Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XII - N. 12 — 17 Giugno 1930 — Conto C. Postale

UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO-STAMPA

PIA SOCIETÀ S. PAOLO

Opus fac Evangelistae (II Tim. IV, 5)


ALBA – Pia Società San Paolo per l'Apostolato-Stampa – ALBA

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Preghiamo quanti già ricevono il periodico, ad aver la gentilezza di inviarci l'indirizzo di quelle persone che lo riceverebbero volentieri.
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Deposito a fondo perduto


CHE COS'È'?
È una maniera di farsi del bene in vita e assicurarsi i suffragi dopo morte in modo segreto e prudente.
Consiste nell'offrire per le opere della «Pia Società S. Paolo» una qualche somma, su cui volendolo si possa ritirare ogni semestre l'interesse; ed in caso di gravi necessità anche lo stesso capitale.
La somma può essere grande o piccola in denari - in azioni in titoli nazionali - obbligazioni - beni stabili ecc.
CHI PUO’ FARLO?
Può farlo chiunque abbia i mezzi e libertà di disporne.
COME SI FA?
Si fa in questo modo: si invia alla Pia Società San Paolo o si porta di presenza la somma che si vuole: la Pia Società San Paolo rilascia su carta bollata da L. 2 una ricevuta corrispondente.
Questa ricevuta viene consegnata a chi ha depositato il fondo perduto, e gli serve come documento per esigere gl'interessi. Si compie nella massima segretezza.
CONDIZIONI
1. Il fondo perduto s'intende donato alla Casa; ma se la persona benefica venisse a trovarsi in gravi necessità può ritirare anche il capitale tutto o in parte.
2. L'interesse non è fisso, ma si stabilisce caso per caso.
3. Il fondo perduto viene trattato confidenzialmente e perciò si regola secondo i vari casi e desideri di ognuno.
4. Alla morte il capitale rimane definitivamente della Pia Società San Paolo.
5. Sul deposito a fondo perduto si mantiene il segreto assoluto.
VANTAGGI
1. Fa partecipare a tutto il bene della Pia Società San Paolo.
2. Fa partecipare al frutto delle 2000 Messe annue.
3. Permette di farsi del bene, senza privarsi subito di quanto si possiede.
4. Serve di suffragio ai defunti: sia per chi offre, sia per i suoi cari.
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Vie e mezzi della Divina Provvidenza

Ringraziamo commossi il Signore che accetta così efficacemente l'intercessione di S. Paolo! Voleva bene assai S. Paolo al Signore, e voleva pur bene assai il Signore a S. Paolo!
Le persone vicine vengono, quelle lontane scrivono; chiedono fiduciose l'intercessione di S. Paolo, e lo pregano. Poi ritornano e scrivono di nuovo piene di riconoscenza; hanno ottenuto la grazia e fanno l'offerta della riconoscenza e chiedono altre grazie.
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Una cooperazione facile è quella di inviarci il nome dei vostri parenti residenti all’Estero. Noi invieremo il periodico che farà anche a loro un po' di bene.

Unione di Preghiere

Per tutte le persone che si raccomandano offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa, e le raccomandiamo alle preghiere dei Cooperatori.
Il Tempio a S. Paolo che abbisogna ancora di molte grazie — S. S. Pio XI — L'Apostolato della B. Stampa — L'incremento della Pia Società S. Paolo — La diffusione al culto del Divin Maestro, alla Regina degli Apostoli, a San Paolo Apostolo, ecc. — L'Opera delle Vocazioni religiose all'Apostolato-Stampa — L’opera delle 2000 SS. Messe — La diffusione del Santo Vangelo e della Sacra Bibbia — L'Apostolato del Libro — L'Opera dei Bollettini Parrocchiali — I Cooperatori, Scrittori, Collaboratori, ecc. — L'Associazione Generale Biblioteche — I Centri di Diffusione — I Periodici settimanali e mensili — Un'ammalata — Un Cooperatore — Una zelatrice che raccomanda una persona cara — Una Coop.ce per grazie urgenti — Una Cooperatrice per guarigione di persona cara — Una persona che si raccomanda — Una mamma per la buona sistemazione dei figli — Un Rev.mo Sacerdote — Una Maestra — Un Rev.mo Parroco per una conversione — Diverse persone che si raccomandano tanto — Un Coop.re dall’Estero — Una Cooperatrice gravemente ammalata — Una famiglia per grazie speciali — Diverse Vocazioni — Una persona per la pace in famiglia — Parecchi Cooperatori esteri — Un Cooperatore per la moglie gravemente inferma — Una mamma perchè il Signore apra una buona strada ai figli — Diversi Cooperatori e Cooperatrici per grazie spirituali e temporali.
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Opera Duemila SS. Messe

La Santa Messa

La Santa Messa è il centro di tutta la vita liturgica della Chiesa, il sacrificio perfetto e sublime che il sacerdote, in nome dell'umanità, offre a Dio.
Dio lo gradisce e ne resta largamente soddisfatto, poiché in questo Sacrificio ineffabile, gli viene offerto il suo stesso Figlio Gesù.
Chi può immaginare la corrente di grazie, di perdono, di aiuti spirituali che scende dal cielo in terra mentre si celebra questo divino Mistero, mentre si immola la Vittima immacolata, candida e accettevole?
Non permettiamo che l'ozio ci renda noiosi i giorni e le ore. Accorriamo a carpire i tesori di grazia che Dio elargisce a quelli che assistono alla Santa Messa.
Mentre abbiamo tempo facciamoci il bene, acquistiamo la grazia che vale anche quaggiù felicità e serenità.

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Ma non a tutti è dato assistere alla santa Messa ogni giorno, perciò la Pia Società San Paolo non volendo privare i suoi Cooperatori di un bene sì grande e volendo assicurare loro suffragi, celebra ogni anno ed in perpetuo due mila messe.
A tutte le 6 Messe al giorno possono partecipare quanti offrono una volta sola in vita L. 10. È da notarsi che con un'unica offerta può partecipare a tutte le Messe una famiglia intiera con i vivi e defunti.
Le persone che desiderano farsi zelatrici di questa opera possono chiederci moduli che tosto invieremo: a coloro che raggiungono dieci ascritti sarà inviato un dono.
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UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO-STAMPA

Opus fac Evangelistae (II Tim. IV, 5)


Festa di S. Paolo
30 GIUGNO 1930

È il giorno che ci ricorda il Martirio del nostro Protettore e Padre San Paolo, il suo trionfale ingresso in Cielo.
È la festa della Casa, la Festa patronale di tutti nostri benemeriti Cooperatori; di tutti gli Amici della Pia Società San Paolo, di tutti i Benefattori, di tutti gli abbonati ai nostri periodici, degli iscritti all'Opera delle 2000 Messe, dei parenti degli alunni.
Per ottenere le grazie e la protezione di San Paolo sopra di tutti, faremo precedere questa cara festa da una Novena di preghiere e funzioni speciali cui si uniranno in spirito i Cooperatori lontani, e parteciperanno di presenza, in quanto potranno, i più vicini.
Sarà tenuto il seguente orario.: Ogni giorno, dal 22 al 30 Giugno: SS. Messe - nei giorni feriali ogni mezz'ora dalle ore 4 alle ore 8,30; nei giorni di festa e nel giorno della Commemorazione di S. Paolo - dalle ore 4,30 alle 11,30 nel seguente ordine: l.a Messa, ore 4,30 - 2.a Messa, ore 5 - 3.a Messa, ore 5,30 - 4.a Messa, ore 6 - 5.a Messa, ore 6,30 - 6.a Messa, ore 7 - 7.a Messa, ore 7,30 - 8.a Messa, ore 8 - 9.a Messa,- ore 8,30 - 10.a Messa,ore 9 Messa solenne - 11.a Messa, ore 10 – 12.a Messa. 10,30 - 13.a Messa: ore 11 – Messa ultima, ore 11,30.
Durante il giorno si succederanno a pregare S. Paolo i varia Reparti della Casa:
1. — Novizi e reparto Immacolatini: ore 11,30 - 12,30.
2. — Reparto Apostolini: ore 15 - 16.
3. — Chierici e Maggiorini: ore 16 - 17.
4. — Figlie di San Paolo: ore 17 - 18.
Alla sera, alle ore 20,30 orazioni e benedizione solenne.
Lunedì, 30 Giugno, dopo la messa solenne delle ore 9, vi sarà la vestizione religiosa delle Figlie di San Paolo e delle Pie Discepole.
Chiuderà la giornata della Festa la processione solenne con la statua di S. Paolo.
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Invitiamo tutti i Cooperatori nostri ad unire le loro preghiere a quelle che si faranno specialmente in quei giorni nella Pia Società San Paolo; affinché l'Apostolato Stampa abbia sempre maggior incremento, il bene sia sempre più vasto; maggiore il numero delle Vocazioni e delle persone che, divenendo divote di San Paolo, ne ricevano le benedizioni e le grazie.
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San Giovanni Crisostomo e San Paolo

«Io amo tutti i Santi, diceva S. Giovanni Crisostomo, ma in modo speciale il Beato Paolo, vaso di elezione, tromba celeste, pronubo di Cristo. E ve lo dico, perchè anche voi siate partecipi di questo amore. L'amore di Paolo mi fa saltare». Altre volte diceva: «Flagro amore huius viri, brucio di amore per quest'uomo».
Sulla conversione di S. Paolo diceva: «Ma vi è forse qualche cosa di più ammirevole? Il lupo si è fatto pastore. Colui che succhiava il sangue agli agnelli, non cessa ora di spargere il proprio per loro. Stefano era degno di essere esaudito, sia per il proprio martirio, sia per i meriti di Paolo. Si chiuse una sorgente, quella di Stefano, ma se ne apriva un'altra dalla quale emanano innumerevoli fiumi. Appena fu chiusa la bocca di Stefano, suonò quella di Paolo. La cecità di Paolo è diventata luce per tutto il mondo. Quale miracolo maggiore di questo? Pietro rinnegò Cristo vivo, Paolo lo confessò morto. Pensa quale uomo doveva essere Paolo, quando abitava il carcere, quando era tratto ai tribunali, quanto illustre e celebre davanti ai suoi persecutori. Ma che dico, avanti ai suoi persecutori? quanto era terribile ed incuteva terrore agli stessi demoni mentre era flagellato!»
«La lingua di Paolo supera in dolcezza il miele più soave. Il solo pensare a Paolo ridona la fiducia».
Parlando delle epistole di Paolo diceva: «Le sue lettere sono metalli e sono fonti. Metalli che ci mostrano ricchezze più preziose dell'oro; fonti che mai vengono meno. Più vi attingi e più vi puoi attingere».
E questo amore cercava di infondere in tutti. «Se vi ricordate, — diceva una volta — o fratelli, sono tre giorni interi che parliamo di Paolo».
I suoi libri richiamano continuamente all'Apostolo. Parlava una volta del profeta Isaia e a conforto della sua tesi riportò alcuni testi tratti dalle epistole di San Paolo. Ma, senz'accorgersene, vi si addentrò tanto a parlare di lui che si dimenticò di Isaia, finché, accortosene, disse: «Abbiamo parlato delle piaghe, delle stimmate, dei naufragi, delle catene, delle insidie diverse, delle morti quotidiane, della fame, della sete, delle preoccupazioni di Paolo. Ma che ho fatto? Bisogna che con grande impeto mi sforzi a fuggire dal pensare a lui. Perchè, lo sapete, tutte le volte che frammezzo ai discorsi parlo di Paolo, egli mi tira fuori dell'argomento».
Lo chiamava anima celeste, dottore delle genti, lingua del mondo, esimio dottore, più illustre di tutti i re, paraninfo di Cristo, pronubo di Cristo, vaso di elezione, voce della terra che vola sui cieli e sul cielo dei cieli; che supera le cose celesti, le terrestri, le presenti, le future, quelle che sono e quelle che non sono; dottore del mondo, terribile ai demoni, medico; che corre sopra e sotto, che va in paradiso, che ascende al terzo cielo; ninfa ornata, più onorato dei re,
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più ricco dei ricchi, più forte di un esercito, più sicuro di una fortezza. La sua lingua è lira, più dolce del miele, più alta del mare, più sublime del cielo, più fervente del fuoco, più acuta del ferro. Egli è pieno di grazia, tempio di Dio, bocca di Cristo, lira dello Spirito Santo, maestro dei fedeli, muro che mai cede.
« Amo la sua bellezza — diceva — che non è corporale, ma spirituale. Il sole fa il suo corso sopra la terra; quello emette luce sensibile, questo rischiara le anime; quello di notte scompare, questo di notte illumina. Prese i re e li riempì di pietà; prese le donne e le formò più forti degli uomini; prese i giovani e li fece più prudenti dei vecchi.
Il cuore di Paolo è mare ed è cielo. Mare per profondità, cielo per purezza. È più ardente del fuoco, è più onorabile dei Cherubini.
Che cosa — diceva — eguaglia l'anima di Paolo? I Profeti vedevano Gesù Cristo. Paolo non lo vedeva, ma l'aveva dentro a se stesso ed in lui parlava».
Sono innumerevoli gli elogi che il Crisostomo fa di San Paolo. Qui non se ne ha che una pallida idea. E leggendo le sue opere noi vediamo quanto amore verso l'Apostolo, S. Giovanni Crisostomo abbia infuso nel suo gregge. In una omelia diceva: «Quando nelle nostre prediche abbiamo dato lode a Paolo, voi esultaste come se lo aveste veduto presente. Ma quelli che desiderano udire parlare di Paolo è necessario che prima siano emuli delle sue virtù; poi saranno degni di udire parlare di lui».
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S. Paolo è un santo che conquista i cuori, santifica le anime che si avvicinano a Lui. Amiamolo noi pure ad imitazione dei suoi più grandi Divoti, ad imitazione di S. Giovanni Crisostomo.

Alle Figlie di S. Paolo

Alcuni mesi fa si era insistito ripetutamente che nella propaganda si diffondesse innanzitutto e sopratutto il libro, come quello che forma la parte più diretta dell'Apostolato-Stampa.
E difatti in tutte le Case-Figlie e nella propaganda minuta si è fatto su questo un notevole e meritorio progresso.
Dio che ordinò che venisse scritta la Bibbia, il Divin Maestro che ci predicò il Vangelo, la Vergine che vediamo spesso dipinta in atto di ricevere e leggere la Bibbia da S. Anna, S. Paolo che ha tra le mani le sue immortali lettere, ne sono contenti; vi danno certo grazie speciali, particolarmente quella di penetrare sempre più il senso della parola divina, e il merito della vocazione.
Ringrazio anche sempre il Divin Maestro perchè il vostro Apostolato ha il carattere distintivo di quello di Gesù stesso: Ai poveri si annunzia il Vangelo.

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Ora si rende però conveniente fare due passi nel nostro Apostolato: il primo passo facilissimo, e la R.a M.a Tecla ha già lavorato molto per prepararlo.
Il secondo è alquanto più difficile, ma per esso molte grazie sono già venute, molto lavoro di parecchi anni si è già compiuto nelle scuole, nelle prediche, nello studio, nelle conferenze.
I° PASSO: Nella propaganda minuta, oltre il libro che si deve proporre per prima cosa, presentare in secondo luogo, prima di venir via, a tutti, una delle seguenti cose: a) corone, b) cartoline, e) immagini, d) oggetti religiosi specialmente crocifissi e S. Paolo.
Non si cade per questo nello spirito commerciale: poiché in parte queste cose sono realmente Apostolato-Stampa; parte sono fatte dalle persone stesse della Casa; almeno sono fatte costruire in quantità notevole per la Pia Società S. Paolo e con il Tip. S. Paolo, anche per le corone, i crocifissi, gli oggetti religiosi.

Già le cose sono state disposte in questo senso: ed anche per gli oggetti religiosi, per le varie trattative avute, non si
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compreranno in genere, ma si faranno fabbricare e con il Tip. speciale.
Il comprare deve diventare sempre più una eccezione e di carattere particolare e locale.
Ecco un esempio che può eseguirsi; così all'incirca nel modo, ma realmente nella sostanza: nella propaganda, in primo luogo, una Figlia porta e spiega il libro, coadiuvata da quella che accompagna; in secondo luogo, la Figlia che accompagna presenta un assortimento di immagini, corone, cartoline sacre e specialmente oggetti religiosi atti a diffondere la divozione a S. Paolo e al Crocifisso.
Questo si fa sia a chi accetta sia a chi non accetta il libro.
La M.a Tecla vi scriverà spiegazioni particolari e per ogni dubbio, difficoltà proposta rivolgetevi pure a Lei.
II° PASSO: Costituire le Sezioni Cooperatori Apostolato-Stampa.
Le Figlie che hanno studiato possono mettere a servizio di Dio questo dono di cui devono renderGli conto.
Il modo è doppio: farlo privatamente con la propaganda minuta presso i RR. Parroci, le Maestre, le persone buone, i Circoli ecc.; ovvero tenere una conferenza alle donne, alle figlie, nell'Asilo, oratorio, sale di riunione, come si usa nell'Azione Cattolica.
Per comprendere e spiegare bene la Sezione Cooperatori riceverete di questi giorni il sunto di quanto ho spiegato alle Figlie novizie che sono in Alba.
È però subito bene notare come le Sezioni devono essere specialmente da principio ben fondate, essere attive, venir aiutate anche a costo che riescano poco numerose nei primi tempi.
Giova poi visitarle, vedere che fanno nella preghiera, nelle opere, nelle offerte, nelle vocazioni.

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Buone Figlie di S. Paolo, ecco il regalo che vi fa in questo mese la nostra Madre, Maestra, Regina degli Apostoli.
Vi allarga il campo dei meriti, delle preghiere e dell'Apostolato.
Sono lieto che Ella ve lo comunica; e aggiungo a tutte le altre intenzioni del Primo Maestro questa: che ve lo faccia capire, amare, eseguire.
E vogliate pregare anche per me, onde non abbia a perdersi chi vuole salvare gli altri.
Benedicendovi.

M. ALBERIONE.


DATE ALLA CHIESA

un Sacerdote dell'Apostolato-Stampa

Ho visto una mamma di un aspirante al Sacerdozio, che sebbene umile contadina, aveva un portamento così dignitoso, un discorrere così misurato e giudizioso, da riscuotere l'ammirazione di quelli che la conoscevano.
Ho conosciuto un'altra mamma che, seriamente affettuosa, insieme alle parole buone per lodare e incoraggiare, aveva anche quelle forti e solenni per rimproverare. I suoi richiami erano temuti anche dal figlio seminarista, per il quale l'unica differenza sugli altri figli, era di riceverne qualcuno di più.
Una terza, che a tutti i lamenti del figlio sul peso della disciplina, sulla severità dei Superiori, sulle pretese dei professori, tagliava corto con frasi così sapienti da non ammettere replica.
Una quarta, che ogni volta che arrivavano a casa le classifiche trimestrali, scriveva al figlio letterine di commento così assennate da fargli spremere lacrime cocenti.
Un'altra, che ad ogni occasione pregava i Superiori di dire le loro impressioni sul figlio; al quale poi era tutto prudentemente riferito con l'aggiunta di quelle osservazioni che il cuore materno suggeriva.
Ammirabile una mamma così attiva ed intraprendente da tirare avanti in un modo prodigioso una famiglia pesante e numerosa, al punto da restarle il tempo di preparare, un po' alla volta, tutto il corredo necessario per la prima Messa del suo figliuolo.
Ne ho conosciuto pure una settima che non avrebbe lasciato la Santa Messa e la
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SS. Comunione quotidiana per tutto l'oro del mondo; e con l'aiuto del figlio seminarista, aveva anche imparato a fare la Meditazione.
La preghiera di una di queste mamme modello, era quotidianamente questa: «O Signore, che il mio figliuolo diventi un Sacerdote santo, e se per ottenere questa grazia occorre anche il sacrificio della mia vita, Signore, eccomi pronta a tutto!».
Commovente ciò che una madrina di un Aspirante al Sacerdozio ci scriveva: «Faccio volentieri il sacrificio di pagare una pensione, pregando il Signore che il mio protetto diventi un santo Sacerdote». — E un'altra: «Ho una numerosa famiglia da mantenere, ma pure voglio avere anch'io il mio Sacerdote che preghi per me... Rubo le ore al sonno e mi privo qualche volta anche del necessario, pur di poter mandare la mia offerta mensile».

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Il cooperare a formare un Sacerdote, un missionario, è veramente opera tanto bella, tanto santa, che supera ogni altro interesse e nessun sacrificio sarà mai troppo grave. Questo che forse non comprendiamo ora, lo comprenderemo in Cielo; ma beati quelli che seppero aiutare, incoraggiare con l'esempio, col consiglio e con l'opera una Vocazione!

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Non vi sono che due Maestà

Questa ancor la udimmo dalla bocca di P. Matteo Crawey. Si tratta di un grazioso incidente occorso al Re di Spagna, che il P. Matteo conosce personalmente, come cattolico sincero e praticante sino alla Comunione frequente. Re Alfonso era uscito un mattino alle 7 dalla sua residenza di Madrid in auto per recarsi in forma privatissima alla sua casa di campagna; quando incontrò per via un sacerdote che recava ad un ammalato il S. Viatico. Il Re a quella vista fa fermare l'auto, ne discende e vi fa salire su il sacerdote; prende dalle mani del sacrestano la torcia e la consegna al suo chauffeur ed egli stesso — il Re — si pone al volante e guida la macchina sino alla casa dell'ammalato. Qui giunto, discende, apre in ginocchio lo sportello al sacerdote che scende a sua volta, e col cero in mano accompagna il santo Viatico sino alla camera del morente. Là si inginocchia, recita il Confiteor, risponde alle preci di uso e, terminato il pio rito, riaccompagna il sacerdote all'auto reale che torna a guidare egli stesso sino alla Chiesa. In sacrestia si congeda dal curato che, non avendolo riconosciuto, lo interroga: «Ma, signore, chi è lei che fu oggi così gentile con me, che ha saputo rispondere in così buon latino alle preghiere liturgiche, ed ha mostrato tanta riverenza a Gesù Sacramentato?» «Mi chiamano Alfonso Re di Spagna» rispose sorridendo il Sovrano. A quella improvvisa rivelazione il curato sbalordito balbettava parole di scusa: «E come, Ella... Maestà». «Non dica così — riprese Re Alfonso — non vi sono sulla terra veramente che due sole maestà: Gesù Cristo e il Sacerdote, l'una e l'altra Maestà divine. Mi dia la sua benedizione, signor Curato!».
E il Re si inginocchiò davanti al prete che, ritto in piedi, benedisse al suo sovrano, il quale mai come in quel momento era apparso grande, e che aveva detto una sentenza degna in tutto di un Re cattolico. Proprio così: non vi sono sulla terra che due sole Maestà divine: Gesù in Sacramento ed il Sacerdote che ne è il povero indegno ministro!
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Una nuova traduzione italiana della Bibbia

La Bibbia è la parola di Dio, il suo Testamento: il Testamento dell'Antica Legge, dove la rivelazione, la storia, la profezia, la poesia, le regole liturgiche ed i precetti della morale formano un armonioso e incomparabile insieme; Testamento della Legge Nuova, inaugurata e consacrata dal Figlio di Dio, e predicata al mondo dagli Apostoli.
Questo libro divino è affidato alla custodia della Chiesa come un deposito sacro. La Chiesa vigila sopra di lui; lo sottrae ad ogni tentativo di adulterazione; essa ha la missione di farvi partecipare i fedeli per istruirli e condurli a Dio.
Perchè questo deposito è verità.
Verità infallibile poiché viene da Dio; verità salutare che illumina gli orizzonti di questa vita e ci apre prospettive misteriose, ma luminose assieme, sui nostri destini futuri; verità riconfortante, poiché essa è per le nostre anime un pane di vita, una specie di viatico sacro capace di prevenire o di riparare le nostre debolezze lungo la via dell'eternità.
L'autore dell'Imitazione non esita a mettere in parallelo la S. Eucaristia e la Bibbia. «Il corpo di Cristo, dice, e la Sacra Scrittura sono assolutamente necessari all'anima fedele».
Lettura particolarmente opportuna ai nostri giorni, perchè per troppo tempo si è abbandonato il nutrimento abituale della lettura dei nostri libri santi.
Senza dubbio vi occorre prudenza, e la Chiesa ne ha tracciato le regole: ma essa desidera che tutto il popolo cristiano si familiarizzi maggiormente coi Testi Sacri.
Tutti quelli che l'aiutano a realizzare questo desiderio sono, ai suoi occhi, dei buoni operai non solo, ma dei saggi e degli apostoli che ella incoraggia e benedice.

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Da queste considerazioni è sorta nella Pia Società S. Paolo l'idea della stampa della Bibbia. Poteva, la Pia Società, che ha per scopo essenziale la diffusione della buona stampa, dei buoni giornali e dei buoni libri, dimenticare questo Re dei libri, il Libro dei libri, il cui autore è Dio stesso?
Le 750.000 copie del Vangelo e 350.000 del Divin Maestro o Vangelo concordato; le 45.000 della Bibbia delle Famiglie, pubblicate e diffuse in pochi anni dalla nostra Sezione Biblica; i continui inviti che giornalmente riceve la Pia Società onde provveda alla stampa di una Bibbia, sono ragioni per cui questa nuova iniziativa, che comporta seco gravissime responsabilità morali e materiali, incontrerà il favore di tutti e sopratutto verrà benedetta da Dio.
LA PIA SOCIETÀ S. PAOLO.

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Riservandoci di dare prossimamente notizie più precise su questa nuova traduzione per cui la Tipografia già lavora alacremente, possiamo annunziare che se ne faranno quattro edizioni:
1° Edizione con la sola traduzione italiana e note;
2° Edizione con il solo testo latino;
3° Edizione con i testi latino-italiano e note;
4° Dell'edizione italiana si faranno estratti per i libri più popolari (Genesi, Rut, Tobia, Giuditta, Ester, Giobbe, Salmi, Libri sapienziali, specialmente l’Ecclesiastico ecc.).
Si spediscono gratis saggi delle pagine a chi ne farà richiesta.

La propaganda protestante

Il Duca di Gloucester ha presieduto a Queen's Hall l'assemblea annuale della Società biblica britannica ed estera.
È stato riferito che nel 1929 furono esitate 12.175.292 esemplari della Bibbia, che rappresenta un aumento di 775.752 sulla vendita del precedente anno.
Durante gli ultimi dodici mesi le Scritture (o parti particolari delle Scritture) sono state tradotte in 12 lingue nuove, di cui otto africane.
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L'anno scorso sono stati messi in vendita 66.000 esemplari della Bibbia in lingua gallese. Nel Canada ed a Terra Nuova sono state distribuite in un solo anno 479.170 copie; in Australia 255.248; nella Nuova Zelanda 30.566. Quasi ovunque vi è aumento in rapporto agli anni precedenti; solamente in India si nota una diminuzione di 35.000 copie. Anche l'Asia Centrale è un po' chiusa all'azione della Società.
Nonostante la carestia, in Cina sono state esitate 5.306.000 copie, che rappresentano un aumento di 1 milione 354 mila sul precedente anno. In Persia, dove l'Islamismo è in decadenza a quanto pare, da un solo venditore in un unico distretto, sono stati smerciati 5300 volumi. Venti anni fa non si vendevano tante Bibbie in tutta la Persia.
L'anno passato la British and Foreign Bible Society ha speso per la stampa, rilegatura, traduzioni e revisioni della Bibbia, ben 44 milioni di franchi.
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Esempi eloquentissimi per noi, che fanno meditare... e proporre di dare maggiore diffusione, maggiore amore alla Parola di Dio che è contenuta nei Libri Sacri.

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Letture e delitto
La storia di quella giovinetta quindicenne che, or non è molto, uccideva a North Bay, sua madre, ci offre la riprova delle tragiche conseguenze che possono apportare le male letture specialmente nei giovani. Temperamento eccitabile, fisico malaticcio, la fanciulla, secondo quanto ha dovuto attestare il padre, ricercava le forti emozioni, sopratutto attraverso un'accanita lettura di avventure poliziesche e di romanzi d'avventura. E lo sventurato uomo non ha esitato un istante ad accusare questa letteratura di essere stata la causa prima della tragedia che ha travolto la sua famiglia.
Nella deposizione innanzi al giudice istruttore, a sua volta la giovinetta ha dichiarato che è stata spinta al folle gesto perchè la mamma le aveva proibito di uscire sola a passeggio con un giovane. Non tollerando simile divieto, con tutta freddezza ammazzò la madre e poi se n'andò tranquilla all'appuntamento, convinta che l'amore per quel giovane giustificasse appieno il suo delitto.
Queste sue dichiarazioni si connettono perfettamente tra loro. La lettura di certi libri avevano falsata ed alterata la mentalità impressionabile della quindicenne fino al punto di farle credere che l'amore giustifichi tutto: anche il matricidio.
Dalla lettura, da certe letture, al delitto: la conseguenza è logicissima: non poteva essere diversa.
Ecco i risultati di una soverchia libertà lasciata ai giovani nella scelta delle letture, alle quali oggi, purtroppo, si aggiunge il coefficiente deleterio dello schermo cinematografico. C'è, in questo dolorosissimo fatto di cronaca nera, un terribile avvertimento per i genitori. Troppo sovente si è proclivi a dimenticare che la gioventù è, per sua natura, facilmente impressionabile. Il posto di certa letteratura dilagante non è per le giovani anime, perchè esse non hanno la forza di lottare e di reagire contro i sentimenti che questi libri risvegliano e suggeriscono. È vero, i giovani non arrivano sempre fino al delitto come la giovinetta americana, ma è fatale che subiscano sempre un deleterio influsso sulla loro vita emotiva, intellettuale e morale. E per ovviare all'azione nefasta della letteratura galeotta non c'è che un rimedio: vigilare e prevenire.
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Borsa di studio «S. Michele» (IIa)

L'Arcangelo San Michele, capo delle milizie angeliche, sostenne i diritti di Dio contro la sconfinata superbia di Lucifero quando osò proclamarsi uguale a Dio.
San Michele gridò: chi simile a Dio? che in ebraico suona: mi-ka-el? Di qui il suo nome. Il medesimo Arcangelo San Michele fu dato come custode e difensore del popolo ebraico, chiamato popolo di Dio; lo protesse nella sua uscita dall'Egitto e nei tempi più calamitosi e così pure è lo speciale protettore della Chiesa contro gli assalti del demonio. Egli vinse Lucifero, difese il popolo ebraico, protegge ora la Chiesa e ci vien descritto nell'Apocalisse (XII, 7-10) in lotta tremenda contro il dragone, figura di Satana che pieno di rabbia infernale, viene da San Michele definitivamente vinto e precipitato negli abissi.
La Chiesa festeggia la sua apparizione sul monte Gargano l’8 maggio e il suo Patrocinio il 29 settembre. Dalla sua potenza contro il demonio e dalla sua cura dei buoni viene la divozione larghissima colla quale è onorato e invocato in soccorso dai fedeli.
Uno dei nostri Cooperatori che tanto ne è divoto e che ne porta il nome, volle come ossequio fondare in suo onore questa borsa di studio per formare apostoli forti e costanti contro il demonio della stampa cattiva.

Esercizi Spirituali chiusi

È ricominciata la serie di corsi di Esercizi Spirituali chiusi presso la Pia Società S. Paolo che da alcuni anni, ma specialmente nell'anno scorso, vennero frequentati da un numero grande di persone con frutti spirituali evidenti.
Già ebbero luogo quattro corsi.
Diamo ora l'elenco di quelli che avranno luogo nei mesi successivi per norma di quanti vogliono parteciparvi.
Sia per il numero sempre più crescente di partecipanti, sia per il bisogno di accogliere le molte domande di figlie che chiedono di entrare nella Congregazione Pia Società delle Figlie di S. Paolo, in questi giorni si mettono le fondamenta di un nuovo locale. Esso è la prosecuzione della casa Divina Provvidenza: e la Divina Provvidenza vi penserà.
Diamo l'elenco dei corsi degli Esercizi Spirituali per i mesi seguenti:
Per Figlie
Giugno: dal 9 al 15 — dal 24 al 28
Luglio: dal 7 al 13 — dal 14 al 19
Agosto: dal 26 al 30
Settembre: dall'1 al 7 — dall'8 al 14 — dal 22 al 28
Ottobre: dal 10 al 26 — dal 26 al 31
Per i giovani
Settembre: dal 7 al 12
Novembre: dall'1 al 6 — dal 10 al 16

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La Regina degli Apostoli
protegge visibilmente i suoi divoti nel mese a Lei consacrato

Il fratello di un nostro Sacerdote, scampato, senza il minimo male, da un accidente automobilistico, che avrebbe dovuto essere mortale per le circostanze che l'accompagnarono, scrive pregando di celebrare una S. Messa in ringraziamento di questa grazia, che Egli attribuisce alla Madonna.
Riportiamo la lettera, scritta ancora sotto l'impressione dell'investimento:

Sassello (Savona) 23 - V - 1930

Caro fratello,
Ti prego di dire, al più presto, una Messa per me alla Madonna, per un miracoloso scampato pericolo.
Ieri sera mentre andavo su un camioncino, con un macellaio, in una frazione di Sassello, in una curva ci siamo incontrati con un camions.
L'urto fu spaventoso. Le due macchine sono completamente a pezzi, e noi siamo stati tutti illesi... senza nemmanco la più lieve scalfittura.
Io dopo l'urto, mi sono trovato in piedi sul ciglio dello stradale.
Addio. Saluti cari.

Tuo fratello Camillo.

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NELLA PIA SOCIETÀ SAN PAOLO

ALBA

Maggio, dedicato a Maria, è terminato. L'abbiamo pregata, molto, in questo mese, la cara Mamma; e ciascuno, in Casa si è industriato di fare qualche cosa in suo onore, per ottenere i suoi favori.
La grazia che la Casa ha chiesto a Maria in questo mese fu quella d'imparare a fare bene la visita a Gesù Sacramentato.
Una grande grazia, ha fatto la nostra Maestra Madre, Maria in questo mese. Per tre giorni (19, 20, 21), il SS. Sacramento rimase solennemente esposto nella nostra chiesa. In questi 3 giorni tutte le visite, le adorazioni, le benedizioni, le Messe e le altre preghiere della Casa sono state indirizzate a ottenere le benedizioni del Divin Maestro sui lavori della Bibbia, che si sono iniziati al terzo giorno (21), dopo la benedizione solenne impartita dal Primo Maestro.
È veramente una grande grazia, quella di poter stampare la Bibbia, che è la lettera scritta da Dio agli uomini, per indicare loro la via della verità e del Cielo. E questa grazia ce l'ha portata Maria, Colei che ha già portato al mondo il Divin Maestro, che è la Verità, la Via, la Vita.
Abbiamo ricevuto volentieri questa grazia, e ci siamo messi con impegno per corrispondervi bene. I cari Cooperatori ci aiutino a ringraziare la Regina degli Apostoli, e preghino con noi, affinché la Bibbia sia fatta bene, cioè: con retta intenzione, con purità di mente e di cuore; per la maggior gloria di Dio e per la salvezza delle anime.
Un grande aiuto ci dovrà pur dare la numerosa famiglia dei Cooperatori nella diffusione del Libro Sacro, ma di questo, a Dio piacendo, ne parleremo altra volta.
Per intanto ci limitiamo a rendere noto ciò che testé ci scrive un bravissimo Cooperatore tosto che seppe quanto si va lavorando per la maggior diffusione della Bibbia:
«...Mi rallegrò alquanto la vostra pregiata lettera, specialmente sentendo la diffusione e propaganda odierna che si fa per la Buona Stampa della quale mi propongo, con l'aiuto di Dio, di diventare anch'io uno dei benemeriti pionieri. Sono proprio addolorato di non poter aderire alla collaborazione di offerte per coprire le spese di stampa della S. Bibbia, essendo un povero operaio, e di più attualmente godendo di una salute poco buona; però lo sa Iddio le mie buone intenzioni di collaborazione anche in questo modo.
Spero però, con l'aiuto del Signore, di fare la maggior propaganda possibile, specialmente tra la gioventù, nel luogo in cui attualmente mi trovo... Mando la mia quota di L. 10 per essere iscritto come Collaboratore nella Sezione Biblica. Desidero l'intera Bibbia che si sta stampando in italiano, sperando di essere tra i primi fortunati a venirne in possesso. S. Paolo mi accordi la sua Santa Benedizione. — A. B.»

ROMA

Nella Casa nuova. — La tipografia è stata portata nella Casa nuova. Il nuovo locale è ampio e ben arieggiato, perciò il lavoro è più proficuo e l'Apostolato della Stampa si compie in luogo più conveniente alla parola di Dio.
Settimana Santa in Casa. — Quest'anno, per benigna concessione del Card. Vicario, abbiamo potuto celebrare le funzioni della Settimana Santa nella nostra Cappellina. Fu un gran bene per tutti poter meditare tranquillamente la Passione di Gesù e pregare a bell'agio nelle ore di visita e dell'Agonia. Il Rev.mo Padre Tavani, che dopo tanti mesi ritornò dall'America, venne a celebrare le funzioni del Venerdì Santo e a scoprirci il Crocifisso.
Pasqua. — Preparata da un breve ritiro, la Santa Pasqua l'abbiamo celebrata in santa letizia con Gesù risorto. Il giorno seguente si è celebrato nelle Catacombe di Domitilla, come già altri anni, con l'adorazione e la processione Eucaristica nella Basilica dei SS. Nereo ed Achilleo, in quello stesso luogo ove pregarono i cristiani dei primi secoli.
Il ritiro Spirituale. — Questo giorno che tempra le forze dello spirito si è fatto l'ultima domenica di maggio, sulla necessità di salvarci l'anima, e sul validissimo aiuto la divozione a Maria per conseguire la salute eterna.
Una nuova macchina. — Mandò a noi la Casa di Torino: «Una Rapida di Lusso». È un pulpito cambiato di luogo: ma anche noi possiamo usarne così bene!
Propaganda. — Le Figlie di San Paolo continuano l'Apostolato del Libro. La Regina degli Apostoli ne accompagni i passi con frutto.
A San Pietro. — si va di frequente a rinnovare l'atto di fede. Il giorno 19 marzo, stabilito dal Papa per impetrare la libertà alla povera
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Russia, siamo stati nella Basilica Vaticana a pregare in unione col Papa. Il Santo Padre pregava per i suoi figli perseguitati ed era commovente sentire la voce del Papa cantare gli oremus di propiziazione e di preghiera.
Il Mese di Maggio. — In unione di spirito con la Casa di Alba e le altre Case l'abbiamo celebrato ai piedi della cara Madre Maria e Regina degli Apostoli, con fioretti, e meditazioni, e rosari che Maria SS. ci porti allo Spirito Santo.
La vestizione religiosa delle Figlie di S. Paolo. — Già la quinta volta si ripete nella Casa di Roma. Le due ultime furono più caratteristiche perchè vestirono le divise religiose le prime alunne ricevute nella Casa di Roma. Di queste una poté pure consacrarsi a Dio con i Santi Voti. Fu caro vedere nella Cappellina i parenti delle giovani spose di Gesù Cristo e specialmente il Rev. Parroco di Poggio Cinolfo che non solo ha cura delle nipoti e figliole, mandate a San Paolo quando più occorreva l'atto di fede, ma usa verso la Casa la tenerezza di un cuore e di un occhio tutto paterno.
Nuovo Chierico. — Nel giorno di Pasqua il carissimo nostro Valente D. ha finalmente anche egli potuto indossare l'abito religioso della Pia Società S. Paolo. Gli sia di buon augurio l'Alleluia pasquale.
Gli studi. — Hanno pure qui chiuso il ciclo di Pasqua con gli esami trimestrali e i parenti hanno già ricevuti i risultati. Noi raccomandiamo ai Cooperatori di pregare per i carissimi giovani, che Dio ci ha affidati: che nessuno manchi alle nostre cure, e che le nostre cure non manchino a nessuno.
Carità. — Possiamo anche noi scrivere questa bella parola. Il Signore retribuisca i cuori generosi, a cui fa grazia di volergli bene: P. D. Ildebrando Vannucci, Abate di San Paolo, due torte e L. 100; Rev. A. J. L. 100; R. Arco D. Filli 20; Sig. Fucci 10; Sig. Cauda Giuseppe (Cisterna d'Asti) 50; Sig. Francesco Intimis 100; Sig. De Carolis 25; Fam. Delpiano 100; Rag. Tribio Raffi 30; Sig. Vanzini 10; Sig.a A. Carolis 50; R. Can. Amatatelli 50; Sig.a Restelli R. 20. Le famiglie de nostri giovani e delle Figlie hanno offerto sovente e nelle circostanze delle feste di Casa, uova, biscotti, pizze, dolci, frutta, castagne, grano, farina, cacciagione, ecc. ciò che li rende proprio come li desidera San Paolo, uniti di spirito alla nuova Casa dei loro figli.

PALERMO

La Regina degli Apostoli ci assiste e ci guida ovunque nel nostro Apostolato. Deo gratias!
Ci portammo nella l.a settimana di maggio a Chiusa Sclafani. L'esito della nostra propaganda fu soddisfacentissimo. Il Rev.mo Parroco e le Sig.ne del Circolo ci accolsero con gioia e ci aiutarono con grande zelo.
La popolazione tutta corrispose con generosità e si diffusero così 223 volumi.
Inoltre si raccolsero 25 iscrizioni all'Opera dello 2000 Messe. Quest'opera così preziosa e santa venne accolta con entusiasmo e, speriamo, molti altri vi aderiranno ancora.
Il divin Maestro voglia benedire e fecondare il buon seme gettato, e ricompensare tutte le zelanti persone che ci hanno aiutate.

REGGIO EMILIA

La nostra propaganda continua. I RR. Parroci sono rimasti molto contenti e soddisfatti, tanto che ci invitarono per un secondo giro di propaganda alle loro parrocchie. Si spedirono i cataloghi a tutti i RR. Parroci della Diocesi di Reggio, e così abbiamo avuto parecchie richieste di libri. Ora si stanno spedendo anche ai Parroci delle Diocesi di Carpi, Guastalla, Modena e Bologna.

FIRENZE

Qui si sta svolgendo la nostra attività in un centro in cui il protestantesimo è molto diffuso.
In città il nostro Bollettino «Il Buon Angelo» è da tutti gradito ed atteso e va diffondendosi sempre più ad onta dei protestanti, facendo del bene.
Nei paesi la propaganda è validamente coadiuvata dai RR. Parroci, dalle Figlie di Maria e dalle Circoline. La nostra libreria offre a tutti una buona scelta di libri ed un pascolo sano per la mente e per lo spirito, in opposizione a tante piene di libracci corruttori della moralità e assassini di anime.
Ci sentiamo poi in dovere di ringraziare tutte quelle buone persone che ci furono larghe di incoraggiamento e di aiuto con l'offerta e con l'opera. Il Divin Maestro le ricompensi.

UDINE

In questi ultimi giorni fummo in propaganda nella Forania di S. Pietro al Natisone. In ogni parrocchia i RR. Parroci ci diedero un grande aiuto. A S. Pietro, quel Rev.mo Monsignore fece il possibile affinché ogni famiglia si procurasse il libro buono. Ci ospitò per qualche giorno, finché si terminò il giro di propaganda nei paesi circonvicini.
A S. Leonardo fummo accompagnate dalle brave Circoline, e il Rev.mo Sig. Parroco volle passare nelle singole famiglie per assicurarsi che tutte avessero acquistato il buon libro.
Passammo successivamente a Clodig ove la popolazione era preparata dal Rev. Sig. Parroco; così pure a Tribil, Stregno e Oblizzo ecc.
Invitate dal Rev. Parroco di Bressa di Campoformido, fummo nella sua Parrocchia, ove alla sera, dopo la solita funzione di Maggio, si tenne una breve conferenza sull'Apostolato
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Stampa e sulla Pia Società S. Paolo, alle Giovani del Circolo.
In una piccola frazione di campagna, 20 bambine ci vendettero in un'ora tutti i libri: 20 Vangeli, 15 Vita di Gesù, 10 Vite di Santi ed altrettanti Romanzi. Era una gara tra le piccoline a chi ne vendeva di più.

BARI

Continuando la propaganda, si incontrano purtroppo molti cattolici che permettono in famiglia la lettura di stampe tutt'altro che buone e anche diffuse dai protestanti. Un numero però ben più consolante si incontra di buoni e zelanti cattolici che comprendono assai bene il male della stampa cattiva e ci aiutiamo in tutti i modi. Un raro esempio l'abbiamo nell'Ill. Rag. Costantino Belmonte di Cosenza, il quale, nei suoi frequenti viaggi, porta sempre con sé un pacco di libri nostri, offrendoli con l'opportunità ai compagni di viaggio e ad altre persone, con risultato finora già abbastanza soddisfacente.
A Cosenza, il Rev.mo Sig. Vicario Generale, il Rev.mo Sig. Arciprete ed altri ancora, si impegnarono e lavorano tutt'ora per costituire Bibliotechine, e per la propaganda alle famiglie.
Dappertutto i RR. Parroci procurano che siano aiutate dalle Giovani dei Circoli Cattolici.
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Intenzioni del Mese

1 — Per il Papa.
2 — Per il buon funzionamento delle Sezioni costituite e per la costituzione delle altre.
3 — Per le Vocazioni allo stato Religioso-Sacerdotale nell'Apostolato-Stampa.
4 — Per la diffusione della Bibbia.

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Le ricchezze della divozione al S. Cuore

La divozione al S. Cuore di Gesù è:
1. La scuola più bella e profittevole, che da tutti si debba e si possa frequentare. — È Gesù, il Divin Maestro, che tutti invita e sollecita di venire a Lui per imparare dalla sua dottrina dai suoi esempi tutte le più salutari lezioni di perfezione e tutte le più elette virtù cristiane. È Gesù, che mostrò il suo Cuore alla prediletta sua sposa, S. Margherita Alacoque, e le disse: «Io ti farò leggere in questo libro d'onore». Qualunque virtù si possa desiderare si trova perfettissima nel divin Cuore.
2. La sorgente più viva di tutte le consolazioni. — Dal demonio e dal mondo non si possono avere che illusioni ed inganni. Soltanto alla scuola di Gesù si potrà gustare la dolcezza delle sue parole: «Venite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi ed io vi ristorerò». Nella vita, lontani da Gesù, si trova il disinganno e la perdizione; nella divozione al S. Cuore, trasformati in Gesù, si trova il calice della salvezza e della gloria.
3. Il fonte perenne delle grazie elette per tutte le circostanze della vita. — Avete voi bisogno di grazie per i vostri personali interessi così materiali come spirituali? Desiderate voi delle speciali benedizioni per la vostra famiglia e per i vostri cari? Ricordate e meditate le grandi promesse fatte da Gesù ai divoti del suo Cuore e resterete sorpresi di meraviglia.
Vi sarà guida nell'apprendere e praticare la divozione al SS. "Cuore di Gesù, il libriccino

Preghiamo il Sacro Cuore di Gesù
(II.a Edizione)

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Teol. Giacomo Alberione – Dir. Resp.
Pia Società S. Paolo – ALBA.
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Cooperatori! Amici! Benefattori!

«DATE E VI SARA' DATO». Gesù volle essere annoverato tra i poveri della terra. Desidera essere soccorso dai fedeli che possiedono, soccorso nella Chiesa, nelle sue Opere, da Lui volute per il trionfo della sua Causa. A chi così Lo soccorre, dà in abbondanza quanto desidera.

«Chi fa elemosina è il più saggio e il più fortunato mercante, perchè fa contratti col Signore (Prov., 19)».
Cooperatori e Benefattori, assicuratevi le benedizioni del Signore sulle vostre campagne, sulle vostre famiglie, sui vostri interessi spirituali e temporali impegnando il Signore con la vostra offerta per il Tempio a S. Paolo!
Il presente modulo può servire per inviare la vostra offerta o per acquisto di libri, oggetti sacri, abbonamenti ecc.
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Biblioteche Cattoliche

La Giunta Centrale dell'Azione Cattolica, nella sua ultima adunanza, ha approvato un progetto inteso a dare un più largo sviluppo e una più estesa ed efficace organizzazione a tutte le nostre biblioteche cattoliche circolanti.
Se questi scopi — come speriamo — saranno ottenuti, ne verrà grande vantaggio all'opera di educazione e preservazione religiosa e morale delle coscienze.
La nostra propaganda per la buona stampa ha talvolta il torto di non dare al libro il posto che gli spetta.
Il giornale e il periodico, tra tutti i generi di stampa, sono i più letti, i più diffusi, i più cercati, perchè i più alla mano, i meno costosi, quelli che meglio rispondono alle esigenze della gran moltitudine anonima. Perciò è giusto che le nostre prime preoccupazioni si volgano a questo genere di stampa, il più moderno, il più potente e anche il più invadente.

L'efficacia del libro

Ma avremmo torto se trascurassimo il libro. Non dimentichiamo che, se il giornale ha un'efficienza maggiore del libro, quanto ad estensione, l'ha minore riguardo all'intensità. Da questo lato il libro la vince sul giornale.
Col libro ci si trattiene più a lungo. Esso ha molte cose da dirci e tutte su un sol soggetto. Perciò scava più fondo nello spirito, vi lascia impressioni più vive, durevoli e talvolta decisive.
Decisive in questo o quel senso. La lettura di un libro solo ha fatto dei santi. L'agiografia ce ne ricorda più d'uno. E chi può dire — per fare un esempio recentissimo — chi può dire il bene operato nelle anime, le vocazioni religiose suscitate da quell'aureo libro che è la Storia di un'anima di Santa Teresa del Bambino Gesù?
E, nell'altra direzione, quanto il male causato dalle cattive letture! Risalendo la storia di certi traviamenti, non poche volte voi trovate al principio la lettura di un certo libro. Di lì la crisi fatale, che maturò frutti di cenere e tosco.

I doveri dei cattolici

Tutto questo per concludere che i cattolici devono curare anche la propaganda del libro. E quindi devono interessarsi delle biblioteche, che sono i mezzi più atti a tale scopo.
In una sua circolare la Giunta Centrale ha scritto: «In tema di buona stampa non possiamo trascurare le biblioteche. Le Giunte Diocesane e i Consigli Parrocchiali devono fissare anche questo punto nel loro programma: la fondazione e la protezione delle biblioteche cattoliche, con scopo non solo preservativo, ma anche culturale, e a favore dei soci dell'Azione Cattolica e del popolo».
L'Azione Cattolica, sotto la spinta amorosa e la vigilanza dell'Autorità Ecclesiastica, sempre s'è interessata delle biblioteche cattoliche circolanti, affidando ad esse una missione di cristiano apostolato.
Ricorderemo, a tal proposito, che nel primo Congresso Cattolico Nazionale, tenutosi a Venezia nel 1874, si fece voto che, a cura delle Associazioni Cattoliche, «fossero fondate, nei centri più popolosi, biblioteche, a preferenza gratuite, con libri di educazione e di diletto».

Quel che si fa in altri paesi

E non diciamo quello che han fatto i cattolici d'altri paesi in questo campo, perchè nel confronto, non sempre noi abbiamo da guadagnarci. Per citare un sol fatto, ricorderemo che, in Germania, i cattolici hanno creato una apposita organizzazione per aiutare le biblioteche, la «Borromaeus-Verein» (Società di San Carlo Borromeo), la quale ha lo scopo di fornire alle biblioteche cattoliche, per lo più parrocchiali, e ai propri soci, delle buone letture; e possiede anche una propria Casa Editrice, la «Bonner Buchge-
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meinde ». L'episcopato tedesco, raccolto nella Conferenza di Fulda, ha decretato che il «Borromaeus-Verein» sia istituito in ogni parrocchia; che ogni parrocchia provveda, nel bilancio annuale, ad una somma corrispondente ai bisogni della biblioteca parrocchiale; e che una domenica dell'anno sia riservata alla colletta per gli scopi del Borromaeus-Verein.

Un consiglio di Pio XI

Quando si pensa che oggigiorno la lettura, e specialmente la lettura amena, è divenuta quasi un'esigenza di vita, anche per le persone dei ceti più umili; e se si pensa insieme che le letture odierne sono quasi tutte ispirate al concetto edonistico della vita, si capisce bene la necessità che s'istituiscano biblioteche cattoliche non solo nei centri più popolosi, ma anche nelle piccole parrocchie; biblioteche che realizzino il duplice scopo della educazione e preservazione religiosa e morale.
Nella Sua Enciclica sulla educazione cristiana Pio XI, parlando dei danni delle cattive letture, loda e consiglia le opere «che promuovono le buone letture». Ci auguriamo che l'autorevole consiglio susciti fervore di consensi e di opere.
L. CIVARDI.

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Ai Cooperatori residenti all'Estero
Mandateci francobolli usati

Questa carità, che vi chiediamo, non costa nulla. Non buttateli via colle buste: staccateli colla carta su cui sono attaccati, per mandarli ad Alba.
Cercatene presso i vostri conoscenti. Ci sono utili specialmente i Francobolli Esteri (sebbene servano anche quelli italiani comuni).
Se avete ancora francobolli nuovi, fuori corso, che non vi servono più per affrancare, mandateceli.
S. Paolo vi benedica e vi ricompensi di questa carità che vorrete farci.
Spedire alla
PIA SOCIETÀ SAN PAOLO - Italia (Piemonte) ALBA
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