Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ANNO IX N. 5 Bollettino Mensile 20 Maggio 1927 Conto Corrente Post.



UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA


Opus fac Evangelistae
(II Tim. IV, 5)



Alba – Scuola Tipografica della Pia Società S. Paolo – Alba

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METRI DI MURATURA PER LA CHIESA DI S. PAOLO

Il Tempio di San Paolo

Si delinea sempre più bello, e cresce giorno per giorno un poco sotto gli occhi nostri a mostrare quello che la Divina Provvidenza può e vuole.
Molti visitatori vengono a vedere questo fervore di lavori incessanti, questo cantiere movimentato che è sorto attorno e sopra la grande costruzione.
La soletta in cemento armato che sarà il pavimento della Chiesa, è quasi ultimata e i muraglioni che la devono circondare cominciano ad alzarsi maestosi.
Più che mai, oggi, facciamo invito ai Cooperatori nostri d’essere con noi nelle preghiere, di venire a noi con delle offerte, per il tempio e di aiutare tutte le opere della casa.
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OPERA DELLE DUEMILA MESSE
PER I NOSTRI COOPERATORI E BENEFATTORI



Cooperatori si costruiscono la loro Chiesa a San Paolo


L’Opera delle Due Mila Messe riprende un nuovo largo sviluppo. Le offerte di adesione saranno quest’anno devolute interamente per la costruzione del Tempio a San Paolo Si noti infatti quanto sta scritto: «Chiunque farà l’offerta di almeno L. 10 per la Pia Società S. Paolo parteciperà al frutto delle 2000 Messe che si celebrano dai sacerdoti di essa finché la Società esisterà». Ora i nostri Cooperatori, gli Zelatori, le Zelatrici dell’Opera delle Duemila SS. Messe sappiano che tutte le offerte quest’anno si raccolgono per la Chiesa di S. Paolo in costruzione ad Alba, (Piemonte).


Calorose adesioni


Ad esempio ed a stimolo a diffondere l’opera delle duemila Messe riportiamo brani di lettere inviateci da persone che hanno preso veramente a cuore l’opera e colla buona volontà e preghiera ottengono frutti lusinghieri. Molto hanno fatto e fanno le suore degli Ospedali ed Asili infantili e vorremmo che tutte si acquistassero molti meriti per il cielo, zelassero l’opera affinché il Signore benedica i loro ammalati ed i loro bambini.
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ANNO IX N. 5 – 20 Maggio 1927 – Conto Corrente Postale

UNIONE COOPERTATORI
BUONA STAMPA


«REGINA APOSTOLORUM»


La festa della nostra amabilissima Madre e Maestra, la Regina degli Apostoli, occorre quest’anno il giorno 27 Maggio.

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Maria SS. divenne la nostra Madre e Maestra il giorno in cui divenne la Madre di Gesù. Raccogliendo nel suo seno il Frutto Benedetto Gesù, Ella accolse ancora noi. La madre del Primogenito è pure la madre degli altri figli.

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Maria SS. ai piedi della croce fu proclamata la nostra Madre e madre particolarmente degli Apostoli. Quando Gesù la indicò come Madre a San Giovanni, tutti i cristiani erano colà rappresentati; ma rappresentati specialmente gli Apostoli.

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Ed Ella compì con gli Apostoli e con i primi cristiani gli uffici di Madre, con quel Cuore che aveva avuto per Gesù. Il più bell’episodio, il più elegante episodio di questa sua permura materna l’abbiamo alla Pentecoste. Maria ha raccolto, confortato, rincuorato gli Apostoli; Maria ha loro ottenuto lo Spirito Santo.

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I primi divoti di Maria SS. furono gli Apostoli, che ricorsero a Lei nei loro bisogni e furono da Maria SS. esauditi. La prima devozione a Maria SS. fu la devozione alla «Regina Apostolorum». Ed è dagli Apostoli che i Cristiani hanno appreso la dottrina del Vangelo, le cose da credere e da praticare.
Ecco dunque quaele è la nostra via: praticare la divozione alla Regina Apostolorum.
Celebriamo la novena: facendo pratiche speciali di pietà e particolarmente accostandoci ai SS. Sacramenti.
Celebriamo divotamente, santamente la festa. Le grazie speciali che ama ottenerci la nostra buona Madre e Maestra sono: di vivere innocenti, pii, lontani dal peccato; di essere tutto cuore e fervore per Gesù e per la Chiesa; di amare fino al sacrificio le anime.
Chiediamo le grazie spirituali prima d’ogni altra; poi le grazie materiali. Recitiamo come pratica particolare il S. Rosario.
In Casa la festa della Regina Apostolorum sarà celebrata il 29 Maggio. Invitiamo i cari amici ad unirsi a noi in spirito a pregare la Buona Madre.
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IL MESE DI GIUGNO A S. PAOLO APOSTOLO

– Perché dare un mese speciale a S. Paolo?
Per molti motivi; ricordiamo specialmente: per ottenere tante grazie dall’Apostolo. Le grazie da chiedersi specialmente a S. Paolo sono: i beni spirituali.
I. S. Paolo ottiene le conversioni: muta i cuori, gli spiriti, le anime. I poveri peccatori sono molti: e tanti di essi gemono sotto il grave, inesprimibile peso.
Altri sono induriti e ciechi: occorre che preghino i figli, i fratelli, le donne pie, i parenti, le anime buone.
S. Paolo è un convertito. E, se si tratta di grandi peccatori, sono proprio questi di cui egli particolarmente ha premura.
II. S. Paolo è il santo dell’ardore. Le anime tiepide non potevano reggere al calore del suo zelo: e, o lo abbandonavano oppure si accendavano d’ardore. Le anime tiepide, leggendo gli scritti e la vita di S. Paolo, praticandone la divozione, si infervoravano tanto.
III. I fervorosi avranno la grazia di salire a grande perfezione. San Paolo tutto si consacrò all’amore di Gesù: niente lo trattenne, lo rese dubbioso. Non la tribolazione, non il carcere, non i tradimenti, non la malattia, non la morte.
Generosissimo a tutto rinunciò: dal giorno di sua conversione egli non ebbe più che un solo respiro: N. S. Gesù Cristo e le anime da condurre a Gesù. Questa suprema grazia darà pure di preferenza ai divoti. Ed è quella che più dobbiamo desiderare: i beni eterni sopra i materiali.
IV. Egli darà vigore all’Apostolato stampa e Apostolato della parola nelle parrocchie e nelle anime. Egli fu così potente nella predicazione, così efficace nei suoi scritti: lavorò e soffrì fino alla morte. Chi meglio comprende ed ha le grazie di comunicare virtù, efficacia ai catechismi, alle conferenze, predicazioni, bollettini, libri, biblioteche, periodici ecc. ecc.? Uniti poi ai beni eterni Egli otterrà pure le grazie temporali utili o almeno non contrarie al bene spirituale nostro.
Per santificare il mese a S. Paolo leggete «Un mese a S. Paolo»; presso la Pia Società S. Paolo, Alba L. 1.


Ai Cooperatori

Continuamente noi diciamo «date» e dobbiamo dire «grazie»: perché la vostra corrispondenza è proprio tanta
Il
grazie e date, il date e grazie si susseguono come il ritmo della respirazione che a noi procura la vita corporale, e a voi la vita eterna.
Un caro uomo mi diceva pochi giorni fa: dopo che do a S. Paolo le mie cose vanno sempre meglio. Vorrei aver conosciuto assai prima l’opera. Ne avrebbe di più essa, ne avrei di più io stesso.


«Questa è la moderna crociata: L’Apostolato della stampa; per riscattare non il sepolcro di Cristo, ma le anime redente dal suo Sangue».

L’Arcivescovo di Toledo

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Borsa di Studio S. Teresa del Bambino Gesù


Una pia Signora che da tanti anni attendeva e invocava con gran cuore una grazia importantissima, grazia che confida, S. Paolo gliela vorrà concedere larga e piena, si è presa a cuore la Borsa di Studio di S. Teresa del B. G. E come riconoscenza e come pegno pel completamento della grazia incominciata intende portarla a termine.
Oh, S. Paolo non lascia deluse le speranze di chi a lui si rivolge con fede, anche in casi che possono sembrare disperati.
Auguriamo e preghiamo che la pia Signora sia pienamente esaudita nelle sue sante intenzioni.
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LE FESTE DI SAN PAOLO

Da due anni queste feste assurgono alla importanza di un vero avvenimento.
E quest’anno?
Anche quest’anno assisteremo allo stesso spettacolo di pietà; vedremo come S. Paolo sappia circondarsi di un numero sempre maggiore di divoti; avremo novità buone, utili, piacevolissime, sensazionali.
Il programma?
Un programma completo non ci è ancora possibile darlo: tante cose belle sono ancora allo stato di progetto mentre altre sono già assicurate.
Qualche esempio?
Va da sé che non mancheranno divote funzioni religiose; veglie sante; SS. Messe continuate dalla mezzanotte fino al mezzogiorno con tutta la comodità per i divoti di S. Paolo di soddisfare a tutta la loro pietà.
Non mancheranno le conferenze per i Cooperatori che già si tennero negli anni passati con tanto frutto.

E le Rappresentazioni Drammatiche?
Anche queste. Scenderà in Alba una Primaria Compagnia che rappresenterà nelle sere delle feste il grandioso Dramma Sacro di D. Reffo: il Figliuol Prodigo ; ma non sarà questo l’unico spettacolo e ci reserviamo di comunicare al prossimo numero il repertorio completo della Compagnia.
Altre novità?
Tanti bei progetti; ma nulla ancora di preciso. Si pensa ad una esposizione-fiera del libro : ad un Congressino del Vangelo ; ad un Congresso Antiblasfemo .

Niente banco di beneficenza quest’anno?
Come no? Quest’anno più che mai questo è un numero di attualità necessario. La grande Chiesa nuova si alza e si alza colle offerte degli amici, dei Cooperatori, dei benefattori i quali nel banco troveranno una bella occasione di… tentare la fortuna e farsi del bene.
Quindi o Banco di beneficenza o Pozzo di S. Patrizio : l’angolo della sorte non mancherà alle nostre feste, tanto più che si hanno già a disposizione dei ricchi e numerosi doni.
Le feste di S. Paolo adunque sono decise: si faranno e dovranno essere un risveglio di fede, di divozione all’Apostolo, di amore all’Apostolato della stampa.
I Cooperatori mettano anche nelle loro preghiere l’intenzione della buona riuscita delle feste.
Resta inteso che tutti indistintamente i Cooperatori sono invitati; i Cooperatori sono parte della Nostra Casa e questa casa ama di accoglierli almeno una volta all’anno, almeno in questa occasione.
Venite adunque volentieri: pregherete con noi, vivrete qualche ora con noi, vedrete il nostro lavoro, le nostre case, le nostre macchine, tutta la roba che è anche vostra; vi sentirete contenti e ve ne tornerete alle vostre case salutarmente impressionati e rinvigoriti di volontà e di zelo.
Divoti di S.Paolo! Non mancate alle nostre feste: questa è l’occasione in cui S. Paolo suole largheggiare in celesti grazie coi suoi divoti.

Si pregano vivamente gli amici a mettere bene e sempre chiaro il nome, cognome e indirizzo, ogni volta che scrivono, ancorché abbiamo già precedenti relazioni. Dicano inoltre ogni volta per che cosa sono gli abbonamenti, i pagamenti, ecc. Abbiamo ad esempio qui un certo numero di vaglia di cui non si riesce a conoscere la motivazione.
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Indulgenze del mese pei Cooperatori

Plenaria. – 26 maggio – Ascensione di N. S. – 5 giugno – Solennità di Pentecoste – 12 giugno – Festa della SS. Trinità.
Parziale . – Di 100 giorni ogni volta che i Cooperatori recitano col cuore contrito qualche preghiera secondo i fini della Pia Società S. Paolo o prestano qualche aiuto (lavoro, elemosina, offerta).

La S. Messa onora Dio, letifica gli Angeli, edifica la Chiesa, conforta i vivi, dà requie ai defunti, ci fa partecipi di tutti i beni.
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L’OPERA DELLE MAESTRE

L’Italia è fortunata d’aver in massima parte buoni insegnanti. Essi adempiono al loro ufficio più per spirito di vocazione e santa passione d’amore ai giovani, che non in vista di un materiale interesse. Vogliono istruire, vogliono educare!! Ed ecco che essi sono i più capaci di intendere l’Apostolato-Stampa. E l’hanno inteso, come sussidio del loro Apostolato-Scuola.
I. Il Giornalino, scritto per la formazione morale dei fanciulli e la loro cultura intellettuale fu dai Maestri assai diffuso. Migliaia e migliaia di fanciulli hanno letto e leggono il Giornalino per l’opera, la propaganda dei loro Maestri e delle loro Maestre.
II. Pensioni e borse di studio. Buona parte, circa metà le pensioni che vengono pagate per i Chierici della Pia Società S. Paolo sono frutto dei sacrifici delle Maestre. Delle varie borse di studio quattro sono formate con l’offerta di L. 10.000 di Maestri e Maestre a riposo.
III. Vangeli. Non possiamo dire il numero di copie editate dai Maestri e dalle Maestre. Alcune Maestre hanno voluto che ogni famiglia, ogni alunno ne avesse una copia. Sicché sono decine di migliaia.
IV. L’Opera delle Duemila SS. Messe. Fu una vera gara. Riportiamo per intero una lettera che merita essere letta:
«In risposta alla gradita cartolina in data 26-4-27, pregiomi notificare che ben di cuore accetto l’ambìto incarico di essere zelatrice della Pia Società S. Paolo. Prevedo però non essere cosa molto facile trovare persone che si iscrivino, ma farò del mio meglio per riuscire: ben felice se potrò, nella mia nullità, portare ancor io il mio piccolo sassolino per la costruzione di tante e così stupende e benefiche opere.
Sono Maestra in pensione, sola al mondo, mi metto perciò a sua disposizione, ben lieta di prestare qualsiasi servizio per il bene di tante anime.
Disponga pure di me come crederà meglio; aggradisca i miei distinti ossequii e mi ricordi a Gesù nelle sue preghiere.

Dev.ma in G. C.
E. L.


IMPORTANTE! Il mezzo più comodo, più sicuro e più economico per trasmetterci denaro è di servirsi del bollettino di versamento che frequentemente includiamo nel Periodico. I lettori e benefattori sono vivamente pregati di servirsene a preferenza di altri mezzi. Invio gratis dietro richiesta di qualunque quantitativo.
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NELLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO


Il cuore che pulsa perennemente

Nella casa la giornata è divisa tra la preghiera, lo studio e l’apostolato. E come negli ambienti scolastici e nei laboratori si alternano le varie sezioni di allievi, così nella piccola Cappella, per disposizione d’orario come non meno per la sua limitata capacità, si succedono diverse squadre per la Messa, per la meditazione, per la visita al SS. Sacramento e per le orazioni della sera. È la ruota della preghiera che sempre gira prendendo qua e là dove il bisogno richiede. O meglio è una corrente benefica che scorre perenne e scorrendo irriga e fertilizza.
È un cuore che pulsa ininterrottamente a beneficio di tutto l’individuo.
Dell’individuo, sì, poiché la Casa non è che una sola, un corpo solo che riceve la vita per una via comune.
Ma la sera, gli studi, e i laboratori sono avvolti nelle tenebre; le camerate lasciano sfuggire dalle ampie vetrate una luce ridotta appena percettibile: è l’ora del riposo. È cessato il frastuono delle macchine che dilagava per la Casa come un terremoto facendole vibrare da capo a fondo; spento il garrulo vociare di centinaia di lingue irrequiete, le case alte mastodontiche avvolte nell’ombra paiono vigile scolte che quasi rattengono il respiro.
Oh! È cessata la vita? No, il cuore non si ferma sia pur nella notte ma continua il suo ritmo, la sua funzione vivificatrice.
Volgetevi là donde emana quella luce variopinta: è la Cappella, sono le sue vetrate a colori, è la luce che le attraversa colorandosi, e non la luce muta di una lampada solitaria che vegli presso il Prigioniero d’amore: ma… arrestatevi e tendete l’orecchio: vi è qualcuno che prega, delle voci bianche armoniose… che ripetono delle preghiere che tutti in Casa sanno, che tutti hanno ripetuto, almeno in parte, lungo la giornata… Ma ecco s’intona una lode… Quale lode? – Non l’ho mai sentita: e tu? – Neanch’io. Dove le pigliano queste lodi non consuete? Oh vedi: ogni suora ne porta dal proprio paese e la insegna alle compagne: Niente di male: sono le lodi che ha imparato a cantare forse da bambina, le lodi che han fatto sussultare d’entusiasmo tante volte il suo cuore, che hanno accompagnato la sua prima e le altre Comunioni, che sono forse legate a quel soave ricordo delle ispirazioni o delle esortazioni avute a consacrarsi al Signore.
Prostrate davanti al santo tabernacolo aperto da cui sporge in un riflesso di luci e di fiori la sacra pisside cercano di emulare col loro fervore quelle sei candele che si consumano lentamente (dovremmo dir liete di tanta sorte); e anch’esse liete, volonterose hanno interrotto il sonno affinché non cessasse quel palpito di preghiera che è vita della Casa, che nella notte continua ad accumulare energie. Ed ecco che al mattino, dopo il meritato riposo, la Casa ripiglia il suo ritmo, ma ognuno ritrova come i bimbi al mattino di Natale, i regali del Bambino divino portati da una mano invisibile che quelle preghiere hanno mossa. Sono nuovi slanci del bene; sono fermi propositi; sono fervorose Comunioni preparate da queste generose veglie ai piedi del Maestro Divino.


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Ai Cooperatorii, ai RR.mi Parroci,

DIFFONDETE IL VANGELO

Dappertutto, ovunque, a tutte le classi sociali.
La Pia Società S. Paolo invita i suoi 16 mila Cooperatori, prega umilmente i 23 mila Parroci d’Italia, le tante maestre catechiste, tutti perché se ne facciano zelatori.
Ha preparato un elegante volume, col testo dei quattro Vangeli concordati, riccamente illustrato, copertina a colori, dal titolo: Divin Maestro.
Ogni copia costa L. 2,50! È prezzo minimo quasi irrisorio. Nelle L. 2,50 è già compresa la posta. Il ricavo è destinato alla Chiesa a S. Paolo in costruzione.
Per diminuire le spese di porto si deve ordinare a pacchi di
N. copie 10, che importano, franche di porto, L. 25,00
N. copie 16, che importano, franche di porto, L. 40,00
N. copie 26, che importano, franche di porto, L. 65,00
N. copie 54 che importano, franche di porto, L. 138,00
A chi desiderasse un numero superiore di copie si farà spedizione per ferrovia.
COOPERATORI, RR. PARROCI!!! per le anime dei vostri cari, per contribuire alla costruzione del magnifico tempio a S. Paolo!!! Vi preghiamo, chiedete, ordinate rimandandoci subito l’unito staccando.


Un grazie di cuore agli amici che invitati a fare un primo esperimento con copie (10-16-26) risposero all’appello e si affrettarono a mandarci l’importo ed a ripeterci l’ordinazione.
Il ricavo, ripetiamo, è tutto a beneficio dell’erigendo Tempio a S. Paolo.
Parecchie decine di muratori vi lavorano attivamente: le spese sono fortissime. Rivolgiamo quindi calda preghiera a volerci mandare con cortese sollecitudine l’importo dei Divin Maestro ricevuti.

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Le Suore dell’Asilo e le Maestre ci scrivono averli esitati fra i parenti dei bambini. Altri di aver insistito presso Amici e conoscenti, buone figliuole di aver girato in tutte le case, le suore dell’ospedale di averlo distribuito ai malati ed ai parenti dei medesimi, buone bottegaie averlo venduto a tutti i clienti.
Con l’importo gli amici sapranno dirci quale mezzo hanno usato per la propaganda.


STACCANDO DA RITORNARE
In busta aperta con affrancatura di centesimi 10.


Il sottoscritto prega inviargli copie ………… del S. Vangelo per diffonderlo nelle famiglie.

Firma ed indirizzo.

Non potendosi occupare della propaganda prega interessare le seguenti persone con probabilità di riuscita:

Assistente Ecclesiastico.

Suore.

Maestre.

Impiegate e operaie.

Un negoziante.

Presidente Circolo.

Altre buone persone.
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ASSOCIAZIONE GENERALE BIBLIOTECHE
PIA SOCIETÀ SAN PAOLO – ALBA (Piemonte)

Il Romanzo onesto

Pubblic. Settimanali di Romanzi a dispense, ogni copia 0,40 – abbonamento annuo L. 18.
Romanzo in corso di pubblicazioni: De-Novery Nel Baratro .

Rovereto. B. Martinelli. Scrive:
«…faccio parte del Circolo Giov. e sono Delegato alla Buona Stampa. Nella seduta di direzione del 29 marzo si legge la v. Circolare. Non solo si plaudì alla bella, grande, santa iniziativa della pubblicazione di buoni Romanzi a dispense… Io ho a disposizione dei bravi giovani… e spero colla grazia del Signore di arrivare a introdurre la vostra pubblicazione in molte famiglie. La buona volontà c’è; Iddio farà il resto. Ci conosceremo meglio col tempo. Auguri, auguri per la S. Crociata».
Il Signore benedice davvero. Si incominciò con 20 saggi, poi 20 copie settimanali, ora 30. Coraggio e avanti! Potete istituire la Sezione, dell’Unione Cooperatori Apostolato Stampa, e così avrete notevoli favori spirituali.

Cologna Veneta . – Sig.na G. Greghi, Pres. Circolo Femm. Scrive: «Ho ricevuto la circolare che invita a diffondere le dispense del Romanzo Onesto. Ne ho parlato alle Socie. Siamo pochi, ma qualcosa vorremo fare per combattere il dilagare di romanzi immorali. Vorrei che mandassero 25 copie di saggio senz impegno, perché nonostante la buona volontà, si potrebbe non riuscire. Proverei e, nel più breve tempo possibile, potrei fissare il numero di copie settimanali».
Volentieri mandiamo i saggi. Provi e vedrà che riuscirà se le Socie accompagneranno la propaganda colla preghiera, perché si tratta di Apostolato ottimo e necessario.

Pietravairano – P. S. Reale . Ricevuti i due abbonamenti. Continua la propaganda?

Ombriano – D. Calzi . Ma bene! Da 2 copie a 17 in un sol salto! Spediamo di qui sempre (quando non succedono inconvenienti) al sabato precedente, cioè otto giorni prima: noi sappiamo quando partono, quando arrivano chi lo sa?...

Lumezzane S. Apollonio – D. Sabatti . Scrive «Le dispense del Romanzo Nel Baratro vanno a ruba; prego spedire subito altre 10 copie settimanali, cominciando dal N. 1, per avere il romanzo completo».
Vedrà che se la propaganda è curata, dovrà chiedermi altri aumenti di copie. ( E non si può far correre la voce agli altri Lumezzani?).

Brivio – D. Gazzoni . Legga quanto ho scritto a Melegnano.

Langoasco - A. Parino . Si vede che la Posta tarda. Avrà le 27 copie e riceverà regolarmente le 30 copie. Dello sconto non si parla neppure! E inteso che facciamo il 30% e quindi a Lei i fascicoli costano 28 centesimi invece di 40.
Lodiamo la sua idea veramente apostolica.

Oderzo – Biblioteca . Bravi! Questo si chiama lavorare! Spediamo le 10 copie in più ogni settimana e i due romanzi pubblicati precedentemente.

Arcisate - D. Brunella . Ricevuto il saldo trimestrale. Grazie specialmente della sollecitudine. Come fa Lei a distribuire le sue 70 copie del Romanzo? Il suo metodo può essere usato da altri che non hanno ancor trovato la via per una larga diffusione.

Melegnano . – D. B. Scrive: I.o «…augurando che, lasciato come è, possa
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riuscire utile alla gioventù. 2.o Il Romanzo è distribuito dai vecchi militi della Buoina Stampa, che non attendono alcun premio dal mondo, ma dal Signore».
1.o Pare che ora il Romanzo abbia trovato la sua via. Non è per nulla che ora la pubblicazione ha cambiato nome. Non solo fantasia, ma anche formazione. Dopo il Baratro ne verrà uno molto più bello ancora.
2.o Ottimamente. E non si può aumentare?

Lodovecchio . D. A. Tenga pure i saggi. Li faccia leggere: può essere che germoglino come il seme gettato via.


I SANTI

Pubblic. Settimanale in formato grande di Vite di Santi a dispense . Ogni copia 0,30 abbonamento L. 15. Vita di S. Teresa del Bambino Gesù – in corso di pubblicazione.
Pavia. – G. S . Che vuole? Il pittore ci ha tanto fatto sospirare la copertina!... Ma ora si è cominciato sul serio. Quanti saggi desidera? Vedrà che le dispense della vita di S. Teresa del Bambino Gesù faranno furore.
Pordenone – R. S . Per ogni copia saggio ci può mandare un francobollo da 20 cent.? Gliene manderemo quanti ne vuole (anche se non ci manda i 20 centesimi…) spediamo lo stesso, ma Lei capisce che anche i saggi costano, per Lei il sacrificio è piccolo; ma per noi che ne dobbiamo mandar fuori a migliaia…
Livellato – D. Rossi . Speriamo accontentarlo in seguito.
Casastrada. D. P . Riceverà. Ma basta il suo abbonamento? Non si può far propaganda?
Sorni di Lavis . D. Pezzi. Scrive: «accetto la rivendita dei Santi, alle condizioni che mi farete note. Potrei tentare con 10 copie. Però trattandosi della nostra cara S. Teresina, mandatene 50 copie e presto».
Barrafranca. L. T . Ai rivenditori si concede lo sconto del 30%. Il pagamento si fa alla fine del trimestre e non si fanno rese.
Viesti. M. Ruggeri . Cominciamo con 10 copie. Ma si aumenteranno appena sarà conosciuta la pubblicazione.


Borsa di Studio S. Luigi

Si tratta di un ottimo Parroco, di un modello anzi di Parroco che apprezza nel loro giusto valore tanto l’Apostolato della parola, quanto l’Apostolato della stampa.
Disse voglio avere un chierico mio ; lo voglio però buono, imitatore di San Luigi; glielo voglio ricordare ogni giorno, intitolando la mia borsa di studio «S. Luigi» santo fra i Chierici santi». E così dispose della somma necessaria.
Benedetto colui che opera così: le borse si perpetuano e nutrono continuamente un Chierico e questo, se colla grazia del Signore, lavora continuamente la vigna del Signore. E così chi istituisce la borsa di studio ha continuamente un Chierico che arde come candela innanzi al Signore, ed un sacerdote che celebra la S. Messa ogni dì anche pel suo Benefattore.


Dalla Casa di Roma

Il Signore è davvero buono con noi! Abbiamo avuto in questo bel mese di Maria la visita graditissima e preziosissima del Signor Teologo che ci regalò otto giorni di sue paterne cure. Indescrivibile il nostro Alleluia… ed i ripetuti fragorosi battimani dovevano sentirli fino ad Alba.
La Regina degli Apostoli ci dia grazia di praticare tutto quanto ci disse e consigliò il nostro amatissimo Sig. Teologo.
La Cappellina della casa di Roma abbisogna: di un calice, di una pianeta bianca, di una pianeta verde, di due corporali, di animette e di amitti. È una bella occasione che ci manda il Signore per acquistarci meriti pel cielo: è una fortuna il poter offrire al Signore una parte di quanto Egli ci ha dato nella sua bontà.
Le Figlie ebbero la visita della Maestra Superiora; per quindici giorni ricevettero dal suo cuore di madre e maestra gli abbondanti tesori che il Signore vi ha per loro versato. Le visite belle e gradite fanno vivere le case come un sol cuore.
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INVITO AI COOPERATORI


L’importanza grande della missione che devono compiere i Cooperatori, missione oggi più che mai urgente e necessaria, e che consiste proprio nell’aiutare la diffusione del Vangelo come già i primi Discepoli e le pie donne, questa importanza ci fa pensare ai nostri cooperatori come a un prezioso tesoro.
Grande è la loro missione ed essi la compiranno.
I primi dodici Apostoli, perduti nell’immensità del mondo si chiamarono attorno gente, uomini, donne, vecchi, fanciulli e dissero loro: «Noi portiamo il tesoro del cielo, aiutateci a distribuirlo» E riuscirono così, con questi cooperatori, ad operare la prima diffusione del Cristianesimo.
Così vogliamo fare noi e per questo vi abbiamo chiamati, o carissimi cooperatori, attorno a noi.
Noi portiamo il tesoro del Cielo, noi portiamo la parola di verità, il Vangelo, lo portiamo con i nostri libri, coi nostri giornali, coi nostri periodici e voi ci aiuterete a dividere questo tesoro celeste.
Però questa missione vostra non è facile; è per facilitarla che noi volevamo farvi un invito: Cooperatori, unitevi assieme in sezioni, nominatevi un capo, tenete le vostre adunanze, abbiate il vostro statuto, chiedete direttive al Centro; siate organizzati.
Così la vostra missione sarà facilitata e il vostro lavoro avrà una efficacia molto maggiore.
L’unione fa la forza mentre la disunione crea la debolezza e dove due o tre si uniscono insieme al Signore la benedizione di Dio è sopra di loro.
In ogni parrocchia dove sono quattro o cinque Cooperatori si può formare la Sezione.
Se scrivete in Alba: vi saranno mandati subito i libretti – Statuto con trutti gli schiarimenti.

Nuove Sezioni.

In questo mese si sono costituite regolarmente le Sezioni CooperatoriApostolato stampa aggregate al Centro presso la Pia Società San Paolo, nelle seguenti parrocchie:
Mezzaselva (Vicenza), Alberobello (Bari), Dogliani Castello (Cuneo), Rodengo (Brescia), Mussomeli (Caltanisetta), Povegliano (Verona).
Per i singoli soci prepariamo gli Statuti che spediamo in questi giorni.

Le prime Sezioni Cooperatori
fra gli Aspirantini della G. C.

Da Villafranca Piemonte quel R.mo Vice Parroco ci scrive:
Dietro lettura di L’Aspirante del 30 aprile c.a. e dopo tenuta l’Adunanza della Sezione Aspiranti ho costituito il Gruppo Buona Stampa nella Sezione stessa.
Sono cinque ragazzi di buona volontà che non aspettano altro che di sapere ciò che debbono fare. Speriamo così di venire aiutati nel lavoro bello e necessario della buona stampa».

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Un’altra Sezione Cooperatori è in formazione fra gli Aspiranti di Riva sul Garda (Trento) per interessamento del Rev.mo Don Bartoli Giuseppe.

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Molti altri Rev.mi Assistenti Ecclesiastici ci scrivono manifestandoci il loro desiderio di poter costituire la Sezione Coperatori fra i soci del loro Circolo o della Sezione Aspiranti; altri ci chiedono schiarimenti ed altri ci espongono il loro programma di lavoro.
Ci riserviamo di rispondere ad ognuno singolarmente, mentre da queste colonne diciamo a tutti: Fortunati voi che avete risposto con prontezza alla chiamata del Maestro Divino!
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Davanti a voi è un campo magnifico da lavorare, una missione grande da compiere, un bene immenso da fare. Voi siete gli eletti del Signore e voi avrete il premio degliApostoli.

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In ogni Circolo in ogni Organizzazione Giovanile si formi la Sezione Cooperatori Apostolato Stampa e la si aggreghi al Centro presso la Pia Società S. Paolo per rendere i Soci partecipi dei vantaggi spirituali e per ricevere le opportune direttive.

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In ogni Sezione formata si dia il primo posto alla riparazione contro la stampa cattiva e si stabilisca una funzione mensile di riparazione. Si inculchi nei Soci la pia usanza del bacio al Crocifisso ogni sera nel mettersi a letto in riparazione dei peccati della cattiva stampa.

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Nei mesi di maggio, giugno si verificano d’ordinario una diminuzione nella diffusione in fatto di stampa buona, specialmente nei cemtri rurali, e ciò a causadei lavori: si curi di impedire tale inconveniente per quanto è possibile. La Domenica è il tempo adatto per le buone letture che educano, istruiscono e fanno del bene.

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Nei paesi dove si portano nell’estate dei villeggianti sovente vengono ad introdursi giornali riviste e romanzi cattivi: è questo un punto su cui deve essere esercitata la massima vigilanza nella stagione estiva.

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La Sezione Cooperatori tenga le sue adunanze almeno ogni mese.

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Due grazie si chiede comunemente al Signore per i nostri benefattori:
1. che nessuno di loro vada dannato,
2. che venga abbreviato, e possibilmente rimesso il Purgatorio.


«LA DOMENICA»

Una pia persona volendo procurare tanto bene a sé ed agli altri, ha trovato un forma gentile, nuova, efficacissima: ha messo a disposizione della Pia Società S. Paolo una discreta somma perché fosse destinata alla diffusione del nostro settimanale «La Domenica» in tante e tante parrocchie che ancora non hanno un bollettino o periodico parrocchiale.

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Santa idea di un’anima illuminata da Dio! quanto bene non farà questo fogliettoche potrà così penetrare e portare parola buona in tante e tante famiglie!

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Presto siamo d’estate; siamo già nell’epoca dei lavori; tempo in cui più che mai è disertata l’istruzione parrocchiale.

Colla «Domenica» si manda un po’ di predica, una buona parola alle case, nelle famiglie.

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Diffusione gratuita dunque?
No; perché se no verrebbe a mancare la stima e l’apprezzamento del giornaletto; di norma non è bene cedere i giornali gratis. La Stampa Buona è il cibo della mente e dell’anima, cibo necessario, e lo si deve pagare come si paga il nutrimento per il corpo.

Diffusione semigratuita , ossia a prezzo ridotto, in pacchi di qualsiasi numero di copie. Solo per le parrocchie che non hanno ancora un proprio bollettino o giornaletto parrocchiale.

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Come si fa in pratica?
Facilissimo: una persona qualsiasi prenda l’iniziativa, ci chieda l’abbonamento semigratuito di tante copie e ne curi la distribuzione in qualsiasi modo alle famiglie. Ottima cosa se prende l’iniziativa il Parroco o la Sezione Cooperatori dove è già istituita.
Il concorso alla spesa è minimo. Sarà fissato caso per caso.
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«L’ASPIRANTE»


Questo caro giornaletto sta per raggiungere i trentamila abbonati.
Cifra imponente se si pensa che è piccolo, che è giovane, che è un periodico di organizzazione e non adattabile a tutti; cifra imponente davvero se si pensa che nel 1926 non contava che 18 mila abbonati.
Oggi L’Aspirante cammina in testa a tutti i giornali cattolici giovanili d’Italia e dietro di esso camminano serrate le belle e innocenti schiere dei cinquantamila Aspiranti della G.C.I. Il segreto della sua fortuna e della sua diffusione sapete qual è? La parola del Papa che ha detto ripetutamente come il suo vivissimo desiderio sia questo: che dovunque s’innalza un campanile vi sia anche una sezione Aspiranti. E col moltiplicarsi degli Aspiranti naturalmente si moltiplica pure il loro giornale.
Gioventù Italica così scrive nel suo fascicolo di marzo:
«…ci corre l’obbligo di segnalare l’attività benefica che va svolgendo il quindicinale «L’aspirante». Modesto di formato e, se occorre, tipograficamente non perfetto, il giornalino è però assai ben fatto. Ricco di materia, vario interessante, e soprattutto adatto ai suoi lettori si capisce come abbia ormai acquistata la simpatia dei nostri aspiranti che in numero di trentamila gli si sono stretti attorno. Il nostro augurio è che i Circoli si interessino di diffonderlo e metterlo tra le mani dei loro Aspirantini: l’organizzazione di queste nostre speranze dopo non rimarrà l’eterno pio desiderio».
Queste parole lusinghiere della rivista ufficiale della Gioventù Cattolica Italiana che vengono a unirsi agli elogi ed alla approvazione del Consiglio Superiore della G. C., di tanti Dirigenti federali e di tanti Parroci ed Assistenti Ecclesiastici, sono per noi una spinta a curare sempre più questo piccolo foglio che cresce all’ombra della Società S. Paolo.


Unione di Preghiere


Per tutte le persone che si raccomandano alle nostre preghiere offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa, e le raccomandiamo ai Cooperatori.

Il Tempio a S. Paolo
– S. S. Pio XI. – La libertà della S. Sede e della Chiesa. – L’Apostolato della Buona Stampa. – L’incremento della P. Soc. S. Paolo. – I Bollettini Parrocchiali. – L’opera delle duemila Messe. – I centri di diffusione di libri e oggetti religiosi. – Le Biblioteche. – La diffusione del Vangelo. – I periodici settimanali. – Gli scrittori Cattolici. – Una signora afflitta da artrite lunga e dolorosa. – Per conoscere la vocazione. – Un signore del piacentino. – Una benefattrice che si raccomanda caldamente. – Una zelatrice e la sua famiglia. – Una bambina ammalata. – Due famiglie. – Una buona persona che si raccomanda per due grazie. – Una persona amica dalla Francia. – Un commerciante per urgenti bisogni. – Un giovane che si trova in speciali necessità spirituali. – Una persona di Udine. – Due ottime zelatrici. – Una povera paralitica. – Una famiglia del milanese. – La conversione di un professore. – Una zelatrice del genovese. – Tutte quelle persone che si sono raccomandate alle preghiere della casa.


Abbiamo bisogno

di un buon testo e relativo commento della « Gerusalemme liberata» del Tasso; degli Inni Sacri del Manzoni; di una antologia di prose e poesie.
Può essere che qualche buon amico Insegnante, specialmente di seminario possa fare una buona offerta a S. Paolo, come cooperazione preziosa all’Apostolato.
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Copiare col Sangue il Vangelo


L’Apostolato-Stampa è a fianco dell’Apostolato parola, come la S. Scrittura a fianco della tradizione e predicazione orale. Ed ecco che le anime molto divote, veramente amanti di Gesù lo intendono sempre più! E pregano e operano, colla parola, coll’esempio, coll’azione, colle offerte.
«Io vorrei fare la Bibbia che fosse il Re per maestà e bellezza dei libri» diceva una persona che sapeva appena appena leggere. O Gesù, si sfogava un’anima dopo la S. Comunione, vorrei copiare con il mio sangue tutto il vostro Vangelo. I primi cristiani si portavano le migliori sentenze del Vangelo appese al collo.
Ed ecco la moltitudine di anime che onorano il Divin Maestro con la pratica di umili e quotidiane virtù per l’Apostolato-Stampa, e riparano in molti modi l’eresie, gli errori, le bestemmie e gli scandali così diffusi a mezzo della Stampa cattiva.


Agli Emigrati

L’appello lanciato a voi per farvi zelatori dell’opera delle due mila Messe ed a contribuire alla edificazione della Chiesa a S. Paolo ebbe un esito soddisfacente.
Questo diciamo a vostro onore ed affinché al vostro esempio altri siano attratti a fare bene.
Abbiamo ricevuto lettere dall’Americam dall’Asia, dall’Africa, dalla Francia e dalla Svizzera: sono tutte piene d’entusiasmo e di buoni propositi, ne riportiamo qui solo due a testimoniare quanto abbiamo detto:

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Teol. Giac. Alberione – Dir. Resp.
Alba – Pia Società S. Paolo – Alba

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LE OFFERTE DEI DEVOTI DI S. PAOLO

Offerte per grazie

Il Signore non si lascia vincere in generosità. Se noi doniamo a Lui per la gloria sua, avremo una ricompensa grande su questa terra ed il centuplo nella vita eterna. La carità è leva potente sul cuore del Padre Celeste da cui ottiene le migliori grazie.

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Il fare la carità è una grazia che ci concede il Signore perché con questa acquistiamo meriti preziosi pel cielo.

Si fa carità per ottenere le benedizioni del Signore sulla campagna, per un miglior raccolto, pei bisogni della famiglia, per la conversione di persona cara ecc. per partecipare a tutto il bene ed a tutte le preghiere che si fanno in casa.


Per il pane


È l’offerta per riconoscenza alla Casa, fatta da tanti genitori che riconoscono quali sacrifici faccia la casa pei loro figli che mantiene, educa, istruisce ad una minima pensione.


A FONDO PERDUTO

Riesce un modo di beneficenza sempre più preferito dai benefattori nostri, che sono umili e di ottimo spirito. Per due motivi: per la sua segretezza; perché assicura gli interessi vita natural durante lo stesso capitale nel caso di necessità.

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Un ottimo benefattore, provato da molte croci, ha portato a S. Paolo un suo capitolino di L. 15.000: così dicendo: «se vengo a morire, senza nulla dire, siamo intesi che rimangono all’opera; intanto esigerò l’interesse e confido che non avrò bisogno del capitale».

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Una persona che a S. Paolo dedica tanta parte della sua vita, con lavori di cucito, ha portato L. 6.000 (seimila): «è tutto il mio avere, ma io credo che Gesù avesse anche meno e il mio desiderio sarebbe di essere come Lui».
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