Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ANNO IX – N. 11 – Bollettino Quindicinale – 15 Novembre 1927 – C. C. P.

UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA


Opus fac Evangelistae
(II Tim. IV, 5)



Alba – Scuola Tipografica della Pia Società S. Paolo – Alba

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PER GLI ALTARI DELLA CHIESA A SAN PAOLO


Avrà un altare il Divin Maestro per l’adorazione perpetua e l’opera delle duemila SS Messe.
Avrà un Altare San Paolo per l’Apostolato Stampa.
Avrà un Altare le Regina degli Apostoli che ha la cura delle vocazioni.
Avranno un Altare le Anime Purganti che tutti suffragheremo desiderando suffragi per noi.
Avrà un Altare S. Giuseppe il generale nutrizio e protettore degli Agonizzanti.
Avrà un Altare l’Angelo Custode il fedele compagno nostro.
Avrà un Altare San Pietro che ci otterrà la fedeltà al Papa.
Avrà un Altare Santa Teresa del B. G. comprotettrice delle «Pie Discepole».

Ogni altare con le relative decorazioni, statue, pitture, marmi ecc. costerà c.a 100.000 (centomila lire). Chi vorrà fare tale ossequio e propiziarsi il Divin Maestro, la Regina degli Apostoli, S. Paolo, S. Pietro, S. Giuseppe, le Anime Purganti, l’Angelo Custode, S. Teresa del Bambino Gesù? Vi sarà certo chi vorrà avere un altare tutto suo: come vi sono persone che vogliono avere un sacerdote tutto loro, fatto con una propria borsa di studio.
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OPERA DELLE DUEMILA MESSE
PER I NOSTRI COOPERATORI E BENEFATTORI

I Cooperatori si costruiscono la loro Chiesa a San Paolo

Un caso esemplare: lo riportiamo colle parole precise del protagonista:
«Ho ancora innanzi agli occhi la scena della morte del mio buon Papà. Era vecchio e moriva di vecchiaia non di malattia: uomo onesto, laborioso, ottimo cristiano. Mi disse: io ho sempre fatto celebrare ogni anno quattro SS. Messe per tutti quelli della famiglia, i vivi e i defunti; ho ricevuto per questo tante grazie! Te lo raccomando fa tu altrettanto! – Ed io lo promisi, e finora sono stato fedele alla promessa. Ma ora sono vecchio e la mia famiglia è dispersa, non so se continuerà la mia pratica dopo la morte. Inoltre è un grave disturbo per me ogni anno. Sono perciò venuto nella decisione di iscrivere tutti i membri della mia famiglia all’Opera delle «Duemila SS. Messe». Sono venti i membri della mia famiglia e quelli della famiglia di mia moglie; me li noti tutti, eccole duecento lire».
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Anno IX – N. 11 – 15 Novembre 1927 – Conto Corrente Postale

UNIONE COOPERATORI BUONA STAMPA

IL TEMPIO A S. PAOLO

I lavori attorno al nostro tempio hanno avuto in questo mese un impulso maggiore e ci hanno data l’armatura completa della volta.
I primi archi di legamento sono stati lanciati sui legni inchinati o tagliati a semicerchio, reggenti le piccole traverse unite e fissate l’una vicina all’altra.
Le pareti sono ancor libere al sole di autunno per mostrare con bella rudezza le mensole, le bozze, i cornicioni, gli ornati, le gonfiature e le rientranze del barocco, picchettato qua e là di bianca calce.
I molti e molti muratori ora s’affaccendano attorno alla facciata che s’eleva già a 20 metri.
Le mestolate di calce, i colpi di martello e cazzuola, per livellare o scantucciare i mattoni, le squadrature e le misure a filo piombo si succedono d’istante in istante per tutta la giornata.

L’opera cresce

E la costruzione voluta e sorretta dai nostri Cooperatori volge al termine. Finora son già state pagate ben 800.000 lire per il tempio. Si cammina rapidamente a superare il milione. Ma, e i soldi?
Perché questa domanda?
Forse che dubitiamo e diciamo: «Dov’è la Provvidenza?».
Sappiamo con certezza che il Signore non viene meno a quelli che vogliono la sua gloria, che San Paolo non manca d’intercedere per quelli che dietro a Lui, gridano: «Annunciamo il Vangelo, facciamolo conoscere, pratichiamolo, viviamolo!».

Quest’altr’anno…

Era la vigilia dei morti, nel pomeriggio, quando prima di lasciarci avviare alla visita del cimitero, il Signor Teologo ci radunò sulla soletta della Chiesa in mezzo a quella titanica gabbia di legno, di pali e di travi e di assi dell’armatura centrale.
Ci parlò dei morti, degli amici nostri, i giovanetti e le fanciulle cadute all’inizio del loro apostolato, ci parlò dei benefattori, di voi carissimi cooperatori e dei vostri morti e guardando alle pareti gregge e alla volta del cielo, stretto in un orizzonte ottagonale:
– Quest’altr’anno, disse, le nostre preghiere e i denari dei nostri amici ci permetteranno di celebrare al coperto e al sicuro le meste funzioni per le anime di quelli che ci hanno lasciato, beneficandoci ed aiutando l’opera della Buona Stampa…

Occorre

che ognuno di noi raddoppi gli sforzi, i lavori e le offerte. Dobbiamo darlo
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presto compiuto al Signore, a Maria e a San Paolo, questo tempio.
Presto, presto perché i giovani, le giovani e le suore sono saliti di numero e toccano quasi il migliaio e non possono più in tutta la mattinata avvicendarsi nella piccola cappella.
Donate, amici e cooperatori, le vostre offerte come volete che San Paolo doni a voi le sue grazie abbondanti.
Le spese sono ingenti ma non devono spaventare.
Caduto il palancato, dopo compiute le volte e la cupola, bisognerà che l’opera dei riquadratori, dei legnaioli, dei fabbri e degli artisti succeda e saranno necessari altri denari.
Ma è per il Signore, padrone di tutto, delle nostre borse e delle nostre fortune, per il Signore cui nulla si può rifiutare.

UNIONE DI PREGHIERE

Per tutte le persone che si raccomandano alle nostre preghiere offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa, e li raccomandiamo alle preghiere dei Cooperatori.
Il tempio a S. Paolo – S. S. Pio XI. – La libertà della S. Sede e della Chiesa. – L’Apostolato della B. Stampa. – L’incremento della Pia Soc. San Paolo. – I bollettini parrocchiali. – L’opera delle duemila Messe. – I centri di diffusione di libri e oggetti religiosi. – Le Biblioteche. - La diffusione del Vangelo. – I periodici settimanali. – Gli scrittori Cattolici. – Una buona madre di famiglia ammalata. – La pace in una famiglia. – Alcune figliole per seguire la loro vocazione. – La mamma di un nostro chierico per grazie speciali. – Diversi giovani della casa in particolari necessità. – Un chierico ammalato. – Un Maestro per una grazia importante. – La conversione di un padre di famiglia. – Un parroco e la sua parrocchia. – Alcune zelatrici e benefattori. – Una signorina di Corneliano. – Gli abbonamenti ai buoni giornali.

STAMPA, STAMPA E SUFFRAGI

Le anime perdute a causa della stampa cattiva, sono tante che la visione del loro numero ci metterebbe spavento. Il purgatorio pure è carcere di fuoco che fa scontare la pena della cattiva stampa a gran numero di anime, a più gran numero di quanto possiamo pensare se pur pensiamo a queste anime. Si parla dei poveri loro: si prega per i poveri: si abbandonino i giornali nocive e mondani, causa del loro purgatorio, e sarà suffragio pietoso e propizio per i poveri morti.
Si conoscerà al giudizio di Dio, il gran danno di non aver conosciuto di più o fatto meglio conoscere il Signore.
Così si è amato poco, si è servito male, si è profanato il suo giorno, si è violata la sua legge.
E si verseranno in Purgatorio lacrime ben più penose delle fiamme.
Lacrime non conosciute: e forse non asciugate da altri.
Nutrire perciò le anime di verità, per salvarle.
Salvare le anime, ecco il dovere nostro: ecco la cura dei cooperatori buona stampa, ecco il compito della stampa buona.
Ogni cooperatore si faccia propagandista in questo tempo in cui si avvicina la fine dell’anno: si diffonda il giornale buono diocesano, si spargano libri buoni. Quanto possono i padri di famiglia, le madri, i maestri e le maestre! Il Signore tiene conto del bene fatto ed al giudizio ne dà il premio.
Ogni cooperatore poi non dimentichi di suffragare le anime che gemono in purgatorio per la stampa cattiva: sono scrittori, stampatori, compositori, rivenditori, ecc. di libri e giornalacci. Ebbero il perdono dal Signore misericordioso: rimane però loro ancora qualche pena da scontare e gemono tra quelle pene.
Sentiamo le loro grida strazianti: porgiamo loro il nostro soccorso: le anime liberate otterranno maggiori grazie sulla stampa buona.
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S. PAOLO

Saulo principia la sua predicazione in Damasco – Va in Arabia – Ciò che operò in questo paese – Ritorna a Damasco – Prima persecuzione contro di lui – Il re Areta – Saulo fugge da Damasco.


Il gran vaso di elezione, pertanto, fortificato dalla grazia per il santo battesimo, tosto che si vide cristiano sentissi animato da una forza soprannaturale e divina, per la quale cercando contrapporre ai colpi di lui scagliati contro la Chiesa di Gesù Cristo, una carità ed una fede non comune, si sentì mosso a divenire il predicatore più grande, l’apologista più insigne. Improvvisamente, dunque, comparve nelle sinagoghe degli ebrei, e mentre questi attendevansi un parlare di fuoco contro i seguaci del Crocifisso, affine di essere ancor eglino animati alla rovina della nascente religione, in quella vece innanzi a quelli medesimi con i quali avea partecipato agli errori ed all’odio contro i seguaci del Nazareno, Saulo afferma e prova che Gesù Cristo crocifisso era il vero figliolo di Dio.
Tale subitanea mutazione cagionò nel partito farisaico di cui egli era uno dei capi principali, grandissima meraviglia: stupefatti e attoniti lo ascoltavano parlare con islancio straordinario di quella dottrina che pochi giorni innanzi era per esso lui oggetto di abominio e di orrore, ed inarcando le ciglia, l’un l’altro guardavansi quanti lo udivano, domandandosi a vicenda, se fosse pur desso quel Saulo, quell’acerrimo nemico dei seguaci di Cristo venuto appositamente in Damasco con l’ordine di tutti catturarli e condurli legati alla sinagoga di Gerusalemme: tanto sembrava ad essi impossibile tale cangiamento!
Nondimeno Saulo, illuminato dalla celeste sapienza, con dialettica impetuosa robusta ed affascinante, di cui nei secoli avvenire dovea mostrarsi tipo e modello ai predicatori della fede, faceva conoscere ai Giudei che il Messia promesso dai Profeti, ed aspettato da tanti secoli, era venuto al mondo nella persona di Gesù Cristo. Dalla forza di quel ragionare trionfante, gli ebrei ricoperti di confusione non sapevano cosa dire e rispondere: il quale ragionare unito alla strepitosa sua conversione, al suo profondo sapere ed alla sua eloquenza, produceva nell’animo degli uditori viva impressione, cui poscia voltasi in odio malvagio, dovea seguire a guerra perpetua e crudele contro l’apostolo, dalla quale non sarebbe certamente scampato se colui che lo aveva prescelto alla grande opera dell’apostolato non ne avesse rotto le trame. Passati alquanti giorni dopo l’arringa, Saulo non si trattenne a Damasco, né tornò a Gerusalemme, bensì partissi da quella città per andare nell’Arabia. Egli medesimo nella sua lettere a’ Galati ci descrive questo primo viaggio, e dice: «Allorché piacque a colui che mi aveva segregato fino dall’utero di mia madre, e per sua grazia si degnò di rivelare a me il suo Figliuolo, affinché io lo predicassi alle genti, subitamente non presi consiglio dalla carne e dal sangue, né andai a Gerusalemme da quelli che erano apostoli prima di me, ma andai nell’Arabia, e di nuovo ritornai a Damasco indi tre anni dopo andai a Gerusalemme per visitare Pietro». Da questo tratto della lettera ai Galati, veniamo a conoscere tre fatti di grande importanza e di grande luce per il seguito della storia: prima l’interna altissima rivelazione che a lui venne fatta dei misteri di Gesù Cristo affinché li predicasse alle genti: poi essere
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egli l’apostolo dei gentili, ai quali era destinato a portare il Vangelo: ed in fine essere trascorsi tre anni dalla sua conversione, alla prima andata in Gerusalemme per visitare Pietro. Le quali cose osservate, proseguiamo a narrare le gesta di questo luminare del mondo, decifrando primieramente in quale parte dell’Arabia ei si portasse, e ciò che ivi operasse.
Salutati dunque i fratelli di Damasco, Saulo s’incamminò alla volta della grande penisola arabica, la quale, circondata da tre parti dall’acqua, potevasi allora riguardare come terminata in una linea, che si tirasse fra le due estremità del Golfo Persico e dell’Elanitico distante l’uno dall’altro 800 miglia. A tramontana di questa linea trovasi il tratto triangolare del deserto posto framezzo alla Babilonia ed alla Palestina confinando da questa parte con la Siria, luogo appunto donde erasi partito Saulo: quindi il nome Arabia nel senso usato nella lettera ai Galati, si riferisce, secondo il chiarissimo geografo Bevan unicamente a questo distretto settentrionale, e quivi sembra aver egli fatto la sua triennale dimora.

(Continua)


Cooperatori ed amici, alla vostra Chiesa si sta mettendo il tetto.

S. LUIGI re di Francia ascoltava ogni giorno tre Messe. Avendo sentito che taluno criticava tale devozione come eccessiva, rispose con tutta prontezza: «Se impiegassi invece il doppio del tempo in giuochi, caccia e passatempi, nessuno parlerebbe. Ecco quanto è stolto il giudizio degli uomini».
S. BONAVENTURA la chiama il compendio di tutto l’amor divino, di tutti i benefici dispensati agli uomini.

IL DENARO

È utile per i bisogni corporali, per farci del bene, per suffragare i nostri Morti.
Ma quante volte il mezzo si scambia col fine, e diventa pericolo per la nostra infermità, ciò che nei disegni di Dio è aiuto?!
Precisamente come si può dire del cibo, del vino, ad esempio.
E chi vi mette il suo cuore, troverà colà la sua croce ed il suo tormento.
Un uomo, ricco di centinaia di migliaia di lire, aveva negato per la Chiesa in costruzione una piccola somma che il Parroco aveva chiesto come per elemosina.
Venne ammalato, colpito da paralisi anche nella lingua, quindi impossibilitato a proferire parola. Eppure con molti segni insistenti domandò gli portassero denaro. Gli fu recato un biglietto da cento. Pieno di sé dalla contentezza cominciò a stringerlo fra le mani a baciarlo, ecc., tanto che la figlia maggiore credendo lo rovinasse glielo volle togliere.
Il malato non voleva a nessun costo riconsegnarlo; anzi riuscì a ridurlo in un piccolo batuffolo e se lo mise in bocca. Ma la figlia con molte parole e con promesse di darne altro e anche di più, riuscì a ritoglierlo. Lo rinchiuse nell’armadio.
L’infermo si accorse dell’inganno, cominciò a dar segni del più vivo dolore e più amaro, a piangere ed agitarsi!
E spirò fra quelle smanie, senza ricevere i SS. Sacramenti.
La persona di servizio, presente a quella scena, così significativa, ne ebbe tale impressione che concepì i migliori propositi per la sua vita. Spese poi in bene ed opere sante quel tanto che la Divina Provvidenza gli aveva dato.
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DEO GRATIAS

L’anno volge al termine e già si è iniziata intensa propaganda per nuovi abbonati, per maggior diffusione delle opere della Casa, che, come tanti predicatori, si sparpagliano da un capo all’altro della bella Italia ad annunziare la buona parola , la parola di verità e di vita. I primi risultati ottenuti sono più che soddisfacenti. La « Domenica», la « Buona Parola», « il giornalino», «l’Aspirante» hanno già aumentato di parecchie migliaia di copie la loro tiratura e ogni giorno giungono nuovi abbonamenti. Ai bollettini vecchi se ne aggiungono di nuovi ogni settimana; le biblioteche hanno aumentato considerevolmente il loro numero.
Deo Gratias! Aumentano i mezzi di bene ed aumenta il numero di anime che si avvicinano al Padre celeste. I nostri cooperatori specie i genitori, le maestre, le suore possono anch’essi darci man forte nella diffusione delle opere della Casa. Essi avranno il merito dell’apostolato, la soddisfazione e la gioia che prova chi compie il bene.

Famiglie cattoliche!

Il giornale dei vostri bambini è il magnifico settimanale a colori «Il Giornalino», di prezzo mitissimo e di efficacia insuperabile.
Abbonamento annuo L. 8. Semestrale L. 4,50. Ogni copia Cent. 15.
Il giornale per tutti, grandi e piccoli, giovani e ragazze è:
«La Domenica Illustrata»
16 pagine a colori, novità di cronaca settimanale, illustrazioni, novelle, romanzi in appendice.
Abbonamento annuo L. 15. Semestrale L. 8. Ogni copia Cent. 30.
Vostro dovere è di preferirli a tutta l’altra stampa cattiva o neutra!
Abbonatevi; cercate abbonamenti tra le conoscenze vostre!
Inviando sin d’ora la quota si ha diritto a tutti i numeri di dicembre.

Date alla Chiesa
un Missionario della Buona Stampa

Le Sig.re Dentis di Torino avevano chiesto spiegazioni della Casa e come potessero continuare gli studi i giovani poveri.
Seppero delle madrine che pagano la pensione per un chierico per tutta la durata degli studi; mamma e figlia vollero pagarne una. Il Signore le animò a fare di più per la sua gloria: ora pagano ciascuna una pensione.
La Casa ed in modo speciale i due giovani pregano il buon Dio a far scendere sulle benefattrici l’abbondanza delle sue grazie.
Similmente volle fare la signorina Compaire , persona di servizio a Torino. Impossibilitata a versare in una volta la pensione mensile ogni giorno mette una lira in una busta che chiude al termine del mese.
Alla fine dell’anno consegna le dodici buste, e così provvede alla pensione.
Quanti bei meriti per il cielo!
Con la buona volontà si trovano tante vie per beneficare la Casa. Noi preghiamo perché il Signore coi benefattori sovrabbondi di riconoscenza.
La Serva della Sacra Famiglia scrive: «Ecco qui racchiusa la piccola somma di lire 120. Quota pei miei due protetti, ottobre e novembre.
Vi unisco l’augurio fervido che l’anno di studio, testè cominciato, sia fecondo non solo di frutti materiali, ma di vittorie contro le inclinazioni, che allontanano da Dio e di acquisto di quelle virtù, che perfezionano l’anima, la rendono simile a Colui che è il vero nostro modello e attirano su noi i suoi favori e le sue benedizioni.
Mi raccomando ad essi per una preghiera.
A Lei Rev. Sig. Teologo tutto il mio devoto ossequio». Serva d. S. Famiglia.
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NUOVE BORSE DI STUDIO

Borsa di studio «S. Teobaldo»


Il Santo Albese, il Santo dell’umiltà merita di essere glorificato. Il pio benefattore ha dato la somma necessaria per iniziare la Borsa di Studio, «lire duemila», in seguito alla lettura della vita di S. Teobaldo scritta dal Rev. Don Chiavarino, tanto benemerito con i suoi libri e con la sua predicazione eucaristica.
Diciamo che ha iniziato la borsa di studio; ma egli colla fiducia nella Divina Provvidenza saprà anche compierla: o vi sarà chi la compierà. S. Teobaldo aveva dato in elemosina ai poveri la farina ricavata dalla macinazione del grano del padrone, cui era a servizio. L’aveva fatto con fiducia nel Signore, sicuro che per l’opera buona non avrebbe avuto a soffrirne il Padrone. Con questa fiducia riempì il sacco di sabbia, lo portò a casa e depostolo in un angolo, corse a pregare.
Quando il padrone sciolse il sacco per farne il pane, vi trovò la miglior qualità di farina quale aveva mai avuto in passato. Oh! la Divina Provvidenza.


Borsa di Studio Madonna di Lourdes

Come preparazione e per ottenere le misericordie della Bianca Signora di Lourdes nella festa dell’otto dicembre una buona piissima signora ha voluto costituire una nuova borsa di studio con l’offerta di L. 10.000, consegnate tutte in una sola volta.
Più che l’offerta, è da ammirarsi il sentimento di pietà con cui Essa l’ha fatto e le lacrime di riconoscenza da essa versate perché il Signore e la S. Madonna si degnassero di accettare quel frutto di tanti risparmi e di tanto lavoro.
Il Chierico cui venne destinata si trova in vere e urgenti necessità: egli promette di mostrare la sua riconoscenza alla Divina Bontà con una corrispondenza sempre più fervorosa alla Divina Vocazione, e con assidue e costanti preghiere per la Pia Benefattrice.


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RICORDIAMO I NOSTRI DEFUNTI: un ricordo speciale mandiamo ai benefattori e Cooperatori dell’Apostolato stampa ed a quelli che gemono tra le pene del Purgatorio per la stampa cattiva. Non dimentichiamo i nostri cari, dei quali forse ne godiamo le sostanze. Fanno molto bene ed è lodevole quanto fecero molte persone: iscrivere tutti i loro defunti all’opera delle due mila Messe: è questo certamente un mezzo migliore di mostre la nostra riconoscenza.
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AGLI EMIGRATI

Vorrebbe il nostro Bollettino adunarvi tutti per conoscervi meglio e per farvi conoscere tra voi l’un l’altro.
Siete per noi una grande famiglia, amica di nostra casa, di nostre opere, amica in tutti i modi fino ad essere capace di offerte e di aiuti non indifferenti, alla famiglia che s’ingrandisce sempre più ogni mese.
Poco tempo addietro venne a visitare l’Opera un piemontese tornato per alcun tempo dall’Argentina ove ha residenza e famiglia; la sua visita ci fu un vero regalo; una signora ci annunziò che verrebbero presto a trovarci; altri ci scrissero lettere affettuosissime, così ne ricevemmo dall’Argentina, dagli Stati uniti, dalla Francia, e dalla Svizzera.
Conosciamo in quali ambienti vivete, in quali pericoli per la fede vostra, in quali difficoltà per compiere i vostri doveri religiosi. Conosciamo pure da quale stampa siete attorniati cioè dalla stampa cattiva, maligna, immorale, stampa che mira a distruggere quei sani principi di carità, di amore e quella fede che avete ricevuto dalla terra vostra, dalle madri vostre.
Avete perciò bisogno di aiuto, di consiglio, di preghiera e di leggere il giornale buono , il buon libro che vi ricordi i buoni principi, i buoni insegnamenti avuti, che vi ricordi i vostri doveri da buon cristiano, che vi ricordi che non siete solo su questa terra per lavorare e guadagnare, ma siete avviati verso l’eternità.
Ad essa rivolgetevi, aiutate con tutta la possibilità l’opera che è sorta per la maggior diffusione di questa stampa.
Nel vostro tempio voi dovreste erigere un altare completamente vostro, fatto coi vostri risparmi, coi piccoli sacrifici.
Sarebbe il ricordo più bello che potreste dare ai vostri morti, alla vostra fede e alla vostra terra.
Ci risponderete qualche cosa? Quando riceverete il presente bollettino pochi giorni soltanto ci separeranno dal S. Natale, dalla festa dei cuori. Gesù Bambino vi benedica. Vi conceda quanto più vi sta a cuore e poi una buona morte: queste grazie le chiameremo a Gesù per voi nel S. Natale.

Non so leggere…
la Stampa del Diavolo!


Nella carrozza di un tram di Brescia una signorina importunata perché avesse a far acquisto di uno dei settimanali illustrati che disonorano l’Italia, rispose: – Non so leggere!
Ed insistendo il giornalaio, la signorina compì dicendo: – Sono codeste vostre pagine che non so leggere che è offesa l’avermele presentate. Allontanatevi!
Questi esempi non dovrebbero essere quotidiani e di ogni luogo? Su ogni predellino di tram, in ogni scompartimento di ferrovia, ad ogni tavolino di caffè, davanti ad ogni esibitore di giornali? Ed invece sono una rarità».

IL LAVORO
dei Cooperatori B. Stampa


Due ottime signorine di Torino, conosciuta la Casa ed il suo scopo mediante le Figlie di S. Paolo colà residenti, si sono accese di entusiasmo per la propaganda delle iniziative. E diffondono particolarmente il S. Vangelo e libri di pietà non solo presso amici, ma sulla porta delle Chiese, invitano all’acquisto tutti i fedeli che vi entrano.
Molti libri hanno già esitato, e molti altri si sono prefisse di diffondere a quel modo.
S. Paolo benedica il loro zelo perché copioso ne sia il frutto, e ci faccia trovare in ogni parrocchia cooperatrici sì entusiaste.
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Nella Pia Società San Paolo
NOTIZIETTE MENSILI

Laurea

All’Accademia di S. Tommaso presso il Seminario Angelico di Roma ha ottenuto con lusinghiero esito la laurea in filosofia il nostro carissimo Don Pietro Borrano già titolare di tale materia d’insegnamento nei corsi liceali dei chierici della Pia Società S. Paolo e del seminario Vescovile di Alba.
All’ottimo laureato l’evviva cordiale degli amici e dei giovani cui egli dà tanta parte delle sue cure.

Baccellierato

Presso la Pontificia Università di Sant’Apollinare a Roma il nostro Don Basso Giovanni direttore di vari periodici e insegnante di diritto nella scuola di teologia, ha superato felicissimamente gli esami di Diritto Pubblico e Privato del 1° grado accademico, ottenendo il Baccellierato.
Auguri di un presto coronamento e… d’un massimo dottorato.

Macchina nuova

Macchine, macchine, fino a riempire ed assordare tutti i buchi delle nostre case. La nostra sede di Torino ha inaugurato ai primi di novembre una macchia piana per stampa.
La Dottrina Cristiana fu il primo libro ad essere stampato e diede così il battesimo alla nuova macchina votata a mangiare inchiostro e imprimere carta per l’opera della buona stampa, continuamente.

Per i Morti

Il primo novembre fu una giornata tutta dedicata ai morti, ai fratelli e alle sorelle nostre che nella piena giovinezza lasciarono l’apostolato terreno per il cielo, ai benefattori e cooperatori che pel vincolo santo della Comunione Cristiana, sono sempre uniti, anche dall’al di là a noi e alla nostra casa.
Un impegno comune in quel giorno, dal Superiore al più piccolo ragazzo, di acquistare il numero massimo d’indulgenze per l’Anime sante del Purgatorio. Né altre preghiere si recitarono fuorché i sei Pater, Ave, Gloria dell’Abitino ceruleo. La preghiera non cessò un istante nella Cappella, dinanzi al SS. Sacramento, continuò la notte e il mattino seguente.
Al cimitero, tutti visitammo le tombe dei cinque morti della Pia Società pregando distintamente su ognuna quella pace celeste per conquistar la quale viviamo e lavoriamo uniti noi e i cooperatori nostri nell’azione della Buona Stampa.

Nuovi alunni

Fioritura di vocazioni! Giovinezze e giovinezze fiorenti, si sono trapiantate in questi ultimi due mesi nel Seminario dell’Opera San Paolo. Giungono da ogni parte d’Italia dal Friuli più alto alla Sicilia più spinta nel mare.
Sono 200 nuovi alunni che la nostra sede ospita in quattro sezioni di classi preparatorie al ginnasio.
In buon numero sono pure le nuove allieve che si preparano per l’Apostolato femminile nelle classi magistrali.
Assicuriamo i parenti e i Signori Parroci che i loro frugoli sono lieti e sani, ricchi della grazia del Signore e della salute che l’aria della Langa accarezza e mantiene.
Hanno ormai tutti un pensiero solo, quello di santificare sé e di santificare gli altri nel lavoro, nello studio e nella gioia della più pura giovinezza.

INDULGENZE DEL MESE

Indulgenza plenaria : 8 Dic. Immacolata Concezione.
Una speciale indulgenza plenaria viene concessa ogni volta che i membri o cooperatori faranno un’ora di adorazione davanti al Santissimo sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società.
Indulgenza plenaria in articulo mortis ai membri e ai Cooperatori, che confessati e comunicati o almeno contriti, diranno devotamente con le labbra o col cuore il santo nome di Gesù ed accetteranno la morte dalle mani del Signore in pena dei propri peccati.
Parziale di cento giorni da lucrarsi dai membri e dai Cooperatori ogni qualvolta diranno col cuore contrito qualche preghiera secondo i fini della Pia Società o presteranno un qualche aiuto: (lavoro, elemosina, offerte).
4 Dicembre: Prima domenica del mese . Comunione riparatrice contro i delitti della stampa cattiva.
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LA NOSTRA CASA DI ROMA

I nuovi carissimi figliuoli, venuti per dedicarsi a Dio e formarsi all’apostolato della buona stampa hanno occupato tutti i posti.
Salutano caramente i parenti, e stanno bene nel mite autunno romano.
La Casa di Alba ci mandò per due settimane due dei superiori amati. E ben li ringraziamo degli ineffabili beni di carità e di unione e di indirizzo che le loro visite ci portano.
Il giorno dei morti fu giornata propiziatoria per i cari cooperatori defunti: a Roma tanto deve essere accetto a Dio la pietà per i defunti, perché tanto viva è questa salutare e santa pietà.
Così nella giornata missionaria si pensò a quanti lontani sono ancora avvolti nelle tenebre: davvero che più possente è sentita la bellezza radiosa dell’apostolato della stampa, quando si considera, che solo dalla luce della verità cresce l’amore del vero bene pieno della letizia dei cuori, e della letizia della salvezza.

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È cresciuto il numero dei bollettini Parrocchiali; sei sono di questa Alma Roma: S. Paolo, S. Filippo, S. Francesco, S. Elena, Angeli Custodi, Carmine. È grazia del Divin Maestro: è gran gioia dell’anima.
Sono pur uscite le prime edizioni dei primi libri, ancor tanto poveri di arte, ma crediamo ripieni di efficace soavità spirituale.

Vigna di S. Paolo

Con questo novembre ci è stata data in possesso. E vi abita un gruppo della casa: e là prega e dalla preghiera sorgerà la casa: e la nostra famigliola trova campo di ricreazione, di lavoro, e di aiuto.
Intanto che la vigna è vigna, ci darà molto del necessario per il sostentamento quotidiano della famiglia: e glorificherà così il Signore. Poi la vigna saremo noi: anzi noi vogliamo essere la vigna di San Paolo, che fa buone le uve di meriti, di gloria a Dio e di apostolato.
Intanto la divina Provvidenza ci mandò da versare la prima rata. Sono stati S. Rosari cambiati in marenghi sonanti. Uguali a questa rata ve ne saranno altre 19 (diciannove).
Il Padre Celeste lo sa; le rate si verseranno. Lo tengano a cuore anche i nostri amici; anche loro vogliano appartenere alla «vigna di San Paolo». Può anche essere alcuno che faccia lui solo un terzo, una mezza, una rata intera da solo!
Tutti in famiglia insistono colla preghiera e buona coscienza.
Le preghiere si cambieranno in doni celesti per i benefattori; per le loro offerte si cambiano in metri quadrati di vigna, si accettano anche somme in prestito: intanto è carità.


Sacra Ordinazione

Sa il Signore con quale effusione scriviamo questa notizia la prima volta di qui.
Il nostro Ch. Sig. Luigi M. Borio che a Roma è l’Angelo custode dei giovanetti fu, per ordine di S. E. il Card. Vicario e per dimissorie del Ven.mo Vescovo di Alba, promosso ai primi gradi dell’Ordine Sacro; e ricevette la prima tonsura, e poi il giorno dei santi, e a fine novembre gli ordini minori. E sia bella la sua preparazione al ministero della Eucaristia, e allo sposalizio collo Spirito Santo.


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S. VENCESLAO re di Boemia, ascoltava ogni giorno più Messe e di frequente le serviva egli stesso. Era tanta poi la devozione che professava a questo augusto mistero, che voleva con le proprie mani provvedere il pane ed il vino occorrenti al divino sacrificio. A tale scopo lavorava un apposito campo, dove coltivava la vite, seminava il frumento, ne ricavava il vino e il pane e presentavali con santa soddisfazione ai sacerdoti.
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DIAMO IL VANGELO ALLE FAMIGLIE

Coll’autunno ritorna l’epoca della lettura e della diffusione del Vangelo: fate che ogni famiglia di vostra conoscenza abbia e legga il Vangelo.


Il Vangelo è entrato in ogni famiglia a
TEANO (Napoli)

Spett. Sezione Biblica,
Ho acquistato molte copie dell’Evangelo di codesta Società. Desidero organizzare una giornata dell’Evangelo, onde distribuirli alle varie famiglie della Parrocchia. Prego di mandarmi qualche foglio in cui si suggeriscano le norme, onde seguirle. Quello che c’è da pagare si compiaccia di dirmelo.
Con ringraziamenti e ossequi.

Parr. Raffaele Caprio.

Nota: gli fu inviato il modo di tenere la festa dei Vangelo su appositi foglietti che teniamo a disposizione.


RUSSI (Bologna)

Domenica 4 settembre, per volontà dei giovani del Circolo C. Ferrini, di Russi si è svolta, riuscitissima, la Giornata per il Vangelo.
Dopo la imponente comunione generale del mattino, ha avuto luogo nel pomeriggio alle 16 circa il piccolo congresso.
Il teatro del Circolo pavesato a festa è gremito di scelto pubblico.
L’Assistente Don Parmeggiani legge le numerose adesioni.
Ha la parola il relatore ufficiale avv. Ossicini, il quale rivendica l’autorità della Chiesa contro i Protestanti nell’interpretare il S. Vangelo.
Ricorda la volontà di Leone XIII per la diffusione del Vangelo: ricorda il Congresso di Bologna del 1925 che ha segnato l’inizio della costituzione dei Gruppi del Vangelo in seno alle storiche associazioni Cattoliche; termina augurandosi che entri e si studi nelle famiglie e sia apportatore di pace e carità.
Si approva il seguente ordine del giorno.
1) Che tutti si facciano il dovere di leggere, studiare, propagare il Vangelo;
2) Che in tutte le famiglie si legga e brevemente si mediti un brano del Vangelo e per questo si interessino prevalentemente i soci delle associazioni Cattoliche;
3) Che in seno alle nostre Associazioni Cattoliche sorga il gruppo del Vangelo.
Dopo ebbe luogo nella Chiesa dei Servi la funzione Eucaristica di chiusura.

La festa del Divin Maestro

è il mezzo più efficace per fare entrare il Vangelo in ogni famiglia.
Diamo uno schema che ciascuno può adattare alla propria parrocchia.
Prepararla un po’ avvertendo una domenica prima: e dove è possibile far pure una certa pubblicità col Bollettino, qualche manifestino.
Al mattino. – Nella S. Messa predica apposita, Comunione per riparare i peccati della stampa cattiva e ottenere grazie sulla buona.
I peccati della stampa cattiva sono più numerosi, se ne commettono milioni e miliardi ogni giorno ed ogni notte: sono i più maliziosi, perché commessi a sangue freddo, spesso studiosamente, tanto che al celebre De Maistre l’assassino di strada sembrava innocente di fronte agli scrittori che corrompono le anime: sono i più diffusi seminando scandalo o massime errate; sono i più creduti, perché la stampa, volere o no, finisce col dominare chi legge.
Ad ogni Messa diffusione in chiesa o con tavolino o come si crede meglio (molti benedissero i volumetti davanti al popolo e poi li distribuirono;
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alcuni li distribuirono alla balaustra come la S. Eucaristia, tutte forme di maggiore solennità che possono giovare assai).
In vari paesi si tenne l’Ora di adorazione. L’altare fu adornato di Vangeli disposti in bell’ordine attorno al S. Raggio e poi furono distribuiti, conciliando così molta venerazione al libro.
Conviene imprimere l’idea che dove entra il Vangelo, deve uscire ogni stampa cattiva.
A sera : Istruzione sul come tenerlo in casa (dare però l’esempio in chiesa: tenerlo sul pulpito ben in vista e in onore, poiché il popolo istintivamente copia dalla sua parrocchia); come leggerlo, quando, da chi, ecc.; insomma una istruzione pratica per avviare alla lettura, come è spiegato in principio di ogni volumetto.
Benedizione : fare ad alta voce le promesse a Gesù Cristo Maestro.
1. Condanniamo ogni insegnamento , libro o giornale contrario al Vangelo.
2. Promettiamo di leggere un tratto del tuo Vangelo ogni girono nelle nostre famiglie, di vivere secondo il tuo insegnamento.
3. Promettiamo di intervenire alla spiegazione del Vangelo e mandare i figli al Catechismo.
4. Promettiamo di allontanare dalla famiglia ogni stampa cattiva e sostenere la buona.
5. Riconosciamo che tu solo sei il Maestro nostro e del mondo in unione con il tuo Vicario, il Papa.
Il Divin Maestro gradisce e benedice la diffusione del suo vangelo e quanto bene si fa, curando che sia letto almeno da un gruppo di famiglie , quelle più facili a conquistare, che siano nutrite di spirito evangelico.

E il prezzo?

È facile superare la questione del prezzo (veramente è più elemosina che prezzo), dando un tono così religioso alla giornata, poiché il popolo non bada più gran che al prezzo. Fu constatato dovunque si tenne la giornata in tal modo. È bene avvertire prima. Il motivo sta qui: in chiesa il sacerdote comanda al suo popolo e questo ai piedi Gesù Sacramentato ubbidisce. Il Sacerdote ha grazie di ufficio, autorità ed è ascoltato. Fuori il popolo non è più del sacerdote, giudica e sceglie lui e sovente si ferma più alla veste e al prezzo che alla sostanza del libro.
Consigliamo: possibilmente di diffondere in una Parrocchia o tutti «Vangeli» o tutti «Il Divin Maestro» (Vangelo unificato): è più facile poi avviare il popolo alla lettura.


Si può aggiungere una lettera?

Sì, ed è molto bene: l’aggiunsero Bergamo, Como, Acireale, Neive, Travedona Roncade e molti altri: l’idea piace specialmente quando il Vangelo è dato come ricordo.
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ASSOCIAZIONE GENERALE BIBLIOTECHE
Via San Paolo – ALBA – (Piemonte)




Scopo

Diffusione della Cultura Popolare, difesa della Religione e della Moralità per mezzo di Romanzi onesti, Racconti, Libri morali ecc.
Programma dell’Associazione è l’istituzione di una Biblioteca in ogni Paese, in ogni Parrocchia, in ogni Scuola.

Sconti eccezionali


Tutti i Soci
(e solo i soci) godono dei seguenti sconti – SCONTI STRAORDINARI sulle EDIZIONI DELLA PIA SOCIETA’ S. PAOLO DI ALBA:

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Su tutte le Edizioni sconti che variano dal 15 al 40 per cento.

I nostri Cooperatori

Si acquisterebbero un bel merito per il cielo, farebbero molto bene a tante anime col diffondere:

La Domenica Illustrata (settimanale per famiglie): L. 15 annue.
La Domenica (settimanale religioso): L. 3 annue.
La Buona Parola (settimanale ricco di notizie morali): L. 2 annue.
Il Giornalino (settimanale illustrato per fanciulli): L. 8 annue.
L’Aspirante (quindicinale illustrato per giovani): L. 2,50 annue.
La famiglia Cristiana (settimanale di grande formato, 12 pagine illustrate, ricco di agricoltura e commercio): L. 10 annue.
L’Unione Cooperatori Buona Stampa (mensile che interessa molto le persone che desiderano conoscere la casa) L. 5 annue.
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LE FIGLIE DI S. PAOLO

Le Figlie di S. Paolo accettano figliuole che vogliano farsi religiose della buona stampa, e figliuole sui 12-15 anni che intendono continuare gli studi e conoscere durante i corsi la loro vocazione.

Condizioni d’accettazione per le alunne


1) Che abbiano compiuto i 12 anni almeno nell’anno di entrata.
2) Che dimostrino pietà e vocazione (per quanto si può prevedere in figliuole di 12-14 anni).
3) Che abbiano compiuta almeno la quarta elementare e riportato l’attestato di promozione.
4) Attestato di nascita, battesimo, studio e buona condotta (rilasciato dal Parroco).
5) Si accettano figliuoline perché imparino il solo lavoro tipografico (operaie) ed altre che col lavoro vogliono pure frequentare gli studi da maestra (operaie studenti).
Tutte per avviarle all’apostolato.
N.B. Sono escluse le orfane di entrambi i genitori: le notevolmente difettose di corpo; le illegittime: quelle che non mostrano inclinazione alla vita religiosa.
La domanda deve essere fatta dal Parroco.

Operaie – Studenti

Le operaie-studenti compiono gli studi ordinari delle aspiranti al diploma di maestra elementare e come operaie, imparano il lavoro tipografico e si dedicano alle varie iniziative della Casa.
Studenti ed operaie hanno lezioni di economia domestica e di cucito. Tutte hanno una formazione religiosa molto buona.

Durata degli studi

Come gli studi in una scuola pubblica.
Non vi sono vacanze estive. Le Alunne possono andare qualche giorno in famiglia ogni anno. All’età conveniente possono chiedere di entrare in noviziato, e quindi di essere ammesse nelle Figlie di S. Paolo.

Pensioni

Le alunne studenti od operaie pagano L. 50 d’entrata che non si restituisce più, anche se la giovane si fermasse un solo giorno, inoltre pagano L. 40 mensili per i primi tre anni; in seguito sono tenute gratuitamente. Però restano sempre a carico dei parenti (per le studenti fino a studi compiuti, per le operaie fino al quinto anno compiuto) il vestiario, biancheria, bucato, rammendatura, libri , medico.
La domanda deve essere indirizzata al Rev.mo Teol. Alberione, o alla Superiore delle Figlie di S. Paolo – Alba.

DALLA CASA DI TORINO

Le Figlie han fatto un passo avanti, frutto della misericordia del Signore: acquistarono una bella macchina da stampa dalla Ditta Nebiolo di Torino. I buoni cooperatori si uniscano a noi nel ringraziare il Signore dell’amore che ci dimostra.
Buone persone torinesi avutane notizia vollero dare il loro contributo per coprire la spesa: a tutte un Deo gratias di cuore e l’assicurazione delle nostre preghiere.
Signora Gallesio L. 50; Maria Manera L. 25; Signora Toppino L. 15; Ratti Carlo L. 10.


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Teologo Alberione Giacomo, Direttore Resp.
ALBA - Scuola Tipografica Editrice – ALBA

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LE OFFERTE DEI DIVOTI DI S. PAOLO

Per la Stampa Buona

L'elemosina è preghiera. S. Paolo la raccomandava e la inculcava ai fedeli ed il denaro ricevuto dalle collette lo faceva distribuire alle chiese più bisognose. Diamo volentieri quanto possiamo per la Stampa Buona per renderci propizio l'apostolo S. Paolo.

Vino e vinello

Il nostro Davide sta visitando i paesi che ci hanno fatto il vino: finora l’ha ritirato dai seguenti paesi:
Priocca brente 100
S. Pietro Govone » 20
Barbaresco » 15
Variglie d’Asti » 15
Farigliano » 12
Roccacigliè » 10
Govone » 20
Totale » 192
Passando a ritirare il vino accetta colla più viva riconoscenza offerte: grano, meliga, fagiuoli, patate, ferro rotto, stracci e quanto la vostra intelligente carità vorrà offrirgli.
In questo mese sta visitando i paesi delle nostre affezionate e caritatevoli Langhe: preghiamo perciò tenere preparato tutto, possibilmente in un posto solo.
A tutti vivissime grazie e preghiere da parte di tutta la Casa e in modo speciale dai vispi giovanetti che recitano ogni giorno tanto volentieri la preghiera per i loro cari Benefattori e dalle Adoratrici perpetue.

Per il grano


DA SCUISEVANO (Teramo)
Spett. Società S Paolo, Alba. Ho il piacere di inviare la presente somma per la raccolta di grano che ho potuto fare a favore della spett. Società S. Paolo. Per me collettore, e per gli offerenti domando una speciale preghiera. Ossequi. Devotissimo De Berardi Michele.
Ben volentieri mettiamo nelle preghiere della Casa le intenzioni sue e quelle degli altri oblatori.

DA GORRINO
Il R. D. Ghione ci scrive:
Ho radunato qui in canonica il grano: sono 36 Mg.: in più ebbi pure l’offerta di L. 78. Attendo che veniate a prenderlo. I nomi degli offerenti sono:
A tutti e a ciascuno vivissime grazie e le preghiere della Casa.
Il nostro Davide gli ha mandato quattro sacchi per riporvi il grano pregando di volerlo concentrare a Cortemilia da persone che vadano al mercato con qualche mezzo di trasporto.


DA CERCINO (Sondrio)

Per 15 kg. di grano L. 20

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