Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XXIII

S. PAOLO
MAGGIO 1948

Cura delle vocazioni scelte tra i 15 ed i 23 anni

Ho spedito tempo fa la seguente lettera ai Superiori delle Case:
Il nostro Istituto, al punto di sviluppo in cui si trova, è già più preparato di prima a ricevere aspiranti al Sacerdozio e alla vita religiosa come Discepoli: tra i 15 ed i 23 anni.
Cercare vocazioni:
1) Tra gli Universitari, i liceisti, i giovani del ginnasio superiore.
2) Tra i Seminaristi di filosofia, teologia, studi accademici, i giovani maestri, ecc.
3) Tra i giovanotti delle Associazioni cattoliche, delle Officine, dei contadini.
I mezzi sono molti: preghiera, relazioni private, amicizie, parentela, le Suore, conferenze e mille sante industrie, esercizi spirituali.
Ovunque vi è una nostra Casa o Libreria; ovunque vi è un parlatorio, ovunque si vada per ragione di ufficio o di ministero, di apostolato, di salute; ogni volta che parliamo con un Parroco, un Assistente delle Associazioni cattoliche, un parente, una persona che comprende... Chi ha amore alla Chiesa, all'Istituto, alle anime: capisce, parla, agisce, illumina, prende occasione, scioglie difficoltà, apre la strada.
Facendo seguito alla medesima, ora ho mandato altra lettera che si riporta:

Roma 25 aprile 1948


Aspetto una risposta alla lettera circa le vocazioni tra i 15 ed i 23 anni.
Uno dei nostri Sacerdoti, Superiore, ne sta coltivando quattro: diversi mi hanno scritto per uno: giovane avvocato, ragioniere, studente di Liceo, chierico di teologia, sacerdote: specialmente giovanetti aspiranti alla Famiglia dei Discepoli...
Un nostro Sacerdote tra i più giovani mi scrive. Appena ricevuta la sua prima circolare riguardante le Vocazioni tra i 15 ed i 23 anni, ho subito pensato ad uno studente di terza liceo che vedo qualche volta: lo esorto a frequentare i Sacramenti, gli dono qualche libro adatto, vedo che ormai una bella vocazione sta maturando.
Il Maestro Divino chiamò di preferenza adulti, dei quali corrisposero diversi: altri non corrisposero.
Chi vive con fedeltà e gioia la propria vocazione, si accende di zelo per le Vocazioni.
S. Ignazio chiamò i suoi primi compagni, tra gli adulti: scelti, intelligenti, generosi. E tali furono quelli che emisero i primi voti con lui presso San Paolo a Roma.
Una relazione su questo punto è utilissima e di gran merito. Prego riempire questo formulario e spedirlo a Don Agostino Damonte - Casa Generalizia - Roma.
Avete potuto prendere qualche contatto con Parroci, Maestri, genitori, fedeli zelanti per questo fine?
Avete cercato, adocchiato qualche giovanetto, qualche chierico, qualche giovane Sacerdote, cercando di stringere relazioni con lui?
In propaganda, in Libreria, nei parlatori, ecc. si è fatto qualche passo? almeno tentato?
Si è pregato e fatto pregare per le vocazioni tardive? celebrando qualche Messa o facendo la Visita?
Si è eccitato, predicato, presentandosi l'occasione, al Clero; nei Circoli di Azione Cattolica, ai genitori nelle Domeniche?
Si è pubblicato qualche libretto, articolo, o diffuso sapientemente qualche pubblicazione: per esempio Il paradiso in terra nello Stato Religioso?
Si è fatto qualche meditazione ai giovani, alle Figlie di San Paolo, alle Pie Discepole, ai Discepoli, Chierici, Sacerdoti, su tale argomento?
Abbiamo Chierici che vanno in famiglia per le vacanze, o frequentano l'Università, o hanno fratelli, conoscenti, ecc. tra i quali può trovarsi un chiamato? zelano?
È gran merito invitare: Si vis perfectus esse..., con Gesù Cristo, per Gesù Cristo, in Gesù Cristo. In morte ne saremo molto confortati.
Affezionatissimo

SAC. ALBERIONE

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