Anno XXII
S. PAOLO
MAGGIO 1947[Comunicazioni e consigli]
Albano, 1 Maggio 1947
Miei cari Fratelli,sto terminando i miei Esercizi Spirituali, in cui ho cercato di considerarmi come al giudizio di Dio per rendergli conto della missione che mi ha assegnata su la terra:
per la sua gloria;
per servizio della Chiesa;
per le Famiglie Paoline;
per le anime, cui dobbiamo dare Gesù Cristo, Via, Verità e Vita. Iudicium durissimum his qui praesunt, fiet.
Ho adorato Dio-Carità, che sempre offre agli uomini nuovi mezzi di salute, secondo i bisogni dei tempi.
Ho benedetto il Padre, per Gesù Cristo suo figliuolo per le infinite sue misericordie, nonostante le nostre innumerevoli ingratitudini e lo sciupio di tante grazie.
Ho offerto ego indignus famulus pro innumerabilibus peccatis, offensionibus et negligentiis meis l'Ostia divina; corpus quod tradetur; sanguis qui effundetur in remissionem peccatorum": di tutti, specie dei miei, dei vostri.
Nella Transustanziazione davvero si immola, si versa: il Sacerdote solleva il capo fiduciosamente guardando il cielo placato; e le sue domande sono in quel momento onnipotenti in Cristo. Le preghiere fatte tra la Transustanziazione e il Pater sono ascoltate: Preces, supplicationesque... cum clamore valido et lacrimis offerens, exauditus est pro sua reverentia. È una preghiera potente, sono lacrime di sangue: in quel momcnto, quando il prete prega in Gesù e Gesù esprime al Padre i desideri del suo Sacerdote.
Ho chiesto, oltre le grazie per me e per ciascuno di voi, ciò che più mi parve utile.
Considerando le particolari necessità attuali:
1) La costruzione della Chiesa Regina Apostolorum: stendo la mano a chiedere per la nostra Madre.
2) Le vocazioni. Ora sono parecchi i vocazionari; un buon reclutamento, una buona scelta, una buona formazione.
3) Portare le nostre piccole case, appena iniziate, a quel numero di membri ed attività di opere che assicurino una buona vita religiosa e paolina.
4) Avviare la redazione sempre meglio e coordinarla così da aver unità e frutti copiosi.
5) Stabilire quella carità che unisce i pensieri, le forze e gli animi.
6) Assicurare che ognuno guadagni il massimo dei meriti, dia al Signore la massima gloria e corrisponda ai fini per cui la Chiesa ci ha approvati.
7) La vita spirituale, intellettuale, religiosa e apostolica si ispirino a Gesù Maestro Via, Verità e Vita.