Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno I – N. 1 Luglio 1923 Periodico mensile Conto Corrente Postale

SAN PAOLO
BOLLETTINO DELLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO
PER L'APOSTOLATO DELLA B. STAMPA


Opus fac Evangelistae (Tim. IV – 5)




Donaci, o Signore, il pane quotidiano


Che cosa è la Pia Società San Paolo

La Pia Società S. Paolo (Scuola Tipografica) è un grande Istituto sorto in Alba (Piemonte) per la diffusione della Buona Stampa e per la formazione dei suoi missionari, Sacerdoti, scrittori ed o-perai.
Attualmente vi sono in Casa 180 giovani e 70 fanciulle venuti da ogni parte di Italia e sono amorosamente educati ed istruiti nello studio, nel lavoro tipografico e nella pietà.

Come si vive

La Casa come è sorta senza fondi, così continua coll'assistenza di Dio senza ricchezze di sorta. Le spese sono gravissime; solo di pane se ne consumano due quintali al giorno; vale a dire circa 8000 lire alla settimana.
Ma alla numerosa famiglia, grazie a Dio, non è mai mancato nulla e alle spese si fa fronte colla tenue quota di pensione che pagano una parte degli alunni, col lavoro tipografico, e specialmente la nostra Casa è aiutata dalla Beneficenza.

La Banca più sicura

La Beneficenza è davvero la Banca più sicura, quella che non ha mai fatto fallimento e che dà per interesse il cento per uno come ha promesso il Signore.
Attorno a noi si è formata una numerosissima schiera di Amici, di Cooperatori, di Benefattori e fra essi è una nobile gara per aiutarci colle preghiere e colle offerte. In modo specialissimo il Signore benedice coloro che aiutano la Stampa Buona che è oggi il mezzo più potente di bene.

Il perché delle offerte

I nostri Benefattori sanno bene che l'elemosina è il modo migliore per attirarci le benedizioni del Signore di cui tutti abbiamo tanto bisogno; S. Giovanni Grisostomo diceva: «Se noi conoscessimo il valore della carità pregheremmo i poveri di accettarla perché l'elemosina obbliga il Signore a ricoprirci delle sue benedizioni celesti».
E le offerte si fanno:
In ringraziamento al Signore per il raccolto dell'annata;
Per la Buona Stampa;
Per riconoscenza alla Casa che forma buoni operai, sacerdoti, buoni scrittori;
Per aiutare la Casa che esige dagli studenti solo L. 30 mensili di pensione e solo per tre anni e tiene gratis quelli poveri;
Per suffragare le anime del purgatorio;
Per raccomandarsi e partecipare al frutto di tutte le preghiere e del bene che si fa in Casa.
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In questi giorni vi chiediamo grano!


La fede e la riconoscenza dei nostri agricoltori

Chi semina, chi coltiva, chi innaffia non fanno una gran cosa: occorre che il Signore benedica, mandi la pioggia ed il sole, tenga lontana la grandine ed i flagelli per raccogliere.
Lo sanno i nostri Agricoltori non meno bravi nel lavoro che nella fede: e pregarono e fecero pregare i nostri giovani! che continuano ancora e continueranno sino ad annata finita. Molti agricoltori fecero anzi la loro dichiarazione scritta: «Pregate S. Paolo, se avremo una buona annata, faremo una buona offerta». E la loro supplica sta nella cassetta innanzi a S. Paolo. E non è una bella fortuna quella di avere 250 persone che ogni giorno pregano dal Signore la benedizione sulla famiglia e sulla campagna? È il segreto della prosperità anche materiale e lo lasciò scritto il Comm. Cotta il quale diceva: «Da quando ho incominciato a fare la mia offerta ogni anno a D. Bosco, i miei affari sono sempre andati meglio».

«Quest'anno vi porteremo giù del grano che ne avrete per 10 anni».

Un ottimo contadino, grande amico della casa, ci diceva pochi giorni fa queste parole testuali in un'adunanza.
— Ma nota che sono duecento e cinquanta, osservò un altro.
— Sì, ma quest'anno abbiamo fatto grano e grano, e, se tutto va bene alla fine, vedranno molti portare giù...
— Difatti un bel numero di famiglie ci ha fatto promessa per iscritto, soggiunse un sacerdote della Casa.
— Ma saranno molto più quelli che non hanno sottoscritto: non tutti avevano comodità di scrivere...
Certo con questi propositi il grano non dovrà più mancare ai piccoli apostoli della Buona Stampa.
Molti amici nostri ci avevano detto di pregare perché questo raccolto così importante andasse bene e ci avevano promesso la loro offerta (un quintale, mezzo quintale, un'emina, una somma di danaro) ed ora sono lieti di poter adempire la loro promessa, portandoci la loro offerta, come segno di riconoscenza al Signore. Ecco alcuni dei sottoscrittori: [segue elenco].
E non furono parole soltanto perché già vengono i fatti e cominciano a giungere le offerte che impegnano il Signore a continuare la sua protezione.
Occorre però dirlo chiaro: i più, anzi la gran maggioranza dei contadini non firmò la dichiarazione: ma la fecero nel cuore e tanto di cuore la promessa! Il Signore la gradì e la esaudì. Specialmente questi daranno.
Se ne facciamo per noi, ne facciamo per tutti, rispondevano quasi tutte le famiglie di un paese.
«Pregate soltanto» i nostri giovani, e le nostre figlie, e tutta la Casa ha pregato ogni giorno.

Cappellazzo

È una frazione di Cherasco: ricca di pianure e di campi.
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Il Sig. Arciprete illustrò e raccomandò la cosa dall'altare. Passò poi alle case, giacché tutte le famiglie gli erano conoscenti ed amiche, un nostro giovane del Cappellazzo. Non una rifiutò. Ogni famiglia non solo promise, ma promise assai generosamente. «Verrai in fin d'agosto, dopo la trebbiatura, e ti caricheremo di grano e di ferro rotto»... ma chi vincerà in generosità sarà sempre il Signore: lo vedranno gli amici del Cappellazzo.

Una difficoltà

Una difficoltà importante: tanti vorrebbero mandare offerte di grano, vino, cipolle, meliga, frutta, ferro rotto, carta da macero ecc.: ma sono lontani, non hanno mezzi di trasporto: chiedono: come possiamo fare? Ecco: Pubblichiamo qui un elenco di zelatori e zelatrici: si rivolgano a loro. Questi hanno già dei grandi meriti presso il Signore e la Casa: sapranno indicare caso per caso il da farsi, ovvero incaricarsi di ritenere in deposito le offerte: penseremo a ritirarle e pubblicheremo su questo giornaletto. Ove non vi sono zelatori o zelatrici, potrebbero scriverci: vedremo caso per caso ciò che conviene fare.

Continuiamo a pregare

Pochi giorni fa un terribile temporale minacciava le nostre promettentissime campagne. I nostri giovani e le figlie stavano inginocchiate innanzi al SS. Sacramento esposto, pregando, pregando. Per quanto sappiamo la grandine non cadde in alcun paese dei nostri dintorni in quel giorno.
Il raccolto del grano ormai assicurato, è questo anno magnifico in generale: Siamone riconoscenti al Signore!
L'annata non è finita però: esortiamo ancora i bravi agricoltori a pregare, sottoscrivere e promettere la loro riconoscenza al Signore. E i nostri giovani continueranno a pregare ogni giorno per i loro Benefattori.

Ogni cosa ci è utile

Ero affamato e mi deste da mangiare... assetato e mi deste da bere... (Vangelo)
Aiutare la nostra Casa è facile perché noi abbiamo bisogno di tutto ed accettiamo colla stessa riconoscenza qualunque cosa: vino, grano, patate, frutta, legna, castagne ecc.

Il vino

In casa si beve oltre una brenta di vinello ogni giorno; ebbene l'autunno scorso e continuamente anche in seguito ci furono offerte oltre 300 brente tra vinello e vino buono di modo che col vino regalatoci speriamo di arrivare alla nuova vendemmia senza gravarci di spese; anzi i più affezionati ci hanno anche offerte parecchie bottiglie di quel generoso indispensabile in qualche circostanza.
Ecco alcuni nomi di persone che si sono distinte. [segue elenco]

La frutta

Chi ha grano può dare grano, chi ha meliga può dare meliga e chi ha frutta, potrà dare frutta: ci torna utilissima anche la
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frutta e ci solleva da un bell'aggravio di spese.
Moltissimi ci mandano pesche, pere, mele, noci, nocciuole e ci fanno una carità fiorita. Vogliamo dare qui alcuni nomi di generosi benefattori: [segue elenco].

Commestibili – verdura

E gli ortolani ci possono regalare della verdura come fanno i nostri Amici di Canale, Cherasco, della Vaccheria, e di Bra e tantissimi altri. Ecco alcune offerte fra le molte che ci arrivano: [segue elenco].

Legna

Dalle Langhe ci hanno scritto chiedendoci se accettiamo anche le offerte di legna da ardere.
Anche questa è una Provvidenza; noi spendiamo tanti soldi in legna, e se li potessimo risparmiare... Chi potesse quindi mettere a nostra disposizione una certa quantità di legna noi provvederemmo a farla ritirare ed anche questo prodotto così abbondante nelle nostre Langhe si trasformerebbe in calamita che attira tante benedizioni dal cielo.

Cartaccia, stracci, ferro rotto ecc.

Ecco un altro modo assai facile per aiutare la nostra Casa.
Franklin diceva: datemi i vostri stracci, rifiuti, spazzature: io diverrò ricco in poco tempo. La frase si potrebbe tradurre: dateci stracci, carta da macero (registri fuori uso, rifiuti del cestino, libri vecchi ecc.) rottami di ferro e altri metalli, e l'opera della Buona Stampa prospererà.
Si sono distinti per questo genere di beneficenza: [segue elenco].

Le vie del Signore

Ieri sera il Sig. Direttore ci diceva: — «Una volta meditavo tra me: se ora dovessi chiedere aiuti non saprei proprio più a quale porta bussare. E proprio d'allora cominciarono ad arrivare gli aiuti speciali e più generosi».
Si è schiusa una nuova fonte di carità; a fondo perduto. Ottime persone depositano alla Pia Società S. Paolo somme di denaro o cartelle fruttifere al portatore. Si ricevono gli interessi, e parte o tutto il capitale, se ne avranno bisogno. Quando Dio le chiamerà al premio tutto passerà in proprietà alla Casa.
* Un contadino, fu il primo, diede lire diecimila.
* Una pia Signora, depositò lire ottomila. Per essa ogni mese in Casa si celebrano due S. Messe.
* Un'altra persona depositò lire diecimila di cartelle del consolidato.
* Una Signorina, mise a fondo della Cappella di S. Paolo lire seimila di cartelle.
* Due sorelle, che Dio ha benedetto, portarono in Casa cartelle per lire diecimila. Quest'anno rinunciarono anche agli interessi.
* Una Maestra concorre a costituire il patrimonio ecclesiastico a due nostri ordinandi.


Teol. Giacomo Alberione, Dirett. Resp.
ALBA - Scuola Tipografica - ALBA

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