Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ANNO IX – N. 6 – Bollettino Mensile, 10 Giugno 1927 – Conto Corrente Postale



UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA


Opus fac Evangelistae
(II Tim. IV, 5)



Alba – Scuola Tipografica della Pia Società S. Paolo – Alba



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Anno IX N. 6 – 15 Giugno 1927 – Conto Corrente Postale

UNIONE COOPERATORI
BUONA STAMPA

LE FESTE DI S. PAOLO

Si svolgeranno nella settimana dal 26 giugno al 3 luglio. Per quest’anno non potranno ancora essere caratterizzate da grandiose funzioni religiose, essendo il tempio di San Paolo appena in costruzione ed essendo troppo piccola la Cappella. Però le funzioni saranno come negli scorsi anni, continue e daranno modo così a tutti i divoti di S. Paolo di soddisfare la loro divozione.
Quanta fede e quante preghiere nei due anni passati ai piedi di S. Paolo! E quest’anno deve rinnovarsi questo commovente, grandioso spettacolo; deve anzi aumentare perché aumentati sono i divoti ed i beneficati del grande Apostolo.
Le funzioni saranno continue: SS. Messe, Corte a S. Paolo, ore di adorazione: tutti, tutti potranno dare sfogo alla loro pietà.
L’abbiamo già detto e lo ripetiamo: le nostre feste devono essere feste di preghiera, feste di cuori generosi, feste di anime zelanti della gloria di Dio.
Queste feste devono destare un maggiore amore a Gesù di cui S. Paolo ne era ripieno fino a dire: « Non vivo più io, ma vive in me Gesù». Devono destare i tutti un maggior zelo per la diffusione del Vangelo per il quale S. Paolo non aveva un momento di pace: viaggiò e predicò nella Palestina, Fenicia, Licaonia, Pissidia, Macedonia, Grecia, Roma ove coronò la sua vita col martirio. Per questo le feste di S. Paolo quest’anno saranno caratterizzate da un Congresso del Vangelo.



Orario delle feste di S. Paolo




Novena a S. Paolo


Mattino: Messe consecutive dalle 5 alle 8, predica alle 5,30.
Sera: ore 19 S. Rosario e Benedizione del SS.
26-29-30 Giugno e 3 Luglio solenni funzioni religiose continuate nella Cappella S. Paolo.

Congresso del Vangelo

Giovedì 30 Giugno


Ore 8: Ricevimento delle Autorità e dei Congressisti.
Ore 8,30: Messa dello Spirito Santo – Veni Creator.
Ore 9: Relazione sul primo tema: Il Vangelo in Chiesa. Tenuto da un Ecc.mo Vescovo.
Ore 10: Relazione sul secondo tema: Vangelo Fam. e scuola – Comm. Prof. Rodolfo Bettazzi. Presidente Diocesano e Delegato Regionale F. I. U. C.

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insegnante al Regio Liceo Cavour di Totino.
Ore 11: Relazione sul terzo tema: Unione Cooperatori Apostolato Stampa – Teol. Dott. Canon. Franc. Chiesa.
Ore 12: Pranzo.

Pomeriggio

Ore 14: Relazione sul quarto tema: Il Vangelo e l’Azione cattolica – Marchese A. Di Rovasenda della Giunta Diocesana di Torino.
Ore 16: Relazione sul quinto tema: Il Vangelo e l’apostolato femminile – Donna Pulciano Peyron, presidente Diocesana U. F. C. I. per la Archidiocesi di Torino.
Ore 17: Relazione sul sesto tema: I cattolici e il Vangelo – Avv. Gianoglio.
Ore 17,30: Chiusura del Congresso – Te Deum e Benedizione del SS. Parleranno su argomenti relativi alla circostanza altre eminenti personalità del Clero e del laicato cattolico.

Domenica 26 Giugno: Ore 10 inaugurazione della Esposizione e fiera del libro con intervento delle autorità Ecclesiastiche, civili e militari.
Visita alla mostra ogni giorno dalle ore 8 alle 21, e durerà fino al giorno 3 luglio.
26 Giugno ore 10,30: Apertura del Banco di Beneficenza alla presenza delle Autorità.
Il banco resterà aperto ogni giorno dalle 8 alle 21.


26-30 giugno ore 20,30: Maria di Magdala.
29 giugno - 3 luglio ore 20,30: Il Figliuol Prodigo.
Negli intermezzi presterà servizio la banda del 38 Regg.to Fanteria gentilmente concessa dal Colonnello Cav. Mercalli.

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L’esposizione del libro

In ogni città d’Italia si è fatta la festa del libro, voluta dal governo Nazionale: questa manifestazione è più che mai a suo posto in Alba dove è sorta e si è sviluppata la Casa della buona stampa.
Altrove, purtroppo, è stata esposta, celebrata, venduta della merce avvelenatrice, della stampa assassina: in Alba sarà esposto, celebrato, venduto il più gran libro, il Vangelo nel suo testo e nelle sue svariate forme di commenti. Sarà manifestazione di ammaestramento, di formazione delle coscienze: oggi che tutti leggono, oggi che la stampa è il primo potere, oggi che tanta stampa infame rovina le anime.


Esposizione

Nella Casa di S. Paolo fervono i preparativi. Tutta la lavorazione del libro e la sua diffusione, dalla fabbricazione degli inchiostri e del carattere da stampa, fino alla spedizione, tutto potrà essere visitato nei grandiosi laboratori della Società S. Paolo.
Esposizione dei più moderni macchinari nazionali ed esteri, esposizione di libri e di periodici, esposizione di tutte le molteplici iniziative della Società S. Paolo.
Sarà esposizione altamente istruttiva specialmente per la gioventù, per gli istituti, per le scuole.


Fiera del libro

Nessuno dovrà uscire dall’Esposizione senza prima aver acquistato un libro. Ce ne saranno per tutte le categorie di persone, ci sarà specialmente il libro che deve essere in ogni casa: il Vangelo.
È volontà del Governo che tutti gli Italiani acquistino almeno un libro e sia letto nelle loro famiglie.
Un buon libro sarà un amico di famiglia, sarà un buon consigliere.

Congresso del Vangelo

Una giornata delle feste sarà particolarmente destinata alla conoscenza e diffusione del più gran libro: il Vangelo.
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Si farà un piccolo Congresso del Vangelo in cui parleranno valenti oratori a cui prenderanno parte specialmente le socie dell’U. F. C. I.
Diamo a parte il programma di questa giornata.


Le rappresentazioni drammatiche

Per dubitare della riuscita di queste manifestazioni bisognerebbe dimenticare gli spettacoli imponenti dei due anni passati. Sono troppo rari questi spettacoli di arte cristiana perché le nostre buone popolazioni non vi accorrano in massa.
Anche quest’anno avremo una Primaria Compagnia di Torino che porterà in scena due drammi grandiosi:

MARIA DI MAGDALA
di A. Marescalchi

e IL FIGLIUOL PRODIGO
di E. Reffo.

Il «Maria di Magdala» fu rappresentato a Torino nel Teatro Umberto I poco tempo fa con vero successo.
Il «Figliuol Prodigo» poi è un capolavoro di prim’ordine di quell’artista che fu il Reffo. L’abbiamo veduto rappresentare a Milano e tanto ci è bastato per assicurarci della riuscita sicura.
Sia la parabola che il fatto evangelico acquistano sulla scena la pienezza del bello e dell’artistico, assurgono ad un’interpretazione così reale e dolce da trasportarci nel paese di Gesù, da farci vivere per delle ore intiere in un ambiente che non possiamo immaginare tanto è soave e poetico.
Le feste di quest’anno in S. Paolo segneranno con questi due capolavori un nuovissimo successo di quello che è l’ideale propostosi dalla Pia Società San Paolo: riportare il popolo e la gente italiana ad ammirare ed apprezzare la vera arte cristiana, la bellezza degli insegnamenti di Gesù.
Le rappresentazioni avranno luogo le sere del 26-29-30 giugno e 3 luglio.


Le vittorie del libro

Fu detto del libro di Silvio Pellico «Le mie Prigioni» che fu d’un efficacia sì grande in tutta l’Europa da costare all’Austria più d’una sconfitta sul campo di battaglia.
Furono l’Ortensio di Cicerone e gli scritti dell’Apostolo S. Paolo che procurarono la conversione di S. Agostino e l’avviarono a diventare uno dei più grandi e dotti Padri della Chiesa.
Fu la lettura delle opere di Bossuet che facevano diventare dell’accademico francese Ferdinando Brunetière uno dei più valorosi propagatori dell’idea cristiana e del bisogno di credere.
Furono gli studi della Divina Commedia e la lettura della morale Cattolica del Manzoni che contribuirono a fare di Giosuè Borsi un esempio generoso di cristiano e di patriota.


Bisogna leggere!

Bisogna leggere! Almeno un poco ogni giorno, bisognerebbe leggere. Leggere per trovare un sollievo, una ricreazione allo spirito, leggere per imparare e conoscere cose utili di storia, di scienza.
Leggere per tenersi informati di quel che succede nel mondo.
Ma tu, giovanetto, che mi confessi che leggi solo per sollecitare i sensi… Ma lei, signorina, che viene spiegandomi come la lettura piacevole è soltanto quella che tratta di certe avventure, di certi sistemi, di certe modernità… Ma voi mondani, che da un peccato all’altro trascinate i vostri giorni colla sigaretta in bocca e colla rivista estera di carta patinata in tasca, no, non dovete leggere. Per voi la stampa altro non è che la zappa temprata con cui vi scavate l’abisso!

L. U.


«Dimmi qual libro leggi e ti dirò chi sei». Non occorre avere molti libri ma occorre averli buoni.

Seneca



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LA GRANDE BATTAGLIA DEL LIBRO

Per la Chiesa

Noi così la vogliamo e la dobbiamo chiamare: Battaglia del libro.
Altri la disse festa, dal libraio di piazza all’editore monopolista della letteratura moderna. La possono dire costoro questa parola: festa.
Noi, cattolici, no.
Troppo soffre il nostro cuore e troppo sappiamo e vediamo.
È una battaglia che noi dobbiamo iniziare, condurre a fondo con tutte le nostre forze, colla preghiera, col lavoro, colla propaganda. Alla Chiesa dobbiamo rivendicare il diritto di indire un giorno Essa sola, maestra eterna, quella che sarà la vera festa del libro; dobbiamo rivendicare il diritto di apporre come nelle purissime edizioni del 400, del 500 e su fino a ieri, il suo visto, il Nulla Osta. Il popolo nostro era puro, era lieto, era forte, era incamminato sulla diritta via quando negli opuscoli, nella stampa, nei libri che nelle mani sue venivano era fissato il giudizio d’un recensore ecclesiastico, era stata data l’approvazione per la lettura.
È una giustizia questa che noi chiediamo.
La storia è con noi a darci ragione.
La vita quotidiana ci riafferma, ora per ora, la necessità della battaglia che iniziamo per il libro buono.
La licenza sfrenata, la criminalità disgustosa e invereconda, la bassezza irreligiosa di certe pubblicazioni d’oggi, di certi romanzi presentati alle donne, alle fanciulle, ai giovani nostri, hanno qualcosa oramai di ributtante.
Troppi tipografi e stampatori merciaioli si sono già arricchiti sulle borse di poveri innocenti che finirono nel suicidio, nel peccato della strada, nelle prigioni.
Dobbiamo, cattolici e italiani di coscienza, dobbiamo imporre finalmente il nostro

Basta


ed iniziare sul serio la battaglia. Cominceremo a diffondere il primo libro dell’Umanità, il libro di Dio, l’insegnamento di Gesù Cristo.
Cerchiamo d’ottenere che in ogni casa, in ogni famiglia italiana entri e si metta nel posto d’onore il Vangelo.
Quando questo sarà fatto molto avremo ottenuto.
Giovanni Papini scriveva recentemente intorno al Vangelo:
Chi non ha letto questo Libro unico è ignaro, anche se avesse letto tutti gli altri libri composti sulla terra; chi non ha compreso questo Libro è cieco, anche se ha contate le stelle e disegnato l’oltremondo dei concetti; chi non ama e non obbedisce questo Libro è un esiliato al quale manca anche il conforto della nostra nostalgia.
Lanciando questo libro in edizione popolare la Società S. Paolo per la diffusione della Buona Stampa lancia pure un appello nuovo oggi per una più serrata e forte


Lotta


contro la stampa immorale e in favore della stampa cattolica e onesta.
È l’ora dell’azione, come è l’ora d’un sentimento nuovissimo e generale, d’un bisogno di verità. Siamo tutti assetati, siamo tutti affamati.
Gesù solo, il Maestro Unico e Vero, sa darci parole di vita eterna per saziarci.

Intorno a Lui

Raccogliamoci. Prendendo il Libro del suo insegnamento promettiamo di annoverarlo come primo nella nuova biblioteca che intendiamo costruire in casa nostra. Dopo il Vangelo vengano pue libri di poesia e di ascetica e romanzi cristiani e antologie letterarie. Ma siano questi libri garantiti per onestà e per insegnamento buono. E non sbaglieremo nel sceglierli quando li avremo cercati solo nel catalogo delle Case Editrici Cattoliche.
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Statistiche librarie

L’organo ufficiale della produzione intellettuale internazionale pubblica alcune statistiche da cui togliamo dei dati interessanti.
In Germania le edizioni sono quest’anno assai aumentate specie per le opere di religione, teologia, belle lettere e libri per la gioventù.
Segue la Francia che ha aumentata la tiratura e il numero dei romanzi, delle novelle e delle opere teatrali. La sua biblioteca Nazionale ospita 40352 giornali e riviste di tutto il mondo.
La Spagna in quest’ultimo anno ha raddoppiate le sue edizioni specie nel campo della filosofia, della critica, della letteratura e della musica.
In Inghilterra sono aumentati i libri per i giovani, i volumi di religione, di scienza e di viaggi. Sono diminuiti i romanzi e le opere drammatiche.
Gli Stati Uniti tengono al primo posto il Romanzo, seguito però dalle edizioni di religione e di sociologia. Secondo le statistiche in America si sono stampati tra libri e opuscoli 423.983.000 volumi ed escono attualmente 20.681 periodici.
In Italia sono aumentate le edizioni economiche, i periodici, i romanzi, i volumi di poesia e di teatro e sono d’altra parte diminuiti i libri di religione, d’educazione, di scienze sociali, di medicina, di belle arti, di musica.
Il bilancio italiano, come appare non è tra i più confortanti. Mentre si vede che diffusione sempre maggiore vanno acquistando i romanzi e tra questi molti di traduzione dal francese, si fanno rare le edizioni proprie di studio e specie di quelle di religione.
È la leggerezza che prevale, è la letteratura a buon mercato ed a fondo allegro e nello stesso tempo malsano quella che fa presa sui lettori ed invita gli editori a stampare cose di facile commercio.
Bisogna che questa statistica ci insegni qualcosa, almeno la necessità di tornare ad una maggiore serietà, per avere un posto degno tra le nazioni studiose e sagge.


50.000 Dramme

È questa la cifra che il cronista degli Atti Apostolici indica ad un di presso, parlando del valore dei libri malvagi che S. Paolo ed i primi cristiani di Efeso bruciarono in un grande rogo sulla pubblica piazza.
Nessuno tacciò di selvaggia intolleranza per questo fatto, poiché egli, nel discorso che fece attorno al rogo, seppe bene spiegare al popolo che delitto sarebbe stato il proteggere, il conservare gli errori che i libri malvagi diffondevano contro la verità.
E nessuno oggi potrà dare a noi il nome di pazzi o di folli o di retrogradi o di esagerati puritani se penseremo di rinnovare il gesto dell’Apostolo Paolo.
È necessario.
Contro il paganesimo sensuale ed ignorante, pasciuto di errori e di oscenità, ci volle per la salvezza l’efficacia di un rogo. Oggi contro lo stesso paganesimo, che il mondo accoglie e favorisce, è necessario, per la salvezza della società un rogo immenso, un rogo in ciascun paese, in ciascuna piazza.
La cartaccia infame non ha valore di sorta, non serve neppure per il macero. Deve essere bruciata. Persuadiamo il popolo a portare un bel dì di domenica sulla piazza del municipio o della chiesa le pubblicazioni immorali che tiene in casa. Venga il Parroco, il podestà ad accendere il rogo. L’Italia vedrà in quel giorno uno degli atti più purificatori e più italiani che si siano mai fatti. Presenti saranno gli spiriti di Dante, Tasso, Manzoni, Tommaseo, Parini e tutti i morti della grande guerra, caduti per l’elevazione materiale e spirituale delle nostre famiglie.

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«Molti scrittori dipingono con colori vivacissimi scene impudiche… descrivono i vizi sensuali più degradanti con tutti i lenocini dell’arte. Ognuno vede come questo torni dannoso specialmente ai giovani ai quali l’ardore dell’età rende più difficile la continenza».

La Congregazione del Santo Ufficio

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Date alla Chiesa
un sacerdote della buona stampa

Essere Madre d’un Sacerdote

È generalmente a sua madre che il cristiano deve la fede: a sua madre anche, più spesso, il prete è debitore della sua vocazione.
La patria ansiosa supplica alle madri di darle dei figlioli: è per essa questione di vita o di morte. La Chiesa non meno ardentemente le domanda dei preti, poiché la parola del Maestro è più vera che mai: «La messe è molta ma gli operai sono pochi». Quante madri cullano il loro angioletto sulle ginocchia come Maria doveva cullare il suo Gesù, pensando di dare al mondo un salvatore! E baciando quella candida fronte accade di lasciarsi sfuggire queste parole di un’anima generosa: «O mio Dio, quale fortuna se potessi essere la madre di un prete!».
Bisogna che questo segreto desiderio germogli nel cuore. Esso suggerirà le più pie industrie che trasformano in preghiera i primi balbettii del fanciullo e dirigono verso Gesù del Tabernacolo il primo risveglio del suo pensiero, il primi battito del suo cuore, i primi passi del suo incerto cammino. Ispirerà quella tenera e ferma vigilanza che protegge l’infanzia contro i mille assalti dai quali la sua debolezza è minacciata…
Ben presto si verseranno lacrime di gioia quando dopo precoci e ferventi Comunioni il figlio confiderà alla madre sola dapprima le sue misteriose aspirazioni, indice della divina chiamata. Poi – dacchè gli anni passano presto – egli sarà un buon levita di cui avrà il diritto di essere fiera… Poi verrà la ordinazione irrevocabile del diaconato!... Infine, un giorno, in mezzo ad una fola commossa e raccolta sarà consacrato dal Vescovo…
E tutti si inginocchieranno per ricevere la prima benedizione del giovane prete. L’indomani celebrerà la sua prima Messa, deporrà sulle labbra tremanti della madre l’ostia consacrata da lui – da suo figlio! – e la felicità che farà trasalire allora la madre, non ha nulla di paragonabile quaggiù: è la felicità di essere la madre di un prete!
Quando carica di meriti, udirà suonar l’ora inevitabile della crudele separazione, avrà almeno la consolazione come Santa Monica, madre di Sant’Agostino, di ottenere la figliale promessa di numerose Messe per il riposo della sua anima. E quando le mani di suo figlio piene di benedizioni, avranno chiuso i suoi occhi alla luce terrestre, potrà senza timore presentarsi al tribunale del Giudice supremo, poiché il miglior passaporto sulle soglie del paradiso, è sicuramente l’essere madre di un prete!
Questa felice sorte di tante madri possono averla anche molte altre donne a cui il Signore non ha concesso la fortuna di avere un proprio figlio sacerdote, facendosi madrine di un giovane che aspira a diventare sacerdote religioso della stampa corrispondendo per lui L. 30 al mese.

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Un modo gentile e delicato di aiutare la Pia Società San Paolo si è questo: mandarle offerte di Messe con elemosina più elevata di quella prescritta. Lo diciamo allo scopo di ringraziare tanti Cooperatori che in questi giorni ci hanno inviate tante Messe con l’offerta di L.7, L. 10, L. 20. Assicuriamo di tutte le preghiere dei nostri giovani oltreché della celebrazione puntuale di dette Messe.
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IL TEMPIO DI SAN PAOLO

Nel tempo di un mese le mura del nostro tempio si sono alzate di tre metri tutto attorno alla grande soletta del pavimento. Quante e quante migliaia di mattoni sono passate nelle mani degli abili muratori che li hanno ad uno ad uno allineati, sovrapposti e rudemente qua e là scolpiti per adattarli alla linea di testa dello zoccolo ed alle prime modellature architettoniche.
Nel fare i calcoli – cose che sarebbero penosissime se la Provvidenza non ci sorridesse – abbiamo trovate delle cifre curiose di statistica.
La nostra costruzione richiede quotidianamente dai dodici ai quattordici mila mattoni, venticinque muratori ed una ventina d’operai tra carpentieri e aiuto-muratori.
Potremmo da questi numeri dedurre e mettere sotto gli occhi dei nostri amici delle cifre, o meglio, dei cifroni spaventosi. Moltiplicando materiale e mano d’opera per il fattore denaro – che purtroppo deve entrare sempre come fattore – otteniamo dei numeri sbalorditivi che dobbiamo moltiplicare ancora per tanti giorni e tanti mesi…
Dobbiamo poi addizionare tutto con addendi non indifferenti come le spese per la calce, per il cemento, per il ferro, e per il minuto materiale. Ma lasciamo da parte queste cose, che sono un po’ bruttine e già ci stanno tra i piedi notte e giorno e portano di tanto in tanto nelle spine il nostro cassiere.
La Provvidenza sa farli i suoi bilanci e non erra. Manderà nuovi cooperatori, nuove offerte, nuovi amici alla Chiesa.
Lo sappiamo con certezza perché la bontà del Signore non falla e in questo mese chi si metterà dattorno al tempio sarà anche S. Paolo, che è un intercessore potentissimo.
Abbiamo poi sempre la preghiera.
Li sentiste pregare i nostri ragazzi e le nostre ragazze! Più di settecento voci, più di settecento rosari e più di settecento sante Comunioni quotidiane!
Ascoltammo la parola dei salmi.
Nisi Dominus edificaverit domum…
Se non edificherà il Signore la casa, invano noi ci affaticheremo nel costruirla.
Figuriamoci s’Egli non costruirà la Sua Casa, il Tempio in cui vivrà per essere adorato e pregato continuamente, la Reggia in cui dovrà ricevere a centinaia ed a centinaia quelli che hanno fatto promessa d’essere apostoli e servi della Sua parola.
Il Maestro Divino ci dimostra d’essere
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con noi, d’assistere giorno per giorno l’elevarsi delle grandi mura e manda i suoi angeli a tante persone buone e pie, a tanti che comprendono quello che significa una chiesa in più nel mondo e sanno come l’elemosina acquista preziose caparre per il Regno dei Cieli.
Ma oggi mentre si prepara il bollettino dei Cooperatori è il primo sabato di giungo.
Sappiamo quello che vuol dire il dì di sabato.
Ricorda una leggenda spagnuola che alcuni giovani buoni e religiosi volevano nel loro paesetto di campagna costruire una chiesa. Nulla avevano fuor che le braccia ed ecco si raccomandarono alla Vergine Santa.
Avvenne che un sabato mattino, recandosi sul grande spiazzo che già avevano disegnate le fondamenta della chiesa i giovani trovarono molto materiale da costruzione, picconi, zappe, martelli, tutto l’occorrente per il lavoro.
Ed ogni notte di sabato, in seguito, una mano ignota portava altro materiale, calce, mattoni e marmi.
Affermano alcuni che la Vergine stessa fosse la grande ignota coadiutrice dei bravi giovani.
Avremmo da parlare in merito moltissimo anche noi… Dalla Vergine, dalla Regina degli Apostoli tanto e tanto abbiamo ottenuto fino allo straordinario, al miracoloso, e tanto ancora aspettiamo da Lei per il Tempio, in cui avrà una grande cappella ed un bellissimo altare.

Unione di Preghiere

Per tutte le persone che si raccomandano alle nostre preghiere offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa e li raccomandiamo alle preghiere dei Cooperatori.
Il Tempio a S. Paolo – S. S. Pio XI . – La libertà della S. Sede e della Chiesa. – L’Apostolato della B. Stampa. – L’incremento della P. Soc. San Paolo. – I bollettini Parrocchiali. – L’opera delle duemila Messe. – I centri di diffusione di libri e oggetti religiosi. – Le Biblioteche. - La diffusione. – La famiglia di una zelatrice. – Una signora di Taranto. – La conversione di un figlio discolo. – La conversione di una giovane. – due grazie importanti per una signora – un’altra signora per una seconda grazia. – La conversione del marito di una zelatrice – una infaticabile zelatrice inferma – una benefattrice per diverse grazie. – La conversione di un povero figlio – una persona amica – il buon esito delle feste a San. Paolo – maggiore intensità spirituale ai giovani – una zelante suora e le sue intenzioni – la conversione di un parente di una zelatrice – la guarigione di una sua cugina. – Una maestra per la sua famiglia – una persona gravemente inferma – una giovane per la scelta dello stato – una famiglia per grazie importanti – una signora da molto ammalata – la conversione di un marito – un chierico ammalato – parecchi Cooperatori.
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SUFFRAGI

Invitiamo tutti i Cooperatori ad unirsi alla Pia Società S. Paolo, ai giovanetti, e figlie nel suffragare due anime elette che ebbero il senso intimo dell’Apostolato-Stampa:

GALLO GIOVANNI di Piobesi d’ALBA
Sig.na PANERO di ALBA

Queste due anime hanno molti punti di rassomiglianza:
Sono passate all’eternità a poche ore di distanza; hanno terminata la loro corona di una lunga vita di meriti con molte sofferenze sopportate con vera gioia spirituale, onde purificarsi e mostrare il loro amore a N. S. Gesù Cristo; hanno amato singolarmente l’Apostolato Stampa. Per l’Apostolato Stampa hanno contribuito in molte maniere, particolarmente colle loro sofferenze e preghiere.



Ripariamo al Divin Maestro
i peccati orribili della Stampa cattiva

Quante anime vengono strappate a nostro Signore con giornali, libri cattivi, cartoline, dipinti osceni!
Qual cumulo di fogli seminatori di veleno vengono giornalmente stampati e messi in circolazione tra l’incauta gioventù! Queste anime tradite, questi peccati orribili più degli altri perché meno impressionanti gridano vendetta al cospetto di Dio e vanno a ferire quel Cuore così geloso delle sue creature.
Il riparare queste offese, queste ingiurie è dovere di ogni cristiano, è necessità di chi vuol bene al Maestro Divino, di ogni cooperatore della stampa buona: perciò invitiamo tutti gli amici, i cooperatori, quanti lavorano per la stampa buona a riparare i peccati della stampa cattiva, dando il bacio al crocifisso ed offrendo le loro azioni a tale scopo.
Ecco quanto scrive una Congregazione Religiosa:
A nome della Rev.ma nostra Superiora mi pregio notificare a Vossignoria che, aderendo volentieri al pio desiderio espressoci, aggiungeremo l’intenzione che le nostre azioni siano anche fatte in riparazione del male che si fa colla stampa cattiva, ed ogni settimana le Suore di questa Comunità offriranno il S. Sacrificio della Messa, la S. Comunione ed una terza parte di Rosario. Cogli ossequi della nostra Venerata Superiora si compiaccia, Egregio Signore, gradire anche i miei

S. C. D.


« Tra i mali più funesti che ai nostri giorni corrompono totalmente la morale cristiana e nuocciono moltissimo alle anime riscattate col prezioso Sangue di Gesù Cristo è sopratutto da annoverarsi la letteratura che favorisce le passioni sensuali.

La Congregazione del Santo Ufficio

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NELLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO

La Festa della nostra Madonna

Duplice grandiosa festa in Casa la Domenica 29 maggio.
Chiusura del mese di Maria e festa della Regina degli Apostoli, la nostra Madonna.


La preparazione

Fu di un mese intero, ma parve di un attimo. Maggio tra le altre belle doti ci ha pure questa: di fuggire come un incanto.
Ma fu un mese di preghiere, di buona volontà, pieno di santi propositi. Quante grazie si chiesero alla Madonna! Quanti fioretti si raccolsero in suo onore!
Tema delle meditazioni: Il Rosario meditato ; ed il Signor Teologo volle riservato a sé il dolce incarico di avviarci a meditare sapientemente i quindici misteri della Corona.
È stata una novità bella e salutare e lascerà in Casa profondi frutti di devozione a Maria. Un ricordo duraturo si avrà anche nel libro che si stamperà e che raccoglierà in sunto le belle meditazioni sul Rosario.


La vigilia

Fu la preparazione immediata per i festeggiamenti religiosi e quelli… esterni.
Chi fosse venuto in Casa quella sera avrebbe subito notato un movimento insolito ed un daffare che tutti occupava. Particolarmente occupati i Sacrestani e le Pie Discepole per la preparazione della Cappella, per le solenni funzioni della festa.
Il Signor Pio quella sera non trovava manco il tempo per le sue schiette risate, tutto pervaso dai doveri del suo alto ufficio di Capo sacrestano.
E la febbre dei preparativi occupava un po’ tutti… persino le suore della cucina; ed anche gli immancabili appassionati di spettacoli pirotecnici i quali si vedevano arrivare dalla città con certi voluminosi pacchi di esplosivi che portavano con tutta cautela e serietà.
Alcuni piantavano in cortile una lunga antenna levigata, sormontata dalla bandiera tricolore: era l’albero della cuccagna che sarebbe stato fonte di tanti sospiri e di altrettanti sudori.
A sera dopo cena, fantastica illuminazione alla Madonna del giardino, attorno a cui si raccolse tutta la famiglia. E canti e invocazioni e sparatoria generale che attirò a S. Paolo un mucchio di albesi che commentavano commossi e ammiravano estatici.


La festa

Anche quei pochi, di solito un po’ pigretti, quel mattino saltarono giù dal letto al primo avviso degli Assistenti. Anzi sembrò ad alcuni che la levata fosse in ritardo quel mattino.
E lesti in Cappella coi vestiti delle grandi solennità. Le funzioni furono solenni e commoventi; oh tutti avevano i fioretti da presentare alla Madonna e per ogni fioretto volevano una grazia! Quante cose da dire e da domandare alla Madonna! Grazie per noi, grazie per i Superiori, grazie per la Chiesa nuova, grazie per la famiglia, per i Cooperatori, per i Benefattori!
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E poi le Messe solenni coi parati e con scelta musica; quindi la Corte a Maria che durerà l’intera giornata.

I divertimenti


Uscire da pranzo e riversarsi nei cortili, per i ragazzi fu una cosa sola e con quale corsa vertiginosa e travolgente!
Sfido io! In cortile erano allineate quattro file di pignatte che attendevano i loro campioni bendati.
Ed in un punto all’albero della cuccagna spiccava un mucchio di ben di Dio: sei bottiglie, delle cilegie, un salame, dei pacchetti di dolci ed anche un canestro in cui si diceva ci fosse un coniglio che di lassù respirava l’aria pura. Il Ch.co Lenta, direttore dell’albero, era pronto a dare spiegazioni a chi ne desiderasse.
Chi poteva trattenere settecento ragazzi davanti a tali cose? C’erano i cordoni ma minacciavano di cedere e di spezzarsi. E poi erano pronti i sacchi per le corse e la pista per le gare di salto.
Ma la volontà comune di presto cominciare il cimento servì a mettere presto l’ordine più perfetto e cominciarono così le varie gare fra il chiasso più assordante e la più schietta allegria.
Le grida di : batti! più in là! Bene bravo! Evviva! Toccato! Basta ! si fecero sentire anche in piazza ed attirarono tanta gente a godersi un sì lieto spettacolo.
Ogni pignatta rotta era uno scroscio di applausi all’indirizzo del fortunato; applauditissimo Spalazzi che con un colpo formidabile spezzò la fune gettando a terra cinque pignatte con un colpo solo: ma se fu applaudito non fu poi gran che fortunato perché i compagni, rotti i cordoni, fecero man bassa su tutta quella grazia di Dio.
Anche D. Paolo fu favorito dalla sorte e seppe portarsi da campione rompendo una pignatta fra una salve di applausi.
Ammiratissimi gli Immacolatini i quali correvano nel sacco facendo le più gustose giravolte nella polvere.
Sarebbe troppo lungo fare il nome dei singoli vincitori.
Ma l’osso più duro era l’albero della cuccagna ; una piccola antenna del Tirolo, alta 16 metri e perfettamente levigata.
Un gruppo di coraggiosi intanto si erano messi in toeletta di ascesa.
Ed il primo a raggiungere la cima agognata fu, manco male, Alessandria con uno sforzo di nervi e di volontà e ingagliardito anche dalla forza del fratello che ai piedi dell’albero lo spingeva su con tutta la forza dal suo animo desideroso di dividere il premio.
Prima e dopo di lui molti si cimentarono e parecchi con lieto successo dividendosi i numerosi premi.


La processione

Più tardi vespri solenni con ultima predica del Sig. Teologo sul Rosario meditato e poi processione. In un attimo il percorso della processione apparve pavesato a festa: tutte le cose più belle, tutte le iniziative della Casa, tutti i fiori più profumati, tutto era ben disposto per rendere onore a Maria e ricevere la sua benedizione.
E la processione lunghissima sfilò solenne fra canti e preghiere e andò a raccogliersi nell’ampio recinto del nuovo Tempio, nel cui centro dominava una bella statua della Madonna.
Così la Madonna veniva ad occupare il posto di N. Signore, come ebbe a dirci il Sig. Teologo, segno di protezione e di grazia: per Mariam ad Iesum.

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A notte seconda edizione ampliata dello spettacolo pirotecnico.
E canti, e preghiere, e sparatoria attorno alla Madonna del giardino. Uno spettacolo davvero fantastico e pieno di poesia. E finì tardi coronato dalle preghiere serali che tutti i Paolini e tanti albesi recitarono lì all’aperto, prostrati sull’erba, sulla terra, sui ponti della Chiesa.

Rousseu scrisse ad un amico: Io non riguardo alcuni dei miei libri senza fremere. Invece di istruire corrompono, invece di nutrire avvelenano.

FENELON

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Ai Cooperatori ai RR.mi Parroci
DIFFONDETE IL VANGELO


Dappertutto, ovunque a tutte le classi sociali.
Il Signore ha detto ai suoi Apostoli: «Andate nel mondo intero, predicate il Vangelo a tutte le creature»: cioè dite, fate conoscere la buona novella.
Il Vangelo che sentono in Chiesa i fedeli lo leggono a casa; quei che non lo sentono lo leggano almeno; il Libro sia dato a tutti, sia letto da tutti, conosciuto da tutti.
La Pia Società S. Paolo invita perciò i suoi 16 mila Cooperatori, prega umilmente i 23.000 Parroci d’Italia, le tante maestre catechiste perché tutti se ne facciano zelatori. Ha preparato un elegante volume, col testo dei quattro Vangeli concordati, riccamente illustrato con copertina a colori dal titolo: IL DIVIN MAESTRO. Ogni copia costa L. 2,50 comprese le spese postali. Il ricavo verrà destinato per la costruzione della nuova Chiesa a S. Paolo dove verrà adorato Gesù Cristo Eucaristia.
Per diminuire le spese di posta si deve ordinare a pacchi di:
N. 10 copie, franche di porto L. 25,–
N. 16 copie, franche di porto L. 40,–
N. 26 copie, franche di porto L. 65,–
N. 54 copie, franche di porto L. 138,–
A chi desiderasse un maggior numero di copie si farà la spedizione per ferrovia.
Molti sono quelli che hanno accolto la nostra proposta con entusiasmo e si sono dati all’opera, cominciarono con poche copie, ma aumentarono le richieste; sanno di fare doppio bene, diffondere la parola di Dio cooperare alla costruzione della Casa di Dio.


CORONA DEL ROSARIO
(Spina Christi)

Queste corone, a richiesta degli acquirenti vengono benedette con l’applicazione dell’indulgenza della Confraternita del Rosario, delle indulgenze papali, di S. Brigida e dei Padri Crociferi del Belgio. Le croci di detti rosari sono benedette con l’indulgenza della Buona morte e della Via Crucis; le indulgenze del Rosario e dei Padri Crociferi, si possono acquistare recitando anche una sola volta la corona (Pio X, giugno 1907). Una volta benedette, le corone possono essere distribuite ma non rivendute sotto pena di perdere le indulgenze.
Le corone delle Tre Fontane sono fatte con le coccole dell’albero comunemente detto «SPINA CHRISTI» spina di Cristo.
Una corona L. 6. Franco di porto.
Rivolgersi: PIA SOCIETÀ S. PAOLO
ALBA. - ROMA Via Ostiense 75
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L’Apostolato della donna
DONNA, ASCOLTA!

Sii giovane sposa o madre adulta ricca di figli,
sii fanciulla ancora, studentessa od operaia,
sii fanciulla ancora, studentessa o d’altre associazioni religiose, ascolta.
Grande è il tuo apostolato, grande la tua missione nel mondo. Sei fiore di gentilezza e domini sul cuore di quelli che ti stanno attorno, sia in famiglia che in società.
Puoi molto e devi fare molto per obbligo di italianità e per dovere religioso.
Non è cosa straordinaria od impossibile ch’io chiedo oggi a te. È un mezzo solo che ti indico per far del bene, per creare ed aumentare la tua stessa felicità, per diffondere attorno a te che sei delicatezza e gentilezza, un’aria più pura, più deliziosa, più benefica per il fiore della tua esistenza. Vedi che il dilagare della cattiva stampa allontana dal tuo cuore i figli, il fratello, il marito.
Hai l’esempio in casa tua o della casa dei tuoi vicini, o se non hai l’esempio di questo male puoi presentirne il pericolo.
Quando i tuoi più cari nutriti di malsane letture, imbevuti d’idee cattive, di pensieri contrari e deridenti il sacrario famigliare, la purezza della vita, si voltano contro te, non ti curano, scherzano con oscene e volgari parole, donna tu già devi disperare della loro redenzione e della tua pace.
Ma prima, che il male dilaghi, prima che la perversa stampa metta piede in casa tua sorgi, apri la porta al giornale buono, metti sul tavolo, nelle mani, sotto gli occhi di tutti i tuoi, la rivista, il libro, il romanzo cattolico. È oggi il tempo del tuo apostolato, donna e tu puoi lavorare in questo campo più che altri.
Lavora anche in te, prima, e sii gelosa custode della tua virtù strappando, bruciando, calpestando il giornale cattivo che per caso ti venisse in mano, ti fosse offerto da un’amica. Così comprenderai più fortemente la bellezza della campagna contro la pornografia e la letizia della diffusione della buona pagina.

Beatrice Stafani



INDULGENZE DEL MESE PEI COOPERATORI

Plenaria. - 12 Giugno Festa della SS. Trinità. – 16 giugno Corpus Domini. - 29 giugno SS. Pietro e Paolo. – 30 giugno commemorazione di S. Paolo.
Parziale . – Di 100 giorni ogni volta che i Cooperatori recitano col cuore contrito qualche preghiera secondo i fini della Pia Società S.Paolo o prestano un qualche aiuto (lavoro, elemosina, offerta).


A FONDO PERDUTO

Una persona di Roddi d’Alba ha voluto destinare alla Pia Società San Paolo la somma di L. 4.000 (quattromila) tra azioni e cartelle. La sua fu una vita laboriosa, povera e religiosa. Ora vedendo che il tempo di arricchirsi di meriti si abbrevia, accelera il passo e distribuisce i frutti dei suoi risparmi e privazioni ad Istituti Pii, pur riservandosene gli interessi, e dice: così sono sicuro che i miei soldi si cambiano in mie ricchezze eterne e li godrò io per sempre in cielo: non li lascio ad alcuno.

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«Commettono peccato mortale coloro che senza il dovuto permesso leggono un libro evidentemente immorale, quando anche non sia stato nominatamente condannato dalla Autorità Ecclesiastica.

La Congregazione del Santo Ufficio


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Teol. Alberione Giacomo Dir. Resp.
ALBA – Pia Società S. Paolo – ALBA


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LE OFFERTE DEI DIVOTI DI S. PAOLO

Offerte in danaro

Grazie in nome del Signore della cui Provvidenza siete mezzi chiarissimi.



Offerte per grazie

« Chiedete e vi sarà dato. Battete e vi sarà aperto».
La Parola di Dio è eterna e vive nella voce degli Apostoli e dei Ministri suoi.


Offerte ordinarie

Non v’è offerta, per quanto piccola, che vada perduta. Tutto il Signore che vede e sa, registra.


Offerte in natura

Graditissimo tutto, dalla farina alla frutta. I giovani ringraziano e pregano.


Per la Cappella

Abbellite la Casa di Dio che è santissima. Egli abbellirà per voi un posto in cielo.
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Pel raggio al Div. Maestro

Diamo l’oro e l’argento che male s’addicono ai nostri miserevoli corpi. È il Dio vivente in mezzo a noi che dobbiamo degnamente adorare nella luce e nei metalli preziosi.


AMICI,
oggi vi chiediamo grano

Nel 1914 la Casa è incominciata con due ragazzetti: nel 1920 erano un 25, oggi comprende circa 700 persone delle quali alcune decine sono nella Casa di Roma. Immaginatevi 700 frugolini vispi, in buona salute e con un appetito invidiabilissimo che rallegra vederli! Le ceste di pagnotte sfumano come ghiaccio al sole davanti a tante bocche. Chissà quante volte vi mettereste le mani nei capelli se doveste mantenerli! E pensare che pagano poco o nulla di pensione: L. 40 al mese per tre anni soltanto: è un’inezia.
Per dare loro il necessario e renderli contenti la Casa abbisogna di circa 5 quintali di grano al giorno: ed il busillis sta qui che la casa non possiede campi: il terreno di cui è proprietaria è coltivato ad orto abbisognando pure in grande quantità gli ortaggi. Voi carissimi nella maggioranza lavorate la terra; avete tanto buon cuore, volete fare del bene, ma vi scarseggiano i denari. Fate così, dateci un po’ del vostro grano e noi vi diamo le nostre preghiere, le Messe, il bene della Casa.
Siete ormai sparsi in mille paesi: basterebbe che ottocento paesi dessero due quintali di grano ciascuno.
Chi non può far da sé i due quintali si faccia zelatore e raccoglitore presso altri: anzi qualche bravo Cooperatore si faccia centro che incoraggi gli altri e li raduni presso di sé.
Ci richieda i foglietti per far sottoscrivere altri e glieli mandiamo. Coloro che mandano già per il pane, si facciano zelatori del grano presso altri parenti o amici.
Gli offerenti partecipano a 15 Messe, a 700 comunioni, a 2.000 Rosari che si recitano in casa dai sacerdoti, dalle suore e dagli alunni e per loro si fa l’adorazione giorno e notte.
Che fortuna aver tante preghiere, tanto più in questa stagione in cui voi sovente siete stanchi, molto occupati e trovate poco tempo per pregare. Ebbene noi preghiamo per voi e voi fateci parte di quanto il Signore vi darà.
Come mandare il grano?
Ci pare si possa fare così: quando ce n’è un quintale o due e mezzo, avvertire, noi diremo dove e come mandarlo.
Poi in ogni paese si cercherà una brava famiglia o due che facciano da centro dove portarlo con facilità; anche poco, non importa, tutto fa.


STACCANDO DA RITORNARE


Ho rivevuto il foglio dove si promettono le preghiere, Messe e il bene della Casa per me, famiglia e raccolti; affinché il Signore e S. Paolo vogliano benedire mi sottoscrivo:

per 2 quintali
per 1 quintale
per ½ quintale
per 1 emina
per 10 chili
per 5 chili
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