Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XXIII

S. PAOLO
LUGLIO - [AGOSTO]SETTEMBRE 1948

Nei giorni 5 e 6 Agosto u.s. si è tenuta a Roma, nella Casa Generalizia, un'adunanza di tutti i Superiori dei Vocazionari d'Italia.
I temi da trattare, d'importanza capitale per la Congregazione nostra e per i tempi che attraversiamo, sono stati:
1. Cura delle vocazioni;
2. Apostolato delle edizioni.
Diamo qui, ad utilità di tutti, un riassunto delle trattazioni, utili non solo per quest'anno e non solo per i vocazionari e le case italiane.


5 Agosto - S. Maria ad Nives
Giornata delle Vocazioni

1) Ci raccogliamo sotto lo sguardo di Maria, madre delle sante vocazioni, perché Madre del religioso del Padre Celeste e primo eterno sacerdote Gesù Cristo. Ella ha un diritto ed un ufficio speciale sui chiamati, per la sua missione sul capo fisico e sul corpo mistico di Gesù Cristo.
2) Esprimo a nome mio e dell'Istituto e famiglie paoline a Voi tutti riconoscenza profonda per il bene fatto e che tanto intensamente procurate in ogni modo di fare.
3) Uffici dei superiori: pregare per la Casa e per i membri di essa; riparare i peccati in essa commessi; ringraziare il Signore e lodarLo per tutti i beni concessi da Gesù Maestro, la Regina Ap., S. Paolo Ap.
4) Argomento di questa giornata: le vocazioni nostre. Il Divin Maestro ci conceda luce a sempre più penetrarlo; ci ispiri risoluzioni pratiche ed efficaci; accolga le nostre preghiere e ci faccia formatori di belle vocazioni.

A) - a) La vocazione è la volontà di Dio che destina un'anima allo stato religioso o sacerdotale. Predilezione del Signore: «Elegi vos». Noi siamo i ministri delle vocazioni: dalle attitudini e dalle opere le scopriamo, le invitiamo, le formiamo, le addestriamo: su l'esempio del Divin Maestro.
b) La vocazione è preziosissima gemma, un tesoro nascosto nei cuori per tre ragioni: dà immensa ed eterna gloria a Dio; è fonte di grazie e meriti particolari per il fortunato eletto; è il gran dono di Dio alle anime ed al mondo, poiché Dio salva gli uomini per mezzo degli uomini, come salvò il mondo per mezzo di Gesù Cristo fatto uomo.

B) Sono necessarie: per la Chiesa, come è necessario il matrimonio per la conservazione del genere umano dei figli degli uomini; così l'Ordine per dare i padri delle anime che perpetuino ed amplifichino la famiglia dei figli di Dio.
Per il mondo: esse sono la luce dell'umanità; sono il sale purificante della terra, il buon lievito per la massa della pasta; sono i parafulmini che difendono dai castighi il mondo peccatore; sono i consolatori del Cuore Divino; sono i confidenti e consolatori di tutte le afflizioni; sono l'esempio che ogni giorno silenziosamente edifica il corpo di Cristo.
Per l'Istituto: qui sta l'amore ad esso: che è amore a Dio: dargli membri sempre più numerosi e santi: religiosi e sacerdoti sempre più scelti per qualità, sempre più perfetti nella corrispondenza.
Per questo si sono aperti otto vocazionari in Italia; affinché l'Istituto che finora aveva ricevuto il personale da Alba a Roma, ora lo riceva anche da sei altre case e possa mandare dappertutto. L'Italia ha missione speciale nel mondo; ed a ogni nazione si arriva da Roma.
Ovunque si può ottenere, da ogni parte d'Italia; poiché se vi sono differenze di grado, chiediamo la grazia di essere i buoni formatori di tutti i chiamati, sviluppando i germi divini. L'Italiano anche per natura è molto facile ad attirare uomini di ogni nazione. L'esempio di Paolo che tra i montanari della Galazia, i raffinati abitanti delle città Greche, e tra i Romani dominatori del mondo fece discepoli, santi, ministri di Cristo, c'è di esempio. Nel 1946 tra i teologi a Roma avevamo tanti aspiranti al sacerdozio che avevano compito il ginnasio a Roma, quanti ad Alba. La guerra ha sconvolto le cose che però si vanno riorganizzando.
L'Istituto sarà come lo formiamo.
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C) In pratica: a) pregare, poiché le vocazioni si chiedono e si ottengono con le mortificazioni e le preghiere fatte a Dio; poi si chiedono ed ottengono dagli uomini. «Cercate le vocazioni in cielo». Far molto pregare, specialmente le Pie Discepole.
b) operare: con tutti i mezzi a nostra disposizione, principale il nostro apostolato. «Con la stampa e con il cinema si attirano gli apostoli per la stampa e per il cine, per le edizioni in genere». Istituti missionari, seminari, (esempio Milano), congregazioni religiose hanno preparato film allo scopo; come nel 1910-1930 si usavano le diapositive. Seguiamo e santifichiamo i tempi ed i mezzi che il progresso dei tempi fornisce, scegliendo i più celeri ed efficaci.
c) confidare nelle grazie di ufficio che ogni superiore possiede, confidare nei cooperatori, che sono i parroci, i genitori, i maestri; nei nostri religiosi, chierici, sacerdoti.
Mettere tutti in movimento: formando la convinzione che il problema vocazionario è il problema di base e d'avvenire; richiamando l'obbligo di tutti alla soluzione. Chiedono sempre personale: ma i superiori dànno se ricevono dalle case personale formato; mettendosi bene davanti il quadro di tutti i bisogni ed insistenze.
Nessuna casa, tanto meno le librerie come Genova, Torino, od i propagandisti ecc., che hanno più contatti e più facilità di parlare ai parroci, genitori, sono dispensati dal reclutare: ognuno si chieda che cosa già ha fatto. Si confida molto nel lavoro di esse ed essi.

D) Speciali note: l'Istituto forma i suoi aspiranti da l'età giovanile a norma degli articoli 20, 21, 175. Ma non significa da età puerile. Perciò abbiano, in generale, superato l'istruzione elementare bene; almeno, almeno. Non si tenga la quinta elementare, in genere; oggi a differenza del 1915 l'istruzione è molto più sviluppata e generalizzata. Ciò vale anche per i Discepoli, in generale.
Inoltre mirare alle vocazioni tra i 15 ed i 23 anni, tanto per i Discepoli che per gli aspiranti al sacerdozio. Nell'azione cattolica, nel ginnasio superiore, nel liceo, nella teologia, nelle università oggi si sviluppano belle vocazioni, che dànno una percentuale di riuscita assai più alta. In questi ultimi due anni sono entrati diversi; ed altri stanno entrando. Come si è sviluppato ora l'Istituto può già accoglierli e formarli bene.
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Preparare un ambiente conveniente: raccoglimento, osservanza religiosa, amore all'Istituto ed all'apostolato.
Amore all'Istituto è amore a Dio, poiché ora abbiamo abbracciato tale vita. E significa: amore alle Costituzioni, ai Superiori, alle iniziative, ai fratelli, alle pratiche di pietà, agli studi, all'apostolato, alle case ed alle cose ed ai mezzi di apostolato. Combattere molto la mormorazione; anche con la persuasione che i mormoratori poi sono ugualmente spietati contro chi li favorisce od almeno li lascia fare.
Leggere le costituzioni; ogni Superiore scelga il tempo adatto; ma lo faccia sicuramente.
Chi vive bene la vita religiosa, facilmente eccita e santifica le vocazioni.
Accompagnare i giovani sempre: subito entrati far loro convergere le aspirazioni verso la vita paolina; e sempre poi aiutarli a viverla più perfettamente. Il ginnasio prepara al noviziato, questo al liceo: nel liceo e teologia si perfeziona l'opera del noviziato, e si prepara l'aspirante alla vita religiosa sacerdotale. Nel ginnasio il giovane è un probando che prova cioè la sua vocazione, praticando già le virtù religiose, non possedendo ancora i voti. Scopriamo attentamente e distinguiamo il cuore religioso dal cuore mondano.
Dopo il noviziato il professo ha buone risoluzioni; ma la vita religiosa si forma secondo si svolge la vita fisica. La cura dei nuovi professi, o Chierici o Discepoli, è di decisiva importanza: il giovane che si è addossato il dolce peso della vita religiosa è facilmente tentato di scuoterlo dalle spalle per amore di libertà malintesa. Lo spirito mondano che si era condannato tende sempre a rientrare.
E quale importanza hanno i primi mesi ed i primi anni di sacerdozio! Se la giornata sacerdotale ha buon inizio, tanto si può attendere. Chi riceve i nuovi Professi ed i nuovi Sacerdoti certamente farà preghiere speciali per compiere il suo delicatissimo ufficio, gravido di molte conseguenze, con molta larghezza di vedute e molta carità.

Invochiamo il Maestro Divino che conforti e dia frutto al buon lavoro.
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RECLUTARE LE VOCAZIONI

Alcune nostre pratiche nel momento attuale.
1) La percentuale di riuscita è proporzionata alla buona scelta ed alla buona formazione.
2) Il primo mezzo: comporre la vita in Casa secondo il vero spirito religioso, in modo da meritare dal Signore che ci affidi anime da preparargli al suo speciale servizio; e da meritare la fiducia dei Parroci migliori e dei buoni genitori che vogliono sapere a chi affidano i loro tesori.
3) Rivolgersi a giovani che almeno abbiano bene superato l'istruzione elementare; e possibilmente a giovani tra i 15 ed i 23 anni, del ginnasio, liceo, università, seminaristi, giovani sacerdoti, laureati, Azione Cattolica, famiglie distinte per virtù e vita cristiana. Questi in generale devono venir coltivati uno ad uno, da Sacerdoti o Discepoli buoni.
4) I Nostri chiamano i nostri: in relazioni con i Parroci, Genitori e maestri; in contatti epistolari o di presenza con i probabili aspiranti; durante i brevi giorni di vacanza un professo ed anche un aspirante possono trovare qualche aspirante.
5) Le edizioni eccitano gli operai per le edizioni: Vita Pastorale, Unione Cooperatori, Famiglia Cristiana, ogni periodico, tanti fogli, opuscoli, ecc.
6) I vocazionari sono distribuiti nelle zone d'Italia; in generale si cerchino vocazioni nella propria zona; eccetto che per Casa-Madre e per Roma.
7) Servirsi pure di predicazioni, giornate mariane, giornate per il Vangelo, Esercizi Sp.
Le Suore sono aiutate nelle vocazioni dalla Pia Società S. Paolo: esse diano pure mano a questa, presso i parroci, i fratelli, i conoscenti, coloro che frequentano le librerie ecc.
8) Si richiede sempre di più: che il giovane ed i parenti sappiano che la Pia Società S. Paolo è Istituto religioso; e che apre vocazionari, non collegi, ricoveri, avviamento al lavoro.
9) Meglio si riuscirà a conoscere il giovane e più sicuro sarà il giudizio su la sua vocazione; perciò: conoscenza diretta, relazioni attendibili, informazioni segrete ecc.
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FORMARE LE VOCAZIONI

1) Consideriamo l'articolo 143 delle costituzioni: «Cum pietas fundamentum sit totius vitae religiosae, seminarium virtutum et ad omnia perutilis, eam soldales quam maxime in seipsis fovere indesinenter studeant.
Propterea nemo ad professionem admittatur, qui nondum spiritum quidem societatis, methodum peragendi examen conscientiae, orationem mentalem, eucharisticam visitationem... pro conditione sua et ingenio sufficienter mente noscat, atque in eisdem complendis assiduus sit».
2) Ricordiamo quanto scritto sul S. Paolo:
a) Per l'ammissione alla vestizione, al noviziato, alla professione, il Consiglio Gen. si uniforma al consiglio delle Case, non avendo conoscenza diretta dell'aspirante. Il Consiglio delle case procederà con matura riflessione e preghiere, conscio della grave responsabilità.
b) Nel presentare gli aspiranti, i Superiori facciano sempre una relazione secondo fu indicato ed i più praticano: per l'Archivio.
c) È necessario dimettere con prudente fermezza coloro che si mostrano insufficienti nello spirito religioso, pietà, studio, disciplina, apostolato, salute.
d) Studiare meglio il problema delle vacanze; che, in ogni modo, si tenda a ridurre in Italia.
e) È preparato un regolamento unico per i nostri giovani aspiranti.
f) Vigilare che le rappresentazioni siano ridotte ad un numero ragionevole, e siano adatte per un vocazionario.
3) Per l'uniforme sviluppo degli studi D. Fedele disporrà un calendario scolastico e manderà a tutte le case i temi per gli esami.
4) Molto utile che i Nostri Maestri, assistenti, capi reparto si istruiscano in materia di pedagogia, e direzione spirituale; e si accordino nel metodo e nei giudizi.
5) Eccitare grande amore ed entusiasmo per l'apostolato.
6) Il Maestro della casa raccoglie in sè tutto l'andamento spirituale, scientifico, economico e dell'apostolato; tutti gli siano ben uniti e dipendenti pur con giusta libertà; specialmente l'economo compia davvero il suo ufficio e non sia costretto a farlo il superiore.
7) Hanno bisogno di speciali, caritatevoli cure ed aiuto morale i Chierici che compiono nelle Case l'anno di pratica.
8) Mezzi indispensabili ed insostituibili di formazione sono: la preghiera ed il buon esempio da parte di tutti i Professi.
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L'apostolato delle edizioni

1) È la predicazione della parola di Dio fatta con le edizioni adoperando i mezzi più efficaci e più celeri, per completare le predicazione orale.
È la predicazione: dunque richiede la diffusione del Vangelo presentando per la Chiesa e nella Chiesa la dottrina cristiana.
Con edizioni, quali sono date dallo svolgersi dei tempi, oggi: stampa, cinema, radio.
Completando la parola predicata come fa la S. Sede che parla, stabilisce il C.C.C., ha la stampa, la radio. Redazione, tecnica, propaganda: così darà i mezzi di vita.
2) In Cristo: mistero della Trasfigurazione: largo per i tempi, per la dottrina, perché completo: via, verità, vita. - Il carattere del nostro apostolato è pastorale.
3) Costituzioni: Redazione art. 192 - 215. Tecnica art. 215 - 218. Propaganda art. 219 - 224.

NOTE: per la redazione.
1) Si è costituito il Direttore dell'Apostolato-stampa: Don Giovanni Costa; perciò rivolgersi a Lui e dipendere da Lui per la redazione, tecnica, propaganda e censura.
2) Tutti i nostri aspiranti al sacerdozio sino dal ginnasio vengono formati al «munus redactionis», decisamente; come in un istituto missionario tutti si abilitano alle missioni, salvo poi ai superiori il distribuire mansioni, secondo le abilità ed inclinazioni dei singoli. La scuola di apostolato tecnico si tiene tanto per i Discepoli che per gli aspiranti al sacerdozio secondo il metodo già tradizionale, presso di noi.
3) La prova di abilità alla redazione viene data nei corsi teologici, con un libro originale o in traduzione.
4) La redazione sarà sovrabbondante; e si darà piuttosto lavoro a stabilimenti industriali, anziché accettare lavori sul modo industriale. In tutto secondo le Costituzioni.
5) Per la pubblicazione come per la propaganda: si darà preferenza assoluta ai nostri scrittori.

NOTE: per la stampa
1) Si conferma quanto scritto nelle ultime circolari e nel S. Paolo.
2) Per stabilire le offerte prezzi dei libri: si calcolano le spese, da moltiplicarsi (in questi tempi) per L. 2,50 - 2,70 secondo le opere. Questo, però, secondo la norma generale.

NOTE: per la propaganda
1) Si dà il debito posto: alle giornate del Vangelo e mariane ed all'opera delle biblioteche.
2) Si mantengono i limiti fissati tra la Pia Società S. Paolo e le Figlie di S. Paolo.
3) Si conviene di fare un catalogo unico che viene accettato e spesato in proporzione dalle Case, allo scopo di segnare (anche in intesa con le Figlie di S. Paolo) prezzi uguali.
4) Ogni libreria tenga almeno alcune copie, e sempre, di tutte le nostre Case stampatrici.
5) Lo sconto tra le nostre Case sarà del 40%; agli esterni quello già in uso attualmente.
6) Rispettare per la propaganda come per la beneficenza le zone determinate.
7) Nei pagamenti: far precedere quelli interni, tra Casa e Casa.
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Siamo vigilanti su di noi; siamo fedeli agli esami di coscienza; per togliere i difetti e lavorare con costanza all'acquisto della sapienza, santità ed osservanza religiosa. Più facilmente si osservano e si rilevano negli altri i difetti che sono in noi.

Cronaca Paolina

GIAPPONE
. «Qui ora abbiamo 34 giovani che ci dànno molti pensieri, ma dimostrano buona volontà. Abbiamo ottenuto il permesso provvisorio per la scuola di cui avevo parlato, e quello definitivo per la costruzione in cemento armato».
Le circostanze particolari hanno portato a stabilire colà due case ed una residenza nel prossimo tempo. Stampa e cinema saranno seguiti con molto impegno.

INDIA. «Finalmente è arrivata la macchina grande che richiederà un certo tempo per funzionare.
Le vocazioni hanno difficoltà notevoli per lo stato morale di queste popolazioni. Ora cerchiamo nel Sud. È questo il gran problema!... Grande miseria, ora, qui. Spesso mi tolgo il pane di bocca per sfamare qualche poveretto. Si tira avanti con lavori di tipografia che assorbono il nostro tempo».

ISOLE FILIPPINE. Un grande atto di fede ed un'opera di zelo: la costruzione della nuova Chiesa Parrocchiale. Essa sorge tra molte difficoltà e con gravi sacrifici della Pia Società San Paolo. Tutti li accompagnino con la preghiera.

In ogni nazione è di immenso vantaggio una libreria o centro internazionale per libri e oggetti religiosi; che si tenga in relazione con quella di Roma (Don Castoldi).
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ROMANA EDITRICE FILM
FILMS E CORTOMETRAGGI IN DISTRIBUZIONE

La REF continua il suo lavoro, pur tra gravi e numerose difficoltà. Tante sono già state superate; si spera di superare anche le altre, con l'aiuto di Dio e di Maria. Ogni opera nuova deve attraversare il vaglio della tribolazione. E ci accorgiamo sempre più che il lavoro della REF è buono. E ciò è motivo dì fiducia.
Diamo l'elenco dei

FILMS E CORTOMETRAGGI IN DISTRIBUZIONE

1. Films:

1. Un uomo ritorna con A. Magnani, G. Cervi.
2. Don Bonaparte con O. Fiume, A. Zacconi.
3. Valle dell'inferno con E. Adams, J. Randall.
4. Incontri di notte con L. Cortese, C. Del Poggio.
5. Ai confini dell'Ovest
6. Sei bimbe e il Perseo con E. Zareschi, A. Di Giovanni.
7. Stelle sull'Arizona con J. Randall.
8. Cavalieri della notte.
9. Tarzan e la Dea Verde con Herman Brix, Ula Holt.
10. Ecco una donna.
11. Musica proibita con T. Gobbi, M. Mercader.
12. Notte delle Beffe con D. Paola, A. Nazari.
13. La città rubata con Q. Dekker, I. Vatt, R. Dix.
14. Don Bosco con M. Stiffi, R. Rosmino.
15. Piccolo ribelle con L. Sandri, E. Ameri, A. Dori.
16. Principessina con R. Dal, N. Bernardi, R. Villa.
17. Idillio a Budapest con G. Dussey, O. Valenti, R. Guerzani.
18. La danza dei milioni con Besozzi, Bigliotti, Campanini.
19. Abuna Messias con G. Pilotto, E. Glori, A. Ferrari.
20. Casta diva con M. Eggert, Palmieri, Picasso.
21. Tu sei la luce con L. Barrault, Alfa Michele.
22. Il campione con E. Fiermonte, E. Spalla, V. Bergman.
23. Gran premio con L. Beghi, M. Pascoli.
24. Corto circuito con V. Gioi, U. Melnati, L. Gazzolo.
25. Cenerentola e Bonaventura con P. Stoppa, S. Jachino, R. Villa.
26. Cavalleria con E. Cegani, A. Nazari.
27. Il ponte sull'infinito con B. Doria, A. Centa.
28. La contessa di Parma con E. Cegani, A. Centa.
29. La damigella di Bard con E. Gramatica, L. Cimara.
30. Manovre d'amore con A. Gandusio, I. Voleri.
31. Fuggitiva con Voleri, Cialente, Magnani, Campanini.
32. Sissignora con Denis, Gramatica, Cortese, Maltagliati.
33. Regina della scala con M. Caronzio, N. Poli, Cimara, Ferrari.
34. Il piccolo Lord.
35. Quattro in Paradiso con Gangor, D. Fairbanks.
36. L'amore ritorna.
37. Tundra con Del Cambre, Cormick Howe.
38. I Ragazzi del Prater.
39. S. Caterina da Siena con R. De Liguoro, U. Sasso.
40. Piccolo mondo antico con A. Valli, M. Serate
41. Domani sarò tua.
42. Allegri vagabondi.

2. Cortometraggi:
1. I Missionari della Metropoli.
2. Villaggio del fanciullo.
3. Rubens.
4. Velasquez.
5. Santa notte.
6. Stornellata romana.
7. Aurora divina.
8. All'ombra delle piramidi.
9. Presso il Giordano.
10. Attorno al lago di Tiberiade.
11. Gerusalemme.
12. Piedigrotta.
13. Leggenda sinfonica.
14. Il trionfo di Bartali (XXXV Giro di Francia).
Se qualcuna delle nostre Case estere desiderasse copie in italiano dei suddetti film, si metta in relazione con la REF.

INTENZIONI

1) Vocazioni scelte.
2) Miglioramento e sviluppo degli studi in Congregazione.
Chiesa Regina Apostolorum.
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