Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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IN MEMORIAM

Il giorno 4 agosto 1948, alle ore 12,25 dopo brevissima malattia, spirava serenamente nella Casa paolina di Nanchino (Cina), confortato dai SS. Sacramenti, assistito con tanto amore e sollecitudine da tutta la nostra Comunità e visitato da Sacerdoti della Missione Cattolica di Nanchino e da altre persone amiche, il caro Confratello

Sac. BONELLI VITTORIO M. SILVESTRO

dopo appena un anno e cinque mesi di apostolato in Cina e 31 anni di età.
Unanime fu il cordoglio e la partecipazione alla luttuosa circostanza. Vennero personalmente a portare le loro condoglianze S. E. l'Internunzio Apostolico, S. E. l'Ambasciatore d'Italia con tutto il personale della Ambasciata e numerose altre personalità amiche cinesi e straniere.
Il giovane Sacerdote D. Bonelli amò il Signore; amò l'Apostolato della Stampa, per il quale aveva già fatto molto per organizzare un importante movimento per la diffusione delle edizioni cattoliche in Cina dal nostro centro di Nanchino; amò la vita religiosa, la Congregazione e la Casa Paolina in Cina, per la quale non esitiamo a dichiarare che il caro Estinto si offrì vittima colle lunghe e silenziose sofferenze fisiche, dovute alla difficoltà che egli provò per acclimatarsi, alla diligenza e all'impegno che sempre ebbe nello studio della lingua cinese e nel disimpegno degli uffici assegnatigli nella Casa.
Abbiamo serena fiducia che il caro Confratello dal Cielo ci aiuterà a compiere anche noi la nostra santificazione e il nostro apostolato.

Un altro doloroso lutto colpì la nostra Congregazione il giorno 4 Settembre. Il Signore chiamava a Sè, dalla Villa di Sanfrè dove s'era ritirato per rimettersi in salute, il Discepolo

Fra BORELLO RICCARDO M. ANDREA

Era nato a Mango l'8 Marzo 1916 ed era entrato in Congregazione l'8 Luglio 1936. Ammesso al Noviziato l'anno appresso, emise la prima Professione il 7 Aprile 1938 e quella perpetua il 20 Marzo 1944.
La sua vita di Religioso fu breve, ma, per unanime testimonianza, esemplare. Vita nascosta ed umile che edificava chi lo avvicinava. La sua bontà d'animo non gli fece mai rifiutare un favore di cui venisse richiesto. E soprattutto taceva, specialmente quando, negli ultimi tempi della sua vita laboriosa, soffriva ed offriva in silenzio le sue croci non lievi, senza proferire lamento alcuno; anzi mantenendo sempre la sua vita di regolarità e di buon esempio e attaccato alle pratiche comuni, esemplare specialmente nella pietà e nell'apostolato.
Aveva offerta la sua vita al Signore in riparazione di tanti peccati: e Dio accettò il suo sacrificio generoso.
Durante la sua ultima malattia manifestò al Vicario Generale che lo interrogava, che il suo grande dispiacere era di vedere che ogni tanto si allontanava dalla Casa qualcuno dei Discepoli: tanto grande era l'amore che portava non solo alla congregazione ma al gruppo dei Discepoli ed a ciascuno di essi in particolare.
Morì contento e conscio del gran passo le prime ore di Sabato 4 Settembre, alle 2,30 del mattino.
Confidando che il Signore abbia già premiato la sua fedele ed osservante vita religiosa, ricordiamolo tuttavia nelle nostre preghiere, anche perché dal cielo benedica tutti, ma specialmente i suoi cari confratelli Discepoli.

Requiescant in pace!
Si ricordano suffragi secondo le Costituzioni (Art. 234)

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