Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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SECONDA SERIE
Anno XXII

S. PAOLO
CONVERSIONE DI S. PAOLO 1947

[Comunicazioni]

Sacerdoti carissimi,


ciascheduno accenda una candela al Maestro-Eucaristico; cioè faccia una Pia Discepola; poi lavori con fiducia nel suo ministero paolino; avrà luce, conforto, frutti di gioia e di merito.

Benvenuto! a D. Paolo Marcellino, che arrivò tra di noi portandoci la gioia, la vivacità della sua vita esuberante e del suo apostolato intelligente, entusiasta, gaio. Che la sua visita sia in benedizione a lui e a noi.
Per l'Italia e per l'Estero: il Sig. Maestro Giaccardo risiede abitualmente in Roma (Casa Generalizia) secondo i suoi uffici di Vice-Superiore generale di tutto l'Istituto, e di incaricato speciale per la provincia d'Italia. Prego rivolgersi a lui e da lui dipendere, in corrispondenza di queste suoi poteri e doveri.
Per la Chiesa Regina Apostolorum. È terminato il soffitto del magazzino; si sta costruendo ora il soffitto della cripta; si avrà così il piano pavimento, che si spera terminato per Aprile.
i si dice: pare imprudente oggi in cui i prezzi sono arrivati ad un'altezza vertiginosa costruire... Molte considerazioni porterebbero a tale conclusione. Ma se non lo facessimo non pagheremmo neppure le altre cose, né daremmo aiuto ad altre opere. Costruire una Chiesa a questa Madre, che se la merita bella! è dovere; è scavare un pozzo da cui verrà l'acqua per tutti e per tutto; è un bisogno, vero, sentito, generale.
Sempre avrete i poveri da soccorrere.
Oh! le belle preghiere, le liturgiche funzioni, i santi sacramenti, la glorificazione di Dio e della Regina che si avranno in questa Chiesa!
Ordine del giorno: Tutti i Figli e tutte le Figlie per la Madre; tutta la misericordia della Madre per ciascun Figlio.
Deo gratias! degli aiuti venuti dagli Stati Uniti, Brasile, Argentina, Egitto, Svizzera, Spagna; e dalle case d'Italia, specialmente da Casa Madre.
Le Pie Discepole hanno come uno dei loro compiti: Domus Dei: costruire ed abbellire la Chiesa per il Divino Abitatore, il Maestro Divino e la celeste Regina Maria. La loro missione l'hanno ben compita in riguardo alle due prime Chiese costruite: S. Paolo e il Divino Maestro. Io tanto spero, confido, prego che non manchi loro il terzo merito: la terza Chiesa: la Regina Apostolorum. Da questa immense grazie per loro, per la Società S. Paolo, per le Figlie S. Paolo. Così pace e misericordia per tutti.

Sac. Alberione

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Per la Casa Generalizia

1) La Casa Generalizia sia il modello delle Case, per la regolare osservanza, l'unità di pensiero, la pietà, lo studio, l'apostolato, la silenziosità, la carità.
Caratteri suoi: sono l'unità di pensiero, l'osservanza religiosa, la dilatazione del cuore.
2) La nostra vita interiore, se ben vissuta, genererà la vita interiore in tutti i membri dell'Istituto. Questo costituisce il primo dovere, che è permanente, insostituibile, sia in quanto alla santificazione e sia in quanto all'apostolato. Nessun patteggiamento con i difetti nostri. Insieme essere tutti e soltanto elementi risoluti e capaci di avanzare. Le opere, per essere vitali, devono avere la vita di Cristo. Dio tutto ha fatto nella creazione per mezzo del Figlio. Nella Redenzione, se si potesse dire così, ancor di più.
3) Procuriamo all'Istituto un vero progresso. Formiamo fra tutti ancora degli eminenti, un'élite. - a) Perciò avere: un altissimo concetto della vita religiosa in generale e della nostra paolina in special modo. Con questa è connessa l'osservanza delle Costituzioni nello spirito e nella lettera. - b) In secondo luogo: scelta sempre migliore degli aspiranti e reclutamento sempre più largo. Curare la formazione spirituale, intellettuale, apostolica ed equilibrata dei nostri aspiranti. Ogni anno sempre meglio: in Christo Magistro Via et Veritate et Vita; et in Ecclesia Magistra. Attingendo quotidianamente da Gesù Ostia, sotto il manto della Regina Apostolorum, seguendo S. Paolo, tutto sarà sicuro, gioioso, sollecito.
4) In generale: il pomeriggio si consacra alla pietà, agli studi, all'apostolato interno, con una vita religiosa raccolta; quanto è possibile e ragionevolmente, si riducano le visite al parlatorio, le uscite, le telefonate e le altre occupazioni esterne. Ogni casa religiosa e ogni ufficio ha un orario, fuori del quale ciascuno attende alle proprie cose: si fa di più, con minor fatica, e con maggior unione con Dio.
5) Orario quotidiano:

Ore 5,30 Meditazione
8,00 Colazione
12,50 Esame, Angelus
13 Pranzo
19,45 Benedizione, Cena
21,15 Riposo

La Visita è ad ora libera - L'Ufficio divino in ore libere; tuttavia, si consigliano i Sacerdoti che alle ore 15 fossero liberi, a trovarsi in Cappella per Vespro, Compieta, Matutino e Lodi. Si diranno in comune, quando siano presenti almeno tre Sacerdoti.
6) Ai Sacerdoti della Curia Generalizia sono riservati i tre piani inferiori. - Il Refettorio, la Cappella, il Parlatorio, sono però comuni coi Sacerdoti Scrittori: ai quali molto si raccomanda la separazione dai giovani e dai Chierici; eccetto che per le occupazioni del ministero. Soprattutto Chierici e giovani non siano introdotti in camere dei Sacerdoti; ma si usino i parlatori comuni.
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COMUNICATI

1) Relazioni. Nel chiedere l'ammissione degli aspiranti alla vestizione, noviziato, professione temporanea e perpetua, e specialmente agli Ordini Sacri, i Maestri diano una relazione coscienziosa su ciascheduno, dopo sentito il Consiglio della Casa. La relazione comprende i seguenti punti:
1) Osservanza religiosa (regolarità, la disciplina, i voti);
2) Attaccamento all'Istituto (Superiori, Fratelli, indirizzo, opere);
3) Pietà e virtù;
4) Apostolato (zelo);
5) Studio: capacità, applicazione, risultato;
6) Carattere (socievolezza, educazione, salute);
7) Osservazioni eventuali.
Il tutto poi venga riassunto in unica espressione, cioè lodevole (10); buono (9); sufficiente (8); insufficiente (7).

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Ufficio edilizio. Le nuove costruzioni della Pia Società S. Paolo hanno esigenze che dipendono dal particolare scopo cui sono destinate. Anche in questa parte deve risultare una certa uniformità, pur nella varietà delle circostanze di luogo, tempo, stile, persone, ecc. D'altra parte, per le modalità dei contratti possono venire suggerite molte norme ed accorgimenti utili. Si è perciò costituito un ufficio edilizio nella Casa Generalizia, composto di tre Persone, per la parte economica, artistica e statica. Esse possono chiamare altre a collaborare. Il loro parere, se approvato dal Primo Maestro, servirà di indirizzo generale. Spedire disegni e preventivi all'Ufficio Edilizio - (Casa Generalizia) Roma.

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Si è spedito lo Stato Personale, come bozza; si prega ogni Superiore delle Case a notificare al più presto i dati mancanti e le eventuali correzioni. Farlo d'urgenza, onde provvedere in tempo.

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Si è spedito, in luogo del San Paolo del dicembre u. s., il discorso tenuto dal Primo Maestro in occasione del Venticinquesimo della Consacrazione Episcopale e del Cinquantesimo dell'Ordinazione Sacerdotale di S. E. Mons. Pasetto, Segretario della S. Congregazione dei Religiosi. Se non fosse pervenuto a qualche Casa, lo si richieda. È da leggersi in refettorio da tutti i Professi.

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Ogni Superiore delle Case disponga che vengano lette le Costituzioni da tutti, a norma dell'art. 372.

INTENZIONI PAOLINE
Febbraio 1947

L'attività dell'A.G.B. (Associazione generale biblioteche).
La costruzione della Chiesa Regina Apostolorum.

REGOLAMENTO
per gli Aspiranti Studenti e Discepoli

Dopo le Costituzioni, viene il Direttorio a cui lavora il Sig. M° Giaccardo, coadiuvato da Fratelli competenti.
Intanto da più parti si chiede un indirizzo uniforme per l'accettazione degli aspiranti e la loro formazione. Un Regolamento occorre. Due Sacerdoti già alquanto sperimentati lo stanno preparando. Ci vorrebbe il concorso di ogni Casa, essendo tanta la disparità da nazione a nazione Si ricordano i capitoletti in cui sarà distribuita la materia.

1) Che sia la Pia Società S. Paolo: Società religiosa di religiosi;
2) Aspiranti, domande, accettazioni;
3) Carattere e requisiti per l'ammissione;
4) La pietà (I Sacramenti, la liturgia, le divozioni, ecc.);
5) L'apostolato;
6) Lo studio;
7) La povertà (contributi, corredo, ecc.);
8) L'educazione;
9) Classificazioni e dimissioni;
10) Le vacanze e le feste;
11) Relazioni con i parenti;
12) Comportamento, ordine, direzione morale;
13) Preparazione al noviziato;
14) Quanto lo spirito di Dio e l'esperienza nostra ed altrui dicono.
Che cosa aggiungere?

Diventiamo pensosi!

Vi sono Sacerdoti che vanno perdendo stima, rispetto, fiducia, per confessare, predicare, dirigere spiritualmente, consigliare, ecc. perché non sanno conservare i segreti; parlano senza aver riflettuto; esagerano od inventano; si mostrano facili a credere e spacciare notizie non controllate; così per le cose interne alla comunità, come per le cose esterne.
La Teologia morale, l'ascetica, la legge naturale, la carità, la prudenza dicono tante cose a questo riguardo.
Allarghiamo il bene; copriamo il male; interroghiamoci: Quid nunc et quomodo Iesus? prima di parlare.
Si quis in verbo non offendit, hic perfectus est vir dice lo Spirito Santo.

...CORRISPONDENZE...

D. Robaldo - Sezione biblica
D. Gualandi - Ascetica
D. Pasquali - Vite di Santi
D. Testi - Letture ameno-educative
D. Pelliccia - Bollettino bibliografico
D. Dragone - Libri Scolastici
D. Cordero - Cinematografia
D. Piazzo - Libri per ragazzi
D. Delcampo - Edilizia
D. Barbero - Le vostre devozioni.
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Collana Vite di Santi per i fanciulli

STAMPA
Titolo della collana: «I CAVALIERI E LE ANCELLE DEL GRAN RE». Si continua quella già in corso.
REDAZIONE
1. Il titolo del libro sia ideale (come si è fatto finora), attraente, poetico; ma non troppo strano né troppo lungo o studiato.
2. Il soggetto sia scritto in modo facile, ma con stile vivo, dando risalto agli episodi. Escludere le questioni dibattute, seguire la tradizione dove manca la storia; non favole e inverosimiglianze.
3. Non falsare il concetto di santità di fronte alla mente del fanciullo. Portare i lettori a voler imitare i santi, ad aspirare alla virtù. Devono avere l'arte pedagogica richiesta per insegnare con esempi; senza tirate o riflessioni moraleggianti: i fatti, la materia scelta supplisca a queste.
4. I soggetti siano scelti fra quelli che presentano più materia adatta per questa categoria di lettori.
5. Preferire i moderni, gl'italiani, solo i popolari.
6. Solo santi: rispettare il campo delle altre collane di biografie che già sono in corso, per es.: FIORI DI CIELO.

STAMPA
1. Copertina cartone con colori e disegno che sia ben fatto, curioso, attraente, riproducente un episodio dei più salienti nella vita del soggetto; non mai una figura antipatica, repellente.
2. Pagine da 100 a 150 circa. Carta resistente
3. Carattere chiaro; la stessa composizione per tutti, come quelli già usciti nella stessa collana.
4. Illustrazioni nel testo e fuori testo, a colori o anche in nero per evitare spese eccessive. Le illustrazioni devono essere numerose.
5. Numerazione progressiva per ogni volume, sempre nello stesso posto.
6. Uniformità di veste tipografica - anche nei particolari - di tutti i volumi della collana.
7. Prezzo di copertina il più modico possibile.

Introduzione alle letture
ameno - educative

S. Paolo scrive ai Filippesi: «Rallegratevi nel Signore, sempre. Lo ripeto, rallegratevi. La vostra dolcezza sia nota a tutti. Il Signore è vicino. Non preoccupatevi di alcunché: ma in qualunque circostanza manifestate i vostri bisogni con preghiere, suppliche ed azione di grazie. E così la pace di Dio che sorpassa ogni concetto, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. Del resto, o fratelli, tutto ciò che vi ha di vero, di onesto, di giusto, di puro, di amabile, di stimabile, di virtuoso, di lodevole sia da voi considerato...».

1ª Collana: LA SPIGA
(Per persone colte)

INDOLE - Grandi romanzi storici e classici ormai celebri e che si impongono.
CONTENUTO - Abbiano il senso umano e cattolico della vita. Possono riguardare materie e problemi diversi, ma sempre attinenti alla realtà e positivamente utili.
TECNICA - Come deciderà Alba Casa Madre, ma con forma tipografica moderna, attraente e snellita. Numero di serie e dicitura collana sul dorso.
ASSEGNATA ad ALBA Casa Madre.

2ª Collana: TEL
(Per tutti)

INDOLE - Romanzi e racconti facili ed eleganti, molto curati nella trama e nella forma, educativi, alla portata di tutti.
CONTENUTO - Trama a sfondo religioso; avventure; viaggi non impossibili né fantastici; problema della vocazione; ambiente scolastico, familiare, sociale...
TECNICA - Come gli ultimi stampati ultimamente della stessa collana, specialmente ad Alba. Sistema di copertina uguale per tutti.
ASSEGNATA alla Casa di Roma.

3ª Collana: BIANCOSPINO
(Per i giovani e le giovani dai 14-16 ai 22-24 anni)

INDOLE - Romanzi buoni e di sana lettura per i giovani e le giovani di modesta cultura. Di solida formazione; forma corretta, seria, agile, amena, senza rettorica e svenevolezze; costrutto solido non troppo intricato o sostenuto ma non semplicistico o farraginoso.
CONTENUTO - Tutti i problemi della vita, del fidanzamento, del matrimonio, della famiglia, della vocazione, sempre con precisione e con delicatezza; abbia contrasti di ambiente, di caratteri, di situazioni; nel risolvere i fatti morali, sociali e religiosi dia più campo all'azione che al ragionamento o a teorie astratte.
TECNICA - Come l'attuale della collana stessa.
ASSEGNATA a Don Gabriele.

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4ª Collana: FIORDALISO
(Per la gioventù femminile più adulta e di maggior cultura)

INDOLE - Di solida formazione; forma agile; arguzia sostenuta; stile facile e corretto, fantasia pura, sana, briosa; intreccio esauriente, svariato ma non eccessivamente complicato.
CONTENUTO - Romanzi che preparino alla vocazione matrimoniale, religiosa, di apostolato sociale, di redenzione d'ambiente (famiglia, matrimonio, fidanzamento, maternità; opere di apostolato).
TECNICA - Come l'attuale della collana stessa.
ASSEGNATA alla Casa di Alba.

5ª Collana: GIOVINEZZA IN MARCIA
(Per i giovanetti e le giovanette)

INDOLE - Romanzi e racconti facili, divertenti, eleganti ed educativi.
CONTENUTO - Narrazione di fatti a sfondo religioso; descrizioni di viaggi; avventure possibili e istruttive; vite di Santi, persone celebri a forma di racconto; ambiente familiare, scolastico, collegiale, d'oratorio
TECNICA - Come l'attuale della collana stessa.
ASSEGNATA a Don Gabriele.

Collana di Vite di Santi per i bambini

Titolo della collana: «GLI AMICI Dl GESÙ», da apporsi in ogni volume, in carattere e luogo adatto.
REDAZIONE
1. Il contenuto: un episodio, o qualche episodio del Santo.
2. Stile adatto ai bambini delle prime elementari.
3. Solo Santi canonizzati.
STAMPA
1. Volumetti cartonati, formato piccolo album, come «Leggende di Pasqua».
2. Pagine da 32 a 64.
3. Illustrazioni numerose, una ogni due pagine circa.
4. Copertina spessa, carattere chiaro.
[5. omesso]
6. Numerazione progressiva per ogni volume, sempre nello stesso posto.
7. Uniformità di veste tipografica -anche nei particolari - di tutti i volumi della collana.

In questi giorni una persona dei Nostri (che credevo la più scarsa di istruzione) mi disse: Io non leggo che le lettere di S. Paolo; esse mi consolano, mi spirano tutta la pietà. - Ma le capisci? - Sì, tanto; non ho mai capito alcun altro libro come questo.

Regina Apostolorum; l'abbiamo risparmiato sul tram, camminando a piedi".
L'Angelo Custode ha certamente contato i benedetti passi.

M. Alberione.

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Anno XXII

S. PAOLO
FEBBRAIO 1947

[Comunicazioni]

Deo Gratias et Mariae!
Ai cari sacerdoti che hanno risposto con fervore all'invito dell'ultimo San Paolo: ciascheduno accenda una candela al Maestro-Eucaristico: cioè faccia una Pia Discepola". Poi, lavori con fiducia nel suo inistero paolino; avrà luce, conforto, frutti di gioia e dimeriti. Tra tutte una risposta merita di venire segnalata; è del Superiore di una casa che va sviluppandosi bene. Dice: Sì, ci dedicheremo con impegno. Cerchiamo loro (alle Pie Discepole) casa conveniente; facciamo il serviizo religioso che soddisfi la loro pietà eucaristica; lavoriamo per le vocazioni, cercandole ed aiutando la formazione; mettiamo le loro intenzioni nelle messe; confidiamo che siano davvero le candele o lampade viventi innanzi al Divino Maestro Eucaristico; per questa nazione a cui l'obbedienza ci ha mandati.

Benvenuto a D. Borgogno Bernardo, arrivato dalle Isole Filippine. Egli ci ha narrati i pericoli in cui si sono trovati i nostri Fratelli per fatti di guerra; è la misericordiosa protezione di Maria che li ha salvati. Deo gratias et Mariae!
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Le nostre Prime

In Italia abbiamo, quest'anno, dieci corsi di prime ginnasiali. Un'altra decina di prime sono all'estero. Il Divin Maestro guardi e si compiaccia di questi germi e li faccia crescere e diventare fiori e frutti.
Ai Maestri delle Prime la Congregazione ha fiduciosamente ed amorosamente consegnato i suoi tesori più teneri.
Che cosa si può tener presente per governare, per educare, per tirar su i cari fanciulli della Prima?
1. Abbiamo chiaro e presente che i fanciulli escono la prima volta dal caldo della famiglia paterna; che i nostri fanciulli entrano non in collegio, ma in una nuova famiglia, in cui vengono per inserirsi e incorporarsi quali membri e figliuoli; che fanno il primo passo in questa via e nella nostra vita, e ricevono in questo inizio e principio le prime e più durevoli impressioni dalle persone e dalle cose, dal trattamento e dai modi, dal volto e dalla condotta.
2. Tre elementi o mezzi ci aiutano efficacemente: un elemento spirituale: avviare per tempo i fanciulli al Divin Maestro, presente in tutte le nostre case; devozione al Maestro divino; far conoscere, avvicinare, amare, vivere la vita del Divin Maestro nel mistero della sua fanciullezza; a Nazareth e al Tempio, con Giuseppe e alla Sinagoga; e condurre i fanciulli a stare abitualmente sotto l'occhio della Madonna, sempre e dappertutto e in ogni dovere; un elemento pedagogico: seguire i fanciulli; non perderli di vista, ma come fa la mamma quando li accompagna a passeggio e, non come il poliziotto, senza estinguere la coscienza, senza sopprimere l'iniziativa, senza rubare la naturale semplicità ; che sappiano fare ogni passo ed arrivare da sé ad ogni luogo cui debbono portarsi senza confondersi; insegnare invece di richiamare, ammonire invece di correggere, promuovere invece di sgridare; un elemento fisico: pulizia, riposo, nutrimento; ordinati nella pulizia, abbondanti nel riposo, regolati nel nutrimento; l'amore alla pulizia è indizio di sapienza, il riposo di notte fa piene le ore del giorno, la regola del cibo è salute e dominio di sé.
3. Fin dal primo anno, dal primo mese, dai primi giorni si introducano i nostri fanciulli alla pratica dell'Art. 171: pietà, studio e apostolato; la pietà è radice e fondamento e anima; lo studio e la scuola osservino l'orario, svolgano il programma comune, siano costanti ogni giorno, così da lasciare nell'animo una stima grande della loro importanza; apostolato può essere ogni lavoro e anche la propaganda se l'occhio e la vigilanza diligente la guidano, così che i fanciulli apprendano, fin dal cominciare e con senso di responsabilità, che sono venuti per far del bene, che debbono bastare al proprio mantenimento, che possono aiutare la divina Provvidenza.
4. Essere piccoli con i piccoli non vuol dire far rinuncia della propria dignità, e autorità, e paternità; chi ne fa getto, sbaglia, e perde il gran potere di donare, di sostenere, di elevare, di educare, di crescere, di formare; vuol dunque dire che bisogna saper capire e comprendere i piccoli e mostrar loro d'averli capiti e compresi; saper discendere fino ad essi e aiutarli dove essi si trovano e nel modo che possono fiduciosamente ricevere l'aiuto; saper compatirli, misurarli negli sbagli e nelle riuscite, in quel che è male e in quel che è bene; e giudicare, e rimediare, e provvedere dal loro posto; così chi dà l'esame deve tener presente che l'alunno non è professore, e non lo deve pretender tale.
5. Nelle Prime si fa la prima cernita: è dovere verso la Pia Società e verso i fanciulli stessi; si fa quindi con semplicità, servendo a Dio soltanto, non agli occhi, non al cuore, non agli amici, ma con occhio, con cuore, con rispetto per la famiglia e i Parroci e i cooperatori; si fa a fine settembre, a novembre, a giugno; si fa sentendo gli insegnanti, gli assistenti, i capireparto, e considerando la pietà, lo studio, l'apostolato, lo spirito di servizio alla Divina Provvidenza, la virtù, l'educazione, la salute.
Le nostre Prime siano ridenti primavere.

T. M. G.

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Pensieri letti dal Primo Maestro per l'Ora di Adorazione
1.o Venerdì di Febbraio

Le nostre preghiere, le disposizioni, i pensieri, le spese sono ispirate tutte dal desiderio di fare un progresso per ogni singola casa e per l'Istituto in generale. Per questo tutti includiamo nelle intenzioni la stampa quotidiana: grande cosa, alla quale tutti sentiamo dover pensare e dover anche per essa operare. Oggi vi è una preparazione: abbiamo persone capaci.

***

Tener presente alcuni pensieri:
Allargare l'apostolato. Possiamo fare di più, molto di più, a Roma, fuori Roma: generosità, spirito di dipendenza dal Sig. M.o Giaccardo al quale per il suo ufficio sono date nuove grazie, nuovo cuore, nuovi pensieri e vie. Di più, molto di più si otterrà, in pace e in edificazione; anche per i mezzi umani all'apostolato.

***

Dare la fisionomia e la vera costituzione alla Casa Generalizia:
a) Che governi davvero e sia obbedita, intendendo di fare ossequio a Gesù Cristo ed a Dio; che possa disporre di tutte le persone in modo ragionevole.
b) Che dia mano alle iniziative di carattere generale, con centro internazionale; ed essere anche nell'apostolato il modello: avendo il compimento di redazione, di stampa, di propaganda internazionale.
c) Assumendo, in quanto possibile, le iniziative che le case dipendenti non potrebbero, o non continuerebbero: come il centro.
d) Occorre lavorare per la Chiesa: e questa vuole la cooperazione di tutti quelli che sentono di dovere essere riconoscenti a Maria, e di aspettare grazie da Maria. La Chiesa in modo speciale servirà alla Casa di Roma, giovani e chierici, sacerdoti, discepoli.

***

Nella parte economica: pensare, parlare soprannaturalmente. Ci siamo sempre fidati di Dio; mettiamo a suo servizio le nostre forze; ma il sufficiente è dato solo da Dio.
Due cose ci aprono le mani della Divina Provvidenza: accettare bene ciò che stabiliscono i Superiori, crederci incapaci: Deus qui conspicis quia ex nulla nostra actione confidimus contra adversia omnia Doctoris gentium protectione muniamur.
Il Primo Maestro crede di avere adoperati i mezzi naturali e soprannaturali per disporre giustamente. Fatto questo ha un'intesa con Dio: «Signore, rimediate voi, se vi furono delle cose non ben disposte; a voi nulla costa, mandare o togliere ad una parte od all'altra. Date sempre più, a chi più fu generoso».
Gesù copra tutti i presenti ed assenti in una larga benedizione che sia conforto, luce e grazia per tutti. Gesù sacerdote, istitutore e maestro dei religiosi, soprattutto guardi con compiacenza quelli che gli preparano buoni religiosi e buoni sacerdoti.

Il primo e principale ufficio del Superiore di una casa è: ottenere con l'umile e fiduciosa preghiera le grazie per tutti i fratelli e persone da lui dipendenti.
Secondo: esser di esempio nell'osservanza religiosa; così da potersi considerare il migliore Paolino.
Il Superiore inoltre ha da curare la vita religiosa, stabilire la regolare osservanza, curare le pratiche di pietà in tutti, specialmente nei sacerdoti e professi. Poi seguono gli altri doveri riguardanti lo studio, l'apostolato, l'economia.
Il Superiore molto predica nelle meditazioni specialmente per dare lo spirito e l'unita di indirizzo; egli non è solo un maestro di scuola, ma di quattro parti onde risulta la vita paolina. Curi la disciplina; vigili sulla povertà e presti servizio alla Provvidenza cooperando alla sua azione.
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COMUNICATI

Nelle istruzioni ai nostri alla domenica sera (a vespro) gioverebbe scegliere come argomento per un anno: «La SS. Vergine Madre di Dio». Si possono seguire trattati comuni; oppure farsi un programma di argomenti; per esempio: Vita di Maria; Feste di Maria; Divozione a Maria; Virtù di Maria; ecc.
Si può anche tenere un terzo delle istruzioni sui dogmi e le verità riguardanti la SS. Vergine; altro terzo sopra la vita e le virtù di Maria; altro terzo sulla devozione, le feste, le pratiche di pietà ad onore di Maria SS.
Sappiamo come si applicano spesso a Maria: «qui elucidant me vitam aeternam habebunt», oppure: «qui me invenerit, inveniet vitam, et hauriet salutem a Domino».

***

Il 18 marzo avrà inizio l'anno di Noviziato per i Discepoli.
I Novizi verranno tutti a Roma, alla villa S. Giuseppe.
Si portino il corredo completo, personale e del letto: che si riporteranno indietro, compiuto l'anno di noviziato; questo punto ogni Maestro veda che sia bene osservato.
Per la vestizione: i Discepolini che entrano colla vestizione in probandato, abbiano terminato il corso di seconda complementare, onde possano finire il corso di tre anni coll'anno di probandato.

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La Santa Sede, approvando e concedendo la Messa di Gesù Cristo, Sommo ed eterno Sacerdote, ha attribuito ad essa lo stesso grado e privilegi che alla Messa del Sacro Cuore di Gesù; ed ha dato facoltà di recitarla al primo giovedì del mese o al primo sabato del mese, se si compiono particolari opere per le vocazioni.
L'Opera delle vocazioni, divinissima opera, ci sta a cuore; la Congregazione fa per essa veramente gravi sacrifici; e le case nostre si emulano nel lavoro così caro al Divin Maestro.
E siccome in qualche casa, con gran frutto, da anni già si segue la pia pratica di dedicare il primo sabato alle preghiere per le vocazioni, celebrando questa bellissima Messa, e tenendone la meditazione; prego che in OGNI NOSTRA CASA, cominciando dalla Casa generalizia, nelle case di formazione, nei noviziati, nei vocazionari, nelle case di cura, nelle case di apostolato, al primo sabbato del mese, quando il rito lo permette, de consensu Ordinarii, si celebri le Messa di Gesù, Sommo ed Eterno Sacerdote.
Si tenga la meditazione con riferimento alle vocazioni.
E si implori dalla nostra buona Madre, la Regina degli Apostoli, vocazioni scelte e numerose e perseveranti. Gesù Sacerdote è il fiore della Vergine Madre: lo saranno anche i nostri sacerdoti e religiosi.
Questo invito lo rivolgo anche alle Figlie di S. Paolo e specialmente alle Pie Discepole, per la collaborazione e la vitalità che esse portano al sacerdozio.

***

Per l'OPERA DELLE SEI SANTE MESSE QUOTIDIANE della Unione Cooperatori Apostolato Stampa ogni Sacerdote della Pia Società San Paolo, per il 1947, deve celebrare n. 15 (quindici) SS. Messe.
La casa Generalizia dispensa le Case di Polonia, India e Cina; per le cui Messe provvederà la stessa Casa Generalizia.

***

NOSTRI PROFESSI E NOVIZI DEFUNTI
1930-1947

Gambino Giuseppe (ch. Nov.) 5-5-1930
D. Occhetti Placido M. Salvatore 11-10-1931
Ch. Berardi Vittorio M. Stefano 26-4-1931
Ch. Zappalorto Giuseppe M. Agostino 3-2-1933
Rossi Giuseppe Fra Ignazio 16-4-1934
D. Formento Armando M. Ilario 10-5-1934
Ch. Razzini Silvio M. Nazzareno 24-8-1934
Ch. Frizzi Francesco M. Angelo 26-9-1934
Iacoacci Gerolamo (Nov. Disc.) 23-12-1934
Ravera Arturo (ch. Nov.) 23-1-1935
Ch. Vanzo Giuseppe M. Saverio 21-4-1935
Ch. Valenti Artemio M. Antonio 18-10-1935
Ch. Murabito 21-6-1936
Ch. Angella Arturo M. Gesualdo 18-8-1938
Ch. Albicini Silvio M. Cristiano 17-9-1938
D. Manera Filippo M. Alfredo 10-2-1941
Ch. Petrucci Ortensio M. Urbano 11-4-1941
D. Santacatarina Francesco M. Luigi 26-4-1941
Abrate Giov. Antonio Fra Benedetto 27-9-1941
Ch. Banfo Sergio M. Severino 12-4-l942
Diac. Sterpone Pasq. M. Giov. Bosco 15-10-1943
D. Berardo Piero M. Daniele 20-9-1944
D. Restelli Silvio M. Carlo 23-7-1945
D. Baroni M. Pio 26-9-l945
D. Perino Giov. Francesco Sav. 9-9-1946

REQUIEM AETERNAM DONA EIS, DOMINE
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Intenzioni delle preghiere
1. La Chiesa «Regina Apostolorum».
2. Studio devoto delle lettere di S. Paolo.
3) Le edizioni per i piccoli.
4) Avviamento dell'apostolato del Cine.

NELLE CASE DI ROMA


Adorazione continuata

Per onorare Gesù Divin Maestro, e per i grandi bisogni attuali, il Primo Maestro ha chiesto alle Case di S. Paolo a Roma e disposto di stabilire l'adorazione continuata, in modo che ad ogni ora vi sia chi sta dinanzi al SS. Sacramento, col Tabernacolo aperto.
Si eseguirà perciò il seguente orario:
Ore 4: apre la giornata di adorazione il Primo Maestro con la S. Messa.
Ore 4,30-8: seguono le S. Messe nelle varie Cappelle delle Comunità.
I Chierici tengono le ore: 12-13 e 16,30-17,30.
I Discepoli e i Fanciulli tengono le ore 17,30-19.
I Novizi di S. Giuseppe: 4,30-15,30.
Le altre ore sono divise e distribuite tra le Figlie e le Pie Discepole.
E cioè:
Le Figlie di S. Paolo: 8-12; 13-14,30.
Le Pie Discepole: 15,30-16,30; 20-5 del mattino.

ORARIO

Ore 4 Primo Maestro
« 4,30-8 SS. Messe
« 8-12 Figlie di S. Paolo
« 12-13 Chierici
« 13-14,30 Novizie Figlie di S. Paolo
« 14,30-15,30 Novizi
« 15,30-16,30 Pie Discepole
« 16,30-17,30 Chierici
« 17,30-19 Discepoli e Giovani
« 19-20 Sacerdoti
« 20-5 matt. Pie Discepole

Vita mutatur, non tollitur
con la nostra morte

Quando sta per passare all'eternità un Figlio o una Figlia di S. Paolo, è bene fare sentire che lassù continuerà la vita paolina. Poiché la vita non si toglie, ma si cambia in meglio. Tolto all'anima il corpo che l'ospitava, essa viene ospitata nella Casa del Padre celeste. L'anima continua di là vita, affetto, preghiera, apostolato, con molta maggior perfezione di quaggiù.
Ogni Figlio o Figlia partente, si porti nell'anima l'apostolato delle edizioni: stampa, cine, radio, ecc. Si occuperà a pregare ed operare perché vengano gli operai alla messe; siano santi e portino celermente e largamente i frutti, e stabili frutti.
Quando si sceglie la vocazione, si sceglie anche l'eternità e l'apostolato del Paradiso.
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Anno XXII

S. PAOLO
PASQUA 1947

Ringraziamo Maria!

Con immensa gioia abbiamo saputo che Don Tarcisio Ravina è stato liberato; e si trova in buona salute. Tanto si era pregato; ora ringraziamo.

Da San Giuseppe a Pasqua

Discendano pure sopra di voi tutti le benedizioni e i beni che avete augurati e pregati per il Primo Maestro, nel mese e nella festa di San Giuseppe. Le offerte pervenute, S. Giuseppe le ha consegnate a Maria Regina Apostolorum per la Chiesa a Roma.
A S. Giuseppe ho chiesto:
che guidi e regga le nostre case nelle vie di Dio, nel fervore religioso e nella pace; come governò la sacra famiglia di Nazareth;
che conceda alla Pia Società S. Paolo molti e buoni Discepoli modellati sopra San Giuseppe;
che ad ognuno ottenga serena letizia e gioia della vita religiosa; con la giusta e sapiente fiducia nella Divina Provvidenza.

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Auguro ora a tutti santi e lieti Alleluja pasquali. Vi fu la pasqua ebraica; vi è la Pasqua cristiana; vi sarà 1a pasqua eterna, quando passeremo dalla vita alla eternità. Per prepararci a questa facciamo sempre la pasqua mistica: passando da una vita buona ad una vita migliore, santa.

INTENZIONI

Le giornate del Vangelo;
La divozione alla Regina Apostolorum;
La confidenza in S. Paolo.
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NOTIZIE

Nella festa di S. Giuseppe, nelle varie case dell'estero e d'Italia si sono vestiti una trentina di aspiranti alla vita religiosa come discepoli.
In questo momento i varii noviziati (Italia ed estero) contengono una quarantina di novizi-discepoli.
Alla Chiesa Regina Apostolorum continuano i lavori, pur tra le difficoltà della mano d'opera costosissima e la scarsità dei materiali, specialmente del ferro.
Vi è un crescendo di domande di giovani alquanto innanzi negli anni: ginnasio superiore, liceisti, teologi, giovani sacerdoti. Così pure di giovinotti ed anche uomini fatti che aspirano alla vita religiosa laica (discepoli). La Pia Società S. Paolo li accoglie tanto volentieri, a norma delle Costituzioni; usando però le attenzioni speciali che il loro caso richiede. Cerchiamo vocazioni tra i 15-23 anni, tanto di aspiranti alla vita religiosa laica (discepoli) che al Sacerdozio.
Sono uscite le Costituzioni delle Pie Discepole. Giova conoscerle sia per regolare le relazioni nostre con tale istituto, sia per aiutare la ricerca e la formazione di esse alla vita religiosa.
Belli i calendari ricevuti da varie case. In essi si faccia pure conoscere l'istítuto Pie Discepole del Divino Maestro.
Il centro internazionale di libri è affidato al nostro Sacerdote Don Castoldi, via Grottaperfetta, 58 - Roma. A lui indirizzare la relativa corrispondenza.
Da Fortaleza (Brasile), ove Don Pompili e Don Santi svolgono bene l'apostolato e l'opera delle vocazioni, riceviamo: «Approvo la fondazione dell'Unione Cooperatori della Pia Società S. Paolo che si è stabilito nella nostra archidiocesi... La diffusione della parola di Dio per la stampa sarà una grande benedizione per la nostra archidiocesi. Firmato: l'Arcivescovo di Fortaleza»
In diverse nostre case tutti i libri escono sotto la denominazione e col Tip. «Edizioni paoline».
Nella Spagna è stato acquistato casa e ampio terreno per il vocazionario; già vi sono una trentina di studenti.
Le notizie ricevute da Nankino, per mezzo delle alte personalità venute a Roma, sono molto consolanti. Preghiamo per la grande Cina.
Un nuovo vocazionario si sta preparando nel mezzodì del Brasile. San Paolo prenda sotto la sua protezione anche questa nuova «Betlemme».
Molto ricchi sono i catalogi delle «Edizioni paoline» della Casa Madre, Roma, Spagna, Brasile, Argentina. Dimostrano l'attività deIle case. Maria Regina delle edizioni e degli editori guidi, conforti, benedica.
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Per le Pie Discepole del Divin Maestro

Sono costituite in Istituto sui juris: con voti semplici e pubblici; con governo proprio, noviziato proprio, apostolato proprio, costituzioni proprie; e proprio abito e vita propria. Del tutto separate dall'Istituto Figlie S. Paolo.
Tutto a norma del Diritto Canonico.
Vi sono posizioni da realizzare in conformità al rescritto della Sacra Congregazione dei religiosi e al decreto vescovile. Per questo saranno date istruzioni a tempo debito. Intanto si rimanga tranquilli e si preghi perchè possano compiere nella Chiesa di Dio il bene, tutto il bene che è conforme alla loro vocazione.
Vi sarà sempre tra le Pie Discepole e Figlie di S. Paolo quella carità di preghiera, di aiuto, benevolenza, compiacenza ed unione di cui la Prima Sig.a Maestra e Maestra Scolastica han dato chiaro esempio.
Intanto per la corrispondenza: indirizzare alla nuova superiora delle Pie Discepole: M.a Maria Lucia, Alba.
Alla M.a Scolastica, che è la prima ex-Superiora tutto l'affetto e la riconoscenza: Del suo insegnamento, consiglio, indirizzo ed orazione si faccia molto conto....

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I primi tre articoli delle Costituzioni:

1. l fine generale della Congregazione religiosa Pie Discepole del Divin Maestro, è la gloria di Dio e la santificazione dei membri, mediante la pratica fedele dei tre voti di povertà, di castità e di obbedienza, nella perfetta vita comune, a norma dei Sacri Canoni e delle presenti Costituzioni.

2. Il fine speciale delle Pie Discepole è di onorare la Persona di Gesù Cristo Nostro Divino Maestro, presente nella Santissima Eucaristia; e dare, secondo la loro condizione, contributo di preghiere e di opere, per i Sacerdoti, per le vocazioni religiose e missionarie, per il culto divino e la pietà cristiana.
Perciò le Suore, a norma delle presenti Costituzioni, come loro apostolato:
1) Fanno quotidianamente, a turni continuati giorno e notte, due ore di adorazione al SS. Sacramento, in riparazione dei peccati e pregando per gli apostolati moderni, specialmente della stampa, del cinema e della radio.
2) Preparano paramenti sacri; biancherie e suppellettili per le Chiese e quanto serve al culto divino; oggetti religiosi per la pietà dei fedeli, nel senso artistico e nello spirito liturgico della Chiesa.
3) Prestano la loro opera di servizio nelle case religiose, specialmente come contributo alle vocazioni.

3. Del resto ogni religiosa, nella sua vita di devozione, ritiratezza e raccoglimento, ordinerà la sua pietà, tutta la sua vita: mente, cuore, attività interiore ed esteriore, a conseguire il fine speciale dell'Istituto; e specialmente alla riparazione dei peccati commessi coi mezzi moderni del male: quali la stampa, il cine, la radio.
Procurino le Pie Discepole di essere sempre, nella Chiesa, membra vive ed operanti.
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La Società S. Paolo
IN GIAPPONE

La Casa di Tokio della Pia Società San Paolo è stata iniziata il 10 dic. 1934 coll'arrivo dei primi due Paolini che il 14 aprile 1936, dietro ordine dell'Arcivescovo di Tokio Mons. Chambon, aprivano un posto di missione nel sobborgo di Oji, con 30 fedeli e 220 mila infedeli. Per otto anni l'attività dei Padri dovette essere quasi esclusivamente missionario-parrocchiale; sebbene fino alla fine in casa d'affitto, le varie opere di zelo comuni ai posti di missione giapponesi furono relativamente fiorenti: Scuola Materna, Scuola domenicale, Dopo-scuola, Boys Scouts, le quattro organizzazioni dell'azione Cattolica. Qualche centinaio di battesimi furono conferiti e la comunità cristiana raggiunse i 300 membri. Ma tutte queste opere furono distrutte dalla guerra, in seguito a disposizioni generali dapprima, e a provvedimenti particolari di polizia poi, che culminarono coll'arresto del Parroco e la soppressione della Missione, in quanto Parrocchia nel quartiere di Oji, avvenuta il 24 agosto 1944.
Intanto fin dal 1937 la Casa Religiosa era stata eretta giuridicamente con decreto dell'Arcivescovo Mons. Chambon, dietro parere favorevole della Congregazione di Propaganda, ed i membri a poco a poco erano saliti a sei professi perpetui, cinque Sacerdoti e un Discepolo, così da costituire una Domus formata; fin dai primi mesi del 1936 si erano trovate alcune vocazioni indigene di studenti; e dal 1937 era stato possibile impiantare una minuscola tipografia, che permise la stampa di un bollettino parrocchiale e delle prime tre edizioni che furono libri di lettura per ragazzi. Questo primo tentativo di edizioni ebbe però esito poco felice, perché le 1000 copie d'ogni volume non furono diffuse se non in due o tre anni.
La legislazione di guerra che il Giappone stava creando, costrinse nel 1941 tutte le opere di stampa cattolica a fondersi o meglio a ridursi ad una sola, l'Opera Diocesana Buona Stampa di Tokio (Catholic Press Center), antica e benemerita opera, fondata dai Padri delle Missioni Estere di Parigi. Anche la nostra piccola Casa editrice venne assorbita, ed uno dei Padri nostri vi fu chiamato a compiervi funzioni di impiegato. Durante tutto il periodo della guerra, fu soltanto sotto il nome di dirigenti giapponesi che la nostra società potrà lavorare in proprio, ma a vero dire, la mole del lavoro non fu indifferente: circa 25 edizioni di vario formato, ivi compresa l'edizione in 10.000 esemplari del Nuovo Testamento; inoltre l'impianto di una tipografia più grande e l'affitto d'una sede più conveniente, in centro della città, per la comunità.
Tutto venne distrutto dal bombardamento del 25 maggio 1945, che disperse la comunità ai quattro venti fino alla fine della guerra, 15 agosto.
Trovato però appena un punto d'appoggio, il 1 settembre veniva ripresa l'attività editoriale. Il 30 novembre poi, alla Conferenza Nazionale degli Ordinari, il Catholic Press Center veniva ufficialmente affidato alla Pia Società San Paolo coll'incarico di far risorgere a sue spese il giornale cattolico nazionale, settimanale, e l'antichissima rivista mensile Vox Catholica, che vedevano la luce rispettivamente il febbraio e l'aprile del 1946 ed hanno ora sorpassato le tirature anteguerra.
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In data 3 marzo 1946 la Società San Paolo otteneva la personalità giuridica secondo la legge civile, come Ente religioso, esente da ogni genere di tasse.
Il 1 aprile s. a. veniva iniziato il primo Noviziato con tre Novizi Chierici di buone speranze.
Nel giugno, finalmente era possibile vedere costruita la prima baracca in legno provvisoria, che costituiva la prima proprietà immobiliare della Casa in Giappone; seguita nel novembre da una seconda, alquanto più solida, e nel gennaio di quest'anno da una terza come sede della Tipografia, che sta avviandosi.
Materialmente perciò, non si può ancora considerare come fondata la Casa del Giappone: non possiede ancora alcun terreno e le costruzioní sono provvisorie sotto tutti i punti di vista, sebbene sotto certe garanzie che permettono di lavorare temporaneamente.
Giuridicamente invece tutto è stabilito regolarmente, sia dal punto di vista del diritto canonico che della legge civile.
Moralmente, pur nel suo piccolo, la Casa è stimata nell'ambiente cattolico per il lavoro di edizione compiuto finora, che è in fondo il maggiore compiuto in Giappone durante e dopo la guerra; sebbene si tratti d'una goccia d'acqua in un deserto.Vi sono perciò fondate speranze d'aver alquante vocazioni indigene: non molte, perchè i 110.000 cattolici devono fornirle a 11 diocesi e a una decina di Istituti Religiosi. Si sta organizzando, con buone speranze, la cooperazione del Clero e dei Laici specialmente per il lavoro redazionale, che è oggi il massimo dei problemi per una stampa cattolica in Giappone, tanto che occorre servirsi persino di traduttori non-cattolici. La diffusione pare non debba essere più molto difficile; viceversa è quanto mai precario il rifornimento della carta.
In questo momento la situazione generale del paese esige chiaramente l'organizzazione d'un grande lavoro di propaganda delle idee sane, costruttive, orientatrici proprie del cattolicesimo, circa tutti i problemi della vita nazionale, religiosa, filosofica, sociologica, economica, ecc. È un fatto deplorevolissimo che il Giappone, pur avendo tradotto a milioni le opere occidentali, abbia, si direbbe, voluto escludere quelle cattoliche.
Il lavoro è stato concepito in due tempi: primo, la presentazione del pensiero cattolico attraverso la traduzione delle opere più importanti e rappresentative dei vari paesi occidentali; secondo, la formazione di scrittori e scrittrici cattolici, che parlino al loro popolo attraverso opere originali. Lavoro colossale, che però i cattolici giapponesi si attendono sia compiuto specialmente dalla nostra Casa; lavoro che potrà avere una influenza forse decisiva nella conversione di quel popolo.
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LA MIA MESSA

Gesù Cristo, vittima e Sacerdote, rinnova sull'altare il sacrificio del Calvario.
Desidero conoscere, imitare Gesù e vivere in Lui. Detesto ciò che me lo impedisce: i miei peccati.

La vita sia una preparazione alla Messa e alla Comunione.
La via del Calvario con Gesù e Maria.

Preparazione remota
Preghiere preparatorie ai piedi dell'Altare.

Gesù Cristo Verità
Oremus, Epistola, Vangelo, Credo.
Gesù Cristo Via
Offertorio, Consecraz. fino al Pater.
Gesù Cristo Vita
Pater, Comunione, ultimo Vangelo.

Ascolto: mi dicono che cosa devo credere, fare e domandare in questa Messa.
Mi offro a Dio con Cristo, per la sua gloria e per la pace agli uomini.
Mio cibo è Gesù. Egli è in me ed io sono in Lui.

L'Uno necessario: la via è Cristo.
(Atto di fede)
Distribuzione dei frutti alla Chiesa trionfante, purgante, militante.
(Atto di speranza)
Pensare, volere, operare in Gesù Cristo.
(Atto di carità)

Preghiere finali
Ringraziamento remoto
Il Paradiso è Messa e Comunione eterna e perfetta
Chiudo tutto nel cuore di Maria e nel Cuore eucaristico di Gesù.
Mi preparo per domattina ad una Messa e ad una Comunione più devota.

I bisogni odierni della Chiesa e le intenzioni del Papa: il miliardo di infedeli, i sacerdoti.
Vivere la mia Messa e la mia Comunione.

Adorare ringraziare, propiziare, domandare a Dio per Gesù Cristo, con Gesù Cristo, in Gesù Cristo.
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Regina del corpo e dello spirito

1) Il corpo è il compagno dell'anima nel lavoro spirituale, nell'apostolato, nei meriti e nella gloria celeste, dopo la purificazione del sepolcro.
2) Appartiene a Dio per tre motivi: esso fu plasmato dalle mani di Dio in modo mirabile; esso è tempio della SS. Trinità per chi vive in grazia; esso viene offerto al Signore interamente nella professione religiosa.
3) È dovere averne cura, cristianamente e religiosamente, come della pisside; tanto più che per l'apostolato l'anima irradia Gesù Via, Verità e Vita attraverso il corpo,
4) Prolungare l'esistenza; trattarlo e tenerlo docile come un buon figliuolo; adoperarlo come il primo, essenziale e personale cooperatore dell'anima nell'opera della santificazione e dell'apostolato.
5) Nei Sacramenti Dio lo consacra; nell'Eucaristia Gesù Cristo ne prende possesso; la Chiesa ne ha cura durante la vita e dopo la morte; per la risurrezione finale acquisterà splendore, impassibilità, sottigliezza, leggerezza, immortalità; la Chiesa riveste i religiosi di un abito che simboleggia e custodisce le virtù.
6) Avere cura di sviluppare, nutrire, vestire convenientemente, per gloria di Dio e pace degli uomini, il tuo corpo, prevenirne i mali, dargli il necessario riposo, usare le norme igieniche comuni, curare le malattie.
7) Per la salute fisica far prima una cura spirituale: mortificazione religiosa dei sensi; innocenza dell'anima; consacrazione mariana a Gesù Cristo del corpo; considerare le fatiche, l'indebolimento progressivo degli organi e le infermità fisiche come occasione di meriti, di apostolato della sofferenza, e come via per uniformarci a Gesù Crocifisso: accettazione della morte, penitenza dei peccati.
8) Con la cucina ben fatta, unitamente a tutte le altre cose, si può: prolungare la vita e l'apostolato, il benessere dell'Istituto; la santificazione. La gioia religiosa ne guadagnerà. Un infermiere intelligente e caritatevole è una benedizione per una casa.
9) Le soverchie premure, le esigenze eccessive, l'affanno ed il vivere medice sono assai dannosi per la salute stessa, per il filiale abbandono in Dio, per l'opera della santificazione, per lo spirito e la vita dell'Istituto.
10) In ogni Istituto occorre attendere alla perfezione, secondo il proprio spirito: chiedete dunque salute per attendere all'apostolato vostro.
11) La Madre, Maestra e Regina nostra è salute degli infermi, la consolazione dei sofferenti, la speranza e la porta del cielo. Il suo corpo purissimo è già glorificato con la sua santissima anima in paradiso: dove ci attende.

Nella giornata vi sono 86.400 minuti secondi: abbiamo tra quattro a cinque consecrazioni o Messe ogni minuto secondo, essendo quasi quattrocentomila i Sacerdoti. Se ci uniamo con la fede e l'amore, guadagniamo un grande tesoro di grazie e meriti; sentiamo di vivere ogni momento in Cristo e nella Chiesa; e con Cristo e la Chiesa continuamente adorare, ringraziare, propiziare, supplicare la Maestà e Bontà infinita di Dio.
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Le divozioni dei mesi

Nel libro delle preghiere della Pia Società San Paolo si legge: Nelle nostre case è uso dare la benedizione eucaristica ogni giorno, od almeno nei seguenti mesi: Gennaio ad onore di S. Paolo; Marzo ad onore di S. Giuseppe; Maggio ad onore della Regina Apostolorum; Giugno ad onore di Gesù Cristo Divino Maestro.

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Si dice: la coroncina lunga alla Regina degli Apostoli piaceva più della breve: Tanto meglio! Sono stati stampati appositamente foglietti con la formula lunga. Si chiedano all'Ufficio Cooperatori.

Prima di leggere la posta e ricevere le persone

Gesù Maestro, illuminate la mia mente a ben capire chi scrive o mi parla; fatemi sentire rettamente; concedetemi di rispondere in Voi e secondo Voi. Disponete il loro ed il mio cuore a cercare in tutto la Vostra gloria e la pace delle anime.

INTENZIONI

Pro Famiglia Cristiana.
La divozione a S. Paolo.
La Chiesa Regina Apostolorum.
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