Fiducia serena nel cercare e reclutare aspiranti per ogni apostolato. Preparare case proporzionate al gran numero; cioè con disegno e progetto ampio, da svilupparsi a poco a poco, man mano che la necessità lo richiede.
Procedere con fede e ragionevolezza: sviluppando tutto come un organismo proporzionato nelle sue membra, man mano che si verificano le necessità: spirito religioso, vocazioni, studi, apostolato, parte economica, abitazioni, ecc.
Questa fiducia si appoggia alla grazia di ufficio e della missione; Dio che ci manda non ci lascerà mancare il necessario. Anche quando Gesù interrogò gli Apostoli se fosse loro mancato qualcosa, perché partiti privi di tutto, questi risposero: «Nulla ci è mancato!» Realizziamo ciò che stabiliscono le Costituzioni.
Art. 178 - «La Società si prepara i futuri membri fin dalla loro tenera età nelle sue case di studio, in cui gli aspiranti sono istruiti con ogni cura in ordine alla loro vocazione. Perciò la Società deve avere case proprie per gli studi, adatte non solo per gli studi ecclesiastici, ma anche per gli studi classici o medi».
Uso delle Case
Per l'uso: curare che non si imbrattino i muri con peccati, negligenze, offese a Dio; che si abusi della possibilità di chiudersi e nascondersi per fare meno bene; che il peccato trovi la porta aperta e possa nascondersi in qualche maniera.
Si raccomanda vivamente di usare tutti gli accorgimenti per evitare i pericoli di incendii, di cadute, ecc.; ma nello stesso tempo occorrono le assicurazioni incendio, civile, furti ecc. specialmente per i magazzini di carte.
Qui giova ricordare che nei nostri vocazionari il servizio familiare è prestato dalle Suore; perciò ad esse si preparino locali sufficienti e decorosi; si dispongano i mezzi di comunicazione e separazione conformemente alle leggi della clausura; alle quali leggi si devono aggiungere la carità, la riservatezza, ed un complesso di attenzioni che lo spirito delle, leggi suggeriscono.
In generale è molto più facile costruire le chiese e le case, che santificarle, riempiendole di meriti, vocazioni, apostolato, vita religiosa e lieta, preghiera; facendole anticamere e luogo di preparazione alla Casa Celeste. «
Tuis fidelibus, Domine, vita mutatur, non tollitur, et dissoluta terrestris huius incolatus domo, aeterna in coelis habitatio comparatur». Le case per la conservazione devono essere curate con molte attenzioni. E' vero che muri, porte, finestre, mobili, ecc. tutto deve essere costruito robustamente come esige una comunità e con gioventù; ma inoltre, tutti devono usare ogni cosa con riguardo e rispetto come proprietà della Chiesa (attraverso l'Istituto) ; la povertà esige cure ed attenzioni per ogni parte.
La pulizia, l'ordine, la ventilazione, le riparazioni frequenti dai tetti ai pavimenti, alle tinte, ecc. dimostrino che si ha rispetto anche a noi stessi e all'apostolato, applicando pure qui il «
Domine, dilexi decorem domus tuae». Quando saremo vicini alla morte la vista della camera e locali, degli oggetti, libri, abiti, mobili, ecc. (anche l'inginocchiatoio) non ci ricordino che l'uso santo fattone! Tutto è, infatti, solo in uso, come strumento per lavorare la corona eterna e prepararsi una bella casa in cielo: «
Dispone dormii tuae quia morieris tu et non vives».
Uscirà la nostra salma dalla porta per sempre! e prepariamo anche tombe convenienti per religiosi! ma l'anima possa fare il definitivo ingresso in cielo: «Veni... coronaberis». Dopo aver santificato la casa nostra in terra.
Sac. Alberione