Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Ariccia, 18-6-1965



IL SANTO ROSARIO


È necessario e certamente molto vantaggioso l'avere fiducia nelle Maestre, fiducia nel Consiglio Generalizio. Perché? Perché il Consiglio Generalizio è stato eletto con maggioranza di voti; quindi le Maestre hanno le condizioni necessarie per il compito che è stato loro affidato. D'altra parte le Maestre che appartengono al Consiglio Generalizio e le Maestre che hanno altri incarichi, se sono state elette vi sono delle ragioni, e poi chi ha un ufficio può sempre contare sul dono della grazia corrispondente. Quindi non andate in cerca di consigli da estranei, non tendenze inutili che non sono conformi allo spirito religioso. Fiducia nelle Maestre: esse hanno le grazie per l'ufficio che è stato loro affidato. Accompagnatele con la preghiera anche perché possano compiere il loro ufficio sempre più santamente.
La maggior parte di voi deve fare la professione annuale o biennale o perpetua. Fatevi accompagnare all'altare da Maria. E che in tutta
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la vostra vita siate accompagnate da Maria! Sarete protette quando e fin quando reciterete la corona che portate al fianco. Non è un ornamento la corona che vi sta al fianco, è un impegno. Impegno di recitarla. Infatti nelle Costituzioni è prescritto che si preghi e che si reciti il rosario. Il rosario venga recitato, almeno la terza parte. Avere una fiducia sempre più confidenziale in Maria.
Noi vogliamo vivere Gesù Cristo, che è la Vita. Come Gesù Cristo l'Uomo-Dio si è formato in Maria, così per mezzo di Maria, ci formeremo noi. Maria ci trasformerà in Gesù Cristo.
È una specie di generazione che produce nell'anima il Cristo, il Maestro Gesù, come è e come egli si è definito: Via, Verità e Vita. Quindi la devozione a Maria è fondamentale, è essenziale. Questi due aggettivi sono messi nel "Trattato della perfezione cristiana" perché la divozione a Maria è veramente essenziale e fondamentale per crescere nella santità.
Chi cresce senza una madre, cresce a stento; per un bambino che cresce senza mamma vi sono delle difficoltà: difficoltà di ordine fisico e più ancora di ordine spirituale.
Grande divozione a Maria. E questa divozione ha come primo e principale esercizio la recita del rosario.
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In questo tempo, conturbato un po' in tutto: nei pensieri, nei sentimenti, negli indirizzi, c'è un po' di smarrimento, ma le anime che amano Maria trovano la via chiara e serena. Se si segue la divozione a Maria, si trova la via alla santità più facile, più breve, più sicura. Per noi Maria è Madre, Madre delle anime. Ella ha ottenuto le grazie per tutti.
L'Angelo ha detto a Maria: "Hai trovato grazia", la grazia l'ha trovata in quanto ella è la Madre della divina grazia. E chi è la grazia? È Gesù Cristo. "Mater Divinae Gratiae". Perciò le è stata affidata la distribuzione della grazia. Per lei, l'uomo diventa Dio. Perché? Perché ci ottiene la vita soprannaturale: Gesù Cristo.
Quindi, se volete crescere in santità, se volete vivere Gesù Cristo, "finché si formi Gesù Cristo in noi", (e questa è la prima circolare che ho mandato in principio alla Famiglia Paolina: "Donec formetur Christus in vobis"), la via sicura, semplice, facile e anche celere è passare attraverso Maria. "Benedetto il frutto del tuo seno", si diviene frutto del seno di Maria quando Gesù Cristo vive in noi.
In quanto al Rosario: sono sei secoli che i Pontefici insistono e scrivono e parlano e concedono indulgenze, esortano, approvano Confraternite, affinché si reciti il Rosario. E vogliamo
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essere sordi? Sono sei secoli che i Pontefici insistono!
Voi ultimamente avete ristampato quello che ha scritto Leone XIII: ossia tredici documenti tra Encicliche e Lettere. Quando ero ragazzo ogni anno si leggeva l'Enciclica del Papa sul Rosario. Allora capivo poco, ma ci veniva spiegata.
Parlando poi dei Pontefici anche di questo secolo, sempre hanno raccomandato il Rosario e in modo particolare ricordiamo Giovanni XXIII che ha scritto sul Rosario contemplandone i misteri. E Paolo VI ha esortato nel mese di maggio a recitare il Rosario, ha celebrato la Messa in S. Pietro e poi ha benedetto il quadro della Madonna del Rosario di Pompei, che poi è stato portato di nuovo a Pompei per il Rosario. Nessuna suora voglia soltanto portare il Rosario come ornamento, ma tutte lo recitino.
Perché tanta insistenza sul Rosario? Vi sono due motivi particolari:
1) Il Rosario è una istruzione;
2) è una preghiera.
In ogni mistero si enuncia una verità e questa è una istruzione. Riflettere sopra le virtù e gli esempi che vengono indicati. Poi la preghiera
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di domanda con il Pater noster, e le 10 Ave Maria.
È un'istruzione: vengono infatti ricordati i principali misteri della fede, cioè: l'Annunciazione e l'Incarnazione del Verbo; Maria che visita S. Elisabetta e santifica quella casa. La nascita di Gesù. La presentazione di Gesù al Tempio. Poi a dodici anni, Gesù che si ferma nel Tempio, nella casa del Padre suo: "Non sapete che devo preoccuparmi delle cose del Padre mio?".
Nei misteri dolorosi si ricorda la Redenzione.
I cinque primi misteri, riguardano specialmente la vita privata di Gesù. I misteri dolorosi ci ricordano che la Redenzione è per la nostra santificazione, prendendo e applicando i meriti di Gesù Cristo. La fede insegna che i meriti di Gesù Cristo sono per noi, o meglio, che in ogni azione e quindi anche nelle sofferenze, Gesù acquistava meriti per noi, e ogni suo merito ha un valore infinito.
Nei misteri dolorosi dobbiamo imparare la pazienza. Gesù ha sopportato tutti i dolori fino al momento in cui è spirato in Croce e ha guadagnato meriti per noi. Se noi non prendiamo questi meriti, cioè, se non ne approfittiamo, restano inutilizzati. Dobbiamo domandare al Signore che ci vengano applicati i meriti della sua passione e morte. Ecco un esempio: Gesù
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Cristo è nell'Ostia e ha detto "Prendete e mangiate", "Venite tutti a me". Ora l'Eucaristia è per tutti e chiunque può ricevere Gesù Cristo. Ma quanti non lo ricevono! Così Gesù Cristo ha guadagnato i meriti per noi e se noi non chiediamo questa applicazione, se non sappiamo prendere questa partecipazione della passione di Nostro Signore Gesù Cristo, dei suoi meriti, allora avviene come quando l'Ostia santa non è ricevuta: i meriti non ci vengono applicati.
Considerare quindi i meriti e la passione di Gesù Cristo nel Getsemani, durante la flagellazione, l'incoronazione di spine, la condanna a morte, ecc.
I misteri gaudiosi sono la Via e i misteri dolorosi sono specialmente per la comunicazione della grazia, che viene attraverso i Sacramenti e tutte le opere buone e preghiere che possiamo fare.
Vi sono poi i misteri gloriosi. La risurrezione di Gesù Cristo ha confermato quello che egli ha insegnato. L'Ascensione al cielo indica che anche noi siamo chiamati al cielo. Gesù dal cielo manda lo Spirito Santo alla Chiesa. Infine i due ultimi misteri riguardano direttamente Maria: l'Assunzione e l'Incoronazione di Maria, Regina.
Cerchiamo di vivere bene la vita presente, appoggiandoci ai meriti di Gesù Cristo nella
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speranza dell'eternità beata che ci attende. La redenzione è stata compiuta con la morte di Gesù Cristo in Croce, con la Risurrezione e l'Ascensione. Se noi moriremo con Gesù, risorgeremo con lui e con lui saliremo al cielo. Ecco, allora la redenzione è compiuta e applicata a noi.
Il Rosario è una grande scuola di teologia, e ci serve per ottenere le grazie per tutte le necessità.
Vi sono le necessità pubbliche. Quanti fatti ci narra la storia: quante vittorie riportò il Rosario! Per es. quella di S. Pio V: la vittoria di Lepanto, la vittoria in Austria contro i Turchi e poi in altri tempi successivi. Quanti santi ha fatto il Rosario!
Se si stenta a distaccarsi dalla famiglia e dalle cose: Rosario; Maria è stata eletta tesoriera, mediatrice e distributrice della grazia. Se ci è difficile la virtù della purezza, Maria è la Vergine purissima. Se è dura l'obbedienza, Maria ha detto: "Fiat mihi secundum Verbum tuum" così, come il Signore vuole. Tutte le grazie si possono chiedere. E quante vocazioni sono frutto del Rosario, quante!
Quanti Rosari nei passi che ha fatto la Famiglia Paolina, ad es. tanto per citare un fatto esterno: per la chiesa del Divin Maestro e la vostra Casa Madre di Alba: quanti Rosari partendo da casa e andando là sul posto! Vi sono
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state tante difficoltà. Il Vescovo, dopo che la casa era stata fatta, mi disse: "Io non avevo più speranza". Bastava però recitare il Rosario e sono venute innumerevoli grazie.
Il Rosario serve per tutti. Serve per mandare suffragi, serve per vincere le difficoltà, serve per ottenere i lumi necessari e per camminare bene, serve per l'osservanza dei voti. Quindi fatevi accompagnare all'altare da Maria per emettere la Professione, ma poi fatevi accompagnare da Maria durante tutta la vita: adesso e nell'ora della nostra morte. Così: camminare con Maria e trovarsi sul letto di morte accompagnati e assistiti da Maria. E poi? "E mostraci dopo questo esilio, Gesù" l'ingresso in cielo. Maria che accoglie l'anima devota. Per l'anima devota di Maria è sicurissima la salvezza.
E mentre voi stesse praticate la divozione a Maria, diffondetela e insegnatela anche agli altri. Pubblicatela e diffondetela largamente.
È necessaria una crociata di Rosari, perché vi sia un risveglio cristiano in particolare adesso, dopo questo Concilio.
Vedete con quale impegno il nemico della Chiesa lavora? Pregare Maria, Mater Ecclesiae. Questo è un titolo conforme alla teologia: Maria, Madre della Chiesa.
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