Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XII - N. 22 — 17 Novembre 1930 — Conto C. Postale

UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO-STAMPA

PIA SOCIETA’ SAN PAOLO

Opus fac Evangelistae (II Tim. IV, 5)


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ALBA – Pia Società S. Paolo – Dir. Responsabile, Teol. Giacomo Alberione
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Vie e mezzi della Divina Provvidenza

«Ascolta il mio consiglio, – dice il Signore nella Sacra Scrittura – redimi i tuoi peccati con la beneficenza, e le tue ingiustizie cancella con la carità verso i poveri; e così Iddio perdonerà le tue colpe.
«Che gran conto hanno da rendere a Dio coloro che scialacquano il denaro invece di fare l’elemosina!» (Prov. 28).
Cooperatori! nessuno dei vostri denari sarà speso tanto bene quanto quello che darete per l’Apostolato della Stampa, oggi sommamente necessario.
Gli oblatori devono ricordare che è una grande grazia che fa loro il Signore permettendo che impieghino il loro denaro per un’opera così santa.
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Opera Duemila Ss. Messe

Una Messa per i morti

Si avvicina il mese dei morti, ed in una famiglia distinta si combinava come onorare la memoria del nonno morto.
– Io, diceva il padre, ho comandato una lapide artistica, originale, che sarà il più bell’ornamento del nostro cimitero e dimostrerà a tutti che ricordiamo il nonno, che ci ha lasciati ricchi.
– Io, osservava la mamma, ho ordinato un piccolo lampadario, che sarà un vero splendore.
– Vedrai l’ingrandimento del ritratto del nonno, che ho fatto eseguire io, saltò a dire il primogenito. È lui redivivo, naturale, parlante!
– Io porterò una corona di fiori freschi, odorosi: vedrete che bellezza, che rarità! Soggiunse la figlia maggiore.
Eravi un’altra figlia appena dodicenne, che ascoltava e taceva. Quando tutti ebbero esposto il loro progetto si volsero verso di essa per sentire quale fosse il regalo che aveva destinato al nonno. E perché non parlava, la mamma la provocò:
– Hai anche tu il tuo borsellino, qualche cosa devi fare anche tu per il nonno che ti voleva tanto bene. Quanto vuoi spendere?
– Dieci franchi.
– Crepi l’avarizia! Uscirono tutti in coro: guardate mo' come è spilorcia, taccagna, non rassomiglia a nessuno di noi!...
– E con dieci franchi, continuò la dodicenne, farò al mio caro nonno il più bel regalo e sarà più contento del vostro e se potesse alzare il capo, ringrazierebbe me e non voi.
– Sentiamo, sentiamo l’oracolo! Che puoi fare con dieci franchi?
– Farò celebrare una Messa in suffragio e varrà più di tutti i vostri regali: la lapide, il lampadario, il ritratto, il mazzo di fiori, abbelliranno la tomba del defunto, ma nessun sollievo, nessun giovamento porteranno all’anima sua nell’altro mondo. Invece la mia Messa gli porterà il riscatto, la liberazione dal purgatorio, perché gli porterà Gesù il quale prenderà il caro nonno fra le sue braccia e lo porterà in Paradiso!
Giustissima risposta.
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UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO-STAMPA

Carità di verità eterne

«Sì, da una parte, esistono le verità soprannaturali; sì, dall’altra parte, ahimè! queste verità divine sono disconosciute, snaturate, negate; appartiene dunque a quelli che ne hanno coscienza di rivelarle alle anime con misericordia; e al più gran numero di anime; di predicarle sopra i tetti e con il mezzo più universale, il più rapido, il più perseverante: LA STAMPA».

SCHORDERET


«Non habemus hic manentem civitatem, sed futuram inquirimus: non abbiamo su questa terra dimora stabile, ma siamo in viaggio verso una città eterna: la Patria del Cielo», ci avverte il nostro caro Padre San Paolo. L’uomo creato per il Cielo, ha dimenticato il suo vero ultimo fine: la salvezza dell’anima. La legge del Signore è immutabile, e sarà eternamente vero che chi l’osserva avrà il premio e chi la trasgredisce il castigo.
Oggi, nel secolo del progresso e delle grandi velocità, si dimentica, non vuole più sentire la voce del Signore, per ingolfarsi nei piaceri, nei traffici, nelle cose di questo mondo, futili e passeggere. Si vive e si ragiona umanamente, non si considera la vita al lume delle verità eterne. Religione sì, ma intesa come può essere dalla ragione umana, ammalata, debole, ottenebrata dall’errore. Cattolici sì, ma solo a metà; una certa appartenenza, una infarinatura di cattolicesimo e anche un certo qual vanto di esserlo, ma non nella pratica sincera della nostra S. Religione, ma libertà di pensiero e di azione.
E questo stato di indifferenza, di snaturalizzazione e quasi annientamento da parte dell’uomo, delle verità divine, è causato in massima parte dalla Stampa. Libri e giornali addormenta-coscienze, che a poco a poco, pur mantenendo una certa tinta di spirito cristiano, inoculano il veleno nell’insegnamento e nel pensiero umano, minando e corrompendo così in radice, le fonti dell’attività umana.
È una fiumana, un mare di iniquità e di errori che allaga il mondo con le sue acque putride, ammorbando l’aria con il loro tanfo pestifero. Sono migliaia e migliaia di tipografie, vere cattedre del demonio, che rigurgitano ogni giorno libri e giornali cattivi, indifferenti in fatto di Religione, innalzando la cattedra dell’errore contro la cattedra di Verità su cui siede il Divin Maestro Gesù, rovinando le anime, la gioventù, la famiglia la Società.

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Oh! non è tempo di dormire, come il padrone del campo del Vangelo, ma di vigilare mentre l’uomo nemico getta a piene mani la zizzania nel campo!
E lavorare! Sì lavorare: appartiene a quelli che hanno coscienza di questo stato di cose, di ricordare la retta via alle anime incamminate al male. Fermarle, scuoterle dal loro sonno letargico, rimetterle sul retto sentiero.
Cooperatori! Anime che comprendete la sete del Cuore di Gesù! facciamo carità delle verità eterne !
Estendete questa carità a tante anime,
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al più gran numero di anime, oh che grande merito è questo!
E quale è il mezzo? Il mezzo più universale, più rapido e perseverante alla portata di tutti, è la STAMPA.
Il libro buono che è un tesoro nascosto di buone parole, di buoni consigli, di santi rimproveri.
Il giornale cattolico e il settimanale diocesano, che sono parola della verità, che scendendo con costanza nell’anima, insegnano la via del bene, formano il pensiero e la coscienza cristiana.

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Cooperatori carissimi in S. Paolo, due parole sole in questo ultimo tempo dell’anno! Due parole, che sono il programma dell’Apostolato della Stampa: PREGARE e DIFFONDERE. – Pregare per la conversione degli scrittori perversi, per la prosperità della Stampa Cattolica, per gli Apostoli e l’Apostolato della Stampa; recitando con fede la preghiera: Per chi sente sete di anime come Gesù.
E diffondere: Leggete attentamente ciò che è pubblicato qui sotto per la diffusione pratica. Tutti potete fare qualche cosa, sia pure piccola, sarà sempre già molto al cospetto di Dio, che vede l’intenzione e premia il bicchiere d’acqua data al poverello per amor suo.
E questo servizio che voi fate alle anime procurando col foglio cattolico il pane della verità, non è una carità ben più grande e preziosa?

Per chi sente sete di anime come Gesù

Signore io vi offro in unione con tutti sacerdoti che oggi celebrano la Santa Messa, la Vittima Divina Gesù Ostia e me stesso, piccola vittima.
1.o In riparazione delle innumerevoli bestemmie, errori e oscenità che si stampano in tante tipografie da cui ogni giorno esce un fiume di carta che allaga il mondo come torrente putrido;
2.o Per invocare la vostra misericordia sugli innumerevoli lettori perversi o innocenti, che la stampa scandalosa strappa dal vostro Cuore di Padre assetato di anime;
3.o Per la conversione di tanti scrittori e stampatori, ciechi ministri di satana, falsi maestri che hanno alzato la cattedra contro il Divin Maestro avvelenando ogni insegnamento, il pensiero umano e le sorgenti dell’umana attività;
4.o Per onorare, amare, ascoltare unicamente Colui che Voi o Padre Celeste, nel vostro grande Cuore avete dato al mondo proclamando: «Questo è il mio Figlio diletto: Lui ascoltate»;
5.o Per conoscere che solo Gesù è perfetto Maestro cioè la Verità che illumina, la Via e il modello di ogni santità, la Vita vera dell’anima cioè grazia santificante;
6.o Per ottenere che si moltiplichino nel mondo i Sacerdoti, i Religiosi, le Religiose, consacrati a diffondere la dottrina di Gesù a mezzo della stampa;
7.o Perché gli operai di questa stampa siano santi, pieni di sapienza e di zelo per la gloria di Dio e per le anime;
8.o Per domandarvi che la stampa cattolica prosperi, sia diffusa, aiutata e si moltiplichi innalzando la sua voce così da coprire l’inebriante e trascinante strepito della stampa perversa;
9.o Perché tutti noi conosciamo la nostra ignoranza e miseria, e il bisogno starcene con l’occhio supplichevole ed a capo chino innanzi al vostro santo Tabernacolo, o Signore, invocando luce, pietà e misericordia.

Con approvazione ecclesiastica


Unione di preghiere

Per tutte le persone che si raccomandano offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa, e le raccomandiamo alle preghiere dei Cooperatori.
Il Tempio a S. Paolo che abbisogna ancora di molte grazie – S. S. Pio XI – L’Apostolato della Buona Stampa – L’incremento della Pia Società S. Paolo – La diffusione del culto al Divin Maestro, alla Regina degli Apostoli, a S. Paolo Apostolo, ecc. – L’Opera delle Vocazioni religiose all’Apostolato-Stampa – L’opera delle 2.000 SS. Messe – La diffusione del S. Vangelo e della Sacra Bibbia – L’Apostolato del Libro – L’Opera dei Bollettini Parrocchiali – I Cooperatori, Scrittori, Collaboratori, ecc. – La Associazione Generale delle Biblioteche – I Centri di diffusione – I Periodici e settimanali e mensili – Una Mamma tribolata per un figlio traviato – Una Suora che chiede una grande grazia per la sua Missione – Una Cooperatrice che si raccomanda per grazie spirituali e temporali: guarigioni e conversioni – Una Cooperatrice per la salute spirituale del figlio – La Famiglia di una Zelatrice – Una grazia importante – Una Cooperatrice che raccomanda la propria famiglia per grazie spir. e temp. – Un Cooperatore per grazie spirituali – Cooperatori e Cooperatrici per grazie spirituali e temporali.
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DIFFONDERE

NOVEMBRE – DICEMBRE – GENNAIO sono i mesi più adatti per gli abbonamenti ai giornali, periodici, riviste ecc. ecc.
Una colluvie di stampati immorali circolano nelle famiglie, letti con avidità dai giovani, dagli adulti e da persone anche avanzate in età.
Quanti in questi mesi, rinnovando o facendo il loro abbonamento si comperano il veleno con quello stesso denaro guadagnato con tanti stenti e sudori durante l’anno! Con l’abbonamento al giornale cattivo, si procurano il passaporto per l’inferno.
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COOPERATORI! Voi che conoscete assai bene questa strage di anime, Voi che desiderate dare una riparazione al Cuore SS. del Divin Maestro Gesù all’opera! In questi mesi è il tempo di intensificare la propaganda per gli abbonamenti ai giornali e settimanali cattolici.
È questo l’Apostolato delle OPERE più adatto e più fruttuoso di bene.
È il lavoro di tutti i Cooperatori, ma in modo speciale dei Membri delle Sezioni Apostolato-Stampa.
Leggete attentamente «Suggerimenti pratici per la propaganda».
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Ogni Cooperatore dovrebbe industriarsi di raccogliere ALMENO UN ABBONAMENTO AD OGNUNO DEI SETTIMANALI SEGUENTI: «La Domenica Illustrata» per le famiglie: L. 15 all’anno – L. 8 Al sem.; «Il Giornalino» per i piccoli: L. 10 all’anno – L. 5,50 al semestre; «La Domenica» foglietto religioso L. 3 all’anno: «La Buona Parola» foglietto religioso: L. 2 annue; «Unione Cooperatori Apostolato-Stampa» periodico mensile: L. 15 annue, L. 100 per abbonamento perpetuo.
Si spediscono copie di saggio gratis: fatene richiesta presso la Pia Società San Paolo – ALBA (Piemonte).

Suggerimenti pratici
per la propaganda

La Pia Società San Paolo, ALBA (Piemonte), ha stabilito in questi giorni un nuovo metodo di propaganda per i suoi periodici, che interessa tutte le persone di zelo.
Nessuno dei nostri Cooperatori (per quanto lo permetta il suo stato) deve lasciare oltrepassare questa propizia occasione e senza incominciare o aumentare il suo lavoro per l’Apostolato della Stampa.
È un metodo per nulla costoso, ma facile e utile a coloro che desiderano fare del bene a sé e agli altri.

La Pia Società S. Paolo a chiunque li richieda spedirà saggi dei suoi periodici e ne spedirà gratis per un mese continuo anche 5 o 10 copie ognuno, secondo il desiderio che ci verrà espresso.
I RR. Parroci o Vicecurati possono incaricare un Aspirante, una Circolina… o altri i quali ogni Domenica, si dedichino alla distribuzione dei sotto elencati giornali presso le persone che si spera far abbonare.
Dopo alcune settimane il distributore passerà a raccogliere gli abbonamenti presso le persone a cui portò il saggio e manderà l’ordinazione in Alba.

Gli Zelatori e le zelatrici dell’Opera delle 2000 Messe, i Membri delle Sezioni Apostolato-Stampa, e gli altri Cooperatori hanno qui modo di svolgere un largo e fruttuoso apostolato di bene.
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Fusione del Giornalino
con il Corrierino

È una novità importante nel campo della stampa cattolica nazionale.
I due settimanali illustrati per ragazzi: «Il giornalino» della nostra Società S. Paolo e il «Corrierino» della S. A. I. Cardinal Ferrari avendo la nostra Società acquistato quest’ultimo in seguito alle note vicende, sono stati fusi in un’unica pubblicazione.

LA FISONOMIA E LA REDAZIONE
Il Periodico porta per ora, entrambi i titoli. Esce in otto pagine grandi cm. 29x40; quattro di esse portano tavole a due colori. Le rubriche ordinariamente sono le seguenti: - Tavola a colori di soggetto evangelico e relativo racconto nel verso. – Passatempi, sciogli lingua, giochi, sciarade, indovinelli a concorso. – Conversazioni con gli abbonati. – Il cantuccio dei letterati, ossia la pagina dei temi svolti dai lettori, a soggetto vario e scelta degli insegnanti. – Quello che avviene nel mondo, breve rassegna dei fatti più importanti e curiosi della settimana. – La pagina dei più piccini, a colori. – Tavola a colori di soggetto comico. – Novella illustrata. – La rubrica del Dottor Satutto: Curiosità scientifiche, letterarie, storiche ecc. – Romanzetto in continuazione scritto appositamente per ragazzi, illustrato. – Mezz’ora con lo zio Giocondo: Spunti umoristici, arguzie, barzellette. – Tavola a colori di un racconto in continuazione a carattere missionario o di avventure. – Qua e là poi massime morali, poesie, articoli sulle feste religiose.

IL PREZZO
Il prezzo del periodico è stato tenuto assai basso, per facilitare la diffusione e far sentire che è una pubblicazione di propaganda essenzialmente.
Costa infatti cent. 20 la copia, L. 10 di abbonamento per un anno e L. 5,50 per sei mesi. A chi distribuisce almeno 10 copie si concede lo sconto del 20% e il pagamento trimestrale contro fattura. Non è consentita la resa delle copie invendute.
Crediamo che tutti abbiano a comprendere quanto viene a costare ogni settimana di redazione, cliches, stampa e posta un periodico di tal genere.

APPELLO
Però dev’essere evidente che occorre si uniscano tutti i buoni, specialmente gli affezionati Cooperatori della Pia Società S. Paolo, i RR. Parroci e i Sacerdoti Educatori della gioventù nel sostenere lo sforzo morale e finanziario piuttosto notevole; affinché quello che ormai è l’unico giornaletto cattolico illustrato per ragazzi, abbia non solo a sostenersi, ma riesca a gareggiare sotto tutti gli aspetti, con quegli altri di marca neutra, se non ostile, in campo religioso, e quindi per lo meno addormenta coscienze.
Bisogna che finalmente l’illustrato per i bambini si imposti su basi forti, e che i cattolici una buona volta escano dalla impotenza umiliante che caratterizza la situazione odierna nel campo della stampa. La base è unica: diffusione. Crediamo di poter dire altamente a tutti che è questo oggi il compito dei veri Cooperatori nell’Apostolato e del Clero nel riguardo dell’illustrato per ragazzi: «Bisogna che nell’interesse delle anime e per dovere vostro diffondiate il Corrierino-giornalino nella vostra Parrocchia, in tutte le vostre famiglie. Preferibilmente con abbonamenti individuali, oppure per mezzo della distribuzione settimanale delle copie a 20 cent. caduna». La Direzione del periodico desidera inoltre ricevere consigli, collaborazione letteraria ed artistica e anche offerte piccole grandi, e preghiere.
Il Grande Amico dell'Infanzia deve benedire questa opera che è tutta di sua gloria.
LA PIA SOCIETA’ S. PAOLO.

La Domenica Illustrata
Settimanale riccamente illustrato a colori. Contiene articoli e notizie interessanti sui fatti quotidiani della vita universale, la cronaca della vita italiana ed estera, le notizie dal Vaticano alla Cina, dalla Russia all’America, dal mondo alla luna, della terra, del mare e dell’aria. Porta illustrazioni di agricoltura, industria, e commercio. Parla di tutto quanto può interessare l’opera e il pensiero e il cuore di ogni cittadino italiano, di ogni cattolico.
Per le ore di raccoglimento ha il S. Vangelo con spiegazioni appropriate. Per le ore di pace la Domenica istruttiva, la scuola del medico e dell’avvocato, lezioni domestiche casa-cortile-giardino. Per le ore di noia ha il romanzo, la pagina allegra, le curiosità e le novità ecc. ecc. 4-5 pagine interamente illustrate.
Abbonamento annuo L. 15, semestrale L. 8. Ogni copia si vende a C.mi 30. Sconto 25 per cento ai rivenditori, e pagamento alla fine dei trimestri dietro fattura.
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Pensiamo ai nostri morti almeno nel mese di novembre: mandiamo loro suffragi. Con un’offerta di L. 10 fatta una sola volta in vita si possono mandare i suffragi di SEI Messe al giorno ai nostri defunti. Queste Messe vengono celebrate dai sacerdoti della Pia Società S. Paolo in Alba.

Paradiso, Paradiso!

Il Padre Celeste lo ha preparato per noi; il Divin Maestro Gesù, lo ha guadagnato per noi; il Santo divino Spirito prepara le nostre anime a riceverlo.
Il Paradiso è il nostro fine, la nostra eredità, il nostro premio: è nostro il Paradiso, e sarà dato a chi è veramente buono, serve fedelmente Iddio, e muore nella sua grazia.
I Santi ci insegnano a guardare sovente al Paradiso; a pensarvi, a desiderarlo, a non discostarsi mai dalla via del Paradiso.
Nella festa di tutti i Santi la S. Chiesa, nostra Madre, invita i figli suoi a meditare il Paradiso, nostra vera patria nostra vera città, nostra vera casa. Ce lo inculca il nostro caro Padre San Paolo: qui siamo pellegrini, la patria è il cielo; qui siamo forestieri, la città è il Paradiso; qui siamo ospiti, la nostra casa è la casa di Dio: noi siamo della famiglia di Dio.
In Paradiso si gode il gaudio di Dio. E il nostro gaudio sarà prima di tutto il conoscere Iddio, il vederlo faccia a faccia, nella infinità dei suoi divini splendori; ci dispone a questa pienezza di luce il S. Vangelo, la predica e i libri che ne espongono il senso e lo comunicano.
Il nostro gaudio sarà il possedere Dio, sommo bene, unico bene; al possesso di Dio ci dispone al S. Comunione; Gesù Sacramento sta con noi, perché noi meritiamo di abitare eternamente con Lui: e si è fatto nostro cibo, perché meritiamo di sedere in perpetuo alla mensa celeste.
Il nostro gaudio sarà l’essere partecipi della gloria di Dio: ecco, saremo partecipi della gloria, se qui non ci rifiutiamo di partecipare alla Croce di Gesù Cristo. E le croci sono ben piccole in paragone della gloria, e a questa gloria sono scala.
La festa dei Santi ci unisca in questa comunione di pensieri, di desideri, di preghiera.
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Festa del Divin Maestro
Sezioni Parrocchiali Cooperatori Apostolato-Stampa

È ormai entrata nelle consuetudini di moltissime diocesi e di moltissime parrocchie la Festa detta del Vangelo, o del Divin Maestro, o della Buona Stampa.
Sono diverse parole ad indicare la medesima cosa: e tra esse sembra molto conveniente sceglier l’espressione «Festa del Divin Maestro», come più espressiva e comprensiva.
Infatti essa è la «festa della dottrina di G. C.». Essa onora il Verbo Eterno, la Sapienza del Padre Celeste, il Figlio Diletto che gli uomini devono ascoltare.
La lotta è qui: tra lo spirito di verità che è G. Cristo, e lo spirito di menzogna che è il demonio. E il mondo in realtà va distinto nelle due scuole immense: la Scuola di Gesù Cristo e la cattedra del demonio; Gesù Cristo che manda i suoi apostoli: «Come il Padre ha mandato me»; e il diavolo che ha infiniti emissari.
Si tratta di fare una festa così solenne e decisiva attorno al Divin Maestro per cui tutti i popoli, uniti al Papa strettamente, dicano: «Maestro tu hai parole di vita eterna». Il Maestro ci avvertirà subito che lo spirito di menzogna «Expetivit nos ut cribraret sicum triticum»; ed il Papa «Confirma fratres».
L’Apostolato-Stampa è uno dei mezzi di far conoscere e comunicare la Verità Gesù C., come l’Apostolato-Parola; ma entrambi onorano il Maestro Divino. Povera stampa, però! Capitò ad essa come capitò alla parola: fu travolta contro il suo Autore e Fattore, Dio. L’uomo non badò al precetto divino «predicate», e non curò il precetto divino «scrivi in questo libro». L’Apostolato-Stampa sia riportato qui: attorno all’altare, al tabernacolo, alla Messa, alla Comunione; come si bacia il Vangelo nella Messa e poi si fa la Comunione; come per essere più compita la Messa vuole la Chiesa che si predichi e si comunichi. Torniamo alle fonti! Messa completa: predicazione del Vangelo, Messa, Comunione nella stessa funzione! Solo così si ha il cristiano perfetto, il culto perfetto, l’uomo nutrito nella sua mente, nella sua volontà, nel suo cuore. Solo così si può in realtà amare il Signore con tutta la mente, la volontà, le forze.
Quanto è utile la festa così fatta del Divin Maestro, o Vangelo, o Stampa buona, o meglio Apostolato-Stampa! E come?
1.o – Triduo di predicazione sull’obbligo di stare al Divin Maestro, al suo Vangelo, alla sua scuola di santi esempi e di aborrire l’inimicus homo, i falsi profeti, i cattivi esempi del mondo, i cattivi libri, giornali ecc.
2.o – Confessione e Comunione generale che ci portino ad aborrire le false dottrine, il mondo colle sue massime ed esempi, i discorsi cattivi, ecc. e ci uniscano a Gesù C., unico Maestro, al Vangelo, al Sacerdote.
3.o – La benedizione del Vangelo esposto sulla balaustra in forma solenne; il bacio dei piccoli e degli uomini a Gesù Cristo-Verità, nel Vangelo, dopo che l’ha baciato il Sacerdote.
4.o – Un’ora eucaristica per cui si espone il SS. Sacramento ed il Vangelo sul leggio; quindi preghiera e predica sulla necessità che tutti aderiscano con tutta la mente, il cuore, le forze a Gesù Cristo.
5.o – Chiudere con una promessa solenne di essere i veri discepoli di Gesù Cristo, credergli, imitarlo, seguirlo; venire alle prediche; istruire i fanciulli e mandarli al catechismo; tenere il Vangelo in casa al posto d’onore, leggerlo alla famiglia. Inoltre: evitare ogni contatto con chi ha una dottrina contraria alla Chiesa, a Gesù C., al Sacerdote cattolico, distruggere e allontanare ogni libro perverso, o giornale cattivo; non permettere discorsi o letture, in quanto sta a noi, che non siano edificanti.
Si tratta insomma di una festa che conchiuda, col lasciare questa persuasione: Vi è il Divin Seminatore e vi è l’uomo nemico che soprasemina la zizzania.
Noi vogliamo guardarci da questo uomo nemico. In realtà nel mondo vi sono due scuole: l’una con Cristo e l’altra contro Cristo: io voglio restare colla scuola di Cristo Maestro Divino ed unico, odio e detesto ogni altra scuola.

Guida pratica per triduo e festa Divin Maestro

È bene tenere un triduo con: 1) Esposizione del Divin Maestro Eucaristia sul tronetto e Vangelo in cornu Evangelii su l’altare; 2) Fare una predica di meditazione sulle verità eterne al mattino d altra istruzione alla sera; 3) Lungo il giorno possono succedersi le donne, gli uomini, le figlie, i giovani a fare l’adorazione; 4) Alla sera solenne benedizione.
Gli argomenti delle meditazioni possono essere: sul Viatico, su G. C. Giudice, sopra l’eternità. Oppure: L’uomo fu creato pel cielo, ne dimenticò
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la via pel peccato originale, G. C. è venuto a rimetterci di nuovo col santo Vangelo. – Ci rimise sulla strada insegnando con le parole, mostrandoci il modo di farla con gli esempi, dandoci la forza a percorrerla per la grazia. – Alla fine giudicherà (giudizio), chiamerà al cielo i discepoli fedeli (paradiso) e caccerà lontano i discepoli infedeli (inferno).
L’Altare e la Chiesa siano adorni di addobbi, luci, fiori; le funzioni per la solennità, per le cerimonie, pel canto siano solennissime; i giorni e l’orario siano scelti fra i più adatti alla popolazione; la massima comodità di confessarsi e comunione generale.
Nelle adorazioni si preghi: per il riconoscimento del magistero di G. C. e del suo Vicario il Papa; per il catechismo e per la predicazione; per il Vangelo, l’apostolato del libro, dei giornali, dei periodici.

Istruzione della sera

I – G. C. è l’unico Maestro.
a) È tale la natura, per la volontà del Padre, per averne con perfezione fatto l’ufficio.
b) La missione del Sacerdote e della Chiesa di insegnare; e il lavoro dell’inimicus homo che semina la zizzania in discorsi, in libri, su giornali, in scuole e tendenze contrarie al Vangelo.
c) Gli effetti dell’insegnamento di G. C. e del Sacerdote nel mondo (conversione e civiltà), nelle anime (salvezza e santità), nell’eternità (Paradiso per chi ascolta, l’inferno per chi non ascolta).
II – Gli effetti dell’insegnamento.
a) Nel mondo; chi ascolta e chi si ostina; vi sono solo due grandi scuole: dei discepoli di G. C. e degli oppositori a G. C. discepoli di satana.
b) In noi: A quale scuola apparteniamo? Esame sopra l’amore alla dottrina di G. C., alla predica, al Vangelo, al catechismo, alle letture buone.
c) Rimedii: Confessione e Comunione per aderire fortemente all’unico Maestro.
III – Conversione.
a) Declina a malo: come confessarsi.
b) Fac bonum, con una Santa Comunione.
c) Scegliendo i propositi e i mezzi di perseveranza.

FERVORINO PER LA COMUNIONE GENERALE

Conchiudere con una risoluzione simile alla rinnovazione dei Voti Battesimali: entrare decisamente nella scuola, fra i discepoli più diligenti di G. C., unendoci strettamente al Divin Maestro con: a) leggere, sentire, diffondere il Santo Vangelo e la dottrina di G. C.; b) sentire la Messa con la massima frequenza e devozione; c) Comunione frequente.

Per la chiusa

I – Ora di adorazione predicata sopra la bellezza del Vangelo e l’infinita sapienza di Gesù.
II – Benedizione delle copie del S. Vangelo esposto sulla balaustra e consegna alle figlie, ai giovani ecc.
III – Fare solennemente queste proteste:
a) riconoscere, amare, seguire fedelmente G. Cristo Maestro e la S. Chiesa custode della sua dottrina.
b) di aborrire ogni insegnamento contrario, venga da tendenze filosofiche, o da libri e giornali, o da discorsi, o da massime umane.
c) di leggere il S. Vangelo in famiglia.
d) curare l’istruzione religiosa dei figli, dei servi, del prossimo in genere.
e) intervenire alla istruzione religiosa, alle prediche in chiesa.
f) farsi Cooperatore nell’Apostolato-Stampa con preghiere, offerte, opere.
IV – Passare tutti innanzi alla balaustra a baciare il Santo Vangelo.
V – Raccogliere elemosine per l’Apostolato-Stampa, e per le spese del triduo.
In tale giorno è bene che tutti acquistino il Vangelo. Meglio se in Chiesa, dal Parroco, alla balaustra, o in sacrestia; diversamente nelle famiglie a cui lo potranno portare i fanciulli, i giovani, le figlie, gli ascritti all’Apostolato-Stampa.
Il Vangelo sia poi esposto e tenuto nel luogo d’onore; letto dal capo-casa, o da un fanciullo innocente alla presenza di tutti i membri della casa; baciato con riverenza da tutti.
Come frutto pratico alla sera si radunano le persone che possono formare il «Gruppo o Sezione Cooperatori Apostolato-Stampa»; quindi si istruiscono a cooperare con il Parroco in tale lavoro: si uniscono in gruppo eleggendo tra di loro un capo; si assegna il lavoro «distribuzione del Bollettino, Biblioteca parrocchiale, centro di diffusione, i periodici diocesano, il vangelo in ogni famiglia, ecc.».
Questa sezione perché possa godere di tutti i privilegi, indulgenze ecc. la si fa aderire alla «Unione Cooperatori Apostolato-Stampa», ALBA.
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Per ordinazioni di Vangeli, Bibbie, libri di pietà e di lettura ecc., indirizzare corrispondenza e vaglia ai seguenti indirizzi:
ALBA – Piazza S. Paolo – TORINO – Via Belfiore 66 – ROMA – Via Grotta Perfetta, 58 e Via Giulia, 208 – SALERNO – Corso Garibaldi, 152 – BARI – Via Dante Alighieri, 29 – VERONA – Via S. Cosimo, 1 – CAGLIARI –Via Giovanni Spano, 22 – FIRENZE – Via Borgo Ognissanti, 62 – PALERMO – Corso Vittorio Emanuele, 393 – GENOVA – Via Assarotti, 35rosso – REGGIO EMILIA – Via Emilia S. Stefano 22 – UDINE – Via Treppo (Palazzo Az. Catt.) – BOLOGNA – Via Monte Grappa, 22.
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NELLA PIA SOCIETA’ SAN PAOLO

ALBA

LA PRIMA DOMENICA DEL MESE. – È una pia pratica che va introducendosi tra i devoti di S. Paolo. È la divozione al Divin Maestro: ogni mese incominciato ai piedi di Gesù, trascorre più ricco di grazie e di benedizioni, di buone opere e di meriti per il Cielo. Lo sentono questo i Divoti di S. Paolo che sono fedeli a questa pia pratica: una volta al mese una Confessione più dolorosa, come se fosse l’ultima della vita, una Comunione più fervorosa del solito, un’ora di adorazione davanti a Gesù solennemente esposto, acquistando così l’indulgenza plenaria. Che grande fortune è questa!
La raccomandiamo caldamente questa pia e santa pratica che è tenuta in tante Parrocchie come pratica della buona morte, a tutti i Cooperatori.

RITIRO MENSILE. – Fu tenuto l’ultima domenica di settembre. Imparare a recitare bene il S. Rosario, fu questo il proposito di tutti per il bel mese della Madonna del Rosario.
Quante grazie si ottengono con la recita devota di questa preghiera bellissima, tanto cara alla S. Madonna! È pure un tesoro ricchissimo di indulgenze, se, facendo scorrere la Corona fermiamo alquanto la nostra considerazione sui Misteri, e una fonte a cui possiamo attingere l’insegnamento di ogni virtù.

LE DEVOZIONI DELLA PIA SOCIETA’ SAN PAOLO. – Il primo Lunedì del mese: Che cosa ci ricorda S. Paolo nei dipinti delle Vetrate del suo Tempio: La Conversione ci ricorda come anche noi abbiamo tanti difetti da sradicare e lasciare dietro di noi come fece l’Apostolo sulla via di Damasco; e tante virtù da acquistare, quindi il lavoro pratico ed attivo per la nostra santificazione. La Lettera ai Romani ci ricorda il nostro apostolato per la gloria di Dio e la salvezza delle anime mediante gli scritti, come S. Paolo. Il Martirio che coronò la vita dell’Apostolo spesa tutta per il suo Gesù. Imitare il nostro caro Padre nella generosità verso il Signore. La Gloria di S. Paolo riceve dal Divin Maestro la Corona di giustizia di cui parla nelle sue lettere, e che è il premio eterno meritato. Lassù deve sempre essere il nostro pensiero: meritarci un bel posto proprio vicino al nostro caro Padre.
Il primo Martedì: quante anime cadono in Purgatorio per causa della stampa cattiva! Sono persone che non hanno aiutato abbastanza l’Apostolato della Stampa, come voleva da loro il Signore; persone che avrebbero potuto allontanare con facilità dalle proprie famiglie il giornale o il libro poco buono, che su questo punto non furono poi tanto delicate di coscienza, e se ne erano poi pentite, ma intanto i loro esempi continuano ad avere influenza poco buona nel mondo. Chi pensa a suffragare queste anime? Il Signore lo vuole da noi.
Il primo Mercoledì: S. Giuseppe che tiene un posto così alto nella gloria dei Santi, fu su questa terra umilissimo e poverissimo, e il Signore lo arricchì di doni e grazie grandissime cui corrispose generosamente. L’umile corrisponde alle grazie e ottiene un bel posto in Cielo.
Il primo Giovedì: L’Angelo Custode di cui si celebra la festa il 2 ottobre, è il nostro più fedele Amico che ci accompagna in ogni luogo, ci difende da tanti pericoli sia di anima che di corpo; e quindi, come dice S. Bernardo, un grande amore all’Angelo Custode, una grande riverenza, e fiducia. Riverenza per la sua presenza, amore per il bene che Egli ci vuole, fiducia per la sua custodia.
Il primo Venerdì: Il S. Rosario davanti al SS. Sacramento: i Misteri gaudiosi ci portano a imitare Gesù; i Misteri dolorosi a portare la Croce dietro a Gesù; i Misteri gloriosi a considerare Gesù come nostro premio, secondo quello che dice S. Paolo: Se con Lui patiremo, con Lui pure saremo glorificati.
Il Primo Sabato
: Nel mese di ottobre il S. Rosario deve essere il nostro cibo spirituale quotidiano. Un bel mese consacrato ad onorare la S. Madonna offrendoLe tanti bei mazzi di rose, la Corona cioè, recitata tante volte e bene, per ottenere dalla nostra cara Mamma Celeste un’altra pioggia di mistiche rose che sono le sue grazie.
DOMENICA 5 u.s. un bel numero di postulanti vestivano la divisa bianco-bleu entrando così tra le Pie Discepole, Suore adoratrici della Pia Società Figlie di S. Paolo. Sono altre anime che lasciano definitivamente il frastuono del mondo per seguire più da vicino la voce del Divin Maestro, e consumeranno tutte le loro energie quali ostie viventi nel fuoco del Divino Amore.

LA PASSEGGIATA DEI CHIERICI. – La meta era il paese vicino di Santa Vittoria d’Alba. In allegra comitiva si partì da Alba col treno delle 2,30 pomeridiane e dopo un breve tratto di ferrovia si giunse ai piedi della collina sul cui dorso si stende e domina colle sue belle vedute il paese di Santa Vittoria. Lassù ci attendeva la distinta famiglia Massucco con una buona provvista di uva. Superando, senza stanchezza, il tratto di strada che percorre il lungo pendìo della collina si arrivò allegri e contenti alla desiderata meta.
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Nel cortile della Famiglia Massucco si consumò una lieta merenda alla quale fece seguito il canto dell’«Inno al Papa». Quindi i nostri Superiori a nome di tutti ringraziarono la benemerita Famiglia e noi pieni di riconoscenza, dopo una breve vista al castello, ci portammo nella bella Chiesa Parrocchiale lasciata dalla bontà del Rev Parroco e curato a piena nostra disposizione. Quivi si trascorse una dolce ora di visita al SS.mo Sacramento, intermezzato da canti con accompagnamento dell’organo.
Impartita la benedizione solenne si lasciò la Chiesa ed il paese e si fece ritorno alla stazione per l’attesa del treno che ci riportò ad Alba. Un particolare memento l’abbiamo fatto il giorno stesso della passeggiata, ma ora da queste colonne mandiamo alla cara Famiglia Massucco di Santa Vittoria un sentito «grazie» accompagnato dalla promessa di preghiere.

Firenze

In propaganda: Nella diocesi di Prato, ovunque le Figlie di S. Paolo furono bene accolte ed aiutate con esito felice. – Per la Diocesi di Pistoia la V.da Curia rilasciò subito l’autorizzazione per togliere così ogni timore ed ogni dubbio che avesse potuto sorgere riguardo al nostro apostolato. Riconoscenza ben grande dobbiamo al RR. Parroci e Cooperatori che aiutarono la diffusione.

Cagliari

Con la benedizione e l’incoraggiamento delle LL. Ecc. Rev.me l’Arcivescovo di Sassari, i Vescovi di Lanusei, di Basa, Ales, nonché Mons. Vicario Generale della Diocesi di Nuoro, abbiamo potuto iniziare ed estendere la propaganda in buona parte dell’Isola, con sempre ottimi risultati. I Rev.mi Parroci accolsero le Suore sempre con grande carità e appoggiarono molto la nuova forma di evangelizzazione. A tutti il nostro umile e sentito ringraziamento.
In questo mese la nostra piccola Casa attende molte grazie dalla Madonna. E anche giornalmente deponiamo ai suoi piedi le nostre umili corone di rose, i santi rosari, siamo persuase che sta preparandoci quanto fiducialmente preghiamo. Desideriamo che ci conceda il suo Gesù! Che Egli venga ad abitare con noi! E quando vicine, vicine potremo trattenerci in colloquio con Lui, quante cose diremo pei nostri Superiori, pei nostri insigni benefattori, cooperatori, per le anime affidate al nostro apostolato! Ora intanto stiamo preparandogli la dimora!
Il Sig. Leoi, papà della nostra prima consorella Cagliaritana, ci ha offerto il legno per l’altare e ne cura il lavoro. Altre buone persone ci hanno promesso le tovaglie, arredini, ecc.
La Signorina Anna Maria Pau di Oristano ci ha fatto il caro dono di un bellissimo Gesù Bambino che nel mese a Lui dedicato avrà le nostre umili ma continue preghiere.
Al Sig. Leoi in modo speciale ed all’ottima Sig.na Pau, la nostra riconoscenza e le benedizioni del Cielo.

Come sono entrata a S. Paolo

Anche mia mamma ha fatto risplendere davanti all’anima mia la vita religiosa: ella però non mi vide Suora.
Terminato il corso di studio, io facevo scuola in una piccola borgata e mi dilettavo dell’innocenza dei bambini, come degli agnellini che accarezzavo per via, perché mi rappresentavano il Bambino Gesù.
In casa ha trovato un giorno, al mio indirizzo il bollettino di San Paolo, l’«Unione Cooperatori». Me lo aveva spedito una mia compagna di scuola, a cui sarò sempre grata.
Ho provato un senso di meraviglia, come non avevo mai provato nel ricevere atre pubblicazioni: mi sentii come attratta e mi ritirai e lo lessi tutto: le ultime pagine che portavano brevi cenni della storia dell’Istituto delle «Figlie di San Paolo» mi penetrarono profondamente nell’anima e me la conquistarono: io rilessi quelle pagine: non conoscevo San Paolo, e non l’avevo pregato mai: ma egli già aveva preso il mio cuore, come anche Lui è stato preso da Gesù, come prima del mio aveva preso molti altri cuori più belli del mio e più degni assai di Gesù.
Io non gli dissi di no: ma non so perché gli dissi di sì. Avevo fino allora pensato ad un altro Istituto e ne ero già quasi sulla porta: se non vi entrai e se San Paolo mi ha invece condotta vicino a sé, non sono io, né è creatura alcuna della terra, che mi ha ordinato le cose in questo modo e a questo fine. Dio sia sempre benedetto!
Quel giorno stesso ho fatto domanda di entrare tra le Figlie di San Paolo: e spedii la lettera.
Poi è passato in me una specie di subbuglio: mi stupivo in me stessa di avere fatto una simile domanda; dall’altra parte il tempo mi era troppo lungo nell’attendere la risposta, per il desiderio di essere accettata.
Intanto il cuore si stabiliva, l’animo si rasserenava e il pensiero del mio passo mi confortava. La Superiora, con una lettera piena di spirito materno, mi invitava a fare prima una visita alla Casa e alla famiglia di San Paolo.
Sono venuta: non ho trovato quello che avrei temuto di trovare, ed ho trovato quello che mi lusingavo sempre di trovare nelle case religiose: e quello che non ho trovato veramente non vi era e vi era davvero quello che ho veduto.
Era certo San Paolo che aveva tutto così preparato, per confermare nel mio cuore la sua voce.
Sono quindi entrata a San Paolo dopo due mesi.
La memoria di quel giorno mi rivela ogni volta e sempre più che la misericordia di Dio è copiosa e sempre più vo benedicendola: e mi conferma quello, che da più anni provo, che San Paolo è delicatissimo nella sua potenza fascinatrice, e potentissimo nella sua fascinatrice delicatezza: ma chi gli consegna il cuore lo ha pieno e inebriato del suo gaudio.
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Nuova borsa di studio
SS. PIETRO E PAOLO (2.a)

È la seconda borsa intitolata alle due colonne della Chiesa: San Pietro, Capo degli Apostoli, primo Papa, la pietra fondamentale su cui s’innalza l’edifizio della Chiesa; torre incrollabile, Maestro infallibile di verità.
San Paolo, il Dottore delle genti, il Vaso di elezione, l’Apostolo per eccellenza, il caro nostro Padre e protettore dell’Apostolato-Stampa. Fondò e completò questa nuova borsa una Pia e generosa Persona che intende suffragare così i suoi cari genitori defunti. Pensiero gentile e gran bella intenzione questa, nel mese dei suffragi. In questo tempo in cui tutti ricordano le anime di persone care, già passate all’Eternità.
L’istituzione delle Borse di Studio è un modo veramente bello ed efficace per suffragare gli altri e assicurare suffragi per sé. Un Sacerdote, anzi più Sacerdoti, sono con le loro preghiere e SS. Messe, un suffragio vivente.
La Pia Società S. Paolo mentre ringrazia pubblicamente il Pio Offerente e lo ammette alla partecipazione di tutte le preghiere e del bene che si compie, prega secondo le sue intenzioni e pei suoi bisogni spirituali e temporali.
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DATE ALLA CHIESA
un Sacerdote dell’Apostolato-Stampa

A chi devo la mia vocazione

Ecco come Monsignor Baunard, rettore delle Facoltà Cattoliche di Lilla, racconta il sorgere della propria vocazione.
«Sessant’anni fa, ero un topolino di sacrestia della mia parrocchia di campagna, sul confine della foresta di Orlèans. Avevo all’incirca dieci anni ed ero oggetto da parte dell’ottimo parroco, d’un’attenzione e d’una affezione speciale. Da che cosa proveniva? Non saprei dirlo, non certo da mio merito. Un giorno fu riferito al parroco che il piccolo birichino, seduto ai piedi del pulpito per ascoltare le sue prediche, senza comprenderle del tutto, pur tuttavia ne riteneva qualcosa che trascriveva su un quadernetto a casa; e in quale stile, Buon Dio…
Il Sacerdote mi fece chiamare, volle leggere, sorrise e mi amò. Mi amò fino ad aprirmi, da prima, la sua casa, il piccolo seminario in seguito, e infine il Santuario.
Non ho avuto per la mia vocazione un custode più attento e più discreto; non ho avuto pel mio sacerdozio un iniziatore più intelligente di lui. Lo fu per la parola, l’assistenza e l’esempio.
Mi insegnò il primo studio, la preghiera, la carità di cui era un modello. Mi fece amare la Chiesa e le sue più pure dottrine di cui mi aprì le sorgenti.
Divenni prete perché in lui avevo visto il vero prete. E il giorno in cui salii per la prima volta all’altare, egli era là, al mio fianco, in lacrime felice e tremante: io ero un’opera sua.
D’allora non ho fatto nella mia carriera un solo passo che non fosse illuminato dei suoi consigli. Lo tenni presso di me e non scrissi una sola pagina per le stampe senza che prima non passasse sotto i suoi occhi. Il maestro della mia adolescenza rimase il maestro amato fino alla fine. Fino alla fine fu anche il padre della mia anima di Sacerdote, come era stato quello della mia anima di fanciullo. E quand’egli si seppellì in un umile e fiero ritiro, ancora io gli devo di avermi permesso la consolazione e l’onore d’essere, per la sua lunga vecchiezza, quello che deve essere un figlio.
Sono quindici anni che egli è morto. Da quel giorno non ho ancora cessato di portare al santo altare il nome venerato di colui che là mi condusse per primo attraverso a vie diritte e sublimi».
Così Monsignor Baunard parla del santo prete che lo avviò al servizio di Dio e noi ricordiamo come davvero sia questa una delle opere più belle e più meritorie, opera che ricorda il primo lavoro di Gesù nel campo dell’Apostolato, quando scelse gli operai della sua mistica vigna.


Tesoro spirituale per i Cooperatori

Novembre: 1. Festa di Ognissanti – Indulgenza plenaria.
Novembre. 30. S. Andrea Apostolo – Indulgenza plenaria.
Dicembre: 8. Immacolata Concezione – Indulgenza plenaria.
Dicembre: 21. S. Tommaso Apostolo – Indulgenza plenaria.
Dicembre: 25. S. Natale – Indulgenza plenaria.
Dicembre: 27. S. Giovanni Ev. – Indulgenza plenaria.
Una speciale indulgenza plenaria
vien concessa ogni volta che i membri o cooperatori faranno un’ora di adorazione davanti al SS. Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società S. Paolo.
Indulgenza plenaria in articulo mortis ai Membri o Cooperatori, che confessati e comunicati o almeno contriti diranno devotamente colle labbra o col cuore il santo nome di Gesù ed accetteranno pazientemente la morte dalle mani del Signore in pena dei propri peccati.
Parziale di cento giorni da lucrarsi dai membri e dai Cooperatori ogni volta che diranno col cuore contrito, qualche preghiera, secondo il fine della Pia Società, o presteranno un qualche aiuto (lavoro, elemosina, offerte).
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ASSOCIAZIONE GENERALE BIBLIOTECHE

OPERA DI DIO

Soprattutto la Biblioteca è un’opera del Signore. La fondazione di una Biblioteca Parrocchiale o di un Circolo non deve essere come la fondazione e il funzionamento di una biblioteca qualsiasi. Un’atmosfera soprannaturale deve precedere e accompagnare l’apertura e il lavoro di una Biblioteca cattolica. Può e deve essere la sorgente di un gran bene nelle anime giovanili! Ma noi sappiamo che tutto questo è frutto di preghiere. Alle persone che specialmente si dedicano a quest’opera, dobbiamo far comprendere che si tratta di un lavoro di Apostolato, che solo la grazia divina può ispirare, aiutare, premiare. Allora e soltanto così sarà davvero un’opera del Signore.

BIBLIOTECHE FATTE

Molti RR. Parroci scrivono: «non abbiamo né il tempo, né… la capacità, né… la pazienza di sceglier libri in un catalogo. Ci fidiamo di voi: pensateci voi». Pur lusingandoci per la fiducia che in noi si ripone dai nostri Ven.di Confratelli, preferiremo che la scelta venisse da loro medesimi, a scanso di ogni malinteso. Tuttavia, per coloro che desiderassero un elenco di libri per la loro Biblioteca, pubblichiamo liste di libri colle relative riduzioni di prezzo per gli Associati alla nostra «A.G.B.».

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Pensiamo ai nostri defunti; suffraghiamoli con la Santa Messa. Non siamo insensibili alle loro pene. Usiamo verso di loro la carità che vogliamo usata per noi. Ascriviamoli alla partecipazione delle DUE MILA MESSE che si celebrano dai Sacerdoti della Pia Società San Paolo - Alba.
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La Pia Società San Paolo ringrazia il Rev.mo Can.co D. Filippo Campelli, Rettore del Seminario di Treia (Marche), per averle offerto gentilmente per la Biblioteca dei suoi Chierici, le prime 50 annate della «Civiltà Cattolica».
Similmente ringrazia il M. R. Sig. Parroco di Costa S. Abramo (Lombardia) per le seguenti offerte fattele: Il Commentario della S. Scrittura di Cornelio A Lapide (20 volumi); Dizionario Universale delle Scienze del P. Richard (29 volumi); La vita degli animali del Brehm (10 volumi).

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Sante Messe Gregoriane

Il tempo migliore per procurarci del bene per l’eternità, non è tanto il punto di morte; allora per lo più si è impediti sia dalla malattia, sia da altre preoccupazioni che non lasciano il tempo a riflettere a ciò che in quel momento supremo è di somma importanza, a lasciare cioè dei suffragi sicuri che abbiano a liberarci nel più breve tempo possibile dalle fiamme del Purgatorio, se avremo la disgrazia di cadervi.
Orbene, la Pia Società S. Paolo è in grado di impegnarsi per questi suffragi sicuri e tanto efficaci. Basta vita durante, inviare alla Pia Società stessa
l’offerta di L. 300 (trecento) per un corso di Sante Messe Gregoriane, da celebrarsi dopo la morte dell’offerente.
Naturalmente, occorre che l’offerente provveda a lasciare una persona fidata, la quale dia a suo tempo l’avviso della morte alla Pia Società. È questo un modo bellissimo di impiegare il denaro tutto a vantaggio dell’anima propria.
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