Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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INTRODUZIONE

Il presente volume raccoglie la predicazione che don Alberione ha tenuto alle Figlie di San Paolo (FSP) tra il 1946 e il 1949. Sono gli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale. All'interno della Famiglia Paolina questi anni sono caratterizzati dalla ripresa a vari livelli: i primi viaggi intercontinentali del Fondatore per incontrare Paolini e Paoline che operano in contesti culturali diversi e che non hanno mai ricevuto una visita dal loro padre; l'apertura di nuove comunità che danno alla Congregazione un respiro sempre più universale e missionario; lo sviluppo dell'apostolato, la crescita vocazionale.

La predicazione di questi anni, ma ciò vale per ogni periodo, nonè a sé stante. È parte di un «annuncio» che inizia con la fondazione e si protrae quasi fino alla morte di don Alberione. Il lungo arco di tempo può essere suddiviso in periodi più o meno omogenei che permettono raggruppamenti approssimativi e aiutano a situare la predicazione di ogni periodo nel proprio contesto e come parte di un tutto. Si è tentata perciò la seguente suddivisione:br>1. Gli anni della comunicazione informale (1915-1928).
2. Gli anni della prima espansione (1929-1933).
3. Gli anni del primo consolidamento (1934-1939).
4. Gli anni della guerra (1940-1945).
5. Gli anni dei primi viaggi internazionali del Fondatore e della seconda espansione (1946-1949).
6. Gli anni del rinnovamento e dell'approvazione pontificia (1950-1955).
7. Gli anni della maturità e del Concilio (1956-1969).

La predicazione di ogni periodo va letta inoltre alla luce di quanto don Alberione fa e scrive in quel medesimo arco di tempo, e in relazione alla vita dell'Istituto. Ad esempio, la predicazione fatta tra il 1946 e il 1949 sarebbe insufficientemente contestualizzata, se non venisse collegata con la costruzione del santuario alla Regina degli Apostoli, con il piccolo capolavoro alberioniano: Via Humanitatis (Natale 1947), con la fragilità della salute dei membri
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e le malattie causate dalla guerra, con l'espansione missionaria e i nuovi mezzi che aprono alle FSP nuovi orizzonti di apostolato.
I testi, qui raccolti, come tutta la predicazione, sono frutto di appunti annotati con diligenza da FSP incaricate di volta in volta. Ma sono ugualmente preziosi, perché permettono di camminare passo passo con sorelle che hanno creduto alla parola del padre, se ne sono nutrite con amore, si sono lasciate orientare da essa, certe che quella parola era sacra e indicava loro giorno dopo giorno il cammino voluto da Dio.

I. LA PREDICAZIONE ALBERIONIANA: 1946-1949

1. Don Alberione e il contesto storico

Se per comprendere un messaggio nella sua vera portata il contesto è sempre importante, lo è in modo particolare per questa fase della predicazione alberioniana.
La seconda guerra mondiale, conclusasi per l'Italia nella primavera del 1945 e nei mesi successivi per altri paesi, lascia un mondo lacerato e profondamente diviso. Nell'emisfero nord si delineano due blocchi - liberale e comunista - fortemente contrapposti; inoltre il secondo è intrinsecamente ateo e percepito come il "grande nemico" della fede1. Ovunque avvengono insurrezioni attraverso le quali le nazioni cercano la propria indipendenza: Filippine, India, Corea, ecc.
In occidente la ricostruzione delle nazioni è anche accompagnata dall'irrompere del fenomeno della comunicazione, favorita da nuove dirompenti tecnologie e dalla libertà di pensiero. Si riorganizzano le case editrici, si sviluppano il cinema e la radio; appare la televisione ed entrano in circolazione i primi computer. Di frequente Pio XII riceve giornalisti ed editori, operatori nel campo del cinema e della radio o rivolge loro illuminati radiomessaggi. L'organizzazione dell'Azione Cattolica (1946) e l'enciclica Provida Mater (1947) danno nuovo slancio al laicato e aprono nuovi orizzonti apostolici. Sono sfide culturali ed ecclesiali che interpellano anche il carisma paolino.
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1 Cf Meditazioni varie 1948, n. 2, p. 513.