Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XXVI

S. PAOLO
APRILE 1951
ROMA - Casa Generalizia

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.)

I NOSTRI COOPERATORI

La Pia Società San Paolo ha due fini: la santificazione dei nostri membri e la divulgazione della dottrina cattolica mediante l'apostolato delle edizioni.
Il Cooperatore Paolino è colui che conosce bene questi due fini, e vuole collaborare perché siano raggiunti:
a) Attendendo ad una maggiore santificazione, secondo il proprio stato.
b) Aiutando con l'opera, con la preghiera, con l'offerta, la diffusione della dottrina cattolica.

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Il Cooperatore Paolino, per la sua miglior santificazione: si istruisce nella dottrina cattolica, vive da buon cristiano nel suo stato, ha una pietà di spirito paolino. Quindi:
a) Per nutrire la sua fede ed istruirsi, volentieri legge le edizioni della Pia Società San Paolo.
b) Per migliorare la sua vita cristiana, si allontana dal male e pratica, secondo le proprie sue grazie, il distacco dai beni, dalla stima umana, dai piaceri della terra.
c) Per unirsi sempre più a Dio, imita la pietà paolina, in quanto possibile, con la frequenza ai Sacramenti, l'esame di coscienza, la devozione a Maria Santissima, la visita al SS.mo Sacramento, la meditazione.

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Il Cooperatore inoltre, coopera con la preghiera, l'opera, l'offerta a diffondere la dottrina cattolica.
a) Con l'opera: dare vocazioni o aiutarle nel corrispondere; contribuire alla redazione, scrivendo o traducendo libri; stabilire biblioteche o centri di diffusione di libri, periodici, pellicole; far conoscere la Famiglia Paolina con la parola, con lo scritto, col consiglio, ecc.; promuovere giornate o feste del Divin Maestro, per la diffusione del Vangelo e delle edizioni paoline; mandare buone elemosine di Messe per i Sacerdoti Paolini; zelare l'iscrizione e l'istruzione di altri Cooperatori; lavorare per gli abbonamenti ai periodici e giornali della Pia Società San Paolo; aiutare ed ospitare le persone che si dedicano alla propaganda, ecc.
b) Con la preghiera: usare il libro del Cooperatore Paolino e seguirne le pratiche: meditazione, frequenza ai Sacramenti, esame di coscienza, visita a Gesù Sacramentato, ritiro mensile, ecc. Per la Famiglia Paolina e le sue opere si può, per es.: offrire una Comunione, una Messa, o una terza parte di Rosario ogni settimana, o anche recitare una delle tre preghiere: Al Divin Maestro, o alla Regina degli Apostoli, o a San Paolo; oppure recitare quotidianamente una Salve Regina, un'Ave Maria. Cosa molto buona compiere le devozioni della Pia Società San Paolo nella prima settimana del mese: a San Paolo, alle Anime Purganti, a San Giuseppe, agli Angeli Custodi, al Divin Maestro, alla Regina degli Apostoli, alla SS.ma Trinità. Soprattutto possedere lo spirito paolino ed il modo di compiere le pratiche di pietà, con l'acquisto delle indulgenze concesse dalla Santa Sede ai Cooperatori.
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c) Con le offerte: formare Borse di studio; dare contributi per il mantenimento degli Aspiranti; offerte in natura; pagare una giornata di pane agli Aspiranti; aiutare la costruzione, l'abbellimento, il culto delle chiese paoline; offerte comuni in denaro, specialmente nelle feste maggiori dell'Istituto, e a Natale, Capo d'anno, Pasqua. Cosa ottima se queste diverse forme di cooperazione si fanno in suffragio di qualche defunto. Altri modi di cooperare sono: stabilire vitalizi e fondi perduti, con o senza interesse; favorire nel testamento le Famiglie Paoline; contribuire alla stampa e diffusione di un libro, specialmente del Vangelo, delle Lettere di San Paolo, dei libri su la Regina degli Apostoli, ecc.
I Cooperatori sappiano che la Pia Società San Paolo li accompagna, in vita e in morte, con le preghiere e l'applicazione di 2400 Sante Messe ogni anno.
Riportiamo le disposizioni date nel SAN PAOLO di Agosto-Settembre 1947, sotto il titolo: «Unione Cooperatori e Duemila Messe»:
«Affinché nelle iscrizioni all'Unione Cooperatori e Duemila Messe si proceda con ordine e regolarità, credo opportuno ricordare e chiarire alcune norme, ed anche stabilire più in particolare il modo che per ora si deve seguire nel fare le iscrizioni medesime.
1. - Spetta al Superiore Generale della Pia Società San Paolo, determinare le condizioni ed accettare i Cooperatori; e soltanto chi viene da lui accettato è regolarmente iscritto all'unione Cooperatori, e quindi può lucrare le indulgenze concesse dalla Santa Sede e partecipare al frutto delle 2400 Messe che i Sacerdoti della Pia Società San Paolo ogni anno applicano per i Cooperatori.
2.- Le Duemila Messe sono un tributo di riconoscenza che la Pia Società San Paolo offre ogni anno per tutti i Benefattori delle Famiglie di San Paolo.
3.- L'iscrizione all'Unione Cooperatori, e quindi la partecipazione al frutto delle Sante Messe che si celebrano per i Cooperatori, è perpetua ed individuale: non si ricevono quindi iscrizioni temporanee; e chi desidera iscrivere, per esempio, la famiglia intera, occorre faccia l'iscrizione e l'offerta per ciascun mambro. I defunti si possono pure iscrivere, intendendo cioè fare partecipe il defunto del frutto delle Sante Messe che si celebrano per i Cooperatori.
4. - Per l'iscrizione è necessario ed indispensabile che tutti i nomi degli iscritti vengano trasmessi a Roma, al Superiore Generale.
5. - Le case della Pia Società San Paolo, con i nomi degli iscritti, devono trasmettere il 25% dell'offerta d'iscrizione, per le spese di organizzazione ed anche come contributo alla Casa Generalizia per le opere di interesse di tutto l'Istituto (ora specialmente per la Chiesa alla Regina degli Apostoli).
6.- Le case delle Figlie di San Paolo, delle Pie Discepole, e delle Pastorelle, con i nomi degli iscritti, trasmetteranno a Roma il 50% dell'offerta di iscrizione. Con questo impegno cessa l'obbligo che in coscienza avevano di fare le Borse di Studio; se ne faranno, sarà un'opera di beneficenza e carità.
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7. - La partecipazione al frutto delle Sante Messe, alle Indulgenze ed ai beni spirituali, comincia solo il giorno in cui sono arrivati a Roma gli elenchi dei nomi con il 25%, o il 50% dell'offerta. Trattandosi della validità dell'iscrizione, si usi perciò molta diligenza.
8. - Possono raccogliere iscrizioni e trasmettere i nomi: i membri della Pia Società San Paolo, le Figlie di San Paolo, le Pie Discepole, le Pastorelle, gli Zelatori e Zelatrici debitamente autorizzati dalle singole case.
9. - In Italia, l'offerta di iscrizione, attualmente è di L. 100 per ogni persona. Per l'Estero, si notifichi a Roma la quota di iscrizione, per averne l'approvazione.
10. - Le Case estere, invieranno, nella loro divisa, la quota del 25% per ogni iscrizione, al seguente indirizzo:
Opere di Religione - Città del Vaticano. - Con questa dicitura: La presente somma è offerta al Superiore Generale della Pia Società San Paolo - Via Grottaperfetta, 58 - ROMA.
11. - Si possono iscrivere tra i Cooperatori, in segno di riconoscenza, coloro che ci mandano vocazioni (Parroci e Genitori), gli offerenti in natura e denaro, pensioni, Borse di Studio, ecc. In questi casi l'offerta da inviarsi a Roma, col nome, è sempre del 25%, o del 50% sulla quota di iscrizione all'Unione Cooperatori. Così in Italia, per es., le Case maschili mandano L. 25 e le Case femminili L. 50.
12. La pagella d'iscrizione viene rilasciata dalle singole case; le quali poi ogni mese trasmetteranno a Roma i nomi con la percentuale delle offerte. Da Roma si accuserà ricevuta ogni volta. Se qualche Casa non ricevesse risposta, rinnovi la spedizione degli elenchi. A tal fine ogni Casa conserverà un registro proprio e completo».

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Si richiama ora l'attenzione su queste disposizioni perché siano osservate da tutti, e in tutte le nazioni. In particolare, ora si tenga presente:
1. Tutti devono avere e devono dare il concetto giusto del Cooperatore paolino, secondo quanto sopra esposto.
2. L'iscrizione tra i Cooperatori sia quindi preceduta, e specialmente seguita, da conveniente istruzione. Certamente è buona cosa che i fedeli vogliano partecipare alle 2400 Sante Messe; ma questo è solo un passo. Occorre che siano illuminati e partecipino, secondo la possibilità, alla vita e alle opere paoline; comprendano sempre più la vera cooperazione e la compiano generosamente.
3. Perciò ad ogni iscritto si dia almeno un foglio di istruzione. Sarà presto preparato un foglio adatto. Le case lo possono chiedere. Le nazioni estere ne curino la traduzione. Vi sarà così maggior uniformità.
4. Per quanto è possibile, mandare una volta all'anno il Periodico o altro foglio di resoconto dell'attività paolina, almeno agli iscritti che dimostrano di gradirlo, continuando cioè in qualche forma la loro cooperazione. Nell'accettare le iscrizioni è quindi necessario notare, oltre il nome e cognome, l'indirizzo completo. Se furono iscritti i singoli membri di una famiglia, si noti l'indirizzo della famiglia. Alla Casa Generalizia si mandi però, come finora fu fatto, solo nome e cognome.
5. Tra i Cooperatori devono sempre essere iscritti i genitori dei nostri. Ogni anno si trasmettano quindi i nomi dei genitori dei nuovi Professi, nella forma stabilita sopra al n. II.
6. Quanto era detto al n. 9, viene ora modificato così: Dal I giugno 1951, in Italia l'offerta minima per l'iscrizione all'Unione Cooperatori è di L. 200. Per l'estero, si notifichi a Roma per l'approvazione tenendo presente che deve rimanere entro questi limiti, cioè: non sia inferiore ad un minimo, corrispondente a lire 200; e non superi un massimo, corrispondente a lire 1000.

Sac. Alberione

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