, mentre i suoi compagni erano fuori a giocare.
Dopo Messa chiesi al Parroco del luogo: ci mandi qualche vocazione. Ce n’è tanto bisogno!
Trinciando l’aria con tutte e due le mani e parlando piano e girando lo sguardo attorno come per non essere né visto né sentito cacciò fuori dal cuore un penosissimo: ma vada, in tutto il paese ho-mi-nem non ha-be-o!!
Pure l’uomo c’era. E sovente ce n’è più di uno, ma bisogna curarle le vocazioni, e studiar bene tutti quei piccoli segni con cui si manifestano.
Siamo al principio e in esse tutto è piccolo, il cuore, l’anima, i segni.

Un libro cattivo può essere la rovina di un cuore, uno buono esserne la salvezza.
Immensa è l’efficacia della lettura sull’educazione del carattere.
(Alfani.)

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SAN PAOLO

Anania viene avvisato dal Signore della conversione di Saulo –
Battesimo di questo – Saulo ricupera la vista.


Nello sbandamento dei cristiani usciti da Gerusalemme, parte per propria sicurezza, parte perché scacciati dalla violenza, alcuni capitarono a Damasco dai quali Anania poté conoscere le prodezze di quel Saulo a detrimento dei santi , come in quei primi tempi chiamavano spesso i credenti. Era Anania uomo zelante, il cui cuore divampava d’amore verso Dio, e a cui tutti facevano testimonianza di vita senza taccia e di virtù consumata; laonde veniva riguardato dai fedeli come l’esemplare e il modello della perfezione cristiana. Questo Anania venne eletto da Dio per essere come padre e medico del futuro apostolo e dottore delle genti: quindi apparsogli, lo chiamò e disse: «Anania» ed egli rispose: «Eccomi o Signore». Ed il Signore a lui: «Sta’ su, va’ nella contrada chiamata la Diritta e cerca in casa di Giuda uno di Tarso che si chiama Saulo; imperocché ei già fa orazione. Ed ha già veduto in visione un uomo di nome Anania andare ad imporgli le mani affinché ricuperasse la vista». All’udire il nome di Saulo tanto noto e formidabile nella Chiesa spaventossi Anania, e senza riflettere come dice il Crisostomo, a ciò che diceva ed a chi parlava, «Signore, rispose, io ho udito da molti che questo uomo ha fatto molti mali ai tuoi santi in Gerusalemme: e qui egli è venuto con podestà dai principi dei sacerdoti di legare tutti quelli i quali invoca il tuo nome». Ma il Signore gli disse: «Va’ che costui è un vaso eletto da me a portare il nome mio dinnanzi alle genti, e ai re, e ai figliuoli d’Israele. Imperocché io gli mostrerò quante pene gli converrà sostener e per il nome mio». Rinfrancato a tali detti partissi incontanente Anania e secondo gli era stato prescritto, andò nella via Diritta, cercò della casa di Giuda, ed introdotto nella stanza dov’era Saulo, vide l’uomo che desiderava, tutto assorto nella preghiera: e fattosi a lui dinanzi col saluto cristiano, «Saulo, disse, fratello mio, il Signore Gesù che ti apparve nella via per cui venivi, mi manda a te accioché io ti renda il vedere e sii ripieno di Spirito Santo». In così dire postegli sopra il capo le mani, subito si staccarono dagli occhi di Saulo, come certe scaglie o squame di pesce, le quali coprendogli semplicemente la pupilla, non avevano per nulla offeso la vista.
Non sì tosto Saulo ebbe recuperata la vista, e riconosciuto nella persona di Anania l’uomo apparsogli in visione, credo che certamente lo avrà ammirato con rispetto, e nel colmo della sua gioia avrà abbracciato come fratello questo santo uomo, da lui tenuto fino allora come prevaricatore della legge di Dio, come nemico di Mose, e quindi degno di morte: mentre Anania nel santo giubilo da cui venivagli inondato il cuore con affettuose parole disse a Saulo: «Il Dio dei padri nostri ti ha preordinato a conoscere la sua volontà, ed a vedere il Giusto, e ad udire la voce della sua bocca: con ciò sia che tu gli devi essere presso tutti gli uomini testimone di quelle cose che hai vedute ed udite. Ed ora che indugi? Sta' su e sii battezzato e lava i tuoi peccati, invocando il nome di Lui». All’udire tali parole Saulo conobbe essere Anania uomo ispirato da Dio, che gli parlava a suo nome, e gli annunciava quello, che Gesù Cristo gli aveva rivelato: perciò tutto acceso di amore divino, la cui fiamma già divampava nel suo cuore in grado eroico per non estinguersi mai più, si alzò e chinato il capo ricevette il santo lavacro, col quale si infusero nell’anima sua i doni dello Spirito Santo e divenne quel generoso campione della fede di Cristo, come man mano vedremo.

(Continua)

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S. PAOLO ASCOLTA I SUOI DEVOTI

Molte persone che hanno ottenuto grazie particolari da S. Paolo per giusti motivi non amano che il loro nome sia conosciuto, specialmente se le grazie sono spirituali, che ne formano il maggior numero. Ma niuno deve dispensarsi dai doveri di gratitudine verso il suo Celeste Benefattore. Questi doveri si possono compiere in due modi: col raccontare agli altri la grazia ottenuta, o promuovere con altro mezzo la devozione verso di questo grande apostolo. Ciò servirà ad altri di eccitamento a fare ricorso a San Paolo nelle loro necessità, mentre apriranno per loro stessi la strada a conseguire nuovi favori e grazie ancora più segnalate.
Ma a tutti è poi caldamente raccomandato di compiere le promesse fatte. Le preghiere, le mortificazioni, le confessioni, le comunioni, le opere di carità promesse siano puntualmente compiute. Dice lo Spirito Santo: A Dio dispiace la stolta ed infedele promessa.
Si è più volte verificato che la mancanza di fedeltà alle fatte promesse tornò di impedimento a conseguire la grazia sospirata, e talvolta fu revocato il favore già ottenuto.
È bene anche qui di notare che Iddio concede le grazie richieste in varie misure. Talvolta bisogna pregare lungo tempo, e la sola perseveranza ottiene.
Alle volte si ottiene la totale liberazione da un male; altre volte il male non peggiora, o cessa totalmente, o ne è mitigata l’intensità; oppure ci vien data la rassegnazione ai divini voleri; o finalmente Dio ci libera da altri mali, oppure ci cangia il favore spirituale che ridondi a bene eterno dell’anima. In tutti questi casi la nostra preghiera fu esaudita, e noi gli dobbiamo professare la più viva gratitudine e compiere le fatte promesse. Così facendo siamo certi, come ci assicura il Vangelo, di essere esauditi: le nostre preghiere non saranno mai senza frutto.
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DOVERI ED APOSTOLATO DEI COOPERATORI

Avvicinandosi i mesi dell’autunno e dell’inverno che sono il tempo più adatto per la diffusione della stampa buona, crediamo cosa utile richiamare alla mente dei nostri carissimi Cooperatori i loro particolari doveri di apostolato.
Togliamo di peso dallo Statuto dell’Unione, con pochissime aggiunte:

Doveri individuali

1. Il Cooperatore della Pia Società S. Paolo pur restando nel mondo e nella sua famiglia, cercherà di imitare nel modo consentito dai suoi particolari doveri, la vita pia e di zelo che conducono i membri della Società S. Paolo.
2. Cercherà quindi: di seguire lo spirito di povertà, distacco e mortificazione di N. S. Gesù Cristo; di praticare la castità secondo il suo stato; professare schietta obbedienza a tutte le legittime autorità.
3. In modo speciale cercherà di istruirsi bene con le buone letture e con l’intervenire alle predicazioni nella dottrina cristiana.
4. Allontanerà, per quanto gli è possibile, dalla sua famiglia e dal suo ambiente ogni Stampa e ogni discorso non conformi al Vangelo; e curerà invece le buone letture specialmente quella del santo Vangelo.
5. Curerà di fare almeno mensilmente una visita al SS. Sacramento ed una Comunione in riparazione dei delitti della stampa cattiva e per ottenere i lumi e le grazie agli scrittori cattolici.
Particolarmente sui n. 3 e 4 richiamiamo l’attenzione dei Cooperatori. È assolutamente necessario che essi si adoperino perché nelle loro famiglie entrino periodici e giornali buoni e siano letti e principalmente devono leggerli loro stessi.
Così il loro primo apostolato sarà quello famigliare e dell’esempio.

Doveri di apostolato

1. L’ascritto all’Unione coopera all’Apostolato-Stampa secondo l’indirizzo e lo spirito della Società S. Paolo, zelandone tutte le iniziative, conformemente alle proprie attitudini, sostanze e circostanze di vita.
I principali modi di cooperare al trionfo del regno di Gesù Cristo a mezzo della stampa buona sono la preghiera, le offerte e le opere.

Preghiera

Per la Cooperazione di preghiera si ricordano: al primo venerdì del Mese la Comunione riparatrice per i peccati pubblici della stampa cattiva; il promuovere giornate riparatrici, ore riparatrici, Comunioni riparatrici di bambini, di Comunità, ecc.; il bacio riparatore a Gesù Crocifisso ogni mattina svegliandosi ed ogni sera andando a letto; la recita del Dio sia benedetto; la preghiera a S. Paolo e la preghiera per chi sente sete d’anime come Gesù; giornate di preghiere; recitare frequentemente le giaculatorie o Gesù Maestro, Via, Verità e Vita, abbiate pietà di noi, o S. Paolo Apostolo, pregate per noi e per l’opera della Buona Stampa; fare qualsiasi azione di pietà o carità secondo il fine della Pia Società S. Paolo per l’Apostolato-Stampa con cuore almeno contrito, il che lucra ogni volta 100 giorni di indulgenza; ogni altra preghiera, triduo, novena, SS. Messe, Visita al SS: Sacramento, Rosario, ecc. ecc. per chiedere la diffusione del S. Vangelo, le vocazioni all’apostolato-Stampa, lume e grazia agli Scrittori Cattolici, la distruzione della stampa miscredente e disonesta, la prosperità della Stampa Cattolica ecc.

Offerte

Per la Cooperazione con offerte si indicano specialmente: oblazioni di grano; olio, vino, legumi, legname da ardere,
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promuovere lotterie e pesche pro stampa, serate, rappresentazioni ecc.; raccolta di carta per macero, rottami di ferro e metalli, stracci ecc. coltivazione gratuita di pioppi canadesi per la carta, offerte di denaro anche minime; deposito a fondo perduto e legati per borse di studio e SS. Messe ecc.; pagamento della pensione ad uno studente-chierico o ad una figlia, rendendosene padrino o madrina; zelo per l’iscrizione all’opera delle duemila SS. Messe; le opere che man mano verranno proposte della Pia Società San Paolo, secondo le necessità occorrenti.

Opere

Per la Cooperazione d’opere si indicano specialmente: la ricerca e l’indirizzo delle vocazioni tanto maschili che femminili alla Pia Società S. Paolo; la propaganda per la ricerca di altri Cooperatori e Cooperatrici; scrivere e tradurre libri, articoli, periodici per la Società S. Paolo; l’organizzazione dei centri di diffusione; la istituzione e gestione delle biblioteche; il bollettino parrocchiale; i giornali diocesani e quotidiani; e in generale diffusione dei periodici, giornali e pubblicazioni della Pia Società San Paolo.

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Come ognuno vede, il campo di lavoro è assai vasto ed accessibile a tutti. Ciascuno cooperi come può e quanto può: per ogni piccola cosa si avrà un grande premio.

Formazione delle sezioni

Un dovere specialissimo di ogni Cooperatore è questo: adoperarsi perché nella propria parrocchia si formi, se non esiste ancora, la Sezione Cooperatori.
Come deve fare? Se lo può fare, ne parli al Parroco, cercando d’aiutarlo, oppure al Presidente del Circolo o d’altra associazione; se è conveniente e possibile, prenda lui stesso l’iniziativa e si metta a capo; oppure scriva alla Società S. Paolo indicando chi lo potrebbe fare.


TUTTI I COOPERATORI

che leggeranno questo articolo si rendano conto di questo dovere e senz’altro cerchino di provvedervi in qualche modo. È un’occasione preziosissima di meriti che nessuno dovrebbe lasciarsi sfuggire.

I capi-gruppo

delle sezioni Cooperatori già costituite sono vivamente pregati a mandarci una breve relazione sull’attività della sezione e sul lavoro compiuto. Dobbiamo ottenere che fra il centro e le sezioni esista una unione intima per dare al nostro movimento la massima vitalità.

Gli scrittori cattolici

Nella Pia Società S: Paolo si sta pregando e lavorando per l’organizzazione fra i Cooperatori degli scrittori Cattolici.
I Cooperatori-scrittori uniti alla Casa sono già tanti e tanti: essi saranno tesserati e faranno parte di una Sezione speciale. Invitiamo gli scrittori Cattolici, anche se alle prime armi, a dare il loro nome a questa sezione e invitiamo tutti i Cooperatori a indicarci il nome di probabili aderenti. Del gruppo-scrittori potranno far parte anche i pittori e disegnatori che lavorano per l’illustrazione e la decorazione del libro.

Si pregano vivamente gli amici a mettere sempre in chiaro
il nome, cognome e indirizzo, ogni volta che scrivono, ancorché già abbiano precedenti relazioni. Dicano inoltre ogni volta il motivo della somma inviata anche su cartolina sebbene si fosse inviata lettera a parte. Abbiamo ad esempio qui un certo numero di vaglia di cui non si riesce a conoscere la motivazione.
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NELLA PIA SOCIETÀ S. PAOLO
Notiziette Mensili

Novello Chierico

Nel giorno sacro a Maria SS. Assunta in Cielo, il giovane Luigi Occelli, laureando in legge presso la R. Università di Torino e studente di Teologia presso la nostra Pia Società, vestiva l’abito clericale benedetto dal nostro Ven.mo Vescovo e che aveva per lui paterne parole di elogio e di incoraggiamento.
Al carissimo Luce che sale a grandi passi verso il monte santo di Dio, auguriamo la pienezza dello zelo e dello spirito dell’Apostolato.

La Chiesa Nuova

Supera in altezza il culmine delle case di S. Paolo; mancano in media cinque metri al tetto a cui si spera di arrivare colla fine di settembre. Più che mai si sente la necessità di preghiere perché nessuna disgrazia non abbia a colpire gli operai addetti ai lavori.

XIII Anniversario
La memoranda data del 20 agosto, tredicesimo anniversario della nostra Casa, anche quest’anno fu commemorata con particolare solennità. Speciali preghiere di propiziazione e di ringraziamento furono innalzate dai figli di S: Paolo alla Provvidenza di Dio che in tredici anni largheggiò in benedizioni e protezione.

[foto]

Una piccola visione dell’Opera della Buona Stampa in Alba:
1) Il nuovo il tempio San Paolo si delinea, tra l’alberatura dei ponti del grande cantiere.
2) La chiesetta che fino ad oggi accoglie per turno i 700 allievi della Pia Società S. Paolo per le loro preghiere.
3) La casa S. Paolo sede dei grandiosi laboratori della Scuola Tipografica.
4) La Divina Provvidenza casa che accoglie le Figlie di San Paolo, le giovani che si dedicano all’apostolato della stampa.
5) Nella Regina degli Apostoli sono distribuiti i dormitori, le aule scolastiche e le sale da studio.
6) San Giuseppe, la casa delle Suore Pie Discepole, che nel lavoro e nell’adorazione del SS. pregano giorno e notte per l’Opera della Stampa.
7) La Casa Divin Maestro che dà sosta al pastificio, al mulino, al forno per provvedere il vitto ai giovani dell’Opera.
8) La nuova fornace che quotidianamente cuoce oltre 10.000 mattoni per essere ora per ora ammassati nelle mura del tempio.
9) Negli estesi cortili gli operai e i seminaristi della Pia Società S. Paolo godono la letizia della ricreazione.
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Con un solenne funerale furono suffragate il dì seguente le anime dei benefattori e dei compagni che già furono ammessi al premio eterno.

Frate Francesco

Il film italianissimo Frate Francesco fu proiettato a S. Paolo nella nuova Chiesa in costruzione, le sere del 27 28 e 30 agosto. Gli spettatori per cause diverse fra cui il repentino abbassamento di temperatura di questi giorni non furono molto numerosi; quanti intervennero sentirono però tutta la grandezza del Poverello d’Assisi e se ne tornarono soddisfattissimi compresi i nostri giovani che mai si stancarono di ammirare e di applaudire.
Un grazie sentito a quanti hanno cooperato e specialmente all’ill.mo Preside del nostro Liceo Ginnasio Govone Cav. Prof. Gandini che ci favorì la sua nuovissima macchina ed all’elettricista Sig. Moriconi che volle prestare gratuitamente la sua opera preziosa. Gli spettacoli furono rallegrati dalla premiata Banda di S. Antonio Alfieri diretta dal bravo Maestro Cav. Bergamasco.

Benedizione della prima pietra della Chiesa del Divin Maestro

La solenne e rara funzione attirò in Borgo Piave una grande moltitudine di fedeli. Tutta la famiglia di S. Paolo era presente. S. E. Mons. Vescovo, accompagnato dal Sig. Teologo, giunse sulla elegante automobile del Cav. Bonari, accolti da nutriti e prolungati applausi. Fungevano da padrino e madrina della prima pietra il Sig. Prunotto e la Sig. Bonardi. Il sacro rito si svolse con tutta la solennità della liturgia, accompagnato dai canti dei nostri Chierici e giovani e favorito da una splendida giornata.
Una lunghissima precessione aux flambeaux chiuse la serata del 28 agosto e i solenni festeggiamenti del Borgo Piave ed il Maestro Divino passò per la prima volta in trionfo attraverso al Borgo a Lui consacrato.
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L’Apostolato che si compie in casa


Vita Pastorale (rivista mensile per il Clero) copie 24.000
«Unione Cooperatori B. Stampa» (bollettino mensile per i Cooperatori) » 18.000
Bollettini parrocchiali propri N. 45 » 38.600
Bollettini parrocchiali comuni mensili N. 197 » 76.000
Bollettini parrocchiali comuni quindicinali N. 60 » 10.000
Domenica (bollettino settimanale religioso) » 65.000
La buona parola (foglietto settimanale religioso) » 20.000
Gazzetta d’Alba e sue edizioni (settimanale per il circondario) » 6.000
Italia antiblasfema (mensile) » 7.000
L’Aspirante (giornaletto quindicinale per gli aspiranti) » 32.000
La Domenica Illustrata (settimanale illustrato a due colori per famiglie) » 150.000
Il giornalino (settimanale illustrato per i fanciulli) » 32.000
I Santi (settimanale a dispense) » 2.500
Romanzo onesto (settimanale a dispense) » 2.400
Biblioteche costituite 1.950

La famiglia cristiana (settimanale cattolico), La figlia Cristiana (settimanale cattolico per figlie) inizieranno il loro apostolato col venturo anno.

Inoltre si stampano Bollettini speciali, libri di lettura amena, di pietà, catechismi ecc.

Nella casa di Roma si compie il medesimo lavoro in forma più ridotta.
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DIFFONDIAMO IL VANGELO


Ovunque, dappertutto a tutte le classi sociali; sia letto in ogni casa il Vangelo; gli insegnamenti di G. C. praticati faranno rifiorire la vita cristiana.
Abbiamo pubblicato una nuovissima edizione del Vangelo concordato intitolato: Il Divin Maestro. Costa L. 3 franco di porto.
Una circolare d’invito è stata diramata ai Rev.mi Parroci ed a pie persone; molte furono le ordinazioni, altre giungeranno ancora per la diffusione.
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CENTRI DI DIFFUSIONE
DI LIBRI BUONI E OGGETTI RELIGIOSI


Chi può occuparsi?

Qualunque persona animata da zelo; meglio se tiene un negozietto, se abita in posto centrale del paese vicino alla Chiesa.

Condizioni:

1) Tutta l’ordinazione va pagata anticipatamente con vaglia o contro assegno. I RR. Parroci possono scegliere ed ordinare il quantitativo che prevedano esitare nel corso dell’anno.
Ogni libro si può vendere con aumento del 50% sul prezzo di copertina.
2) Dopo un anno libri ed oggetti invenduti si possono ritornare alla Società. Bisogna però siano del tutto conservati in perfetto stato di vendita, non sciupati.
3) Si ritornerà il denaro o si daranno altri libri.
4) Le spese di imballo e quelle di andata e ritorno sono a carico del committente. Con una attenta ordinazione le spese di ritorno si riducono a zero.

Libri


La preghiera del Parrocchiano
: preghiere, pratiche principali, liturgia, funzioni determinate per i vari tempi dell’anno, lodi sacre. Legato L. 4,50
Il giovane cattolico: Meditazioni, preghiere, modo di servir la Santa Messa, devozioni principali, Vespri, lodi sacre. Legato L. 2
La giovane Pia : Meditazioni, preghiere, modo di servirla Santa Messa, devozioni principali, Vespri, lodi sacre. Legato L. 2,70
Il libro del Luigino . Legato L. 2,40
Gesù al Cuore della giovane : Meditazioni L. 1
Ai miei piccoli parrocchiani L. 0,40
Le mie devozioni più care : Per adulti, in carattere grande, legato L. 2,70
Preghiamo il Sacro Cuore di Gesù : Nove Uffici, La S. Messa. L. 0,35
Apparecchio alla Morte L. 1,25
Pratica d’amar Gesù Cristo L. 0,75
Le glorie di Maria 2.o vol. L. 6
Gran mezzo della preghiera L. 0,50
Massime eterne : legato uso pelle L. 1,10
Massime eterne : legato tela L. 1,30
Massime eterne : legato tela con catechismo L. 1,50
Imitazione di Gesù Cristo L. 1
P. Stanislao Scuola di Gesù appassionato L. 1
Fiori – Piccola Vita di Gesù L. 2
Il Divin Maestro (i quattro Vangeli concordati) L. 3,00
Catechismo grande L. 60%
Catechismo grande edizione economica. L. 45%
Primi elementi della Dottrina Cristiana , contenente il modo di servire la S. Messa, preghiere per la Confessione e la Comunione, di pagine 48 L. 15%
Edizione economica di pagine 32 L. 13%
Libretti di classe
Per la prima classe L. 0,80
Sui libretti di classe si pratica lo sconto del 20%

Oggetti

Immagini assortite da L. 6-12-22-25 per cento
Le immagini da lire 25 e 22 per cento sono utilissime per premiazioni catechistiche.

Corone : nere bianche. - Prezzi vari e mitissimi.
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PERIODICI PARROCCHIALI


Sotto questa rubrica intendiamo rivolgere la parola specialmente ai RR. Parroci e Sacerdoti in cura d’anime a cui spetta, per diritto e per dovere, lo spezzare il pane della verità alle anime affidate alle loro cure.
Appunto per questo non ci dilunghiamo in questo periodico rimandando gli interessati alla rivista Vita Pastorale.
Il principalissimo nostro lavoro tende a questo: che ogni parrocchia abbia un proprio periodico parrocchiale che entri possibilmente in tutte le famiglie.
La nostra Casa ne pubblica parecchie che rispondono bene ai diversi luoghi e alle diverse esigenze: i RR. Parroci non dovranno fare altro che chiedere dei numeri di saggio, esaminarli e fare la scelta.
La spesa non deve impensierire perché la popolazione, novanta casi su cento, corrisponderà più del necessario: una esperienza di oltre dieci anni ci assicura di questo; del resto il lavoro fatto per il Signore è sempre compensato, anche materialmente dal Signore. E lo prova questo fatto, che chi ha iniziato un bollettino o la distribuzione di un periodico non sente mai la necessità di interromperla ma sempre di aumentarla.
Consigliamo ai RR. Parroci:
La Domenica : settimanale, morale, religioso, diffuso ora in 1100 parrocchie con una tiratura complessiva di 65 mila copie. Il prezzo annuo è di L. 2,50 per copia.
Una buona parola : ottimo foglietto da distribuire in Chiesa ogni domenica.
Prezzo annuale L. 2 per copia.
Domenica Illustrata : prezzo L. 15 all’anno. Elegante settimanale, a colori, riccamente illustrato, 16 pagine. Ottimo per le famiglie. È già largamente diffuso in tante parrocchie.
Il giornalino : è il giornaletto a colori per i bambini del catechismo. Merita la massima diffusione fra il mondo piccino cui fa tanto bene mentre piace e si fa leggere.
L’Aspirante: per i ragazzi più grandicelli che fan parte del Piccolo Clero, dell’oratorio o degli Aspiranti dei Circoli Giovanili. Conta ora trentaduemila copie ed aumenterà di molto col nuovo anno. Costa L. 2 all’anno.
I Bollettini Parrocchiali ne abbiamo di tutti i prezzi, formati e qualità. Chiedete saggi dei diversi tipi. I nostri bollettini sono oltre 500, tutti pratici ed economici, alieni dalla politica e dal pettegolezzo, esclusivamente morali e religiosi.
Col 1928 ogni parrocchia abbia il suo periodico.

TUTTE VENDUTE!


Il Sig. Alessandro D: Martini di Schio è un soldato della Buona Stampa.
Non è come quelli che dicono:
Bisogna che i cattolici si sveglino e facciano dei bei giornali…e intanto non vanno più in là di queste parole.
Non è come quelli che parlano nelle conferenze agli organizzati cattolici e dicono:
– Bisogna lasciar la stampa nemica, neutra, cattiva. Abbonatevi e leggete i giornali nostri…
e intanto tengono in tasca un quotidiano o un settimanale che colla parola cattolico non ha nulla da vedere.
Non è come quelli che blaterano di continuo:
– Ci fossi io… lasciassero a me…, il giornale buono deve essere così e così… elegante…ricco, abbondante, con questo, con quello. La tal Casa non fa nulla, i tali altri sprecano tempo e denaro…
e intanto lasciano che il popolo continui a comprare l’illustrato, il settimanale, il romanzo, la dispensa cattiva, immorale o pornografica.
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Il Signor Alessandro D. Martini non è così. È un ottimo soldato della Buona Stampa. Ed ecco:
Appena seppe del nuovo settimanale, illustrato a due colori, con disegni, fotografie, novelle, notizie; in 16 pagine, edito dalla Pia Società S. Paolo di Alba, ne richiese parecchie copie, le diffuse nella sua città, trovando abbonati, amici e cooperatori.
È con letizia di vero apostolo che ormai D. Martini può scriverci:
Le 150 copie della Domenica Illustrata vanno sempre che è un piacere. Anche questa settimana sono tutte vendute.
E lavora infaticabilmente l’ottimo amico nostro senza stancarsi, senza criticare poiché ha compreso che la lotta della Buona Stampa deve essere sostenuta e fatta. Di parole se ne sono già dette troppe, lasciando che gli avversari si impadronissero delle rivendite e dei lettori.
Come il propagandista di Schio molti altri ne contiamo. E molti di più, in ogni paese ne vorremo contare d’ora in avanti. È per questo che preghiamo tutti i nostri lettori a voler iniziare la campagna degli abbonamenti al settimanale nostro la Domenica Illustrata.
Raccomandiamo l’abbonamento di prova da oggi a tutto dicembre 1927. Costa solo quattro lire e a noi dà la certezza che chi si abbonerà, chi conoscerà il giornale finirà col diventare un amico e un propagandista dei più affezionati.
Coloro che volessero iniziare la rivendita ci avvertano. Uniamo lo sconto del 20% ed inviamo copie di saggio.

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Mentre andiamo in macchina apprendiamo con doloro vivissimo la repentina morte dell’Ing. Gallo , una delle più fulgide glorie dell’Arte Sacra ideatore del Tempio di S. Paolo.
Raccomandiamo agli amici la sua bell’anima. Al prossimo numero daremo ampie notizie dell’Ill.mo scomparso.

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Unione di Preghiere


Per tutte le persone che si raccomandano alle nostre preghiere offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa, e li raccomandiamo alle preghiere dei Cooperatori.
– Il Tempio a S. Paolo –
S. S. Pio XI – La libertà della S. Sede e della Chiesa. – L’Apostolato della B. Stampa. – L’incremento della P. Soc. San Paolo. – I bollettini Parrocchiali – L’opera delle duemila Messe. – I centri di diffusione di libri e oggetti religiosi. – Le Biblioteche. – La diffusione del Vangelo. – I periodici settimanali. – Gli scrittori Cattolici. – Una Zelatrice di Bergamo. – Una Contessa per grazie urgenti. – Una pia signora. – Una buona signora dall’America. –Il buon esito e la fine di una lite – Il buon accordo in una questione di importanza. – Un po’ più di religione in una famiglia. – Una zelatrice ed alcune sue amiche. Un signore per diverse grazie. – Una signora di Sassari. – La conversione di un giovane. – Parecchie altre persone. –
S. Paolo è un convertito: raccomandiamo a lui con fiducia le persone che conosciamo di poca religione o che si trovano lontane dalla retta via .

La famiglia cristiana

Debitamente approvato dalla Regia Procura Generale di Torino, un nuovo giornale è venuto in questi giorni ad aggiungersi alla famiglia numerosa dei confratelli che vedono la luce sotto l’egida di S. Paolo.
La Famiglia Cristiana è un grande settimanale a 12 pagine, un vero tesoro per le famiglie cristiane, ed è destinato specialmente a quelle Diocesi che sono prive di un settimanale cattolico o che stentano a mantenerlo in vita. Auguriamo al novello predicatore del Vangelo di Cristo una grande diffusione ed una copiosa messe di bene.
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Date alla Chiesa
un Sacerdote della Buona Stampa


Una madre da tanto tempo supplicava S. Paolo a concederle la grazia che suo figlio, l’ultimo, il più piccolo si rendesse sacerdote.
Desiderava tanto quella buona mamma di avere un figlio sacerdote! Un figlio che trattasse tu per tu con Gesù le parve gran cosa e la migliore delle fortune. S. Paolo ha ora iniziato la grazia: il figlio di quella buona donna molto povera, potè entrare in seminario ed iniziare la lunga carriera. Come ci scrive gongolante di gioia quella madre! Ed ha ragione.
Forse altre madri, per avere il medesimo desiderio non possono avere la medesima fortuna. Queste madri quanto bene farebbero se adottassero come figlio un giovane o chierico della Pia Società S. Paolo! Ne abbiamo tanti giovani e chierici poveri! Qual fortuna sarebbe per loro lasciarsi dietro un sacerdote, un religioso, un apostolo della stampa! Vi sono madrine che ogni mese, altre ogni trimestre, altre una volta all’anno mandano la pensione completa; assidua e puntuale è la Serva della sacra Famiglia: così come ama chiamarsi la sconosciuta, che non si accontentò di un chierico ma ne volle due per avere due religiosi che preghino per lei e facciano del bene.
Durante lo scorso mese tre persone vennero ad aumentare la famiglia delle madrine, per queste i loro protetti pregano quotidianamente.

Le Pie Discepole

Il giorno 15 agosto, festa della SS. Vergine Assunta, nella nostra Cappella, tutta addobbata a festa, tre figliole ebbero la fortuna grande di separarsi per sempre dal mondo e consacrarsi tutte a Dio. Dalle Rev.de mani del Sig Teologo ricevettero l’abito religioso, ed un nome nuovo. Nella medesima Cappella una ventina di Suore professarono la prima volta i voti religiosi annuali e dieci altre fecero la professione perpetua.
Fu una funzione solenne e commoventissima: fu giornata di festa intima, di gioia completa, di fermi propositi, di fervide preghiere che rimarrà impressa nell’anima come ricordo incancellabile ed indimenticabile nella vita.
Ora sono una cinquantina le Pie Discepole a cui vanno aggiunte diverse postulanti; il loro numero aumenterà in questi giorni per nuove accettazioni. Ma sono troppo poche, perché devono attendere a molti uffici. Anche nel loro campo si verificano le parole che il Divin Maestro allora rivolse ai suoi Apostoli: La Messe è sempre molta, ma gli operai sono troppo scarsi, pregate il padrone della Messe, ecc.
Le Pie Discepole si studiano di imitare la prima e perfetta Pia Discepola di Gesù, Maria SS. lor modello, Maestra e Madre, nella vita umile e nascosta, nel raccoglimento e nel silenzio. Con l’adorazione continua chiedono l’avvenga il regno di Gesù nel mondo a mezzo della buona stampa, la diffusione del Vangelo in tutto il mondo e tutte le grazie di cui abbisognano gli Apostoli, sacerdoti e scrittori della buona stampa, mentre pure s’occupano di provveder a tutti i lor bisogni materiali.

Il Calendario nazionale della moralità

Eseguiti dal celebre pittore Bolognese Prof. Antonio Maria Nardi, sono giunti tutti i disegni del grandioso calendario olandese per 1928 pubblicato dalla Pia Società S. Paolo.
La geniale nuova iniziativa di un calendario nazionale della moralità che combatta la lotta purissima, contro il ballo, la bestemmia, la moda, l’alcolismo, la cattiva stampa, la profanazione della festa è accolta con vero entusiasmo.
Ai cooperatori raccomandiamo una larga diffusione di questo calendario che pienamente corrisponde alle esigenze dei nostri tempi.
Occorre prenotarsi molto presto.
Prezzo L. 16 al cento più le spese di posta.

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Un bacio riparatore a Gesù

Si chiama Ausilia, ha solo tredici anni, ma tanto vispa, intelligente e di buon cuore.
Ella venne alle feste di S: Paolo qua in Alba, e si fermò con noi qualche giorno.
Prima di ritornare a Torino, oltre a tutti gli altri fogli di propaganda la piccola Ausilia si prese un numero considerevole di quadretti: Un bacio a Gesù.
Io voglio che anche a Torino riparino a Gesù. Perché a Torino, Egli è molto offeso dalla stampa cattiva! Diceva quell’angelo di bimba.
Difatti appena giunta a casa, subito si mise all’opera.
Passò di casa in casa e in tutte le famiglie del suo borgo voleva fosse appeso al muro della camera principale e ben in vista il volto addolorato di Gesù, così ella diceva con tutta semplicità. Ogni giorno poi la piccola apostola faceva il giro per far dare il bacio a Gesù.
E comincia da un calzolaio, che è seduto, tutto intento al suo lavoro e quasi non s’accorge dell’entrata della piccina.
Ma ben si fa sentire ella, e buon giorno le dice, quindi subito soggiunge: L’avete dato il bacio a Gesù? Poi anche se la risposta è affermativa non va via contenta se prima non vede alzarsi quel brav’uomo e dare il bacio a Gesù, e a dire il Dio sia benedetto in riparazione della stampa cattiva, poi: bravo, le dice, così va bene, buon giorno e arrivederci domani, però ricordatevi di baciare ancora stasera prima d’andare a letto Gesù, e così vi guadagnerete cento giorni di indulgenza e avanti fa il giro, poi contenta fregandosi lieta le manine ritorna dalla mamma.
Da' anche tu ora un grosso bacio a Gesù, e poi l’ultimo lo voglio dare io, così le resterà più impresso, non è vero, mamma?
O cara anima fa' sentire ancora la tua voce ad altre bambine, a tutte le bambine nostre cooperatrici, affinché imitino il tuo esempio. E quel Gesù che tanto amava i pargoli e li voleva a sé, perché da essi mai ricevette dispiaceri, come gradirà queste piccole riparazioni, come sorriderà a queste piccole anime innocenti e pure quali gigli tra le spine e chissà di quante grazie e celesti benedizioni le innonderà.
Le persone che desiderano l’immagine del Bacio a Gesù si possono rivolgere alla Pia Società S. Paolo; ove si possono acquistare a L. 0,40.
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Ci permettiamo di ricordare alle zelatrici l’invito rivolto sul numero di agosto cioè pensare a provvedere alla Chiesa Nuova Tre ricchi piviali mandando ciascuna L. 10.

LE OFFERTE DEI DIVOTI DI S. PAOLO

Offerte per la stampa buona

Non lamentiamoci della povertà in cui ci troviamo: il mezzo per arricchire è quello di fare la carità con animo allegro perché il Signore raddoppierà le nostre sostanze.
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Offerte in natura

In questo mese furono notevoli le offerte di frutta che servirà molto bene nel prossimo inverno. I giovani riconoscenti pregano per i loro benefattori.

Offerte per il pane

Sebbene il grano sia diminuito di prezzo, la spesa giornaliera è ancora di parecchie centinaia di lire: siamo perciò molto riconoscenti a quei parenti di ragazzi che potendo ci inviano una sopra pensione. Il Signore darà loro la ricompensa.

Offerte per la Cappella

I fiori freschi a Gesù Sacramentato, mancano mai e ancora in questi giorni l’altare è adorno qual fragrante giardinetto. Ogni giorno v’è qualche pia persona Albese e anche dei paesi vicini che facendo una visitina alla Cappella di S. Paolo, porta qualche mazzo di fiori da mettere a Gesù. Altre invece fanno offerte per la cera che deve ardere continuamente innanzi al SS. Sacramento. Queste candele accese e questi fiori, ricordano a Gesù quelle anime che le vorrebbero far tutto il giorno compagnia, ma debbono allontanarsi per recarsi dove il dovere le chiama, per fare la volontà di Dio, e parleranno a Gesù per esse, mentre ardono e si consumano.
Il Divin Maestro che accetta e gradisce questi ossequi, ricompenserà queste persone con lumi celesti, e con una pioggia di rose olezzanti e gigli profumati.

Per l’altare di S. Teresa del Bambin Gesù

La Signorina Bergolo e la Signorina Pellizza regalarono in occasione della vestizione delle Pie Discepole per la festa dell’Assunta una statua dell’Immacolata di Lourdes.

Offerte per il raggio al Divin Maestro

È una consolante gara che commuove
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nell’offrire al Divin Maestro oggetti preziosi, oggetti custoditi con amore, con cura, oggetti di soavi ricordi; più grande è il sacrificio, maggiore la ricompensa: diamo a Dio beni materiali che sono di già suoi e riceviamo qual cambio, beni spirituali.

Quel che ci occorre per il nuovo tempio a S. Paolo


Abbiamo l’altra volta fatto invito alle zelatrici delle 2000 Messe a procurare tre preziosi piviali a S. Paolo per il giugno 1928 e pubblichiamo le prime offerte. Ora di nuovo glielo ricordiamo e siamo certi che per questo ci penseranno loro. Ma e per il resto? Vi occorreranno alcune pianete, camici, rocchetti, tovaglie, corporali, amitti, purificatoi, calici, ecc.? Per questo facciamo invito alle nostre cooperatrici, specialmente quelle che appartengono ai circoli giovanili. Per esempio le figlie di un circolo d’una Parrocchia, vollero regalare per l’onomastico del loro Rev.do Parroco un rocchetto ed un camice, tutto lavorato a mano e s’industriarono, rinunziando a un po’ di meritato riposo ed a passeggiate e sollazzi nel giorno di Domenica, e s’univano le più anziane e volenterose subito dopo pranzo nei locali del circolo, mentre le beniamine stavano in cortile a giocare, esse lavoravano di nascosto e con tanto impegno, perché il tempo era breve eppure volevano riuscire nel loro intento, e così facendo ogni domenica, quelle brave giovani, riuscirono proprio per la festa del Parroco, presentarle quel regalo frutto di molti sacrifici, ch’egli accettò molto volentieri, e ringraziò di cuore le offerenti.
Altre buone figliuole d’un paese dove il circolo non è ancor neanche costituito fecero un pellegrinaggio ad un santuario della Madonna, poi prima d’allontanarsi vollero lasciar la loro offerta a quel santuario. Come fecero? La più anziana, quella che le guidava, comprò un ricordo, un piccolo oggetto che costava circa trenta soldi, poi sentite disse alle compagne: volete che lo facciamo andare all’incanto? Tutto quello che si raccoglie sarà per questo santuario, e chi farà l’offerta più grossa l’acquisterà.
Così fecero e da trenta soldi venne a trenta lire… ecco un’altra industria.
Altre e questo lo fecero le nostre ottime cooperatrici. Per esempio la Signorina Costa Anetta di Castellinaldo, volle prendere circa cento copie dell’«Immagini di Gesù», poi passò a distribuire in paese, raccogliendo l’offerta libera per la nostra chiesa e raggiunse la somma di L. 400 così pure fecero Sig. Breo Giacinta e Modesta di Verduno, Sig. Gasverde Maria di Montelupo, Signorina e Pressenda della Morra, Signora Torchio di Magliano, Sig. Falletti di Ponticello e tante altre.
Una nostra benemerita cooperatrice, a cui si deve un elogio speciale, perché da quasi tre anni lavora continuamente per la nostra cappella, sta preparandoci per il Giugno 1928 tre eleganti camici, tutti lavorati a filè, che richiedono circa un anno di applicazione e di assiduo lavoro.
Andrebbe anche bene una piccola lotteria tra le socie del circolo o nel paese ecc. A chi volesse noi manderemo un bel regalino, e così mentre ciò serve di divertimento, serve pure di beneficenza.
Ciascheduna abbia una santa ambizione di far più che può, ognuno su quel che è più facile e adatto nel suo centro.
Noi vi facciamo sentire per tempo quest’invito, così avrete tempo a pensare e combinare, e prepararci anche qualcosa di bello non è vero? Chi volesse occuparsi in lavori di ricamo può avvertire le nostre Pie Discepole, che le manderanno i libri adatti e le misure precise. Se invece ci volessero fare una sorpresa e farci l’offerta completa meglio ancora.
Poi speriamo nell’occasione dell’inaugurazione del Tempio a San Paolo poter fare anche l’esposizione dei doni, ed unito il nome degli offerenti. Va bene così? Ebbene mettiamoci all’opera, prendiamo tutti i mezzi, che la provvidenza ci manda, come occasione d’arricchirci di tesori pel Cielo, e facciamolo con molto amore con tutto il cuore e con ferma volontà di riuscire. Noi pregheremo per voi.
Facciamo con generosità quanto ci consolerà
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in punto di morte, ché ci gioverà in morte se non il bene fatto?

Date grano
agli Apostoli della Buona Stampa

Ne occorrono circa 1800 quintali: sono stati interessati oltre 700 paesi e molti privati.
Quintali ricevuti 29; occorrenti 1800; mancano 1771.

Carissimi Cooperatori e Zelatrici
Vi abbiamo mandato in questi giorni una cartolina chiedendo che facciate fruttificare i foglietti del grano sparsi.
In qualche paese il Parroco l’ha detto in chiesa: in altri invece chi ha ricevuto i foglietti ora domanda a uno a uno a quelli ai quali l’ha distribuito. Questo secondo modo costa un po’ di mortificazione, ma in compenso c’è più merito ed è molto efficace.
Insistete che lo facciano per impegnare la Provvidenza a benedire i loro racconti e le loro famiglie.

S. Paolo e il Divin Maestro benedicano e proteggano famiglia e raccolti dei cari cooperatori.
N. B. Avvertire quando si è radunato il grano e noi diremo come inviarlo.

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Le pie donne di Galilea che seguivano il Salvatore prestavano alla sua divina Persona i servizi domestici: le matrone romane offrivano agli Apostoli e ai Pontefici le loro case, perché vi celebrassero le sacre funzioni; l’opera delle cooperatrici buona stampa è ugualmente nobile, santa, meritoria.

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A fondo perduto

È ancor sempre la forma di beneficenza preferita da quelle persone ricche di buona volontà e desiderose di farsi del bene senza tuttavia potersi spogliare di quanto loro è necessario per la vita.
Una brava persona di S. Damiano d’Asti volle destinare L. 4000 a fondo perduto riservandosi gli interessi, vita natural durante affinché fruttino per questa e per l’altra vita.
Altra pia persona volle destinare a fondo perduto L. 5000, affinché il Signore per intercessione di S. Paolo le conceda la grazia che da tanto sospira. Confidiamo e preghiamo Dio a volerla esaudire nelle sue sante intenzioni.
Il fondo perduto è molto adatto per quelle persone che vivono di rendita: hanno in casa titoli, cartelli, buoni, azioni, ecc. da cui distaccano le cedole e con queste possono vivere.
Tenere questi titoli in casa è anche pericoloso: il fondo perduto mentre assicura lo stesso interesse per questa vita, li fa rendere pure per l’altra e aiuta l’opera così necessaria oggi dell’Apostolato della Stampa.

Indulgenze del mese

2 Ottobre: Prima domenica del mese. Comunione riparatrice contro i delitti della stampa cattiva.
Indulgenza plenaria: 28 ottobre Ss. Simone e Giuda.
Una speciale indulgenza plenaria viene concessa ogni volta che i membri o cooperatori faranno un’ora di adorazione davanti al Santissimo Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società.
Indulgenza plenaria in articolo mortis ai membri e Cooperatori, che, confessati e comunicati o almeno contriti, diranno devotamente colle labbra o col cuore il santo nome di Gesù ed accetteranno pazientemente la morte dalle mani del Signore in pena dei propri peccati.
Parziale di cento giorni da lucrarsi dai membri e dai Cooperatori ogni qual volta diranno col cuore contrito qualche preghiera, secondo il fine della Pia Società o presteranno un qualche aiuto: (lavoro, elemosina, offerte).

Teol. Alberione Giacomo, Direttore Responsabile
ALBA – Pia Società San Paolo – ALBA


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