Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Roma, 17-5-1965



L'OBBEDIENZA


Ho letto sopra il Raggio quello che riguarda i santi Voti. Buona cosa! In questa seconda parte del mese di maggio rivolgersi a Maria per la santificazione. Con la Professione religiosa si arriva ad una santità maggiore della santità ordinaria dei semplici cristiani.
In questo mese di maggio chiedere la grazia di osservare ciò che si è promesso. Chi poi intende arrivare a questa consacrazione, rifletta seriamente, preghi e si consigli in modo da prepararsi, se tale è la volontà di Dio, alla Professione.
Tra i voti quello che è più fondamentale è l'obbedienza, sia perché è preziosa in se stessa, sia perché quando c'è l'obbedienza nell'osservanza delle Costituzioni, anche la povertà e la castità vengono praticate.
L'obbedienza è grande virtù, tanto più quando c'è il voto. Infatti, dà all'anima una grande
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libertà, per cui l'anima si sottomette a Dio solo e a coloro che rappresentano Dio. Allora non si è dominati dall'egoismo, né dalle impressioni, ma da Dio solo, il quale è Colui che ci ha creati, è Colui che è il nostro Padre.
Facciamo ora qualche riflessione per seguire l'articolo che fu pubblicato sul Raggio.
Anzitutto dice la Sacra Scrittura: "Chi è obbediente porta vittorie". Vittoria su se stesso e vittoria soprattutto su quello che è il male, così la vittoria ci porterà alla corona del cielo. Vittorie, non una vittoria, ma molte vittorie, tutte le vittorie.
In primo luogo si deve considerare che noi dobbiamo seguire Gesù Cristo: è Lui che ci ha dato l'esempio. Ecco: dal momento che il Figlio di Dio si è incarnato per il volere del Padre, fino al momento "usque ad mortem, mortem autem crucis", ci dà l'esempio della obbedienza più perfetta. Nel Vangelo c'è: "...subditus illis". Egli si è sottomesso a due creature, egli che è il Figlio di Dio incarnato, sapienza infinita, si sottomette al volere di Maria e di Giuseppe: "subditus illis"; così compì tutto quello che volle il Padre: nella vita privata, nella vita pubblica e nella vita dolorosa, e quando accettò il calice amaro nel Getsemani dicendo: "Sia fatta la tua volontà, non la mia".
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Quindi accettazione della passione, perché doveva compiere la missione che gli aveva dato il Padre: la redenzione dell'umanità.
Non vi è santificazione se non c'è imitazione di Gesù Cristo: "oboediens usque ad mortem, mortem autem crucis". Per questo si è sottomesso alla volontà del Padre. In Paradiso si avrà il grado di gloria proporzionato a quanto ci si sarà sottomessi sulla terra. Benedetto chi si è consacrato a Dio e in tutto segue il volere di Dio, allora è sicuro di arrivare ad una gloria particolare. Non dobbiamo obbedire a noi stessi. No. Noi dobbiamo sottometterci al volere di Dio, cioè all'autorità e ogni autorità viene da Dio. Dice san Tommaso: anche se uno andasse al martirio volontariamente, non ha merito, perché ha obbedito a se stesso. Quindi è senza merito.
Ricordiamo: ogni persona si sottometta all'autorità, e chi resiste all'autorità resiste a Dio, e coloro che resistono all'autorità vanno incontro alla dannazione.
È ben grave questo. Vi sono conseguenze anche su questa terra. Infatti Tobia nel suo inno a Dio diceva: "Non abbiamo obbedito e perciò siamo stati castigati anche su questa terra". S. Paolo dice: "Figliuoli, obbedite ai parenti nel Signore"; obbedire ai genitori. Entrando nell'Istituto ci si mette sotto la guida
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e l'autorità di chi presiede all'Istituto. Altra volta: "Servi, ascoltate i padroni", come Gesù Cristo, all'ordine dei carnefici, si distese sulla croce allungando le mani per essere crocifisso. Servi, ascoltate tutti coloro che hanno sulla terra autorità.
Dovete poi rendere conto dell'obbedienza. Chi si vanta di non obbedire, si carica di responsabilità.
San Paolo dice chiaramente: Come l'umanità si è rovinata, cioè ha perduto la grazia per la disobbedienza di un uomo, così per l'obbedienza abbiamo la salvezza, per l'obbedienza di Gesù Cristo che ha detto: "Sia fatta la volontà del Padre". Tutto il male è per la disobbedienza, e tutto il bene per l'obbedienza, ossia per la conformità alla volontà di Dio. Nella domanda del Pater noster diciamo: "come in cielo e così in terra", come obbediscono gli angeli in cielo, così obbedire noi sulla terra. San Pietro nella sua lettera dice di obbedire a quelli che rappresentano l'autorità anche se fossero cattivi. E Gesù Cristo ha obbedito a Pilato. Chi obbedisce guadagna il merito, mentre colui che comanda, se non comanda bene, si carica di responsabilità. Questa è la condizione migliore per guadagnare meriti.
Di conseguenza il voto di obbedienza riguarda tutti gli articoli delle Costituzioni, e quindi
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con l'osservanza di tutti questi articoli si guadagnano meriti. Ecco la sorgente incalcolabile di meriti per la vita eterna. Ringraziare il Signore che ci ha chiamati nella vita religiosa dove tutto è determinato e tutto è meritorio. Non scendiamo ai particolari, ma basta dire che tutti gli articoli delle Costituzioni impegnano. Ringraziare il Signore che ci ha messo nella condizione di arrivare al massimo dei meriti sulla terra e poi alla massima gloria, perché quanto più ci si umilia tanto più saremo innalzati.
Quanto più ci abbassiamo nell'obbedienza tanto più noi saremo esaltati.
Cerchiamo di fare il possibile per poter poi arrivare in alto nell'eternità. La vita presente è breve, fosse anche di cento anni; ma l'eternità non dura solamente milioni di secoli, ma l'eternità è eternità.
Se noi amiamo veramente noi stessi e desideriamo i guadagni eterni, allora osserviamo il voto di obbedienza. Se l'obbedienza comune, come è fatta dalle aspiranti, è obbedienza, quanto più lo è il voto. Il voto raddoppia il merito.
Stiamo attenti per acquistare tante ricchezze per il Paradiso. Solo così si è veramente prudenti. Sappiamo bene in che cosa consiste la prudenza. La prudenza è proprio quella virtù
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che ci mette in guardia dal male e d'altra parte ci indica quello che dobbiamo fare nella vita presente, ma specialmente per la vita futura. Siamo appunto entrate nella vita religiosa per guadagnare di più.
Preghiamo Maria e imitiamola: "Fiat mihi secundum verbum tuum".
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