5. DOMENICA II DOPO L'EPIFANIA
Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via A. Severo 56, 14 gennaio 19681
Abbiamo celebrato il tempo, prima, della natività di Gesù; poi le funzioni della natività di Gesù e l'Epifania; e poi conchiudere l'Epifania con il... perché quello che ha voluto il Signore, il Battesimo.
Ora, vi è un tempo fra l'Epifania. Si arriva alla Settuagesima, alla Quinquagesima, (...) e allora si entra nella Quaresima. Dopo, nella Quaresima, la Settimana Santa, poi la risurrezione, e quei giorni in cui il Signore si manifestò, e poi salì al cielo (...). Pentecoste, lo Spirito Santo mandato agli Apostoli a cominciare la predicazione degli Apostoli.
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Però oggi vi è un insegnamento dogmatico, che vuol dire, quali sono le verità e gli insegnamenti. La liturgia presenta il Maestro Divino nella vita pubblica: opera e parla come Dio. Egli è la verità. Secondo, un insegnamento pratico: la carità, la fiducia e la confidenza in Gesù Cristo, in questo periodo dall'Epifania alla Settuagesima. E poi la parte liturgica, saranno più o meno, di domeniche, secondo è stabilito... quello che è stabili... la risurrezione di Gesù Cristo, sì. Il tempo di Settuagesima viene a occupare quello dell'Epifania, il quale, mentre segna normalmente sei domeniche, in qualche anno è ridotto a una sola, sì, secondo è stabilita la Pasqua, e allora ci sarà più o meno di domeniche dopo l'Epifania.
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Ora il Vangelo. Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni.
In quel tempo: C'era un banchetto nuziale in Cana di Galilea, e vi era la madre di Gesù. Alle nozze fu pure invitato Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre disse a Gesù: «Non hanno piu vino». Gesù rispose: «Che importa a me e a te, o donna? L'ora mia non è ancora venuta». Ma la madre disse ai servi: «Fate tutto quello che vi dirà». C'eran sei anfore di pietra, preparate per la purificazione dei Giudei, contenente due o tre metrete ciascuna. Gesù disse loro: «Empite d'acqua le anfore». Quando furono riempite fino all'orlo, soggiunse: «Attingete e portate al capo di tavola». E gliene portarono. Allorché il capo del banchetto ebbe assaggiato l'acqua mutata in vino - egli non sapeva donde venisse il vino, ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua -, chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti da principio servono il vino migliore, poi quando sono brilli, quello inferiore; tu invece hai serbato il vino migliore fino ad ora». Così Gesù fece il primo dei suoi miracoli in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui1.
Gesù, il Figlio di Dio incarnato. E allora Maria: Verbum caro factum est et habitavit in nobis2. E cioè il Figlio di Dio si è incarnato, e come (...) di Gesù Cristo, per la grazia e il potere di Maria. Quindi cominciata la vita di Gesù: 30 anni di vita, Gesù, e privata.
Ora si incomincia a predicare il Signore Gesù. Ma per cominciare la predicazione e radunare apostoli è voluto anche che la predicazione di Gesù fosse iniziata per mezzo di Maria (...). Oggi, cambiando l'acqua in vino, col miracolo che ha stabilito, volle Maria. «Empite d'acqua le anfore». E poi: «Attingete e portatene al capo tavola». Sì, e allora il miracolo, l'inizio della predicazione di Gesù. Gesù aveva ancora detto che non era il suo tempo, ma è Maria che ha voluto che il tempo fosse iniziato. «Così Gesù fece il primo dei suoi miracoli in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria». Cioè, la sua gloria, Gesù Cristo potente che opera coi miracoli. E alle nozze c'era Maria, c'era Gesù, e c'erano i principali, i primi discepoli, gli Apostoli. «E i suoi discepoli credettero in lui». Quindi hanno creduto che non era una persona comunque, Gesù, «ma i suoi discepoli credettero in lui» vedendo il miracolo. «Così Gesù fece il primo dei suoi miracoli in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria», mostrandosi Figlio di Dio incarnato; allora gli Apostoli credettero in Gesù Cristo e lo hanno seguito.
E come poi il giorno della crocifissione di Gesù Cristo, e poi passare, Gesù Cristo, alla vita gloriosa; quindi la morte di Gesù Cristo, sì; ma è stato anche (...) Maria, Maria la quale è stata stabilita e come ha voluto Gesù: «Donna, ecco il tuo Figlio»3. Maria. Quindi, quello che era la gloria di Gesù dopo la morte. E così Maria è sempre entrata in tutto, sempre entrata in tutto. Così l'assunzione di Maria al cielo. Sono entrati nei gaudi coloro che avevano portato una santificazione (...).
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Noi abbiamo bisogno sempre. E tutta la grazia viene da Gesù Cristo; tutto, perché è tutto guadagnato da Gesù Cristo, la grazia. Ma l'applicazione, Maria, l'applicazione. E quindi, anche in tutte le difficoltà che ci sono, se vogliamo arrivare più presto alla santificazione, cominciando da Maria. Cominciando da Maria la preghiera: Angelus Domini nuntiavit Mariae. Così deve cominciare la giornata. E così, giorno per giorno, anno per anno, sempre cominciare da Maria, come da Maria. E quindi se noi preghiamo Maria, allora Maria intercede per Gesù e quindi riceviamo la grazia, le grazie, sì. Quindi riflettere che, passando attraverso Maria, la preghiera sarà più ascoltata, sì, sarà più ascoltato il Signore; e poi quello che segue dopo la grazia del Figliuolo di Dio incarnato, Gesù Cristo, sì. Quindi il figlio, il bambino, la madre. E poi crescerà. Così il bambino cresce, diviene un giovane e poi uomo cominciando la vita. Madre. E così bisogna sempre ricorrere [a] Maria, Madre.
E siccome c'è da avviare i discepoli, gli Apostoli, Gesù, essendo vicino alla morte, crocifisso, allora Giovanni e quindi gli Apostoli han cominciato. Quindi Giovanni che (...) seguito e aiutato da Maria, l'apostolo più giovane (...). Quindi sempre arrivare a Maria, sì. E allora la nostra vita è più facile per la santificazione, è più facile. Quindi ricorrere sempre a Maria. Gesù, quando Maria: «Non hanno più vino», e allora Gesù dice: «Non è ancora il tempo». Ma Maria volle e quindi volle il miracolo. Quindi: «Riempite di acqua le anfore». Sì, e allora il miracolo e allora l'inizio della predicazione, dell'apostolato. «E così Gesù fece il primo dei suoi miracoli in Cana di Galilea e manifestò la sua gloria». E in che maniera? «I suoi discepoli credettero in lui».
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Quindi la vita di santificazione, la vita che è nel Vangelo comincia così: «I suoi discepoli credettero in lui». Ma credettero in lui perché Maria ha ottenuto il miracolo: «Attingete e portate al capo, (...) a tavola», per le nozze. Allora tener sempre presente che noi abbiamo sempre i doni per arrivare alla santificazione. Maria, Maria, sì. Il bambino che ha una buona mamma cresce bene, sì. E se noi vogliamo crescere bene in santificazione, passare attraverso Maria, sì. E quando noi vogliamo le grazie di Gesù più facilmente, otteniamo le grazie se noi ci rivolgiamo a Maria. Vedere un poco di fare l'esame di coscienza. Per la nostra santificazione, come dobbiamo fare per arrivare più facilmente alla santità? Passare attraverso a Maria.
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Qualcheduno aveva fatto l'obiezione: se siete a fare l'Adorazione, non dovete dire il rosario. E questo è stato un errore. E quindi, sì, si prega Maria per onorare meglio il Figlio di Dio, Gesù Cristo (...). Bisogna che noi seguiamo bene lo spirito della Chiesa. E vi sono tante persone che non hanno avuto una abbastanza scienza spirituale, secondo il Vangelo. Quindi ricorrere a Maria in tutto, in tutto quel che abbiamo da fare, cominciando al mattino, cominciando la giornata invocando Maria: Vergine Maria, Madre di Gesù, fateci santi. E allora la giornata si inizia bene e continuerà bene e si otterranno più grazie e si farà più facile la santificazione. Quindi sempre rivolgersi alla mamma, il bambino; e la madre, la mamma fa crescere il bambino; e poi entra il padre il quale poi avvia il fanciullo alle scuole e a tutte le altre cose. Maria, sì. Questo ci sia ricordato bene perché è proprio un mezzo per cui è più facile la santificazione. Se noi ricorriamo a Maria, e allora troveremo maggior facilità alla santificazione. Vergine Maria, Madre di Gesù....
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 154/c (= cassetta 248/a.1). Voce incisa: “Domenica II dopo l'Epifania: meditazione del PM”. Per la datazione, cf PM: «Qualcheduno aveva fatto l'obiezione: se siete a fare l'Adorazione non dovete dire il rosario. E questo è stato un errore» (cf nostra nota in c10). - dAS 14 gennaio 1968 (domenica): «m.s. cappella CGSSP e Castelgandolfo)» (cf dAS in c1).
1 Gv 2,1-11.
2 Gv 1,14.
3 Gv 19,26.