Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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35. DISPOSIZIONI PER COMPIERE BENE L’APOSTOLATO: SAPIENZA E UMILTÀ*

L’ultimo giorno degli Esercizi è giorno di riconoscenza. Molto è l’aumento di grazia che si è operato in questi giorni, molta è la comunicazione di beni che vi ha elargito il Signore. Alle molte grazie corrisponda la molta riconoscenza.
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Amate questo Dio che per primo vi ha amate, e da tutta l’eternità pensa a voi. Egli vi ha fatto nascere da pie famiglie, in paese cristiano, ha messo in voi tante buone inclinazioni; egli vi ha dato la grazia della vocazione. Amate questo Dio che tanto vi predilige.
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La vostra giornata sia eucaristica. Si concentri verso un unico punto: l’Ostia Santa; graviti qui: le consacrazioni della Messa. Tutto sia preparazione e ringraziamento alla consacrazione della Messa e alla Comunione. È Gesù che vi chiama a tale intimità e ve ne dà la grazia.
Tutta la vostra vita sia un Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto. L’eternità la spenderete in questo: glorificare il Padre per mezzo del Figlio, andare al Padre per il Figlio, nello Spirito Santo! Questa è la strada che ha seguito Maria, che vi indica san Paolo, che dovete tenere voi.
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Oggi gran raccolta di gioia intima, di buoni propositi, di supplica al Signore che vi faccia perseveranti.
Non mancheranno le difficoltà, ma lo Sposo è con voi, non temete!1 Stretta è la via, faticoso il sentiero che conduce al Cielo2. Vi incontrerete delle asprezze, delle spine, ma guardate al termine. Dove conduce questa via stretta? Metterà capo a quella Patria celeste dove finalmente troverete Gesù per sempre nella più pura gioia. Ecco che mi sono allontanata dal mondo e sono venuta nella solitudine. Così ogni giorno della vostra vita fino al giorno eterno che non avrà tramonto.
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Gli Istituti hanno anche le loro prove, come la vita di ogni individuo, di ogni persona che voglia farsi santa. Non stupitevi delle difficoltà, non arrestatevi nel lavoro quotidiano. Avanti! Bisogna essere molto buone e sapienti. Quelle che hanno poca istruzione, siano almeno molto buone. Le persone istruite sono più facilmente obbedienti, ma è invece assai difficile trattare con chi è orgoglioso e per giunta ignorante. La cosa più difficile è trattare con le ignoranti non buone. Si metta giudizio.
Se incontrerete chi vi ostacola, chi vi dice male, non fermatevi, ma seguite la grazia e i suoi inviti, non perdetevi.
Chi va alla Comunione tutti i giorni non può cercare che divenire simile a Gesù. Fin dove arriva la vostra bontà? Quanto somigliate già a Gesù?
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Trattate bene le anime. Nel ricevere una lettera, nell’ accogliere una persona, rivolgetevi prima a Gesù: Signore, fate che io comprenda bene quest’anima che mi mandate e risponda secondo la vostra sapienza e bontà. Concedete a me ed a lei di camminare per le vostre vie senza sbagliare.
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Vi sono talora Superiore che capiscono nulla di governo, trattano le Suore come se fossero statue di gesso. Ogni anima ha i suoi bisogni, bisogna saperle comprendere. Come Iddio non ha fatto due foglie uguali, così non troveremo due anime perfettamente simili. Ognuno ha le sue necessità, le sue tendenze, le sue particolarità, le sue sfumature.
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Fate l’apostolato con sapienza. L’apostolato vostro sia sapiente, illuminato; soprattutto sui tre punti: Eucaristia, Sacerdozio, Liturgia.
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Tutto il mistero eucaristico, quale ci è presentato dalla Chiesa; quale risulta dal capo VI di San Giovanni; quale ce lo descrive San Paolo. Ego enim accepi a Domino, quod et tradidi vobis quoniam Dominus Iesus in qua nocte tradebatur, accepit panem et gratias agens fregit et dixit: Accipite et manducate: hoc est Corpus meum...1
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Illuminate sul Sacerdozio. Chi è il sacerdote, chi è Maria e come la missione di Maria Santissima in relazione al Sacerdote, aiuti, coordini, completi il ministero Sacerdotale.
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Abbiate chiara conoscenza della volontà di Dio sul vostro Istituto. Fin d’ora siete andate un poco perdendovi di qua e di là. Ora direzione unica nella semplicità. Siate Pie Discepole e abbiate libertà di camminare spedite sotto il vostro governo. Avete avuti molti amici, ma un Padre solo: Gesù Cristo1. Abbiate pochi consiglieri. Da voi andrete avanti meglio, seguendo lo spirito che guida tutta la Congregazione.
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Nel 1911 ho cominciato a scrivere il libro: «La donna associata allo zelo sacerdotale»1 e ho terminato nel 1913 per preparare alla Pia Discepola luce sulla sua vocazione e sulle vocazioni.
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Crescete nella conoscenza dell’apostolato liturgico. Scegliete e preparate presto quelle che volete destinare allo studio. Avviatele allo studio della Teologia; alla conoscenza della Liturgia, non solo ma della Sacra Scrittura, della morale, dell’ascetica, della mistica.
Fate il patto con Dio: Signore, dateci salute e mezzi sufficienti; Signore, sosteneteci nelle difficoltà che incontreremo.
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Dovrete avere periodici vostri1 da cui risultino i vostri apostolati: Eucaristia, Sacerdozio, Liturgia.
Per arrivare a questo non prendete delle ignorantelle e se ve ne sono abbiano disposizioni di intelligenza e capacità a imparare ed istruirsi. Siano persone rette; aperte, pronte; perché a Gesù bisogna dare i fiori migliori, riservargli le anime più intelligenti, le cose più belle, persone atte a correre nelle vie di Dio.
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La Chiesa è sapiente e i tesori della sua sapienza li ha effusi nella sacra Liturgia. Accoglieteli e diffondeteli poco per volta.
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Abbiate pazienza con le più tarde, perché il Signore permette che in tutte le Famiglie religiose vi siano di quelle che fanno solo numero; come permette degli sbagli anche nell’accettazione, nelle ammissioni al noviziato, alla Professione.
Altre volte non si sbaglia nell’ammettere, ma manca la corrispondenza da parte del soggetto.
Gesù perdonò a tutti, perché conosceva la debolezza umana; perdonate anche voi e aiutate. Tanto più che a volte gli sbagli, le mancanze, non sono frutto di malizia, ma di minor preparazione, di precedenti spiacevoli, di ambienti meno favorevoli.
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Apostolato sapiente deve dunque essere il vostro, apostolato compiuto con pietà vera, secondo lo spirito della Chiesa.
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Inoltre l’apostolato sia compiuto con umiltà. Esercitatela secondo il vostro stato.
Voi non siete sacerdotesse, siete Pie Discepole e cioè il vostro lavoro deve essere fatto in collaborazione e sotto la guida del Sacerdote.
Siete donne ed a voi non è affidata la predicazione, né il governo delle anime, né l’amministrazione dei sacramenti. Per cui il vostro ministero lo dovete compiere in unione al Sacerdote, dipendendo dal Sacerdote, seguendo le regole sapienti della Chiesa.
Con tutto ciò potete diventare più sante degli stessi Sacerdoti, come Maria Santissima superò in santità San Pietro e gli altri Apostoli.
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Secondo la sua natura la donna è più inclinata alla pietà, all’umiltà, all’unione con Dio. Questa è la vostra forza. Pro devoto femineo sexu1.
Avete più degli altri la potenza del cuore. Alla donna che è pia, umile, che ama col Cuore di Maria Santissima non si resiste, ella vince sempre.
Non abbiate la pretesa di fare ciò che non dovete, ma abbiate l’ambizione santa di stare nell’umiltà e di servirvi delle forze e delle potenze che Iddio ha messo in voi per la sua gloria e per il bene della Chiesa e delle anime.
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Questa umiltà vi porterà grandi frutti e questi frutti: non farete mai imprudenze. Sono difatti gli orgogliosi, quelli che confidano in se stessi che cadono in errore, che compiono disastri, che impediscono il bene. L’umiltà vi farà attente, prudenti, in maniera di evitare le cadute intellettuali e morali.
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Fate l’apostolato con sapienza e con umiltà.
Non conto molto su ciò che vi dico, ma conto sull’azione dello Spirito Santo, sui riflessi che farete, perché nel silenzio dell’anima Iddio vi parla direttamente. Dopo le prediche state sempre molto raccolte.
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* Cf la nota della meditazione n. 18, pag. 93.

1 Cf Mt 28,20.

2 Cf Mt 7,14.

1 1Cor 11,23-24.

1 Cf 1Cor 4,15.

1 G. ALBERIONE, La donna associata allo zelo sacerdotale. Dopo lunga maturazione e laboriosa redazione, questo libro uscì, in prima edizione, ad Alba (Cuneo) presso la Scuola tipografica “Piccolo Operaio”, nell’anno 1915. Seguirono molte altre edizioni, e anche versioni, ma la prima rimane ancora la migliore.

1 Le Suore Pie Discepole del Divin Maestro, ebbero già fin dal 1947 circolari interne che cambiarono titolo col passare degli anni. Dal 1952 hanno una rivista mensile di Liturgia intitolata: La Vita in Cristo e nella Chiesa.

1 Pro devoto femineo sexu: dal Piccolo Ufficio della Beata Vergine, antifona al Mattutino del mercoledì e sabato: “intercedi per il devoto ceto femminile”.